Scoperto dai carabinieri mentre confeziona hashish va in escandescenze: 40enne ai domiciliari

Servizio antidroga a Rosolini. L’hanno condotto gli  uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto .
Questa volta ad essere scoperti sono stati i presunti traffici di Luigi Iozia, quarantenne già noto ai militari per i suoi precedenti specifici. Al termine di un mirato servizio di osservazione, i Carabinieri hanno deciso di operare una perquisizione nell’abitazione dell’uomo e lo hanno sorpreso mentre su un tavolo all’interno della sua abitazione era intento a confezionare ed a suddividere in dosi circa  25 grammi di hashish.
Vistosi scoperto, l’uomo è andato in escandescenze operando viva resistenza alle attività dei Carabinieri, che lo hanno quindi arrestato, oltre che per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, anche per resistenza a pubblico ufficiale, ponendolo dopo le formalità in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.




Progetto Europeo Green Impact MED: la Fondazione di Comunità Val di Noto aderisce al bando

Un percorso che metta insieme le comunità del Sud, in una rete che punta alla sostenibilità e all’imprenditoria, in binomio.  La Fondazione di Comunità Val di Noto aderisce al bando promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina in sinergia con la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus, Fondazione di Comunità del Salento, Fondazione Incontrocorrente, ConTatto Aps, partner del progetto. Il bando è rivolto ad aspiranti imprenditori e imprese già costituite presenti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia e dotati di un chiaro approccio alla sostenibilità al fine di supportarli nella creazione di valore ambientale e sociale per l’intera comunità.
I soggetti selezionati avranno accesso ad un percorso gratuito che include una formazione sui temi dell’imprenditorialità sostenibile e un coaching personalizzato, che li accompagnerà nel rafforzamento dell’attività imprenditoriale e nel reperimento di risorse finanziarie. Il percorso fornirà a tutti i partecipanti occasioni di incontro e formazione, opportunità di contatti professionali e di scambio di esperienze, possibilità di accesso ad un microcredito, il coinvolgimento in una rete internazionale di imprenditori promotori di una cultura orientata alla sostenibilità ambientale e alla giustizia sociale.
Infine, le migliori iniziative imprenditoriali che concluderanno il processo accederanno ad un concorso che darà loro la possibilità di vincere una sovvenzione pari a 7.500 €, che potrà essere utilizzata per sostenere lo sviluppo della propria impresa.
Il bando è realizzato in attuazione del progetto europeo Green Impact MED (GIMED), di cui la Fondazione di Comunità Val di Noto è partner, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENI CBC Med.
L’iscrizione al Bando avviene esclusivamente online, compilando e inviando, entro le ore 18:00 del giorno 31/05/2021 il modulo disponibile al seguente link https://form.jotform.com/210762824000342. Si prega, poi, di dare comunicazione dell’invio del modulo mandando una mail a segreteria@fondazionevaldinoto.it.




Covid, i numeri: 20 nuovi positivi in provincia di Siracusa, occhi puntati su Canicattini

Sono 20 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Sul dato pesano in particolare i numeri registrati da Canicattini Bagni. La cittadina sta vivendo una improvvisa recrudescenza dei contagi e il sindaco, Marilena Miceli, ha chiuso con ordinanza per tutta la settimana scuole e uffici pubblici, disponendo anche il divieto di stazionamento lungo le vie e le piazze pubbliche. Una misura per limitare la ripresa della circolazione del virus e un eventuale dichiarazione di zona rossa rafforzata.
In Sicilia sono 372 i nuovi positivi, su 19.335 tamponi processati. I guariti sono 732, 11 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 12.604 (-412).
Quanto alle province: Catania 139 nuovi casi, Agrigento 79, Trapani 35, Messina 31, Ragusa 25, Palermo 20, Enna 18, Caltanissetta 5.




Quanto vale per l'economia di Siracusa l'approdo settimanale della Msc Seaside?

