La beneficenza trova casa a Melilli, inaugurato il Magazzino della Solidarietà

Inaugurato a Melilli il Magazzino della Solidarietà. Alla presenza del sindaco Giuseppe Carta, dell’assessore alle politiche sociali, Arcangela Albanese e di padre Angelo Catalano, è partita la nuova iniziativa. Il magazzino è ospitato in un locale comunale di via Matteotti, a Melilli, ed è gestito dalla famiglia Francescana del Convento dei Cappuccini e dall’associazione Tau. Sarà aperto tutti i venerdì dalle 18:00 alle 20:00.
Il Magazzino della Solidarietà ha l’obiettivo di raccogliere vestiario, calzature, elettrodomestici, giocattoli, articoli per la casa e di distribuirli alle persone che ne hanno realmente bisogno e ne faranno richiesta.
“Melilli – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Carta – è sempre molto attenta alle tematiche sociali e solidali e questa iniziativa può essere di supporto a tutte quelle persone che purtroppo si trovano a vivere momenti di difficoltà. Chiunque può dare un grande aiuto – ha proseguito il Primo cittadino – portando tutto ciò ciò che non usa più direttamente nella sede del Magazzino della solidarietà. Un gesto piccolo ma dal valore immenso in termini solidali e ambientali, un gesto capace di ridare importanza a tutti quegli oggetti presenti nelle nostre case e che non utilizziamo più ma che invece possono migliorare la vita delle persone più bisognose”.




Era il terrore dei commercianti di Ortigia: estorsioni e minacce, in carcere 30enne

Era diventato il terrore dei commercianti di Ortigia, il centro storico di Siracusa. Un trentenne è stato posto in stato di fermo dagli agenti della Squadra Mobile perchè ritenuto il responsabile di diversi episodi estorsivi. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto procuratore Gaetano Bono.
Il fermato, Francesco Campanella, già sottoposto agli arresti domiciliari per altri motivi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori avrebbe violato la misura cautelare e dato vita ad episodi di violenza e minaccia, anche mediante l’uso di armi, per tenere sotto scacco diverse attività commerciali.

Campanella, secondo gli investigatori, sarebbe coinvolto nel recente incendio di un’attività commerciale, sempre nel centro storico di Siracusa.
Si trova adesso a Cavadonna, dopo l’udienza di convalida, su decisione del Gip del Tribunale di Siracusa che ha disposto la misura cautelare della custodia cautelare in carcere per i fatti contestati.




Un autolavaggio come copertura di un fiorente spaccio di droga: arrestati padre e figlio

Un autolavaggio di Rosolini era finito da qualche tempo sotto la lente degli investigatori. Secondo alcune informazioni, all’ombra di quella che sembrava una comune attività imprenditoriale a carattere familiare, sarebbero stati in realtà svolti quotidianamente illeciti traffici di stupefacente.
Sono stati in particolare il tenore di vita dei proprietari dell’autolavaggio e le loro frequentazioni ad insospettire i Carabinieri che hanno, quindi, iniziato ad osservare le attività di tutti i componenti del nucleo familiare, concentrando infine la loro attenzione sul padre ed il figlio.
I sospetti hanno presto trovato conferme: sarebbe emerso – spiegano i Carabinieri – che tra l’autolavaggio e le loro abitazioni, poste nei pressi dell’esercizio commerciale, padre e figlio avrebbero avviato un fiorente giro di spaccio, a cui si rivolgevano a tutte le ore i tossicodipendenti locali.
Dopo avere documentato diversi passaggi di droga in cambio di denaro, i Carabinieri sono intervenuti. Arrestati padre e figlio ed effettuate diverse perquisizioni. All’interno di una plafoniera per neon dell’autolavaggio, i militari hanno trovato stupefacente e denaro mentre presso l’abitazione dei due, oltre ad alcune dosi di stupefacente, è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione utilizzato per la suddivisione in dosi.
Sequestrata anche la somma di denaro rinvenuta nell’autolavaggio, ritenuta non congrua con il mediocre livello dell’attività giornaliera e considerata verosimilmente il provento della ben più remunerativa attività di spaccio.
Complessivamente sono stati sequestrati oltre 40 grammi di hashish, suddivisi in dosi. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari.




