Siracusa. Droga in via Santi Amato e in via Algeri: due arrestati, un denunciato

Ennesimo sequestro di droga in via Santi Amato. Agenti delle Volanti hanno arrestato due giovani siracusani rispettivamente di 26 e di 24 anni, per detenzione ai fini dello spaccio di droga.

I due sono stati sorpresi dagli uomini diretti dalla dirigente Guarino in possesso di 13 dosi di marijuana, sei dosi di cocaina e 410 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.

Un altro giovane di 25 anni, che agevolava l’attività di spaccio dei due arrestati, è stato denunciato.

Due assuntori, invece, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa competente per uso personale di sostanze stupefacenti.

In via Algeri, infine, gli agenti hanno sorpreso un giovane di 26 anni con due grammi di droga e quasi 900 euro in contanti, probabile ricavo dello spaccio.




Augusta. Inaugurato il posto fisso stagionale dei carabinieri ad Agnone: “Maggiore sicurezza nei mesi estivi”

Inaugurato il posto fisso stagionale dei carabinieri ad Agnone Bagni.
La realizzazione del presidio temporaneo dell’Arma è il frutto del coordinamento con la Prefettura di Siracusa e del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che anche quest’anno hanno condiviso sulla necessità di incrementare la sicurezza nelle località balneari in cui aumenta significativamente la popolazione residente durante i mesi estivi.
Il Posto Fisso stagionale, realizzato con il fattivo supporto dell’Amministrazione Comunale di Augusta, è operativo per il 27esimo anno consecutivo ed è stato inaugurato alla presenza del Sindaco di Augusta,  Giuseppe Di Mare, del Vice Sindaco  Beniamino D’Augusta e dell’Assessore alle Attività Produttive Rosario Costa, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa Colonnello Giovanni Tamborrino, del Comandante della Compagnia Carabinieri Maggiore Stefano Santuccio e del Comandante della Stazione di Augusta Luogotenente C.S. Paolo Cassia, da cui dipende il posto fisso, nonché una rappresentanza della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e della Polizia Municipale. Il presidio dell’Arma assicurerà una presenza costante dei Carabinieri nella località balneare che nel periodo estivo assume una rilevante densità di turisti e bagnanti.
L’ufficio stagionale, situato in uno stabile di proprietà privata al civico 29 del Lungomare Agnone Bagni, messo a disposizione dal Comune di Augusta, osserverà un orario d’apertura al pubblico che va dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 18:30, mentre la vigilanza sarà effettuata con pattuglie a piedi ed automontate, con orari d’impiego flessibili, al fine di andare incontro alle esigenze di residenti,




Siracusa. Ai domiciliari per maltrattamenti sulla moglie evade più volte: 56enne in carcere

Si aprono le porte del carcere di Cavadonna per un pregiudicato di 56 anni già ai domiciliari per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie. Già la settimana scorsa era stato tratto in arresto per evasione dai Carabinieri che lo avevano trovato nei pressi della Stazione Ferroviaria del capoluogo mentre stava attendendo un treno. Sulla scorta di tale episodio, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’aggravamento della misura cautelare ai domiciliari con quella in carcere.




Covid, la provincia di Siracusa verso zero nuovi contagi: oggi 2 nuovi positivi, 58 in Sicilia

Sono 2 i nuovi casi covid in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. Anche il territorio aretuseo si avvia verso giornate a zero nuovi contagi come già oggi ad Agrigento ed Enna. Intanto, sul fronte vaccinale, open days con qualche disagio all’hub di via Malta, in particolare per il cambio di orario stabilito dall’Asp di Siracusa. Non tutti paiono informati della novità e c’è chi presenta anche alle 15, nonostante l’afa, ma trovando chiuso. I nuovi orari dell’hub sono 8-12 e 16-20.
Quanto alle altre province: a Caltanissetta 22 casi, Catania 13 casi, Ragusa 11, Trapani 4, Messina 3, Palermo 3, Siracusa 2, Agrigento 0, Enna 0.
In totale sono 58 i nuovi positivi al covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 7.803 tamponi processati. I guariti sono stati 43, 0 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 3.578 (+15).

