Il siracusano Valerio Massaro e le sue chitarre dell'Ottocento, suoni antichi che incantano

Il siracusano Valerio Massaro è stato uno dei protagonisti della Maratona Giovani Talenti, organizzata a Teramo dalla società concertistica La Riccitelli. Al Santuario della Madonna delle Grazie di Teramo, Valerio ha condotto il pubblico attraverso un viaggio musicale alla riscoperta di suoni antichi.
Il chitarrista siracusano infatti ha suonato con una chitarra originale costruita a Londra dal celebre liutaio Louis Panormo, nel 1828.
Il programma eseguito ha spaziato dal virtuosismo dei brani composti dallo spagnolo Fernando Sor a alle atmosfere più romantiche di Schubert, concludendo con le variazioni sulla Follia di Spagna del compositore italiano Mauro Giuliani.
Giovane concertista già laureato in chitarra classica e docente presso le scuole medie a indirizzo musicale, Valerio Massaro porta avanti il suo progetto musicale suonando chitarre originali dell’epoca ottocentesca. Attualmente sta approfondendo il repertorio presso il Conservatorio Braga di Teramo.




Insofferente dei domiciliari, finisce in carcere: troppe violazione per un 46enne

Si trovava agli arresti domiciliari per aver commesso dei furti. Una misura che ha ripetutamente violato e pertanto un siracusano di 46 anni è stato condotto a Cavadonna.
I numerosi controlli operati dagli uomini delle Volanti di Siracusa, e le relative segnalazioni effettuate all’Autorità Giudiziaria competente, hanno aperto le porte del carcere all’uomo destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Catania.




Ex Caserma Cassonello di Noto, la gestione passa al Comune: convenzione con la Regione

Sottoscritta questa mattina la convenzione tra la Galleria Regionale di “Palazzo Bellomo” di Siracusa e il Comune di Noto grazie alla quale la Regione affida, per un periodo di tre anni, la gestione dei locali dell’ex Caserma Cassonello, che si trovano all’interno del complesso monumentale dell’ex Chiesa e Convento di Sant’Antonio da Padova, al comune di Noto.
L’accordo, sottoscritto tra la Direttrice del Museo, Rita Insolia e il sindaco del Comune di Noto, Corrado Bonfanti, apre a una nuova stagione di valorizzazione e fruizione del pregiato complesso di proprietà della Regione, assegnato dall’assessorato dell’Economia alla Galleria di Palazzo Bellomo sin dal 2011.
Per la durata della convenzione gli oneri relativi agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e quelli di adeguamento e sicurezza saranno a carico del Comune che si coordinerà con la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo nella programmazione delle attività.
“Questo è un chiaro esempio dell’inversione di tendenza del governo Musumeci nell’utilizzo del patrimonio regionale. Un utilizzo virtuoso – evidenzia l’assessore dell’Economia, Gaetano Armao – che adesso consente di valorizzare beni monumentali per troppo tempo restati inutilizzati, soprattutto in aree a grande vocazione turistica, come Noto. Questa strategia e’ rafforzata dall’accordo siglato con l’Agenzia del demanio, intesa che consentirà di accelerare sulle valorizzazioni”.
“Grazie alla convenzione – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – si attua un’importante azione di compartecipazione nella gestione responsabile di un importante complesso monumentale, dal forte valore identitario. L’affidamento al comune di Noto costituisce, infatti, un’opportunità di maggiore rafforzamento della memoria storica e di valorizzazione del patrimonio culturale regionale; ciò in linea con la volontà del Governo di creare le condizioni perché le comunità locali tornino a sentirsi partecipi nella gestione dei processi culturali culturali volti alla crescita dei territori”.
“Grazie all’accordo stipulato questa mattina – spiega la direttrice del Museo Bellomo, Rita Insolia – abbiamo cercato di garantire le migliori condizioni di fruibilità e valorizzazione della struttura. La sinergia con il comune di Noto, peraltro, prevede la collaborazione per la realizzazione di eventi che, proprio grazie alla presenza attiva del territorio, potranno godere di uno sguardo attento e continuo. Questo potrà solo favorire la programmazione di un calendario di eventi culturali più ricco e interessante”.




Uomo si scaglia contro la Polizia: denunciato 33enne marocchino irregolare

Un uomo di 33 anni, di origine marocchina, è stato denunciato per violazione delle leggi sull’immigrazione, resistenza, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.
Lo straniero, sorpreso a bivaccare senza fissa dimora nei pressi di piazza Duomo, a Siracusa, alla vista della Polizia, si è scagliato contro gli agenti che, dopo averlo bloccato e condotto in Questura, hanno accertato che la sua presenza nel territorio nazionale era irregolare e che lo stesso aveva violato le leggi sull’immigrazione.




