I 40 anni dello stemma del Comune di Priolo Gargallo: celebrato l’anniversario

Celebrazione in grande per il 40esimo anniversario dello stemma del Comune di Priolo Gargallo.
Il sindaco Pippo Gianni ha accolto l’omologo della città gemellata di Olawa, Tomasz Frischmann. All’iniziativa hanno preso parte,inoltre, il Generale Tommaso Gargallo di Castel Lentini, la Storico – Letteraria, Giovanna Marino, Carmelo Susinni, consulente esperto del Sindaco per la biblioteca e le attività culturali.
L’appuntamento si è svolto al teatro comunale. Accanto al tavolo relatori, il gonfalone del Comune con due vigili urbani di picchetto in alta uniforme.
“È un grande piacere – ha sottolineato il sindaco Pippo Gianni – celebrare il nostro stemma. Racconto un aneddoto: il gallo con la zampetta alzata, secondo il responsabile del cerimoniale del Consiglio dei Ministri aveva un atteggiamento arrogante, prepotente e l’ho dovuto convincere per farmi approvare questo stemma, realizzato da uno dei nostri geometri, Carta, che purtroppo non è piu con noi”.
“Questo importante evento – ha affermato Carmelo Susinni, organizzatore della cerimonia – oltre all’aspetto istituzionale commemorativo, ha voluto coinvolgere gli alunni delle scuole che hanno realizzato dei componimenti scritti e grafici relativi alla storia dello stemma di Priolo Gargallo, con approfondimenti sulla identità culturale della nostra cittadina”.
Giovanna Portella Marino ha relazionato sulle origini dello stemma, il Sindaco di Olawa ha parlato del significato simbolico del gallo nel loro stemma, auspicando ulteriori rapporti futuri con Priolo Gargallo.
Il Generale Tommaso Gargallo di Castel Lentini, visibilmente emozionato, ha rivendicato il significato dello stemma comunale raffigurante il gallo ardito della famiglia Gargallo, ricordando quello che fu il suo quarto nonno fondatore della nostra cittadina.
Gianni ha consegnato una targa alla moglie del Geom. Luigi Carta che ideò lo stemma.
Oltre al Generale Tommaso Gargallo di Castel Lentini erano presenti il Dirigente del Commissariato di Polizia di Priolo Gargallo,Salvatore Pellegrino, il Comandate della Polizia Municipale Giovanni Mignosa, il parroco Rev. Don Pietro Barraco, il Dirigente Scolastico Enzo Lonero, Tonino Margagliotti, il consulente Francesco Garufi che ha collaborato per i contatti con Olawa.




Santa Lucia, via ai festeggiamenti con la Tredicina:il cardinale Reina presiederà la Messa del 13 Dicembre

Sarà il cardinale Baldassare Reina, vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma, a presiedere sabato 13 dicembre nella chiesa Cattedrale la solenne celebrazione per la Festa di Santa Lucia. Alle 15.30 la processione delle reliquie e del simulacro della Patrona dalla Cattedrale fino alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro.
Il tema della festa quest’anno è “Fidem Servavi”, dal titolo della Lettera pastorale dell’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. La Deputazione della Cappella di Santa Lucia, prima del triduo, ha deciso di dare il via ai festeggiamenti con la Tredicina di Santa Lucia che inizierà sabato 29 novembre nella parrocchia Maria SS.ma della Misericordia e dei Pericoli a Siracusa. Alle ore 17.30 l’accoglienza della reliquia e poi la messa. Domenica 30, nella parrocchia Santissimo Salvatore a Siracusa, alle ore 10.00 accoglienza della reliquia e alle ore 19.00 la messa. Lunedì 1 dicembre, nella parrocchia Maria SS.ma della Consolazione a Belvedere, alle ore 17.00 accoglienza della Reliquia e alle ore 18.30 la messa. Martedì 2 dicembre, nella parrocchia Madre di Dio a Siracusa, alle ore 17.30 accoglienza della Reliquia, a seguire la messa. Mercoledì 3, nella parrocchia San Francesco d’Assisi a Siracusa, alle ore 17.00 accoglienza della Reliquia e alle ore 18.30 la messa. Giovedì 4, nella parrocchia Sacra Famiglia a Siracusa, alle ore 17.30 accoglienza della Reliquia, a seguire la messa. Venerdì 5 dicembre nella chiesa di San Filippo Apostolo a Siracusa, alle ore 17.00 accoglienza della Reliquia e alle ore 18.00 la messa. Sabato 6, nella parrocchia Sant’Antonio di Padova a Siracusa, alle ore 17:00 accoglienza della reliquia e alle ore 18:00 Santa Messa nell’anniversario della dedicazione della parrocchia. Domenica 7, nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa, alle ore 18.00 accoglienza della Reliquia e alle ore 19.00 la messa. Lunedì 8, nella parrocchia San Metodio a Siracusa, alle ore 17.30 accoglienza della Reliquia, a seguire la messa.
Martedì 25 novembre, alle ore 10.00, nella sede della Deputazione della Cappella di Santa Lucia in Arcivescovado (piazza Duomo 5), sarà presentato il programma della Festa di Santa Lucia 2025.
Saranno presenti il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Sebastiano Ricupero; il tesoriere della Deputazione, prof. Salvatore Sparatore; il parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino; il rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, fra Daniele Cugnata ed il maestro di cappella, Alessandro Zanghì.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: per i romani ‘vivere alla siracusana’ era reato

Lo sapevi che……
per i romani “Vivere alla siracusana” era un reato?
Fu l’accusa che i romani rivolsero a Publio Cornelio Scipione, il generale romano che sconfisse Annibale a Zama nel 202a.C.
Dopo quella vittoria, Scipione sarà nominato l’Africano.Ecco quello che sappiamo attraverso la lettura delle fonti:Tito Livio e Polibio.
Publio Cornelio Scipione nel 205 a.C. venne eletto console e gli fu affidato il comando della Sicilia, aveva a disposizione un esercito di 30.000 uomini, e scelse la città di Siracusa come base strategica per addestrare le truppe e allo stesso tempo raccoglier risorse: grano, navi, volontari. Scipione trascorse un anno in Sicilia tra Siracusa e Lilibeo, si preparava allo scontro decisivo con Cartagine. Approfittò di Siracusa come centro logistico, sfruttando il suo porto e addestrando le truppe con tecniche innovative. Nel 204 a.C. salpò da Lilibeo con 400 navi, sbarcò in Africa e avviò la campagna che culminò nella battaglia di Zama (202a.C), dove sconfisse Annibale.
Scipione dopo quell’impresa affermò di essersi ispirato al più grande condottiero fino ad allora conosciuto: Agatocle.
Durante il suo anno di permanenza a Siracusa, a Roma l’opposizione politica – acuni tribuni della plebe e alcuni senatori – lo accusarono di farsi influenzare troppo dalla cultura greca della città, di avere atteggiamenti troppo raffinati, di indossare spesso il pallio greco, di frequentare palestre, di partecipare a banchetti e persino di andare a teatro. In sostanza riassumendo tutto in una sola frase fu accusato di “Vivere alla siracusana”.
Le accuse furono generate dal clima politico dell’epoca, il generale romano le superò con i fatti e con i suoi successi militari. A partire da quel momento, “Vivere alla siracusana” divenne un’espressione per indicare una vita dedita al lusso e ai divertimenti. D’altronde i romani fino ad allora erano abituati solo alle guerre, al pascolo e a lavorare la terra. Anche per questo Orazio un secolo e mezzo dopo pronunciò la famosa frase: (con la conquista della Grecia il selvaggio vincitore fu conquistato e le arti introdusse nel Lazio campagnolo).


Carlo Castello

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Scimpanzé in catene in una casa di Cassibile, liberato dai Carabinieri

I carabinieri del Nucleo Cites di Catania
hanno sequestrato uno scimpanzé di tre anni e mezzo trovato in catene all’interno di un’abitazione, a Cassibile. A detenerlo senza autorizzazione. L’esemplare di scimpanzé (Pan troglodytes) è inserito fra le specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica e fra quelle ad alto rischio estinzione, tutelate dalla normativa Cites (convenzione sul commercio internazionale di specie selvatiche minacciate di estinzione).
Secondo i Carabinieri, era tenuto in condizioni incompatibili con la sua natura, come attestato dai veterinari. Era legato ad una catena di circa due metri che, oltre a costringerlo a comportamenti innaturali e stereotipati, gli aveva procurato una gravissima lesione in prossimità dell’inguine.
Lo scimpanzé, per come dichiarato dal soggetto, era stato portato da Malta, dove era stato acquistato sui mercati clandestini.
Sottoposto a sequestro, il primate è stato trasportato presso l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina, per le prime cure, e poi, con il supporto del Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, trasferito presso il Bioparco di Roma.
Nel corso della perquisizione, è stato inoltre rinvenuto anche un esemplare di pappagallo Ecletto (Eclectus roratus), anch’esso privo della prescritta documentazione Cites.

Foto archivio




Canale di gronda di Epipoli, fondi per la manutenzione

Dopo l’ennesimo allagamento nella zona del Villaggio Miano, il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato lo stanziamento necessario per avviare l’intervento di pulizia del canale di gronda di Epipoli.
“Il risultato arriva grazie alla collaborazione tra il presidente della Commissione Bilancio, Simone Ricupero, il delegato di quartiere Mario Caricato e il sindaco Francesco Italia. Ricupero ha individuato e reso disponibili i fondi specifici per l’opera, mentre Caricato ha mantenuto alta l’attenzione sulle esigenze del territorio”, spiega l’ex assessore all’ambiente Salvo Cavarra.
“Ora si attende che i lavori partano rapidamente per migliorare il deflusso delle acque e garantire finalmente sicurezza e serenità ai residenti di Epipoli”.




Nuovi attraversamenti pedonali rialzati, ok del consiglio comunale: ecco dove

Nuovi attraversamenti pedonali rialzati in città, per migliorare la sicurezza dei pedoni e obbligare i conducenti di auto e mezzi a due ruote a diminuire la velocità di marcia, così da ridurre il rischio incidenti.
Via libera all’emendamento presentato dal consigliere comunale e capogruppo del Gruppo Misto Gianni Boscarino e approvato questa mattina dal consiglio comunale di Siracusa nell’ambito della discussione sulle variazioni di bilancio.
Dopo la caduta del numero legale di ieri, oggi i consiglieri sono tornati in aula. Le risorse, per un importo complessivo di 10.569,41 euro, saranno impiegate per l’installazione di nuovi rialzamenti pedonali in alcune delle zone periferiche della città. Gli attraversamenti pedonali rialzati saranno posizionati in:
via Monte Rosa, adiacente alla piazza del Villaggio Miano, punto di aggregazione della comunità, caratterizzato dalla presenza di pedoni che attraversano frequentemente la strada. (“Chiesto fortemente – dice Boscarino – dai residenti e dall’ ex presidente e consigliere di quartiere Epipoli, Gaetano Camilli);
via prof. V. Guardo (Pizzuta) a metà tra il plesso scolastico e il condominio, “una strada con intenso traffico veicolare e – sottolinea Boscarino – frequentata in modo particolare da studenti, nelle ore di punta”;
via Canonico Nunzio Agnello (Pizzuta): strada che serve una zona residenziale con intenso traffico veicolare e pedonale di studenti per il plesso scolastico a metà dell’arteria;
via Traversa la Pizzuta, angolo Via Modica prima dell’incrocio. “Quest’ultimo – fa notare Gianni Boscarino – è un incrocio strategico per la mobilità locale, spesso interessato da attraversamenti pedonali non protetti e dunque anche teatro di diversi incidenti. Chi va a piedi rischia di essere investito, considerata anche la velocità che raggiungono alcune moto e auto in transito;
via Luigi Cassia (Mazzarrona) a metà dello stradone, in corrispondenza di un tratto particolarmente trafficato ad alta velocità di moto e auto, utilizzato dai pedoni per l’attraversamento;
“L’Amministrazione comunale deve dunque investire in sicurezza – spiega il capogruppo – e con i rialzamenti si costringeranno i mezzi a due e quattro ruote a rallentare. Sono zone infatti ad alta densità abitativa e con la presenza di uffici e istituti scolastici. La somma necessaria per realizzare questi interventi potrà essere attinta dalle maggiori entrate tributarie – conclude Boscarino – rappresentate dal recupero di Imu e imposte, tasse e proventi assimilati




Potature e Punteruolo Rosso: “Stanziati i fondi per intervenire”

“Fondamentale l’intervento che consentirà, con 63.416,47 euro, la potatura di alberi e la salvaguardia delle palme che si trovano a Siracusa, con la rimozione immediata di quelle colpite irrimediabilmente dal Punteruolo Rosso”. Esprimono soddisfazione i consiglieri del gruppo Grande Sicilia Sergio Bonafede, Luigi Cavarra, Alessandro Di Mauro, Giovanna Porto, Martina Gallitto e Salvo Ortisi,insieme all’assessore Luciano Aloschi. “Le risorse stanziate-commentano-rappresentano un’azione importante non solo per la cura e la valorizzazione del nostro patrimonio verde, ma soprattutto per la sicurezza dei cittadini e il decoro della Città, poiché molti di questi alberi si trovano a ridosso delle carreggiate come per esempio Via Columba, dove rappresentano un potenziale pericolo in caso di cedimenti o rotture.Questo intervento -aggiungono i consiglieri-testimonia l’attenzione verso una gestione responsabile e lungimirante del verde urbano visto che la potatura non è inclusa nel capitolato d’appalto. Con questo emendamento si compie un passo concreto verso una Città più sicura, più ordinata e più attenta alla tutela dell’ambiente, rispondendo alle esigenze della comunità”.

foto:repertorio




L’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza: “Irresponsabile, bloccano Siracusa”

Alta tensione in Consiglio comunale a Siracusa. La scelta delle opposizioni di abbandonare l’aula al momento della votazione sull’immediata esecutività della Proposta n. 62 ha provocato la dura reazione dei gruppi di maggioranza. Oggi definiscono quel comportamento “incomprensibile e irresponsabile”, in quanto sarebbe mirato solo a rallentare l’utilizzo di fondi regionali e statali già assegnati a Siracusa.
“Non si trattava di un atto finanziario qualunque – spiegano i consiglieri di maggioranza – ma di risorse reali, concrete, già disponibili e indispensabili per servizi essenziali alla comunità”. La delibera, infatti, include una lunga serie di interventi programmati e finanziati, alcuni dei quali particolarmente delicati.
L’aspetto più grave, sottolineano, riguarda lo stanziamento di 325.344,49 euro per il servizio Asacom, il supporto agli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il mancato voto sull’immediata esecutività “significa rinviare un servizio fondamentale per bambini e famiglie che hanno diritto a un sostegno immediato, non a diventare terreno di una battaglia politica. Su un tema così sensibile – insistono dalla maggioranza – ci aspettavamo responsabilità istituzionale, non tatticismi da aula consiliare”.
Accanto al finanziamento per l’assistenza specialistica, la Proposta n. 62 includeva numerosi altri fondi regionali e nazionali già destinati alla città: adeguamento dei trasferimenti regionali per il trasporto pubblico locale; contributo statale per autobus e mobilità sostenibile (PSNMS); rimodulazione dell’intervento urgente su via Sacramento con fondi FSC; contributo regionale per il programma “Le vie del Natale”; risorse PNRR per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura; fondi per il progetto “Dopo di Noi”; contributi alle associazioni di volontariato della Protezione civile; stanziamenti per il diritto allo studio e per i libri di testo.
Senza l’immediata esecutività, tutti questi interventi restano bloccati. E la maggioranza lancia l’allarme. “Ogni ritardo pesa come un macigno sull’operatività dell’ente, soprattutto in vista della chiusura dell’esercizio 2025. Chi ha deciso di uscire dall’aula dovrà assumersi la responsabilità di fronte alla città”. Un clima teso che promette nuove scintille.




Scuole superiori, sedi da rimodulare? Burti(FI): “Non togliamo serenità agli studenti”

“Quando la politica rischia di invadere gli spazi della scuola, seminando dubbi e disagi, è nostro dovere fermarci e ascoltare. Le scuole non devono diventare il campo di battaglia di visioni contrastanti, ma restare luoghi sacri di crescita, speranza e futuro.”
A dirlo è Cosimo Burti, consigliere provinciale di Forza Italia, che interviene così sulla vicenda che riguarda la possibile rimodulazione delle sedi scolastiche degli istituti superiori del territorio, preannunciata dal presidente del Libero Consorzio Comunale, Michelangelo Giansiracusa.
“In un momento delicato, segnato da notizie che hanno generato tensioni e incertezze tra le famiglie e gli studenti siracusani”, Burti lancia quello che definisce un messaggio di vicinanza e responsabilità.
L’atto di indirizzo che prevedeva di dare mandato al presidente di intervenire sulla razionalizzazione degli spazi scolastici degli istituti superiori è stato ritirato nel corso dell’ultima seduta, nel corso della quale si prevedeva la trattazione del tema. Burti rassicura oggi gli studenti, i genitori e i docenti “sull’impegno a garantire stabilità e serenità per la prosecuzione dell’attività scolastica in corso, soprattutto in una fase delicata di approccio al futuro quale le attività di orientamento scolastico. La scuola è il tempio dell’anima-prosegue- che si forma, non può essere turbata da logiche amministrative fredde o da conflitti politici che non le appartengono.Alle famiglie e ai ragazzi dico: non abbiate paura. Continuate a studiare, a costruire il vostro futuro, perché chi ha responsabilità istituzionali ha anche il dovere morale di proteggere il vostro diritto allo studio e il futuro che verrà.”




Anselmo Madeddu, la genesi dell’ultimo neologismo: “Bronzopiattisti”

Ospitiamo un intervento di Anselmo Madeddu, esperto di bronzistica greca e autore di un volume e diversi studi sulla teoria dell’origine siracusana dei Bronzi di Riace.

Quando l’Accademia (quella astratta, e nell’accezione deteriore del termine) si chiude in una torre d’avorio autoreferenziale, non si apre alle novità e non si accorge che il mondo attorno sta cambiando, diventa retorica, conservatrice, autoreferenziale e reazionaria, e i pochi “Illuminati” che si distensero in quello stesso mondo vennero marginalizzati dai più. La storia della scienza ci insegna che in questi casi la rivoluzione scientifica e culturale non è mai partita dall’interno di quel mondo retrò e stantio, ma sempre dall’esterno, da quelli che quello stesso mondo definì gli “eretici”. L’Accademia spesso li portò al rogo, ma poi il tempo diede sempre ragione proprio a quegli eretici (che aprirono la strada) e finì col travolgere la falsa scienza del passato, affermando la Verità. Quando gli Ignoranti che indossavano l’abito della Scienza credevano che la terra fosse piatta e che il sole vi girasse attorno, tutto ciò accadde persino a Galilei Galilei condannato di eresia dalla cultura dominante del suo tempo, quella stessa cultura di Soloni e Terrapiattisti poi ridicolizzata e travolta dallo tsunami del progresso e della vera scienza. Ebbene, senza voler fare alcun riferimento preciso a nessuna persona e a nessuna categoria professionale, ma riferendomi solo alla categoria antropologica dei “Soloni”, oggi dico che queste reazioni violente e scomposte di Soloni e di Tromboni vuoti e supponenti che in nome di una falsa Scienza, dopo anni di nullità assoluta, inveiscono contro chi sta facendo emergere la Verità sepolta che si cela dietro la vera storia dei Bronzi di Riace, fatta di menzogne, di Archeomafie e di depistaggi, sembrano riportarci ad un filmino già visto. E ciò che è ancor più triste è che non si sono nemmeno accorti che il loro agnostico nichilismo e la loro incapacità a far emergere la Verità ha fatto comodo a chi questa verità ha tentato di tenerla nascosta da oltre 50 anni. Fatti salvi alcuni eccellenti studiosi che già nel recente passato hanno avuto il merito di porre le basi per una seria ricerca scientifica su questo argomento, di norma questi Soloni si auto definiscono Scienza, senza aver mai apportato in mezzo secolo un minimo contributo alla risoluzione del caso, negano l’evidenza solare delle prove scientifiche che si stanno portando avanti con un fior fiore di veri scienziati, e ti definiscono “Eretico” perché rappresenti il diverso e dunque una minaccia per il loro mondo reazionario e autoreferenziale, senza rendersi conto che il tempo e la storia li travolgerà come uno tsunami, riportando alla luce la vera Scienza e la Verità. Un tempo li chiamavano i Terrapiattisti … oggi, con un neologismo di efficacia micidiale, possiamo chiamarli … i BRONZOPIATTISTI !

Anselmo Madeddu