Stop ai treni Siracusa-Catania dal 13 giugno, la Regione: "due bus sostitutivi, uno diretto"

L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Marco Falcone, ha incontrato i vertici regionali di Trenitalia e le associazioni che compongono l’Osservatorio regionale sull’andamento del servizio ferroviario in Sicilia, organismo istituito dal governo Musumeci nel 2018. Sul tavolo, la sospensione delle corse fra Catania e Siracusa dal 13 giugno fino a fine luglio e, dal 13 giugno all’11 settembre, fra Catania e Palermo.
“Si è trattato – spiega l’esponente del governo Musumeci – di un proficuo incontro di approfondimento sui potenziali disagi dovuti ai cantieri che, da qui a settembre, interesseranno le linee Catania-Siracusa e Catania-Palermo. Abbiamo in programma dei lavori improcrastinabili legati al potenziamento tecnologico della ferrovia per Siracusa, mentre fra Bicocca e Catenanuova, sulla Catania-Palermo, verranno compiuti degli interventi connessi al raddoppio della tratta, opera da 400 milioni di euro. Per attutire l’impatto della sospensione dei servizi abbiamo raggiunto l’accordo per due bus sostitutivi sulla Ct-Sr, sia diretti che programmati per le fermate a Lentini, Augusta e Priolo. Per quanto riguarda la Catania-Palermo, ai bus sostitutivi previsti da Trenitalia aggiungiamo tre corse supplementari andata e ritorno grazie alla disponibilità della Sais Autolinee. Vogliamo infine ringraziare – conclude Falcone – le associazioni dei pendolari per la loro disponibilità e formulare un apprezzamento per il loro ruolo di vigilanza e stimolo virtuoso per tutto il sistema delle ferrovie in Sicilia”.




Diserbo, erbacce e igiene in città: Cavallaro (FdI) tira le orecchie all'amministrazione

“I lavori di taglio della vegetazione spontanea ai bordi dei marciapiedi e nelle aiuole sono sempre in ritardo, lasciando la città in stato di evidente abbandono agli occhi dei cittadini e dei turisti. Non si comprende perché le cartacce lasciate a terra la sera su alcune strade da cittadini incivili, siano presenti anche il giorno dopo e quello seguente. Non si comprende perché non sia stata già avviata la programmazione per la disinfestazione, la derattizzazione e il trattamento antilarvale. Ovviamente è un fatto di tutela del decoro ma anche di igiene e sicurezza”. Fratelli d’Italia, con Paolo Cavallaro, chiama in causa soprattutto l’assessore al verde pubblico, Carlo Gradenigo.
“C’è stato detto che era il tempo della potatura e bisognava aspettare che venisse terminata prima di procedere al taglio dell’erba incolta, come se non si potesse fare contestualmente l’una e l’altra cosa”, rivela Cavallaro.
“È possibile che in altre città la programmazione di tali interventi abbia consolidato processi virtuosi mentre a Siracusa i cittadini nonchè contribuenti devono sempre fare i questuanti dei propri diritti o tollerare ritardi inspiegabili? Allora ci chiediamo se sia colpa di bandi di gara distanti dalle esigenze della città, o se si tratti di ritardi e disservizi avallati da un’amministrazione comunale troppo distratta”.
In effetti il problema c’è e viene percepito dalla cittadinanza, con decine e decine di segnalazioni e lamentele.
Fratelli d’Italia sollecita l’amministrazione comunale a fare meglio e presto.
L’assessore Gradenigo, attraverso un post, replica indirettamente. “E’ stato affidato nei giorni scorsi il servizio di diserbo su strade, marciapiedi e piste ciclabili. Servizio che con tre interventi successivi, da maggio a dicembre, permetterà di ridare decoro a 100 km di strade urbane ed extraurbane. Allo stesso tempo la protezione civile è all’opera per il diserbo delle aree incolte comunali. Per i terreni privati le cui erbacce invadono strade e marciapiedi, esiste già l’art 29 del codice della strada che prevede sanzioni fino a 680 euro”. Ma le multe, purtroppo, non risultano (da sole) risolutive.
Lunedì gli interventi partiranno dalla zona di via Achille Adorno, via Luigi Cassia e via Patania; a seguire, l’area di via Italia, via Andrea Palma, viale Santa Panagia, Pizzuta, Villaggio Miano e Belvedere. La ditta è in possesso di un elenco prioritario di strade urbane ed extraurbane nel quale sono compresi anche Targia, via Elorina, via Lido Sacramento e le contrade marine.
“Da tempo – spiega l’assessore Gradenigo – non veniva veniva organizzato un servizio dettagliato per questo tipo di lavoro. Sono stati programmati tre interventi completi e successivi fino a dicembre, con i quali speriamo di risolvere un problema di sicurezza per le persone e di decoro per la città”.
Nell’appalto è compresa anche la pista ciclabile “Rossana Maiorca”, dove intanto, però, il diserbo è stato completato ieri nell’ambito di uno specifico intervento riguardante pure il Bosco delle Troiane e la vasta area compresa tra le vie Latomie del Casale e Christiane Reimann. Il costo di questi lavori è stato di 15 mila euro, soldi recuperati attraverso la rimodulazione del più ampio appalto per la cura del verde pubblico.




