Telefoni cellulari in carcere a Siracusa, la Polizia Penitenziaria ne trova e sequestra 18

Diciotto telefoni cellulari sono rinvenuti e sequestrati all’interno del carcere di Siracusa. Sono stati gli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio a Cavadonna a scoprire i 10 mini telefonini e gli 8 smartphone nascosti in una sezione della struttura penitenziaria e verosimilmente nella disponibilità dei detenuti. Erano tutti completi di caricabatteria.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta. Le indagini mirano ad accertare come i telefonini siano entrati in carcere, da chi venissero utilizzati e per comunicare cosa ed a chi all’esterno. Ogni elemento, come messaggi o numeri rimasti in rubrica, potrà fornire primi elementi.
C’è il recente precedente del carcere di Augusta: un’inchiesta della Dda di Catania ha svelato un commercio di droga e di telefonini all’interno del penitenziario. Sedici le persone arrestate, tra cui un sovrintendente in servizio nella struttura carceraria.




Saracinesche giù nei negozi dei centri commerciali siracusani: "basta chiusure nel weekend"

Anche i negozi dei principali centri commerciali di Siracusa e della provincia hanno aderito all’iniziativa del Consiglio Nazionale Centri Commerciali. Alle 11 serrande abbassate nelle gallerie dei mall siracusani per protestare contro le chiusure imposte per legge nel fine settimana e in tutte le giornate festive e prefestive. Una misura inserita nelle limitazioni previste per abbassare il rischio di contagio da covid ma che da sei mesi ormai continua a “bruciare” una fetta importante del fatturato delle attività commerciali presenti nei centri commerciali dove, spesso, il weekend è il periodo migliore della settimana. Il rischio è quello di dover abbassare per sempre le saracinesche e per questo lo slogan scelto per la protesta nazionale odierna è stato “chiudiamo perchè vogliamo aprire”. Alta l’adesione, soprattutto nei due centri commerciali del capoluogo. Saracinesche abbassate a metà per 15 minuti circa, con manifesti che illustravano le ragioni della protesta ben esposti sulle vetrine.




Screening nelle scuole di Siracusa, ultimo appuntamento: 658 tamponi, 0 positivi

Ultimo appuntamento a Siracusa con il drive in dei tamponi per le scuole. Oggi è stata la volta di sei istituti, 4 comprensivi e 2 superiori. La giornata è stata aperta dall’Einaudi, poi a cascata Brancati, Alberghiero, Vittorini, Wojtyla e Santa Lucia. Come già nelle precedenti occasioni, bassa l’adesione generale all’iniziativa su base volontaria. Prenotati erano 718 tamponi (288 per il sole Einaudi), alla fine sono stati eseguiti 658 test. Tutti hanno avuto esito negativo. Si conferma quindi un trend di contenimento dei nuovi contagi nelle scuole del capoluogo anche se la bassa affluenza allo screening rende il dato poco attendibile. Nei quattro appuntamenti riservati a studenti e docenti degli istituti del capoluogo, sono stati effettuati poco più di 2.500 tamponi rapidi. Solo 8 hanno dato esito positivo, poi confermato dal molecolare.




Siracusa. Riqualificazione di piazza Euripide, tagliati i pini. "Piantumeremo 36 nuovi alberi"

Da poco più di una settimana, piazza Euripide è diventata un’area di cantieri. Lavori in corso (fino al termini di luglio) per cambiare il volto dell’area, riqualificata attraverso uno dei 9 progetti finanziati dal bando periferie. Dopo piazza Euripide, toccherà al vicino largo Gilippo.
I 7 pini che vi dimoravano, sono stati abbattuti. “Un taglio inevitabile, anche a causa degli ingenti danni causati alla sede stradale ed ai marciapiedi dalle radici”, spiega l’assessore al verde pubblico, Carlo Gradenigo. “Al loro posto, verranno piantumati 13 alberi di Jacaranda mimosifolia e 23 altre essenze tra cui arancio amaro e schinus terebinthus”.
Il responsabile del verde mette così subito a tacere le prime critiche che avevano accompagnato l’abbattimento dei pini. “Questo è un progetto che da una parte toglie ma dall’altra restituisce un nuovo volto alla piazza, portando a +29 il bilancio arboreo dell’area”. Gradenigo assicura che il cambiamento sarà subito evidente perchè il Comune di Siracusa ha deciso di mettere a dimora piante già semiadulte “che in pochi anni potranno rendere tutti i benefici in termini estetici e di ombreggiamento”.