Avola verso le elezioni, si muove il centrodestra con qualche scossone tra alleati

Si mette in moto il centrodestra ad Avola, uno dei comuni del siracusano a breve chiamato al voto. Ma non senza scossoni, come nel caso della Lega che prova a fare la voce grossa. Ma Fratelli d’Italia, partito del sindaco Luca Cananta, tira diritto con una prima riunione indetta dal coordinatore cittadino di FdI nel corso della quale si è insediato il tavolo del centro-destra. C’erano anche Diventerà Bellissima e Forza Italia. Non la Lega, appunto.
Gli esponenti del centrodestra dichiarano però che c’è “unità di intenti nel fare squadra e stabilire le regole per le scelte programmatiche future e per la scelta del futuro sindaco, con l’apertura alle liste civiche, alle realtà sociali, di volontariato e quanti vorranno lavorare per il bene di Avola”.
Le porte – spiegano dal tavolo del centrodestra – restano “aperte a chi vorrà partecipare, condividendo il percorso di costruzione libero da pregiudizi o pacchetti preconfezionati. Non si sono fatti dunque nomi ma si è esplicitata la voglia di condividere un percorso unitario a sostegno della città”. Un messaggio che suona diretta proprio agli alleati al momento tiepidi.
“Hanno convocato, autonomamente, una riunione dei rappresentanti dei partiti del centrodestra. Riteniamo tale iniziativa, se pur nel merito condivisibile, slegata dalle dinamiche del territorio provinciale, quantomeno nei tempi e priva di rispetto politico verso quei Comuni interessati da elezioni nella tornata autunnale 2021”, è la posizione che vede insieme Lega Sicilia, Udc, Cantiere Popolare ed Mpa che hanno disertato l’incontro.
“Sensibilizziamo ulteriormente i rappresentati di FdI e Forza Italia alla partecipazione ad un tavolo provinciale avente come oggetto ‘gli appuntamenti elettorali del prossimo autunno’. Riteniamo contraddittorio il comportamento tenuto dal primo cittadino che sensibilizza, per legittime personali ambizioni, un tavolo di coalizione per discutere delle elezioni avolesi, mentre non si pone lo stesso tipo di esigenza metodologica per gli appuntamenti elettorali, già in scadenza, ad iniziare dalle amministrative del prossimo autunno nelle città di Lentini, Noto, Rosolini, Ferla, Sortino e Pachino. Non si può ragionare in termini di coalizione a corrente alternata, sulla base delle singole esigenze elettoralistiche cittadine. La coalizione, a nostro parere, è sempre un valore aggiunto”.
Al momento, però, Fratelli d’Italia va avanti con Diventerà Bellissima e Forza Italia. In attesa di eventuali, prossimi sviluppi.




In contrada Santa Croce un polo unico di servizi: il Centro per l'impiego e l'Inps restano a Noto

Gli uffici del Centro per l’Impiego e l’Inps non perderanno la sede di Noto. In contrada Santa Croce sarà, invece, allestito  un polo unico di servizi integrati. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta comunale.

La notizia, già nell’aria, adesso  è ufficiale e a fornirla ai cittadini del centro barocco è il sindaco, Corrado Bonfanti,a pochi mesi dalle polemiche scaturite dall’ipotesi, paventata da alcuni, che fosse imminente un trasferimento definitivo e non solo temporaneo degli uffici. Il primo cittadino coglie l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa. “Mi spiace dover deludere le aspettative- dice- di chi, per la verità pochi e i soliti noti disfattisti, in primavera alimentava inutili allarmismi; adesso posso ufficializzare che gli uffici del Centro per l’Impiego e dell’Inps non si sposteranno da Noto. Ieri mattina, infatti, abbiamo approvato la delibera di Giunta per la stipula del contratto di affitto di una parte dell’edificio che già ospita gli uffici dell’Inps in contrada Santa Croce e che presto ospiterà anche gli uffici del CPI. Il progetto ambizioso di un polo unico di servizi integrati è destinato a diventare realtà”.

