L'incendio di via Antonello da Messina: probabile guasto elettrico all'origine

Potrebbe essere stato un cortocircuito elettrico a causare l’incendio che ieri pomeriggio si è sviluppato all’interno di una abitazione di via Antonello Da Messina, a Siracusa. Le quattro persone che si trovavano all’interno – padre, madre e due figli – sono state ricoverate all’Umberto I a causa delle ustioni al volto ed alle mani, fortunatamente giudica lievi. Quando sono arrivati i soccorritori, erano già all’esterno.
La casa, al pianterreno di un edificio popolare, è al momento sotto sequestro. Sarà il pm, nelle prossime ore, a decidere se confermare o meno la misura eseguita ieri dalla Polizia, per consentire gli accertamenti del caso. I tecnici dei Vigili del Fuoco hanno ispezionato fino a tarda sera l’appartamento. Non sono emersi danni strutturali ma le condizioni dell’abitazione non sono certo ottimali: quasi tutte le stanze sono annerite dal fumo.
Quanto alle cause del rogo, gli investigatori hanno notato la presenza di apparecchiature elettroniche con alcuni adattamenti definibili “artigianali”. L’ipotesi ritenuta principale è, allora, quella di un guasto di tipo elettrico. Ma saranno le parole delle quattro persone presenti in casa al momento dello scoppio dell’incendio a chiarire ogni residuo dubbio.




Pellet con marchi contraffatti e gpl senza requisiti di sicurezza: sequestri della Guardia di Finanza

Doppio sequestro della Guardia di Finanza di Finanza: a Floridia, sigilli a circa 70 tonnellate di pellet, riportante marchi contraffatti; nel capoluogo, sequestrate circa 500 bombole di gpl, risultate prive dei requisiti di sicurezza.
Il sequestro del pellet nasce da un monitoraggio effettuato dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma sulle diverse piattaforme di vendita on line di biocombustibile, riportante marchi di certificazione “ENplus” e “SGS Italia”.
L’attenzione degli investigatori, tra i target evidenziati, ha riguardato anche un’impresa floridiana operante nel settore della produzione e distribuzione del biocombustibile: i finanzieri hanno così sequestrato circa 70 tonnellate di pellet riportante indebitamente i marchi di certificazione “ENplus” e “SGS Italia”.
Oltre all’ingente quantitativo di pellet, in parte già confezionato in sacchi da 15 Kg, i militari hanno sequestrato l’intera linea di produzione al fine di tutelare i consumatori che sarebbero stati indotti in errore sull’acquisto di prodotti di comprovata qualità, “ostentata al pubblico attraverso l’indebita apposizione dei marchi di certificazione”, spiegano dalla Guardia di Finanza.
Il titolare dell’azienda è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di commercio di prodotti con marchio contraffatto, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e frode nell’esercizio del commercio.
Ni giorni scorsi, inoltre, i Baschi verdi siracusani impegnati in ordinari servizi di controllo del territorio, hanno sequestrato circa 500 bombole di gpl destinate ad uso domestico (le comuni bombole da cucina, per il campeggio, ecc.).
Dopo un’attenta ricognizione dei luoghi, i finanzieri hanno ispezionato due attività commerciali di Siracusa, rinvenendo e sequestrando circa 4.000 kg di gas stoccati in recipienti di diverso formato, perchè +i titolari erano rispettivamente in possesso di un’autorizzazione scaduta e non rinnovata ovvero di un’autorizzazione per la detenzione di quantitativi assai limitati, proprio in virtù degli stringenti requisiti di sicurezza relativi all’area urbana. I due sono statu deferiti per la violazione alle normative vigenti in materia di sicurezza dei prodotti energetici.




Vaccini senza prenotazione anche al Cerica di Priolo, ampliati giorni e orari di apertura

Anche al punto vaccinale di Priolo Gargallo sarà possibile effettuare vaccini senza aver prima prenotato, recandosi direttamente nei locali del Cerica. “L’obiettivo – afferma il sindaco Pippo Gianni – è quello di dare una spinta alla campagna vaccinale anche nel nostro paese, incrementando il numero delle somministrazioni per le categorie che rientrano nei target stabiliti dal Piano nazionale”.
A Priolo saranno effettuati i vaccini per i soggetti dai 60 anni in su, per i soggetti di ogni età appartenenti alla categoria ad “elevata fragilità” e per gli ultraottantenni non considerati fragili. Dal 13 maggio sarà possibile effettuare le vaccinazioni anche per i soggetti dai 50 ai 59 anni.
L’iniziativa è stata voluta dall’amministrazione comunale, d’intesa con l’Asp di Siracusa. Il primo cittadino ha chiesto anche l’ampliamento dei giorni e dell’orario di apertura del centro vaccinale, fino ad ora operativo tre giorni a settimana, solo di mattina; adesso sarà aperto dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 19:00, in modo continuativo.
Per i soggetti fragili basterà esibire un certificato rilasciato dal medico di famiglia o dallo specialista, comprovante la propria condizione di salute. Il medico vaccinatore valuterà la scheda e vaccinerà il soggetto fragile e il suo eventuale accompagnatore.
Visto l’ampliamento del servizio, per garantire le necessarie attività di supporto all’Asp, il sindaco Gianni, insieme all’assessore al ramo, Santo Gozzo, ha disposto l’incremento del personale di Protezione Civile e Misericordia.

foto generica dal web




Siracusa. Gestione delle ciclabili, parte il confronto con i cittadini per un "BiciPlan"

Il 19 maggio prossimo, alle ore 17, primo confronto tra amministrazione comunale di Siracusa e cittadinanza per la stesura di Biciplan, il piano generale sulle piste ciclabili. L’incontro – al quale parteciperanno il sindaco, Francesco Italia e l’assessore ai Trasporti e diritto alla mobilità, Maura Fontana – si terrà in videoconferenza.
Alla riunione sono invitati tutti i portatori di interesse, dai cittadini alle associazioni. Un secondo incontro sarà dedicato alle organizzazioni politiche e ai sindacati.
Il Biciplan si occuperà della pista ciclabile “Rossana Maiorca” e di tutte le altre che l’amministrazione ha in programma di realizzare, alcune delle quali sono già state finanziate. “Sarà uno strumento coerente con il piano urbano della mobilità sostenibile, approvato dal consiglio comunale prima dello scioglimento, e a sua volta in fase di revisione”, spiegano dagli uffici.
“Un momento necessario dal quale ci aspettiamo importanti indicazioni”, dicono il sindaco Italia e l’assessore Fontana. “La scelta della mobilità sostenibile è fondamentale per il modello di città che stiamo realizzando e che deve tenere conto anche delle direttive del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvato dal Parlamento. In questo senso, il confronto con la cittadinanza sulle decisioni migliori da adottare è irrinunciabile”.




Pachino. Stipendi di marzo per i comunali: "Ma dieci di loro restano all'asciutto"

Lo stipendio arriva, ma in netto ritardo. Nei giorni scorsi i dipendenti del Comune di Pachino hanno avuto la mensilità  di marzo. Nulla, però, a dieci di loro. La Fp Cisl Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi grida allo scandalo.  “Quanto avvenuto non ha alcun precedente storico in nessun altro Ente locale italiano – ha sottolineato il segretario generale Fp Cisl Ragusa Siracusa – anche in questo caso l’amministrazione comunale di Pachino ha fatto registrare un primato. Riteniamo altresì, però, che quanto abbiamo visto sia oltremodo grave, e che vada in tempo rapidissimo risolto, ripristinando l’immediata legalità che non c’è stata, e che rischia di creare un precedente gravissimo, oltre che un’incomprensibile discrezionalità”. Passanisi chiede che sia subito fatta chiarezza, accelerando l’iter per la liquidazione degli stipendi agli unici dieci lavoratori che non hanno avuto alcun accredito.  “Non ci interessa trovare il capro espiatorio su quanto avvenuto – ha spiegato Passanisi – sollecitiamo, invece, l’Ente a procedere in tempi celeri al pagamento degli stipendi dovuti ai restanti dieci dipendenti comunali che in questi mesi a fronte delle criticità vissute dall’amministrazione comunale di Pachino, culminate con lo scioglimento dell’Ente, hanno garantito con costanza, puntualità, professionalità, efficienza ed efficacia tutti i servizi dovuti in favore della cittadinanza, mantenendo sempre la funzionalità di tutti gli uffici del Comune”.




La morte di Lele Scieri, le motivazioni della Cassazione: "omicidio volontario, no nonnismo"

Sono state rese note le motivazioni per cui la Cassazione ha deciso, nelle settimane scorse, di affidare il processo per la morte del parà siracusano Lele Scieri al tribunale ordinario di Pisa. La Suprema Corte ha risolto così il nascente conflitto di giurisdizione visto che, sulla stessa vicenda, si stava muovando anche la Procura Militare di Roma.
Per la Cassazione, gli atti di nonnismo “non sono in sé ricollegabili al rapporto gerarchico, così come al servizio o al rispetto della disciplina militare”, pur se avvengono in una caserma. Inoltre, al momento dei fatti che portarono al decesso di Scieri – “non vi era alcun rapporto gerarchico-disciplinare” tra gli indagati e la vittima. La Cassazione chiarisce che “non erano impegnati in attività di servizio e si trovavano in caserma in abiti civili. Pertanto il reato da contestare è l’omicidio volontario, non un reato militare (violenza contro inferiore), e dovrà occuparsene la magistratura ordinaria”. I giudici hanno valutato i fatti “estranei al servizio e alla disciplina militare” per cui non è stato ritenuto fondato che vi fossero i presupposti per il reato contestato dalla procura militare. Di più, la Cassazione fa anzi notare che “vi è piena concordanza nella descrizione delle accuse nelle diverse sedi” e sulla base degli accertamenti medico-legali. Il parà siracusano cadde da un’altezza di 5-10 metri, dalla torre di asciugatura dei paracadute su cui sarebeb stato costretto ad arrampicarsi in condizioni estreme, mentre la sua resistenza veniva fiaccata “tramite violenti colpi, mentre egli saliva, in condizioni di insostenibile stress”.
Tra due giorni, in tribunale a Pisa, nuova udienza dedicata alla posizione del Ministero della Difesa. Indagati per omicidio volontario sono tre ex caporali della Folgore: Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico. Devono rispondere di favoreggiamento due ex ufficiali: il generale Enrico Celentano e Salvatore Romondia.




Maremonti sotto controllo: posti di blocco e multe per arginare fenomeni "anomali"

Rettilinei alternati a tratti di curve nella zona montana, la “Maremonti” è spesso strada interessata da fenomeni anomali come le corse clandestine di cavalli o i gruppi di motociclisti che affrontano curve e tornati ad alta velocità, per emozione e svago.
I Carabinieri hanno allora deciso di aumentare i servizi di controllo in zona, per tutelare tutti gli utenti della strada. Impegnati i Carabinieri della Compagnia di Noto e delle Stazioni di Buscemi, Buccheri, Cassaro e Palazzolo Acreide.
Sono stati 8 i motociclisti sanzionati per violazioni varie alle norme del Codice della Strada ed altrettante sono state le persone multate per la violazione della normativa anticovid perchè, senza giustificato motivo, fuori dal comune di residenza.
Nelle ore scorse sono state controllate 78 persone, 36 mezzi ed un totale di multe per circa 9mila euro. Sono state anche ritirate 4 carte di circolazione e sottoposti a fermo amministrativo due autocarri ed un motociclo.
I posti di controllo sono confermati anche per i prossimi giorni sulla Maremonti e lungo la 115, tra Avola e Pachino.




Deposito Gnl ad Augusta: petizione on line per chiedere il referendum popolare

Referendum popolare sul progetto di realizzazione di un deposito di Gnl, gas naturale liquefatto, nella zona industriale di Augusta. La richiesta non è nuova ma viene adesso rilanciata attraverso una petizione on line. Un folto gruppo di associazioni ambientaliste sono nettamente contraria all’ipotesi di avvio di tale impianto. Al sindaco, Giuseppe Di Mare, al consiglio comunale di Augusta, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, Alberto Chiovelli, al presidente della Regione,Nello Musumeci e a quello dell’Ars, Gianfranco Miccichè, le associazioni chiedono la consultazione dei cittadini. Stessa richiesta riguarda il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani e, spostandosi in Europa, il Commissario europeo per l’Ambiente, Virginijus Sinkevičius. Nel loro percorso, le associazioni chiedono il supporto dei sindacati.

L’appello contiene le ragioni per cui le associazioni esprimono contrarietà. Non si tratta di una questione di principio ma di luogo in cui il deposito sorgerebbe: la rada di Augusta. Le criticità sarebbero diverse:  “In caso di sisma e maremoto le unità modulari galleggianti previste nel progetto potrebbero costituire un pericolo non indifferente per i vicini centri abitati (il progetto non ne fa cenno).
Fughe di Gas apporterebbero grossi rischi per la vicinanza delle torce delle raffinerie o di altre fonti di calore (lo dichiarano gli elaborati progettuali). Simile incidente è avvenuto nella raffineria algerina di Sonatrach con 27 morti e 74 feriti nel raggio di 9,5 km. L’area in oggetto vede la presenza di ben 16 impianti a rischio rilevante come si evince nel PEE (Piano di Emergenza Esterna) stilato dalla Prefettura di Siracusa.
All’arrivo delle navi gasiere o al carico di navi il porto dovrebbe, per motivi di sicurezza, bloccarsi parzialmente rallentando l’intensa attività portuale in cui sono già avvenute alcune collisioni.
Tale realizzazione metterebbe in forse la prioritaria bonifica del fondale, fondamentale per la salute ed il ripristino dell’ambiente e preliminare ai lavori per l’aumento di pescaggio, necessari a un prossimo attracco di navi più grandi.
Il progetto appare sottodimensionato per un eventuale futuro grande Hub che aumenterebbe tutte le criticità.
Il progetto prevede un’occupazione stabile di 50 addetti. Ma in realtà impianti complessi e grandi stoccaggi ne occupano molto meno.
Non viene chiarito cosa succederà alla rimanente parte del pontile e come potrà essere utilizzata, in presenza dello stoccaggio di GNL, per la zona cantieristica adiacente.
La presenza in rada della Marina Militare e del conseguente movimento di naviglio armato, anche a propulsione nucleare (vicinanza pontile NATO), dovrebbe ulteriormente sconsigliare tale scelta..
L’area del pontile consortile è vincolata come “area di recupero” dal Piano Paesaggistico di Siracusa, che prescrive per essa la “graduale e progressiva eliminazione degli impianti industriali”, la “decontaminazione” e la riqualificazione della costa tramite attività che ne valorizzino la vocazione paesaggistica. Tale obbiettivo appare incompatibile con la nascita di un nuovo insediamento industriale a rischio d’incidente rilevante e legato a una fonte energetica non rinnovabile, qual è il deposito di GNL”.

La consultazione dei cittadini, fanno presente le associazioni, è in linea con la direttiva Seveso d.lgs. 105/2015 all’art. 24 , che richiede il coinvolgimento dei cittadini all’accesso informativo sui rischi, la garanzia della partecipazione alle decisioni relative agli insediamenti nelle aree a rischio di incidente rilevante e la possibilità di avviare azioni legali, per i cittadini ai quali non siano state fornite adeguate informazioni o possibilità di partecipazione, in applicazione della Convenzione di Aarhus del 1998.

L’appello è firmato da Decontaminazione Sicilia, Culturale Minerva, Naturalchemica, Natura Sicula, Rifiuti Zero Sicilia, No Discarica Armicci, Punta Izzo Possibile, Comitato Abc Bonvicino, Stop Veleni Augusta, Generazioni Future Sicilia, Movimento aretuseo per il Lavoro, la Sicurezza, le Bonifiche, Rete Comitati Territoriali Siciliani. Figura anche la firma dell’Arciprete, Palmiro Prisutto.

Questo il link della petizione on line: https://www.change.org/p/sindaco-augusta-giuseppe-di-mare-augusta-spunta-il-deposito-costiero-di-gnl-si-chiede-consultazione-popolare-8b3a1ebc-8f8c-4c9d-84be-b0b4bfb28dcf

Va precisato che i promotori del progetto ricordano come i rischi in realtà siano infinitesimali. Non ritengono, pertanto, che le preoccupazioni espresse dal gruppo di associazioni ambientaliste abbiano fondamento alcuno.

foto porto di Augusta, dal web




Rende la vita impossibile alla sua ex: divieto di avvicinamento per un 25enne stalker violento

Divieto di avvicinamento per un giovane di 25 anni, di Pachino. Misura cautelare eseguita dal commissariato di Pachino, comune in cui l’uomo risiede e in cui vive anche l’ex compagna, contro la quale avrebbe a lungo attivato comportamenti persecutori. Dovrà mantenere una distanza di almeno 100 metri dai luoghi che la giovane frequenta . Non potrà comunicare con lei in alcun modo, ovviamente nemmeno telefonico, epistolare o telematico. E’ l’epilogo di una delicata attività investigativa. La polizia ha scoperto che nel periodo di convivenza, l’indagato ha manifestato atteggiamenti violenti, prevaricatori e possessivi nei confronti della propria compagna, vietandole perfino di uscire di casa perché assillato da morbosa gelosia, non esitando a picchiarla.
Anche a seguito della loro separazione, il comportamento dell’indagato non sarebbe mutato. Il giovane avrebbe continuato a controllare continuamente gli spostamenti della donna , creando falsi profili sui social per ingiuriarla.
In un’altra occasione, l’indagato, per costringere la vittima a interloquire con lui, ha danneggiato la maniglia della portiera dell’auto, impossessandosi del cellulare della giovane per controllarne le conversazioni.
La condotta dell’indagato ha determinato un grave clima di ansia nella persona offesa, condizionata dagli atteggiamenti ossessivi dell’ex compagno.Sono reati che riguardano il cosiddetto Codice Rosso. Su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, il Gip ha emesso  la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, provvedimento divenuto effettivo in data 4 maggio 2021. I reati contestati sono  maltrattamenti contro familiari e atti persecutori.




Siracusa. Contrasto allo spaccio, sequestrate dosi di hashish, crack e marijuana

E’ quotidiana l’azione di contrasto alle cosiddette piazze dello spaccio, a Siracusa. Gli agenti delle Volanti, ieri, durante il servizio di controllo del territorio hanno segnalato alla Prefettura un giovane di 25 anni, trovato in possesso di marijuana per uso personale. I poliziotti, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato 14 dosi di hashish, 9 dosi di crack e una dose di marijuana. Un siracusano di 26 anni è stato denunciato perchè assente al controllo, pur essendo sottoposto agli arresti domiciliari.