Come ogni martedì, al porto Grande di Siracusa è arrivata la Seaside, grande nave da crociera della Msc. Non che sia ormai una novità, ma questa volta l’occasione è propizia per ragionare di “numeri”. E magari per evitare quella generalizzazione secondo cui questo tipo di turismo non lascerebbe (economicamente) nulla a Siracusa.
Ragioniamo di numeri, di cifre e di protocolli. Proviamo a capire. E dopo a giudicare. Ognuno con la sua sensibilità, però senza conclusioni per sentito dire.
Partiamo dal protocollo anti-covid, studiato per la sicurezza dei passeggeri e delle città di sbarco. Vi ricordate quando si voleva “chiudere” lo Stretto di Messina? Eravamo sempre noi. Adesso pare uno scandalo che gli ospiti della Seaside possano scendere a terra solo in “bolla”, senza poter lasciare il gruppo per “contatti” fuori protocollo per fermarsi in negozi e bar. Almeno fino a quando la situazione sanitaria lo riterrà necessario. In fondo è lo stesso motivo per cui molti di voi leggono queste righe in ufficio indossando la mascherina.
Basta questo per dire che Siracusa e la sua economia non “guadagnano” dall’arrivo di una simile nave da crociera? La risposta è no. Ed ecco di seguito i motivi. Partiamo dalle tasse per servizi portuali: non appena la Seaside tocca la banchina di Siracusa, sono 7.000 euro. E quei servizi portuali vengono effettuati da società e cooperative siracusane. Che incassano.
Dei 1.400 passeggeri a bordo, in 780 (il 54%) sono scesi per le escursioni a terra. Molti hanno scelto Siracusa, con il giro a piedi di Ortigia: visita al parco archeologico, sono 10 euro a persona che restano nell’economia siracusana. Ingresso in Cattedrale, sono altri 2 euro di biglietto a persona.
E poi ci sono le guide turistiche siracusane. Per le escursioni odierne ne sono impegnate 47, persino più di quelle disponibili tanto è vero che alcune sono state chiamate a rinforzo dalla vicina Catania. Per “guidare” i gruppi Msc nelle loro visite, le guide (persone che vivono e lavorano a Siracusa) ricevono mediamente 180 euro. Soldi anche questi che restano a Siracusa, detto brutalmente.
Poi, tra le 8 escursioni previste c’è la giornata al mare presso un noto lido di Fontane Bianche. Affittato interamente dalla compagnia di navigazione, a beneficio dei suoi ospiti paganti. Altri euro che finiscono nelle casse di una impresa (e di lavoratori) siracusani.
Qualcuno potrebbe obiettare che diverse escursioni puntano però fuori provincia: a Taormina, a Catania o verso Modica. Vero, ma vi siete chiesti come – seppur in bolla – i passeggeri della nave arrivino in quei luoghi e ritornino? Con i bus turistici di due aziende siracusane (autisti sottoposti a tampone, come le guide). I pullman richiesti sono stati 22 (anche in questo caso, più di quelli direttamente disponibili in loco). Costo dell’affitto di ogni singolo bus, da 300 a 500 euro.
Fate voi il totale, per “pesare” quanto vale per l’economia locale ogni approdo settimanale. E considerate che a causa del covid si marcia ancora al 50% delle possibilità reali.
E’ vero, manca all’appello lo shopping a terra. Quello che i turisti potrebbero/vorrebbero fare nei negozi e nei bar siracusani e che per ora non si può (in bolla). E’ una voce importante per quelle attività che speravano di rilanciarsi subito con il turismo corcieristico almeno, dopo i mesi bui della pandemia. Succederà, non appena la situazione sanitaria diventerà più serena ancora e magari i protocolli meno rigidi. Perchè la nave ha arrivi programmati fino alla fine di ottobre e la compagnia Msc non ha mai nascosto di voler fare del porto di Siracusa una sua nuova “casa” nel Mediterraneo, anche negli anni a venire. Il che equivale a dire che nessuno vuole tenere i turisti lontano da Ortigia o da Siracusa. Quale sarebbe l’interesse o il motivo? Anche lo shopping locale o la degustazione di un cannolo al bar è una “esperienza” ricercata e da offrire al viaggiatore.
Il turismo crocieristico può piacere o non piacere. Ma non prenderne in giusta considerazione anche l’impatto economico, specie dopo una pesantissima e generale crisi, sarebbe un clamoroso errore.

