Variazione di bilancio, le opposizioni ruggiscono: “La città soffre, manca una visione”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha scelto di non votare la proposta di variazione di bilancio approvata dal Consiglio Comunale, definendola “inadeguata e distante dalle reali esigenze della città”. In una nota congiunta i consiglieri Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco spiegano le motivazioni di una decisione che riflette, a loro dire, la crescente distanza tra l’amministrazione e i problemi concreti di Siracusa. “Da tempo – scrivono – rivolgiamo appelli chiari affinché si intervenga su questioni urgenti e quotidiane, ma le nostre richieste restano sistematicamente inascoltate”.
Nella nota si evidenzia che la maggior parte degli emendamenti presentati dal PD non è stata accolta. Tra le proposte ignorate figurano maggiori fondi per la pulizia dei terreni incolti comunali e interventi in danno verso i proprietari inadempienti; l’istituzione di un sistema di comunicazione per le emergenze; l’attivazione di un servizio di trasporto per i malati oncologici; la manutenzione straordinaria delle strade, considerate oggi pericolose; l’intitolazione di un giardino alle vittime della strada, come gesto di memoria e sensibilizzazione.
L’unico emendamento presentato dal gruppo PD ed aprovato è quello che destina 70 mila euro all’abbattimento delle barriere architettoniche sui marciapiedi. Un intervento definito “doveroso”, a tutela delle persone con disabilità e fragilità motorie ma considerato da Milazzo, Greco e Zappulla insufficiente a colmare il divario tra le politiche dell’amministrazione e i bisogni della città.
“La città soffre – proseguono gli esponenti Pd – e chiede attenzione, cura, presenza. Non servono dichiarazioni d’intenti, né operazioni di facciata o passerelle mondane”.
In chiusura, i consiglieri denunciano l’assenza di una direzione chiara da parte del primo cittadino: “Non abbiamo votato la variazione di bilancio perché rappresenta l’ennesima tappa di una navigazione a vista. Il sindaco ha smarrito la rotta”.
Stessa accusa arriva dal capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro. “Anche in questa variazione di bilancio – afferma – manca una visione lungimirante per Siracusa. Gli interventi risultano dispersi, scollegati e lontani dalle priorità reali attese dai cittadini”. Secondo Fratelli d’Italia, le scelte della Giunta trascurano temi centrali come la viabilità, la creazione di parcheggi, l’igiene urbana, la lotta all’evasione fiscale, il verde pubblico, la manutenzione scolastica e le politiche di prevenzione incendi e protezione civile.
Il gruppo segnala con disappunto la bocciatura di tre emendamenti presentati in Aula: la manutenzione urgente dei bagni pubblici, in condizioni ritenute indecorose; la progettazione dei marciapiedi di viale Scala Greca e viale Epipoli; la manutenzione delle piste ciclabili, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
“Da un lato ci si rivolge a noi con appelli alla collaborazione – prosegue Cavallaro – ma dall’altro le nostre proposte vengono sistematicamente respinte, con motivazioni vaghe e pretestuose”.
FdI ha scelto la linea dell’astensione, sia sulla proposta di variazione di bilancio che sulla richiesta di immediata esecutività, insieme ad altri sette consiglieri di opposizione.
“Non intendiamo renderci complici di un’amministrazione miope e lontana dai bisogni della città. Fratelli d’Italia resta fermamente alternativa a questo modello di governo. I cittadini . conclude Cavallaro – meritano scelte concrete, non una gestione frammentata e priva di visione. Continueremo a proporre interventi seri e a vigilare sull’operato dell’Amministrazione”.




Carta (Grande Sicilia-Mpa): “Revocare autorizzazione stoccaggio rifiuti nel porto di Augusta”