Siracusa. Uno sprint alle pratiche per il Superbonus e l’Eco Sismabonus: intesa tra i professionisti e il Comune

Velocizzare le pratiche per il Superbonus e l’Eco Sismabonus e non solo. E’ l’intesa raggiunta tra la Rete delle professioni tecniche della provincia di Siracusa ed il Comune di Siracusa, al termine di un incontro con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche, al fine di consentire alle imprese di realizzare i lavori sugli edifici sfruttando i benefici previsti dal Decreto rilancio.
Al vertice, tenutosi negli uffici del Comune in via Brenta, hanno preso parte Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa e coordinatore della rete delle professioni tecniche, l’ingegnere Sebastiano Floridia, il vicepresidente dell’Ordine degli Architetti, l’architetto, Pippo Di Guardo, il consigliere dell’Ordine degli architetti, architetto Domenico Forcellini, Il presidente del Collegio dei Geometri, geometra Luigi Sanzaro, il consigliere del Collegio dei geometri, geometra, Biagio Failla, l’assessore all’Edilizia Privata, Urbanistica e assetto del territorio, Sergio Imbrò, l’Ingegnere Capo del Comune di Siracusa Marcello Costa ed il Responsabile settore edilizia privata del Comune, l’ingegnere, Agostino Calandrino.

L’incontro è stato chiesto dalla Rete delle professioni tecniche che ha presentato un piano di proposte, accolte favorevolmente dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, che prevede:
-Maggiore facilità di accesso agli atti con postazioni messe a disposizione per i professionisti, con la possibilità di lavorare a casa o in studio da remoto.
-Prenotazione telematica, attraverso una App, con il tecnico istruttore del Comune
-Aumento degli accessi, da 5 a 10, negli uffici comunali dell’Urbanistica
-Consentire ai portali dell’amministrazione pubblica, SUAP, SISMICA e PAESAGGISTICA, di poter “dialogare” tra loro.

“Gli Ordini hanno messo a disposizione – spiega Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa e coordinatore della rete delle professioni tecniche, l’ingegnere Sebastiano Floridia – le proprie risorse per aiutare l’amministrazione comunale nel miglioramento dei servizi, a tal proposito stiamo predisponendo l’App per le prenotazioni con il tecnico istruttore”

“La Rete delle professioni, simbolo – prosegue Floridia – di unità della comunità scientifica della nostra provincia, apprezza la disponibilità e gli sforzi dell’amministrazione comunale nella risoluzione di queste criticità. Evidentemente sarà effettuato un monitoraggio continuo sull’avanzamento dei lavori. Saremo vigili ma pronti entrare in campo con il nostro supporto”.

“Un ringraziamento va all’assessore all’Edilizia Privata, Urbanistica e assetto del territorio Sergio Imbrò, all’ingegnere Capo del Comune, Marcello Costa ed al responsabile settore edilizia privata, ingegnere Agostino Calandrino che hanno aperto le porte alla nostra Rete in completo spirito collaborativo e dimostrando volontà nella risoluzione dei problemi”.




Augusta. Il caso Don Prisutto, lettera degli ambientalisti al Papa: “Santità, intervenga Lei”

Una lettera indirizzata a Papa Francesco, per chiederne l’intervento a sostegno di Don Palmiro Prisutto, dopo la richiesta di dimissioni inviata al parroco di Augusta dall’Arcivescovo Francesco Lomanto.

Valeria Paci, esponente del mondo dell’associazionismo locale e in difesa dell’ambiente, ha deciso di rivolgersi al Pontefice. Una posizione forte quella assunta nella missiva partita nei giorni scorsi. Questo il testo integrale della lettera al Santo Padre:

“Sua Santità,
mi permetto di inviarLe la presente missiva perché vorrei sottoporre alla sua attenzione una delicata questione che riguarda l’arciprete della mia città, don Palmiro Prisutto.
Io sono Valeria Paci, una docente di lettere di Augusta e come tale quotidianamente investita del delicato, difficile e bellissimo compito di educare i ragazzi del mio paese impegnandomi a trasmettere loro, oltre ai contenuti della disciplina, il senso di responsabilità nei confronti dell’Altro, della loro famiglia, della classe, della loro città, della nazione e del mondo intero.
Vivendo accanto al polo petrolchimico più grande d’Europa, la questione ambientale è uno degli argomenti che affrontiamo con grande coinvolgimento, anche solo per il fatto che, in base a come soffia il vento, l’odore di benzina che viene raffinata a qualche chilometro di distanza arriva fino a dentro le nostre aule.
Ho letto con attenzione l’enciclica Laudato sii e vi ho trovato tanti spunti che mi hanno illuminato in merito alla cura del creato come dovere morale oltre che civico cui viene chiamato ogni uomo; mi hanno incantato le parole sulla difesa della Bellezza e dell’Armonia di tutte le cose che inducono ognuno di noi a porsi drammaticamente domande sul significato del proprio senso di vita in rapporto al creato.
Questo mi ha incoraggiata a scriverLe di Don Palmiro Prisutto che ha fatto della tutela ambientale una missione all’interno di un territorio non sempre cosciente e riconoscente. In questi giorni si è diffusa infatti la notizia che l’arcivescovo della Diocesi di Siracusa ha preso la decisione di rimuoverlo dall’incarico per motivi a noi ignoti.
Don Palmiro è considerato un “sacerdote di frontiera” perché ha sempre denunciato lo scempio ambientale compiuto nella nostra zona, nota per l’alta percentuale di malati oncologici che in lui hanno sempre visto una speranza. Oltre a innumerevoli campagne di sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente, ogni 28 del mese infatti celebra una messa durante la quale vengono letti tutti i nomi di chi non ce l’ha fatta e di coloro che lottano ancora per guarire dal cancro. Per questo è stato insignito nel 2015 del prestigioso premio Nenni e ha anche ricevuto una lettera di stima proprio da Lei, Santità.
Tuttavia non tutti all’interno della comunità vedono bene il suo operato, molte sono le famiglie ad Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa che dalle industrie trovano sostentamento e per questo i più tacciono o si sono nel tempo indignati non ritenendo l’operato di Don Palmiro consono a un sacerdote. Questo è accaduto probabilmente perché da noi vige ancora il ricatto occupazionale per cui tutte le legittime richieste avanzate in difesa della salute sono viste come un oltraggio nei confronti degli industriali. In questi giorni la notizia della rimozione del nostro sacerdote ha suscitato sconforto e smarrimento anche perché siamo portati a pensare che ci sia un collegamento con le sue battaglie ambientali.

Se così fosse, Lei comprenderà, sarebbe un fatto gravissimo e il messaggio è chiaro: se non ti pieghi ai compromessi, se parli e alzi la testa prima proviamo a imbavagliarti, poi a denigrarti e poi ti facciamo fuori. Questo modo di fare ci è così familiare che pochi osano protestare. Altri tacciono per disinteresse alla cosa pubblica o per troppo interesse legato a ingenti somme di denaro che le aziende del polo petrolchimico sborsano per lavarsi la coscienza e mostrarsi sensibili alle esigenze del territorio, peccato però che ci rubano il bene più prezioso: la salute.
In tale ottica la rimozione del nostro parroco pertanto risulta offensiva non solo nei confronti di una persona limpida e corretta come padre Palmiro ma anche nei confronti di una comunità intera perché la lede nei diritti: diritto alla vita, alla salute, alla libertà di opinione e di parola.
Per questo con profonda umiltà, Le chiedo di intervenire in questa delicata vicenda che mi tocca profondamente sia moralmente che civicamente, glielo chiedo da mamma, da cittadina e da insegnante.
Con immensa riconoscenza e affetto la ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservare al caso. 
                                                                                                                                                           Valeria Paci”

 

 




Panoramica “blindata” per la venuta a Siracusa del Presidente della Repubblica

Lunedì 19 luglio visita a Siracusa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato assisterà agli spettacoli classici, al teatro greco di Siracusa. Studiate idonee misure di sicurezza e tra queste c’è anche il divieto di sosta in viale Agnello (la panoramica, ndr) disposto dal settore Trasporti e diritto alla mobilità.
Vietato anche il transito lungo il viale, dalle ore 18 alle 24. Le auto parcheggiate prima delle 18 saranno rimosse. Saranno ammesse solo macchine delle autorità e della forze dell’ordine.