Foto credit: freepik – it.freepik.com




Ancora fuoco negli Iblei, incendio a Buscemi: il sindaco “preoccupazione, ma ora sotto controllo”

Non c’è tregua sul fronte incendi, la provincia di Siracusa continua a bruciare. Ancora un rogo negli Iblei, nel territorio di Buscemi. Fiamme sul fianco di uno dei rilievi e qualche momento di apprensione per la comunità locale, come conferma il sindaco Rossella La Pira. Alle 18, anche grazie all’interno di Vigili del Fuoco e Corpo Forestale, la situazione è tornata sotto controllo. Non è stato necessario, questa volta, l’intervento del canadair.
Lo scorso primo luglio, un altro devastante incendio si era sviluppato nella Valle degli Iblei causando notevoli danni al territorio. Al punto che i sindaci della zona montana siracusana hanno chiesto in quella occasione lo stato di calamità.
Il Comune di Buscemi ha pubblicato sul suo sito istituzionale un modello per i residenti che hanno subito danni a causa degli incendi verificatisi tra giugno e luglio 2021.




La storia: il fuoco stava per divorare una cuccia con due cani dentro, straordinario intervento dei Ross

Se non fossero arrivati all’ultimo istante utile i volontari Ross, due cani sarebbero morti carbonizzati in uno dei roghi che ha devastato Siracusa nelle ultime 24 ore. Zona Tremilia, primo pomeriggio di ieri. Le fiamme aggrediscono un casolare ricoperto di sterpaglia. Poco distante, c’è una cuccia incustodita. Anche quel box è in fiamme. I volontari si rendono conto che all’interno ci sono dei cani ma non possono uscire: è chiuso.
In pochi istanti decidono il da farsi. Iniziano a bagnare delicatamente i cani, spaventati in un angolo mentre il fuoco avanza verso di loro. Nel frattempo, un altro dei componenti la squadra apre un varco nella recinzione e – con notevole prudenza – riesce a raggiungere i cani, vincere la loro diffidenza e portarli all’esterno proprio un istante prima che la cuccia finisca divorata dalle fiamme.
Edoardo Contarino, Claudio Onorato e Mauro Gigliuto hanno completato lo splendido salvataggio prendendosi cura dei due animali, dando loro da bere ed affidandoli in custodia ad alcuni residenti della zona.
Neanche il tempo di godersi la bella operazione, che subio i Ross si sono rimessi al lavoro contro il fronte del fuoco che fino alle 5.53 ha tenuto impegnati Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e volontari di Protezione Civile. Antonio Modicano e Davide Ippolito si sono aggiunti in supporto a quella squadra, per continuare a mettere in sicurezza abitazioni e residenti.




Oltre 12 ore a lottare contro il fuoco: grazie a Vigili del Fuoco, Forestale e volontari di Protezione Civile