Giornate di Primavera Fai: alla scoperta di piazza San Giuseppe tra virtù, religiosità e peccati

E’ ormai un appuntamento atteso quello con le Giornate di Primavera del Fai. Ed anche questa volta la delegazione siracusana ripaga la curiosità regalando un nuovo itinerario tra storia e sorprese. Il 5 ed il 6 giugno, i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano guideranno alla (ri)scoperta di piazza San Giuseppe, in Ortigia, centro storico di Siracusa.
“Proporremo di rivivere la piazza non solo attraverso le sue architetture, la sua storia, le sue trasformazioni ma anche attraverso i ricordi, raccontando storie di vita vissuta in questo piccolo spazio siracusano, con i suoi personaggi più o meno noti di cui abbiamo trovato traccia, storie di esseri umani divisi nell’eterna lotta tra bene e male, tra virtù, religiosità e peccati spirituali e materiali”, spiega la delegazione Fai di Siracusa
Novità di questa edizione è la presenza dell’Associazione Guide Turistiche di Siracusa che affiancherà in maniera del tutto gratuita i volontari Fai e gli studenti delle scuole superiori “apprendisti Ciceroni”.
“Insieme condurremo i visitatori alla scoperta di tutti gli edifici che contornano la piazza, visiteremo il duecentesco chiostro di San Domenico, oggi caserma dei Carabinieri, il Museo dei Pupi della famiglia Mauceri che sarà inaugurato per l’occasione dopo mesi di chiusura a causa del covid. E visiteremo anche un secondo museo privato, il Museo del Mare della famiglia Aliffi, un gioiello di storia della marineria siracusana incastonato nella piazza e ancora oggi sconosciuto ad un gran numero di siracusani e non”.
E ancora, il Fai di Siracusa svelerà la non sempre nota storia del Regio Convento di San Domenico e del Monastero di Aracoeli, della Chiesa di San Giuseppe, in passato San Fantino e del Teatro Massimo tornato a splendere grazie anche all’impegno del Fai in questi ultimi anni. “Ammireremo i palazzi nobiliari scoprendo dettagli sconosciuti come il portale bugnato a meandro di palazzo Cardona, copia esatta del disegno dell’architetto Tarquinio Ligustri dei primi del ‘600. Ma racconteremo anche di personaggi famosi come Serafino Privitera, del domenicano Domenico Curcio, del Beato Andrea Xueres e di altri meno famosi che in questo luogo hanno vissuto. Porremo la nostra attenzione anche sui disastri della piazza come ad esempio il Palazzo Pupillo, edificato negli anni 50 del secolo scorso dopo aver abbattuto il palazzo nobiliare della famiglia Danieli-Barresi. Scellerata demolizione che è stata concausa della chiusura dell’antico Teatro Massimo per più di un cinquantennio”, ricordano amareggiati dalla delegazione siracusana.
In occasione delle Giornate di Primavera, la delegazione del Fai di Siracusa torna a lanciare l’allarme per le condizioni di degrado del Regio Convento di San Domenico. “Dopo l’apertura straordinaria del 2019 e su sollecitazione del Fai, l’amministrazione comunale ritrovò tra le pieghe dei vari capitoli di bilancio ben 900.000 euro destinati al Convento di San Domenico per restauri, ma immotivatamente non spesi. E siccome la critica costruttiva fa parte della nostra mission, proporremo un progetto che permetterà di recuperare e rendere fruibile con la cifra a disposizione una parte importante del Regio Convento”.