Siracusa, prime 5 inoculazioni di Johnson&Johnson ma le vaccinazioni non decollano

Prime inoculazioni di Janssen (il vaccino Johnson&Johnson) anche a Siracusa. Cinque dosi sono state inoculate ieri ad altrettante persone aventi diritto (rientrati nelle stesse categorie di AstraZeneca) all’hub provinciale di via Malta. Il siero Janssen ha la particolarità di essere monodose, non serve richiamo. E può essere conservato in un “normale” frigo senza una particolare catena del freddo. Inizialmente si era pensato di destinarlo alle vaccinazioni presso le farmacie ma la disponibilità limitata (1.600 dosi in provincia di Siracusa) ha suggerito un impiego diverso.
Sono state in totale 469 le inoculazioni ieri all’hub di via Malta: 440 Pfizer, 24 AstraZeneca, 5 Janssen. Alle 21 di ieri sera, in tutti i centri della provincia di Siracusa, utilizzate 1864 dosi di vaccino. Non è un buon dato. Tranne Enna (904) tutte le altre province hanno fatto meglio, con un numero più alto di persone che si sono presentate nei vari punti attivi per ricevere la dose di siero anti-covid.




Matrimoni ed eventi privati, mozione all'Ars: "indicare data della ripartenza e più sostegni"

La deputata regionale Daniela Ternullo (FI) ha depositato una mozione all’Ars per chiedere al governo Musumeci di indicare una data per la ripresa delle attività, da discutere in Conferenza delle Regioni. “Con la stagione dei matrimoni e degli eventi privati alle porte sono tante, troppe le incertezze intorno all’intero comparto, tra i più penalizzati dall’emergenza sanitaria. Ho inoltre chiesto che le risorse a sostegno della categoria, incluse nel decreto sostegni, siano incrementate perché insufficienti a coprire il prolungato periodo di blocco. Per molti operatori del settore, è già il secondo anno in cui si registrano enormi difficoltà. Oltre 15 mesi senza una reale prospettiva sono sfiancanti”, spiega la deputata siracusana.
“La Sicilia, per vocazione turistica e per location, prima della crisi era tra le mete più gettonate per matrimoni e altri eventi privati. Basti pensare al fatturato generato: oltre 1 miliardo di euro nel solo 2019. Ecco perché è fondamentale dare certezze all’intera filiera, sia in termini di date che di pronta liquidità da investire per la ripartenza. I ristori attuali sono appena sufficienti a pagare bollette e fornitori”, afferma la prima firmataria della mozione.




Siracusa. Servizi Socio-Sanitari: "Alla Conferenza dei servizi assenti le parti sociali"

“Mancavano tutte le parti sociali ad eccezione di una singola associazione alla Prima Conferenza dei servizi del Distretto socio sanitario 48 per la costruzione del Piano di Zona secondo le Linee guida per l’attuazione delle politiche sociali regionali 2019-2020” che prevedono l’utilizzo dei Fondi Nazionali della Legge 328/2000”.

Il Forum del Terzo Settore evidenzia  questo aspetto e ne rintraccia la causa “nel poco tempo di preavviso dato. La notizia  – spiega Cristina Aripoli- è stata pubblicata solo due giorni prima, ma anche nella sfiducia e nel disinteresse generale del Terzo Settore sull’efficacia del percorso partecipativo”.

A questo punto l’obiettivo, secondo il Forum, “non è criticare l’organizzazione dell’Amministrazione capofila ma rafforzare l’interesse e l’impegno di tutti, perché se qualcosa è mancato anche in questi anni non vuol dire che non si possa cambiare. E proprio da questa costatazione che vuole ripartire il Forum per invitare tutti a partecipare”.
Entrando più nel merito, “il Forum chiede all’Amministrazione di prendere atto che il nuovo Piano di Zona non può essere una riedizione del precedente ma deve partire dall’analisi del contesto sociale profondamente cambiato anche dalla pandemia e dal ruolo del Terzo settore superando le visioni parziali e riduttive che hanno portato a considerare i cittadini esclusivamente come destinatari di interventi e servizi”.
La richiesta è quella di definire innanzitutto le modalità di partecipazione nel complessivo disegno di governance. Le indicazioni si trovano nelle linee guida appositamente predisposte.
Secondo Aripoli occorre partire dalle criticità del Piano precedente, per programmare le nuove priorità, i servizi e gli interventi da attivare.




Siracusa. Personale Ata: oltre 20.000 domande presentate in provincia

Sono state 20.395 le domande presentate in provincia di Siracusa per l’inserimento nelle graduatorie del personale Ata. In Sicilia si è registrato un record con 265.200 richieste inoltrate per le graduatorie di circolo e di istituto. A fornire questi dati e a leggerli come indice di una crisi occupazionale drammatica è la Flc Cgil Sicilia. Adriano Rizza, segretario regionale del sindacato di categoria lo considera, insomma, un dato allarmante, soprattutto se messo in relazione con quello di regioni più popolose come la Lombardia, il Lazio o la Campania, dove sono state presentate rispettivamente 234.130, 245.625 e 230.668″.

A livello territoriale invece la provincia di Siracusa è quarta. Il maggior numero di domande è stato presentato nel Palermitano 68.367, segue Catania 69.247, Messina 35.194, Siracusa 20.395, Ragusa 19.996, Trapani 19.445, Agrigento 13.080, Caltanissetta 11.889 ed Enna 7.585.

“Ricordiamo che i profili professionali per i quali i candidati concorrono – aggiunge Rizza – attraverso la formulazione di una graduatoria per titoli, sono quelli di assistente amministrativo, collaboratore scolastico, assistente tecnico, addetto alle aziende agrarie, cuoco, infermiere e guardarobiere. Tali graduatorie hanno una validità per il triennio 2021/2023 e sono utili a coprire le supplenze temporanee, nelle 30 scuole indicate dagli aspiranti, già a partire dal prossimo anno scolastico”

“Consapevoli che i posti disponibili – conclude – non riusciranno minimamente a soddisfare questa grande domanda di lavoro, chiediamo al governo regionale e nazionale il massimo impegno per utilizzare le risorse del recovery fund per lo sviluppo e l’occupazione al Sud”.




Operazione Robin Hood, gli arresti scattano all'alba: colpo al clan Trigila

Nelle prime ore odierne è scattata l’operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza di Siracusa. Al termine di complesse indagini dirette dal Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, diverse persone sono state arrestate in applicazione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Catania. Sono tutti ritenuti componenti del clan Trigila, con interessi nei territori della zona sud-orientale della provincia di Siracusa (Noto, Avola, Pachino e Rosolini).
Il clan in questione – spiegano gli investigatori – avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo per acquisire in modo diretto o indiretto il controllo e la gestione di attività economiche, ha assicurato a queste ultime una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma di prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza.

L’Operazione di Polizia, compendia le complesse ed articolate indagini compiute dalla Squadra Mobile denominata “Robin Hood”, svolta nel biennio 2016-2018 e dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Siracusa nel biennio 2016-2017, denominata “Neaton” sull’associazione mafiosa clan Trigila.
Circa 60 i poliziotti della Questura di Siracusa, del Reparto Prevenzione Crimine e dei Cinofili della Polizia di Stato e militari dell’Arma dei Carabinieri impegnati nelle catture. La Guardia di Finanza ha curato l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo patrimoniale nei confronti di uno degli indagati.

Gli 11 soggetti coinvolti sono ritenuti appartenenti al Clan Trigilia, operante nella zona Sud della provincia di Siracusa e ulteriori 2 soggetti ritenuti responsabili di estorsione aggravata realizzata con metodo mafioso.
Un modus operandi che vedeva la penetrazione del tessuto economico con aziende capaci di alterare le regole della concorrenza e di acquisire una presenza dominante, grazie al nome dei Trigilia. Questo avrebbe consentito illeciti profitti. Succedeva, ad esempio, nell’intermediazione imposta nel settore dei trasporti dei prodotti agricoli, nell’acquisizione di fondi agricoli finalizzati alle richieste di contributi europei. Accanto a queste attività, anche quelle “tradizionali” come il traffico di stupefacenti.  Nel corso dell’indagine, è emerso un ruolo chiave delle donne, a cui sarebbe spettato il delicato compito di veicolare gli ordini del congiunto utili alla organizzazione e gestione delle attività, non disdegnando di intervenire in prima persona quando si rendeva necessario .
Attorno alle figure apicali,  un nutrito numero di fiancheggiatori e
facilitatori che spesso si limitavano a fornire un contributo finalizzato a veicolare le informazioni e a fissare gli appuntamenti tra i sodali. Sia pure non direttamente incisivo nelle dinamiche delinquenziali di produzione di profitti illeciti, si trattava di un apporto svolto con piena consapevolezza, che consentiva agli uomini del clan di non esporsi.

Nell’ambito delle indagini, il  Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito il sequestro preventivo della somma di  18.171 euro,  ritenuto profitto di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.




Costituita a Siracusa la Federazione delle Guide Turistiche

Si costituisce anche a Siracusa la Federazione Nazionale delle Guide Turistiche aderente a Confcommercio, denominata Confguide: il sistema di rappresentanza unitario nazionale delle guide turistiche, guide ambientali e accompagnatori turistici che si riconoscono nei valori del mercato e della concorrenza, della responsabilità sociale dell’attività d’impresa e del servizio reso ai cittadini, ai consumatori e agli utenti.

Nell’attuale scenario economico – turistico nazionale e internazionale, un ruolo cardine risiede nella capacità di operare in maniera aggregata e coesa e soprattutto in rete, all’interno di un sistema strutturato e collaudato da anni come Confcommercio, al fine di condividere programmi e di perseguire obiettivi comuni con l’adozione di una logica protesa alla centralità del cliente e alla ricerca della sua soddisfazione.

“Abbiamo bisogno di fare sistema – ha affermato il Presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, durante l’apertura dei lavori dell’assemblea elettiva delle guide turistiche. Oggi dobbiamo sviluppare la cultura dello stare insieme per programmare il nostro futuro e portare le istanze locali direttamente nei palazzi dei decisori politici locali, regionali e soprattutto nazionali”.

Dopo l’apertura ufficiale dei lavori il direttore generale, Francesco Alfieri, spiega gli adempimenti burocratici e ringrazia tutti i presenti per il contributo che hanno saputo dare nella formazione di una lista altamente qualificata. Prende, così, la parola il candidato presidente Fausto Migneco che presenta il proprio programma e la governance che lo affiancherà nel prossimo quinquennio: “Vogliamo essere parte di una grande associazione, libera, che si relaziona con tutte le attività produttive del territorio e interloquisce, anche, con gli enti pubblici. Abbiamo bisogno di organizzare il turismo, in questa provincia, con regole chiare, democratiche per tutti e senza discriminazioni, ma soprattutto nel rispetto delle regole”.

L’assemblea elettiva vota all’unanimità il consiglio direttivo così articolato: presidente Fausto Migneco;
vice presidente, Anna Maria Mirabella; consiglieri Valentina Scalora, Giuseppa Nicotra, Rosa Rizza, Liliana Rainieri e Roberta Coniglio.

Confguide è l’organismo di riferimento nel quale i singoli professionisti afferenti al settore del turismo, attraverso il sistema delle Confcommercio territoriali, possono unire le forze e vedere riconosciuti la qualità e il valore del proprio lavoro a beneficio dell’immagine dell’Italia stessa.

“Ritengo che la professionalità delle guide turistiche – conclude Migneco – debba garantire la massima qualità del servizio, tutelare il cliente e valorizzare al meglio il patrimonio storico artistico, archeologico, antropologico, enogastronomico e paesaggistico della nostra città e dell’Italia. Sono convinto che usciremo tutti insieme da questa crisi per sviluppare nuovi paradigmi produttivi”.