foto Christian Chiari/Siracusa Discover




Covid, troppi contagi e Canicattini rischia la zona rossa: chiuse scuole e uffici pubblici

Canicattini Bagni ad un passo dall’essere dichiarata “zona rossa”. Tornano a salire contagi Covid che si
stanno registrando da giorni (oggi 22 contagi e 27 in quarantena) nonostante l’adesione e la partecipazione alla campagna vaccinale.
Per arginarli il sindaco Marilena Miceli, ha disposti con ordinanza da mercoledì 26 a domenica 30 maggio 2021 la chiusura di tutte le scuole di
ogni ordine e grado; il divieto di sosta e di assembramento nelle aree e pubbliche e piazze permettendo il solo transito al fine di raggiungere le abitazioni private e gli esercizi commerciali, avendo cura di rispettare il distanziamento interpersonale e l’utilizzo dei dispositivi di
sicurezza personali; il divieto assoluto di consumare cibi e bevande nelle suddette aree e in tutto il territorio comunale, consentendolo solo nei pubblici locali nel rispetto delle normative in atto vigenti; la chiusura del mercato settimanale per la giornata di venerdì 28 maggio 2021; la chiusura al pubblico degli uffici comunali, garantendo solo i servizi essenziali al cittadino.
“Un provvedimento – sottolinea il sindaco – necessario per tenere alta la guardia contro la pandemia, in un momento importante per l’economia e l’immagine dell’intera comunità, e non pregiudicare il percorso della ripartenza così tanto atteso”.




Siracusa. Parcheggio Mazzanti, aggiudicati i lavori completato e aperto nel 2022

Con un ribasso del 15,223% sull’importo a base d’asta di 723mila euro, la TEXE srl di Siracusa si è aggiudicata l’appalto per il completamento del parcheggio Mazzanti. Il settore Lavori pubblici potrebbe consegnare i lavori entro due settimane, mentre si stimano in 250 i giorni necessari per il completamento. L’opera, quindi, dovrebbe essere consegnata alla città neii primi mesi del prossimo anno.
L’intervento era stato finanziato con 975mila euro nell’ambito del “Programma regionale destinato alle città con più di 30 mila abitanti che sono sede di porti, finalizzato a promuovere la realizzazione di parcheggi di interscambio per favorire il decongestionamento dei centri urbani e l’interscambio con il sistema di trasporto collettivo urbano ed extraurbano, la riduzione dell’inquinamento ed il risparmio energetico”.
Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un parcheggio di interscambio, servirà a decongestionare il traffico cittadino e a favorire la mobilità sostenibile. Sarà “a raso”, e prevede la realizzazione di 150 posti auto, di 40 stalli per motociclette, di 38 stalli per biciclette, di 5 colonnine per caricare i mezzi elettrici e di bagni autopulenti. Il parcheggio lato sud, inoltre, sarà terminal di 10 bus per il trasporto urbano.
“Il parcheggio Mazzanti- dichiarano il sindaco Francesco Italia e l’assessore Maura Fontana- non è che uno dei tasselli del progetto sulla mobilità su cui si sta investendo moltissimo. Entro la prossima primavera anche questa opera sarà consegnata alla città, continuando l’attività di riqualificazione sulla quale questa Amministrazione sta puntando. Lo scopo principale è quello di dotare Siracusa di infrastrutture e servizi che da un lato possano elevare il grado di vivibilità della città, e dall’altro servire a superare più velocemente possibile il gap con altre città delle stesse dimensioni”.




L'incompiuta Siracusa-Gela: accordi, smentite ed altri guai. Litiga la politica regionale

Tra l’assessore regionale alle infrastrutture Falcone ed i cinquestelle non circola buon sangue. Ancora una volta è l’incompiuta Siracusa-Gela a far litigare i due pezzi della politica siciliana. “L’annuncio e poi la smentita mascherata da precisazione sull’accordo con lo Stato per il trasferimento di 60 milioni di euro al CAS per la Siracusa-Gela è l’ennesima figuraccia targata Musumeci. Anziché lagnarsi per mancate attenzioni dal governo nazionale che peraltro sono già altissime, l’assessore Falcone dovrebbe pensare alla sicurezza della rete viaria gestita dal CAS che presenta ancora 800 violazioni che infrangono il codice della strada e che rendono pericolosissime queste strade. A proposito, è possibile visionare un cronoprogramma di interventi?”. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, Stefano Zito, Giorgio Pasqua, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, insieme ai portavoce nazionali Paolo Ficara, Marialucia Lorefice, Pino Pisani, Pietro Lorefice e Cristiano Anastasi partono all’attacco dopo l’annuncio, da parte dell’assessore regionale Falcone, di un accordo raggiunto con il governo centrale per l’erogazione di un contributo di 60 milioni di euro verso il CAS, poi smentito dal Ministero. “Nella sua ultima nota – spiegano i deputati M5S – Falcone fa riferimento a ragioni politiche del ministero. Ebbene, ci piacerebbe sapere a quali ragioni politiche fa riferimento l’assessore dato che i mancati trasferimenti dello Stato al CAS per la Siracusa-Gela, sono imputabili esclusivamente a inadempienze dell’Ente regionale che non ha ancora rendicontato in maniera puntuale e secondo i termini di legge, lo stato di avanzamento dei lavori. Vorremmo per esempio sapere dall’assessore che fine ha fatto il bando di gara per la ripavimentazione della tratta Noto – Rosolini. Ultimo verbale di gara lo scorso ottobre, finito nel dimenticatoio. Falcone spieghi come stanno le cose dato che un balletto di dichiarazioni prima smentite e poi corrette non fa certo un buon servizio ai siciliani. La Regione smetta di giocare e pensi alle centinaia di lavoratori dei cantieri gestiti dal CAS, indietro con i pagamenti, alle imprese e all’indotto che ruota intorno ai cantieri. Falcone pensi piuttosto a completare le opere e mettere in sicurezza le strade anziché fare polemiche”, concludono i portavoce M5S.




Restyling del Talete, "progetto con dubbi e ombre": attacco del Comitato per l'abbattimento

Il Comune di Siracusa vuole accelerare nell’annunciato restyling della facciata del parcheggio Talete. Il progetto prevede pannellature per coprire e alleggerire l’impatto visivo del grigio casermone, insieme al ricorso a piante e verde.
Ma in queste settimane, l’opinione pubblica ha iniziato a sposare idealmente la causa della demolizione (parziale o integrale) proposta dal Comitato di cui Giuseppe Implatini è il portavoce. “A spingere per questo progetto di land art è l’assessore Fabio Granata, lo stesso che solo cinque anni addietro aveva assunto una posizione opposta alla attuale, chiaramente a favore della demolizione dell’ecomostro, altro che mitigazione. Aveva anche firmato una petizione pubblica al riguardo”, ricorda.
Al di là della curiosità, Implatini torna a bocciare il progetto di restyling proposto. “Intervento assolutamente discutibile. Anzi, ad opinione dei più, anche esperti del settore, si tratterebbe di un’azione dispendiosa che potrebbe risultare peggiorativa dello stato di fatto”. Si torna allora a parlare della scelta del corten per i pannelli. “E’ un tipo di acciaio che come prima controindicazione avrebbe l’inadeguatezza ad essere usato nei pressi del mare. E poi ancora la scelta dei rampicanti, che altro non possono fare che aumentarne l’impatto visivo, insomma una bella trovata al costo di 56.993 euro dei cittadini, che potrebbe costituire la tomba definitiva della splendida marinella, sepolta da tonnellate di cemento da oltre 25 anni”.
Il Comitato per l’abbattimento del Talete non nasconde la propria sorpresa per l’assoluto silenzio del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sulla vicenda. “Sembra rimanere defilato, come se non si rendesse conto di quello che stia avvenendo; una totale mancanza di ascolto della cittadinanza, una sorta di muro contro muro insensato. Abbiamo chiesto un incontro, ma ancora nessuna risposta”.
Poi spazio ai dubbi ed agli interrogativi. “Ma se si tratta di porre a dimora un certo numero di rampicanti o altri vegetali, non potrebbe occuparsene l’assessorato al verde pubblico, magari con l’aiuto di qualche sponsor e a costo quasi zero? Non ci sono forse già dei grandi vasi in cemento sopra la copertura a capannone oggetto della singolare sperimentazione in questione? Vi è necessità di dare incarichi esterni, con aggravio economico e con quali risultati su un’opera malmessa per aspetti molto più seri che quelli estetici?”, sono gli interrogativi che pone pubblicamente il Comitato per l’abbattimento del Talete.
Implatini invita piuttosto l’amministrazione comunale ad ascoltare la città ed impegnarsi “per restituire il lungomare di Levante, non insistendo nella spesa di altro denaro pubblico, creando i presupposti per non poterlo demolire domani; spese recenti che costituirebbero, queste sì, possibile danno erariale”.
Ma i dubbi del Comitato di Implatini coinvolgono in pieno anche il progetto di land art promosso dal Comune. “Leggo che sarebbe ‘pervenuto’ all’amministrazione. Ingenuamente mi domanda che significa pervenuto? Lo hanno inviato spontaneamente? Per caso? In ogni caso, Palazzo Vermexio ha comunicato di aver proceduto ad assegnazione diretta, per una cifra di poco inferiore al tetto massimo consentito ovvero 56.993 euro. Tutto legale ovviamente, ma vista la reazione della città, si può considerare opportuno?”




Ad Avola il primo nido di tartaruga marina della stagione, intervento del Wwf

Il primo nido di tartaruga marina della stagione è siracusano. Un operatore ecologico in servizio sulla spiaggia di contrada Gallina, ad Avola, ha notato le inconfondibili tracce dell’escursione di una tartaruga marina e ha contattato Oleana Prato, volontaria WWF del Progetto tartarughe e operatrice per la Sicilia del Life Euroturtles.
Sono state così rinvenute le prime uova della stagione. Il sito è stato subito messo in sicurezza. Sul posto anche il sindaco di Avola, Luca Cannata. Il suo comune sta per diventare il secondo siciliano (dopo Noto) “Amico delle tartarughe”, attraverso una apposita delibera in fase di approvazione. Quel provvedimento ottimizza la tutela delle spiagge idonee alla nidificazione anche attraverso apposita cartellonistica.
Tra sessanta giorni circa, le uova inizieranno a schiudersi.




Per i maturandi arriva l'ora del vaccino: su base volontaria e senza prenotazione

Domani in Sicilia via libera alla vaccinazione anti-Covid degli studenti maturandi, su base volontaria e senza prenotazione. L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha firmato una nota rivolta ai dirigenti scolastici dell’Isola, in riferimento a quanto disposto dall’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci.
“La Sicilia sarà la prima regione italiana a procedere con la vaccinazione dei maturandi. L’assessorato all’Istruzione insieme all’Osservatorio epidemiologico regionale – spiega Lagalla – ha, infatti, ritenuto doveroso disporre la somministrazione del vaccino anche a tutti gli studenti iscritti all’ultimo anno della scuola superiore. L’esame di maturità si svolgerà, anche questa volta, in fase pandemica, ma, differentemente a quando accaduto nel 2020, abbiamo uno strumento in più per garantire migliori condizioni di sicurezza agli studenti che si apprestano a vivere un momento così importante per il loro percorso formativo. Mi auguro, quindi, che gran parte di loro scelga di immunizzarsi, usufruendo di questa importante opportunità che il governo regionale siciliano è riuscito a garantire loro”.
Secondo il provvedimento assessoriale, sottoscritto anche dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, gli studenti dovranno essere muniti di un’apposita attestazione di frequenza dell’ultimo anno del ciclo secondario di secondo grado rilasciata dal dirigente scolastico e, se non ancora maggiorenni, dovranno essere accompagnati da almeno un genitore o da chi esercita la potestà genitoriale. Ogni studente, senza prenotazione, potrà quindi recarsi presso uno degli hub siciliani di vaccinazione, istituiti sull’intero territorio della Regione Siciliana. Si prevede, inoltre, che agli studenti minorenni verrà somministrato il vaccino Pfizer, mentre AstraZeneca o Johnson&Johnson a chi ha già compiuto il diciottesimo anno di età.