A causa della pandemia e con l’attivazione dello smartworking per i dipendenti, gli utenti sono stati costretti per alcuni mesi a una serie di disagi, dovendosi spostare nel capoluogo per le istanze relative ai servizi dei due uffici. Il timore di qualcuno era che si potesse trattare di una situazione definitiva. “Avevo detto che non mi piaceva fare polemica ed anche che gli allarmismi non mi preoccupavano – prosegue Bonfanti – perché mentre qualcuno gridava allo scandalo, noi operavamo per creare un polo unico in Sicilia. Devo ringraziare il Governo Musumeci con l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro Antonio Scavone e la direttrice regionale dell’Inps dott.ssa Maria Sandra Petrotta, con i quali abbiamo definito i dettagli di un progetto ambizioso di cui non beneficeranno solo i cittadini di Noto, ma tutti i cittadini della zona sud della provincia di Siracusa. Un altro progetto -conclude Bonfanti- ideato e realizzato”.

 

Intanto nelle more della sistemazione dei locali, il CPI ritorna negli uffici di via Ruggero Settimo, ponendo definitivamente la parola fine a tutta la vicenda.

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Siracusa. Incendi boschivi, l'Usb dei vigili del fuoco: "Si interviene a gennaio per prevenire questi scempi"

“Si deve agire nei mesi invernali a partire da gennaio e mettere in campo in quella fase dell’anno tutte quelle iniziative di legge che prevedono la prevenzione e il contrasto alla lotta agli incendi boschivi sapendo che la provincia di Siracusa e il territorio regionale sono interessate annualmente da incendi boschivi che ricordiamo impegnano anche risorse dello Stato che andrebbero risparmiate e utilizzate per la prevenzione”.

La Usb Vigili del Fuoco di Siracusa del settore Soccorso Pubblico e Difesa Civile parla attraverso Giovanni Di Raimondo. “Giova ricordare-spiega il rappresentante del sindacato dei vigili del fuoco-  che il concorso aereo per lo spegnimento degli incendi ha un costo non indifferente tutto a carico dei contribuenti quando se solo si attuassero i piani anzitempo oggi non si avrebbero roghi che minacciano il territorio e l’ambiente. Quindi ecco le cause degli incendi boschivi che oggi minacciano un territorio e un ambiente fragile che ci vedrà tra non molto ad un punto di non ritorno”.

Di Raimondo analizza “le cause che portano ogni anno a distruggere ettari di territorio provocando un disastro ambientale senza precedenti. Desideriamo ricordare che gli interventi da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Siracusa iniziano già dalla metà di maggio 2021, con numerosi interventi di incendi boschivi nelle zone di Avola, Cavagrande, Tangi, Noto e Pachino, con condizioni meteo normali. Oggi quasi tutta la provincia aretusea è interessata da incendi boschivi causati verosimilmente dalla mano di incendiari criminali ma è altrettanto acclarato che la prevenzione degli incendi boschivi a livello regionale ormai è quasi inesistente. Tutela del territorio provinciale e regionale, servirebbe oltre ad evitare gli incendi boschivi nei periodi autunno-invernali a incanalare le acque delle piogge qualora fossero abbondanti e improvvise nei giusti alvei. Convenzioni Stato-Regioni con il CNVVF, per aumentare il dispositivo di soccorso tecnico urgente con squadre aggiuntive, che si avevano negli anni passati (2 squadre boschive) per la provincia di Siracusa. Controllo del territorio con il concorso delle forze dell’ordine, non bastano le semplici ordinanze sindacali che vietano l’accensione di incendi e impongono la pulizia dei terreni pubblici e privati.

Catasto degli Incendi Legge 353/2000 completamente disattesa. Non esiste attività di prevenzione e contrasto del fenomeno degli incendi boschivi nonostante il reato di incendio boschivo sia stato inasprito. Altra problematica il Comando VVF di Siracusa ha un organico molto ridotto a causa dei tagli iniziati nel 2012 dalla spending-review. A ciò si aggiunge una carenza cronica di Capi Squadra e autisti e un ricorso indiscriminato allo straordinario che vede impegnate sempre le stesse forze in campo. Attualmente il Comando VVF di Siracusa ha un carenza, fonte Direzione Vigili Del Fuoco Sicilia, del 35% e deve fare fronte a micro e macro emergenze in un territorio molto vasto che confina con le province di Ragusa e Catania dove le squadre di Noto, Palazzolo A. e Lentini sono spesse volte impegnate in interventi in lunghe distanze. Non dimenticando la zona industriale e tutti gli insediamenti civili e militari”.