La lunga giornata condotta contro gli incendi che hanno circondato Siracusa si è conclusa solo alle 5.53. Vigili del fuoco e volontari di Protezione Civile, con il supporto di due canadair e altrettanti elicotteri, per oltre 12 ore hanno corso da nord a sud del territorio comunale, seguendo il vento che sospingeva il fuoco in ogni dove. Targia, Tremilia, Pizzuta, fonte Ciane, contrada Rinaura, centrale Anapo.
A Siracusa nord è stato evacuato l’acquapark per sicurezza e per consentire i lanci dall’alto eseguiti dai canadair. Ingenti i danni alla vicina azienda Pupillo che, purtroppo non è stata l’unica duramente colpita dai roghi. Sono stati chiusi anche gli svincoli autostradali mentre il fuco si estendeva verso la Pizzuta. “Non si vede nulla dal fumo”, si ripetevano nelle comunicazioni i soccorritori. E’ stata la loro esperienza ad evitare guai peggiori: non appena hanno visto che il vento stava cambiando direzione, hanno subito ordinato l’evacuazione del parco divertimenti, coordinata da Polizia e Carabinieri.
In quegli stessi minuti, un altro violento incendio scoppiava nei pressi della fonte Ciane, in traversa Pisima. E’ stata poi la volta di contrada Rinaura, con un nuovo intervento della Protezione Civile di Priolo. Poi viale Epipoli, di fronte all’ex centro commerciale. Fiamme alle 23 anche sotto la centrale Enel dell’Anapo mentre alberi caduti a Tremilia, all’altezza della Frateria, hanno portato alla chiusura della strada. E poi ancora altri fronti di fuoco in contrada Cozzo Pantano e nuovamente all’inizio della zona commerciale di Siracusa nord.
Il prefetto, Giusi Scaduto, ha inviato un messaggio alle associazioni ed ai volontari di Protezione Civile: “siete stati splendidi”. Ed in effetti, lo sono davvero. Complimenti dovuti ai Vigili del Fuoco ed al Corpo Forestale ma anche agli straordinari ragazzi della P.C. di Siracusa e di Priolo.




Siracusa. Notte d’inferno in provincia, il prefetto Scaduto: “Ottimo lavoro, ora indagini celeri”

Una giornata terribile, anche di grande paura, fuoco dappertutto in provincia di Siracusa: dalla Valle dell’Anapo a Targia. Un lavoro incredibile, massacrante ma per fortuna ben fatto dai vigili del fuoco, la protezione civile, i tanti volontari che come sempre fanno la differenza. Troppo presto per fare la conta dei danni. Il prefetto, Giusi Scaduto ha presieduto fino a notte fonda il Ccs, il centro coordinamento soccorsi. “Purtroppo- dichiara la rappresentante territoriale di governo- in queste condizioni meteo particolarmente favorevoli, i fronti, i focolai diventano numerosi e sempre più complicata la risposta. I canadair sono rimasti in azione finché è stato possibile, per ragioni di visibilità. I volontari sono stati preziosissimi e dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale mi pare che ci sia stato un coordinamento efficace.” Il prefetto ribadisce un aspetto che è in effetti chiarissimo. “L’attività- spiega – nella maggior parte appare dolosa. Bisogna sperare adesso in indagini celeri. Su questo c’è la massima determinazione, ciascuno per le proprie competenze. Sono però soddisfatta di un dato di fatto: ieri, nonostante sia stata una notte veramente impegnativa, il sistema ha funzionato. Presto per parlare, invece, di danni. Ci sono ancora dei focolai attivi, tenuti sotto controllo nella notte per poi tornare ad intervenire alle prime luci dell’alba”.




Incendi, Ternullo (FI) invoca lo stato d’emergenza. Ficara (M5s): “Senza prevenzione, difficile repressione”

In pressing sul presidente della Regione parte la deputata regionale Daniela Ternullo (FI). “Il siracusano è in fiamme. Gli incendi in questi giorni si moltiplicano a macchia di leopardo. A Melilli si registrano episodi, come a Belvedere a causa del vento che soffia forte sulle fiamme; la stessa cosa nei tratti autostradali locali, ad Avola, a Carlentini e tra Floridia e Cassibile. Addirittura a Tremmilia le fiamme sono arrivate sin dentro un asilo. Così non si può andare avanti. Condannare la provincia di Siracusa a un’estate incendiaria non garantirà la tanto agognata ripresa dalla crisi economica. È per tale motivo che chiedo al presidente Musumeci un intervento netto, deciso: occorre lo stato d’emergenza per una provincia falcidiata dagli incendi”. Queste le parole della deputata siracusana, affidate ad una nota stampa.
“Già un mese fa – continua la Ternullo – invocavo una programmazione preventiva della campagna antincendio, proprio perché con l’estate alle porte temevo che si arrivasse a questo”. La prevenzione, però, dovrebbe partire almeno a marzo perchè già giugno è tardi. I primi incendi in provincia a maggio scorso.
Il parlamentare nazionale Paolo Ficara (M5s) ha parlato nei giorni scorsi di devastazione e tragedia. “Incendi su incendi, territorio a verde devastato, danni ingenti agli agricoltori ed all’economia. Già nei giorni scorsi ho iniziato a parlare con vari soggetti istituzionali per valutare la possibilità di una maggiore presenza delle forze armate a presidio del territorio. Ma la cosa non è così semplice e serve che la Regione si attivi per tempo. Se non c’è prevenzione, non ci può essere repressione e controllo del territorio che tenga. Serve uno sforzo comune e noi da Roma stiamo spingendo. Serve che chi ha la competenza sulla gestione del territorio e delle nostre riserve batta un colpo in tempo utile, invece di pensare solo ai cavalli…”.
Per l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato, “i numerosi incendi dolosi scoppiati in tutta l’isola è una emergenza che la Sicilia da sola non può affrontare. Oltre all’intervento della protezione civile nazionale è necessario attivare il nuovo meccanismo di protezione civile europea”.
Il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea è un sistema collaborativo di mutuo soccorso creato nel 2001. Da allora è stato attivato più di 420 volte per rispondere a disastri naturali e creati dall’uomo. È stato attivato nel caso di incendi, inondazioni, inquinamento marino, terremoti, uragani, incidenti industriali e situazioni di crisi sanitarie.
“Mi auguro che già nell’incontro di questa mattina tra il presidente Musumeci e la Protezione Civile nazionale valutino di chiedere l’attivazione di RescUe, la riserva supplementare di risorse di protezione civile europea” conclude Donato.
“Mentre la Sicilia brucia, il presidente Musumeci distrae il prezioso personale del Corpo forestale per attività di sicurezza e rappresentanza alla ‘sua carissima’ fiera di Ambelia. Si tratta di un fatto assolutamente scandaloso, inaccettabile e soprattutto irresponsabile. Ora, per i roghi chiama in soccorso l’Esercito, come in precedenza aveva fatto per i vaccini. Presto anche i siciliani chiederanno l’aiuto dell’esercito per salvare la Sicilia da Musumeci”. A dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giovanni Di Caro a proposito degli incendi continui che stanno divorando vaste aree boschive della Sicilia.
“Anche quest’anno – spiega Di Caro – il governo regionale si è fatto puntualmente trovare impreparato a fronteggiare la stagione estiva senza muovere un solo dito in fatto di prevenzione, dai viali parafuoco, alle coperture economiche per l’anti-incendio. Altro che Esercito, il presidente della Regione non ha fatto neanche il minimo sindacale. A questo punto, Musumeci venga a riferire in aula e ci dica cosa ha fatto materialmente per la prevenzione degli incendi nella nostra Isola”, conclude Di Caro.




Incendi senza fine, si risveglia la Regione: Musumeci chiede l’esercito. Ma pesano i ritardi di Palermo

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto a Roma una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali, per fare fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, in particolare sul fronte incendi. quasi tutti di origine dolosa, che hanno interessato ettari di territorio nelle province di Enna, Siracusa e Ragusa.
Per domare i roghi sono stati impiegati tre Canadair statali, otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile.
Oggi a Catania riunione regionale per discutere della situazione dei paesi etnei. La Regione, evidentemente, non ha avuto notizia di quanto grave sia l’emergenza incendi in provincia di Siracusa dove da 14 giorni bruciano ettari di terreno, biodiversità e aziende private. Da queste parti la risposta di Palermo appare distratta e tardiva. Solo l ‘uno luglio, raccontano alcuni forestali della nostra provincia, iniziati i lavori per le strisce tagliafuoco.