Lavorare nel settore edile, protocollo d'intesa per favorire incontro tra domanda e offerta

Nel tentativo di incentivare l’accesso al lavoro nel settore edile, firmato un protocollo d’intesa tra Ente scuola edile Opt e Centro per l’impiego di Siracusa. Le due parti si impegnano a mantenere un costante scambio di informazioni mediante il ricorso a sistemi informatici esistenti come la Borsa lavoro edile nazionale e quella regionale.
L’Ente scuola edile di Siracusa, a tal proposito, si sta già attivando per rilanciare, anche attrezzando uno specifico sportello, il sistema Blen. E’ la piattaforma dove far confluire tutti i dati individuali dei disoccupati edili ed a cui le imprese potranno accedere per individuare i profili professionali necessari. Un metodo diretto per far incontrare domanda e offerta.
Spiega Alberto Di Stefano, presidente dell’Ente scuola-Opt di Siracusa: “Il protocollo può rappresentare anche un osservatorio fondamentale per monitorare il mercato del lavoro del settore delle costruzioni, individuando i profili professionali maggiormente richiesti e necessari e programmando, di conseguenza e ove necessario, anche corsi mirati di specializzazione. Identificando e partecipando, in tal senso, anche a bandi pubblici per realizzare percorsi e progetti di formazione, generale e specialistica”.
Aggiunge il vicepresidente, Salvo Carnevale: “Diversi e ambiziosi sono gli obiettivi di questo protocollo che non dovrà ovviamente rimanere solo su carta. Favorire l’incontro tra domanda e offerta sarà fondamentale soprattutto in questa fase storica e decisiva per il settore. Il prossimo passo dovrà adesso essere la partenza della sperimentazione e del popolamento del database Blen per migliorare questo proposito. E poi spetterà alle parti sociali il compito di incentivare su leva contrattuale questo incrocio trasparente tra domanda e offerta lavoro su un sistema che vedrà il contributo delle parti che hanno firmato la convenzione. L’Opt Siracusa si sta preparando, su tutti gli ambiti di propria competenza, per farsi trovare pronto alle sfide che questa fase ci può consegnare”.
Alberto Alessandra è il dirigente del Servizio XV del Centro per l’impiego di Siracusa. “Siamo lieti – dice – di avviare questa collaborazione con l’ente edile, collaborazione che si inserisce all’interno del processo di incrocio domanda e offerta, già attivo presso tutti i centri per l’impiego, permettendo così di aumentare la quota di intermediazione e di favorire l’occupazione”.




Cantiere Popolare, Nicky Paci è il nuovo coordinatore provinciale a Siracusa

E’ l’augustano Nicky Paci il nuovo coordinatore di Cantiere Popolare in provincia di Siracusa. “La sua esperienza politica e amministrativa, nonostante la giovane età, il suo entusiasmo e il suo radicamento territoriale sono il miglior biglietto da visita oltre alla sua progettualità per la crescita del comprensorio che è chiamato a coordinare in vista dei prossimi importanti appuntamenti elettorali”, dice il responsabile regionale, Massimo Dell’Utri. “A Nicky Paci e a tutto il suo staff il nostro pieno appoggio con l’augurio di buon lavoro”, il messaggio benaugurale.




"Bentornata Gardensia", da oggi a domenica volontari Aism in piazza per la ricerca

Da oggi a domenica tornano in piazza i volontari di Aism per “Bentornata Gardensia”. A Siracusa e provincia sono circa 600 le gardenie che saranno distribuite attraverso i gazebo.
“Dopo un lungo anno difficile dovuto all’emergenza sanitaria siamo contenti di poter svolgere il nostro evento in piazza con le dovute cautele: invitiamo tutti i cittadini a sposare la nostra causa scegliendo la gardenia simbolo della speranza delle donne con sm. Noi donne per le donne con sm”, ha detto la presidente Carla Orecchia.
La sezione Aism di Siracusa ha lanciato anche la campagna “adotta un cartone”, dedicata soprattutto alle aziende e ai negozi che possono usufruire della detrazione fiscale.
“Ringraziamo i volontari della Croce rossa italiana, con il commissario Francesco Messina, che ci supportano come ogni anno, la Pro Loco di Siracusa che ci collabora domenica mattina in una postazione in piazza Santa Lucia e diamo il benvenuto all’Ammi, associazione mogli e medici, che da quest’anno ci supporta”.
I fondi raccolti con l’iniziativa andranno a sostenere la ricerca scientifica e permetteranno ad Aism di garantire le risposte di cura, di assistenza e di supporto per le persone con SM sul territorio, ora più che mai fondamentali.
“La nostra sezione si occupa di migliorare la qualità di vita delle oltre 900 persone con sclerosi multipla residenti nella nostra provincia – ha spiegato il presidente Carla Orecchia -. Ogni giorno cerchiamo di rispondere ai bisogni di tante persone con sm attraverso la rappresentanza e l’affermazione dei diritti e, in buona parte del nostro territorio effettuando il trasporto, il supporto all’autonomia e la relazione telefonica. In quest’anno molto difficile nessuno di noi si è mai fermato, abbiamo cercato di garantire il più possibile le nostre risposte mantenendo costante il contatto, potenziando i servizi informativi e di consulenza, il dialogo con le Istituzioni, rimodulando le attività per cercare di non lasciare nessuno solo. Solo insieme, uniti, possiamo raggiungere importanti obiettivi. Adottando un cartone delle nostre piante, o organizzando un banchetto in piazza, nel proprio ufficio nel proprio condominio possiamo fare la differenza contribuendo fattivamente al sostegno di tutte le nostre attività e rendendo veramente concreta la nostra visione: Un mondo libero dalla sclerosi multipla”.