Siracusa dice no al pizzo, manifestazione alla Borgata: "non ci pieghiamo"

C’erano le associazioni antiracket, le associazioni di categoria, le istituzioni e tanti pezzi di società civile alla manifestazione contro racket e pizzo di questo pomeriggio. Alla Borgata, davanti alla tabaccheria dei fratelli Cassarino colpita settimana scorsa da una bomba carta, si sono ritrovati tutti insieme per lanciare un segnale chiaro a quanti pensano di poter dettare legge criminale a Siracusa.
“È stata una manifestazione di solidarietà che è riuscita nel suo intento. Oltre a sindaco, assessori, deputati, rappresentanti di associazioni di categoria, erano presenti anche delegazioni di associazioni antiracket della FAI, federazione antiracket italiana, che sono venute dalla provincia di Messina ed Enna, da Gela, Vittoria. Erano presenti le associazioni della provincia che aderiscono alla Fai, come a dire che chi tocca uno di noi, tocca tutta la federazione. Erano presenti anche dirigenti della polizia e dei Carabinieri. Speriamo – dice al termine Paolo Caligiore, coordinatore della federazione antiracket – che comunque questa solidarietà continui con atti concreti. Mi riferisco soprattutto all’amministrazione di Siracusa. E speriamo che riprendano le denunce. Se c’è un gioco di squadra che dura nel tempo si può vincere”.
Poco distante c’è il sindaco Francesco Italia. Con lui anche gli assessori Gentile e Granata. “Le istituzioni a fianco delle associazioni e dei cittadini, hanno inviato un messaggio molto chiaro: Siracusa non si piega”, il suo messaggio.
“Quella di oggi è stata una importante manifestazione di solidarietà ai fratelli Cassarino e a tutti i commercianti che ogni giorno operano nel nostro territorio e che rifiutano con forza di cedere alle pressioni dela criminalità organizzata”, dice Elio Piscitello, presidente di Confcommerio Siracusa. Parla con il presidente della Camera di Commercio del SudEst al suo dianco, Pietro Agen. “Tutto il nostro territorio ha detto no al racket e a un rigurgito criminale che vuole riportare la nostra città indietro di 30 anni. Nell’ultimo anno e mezzo – prosegue Piscitello – si sono susseguiti una serie preoccupante di atti intimidatori e attentati. È arrivato il momento di fare fronte comune. Martedì 29 ho convocato il consiglio di Confcommercio invitando a partecipare i fratelli Cassarino e i rappresentanti delle associazioni antiracket per organizzare le prossime iniziative e attività a supporto dei commercianti. Già da oggi manifestiamo la nostra intenzione a costituirci parte civile in tutti quei procedimenti penali aventi ad oggetto reati di estorsione nei confronti di commercianti del nostro territorio. Infine ribadiamo la nostra piena disponibilità, già in passato comunicata al Prefetto, ad attuare il protocollo sicurezza stipulato fra Confcommercio nazionale e il ministero dell’Interno per realizzare una rete di video sorveglianza nel territorio a supporto delle forze dell’ordine nell‘attività di contrasto di tale fenomeno”.




Zona industriale, è il momento più cupo. La spietata analisi del segretario nazionale della Uiltec