“Non possiamo restare in fermi di fronte a una scelta che mette a repentaglio la salute dei cittadini di Augusta e l’equilibrio di un ecosistema già fragile”, lo dice il deputato regionale Giuseppe Carta, firmatario dell’interpellanza urgente sull’impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi recentemente autorizzato nel porto commerciale di Augusta. “L’autorizzazione rilasciata lo scorso 12 giugno presenta gravi criticità: l’impianto dista solo 600 metri dal centro abitato, in palese violazione del Piano regionale per i rifiuti speciali che prevede una distanza minima di 3 chilometri. Non solo, la zona individuata ricade nelle Saline di Augusta, riconosciute come ZSC e ZPS (Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale) per la loro biodiversità, mettendo in serio pericolo specie protette e l’intero equilibrio naturale dell’area”.
Carta sottolinea anche la mancanza di trasparenza nell’iter autorizzativo: “Secondo quanto emerso, il provvedimento sarebbe stato concesso in assenza dei pareri fondamentali da parte di enti preposti alla tutela della salute e dell’ambiente, come ARPA Sicilia, ASP di Siracusa e Soprintendenza ai Beni Culturali. Non è possibile affidarsi al meccanismo del silenzio assenso in un contesto tanto delicato: ciò rappresenta una scelta non solo inopportuna, ma pericolosamente irresponsabile”.
“Il porto di Augusta – aggiunge Carta – è già segnato da decenni di attività industriali, con tassi anomali di patologie oncologiche e respiratorie. L’autorizzazione di un impianto con una capacità di 500.000 tonnellate annue di rifiuti pericolosi senza adeguate verifiche equivale a condannare ulteriormente un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di salute e ambiente”.
Conclude chiedendo che l’autorizzazione venga immediatamente sospesa o revocata in via cautelativa, in attesa di una verifica indipendente e rigorosa sull’impatto sanitario e ambientale. “Non si può giocare con la salute dei cittadini né sacrificare la sicurezza pubblica sull’altare di scelte inopportune”.




Individuato in Germania ed estradato latitante 40enne ricercato per estorsione

Lo hanno rintracciato in Germania, a Wolfhagen. È così finita la latitanza di un 40enne di Pachino, con precedenti di polizia per estorsione e resistenza.
A carico dell’uomo era pendente un mandato di arresto europeo emanato il 19 febbraio scorso dalla Procura di Siracusa.
Grazie alla complessa attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Pachino e dell’Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, coordinati dalla Procura di Siracusa, l’uomo, irreperibile e latitante, è stato localizzato in Germania e il 16 luglio gli è stato notificato dalla polizia tedesca il mandato di arresto europeo in forza del quale, nel pomeriggio del 1 agosto, è stato estradato in Italia con un volo Francoforte-Catania. All’aeroporto di Catania Fontanarossa è stato preso in carico dai Carabinieri e associato al carcere Cavadonna.
Gravato da un ordine di carcerazione emesso nel 2022 dalla Procura, deve scontare una pena complessiva di tre anni, undici mesi e ventisei giorni per alcune estorsioni commesse nel 2017 a Pachino.




Musica ad alto volume a tarda notte, multe tra Ortigia e zone balneari

Controlli rafforzati sui locali pubblici con l’arrivo della stagione estiva. Polizia di Stato in vampo per garantire la sicurezza degli avventori e tutelare il diritto al riposo dei residenti. L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra in particolare sul rispetto degli orari e dei limiti di volume previsti per gli intrattenimenti musicali.
Nei giorni scorsi, le verifiche si sono focalizzate sulle zone balneari di Fontane Bianche, Terrauzza e Plemmirio anche a seguito di numerose segnalazioni da parte dei residenti che lamentavano la diffusione di musica ad alto volume fino a tarda notte da parte di alcuni locali.
Durante un intervento della Polizia Amministrativa della Questura di Siracusa, è stato denunciato il titolare di un esercizio che, alle 2 di notte, diffondeva musica ad alto volume, in violazione dell’ordinanza sindacale che vieta gli intrattenimenti musicali oltre l’1:30. Dalle verifiche è emerso che il locale, anche attraverso i social, pubblicizzava eventi musicali fino alle 3:00 del mattino, dimostrando così una consapevole inosservanza della normativa vigente.
Un altro gestore è stato invece sanzionato con una multa di 1.000 euro per l’assenza di autorizzazione sull’impianto acustico utilizzato.
I controlli hanno interessato anche i locali del centro cittadino frequentati dai più giovani, dove sono state riscontrate ulteriori irregolarità amministrative: cinque titolari sono stati sanzionati, anche per inosservanze legate all’impatto acustico.
Le operazioni di controllo proseguiranno per tutta l’estate, su tutto il territorio provinciale, con l’obiettivo di garantire una convivenza equilibrata tra svago e rispetto delle regole.