Mega fotovoltaico tra Canicattini e Siracusa, la Regione dice si. E fa infuriare i territori

La Regione ha dato parere positivo alla realizzazione di un “mega” impianto fotovoltaico (67,421 MWp) alle porte di Canicattini Bagni e nei territori di Siracusa e Noto, all’interno del Parco Nazionale degli Iblei. Nonostante il “no” espresso dai tre Comuni con i rispettivi rappresentanti istituzionali, l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha esitato positivamente la valutazione di impatto ambientale, compresa la valutazione di incidenza ambientale.
Il vicepresidente di Anci Sicilia, il canicattinese Paolo Amenta, sbotta. “Se il presidente della Regione ritiene di dover decidere lui il modello di sviluppo dei territori, se ne assuma la responsabilità davanti ai cittadini. Per noi a Canicattini Bagni e nell’area iblea, il modello di sviluppo resta quello sostenibile di salvaguardia e valutazioni delle risorse paesaggistiche, naturalistiche e culturali, non quello dei mega impianti fotovoltaici come quello della Lindo srl che ne deturpano e sconvolgono il territorio e la sua biodiversità, all’interno del Parco nazionale degli Iblei”.
Da progetto, l’impianto fotovoltaico a terra proposto, di potenza nominale di 67,421 MWp, sorgerebbe su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna, lungo la Maremonti, alle porte del centro abitato canicattinese, comprendente in parte anche i territori dei Comuni di Siracusa e Noto. A completarlo, un cavidotto di ben 10 km.
Già un anno addietro la giunta e l’intero Consiglio comunale di Canicattini Bagni, insieme ai Comuni di Siracusa e Noto, avevano detto il loro fermo no alla realizzazione del mega impianto per le ragioni sopra esposte. Non piace l’idea di una distesa di pannelli montati su strutture a inseguimento monoassiale in configurazione bifilare, in almeno un milione di metri quadri di terreno.
Per ragioni di tutela, il Consiglio comunale di Canicattini Bagni, lo scorso anno ha anche approvato un apposito regolamento che limita al 3% massimo la quota percentuale di territorio disponibile per la realizzazione di impianti (circa 45 ettari su un totale di territorio di 1500 ettari) che non siano quelli di 10 Kw proposti da persone fisiche o 100 Kw per le attività produttive. Insieme ad una serie di ulteriori misure di salvaguardia.
Amenta accusa la Regione: “ci priva anche del diritto di scegliere e decidere del nostro futuro”. L’alternativa, però ci sarebbe. “Si, la zona industriale siracusana, della cui rivitalizzazione e riconversione a polo energetico tutti parlano e dove impianti simili potrebbero trovare la giusta collocazione”.




Arte e natura, in bici o in treno: ecco PassIblei, l'ambizioso progetto finanziato dal Mims