“L’area industriale siracusana rappresenta ancora il polo energetico più importante d’Italia. Ma l’attuale assetto produttivo non consente di guardare al futuro con tranquillità: la vetustà di impianti nati tra gli anni 50 e gli anni 70, rendono l’area industriale tecnologicamente non pronta alla sfida della transizione energetica”. Il segretario nazionale della Uiltec, il siracusano Andrea Bottaro, non usa mezzi termini.
“Nonostante le esperienze negative del passato, vedi il caso del rigassificatore di Erg e Shell, che certifica l’incapacità del nostro territorio ad attrarre investimenti, si continuano a dare pessimi segnali tenendo lontano gli investitori, come nel caso del deposito GNL di Augusta, sul quale i soliti noti provano a mettere il proprio veto su un progetto che rispetta tutti i canoni di sicurezza ed impatto ambientale. Basta alla politica dei no, spesso strumentali e personali”, tuona Bottaro.
“Forse non si è capito che questo è il momento più complesso nella vita dell’area industriale siracusana: è in ballo il futuro occupazionale ed economico di tutta la provincia. Occorre smetterla con atteggiamenti ostili, ma bisogna agire in maniera opposta, facendo sinergia tra chi rappresenta le aziende, chi rappresenta i lavoratori e chi rappresenta il territorio. In quest’ottica, come sindacato, abbiamo siglato il protocollo per la richiesta di area di crisi complessa, non perché servono gli ammortizzatori sociali o perché ci prepariamo a dismissioni, ma perché vogliamo riaccendere l’attenzione su un’area industriale sulla quale, per troppo tempo, non è stato messo in campo il giusto interesse. Nessuno può esimersi da tali responsabilità, ma occorre voltare pagina e guardare al futuro”. Più chiaro di così non riesce ad essere il numero uno della Uiltec nazionale, che tira le orecchie anche ai sindacati. “Devono ritrovare slancio ed iniziativa politica, ripartendo da un confronto con i lavoratori che porti alla rivendicazione di nuovi investimenti e sviluppo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali, soprattutto dell’indotto. Bisogna vincere la timidezza dell’ultimo periodo, non servono le prese di posizione singole e neanche i palcoscenici, serve una forte azione unitaria”.
Andrea Bottaro guarda anche alle imprese ed a Confindustria. “Devono tornare a confrontarsi con il sindacato e con il territorio. Non abbiamo gradito l’interlocuzione delle aziende del territorio direttamente con il governo regionale, senza confronto con i lavoratori e con chi li rappresenta. Serve superare gli atteggiamenti divisivi tenuti da alcune aziende, alcune resesi protagoniste di episodi bizzarri con la mancata presentazione ai tavoli per timore degli interlocutori. Occorre ripartire dal confronto, se le aziende di questo territorio hanno dei piani seri, interpellino il sindacato e i rappresentanti del territorio per costruire insieme un percorso futuribile per l’area industriale. Come sindacato siamo pronti ad accettare la sfida della modernità e del futuro. Aspettiamo che le aziende vincano la timidezza ed escano dal torpore dell’ultimo periodo”. Una sorta di appello aperto in cerca di segnali e di risposte.




Talete, impianti da adeguare all'interno. C'è un piano per evitare la chiusura temporanea

C’è il rischio che il parcheggio Talete debba chiudere temporaneamente, sino ad ottenimento del rinnovo del certificato di prevenzione incendi? Non è del tutto da escludersi, per quanto al momento appaia come una ipotesi remota.
L’interrogativo interessa da vicino commercianti e ristoratori di Ortigia, preoccupati di perdere volume di affari senza quello sfogo per la sosta nel centro storico di Siracusa. Tutte le attenzioni sono concentrate sull’impianto anti-incendio esistente all’interno del parcheggio ma non esattamente operativo. Serviranno, con ogni probabilità, degli adeguamenti e quindi dei lavori. Il Comune di Siracusa è “in accelerazione” spiegano fonti vicine a Palazzo Vermexio. L’interlocuzione è costante con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e ci sarebbe un piano già pronto per affrontare la situazione. Un piano che richiederebbe una chiusura parziale del parcheggio, seguendo l’avanzamento dei lavori. Lavori che, per procedere spediti, dovrebbero essere organizzati sin dall’appalto su almeno 2 se non 3 turni giornalieri (il notturno, ndr) per completare a tempo record. Una volta completata la manutenzione straordinaria dell’impianto anti-incendio del Talete, il rinnovo del certificato sarebbe quasi una sorta di formalità.
“L’amministrazione ha fatto fruire una struttura come un parcheggio al coperto mettendo a rischio l’incolumità di chi inconsapevole dei rischi lo ha utilizzato?”, se lo domanda il portavoce del Comitato Levante Libero, Giuseppe Implatini. “Credo che su questi temi si dovrebbe approfondire; le autorità competenti è forse ora che
entrino su altri aspetti del caso Talete, ci sono troppe cose prese alla leggera e in tema di sicurezza è da irresponsabili”, la sua accusa.
Implatini ricorda il piccolo incendio di un paio di mesi fa, all’interno del Talete. “Solo per puro caso si è trattato di un piccolo rogo e soprattutto con il parcheggio quasi vuoto. Elementare chiedersi se i Vigili abbiano controllato in quell’occasione, come prima cosa a seguito dell’immediato intervento, le condizioni dell’impianto di antincendio e la relativa certificazione. Esisterà una relazione, un verbale descrittivo dell’intervento effettuato, o no? Risulta che, in caso di mancanza del certificato prevenzione incendi, i soggetti al controllo siano i Vigili del Fuoco e che la mancata presentazione del rinnovo della certificazione preveda severe sanzioni, in certi casi anche di carattere penale oltre che pecuniario”, rincara la dose il Comitato Levante Libero per la demolizione della copertura ecomostro del parcheggio Talete. Allo studio persino una class action per le “lacune del posteggio comunale comunque fatto fruire”.