Siracusa. Perseguita l'ex compagna e viola il divieto di avvicinamento: denunciato

Una serie di atti persecutori, vessatori, violenti ai danni dell’ex compagna, con la quale avrebbe preteso di riallacciare la relazione sentimentale interrotta. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti ieri, a seguito della segnalazione di un uomo che minacciava e molestava una donna, appunto la sua ex. Secondo quanto appurato dalla polizia, l’uomo si è più volte reso responsabile di atti persecutori, reiterando il comportamento vessatorio incuranti dei continui ammonimenti dell’autorità. A seguito di tali comportamenti, il giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa ha emesso una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Neanche questo ha fermato l’uomo. Ieri sera, infatti, si è presentato nel luogo in cui la donna risiede. A seguito dell’intervento della polizia, è stato questa volta denunciato.




Siracusa. Pescatori di frodo avvistati dalla Sea Shepherd in zona A Plemmirio: denunciati

Pescavano in piena zona A della riserva marina protetta del Plemmirio,  la zona maggiormente tutelata, in cui ogni attività è vietata. La Sea Shepherd, nuovamente operativa in mare, notata la presenza di un natante con pescatori e palangari, ha allertato la Guardia Costiera di Siracusa. Intervento immediato della motovedetta Cp537.  Intercettata l’imbarcazione oggetto della segnalazione, gli uomini della Capitaneria hanno sorpreso due uomini intenti a recuperare un palangaro dalle acque. I due pescatori di frodo sono stati denunciati, mentre l’attrezzatura è stata sottoposta a sequestro.




Siracusa. Guasto alla rete elettrica, contrada Cozzo Villa al buio (e al caldo)

Al buio per ore, senza energia elettrica che, con le alte temperature di questi giorni, vuol dire anche senza frigorifero o climatizzatori. Disagi per 67 famiglie che risiedono in contrada Cozzo Villa, nella zona della strada statale 115. Il problema non sarebbe nuovo. In diverse altre occasioni, secondo quanto sostengono i residenti, l’erogazione dell’energia elettrica sarebbe stata interrotta per svariate ore, lasciando la zona completamente al buio.

Ieri, in particolar modo, il disagio si sarebbe ripetuto per due volte nell’arco della stessa giornata. Dopo un primo intervento di ripristino, nuovamente i residenti si sarebbero ritrovati senza energia elettrica, tanto da arrivare a chiamare il numero unico d’emergenza 112.

La situazione è tornata alla normalità poco prima di mezzanotte. Non si tratterebbe del primo episodio di questo tipo. Nel corso di questa settimana, sarebbe già accaduto due volte.




Talete, il giallo del mancato rinnovo passa dall'anno 2018: ecco cosa è successo

“Ho formalmente richiesto al Segretario generale di accertare cosa abbia in concreto determinato il mancato rinnovo del certificato prevenzione incendi del parcheggio Talete. Dai documenti si evince che nel 2018 sono stati affidati ed eseguiti i lavori di manutenzione degli estintori del parcheggio e la messa in pristino dell’impianto antincendio. A quella data avrebbe dovuto esistere un CPI valido o, se scaduto, l’ufficio che ha istruito la pratica avrebbe, di regola, dovuto attivarsi per richiederlo. Saranno accertate le responsabilità amministrative”.
Poche parole, su carta intestata di Palazzo Vermexio, che aprono un redde rationem tutto interno alla macchina pubblica ed i suoi apparati.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, vuole andare in fondo alla vicenda. Ma è una storia, quella del certificato antincendio non rinnovato, che rischia di trasformarsi in una guerra tra settori comunali. Perchè se da una parte alcuni indizi sembrano puntare verso i lavori pubblici, altri invitano a guardare dalle parti della Mobilità e Trasporti.
Ma torniamo al fatidico 2018. Gli estintori del Talete vengono vandalizzati. Il settore competente per i parcheggi, Mobilità appunto, decide di toglierli per evitare emulazioni ed altri rischi. Vengono custoditi negli uffici e poi presso il comando della Municipale. Quando il settore Lavori Pubblici istruisce la pratica per interventi antincendio su edifici comunali, viene inserita anche la ricarica degli estintori del Talete, su richiesta sempre del settore di via Elorina.
Per cui, la domanda a cui dovrà dare una risposta il segretario comunale, è: chi avrebbe dovuto accorgersi del certificato scaduto? Il settore che aveva anche allora il “controllo” sui parcheggi comunali o chi ha proceduto alla ricarica ed agli altri interventi su edifici di Palazzo Vermexio elencati come operazione riuscita oggi in conferenza stampa dal sindaco Italia?