Il ministero della Mobilità Sostenibile ha inserito tra i progetti finanziabili con fondi Pac 2014/2020 anche PassIblei. Interessate le province di Siracusa e Ragusa, con i loro centri patrimonio Unesco nel Val di Noto, le città d’arte e le loro aree naturalistiche. A spiegare nel dettaglio il progetto è il parlamentare Paolo Ficara (M5s) che ne ha seguito le diverse fasi, fino al finanziamento. “Si tratta di un ambizioso Circuito del Barocco, un sistema integrato di mobilità turistica e ricreativa a cavallo della province di Siracusa e di Ragusa. PassIblei segue l’itinerario della vecchia ferrovia che, sul versante montano, è in parte in disuso e può quindi essere convertito in green way ovvero in itinerario ciclabile. Immaginate l’incredibile paesaggio degli Iblei da attraversare lungo quel percorso con servizi nelle ristrutturate stazioni esistenti, oggi in disuso ma veri gioielli dell’architettura passata”, dice con entusiasmo Ficara. “E questo itinerario poi si collega, nella parte pedemontana, con la tratta ferroviaria in esercizio, garantendo l’itermodalità negli spostamenti attraverso l’utilizzo di due mezzi diversi: la bici e il treno”. Per lo sviluppo della progettazione integrata sono stati concessi dal Mims 1,4 milioni di euro.
La parlamentare ragusana Marialucia Lorefice (M5s) evidenzia alcune caratteristiche del tracciato di PassIblei. “Combina perfettamente le sempre maggiori richieste di turismo a vocazione naturalistico-ambientale con quelle culturali. In bici o con il treno, vivendo esperienze ricercate, diventerebbe possibile raggiungere i centri storici del barocco delle province di Siracusa e di Ragusa, patrimonio Unesco. Un modo nuovo di vivere il Val di Noto – continua Lorefice – rispettoso di ambiente e territorio”.
Attraverso la green way e il treno, in uso combinato, PassIblei metterebbe in contatto Siracusa, Noto, Ispica, Pozzallo, Scicli, Modica, Ragusa Ibla, Palazzolo Acreide, Pantalica e poi ancora le riserve del Ciane e di Cavagrande, di Vendicari e di Cava d’Ispica. “Tutto senza utilizzare auto, bus o ingolfando strade ed autostrade. Un turismo meno di massa e più ricercato che rappresenta oggi una sempre più crescente fetta di mercato. E solo con questi sistemi integrati di mobilità sostenibile la Sicilia può davvero valorizzare le sue risorse naturalistiche ed architettoniche senza eguali”, concludono Ficara e Lorefice. “Riteniamo giusto complimentarci con gli uffici impegnati sin qui nella progettazione e quindi con il Libero Consorzio di Ragusa, capofila, e con quello di Siracusa, per la qualità del lavoro svolto e proposto al Ministero”.




Il Pd cerca l'unità perduta, l'area Orlando apre alla minoranza interna nella guida del partito

Nel dibattito interno al Pd provinciale, l’area Orlando si schiera dalla parte del segretario Salvo Adorno. La posizione arriva dopo la mossa dell’area Dem che, invece, ha chiesto le dimissioni del segretario.
Nel corso dell’incontro sono state discusse le ragioni del malessere e delle tensioni che stanno investendo in questi giorni il Pd siracusano e che ne stanno minando l’unità.
Dopo un confronto che diversi presenti hanno definito “aspro e serrato”, si è deciso di avviare una serie di incontri con tutte le altre anime del partito, per mettere a punto le iniziative da assumere per rilanciare l’attività del Pd siracusano. Alla ricerca di quella gestione unitaria – “con la presenza di esponenti della stessa minoranza negli organismi esecutivi del partito”, dicono dall’area Orlando vicina a Marziano – che ad oggi è mancata alla principale forza di centrosinistra.

nella foto, Bruno Marziano. L’ex assessore regionale è il principale rappresentante dell’area Orlando




Siracusa. Conto alla rovescia per la riapertura di via Lido Sacramento: pronta entro 10 giorni

Entro dieci giorni sarà riaperto al transito il tratto di via lido Sacramento chiuso dal 16 marzo. I tecnici comunali confermano la previsione, dopo la prima settimana di lavori condotti nell’area. La piccola porzione della via, ricorderete, è stata interdetta a causa dello scivolamento di un pezzo di strada verso il mare sottostante.
E’ stato quindi disposto un primo intervento “tampone”, per consentire la riapertura in sicurezza entro l’estate, dopo alcune verifiche sulla scogliera su cui poggia la stessa via.
E’ stato realizzato un nuovo sottofondo stradale, con attenta compressione dei materiali. Integralmente sostituito quello ammalorato. Verrà ora scarificato l’asfalto per poter poi procedere alla posa del nuovo tappetino, lungo tutto il tratto chiuso al traffico. A seguire da vicino le operazioni anche il delegato del sindaco per Neapolis, Giovanni Di Lorenzo.
Non è stata giudicata necessaria alcuna misura restrittiva, per cui la strada sarà riaperta in entrambi i sensi di marcia e consentendo il passaggio anche dei mezzi pesanti. Almeno queste sono le prime indicazioni.
Ma per la risoluzione definitiva del problema serve un altro approccio. Palazzo Vermexio ha individuato la strategia di intervento: consolidamento della falesia, con la realizzazione di un muro di sostegno con fondazione di pali. Una struttura “forte”, tale da non essere smossa neanche dalla costante forza del mare.
Serve prima uno studio di fattibilità, quindi si passerà alla progettazione esecutiva, verosimilmente affidata esternamente, e pronta per l’autunno. Lavori al via comunque non prima del 2022.