Abusi in rsa a Pachino, il Codacons chiede massimo rigore nei controlli

Il Codacons interviene sulla vicenda delle strutture socio-sanitarie di Pachino, dove sarebbero emersi gravi episodi di violenza e abusi sistematici ai danni di anziani e disabili. Il vicepresidente regionale dell’associazione, avvocato Bruno Messina, ha espresso “sdegno e rabbia” per quanto accaduto, definendo la situazione “inaccettabile” e richiedendo “una reazione immediata, netta e definitiva”.
Alla luce dei fatti, il Codacons annuncia la costituzione di parte offesa nel procedimento penale, chiedendo pene esemplari per tutti i responsabili. “Siamo di fronte a gesti ignobili e atti di crudeltà volontaria verso persone fragili, indifese e incapaci di difendersi – afferma Messina – che richiedono una risposta durissima da parte delle istituzioni”.
L’associazione sollecita inoltre un piano di controlli rigorosi e continui nelle RSA, con monitoraggi sanitari e psicologici periodici, condotti da medici qualificati. Tra le richieste vi sono anche sanzioni severe per le strutture che violano le normative, fino alla revoca delle autorizzazioni in caso di abusi gravi. In riferimento specifico al caso di Pachino, il Codacons invoca l’interdizione permanente per i soggetti coinvolti da qualsiasi ruolo nel settore assistenziale, vietando loro ogni futuro contatto con anziani o disabili.
Per sostenere le famiglie colpite, il Codacons ha attivato una task force legale, guidata dall’avvocato Messina, che fornirà assistenza ai parenti delle vittime e promuoverà azioni per il risarcimento dei danni morali e materiali subiti.
Infine, l’associazione invita il Comune di Pachino e la Regione Siciliana a costituirsi parte offesa nel processo, per tutelare l’immagine della Sicilia e l’interesse collettivo. Attivati un indirizzo mail (sportellocodacons@gmail.com) e un contatto WhatsApp (3715201706).




“Incanto Siciliano”, undici straordinarie donne (pazienti oncologiche) sfilano per la prevenzione

Saranno undici donne straordinarie le protagoniste della serata “Incanto Siciliano”, in programma giovedì 7 agosto alle ore 20.00 nel cortile di Pietra del Palazzo della Città di Avola. Pazienti oncologiche, alcune hanno già vinto la battaglia contro il tumore al seno, altre sono ancora in cura.
L’iniziativa, organizzata dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) nell’ambito della rassegna “Donne per sempre”, inserita nel cartellone estivo patrocinato dal Comune, è un inno alla forza, alla femminilità e alla resilienza.
Le modelle, donne di età e percorsi diversi, sfileranno indossando sontuosi abiti d’epoca creati dalla stilista Palmira Pugliara, in un racconto visivo che rende omaggio alla bellezza e alla cultura siciliana, ma soprattutto alla dignità e al coraggio di chi affronta ogni giorno la malattia con il sorriso.
Nato da un’idea del dottor Gianfranco Conti, senologo e volontario LILT, e della moglie Barbara Garofalo, anche lei attiva nell’associazione, il progetto è giunto al terzo anno, con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione attraverso lo spettacolo e la narrazione delle esperienze personali delle pazienti.
Ad aprire la serata saranno i saluti istituzionali della sindaca Rossana Cannata, del presidente LILT Siracusa Mario Lazzaro, e un intervento introduttivo del dottor Conti. A condurre l’evento sarà la giornalista Mascia Quadarella, che da tre anni cura volontariamente la comunicazione del progetto.
Un appuntamento che unisce moda, salute, cultura e solidarietà, per ricordare che la prevenzione salva la vita e che la femminilità non si spegne nemmeno nei momenti più difficili.




“Più spiagge libere per tutti”, la protesta siracusana trova l’adesione di Mare Libero

Da Agrigento, anche le associazioni Mare Libero Sicilia e Centro Consumatori Italia (sez. Sicilia), aderiscono e supportano
con forza la petizione promossa da Marco Gambuzza e rivolta al Comune di Siracusa, con cui si chiede un’urgente
revisione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM). Obiettivo, spiega il promotore, “restituire ai cittadini il diritto a
spiagge libere e accessibili”.
Mare Libero Sicilia e Centro Consumatori Italia sposano la richiesta. “È inaccettabile la progressiva e inesorabile
privatizzazione del litorale siracusano, un bene che appartiene a tutti. La nostra adesione è un impegno concreto a difendere il diritto
di ogni cittadino, residente o visitatore di godere liberamente e gratuitamente del mare. È un diritto,
non un privilegio”, spiegano i referenti delle Aps.

Le richieste avanzate al Comune di Siracusa sono chiare e precise:
spiagge libere al 50% nelle aree di
Arenella e Fontane Bianche, limitando le concessioni a lidi e stabilimenti;
garantire l’accesso libero e via terra
a luoghi storici e amati come lo Sbarcadero, chiedendo che torni a essere per metà a disposizione
della comunità. Inoltre, si chiede di includere nel Piano la spiaggetta di via Iceta, rendendola
accessibile a tutti, magari – suggeriscono – “tramite l’esproprio di un breve corridoio pedonale”.
Tra le prossime iniziative anche la richiesta di un tavolo in Prefettura e la
presentazione di un esposto alla Procura per verificare eventuali abusi.