Parcheggio Talete, chi ha sbagliato? Il Comune avvia le verifiche, pieni poteri al segretario generale

“Nel 2018 sono stati effettuati lavori di manutenzione di tutti gli estintori del Talete e la messa in pristino di tutti gli impianti antincendio, se manca il certificato antincendio, allora qualcuno ha disposto lavori senza accertassi della validità del Cpi”. Questo direbbero alcuni documenti in possesso del sindaco, Francesco Italia che, dopo la chiusura temporanea della struttura (sono ora in corso gli interventi previsti, ndr) ha chiesto alla segretaria generale dell’ente di condurre gli approfondimenti del caso. Non una vera e propria commissione interna d’indagine ma qualcosa che vi si avvicina e di molto. “Se fosse tutto confermato – tuona il sindaco- vuol dire che qualcuno ha agito come non avrebbe dovuto”, dice con uno sforzo di diplomazia tradito però da una maschera di evidente rabbia.
Nella ricostruzione del sindaco, che questa mattina è tornato ancora sulla vicenda Talete dopo aver speso le ultime ore a cercare documenti ed atti insieme ai suoi uffici, le eventuali responsabilità di questa vicenda “non possono essere della politica, degli assessori o del sindaco”. Come per quei casi analoghi che hanno riguardato gli asili nido comunali, il parcheggio di Fontane Bianche, i mercati generali, l’Antico Mercato di Ortigia: tutti edifici che dal 2018 in poi sono stati dichiarati inagibili e poi interessati da recenti lavori che hanno condotto alla riapertura immediata od ormai prossima.
“La casualità – ha detto ancora- è che ce ne siamo accorti dal 2018 in poi. Prima, nessuno si era mai accorto di nulla”.
Ora però bisogna correre dietro alla emergenza, in attesa degli esiti delle verifiche affidate al segretario generale di Palazzo Vermexio. “Come devono fare persone responsabili, abbiamo attivato le procedure necessarie per garantire nel tempo più breve possibile la riapertura del parcheggio Talete, che sarà messo in sicurezza”.




Racket, poche denunce: "criminalità a prezzi da saldo; pagare meno per far pagare tutti"

Il racket delle estorsioni ha rialzato la testa. Recenti episodi a Siracusa lo confermano e la bomba carta contro la tabaccheria di via Piave, di proprietà di due dirigenti dell’anti-racket che notoriamente non avrebbero mai pagato il pizzo. Segnale inequivocabile e preoccupante.
Come preoccupante è anche il fatto che nessuno o quasi denuncia più l’estorsione. Prima della pandemia, in tutta la provincia di Siracusa, erano appena 4 o 5 le denunce. Poche e sempre presentate dalle associazioni antiracket. “Poco, troppo poco”, scuote la testa Paolo Caligiore il coordinatore provinciale della Federazione Antiracket. “Il fatto è che la delinquenza ha abbassato di molto i prezzi. Paradossalmente, il racket oggi è diventato concorrenziale”, spiega. “Magari oggi vengono estorti 2 o 300 euro al mese, anzichè diverse migliaia di euro. E’ cambiata la tecnica degli estortori e può essere riassunta nella frase pagare meno, pagare tutti. E purtroppo temo stia funzionando”, aggiunge ancora Paolo Caligiore.
Come dire niente denunce perchè buona parte dei commercianti della provincia di Siracusa preferisce, alla fine, pagare il pizzo pur di non avere problemi. Ma perchè non si denuncia? “Bella domanda. E’ difficile da comprendere. Io ho denunciato anche quando non c’erano gli aiuti dello Stato e le attenzioni di oggi. C’è in generale senso di sfiducia perchè i tempi della giustizia sono lunghi”, la versione di Caligiore.
Proviamo, allora, a ribaltare il quesito: perchè si dovrebbe denunciare? “Perchè conviene, economicamente e moralmente. Cosa ci mettono queste persone nel lavoro quotidiano di un commerciante? E poi, con quei soldi dati al racket si diventa finanziatori della criminalità e delle sue azioni delinquenziali. Non credo che le persone perbene vogliano essere considerate soci della mafia. Poi vengono e ti impongono di assumere Tizio o Caio, di vendere quel prodotto e non quell’altro. Ti tolgono la libertà e persino la tua stessa attività, frutto dei sacrifici di una vita. Denunciando si pone fine a tutto questo. Nessuno è lasciato solo, lo Stato c’è e le associazioni antiracket pure”.




Emergenza incendi, ancora a fuoco la riserva del Ciane: anche due elicotteri per lo spegnimento

Continua l’emergenza incendi in provincia di Siracusa. Altra giornata di gran lavoro per i Vigili del Fuoco, coadiuvati dal Corpo Forestale e dai volontari di Protezione Civile. Diversi i roghi che hanno richiesto più di una attenzione per lo spegnimento ma ancora una volta le fiamme si so no accanite su di un’area naturalistica siracusana. Nuovo incendio all’interno della riserva del Ciane. Un lungo fronte del fuoco che si è poi esteso sin quasi contrada Cugni, nei pressi di Canicattini.
Per lo spegnimento si sono mobilitate due squadre dei Vigili del Fuoco e 4 mezzi della Protezione Civile di Priolo. Ma non è stato sufficiente il solo intervento da terra. Dall’alto, continui getti d’acqua da parte di due elicotteri della Forestale che si “rifornivano” direttamente nel porto Grande di Siracusa.




Campagna vaccinale in provincia di Siracusa, giro di boa: il 50% ha ricevuto almeno una dose

Sono 166.532 le persone che, in provincia di Siracusa, hanno ricevuto almeno una dose di vaccino: rappresentano il 49,98% complessivo della popolazione target. E questo significa che adesso arriva lo scoglio più duro: convincere chi è rimasto fuori sino ad ora. E si tratta fondamentalmente dei cosiddetti no-vax o di quanti nutrono insuperabili dubbi sui sieri che vengono inoculati.
Semplificando l’analisi, chi voleva vaccinarsi lo ha fatto in questi lunghi mesi. Chi invece non lo ha fatto, neanche con una dose, non è minimamente intenzionato a correre adesso dentro un centro vaccinale.
I numeri dicono che il distretto “virtuoso” è quello di Siracusa. Oltre al comune capoluogo, ne fanno parte Buccheri, Buscemi, Canicattini, Cassaro, Ferla, Floridia, Palazzolo, Priolo, Solarino e Sortino. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino 83.801 persone, nel solo capoluogo 52.355. Nei piccoli centri si registrano le percentuali più alte di over 16 vaccinati: 78,5% a Buscemi, 68,6% a Buccheri. Buono anche il dato di Palazzolo, 61,37%, e di Sortino, 60,18%; in controtendenza Ferla, 47,93%. Ma la cittadina “lumaca” è Floridia: 47,18%. Quanto a Siracusa, il 53,15% della popolazione target over 16 ha ricevuto almeno una dose di vaccino (50,39% considerando anche gli over 12). Nel complesso, il distretto di Siracusa fa registrare una percentuale del 51,58% (52,94% over 16 – 50,22% over 12).
I 5 comuni della zona sud, riuniti nel distretto di Noto, si fermano ad un complessivo 50,01% (48,62% over 12 – 51,4% over 16). Sono 42.143 le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e risiedono tra Noto, Pachino, Avola, Rosolini e Portopalo.
Augusta e Melilli con le sue frazioni, riunite nel distretto Augusta, arrivano poco sopra al 49% (49,08%). Le persone ad aver ricevuto una dose di vaccino sono state 20.014, ovvero il 47,81% degli over 12 ed il 50,35 degli over 16 target.
In chiusura, i numeri del distretto di Lentini (Lentini, Carlentini e Francofonte). Sono state 20.574 le persone che si sono presentate nei centri e nei punti vaccinali della zona per ricevere almeno una dose di vaccino. Vale a dire il 45,03% della popolazione target. Nel dettaglio, il 43,92% degli over 12 e il 46,14% degli over 16.




Ripartono le navette, lo sconcerto dei sindacati: "e gli autisti ex Util Service?"

Poche ore dopo la presentazione, da parte del Comune di Siracusa, di un nuovo sistema gratuito per spostarsi in Ortigia, i sindacati unitari si dicono “sconcertati”. E spiegano: “stigmatizziamo duramente l’atteggiamento del Comune di Siracusa”, si legge in una nota di Filcams, Fisascat e Uiltucs. Quale è la colpa dell’amminsitrazione? “L’immediato rilancio del servizio navette senza però alla guida chi vi ha lavorato da sempre e dopo appena un paio di giorni dall’ennesimo confronto tra organizzazioni sindacali ed amministrazione”.
I tre segretari provinciali delle sigle di categoria si domandano “quale è la maturità e la chiarezza dei rapporti che questa amministrazione intrattiene con chi rappresenta chi lavora al suo interno, seppur in appalto essendone al contempo obbligato in solido”. Il riferimento è agli ex Util Service che, negli anni scorsi, si erano occupati della guida delle navette elettriche comunali.
“Proprio nel tavolo di raffreddamento tenutosi martedì presso l’ispettorato del lavoro – proseguono i sindacati – il Comune con il capo di gabinetto ed il segretario generale, aveva assicurato che si sarebbe fatto il possibile per salvaguardare anche l’occupazione degli autisti Util Service.”




Maremonti, la strada degli incidenti continui: Canicattini contro il Libero Consorzio

La provinciale “Maremonti” continua ad essere teatro di incidenti, alcuni anche gravi e mortali. “Non può continuare ad essere dimenticata ma resa sicura una volta per tutte”, ruggiscono il sindaco di Canicattini, Marilena Miceli, ed il presidente del Consiglio comunale, Paolo Amenta.
Ieri ennesimo incidente frontale, a ridosso della rotonda di contrada Garofalo, alle porte del centro abitato canicattinese. Per fortuna, lievi le conseguenze.
“Non si può continuare a tenere una così importante arteria di grande collegamento – continuano il sindaco Miceli e il presidente Amenta – con il manto stradale vecchio di oltre cinquant’anni che non garantisce più stabilità, senza segnaletica orizzontale, soprattutto nella parte di attraversamento del centro abitato di Canicattini Bagni, e senza un solo centimetro di guardrail visibile, in quanto coperto da arbusti ed erbacce che ormai ne stanno restringendo le carreggiate. La vita e l’incolumità di quanti si trovano giornalmente a percorrere la Maremonti o ad attraversare quella parte di centro abitato di Canicattini Bagni che ne è interessato, non può essere messa a repentaglio dall’incapacità di provvedere ad interventi manutentivi o alla progettazione di un intervento complessivo di ammodernamento e messa in sicurezza da presentare alla Regione”.
Nel mirino di Paolo Amenta c’è il Libero Consorzio di Siracusa. “Lo scorso anno, nel mio ruolo di vice presidente di AnciSicilia, in rappresentanza di tutti i Comuni della zona montana, ho incontrato il Commissario straordinario ed i tecnici dell’ex Provincia, titolare della strada. E in quella sede furono garantiti interventi di messa in sicurezza, di ripristino della segnaletica orizzontale e di diserbo. Così purtroppo non è stato perché gli interventi, così come quelli di adesso sulla segnaletica stradale, tra l’altro incompleta, hanno riguardato solo ed esclusivamente la parte a ridosso della città di Siracusa, per intenderci quella dopo il circuito, mentre qui si continua a morire e a registrare incidenti. Se il Libero Consorzio non è in grado di gestire questo importante tratto stradale, chieda con forza alla Regione di cederlo all’Anas che già gestisce egregiamente il tratto della Noto-Palazzolo Acreide che si incrocia con la Maremonti, evitando così di fare promesse che poi non mantiene, perché di mezzo ci sono vite umane. Noi apprezziamo lo sforzo che fa il Commissario straordinario con le scarse risorse a disposizione, ma bisogna rendersi conto che per la Maremonti ormai necessita un intervento radicale”.