Maltrattamenti in famiglia: Siracusa ed Augusta, due storie di violenza domestica

Nella tarda serata di ieri, agenti delle Volanti di Siracusa sono intervenuti in viale Tica. Una giovane donna di 39 anni ha chiamato le forze dell’ordine, chiedendo soccorso. Ha raccontato di un nuovo episodio di violenza da parte del marito, coetaneo.
Si disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato allontanato dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Ad Augusta, denunciato per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia un tunisino di 61 anni. Anche in questo caso, la vittima è la moglie. Gli agenti sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’ospedale Muscatello, a cui la donna era ricorsa per le cure mediche a seguito di un’aggressione del marito.
La donna, che ha riferito ai poliziotti intervenuti di maltrattamenti fisici e psicologici che vanno avanti da diversi anni, è stata collocata in una struttura protetta ad indirizzo segreto.




Green pass per andare al ristorante? Guarneri: “Io d’accordo, soluzione per non chiudere”

E’ oramai noto come metodo francese: green pass per poter andare al ristorante, al pub, al bar. Il presidente della Regione, Musumeci, si è detto contrario. Ma la discussione è ancora aperta. Una delle categorie più interessata, quella dei ristoratori, si è divisa tra favorevoli e contrari. Tra chi vede la misura come necessaria per evitare chiusure e chi, invece, teme di perdere i clienti.
Alla prima scuola di pensiero si iscrive Giovanni Guarneri, uno dei ristoratori siracusani più noti ed autorevoli. “Bisogna per forza di cose trovare una soluzione di questo tipo”, spiega alla nostra redazione. “Il rallentamento della campagna di vaccinazione mentre tornano a crescere i contagi, non nascondo, mi preoccupa. Dobbiamo rimediare finchè siamo in tempo, con regole certe ed uguali per tutti. Ho sentito dei colleghi in giro per la Sicilia. Anche loro sono preoccupati se dovessimo tornare a chiudere”, dice tutto d’un fiato.
Quindi si al green pass per poter entrare al ristorante. “Io sarei d’accordo. Per me vale come invito a vaccinarsi. Vuoi vivere vita una vita tranquilla? Non mi pare ci siano altre soluzioni. Per carità, poi ognuno fa quello che vuole. Ma si deve capire che ci sono altre persone, tipo noi ristoratori, che rischiano di chiudere per via di questi capricci. Non è corretto, questo almeno dovete permettermi di dirlo. Si mette a rischio economia del Paese”.
Più sfumata la posizione del palazzolese Andrea Alì, altro nome “pesante” della ristorazione siracusana. “Se serve per evitare nuove chiusure, parliamone; ma se deve essere solo un modo per imporre il vaccino, allora no. Le cose dobbiamo farle serie. Non ha senso chiedere di vaccinarsi, certificarsi e poi ogni giorno cambiare norme e regole senza mai sentirsi davvero al sicuro. Ad esempio, ora si parla di zona gialla e mi chiedo perchè allora tanta premura nel farci togliere le mascherine all’aperto?”.
Giovanni Guarneri tocca poi il “problema” degli Ateco. “Devono essere velocemente creati nuovi codici Ateco, per distinguere il tipo di ristorazione. Altrimenti torneremo a vedere locali che potrebbero garantire sicurezza costretti a rimanere chiusi, ed altri che con la scusa dell’asporto e 200 persone davanti alla porta vanno serenamente avanti”.




Siracusa-Gela, venerdì chiusa l’uscita di Rosolini: lavori preparatori apertura nuovo tratto

Domani (venerdì 16 luglio 2021) dalle ore 9.00 alle ore 17.00, lungo l’autostrada Siracusa–Gela, l’uscita di Rosolini rimarrà chiusa al transito per i veicoli provenienti da Siracusa. Sarà istituita la conseguente uscita obbligatoria a Noto. Per le stesse ore è stata predisposta anche la chiusura della rampa di ingresso in autostrada dello svincolo di Noto per i veicoli diretti verso Rosolini. La chiusura si rende necessaria per consentire le ultime lavorazioni necessarie al completamento del lotto Rosolini-Ispica, di imminente inaugurazione.
Era stata ipotizzata la data del 10 luglio, poi trascorsa senza novità su quel fronte. Entro il mese dovrebbe comunque essere finalmente percorribile il nuovo, breve tratto che “allunga” l’autostrada di meno di 10 km.




Siracusa. Garozzo si pente pubblicamente di aver appoggiato Italia. Il sindaco: “Ecco come stanno le cose”

Il sindaco, Francesco Italia si guarda bene dall’entrare in polemica diretta con il suo predecessore, Giancarlo Garozzo, dopo le dichiarazioni dell’ex primo cittadino, oggi esponente di Italia Viva. Garozzo, ai microfoni di FMITALIA, ha espressamente dichiarato di essersi pentito di aver puntato, durante le ultime amministrative, su Italia, di avere ritenuto che fosse la candidatura giusta e portato avanti la campagna elettorale a supporto.

Parole forti, a cui Italia replica senza alzare troppo i toni. Qualche “stilettata”, tuttavia, la lancia, con qualche parola chiara e con qualche sottinteso.

“Sono già contento che Garozzo abbia detto che sono stato un ottimo assessore e vice sindaco-premette- A me non l’ha mai detto. Giancarlo Garozzo è un mio amico, da anni tentano di farci litigare e nemmeno questa volta ci riusciranno”.

Il sindaco replica, poi, in maniera un po’ più chiara.  “Garozzo si è pentito di avere chiesto ai suoi amici di farmi votare. E’ una sua valutazione e la registro.  Dal suo punto di vista avrà delle motivazioni. Non entro nel merito. Anche io, se parlassi, avrei un elenco lungo di temi da affrontare, ma non voglio entrare in questa dinamica. Potrei solo ricordare che nel 2018, quando ci siamo insediati, abbiamo trovato tutti gli asili nido non fruibili e oggi sono quasi tutti risistemati. A qualcuno sfugge che il Comune pagava 730 euro a bambino, oggi ne paga 600. Potrei citare tante scelte coraggiose, importanti, che hanno certamente smosso e cambiato la situazione. Non si poteva, per fare un altro esempio, continuare a  spendere 950 mila euro per delle navette che non funzionavano, non era raro arrivare ad averne in giro una sola, a quel costo”.

Sul futuro immediato della giunta comunale, prossima al rimpasto, dopo le dimissioni dei due assessori di Italia Viva, Cosimo Burti e Alessandro Schembari, il sindaco ribadisce quanto dichiarato nei giorni scorsi. Il suo invito rivolto al Pd ha avuto risposte diverse, dalle diverse anime della forza politica guidata dal segretario Salvo Adorno. “Adorno dice no, altre anime dicono si. Il Partito Democratico è sempre stato spaccato al proprio interno. Una parte di chi, in Italia Viva, adesso ha smesso di sostenere l’amministrazione comunale, aveva già percorso una strada differente appoggiando un altro candidato. Le dinamiche politiche non devono stupire. Mi colpisce, però, la drammatizzazione che si attiva in questa città intorno a vicende che sono fisiologiche”.

Italia puntualizza che “Stare nell’amministrazione comunale è un servizio per la città. Non devo creare un futuro nè a me e nemmeno a qualche mio amico.  Restare liberi è il modo migliore per servire Siracusa”.

Infine un riferimento al possibile allargamento a forze politiche differenti da quelle che originariamente hanno sostenuto Italia. “Ho sempre fatto appello a tutte le forze della città che volessero concorrere a liberare Siracusa da quella cappa, che faceva si che solo qualcuno potesse partecipare ai processi decisionali. Per entrare, sarà necessario condividere la nostra impostazione e i nostri programmi”. Non si spinge oltre, per il momento, ma preannuncia una serie di interlocuzioni politiche. “Siamo aperti -conclude- ai contributi di chi vuole il bene della città, non il proprio , non quello degli amici e non a quello dei clientes. Non mi dimetterò, come qualcuno chiede dal giorno stesso in cui mi sono insediato. Significherebbe tradire il mandato elettorale”.