Nero di Ferla, il successo della convivialità che mette il territorio al centro

L’edizione numero 12 di “Nero di Ferla” non ha deluso le aspettative. La serata ha unito sapori, emozioni e solidarietà, coinvolgendo i 300 partecipanti in uno dei borghi più belli d’Italia.
Protagonista indiscusso della serata, come da tradizione, il tartufo nero, valorizzato da una cena dai profumi raffinati e intensi firmata Fuoriclasse. Il tutto accompagnato da musica dal vivo, danza, intrattenimento e momenti di forte impatto emotivo.
La serata è stata impreziosita dalla presenza della madrina, la giornalista Alessandra Brafa, che ha indossato, tra i tanti abiti, un vestito realizzato da Ricicreo e dedicato alla memoria di Nicoletta Zorzan: un tributo sentito e toccante che ha emozionato il pubblico. A rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera, le note trascinanti della Strike Band e la partecipazione calorosa del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, che ha accolto personalmente ogni ospite.
Non è mancato poi il sorteggio solidale, il cui ricavato sarà destinato a finanziare un intervento salvavita per un bambino africano che verrà operato in Italia.
Tra divertimento, musica, emozione e impegno sociale, Nero di Ferla 2025 ha confermato il suo valore di evento che mette al centro la comunità, il territorio e la bellezza del fare insieme.




Orrore a Pachino, violenze su anziani e disabili: 12 arresti

I carabinieri della compagnia di Noto ed i NAS di Ragusa hanno eseguito un’ordinanza di arresto nei confronti di 12 persone per gravi episodi di maltrattamenti e violenze nei confronti di ospiti anziani e disabili, in due strutture socio-sanitarie del comune di Pachino. In totale sono 16 le misure cautelari.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno fatto emergere un quadro sconvolgente: venti pazienti – tra cui disabili psichici e anziani – sarebbero stati vittime di sistematiche violenze fisiche, umiliazioni, trascuratezza e privazioni, in ambienti fatiscenti e con scarsa assistenza. A far scattare le verifiche sono state alcune segnalazioni da parte di cittadini preoccupati per le condizioni in cui vivevano gli ospiti delle RSA.
Secondo quanto accertato, le vessazioni non si limitavano a una sola struttura, ma coinvolgevano anche un’altra comunità alloggio gestita sempre dalle stesse persone. Secondo quanto rilevato dagli investigatori, le violenze sarebbero avvenute con la complicità dei responsabili delle strutture.
Tra gli episodi più gravi, quello di una giovane con gravi disturbi psichiatrici legata al letto con strumenti di contenzione ben oltre le necessità terapeutiche. La ragazza, ridotta in stato di prostrazione, era incapace di alimentarsi autonomamente e costretta a supplicare per ricevere assistenza, subendo invece ulteriori punizioni e maltrattamenti.
I maltrattamenti documentati includevano schiaffi, pugni, spintoni, urla, insulti e minacce. Un clima di terrore che avrebbe provocato nei degenti uno stato costante di avvilimento e frustrazione. Le strutture – secondo l’accusa – erano gestite con l’unico obiettivo di massimizzare i profitti, sacrificando ogni standard minimo di igiene, sicurezza, organizzazione e dignità umana.
Le indagini hanno inoltre rilevato la somministrazione di farmaci, anche invasivi, da parte di personale privo di adeguata qualifica, esponendo i pazienti a gravi rischi sanitari.
Sono tre le strutture sequestrate: due già oggetto di indagine e una terza, riconducibile alla stessa cooperativa, colpita da provvedimento in via cautelare. I pazienti coinvolti sono stati trasferiti e presi in carico da altre strutture sanitarie.
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto cinque custodie cautelari in carcere e sette arresti domiciliari, accompagnati dalla sospensione temporanea dell’attività professionale nell’ambito dell’assistenza a soggetti fragili. Per altri quattro indagati è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.




In giro col revolver nelle mutande, arrestato pregiudicato con precedente per omicidio

Una brillante azione degli agenti della Mobile della Questura di Siracusa ha permesso di sequestrare un’altra arma clandestina. Salgono così a cinque le armi che in poche settimane sono state tolte alla criminalità locale. Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i poliziotti stavano effettuando alcuni controlli presso un’attività commerciale di piazza Pancali. Qui, nei pressi del dehors, è stato sottoposto a controllo un pregiudicato noto agli agenti e con un precedente per omicidio. Nascosto nella mutande, aveva un revolver rifornito di cinque colpi calibro 9 mm.
E’ stato arrestato per porto abusivo di arma da fuoco e condotto al carcere di Cavadonna.
Considerato il fatto che è stata trovata ad un soggetto pluripregiudicato per gravi reati un’arma pronta all’uso nei pressi di un locale nel centro di Ortigia, il Questore ha disposto un’intensificazione dei controlli anche presso gli esercizi pubblici, ai fini dell’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza.