Covid, i numeri: 75 nuovi positivi in provincia di Siracusa, i dati del capoluogo

Sono 75 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Il dato segna un aumento di circa 30 unità rispetto a ieri. Gli ultimi dati disponibili per il solo capoluogo, parlano di 105 nuovi contagi dal 28 aprile al 3 maggio. Gli attuali positivi a Siracusa città sono 348.
In Sicilia sono invece 902 i nuovi positivi a fronte di 32.557 tamponi processati. Incidenza al 2,8%. I guariti sono 1.009, 25 i decessi. Gli attuali positivi sono 24.823 (-132).
Quanto alle altre province: Catania 361 casi, Palermo 246, Agrigento 88, Siracusa 75, Messina e Trapani 50, Caltanissetta 18, Enna 14 e Ragusa 0.
Intanto, al via da domani in Sicilia le prenotazioni per il vaccino anche per gli over 50 (nati fino al 1971 compreso) e da venerdì la vaccinazione di massa per tutti i maggiorenni delle isole minori, prima Lampedusa e Linosa poi le altre.
Lo ha annunciato il presidente della Regione, Nello Musumeci. “In mattinata – ha spiegato – partirà una comunicazione in tal senso al generale Figliuolo. Nessuna volontà di disobbedire al Piano nazionale, spero abbia comprensione. Alle due precedenti lettere inviate ci è stato risposto che prima bisognava mettere in sicurezza gli ultra 80enni e i fragili: un principio nobile che condividiamo pienamente. Ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori o coercitivi per convincere i riottosi a vaccinarsi. Nessuno, pertanto, può accusarci di fughe in avanti. Dobbiamo correre, altrimenti non usciremo mai da questo tunnel”.




Incendio in una abitazione di via Antonello da Messina, famiglia in ospedale

Un incendio è divampato poco prima delle 16 all’interno di un’abitazione di via Antonello da Messina. All’interno della casa, al piamo terra, c’erano tutti i componenti del nucleo familiare che lì risiede: tre persone. Sono stati condotti in ospedale con diverse ambulanze. Secondo le prime informazioni, non sarebbero in pericolo di vita.
A dare l’allarme sono stati i vicini. Sono così arrivati i Vigili del fuoco che hanno domato in poco tempo le fiamme. Sul posto anche la Polizia per gli apprfondimenti del caso. Non è ancora chiaro cosa abbia dato origine all’incendio. Evidenti anche dall’esterno i segni lasciati dalle fiamme.




Siracusa. Screening per le scuole: 237 tamponi e nessun positivo per il comprensivo Raiti

E’ ripresa a Siracusa l’attività di screening con tampone rapido dedicata alle scuole. Dopo la giornata del 24 aprile, dedicata ad 8 istituti del capoluogo, oggi è stata la volta del comprensivo Raiti. Alla chiamata su base volontaria hanno risposto in 237 che, all’orario concordato, si sono presentati alle postazioni drive in dell’ex Onp di contrada Pizzuta. Nessuno dei tamponi ha dato esito positivo.
Prossimo appuntamento con il drive in dei tamponi per le scuole il prossimo giovedì. Poi ancora la settimana prossima, ancora di martedì. L’iniziativa è promossa dalla Protezione Civile del Comune di Siracusa, guidata dall’assessore Sergio Imbrò, e dal Coordinamento Covid 19 dell’Asp di Siracusa.




In Sicilia vaccini per gli over 50: da giovedì via alle prenotazioni. Intesa Figluolo-Musumeci

Partirà il 6 maggio, la nuova fase della campagna vaccinale in Sicilia annunciata, durante una conferenza stampa, dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Dalle ore 20 di giovedì sarà possibile, dunque, per tutti i soggetti compresi nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni effettuare la prenotazione per la vaccinazione sulla piattaforma nazionale. Le somministrazioni, effettuate con il siero di AstraZeneca, cominceranno da giovedì 13 maggio e seguiranno l’ordine di prenotazione.
Per quanto riguarda, invece, i soggetti con patologie pregresse nella fascia di età compresa tra i 50 e 59 anni – secondo quanto previsto dalle raccomandazioni del Piano nazionale – le vaccinazioni saranno effettuate, a partire dal 7 maggio, durante gli open day organizzati negli Hub e nei Punti vaccinali dell’Isola, con il siero di Pfizer-Biontech. Per tale categoria di soggetti non sarà necessaria la prenotazione.
Musumeci ha comunicato l’avvio delle vaccinazioni anche nelle isole minori, per tutta la popolazione di età superiore ai 18 anni. Si comincerà venerdì da Lampedusa, Linosa e Salina, cui seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione.
“Ho sentito il generale Figliuolo – dice il presidente della Regione – che mi ha assicurato il varo di un Piano, nelle prossime ore, proprio per le isole minori. Sono contento di questa convergente operatività e non è escluso che unità militari possano contribuire alle vaccinazioni nelle piccole comunità già in questo fine settimana”.
Intanto, dall’inizio della campagna vaccinale, in Sicilia, sono stati già somministrati oltre un milione e mezzo di vaccini (poco più di un milione come prima dose e il resto come seconda). Al momento, nell’Isola, risulta già immunizzato (con doppia dose o monodose del vaccino Janssen) il 10% di tutta la popolazione. Mentre la prima somministrazione copre il 21% dei cittadini siciliani. Nel corso della conferenza stampa, il dirigente generale La Rocca ha fornito anche il dato delle scorte di AstraZeneca ancora in possesso delle autorità sanitarie regionali: 250 mila, di poco inferiori alle dosi necessarie per poter effettuare i richiami nelle prossime settimane. Il presidente Musumeci ha annunciato, inoltre, che sabato a Catania si sottoporrà anche lui alla vaccinazione.
“Dobbiamo andare avanti – ha proseguito il governatore – vaccinando quanta più gente possibile. Abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non aver rivolto la prioritaria attenzione alle fasce più deboli e fragili. Niente più scorte nei frigoriferi, in attesa che avvenga una conversione da parte dei cittadini diffidenti. Aver registrato in Sicilia cinque decessi, che secondo i mass media potevano essere collegati alla somministrazione di AstraZeneca, ha determinato una psicosi comprensibile ma ingiustificata. Tutto questo ha rallentato non solo l’immunizzazione della fascia anagrafica interessata, ma ha anche avuto una ricaduta negativa sugli ultra ottantenni. E non ce lo possiamo permettere. Gli operatori sono pronti e le Asp già mobilitate: andiamo avanti”.




Siracusa affascina. La Msc: "emozionati, vorremmo riconfermarla anche per i prossimi anni"

Sono poco più di un migliaio gli ospiti a bordo di Seaside, la nave da crociera di Msc che per la prima volta ha “toccato” oggi il porto di Siracusa, terza tappa nel suo primo viaggio nel Mediterraneo. E’ arrivata da Malta, dopo la partenza da Genova. Nel pomeriggio riprenderà la via del mare per raggiungere Taranto, ma solo dopo aver completato le procedure di imbarco di altri passeggeri. Si, perchè dal porto Grande è ora possibile imbarcarsi direttamente e partire per 8 giorni e 7 notti sul Mediterraneo, con il confort dell’ammiraglia della compagnia di navigazione Msc.
“Siamo tornati e siamo tornati più forti”, dice Beppe Lupelli, sales manager di Msc. Il riferimento è al rinvio di un anno, a causa della pandemia, del rapporto con Siracusa ed il suo porto. Inizialmente era previsto l’arrivo della Lyrica, più piccola rispetto alla Seaside. E invece si comincia con un gioiello dei mari. “Siamo estremamente contenti”, aggiunge Giulio Arena anche lui sales manager Msc. “Nel momento in cui siamo arrivati in rada, con la nave in porto, è stata grande l’emozione. Per noi è un sogno poter riconfermare Siracusa, fino a novembre. E nelle previsioni vorremmo riconfermarla anche per i prossimi anni”, la posizione chiara dei due. “C’è qualcosa da migliorare, ma sappiamo che un terminal crociere non si costruisce in sei mesi. Per ora le cose vanno bene così. Sappiamo per certo che a Siracusa si vuole migliorare. Vorremmo continuare anche nei prossimi anni. In Sicilia ci troviamo benissimo, da sempre”, chiarisce ulteriormente Lupelli. “L’investimento è a lungo termine e c’è unità di intenti”, gli fa eco Arena che invita poi ad attenzionale la nave, la Seaside, eccezionalmente sul Mediterraneo ma nata per i Caraibi. “Ha spazi eccezionali, specie all’aria aperta”.
Ogni martedì, fino al 9 novembre, la Seaside farà scalo a Siracusa. Dalla prossima settimana, con il probabile inserimento della Sicilia tra le regioni in zona gialla, gli ospiti potranno anche scendere per visitare Ortigia, il parco della Neapolis, l’Etna. L’attuale colorazione arancione, nonostante il rigido protocollo anti-covid predisposto dalla Msc, non permette infatti ai passeggeri di scendere a terra neanche rispettando il criterio della “bolla”.
“Queste regole danneggiano la Sicilia”, dice su FMITALIA l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina. “Il sistema utilizzato è, a mio avviso, poco utile. A maggior ragione oggi. Non capisco perchè non possano scendere a terra i passeggeri di una nave da crociera che fanno tre tamponi in pochi giorni. Mi sfugge il senso”, aggiunge. “La Regione purtroppo non può derogare a questa regola. Possiamo aggiungere ulteriori restrizioni alla norma nazionale ma non mitigare le misure esistenti”, spiega.
“Ci auguriamo che quanto prima si possa ottenere indennità di gregge e green flag. Poche possibilità di fare vacanza, noi più di altri prodotti possiamo garantire una vita normale”, rivendicano con giusto orgolgio i sales manager di Msc.
Le regole anti-covid sono scrupolose. “A bordo mascherina obbligatoria, temperatura misuratura almeno una volta al giorno, 10% di cabine pronte per eventuali isolamenti. La nave ha poi un limite di capienza fissato al 70%, per evitare assembramenti. Servizi, invece, sono fruibili al completo. Si può vivere, insomma, una vita normale. E il rapporto qualità-prezzo è ottimo specie se considerate che per i protocolli di sicurezza stiamo facendo un enorme sforzo”, illustra Lupelli. “I nostri passeggeri si imbarcano mostrando un certificato di tampone antigenico effettuato nei 4 giorni precedenti la partenza. All’imbarco, noi effettuiamo un altro tampone. Tempo di attesa, 40 minuti. Offriamo da bere, in zone riservate. E al quarto giorno ancora altro tampone. I controlli quotidiani li conoscete già”.




La Regione chiede la deroga per il teatro greco di Siracusa, Messina: "almeno 2.000 spettatori"

Nei giorni scorsi la Fondazione Inda ha ufficializzato il calendario degli spettacoli classici 2021. Stagione al via il 3 luglio e poi repliche ed eventi collaterali fino al 22 agosto. E’ una macchina complessa e delicata allo stesso tempo, quella dell’ente culturale siracusano che ha scommesso sulla ripartenza. Ma è una scommessa che ha bisogno di un appoggio deciso, con quella fondamentale deroga per il numero di spettatori che – così come concepito adesso – rischia di zavorrare l’intera organizzazione.
Attualmente, infatti, sono previsti mille spettatori per gli spettacoli all’aperto. Un numero che non renderebbe economicamente sostenibile la stessa produzione Inda che, infatti, ha avviato una interlocuzione con la Regione per derogare alla norma nazionale ed ottenere l’autorizzazione a portare la capienza fino a 2.000 spettatori, almeno. “Siamo anche noi in attesa che il governo nazionale dia possibilità di derogare”, dice in diretta su FMITALIA l’assessore regionale al turismo, Manlio Messina. “Ad oggi il decreto in vigore fissa il limite in mille posti per gli spettacoli all’aperto. Abbiamo evidenziato ai ministri Franceschini e Garavaglia che non è possibile che in alcuni luoghi, come il grande teatro greco di Siracusa, non si possa aumentare questo parametro. E un controsenso – insiste Messina – si pensa a riempire gli stadi, portando la capienza al 25% mentre i teatri devono rimanere vuoti”.
La posizione della Regione sul teatro greco di Siracusa e la stagione degli spettacoli Inda è chiara. “Al governo abbiamo chiesto concretamente la possibilità di deroga. Se non lo faranno loro, ci autorizzino e lo faremo noi. La richiesta per Siracusa ed il suo teatro greco l’abbiamo portata recentemente in Conferenza Stato-Regioni. La nostra volontà è chiara: procedere all’ampliamento del numero degli spettatori. Siamo adesso in attesa per capire se arriva o no”, le parole di Manlio Messina.
Tre i titoli nel cartellone della Fondazione Inda: Baccanti di Euripide per la regia di Carlus Padrissa, Coefore e Eumenidi di Eschilo, diretta da Davide Livermore, e Le Nuvole di Aristofane con la regia di Antonio Calenda. Dal 3 luglio al 22 agosto, biglietti già in prevendita.




Cosa finanzierà il Recovery in provincia di Siracusa? Da Ficara (M5s) le prime indicazioni

Arrivano le prime indicazioni sui contenuti del Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza e che riguardano Siracusa e la sua provincia. A fornirle, in un video sui suoi canali social, è il parlamentare Paolo Ficara (M5s). “Sono anzitutto contento perché si concretizza un tema che ho seguito personalmente in questi 3 anni di lavoro. Ci sarà il finanziamento integrale per il collegamento ferroviario all’interno del porto di Augusta. In sostanza, l’hub megarese sarà finalmente collegato alla rete ferrata esistente. Binari dentro il sedime con il Recovery Plan ed è importantissimo per un porto commerciale. La cosa assurda era che non lo avesse già. L’intermodalità è tema su cui si confrontano e misurano i grandi porti europei. Diventa vitale poter garantire una simile offerta per movimentare da subito le merci in transito ed ampliare il raggio di operatività”, spiega il parlamentare Ficara insieme al senatore Pino Pisani (M5s).
Altro intervento riguarda il cosiddetto bypass ferroviario di Augusta, vale a dire che sarà eliminato il tratto di ferrovia che attraversa il centro abitato megarese. “Se ne parla da decenni, ora siamo riusciti a convincere il governo della necessità di eliminare quella cintura ferroviaria. E non pensiate che il vantaggio sia solo per Augusta. Senza dover attraversare più la città, i treni che collegano Siracusa e Catania diventeranno più veloci. Stimato un guadagno di almeno 10 minuti sulla percorrenza. Ci sembra giusto ricordare, a risultato ottenuto, l’importante lavoro preparatorio condotto dall’allora sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro. Siamo sicuri che anche con l’attuale amministrazione si lavorerà in sinergia per il bene dei cittadini”, continuano Ficara e Pisani. Per questi primi due interventi, stanziati circa 135 milioni di euro.
Paolo Ficara, vicepresidente della Commissione Trasporti, ha avuto un ruolo importante sulla parte di investimenti destinati a quel comparto. E non a caso i primi finanziamenti del Recovery per la provincia di Siracusa interessano proprio quel settore. “Sto lavorando anche per poter riattivare la ferrovia turistica Noto-Pachino, chiusa da decenni ma inserita nel 2018 nella norma sulle ferrovie storiche. Ritengo ci sia ancora spazio di manovra per poter sfruttare il Recovery anche per questa ulteriore offerta ai visitatori del nostro territorio”.
A proposito di stazioni ferroviarie, una parte dei 700mln stanziati per questo settore di intervento servirà per riqualificare quella di Siracusa.
“Con 200mln di euro, invece, abbiamo ottenuto l’acquisto di nuovi treni Intercity, da destinare al Sud Italia, Sicilia compresa. Nel contratto di servizio attuale non è previsto nulla di simile ma solo un restyling dei mezzi esistenti. In questi mesi abbiamo lavorato, invece, per prevedere l’acquisto di nuovi treni a lunga percorrenza per il Sud, dove spesso l’offerta è qualitativamente carente”, spiega Paolo Ficara (M5s).
Per le navi che collegano lo Stretto di Messina, via libera per il cosiddetto retrofitting ovvero il passaggio da imbarcazioni alimentate a diesel a mezzi a gnl. “Misura rispettosa dell’ambiente e che viene a limitare fortemente l’inquinamento prodotto”, dice a proposito Ficara.
Nel Pnrr inclusi anche altri interventi non ancora territorializzati come il potenziamento delle ciclovie turistiche ed urbane, nuovi bus e treni per il tpl. “Come gruppo parlamentare stiamo battagliando affinché il 50% almeno di queste risorse venga vincolato ad investimenti per il Sud. La media in tutto il Piano è del 40% ma si sale al 56% quando si parla di infrastrutture. E’ tanto? E’ poco? Abbiamo tentato di portare il massimo possibile delle risorse al Sud. Vi invito a non guardare solo la percentuale, perché adesso dobbiamo essere tutti interessati alla serietà dei progetti ed alla loro realizzazione. In dieci anni – insiste Ficara – dobbiamo ridurre il gap. Non ce ne facciamo nulla di risorse al 70% ma per progetti farlocchi, che non portano sviluppo e neanche lavoro vero. E qui anticipo che metteremo mano al meccanismo di spesa e abbiamo già dato il via ad un grande piano di assunzioni nella pubblica amministrazione. Troppe risorse sono state vanificate in passato per mancanza di progettazione o perché spese in cose non utili”.
Le prime risorse del Recovery dovrebbero essere anticipate già nel 2021 e serviranno ad avviare i primi cantieri. “Entro il 2026 devono essere completati tutti gli interventi, perchè si devono subito raccogliere i miglioramenti che permettano alla nostra provincia ed alla regione di ripartire e competere con il resto dell’Europa”.




Unione civile per le storiche attiviste Agata Ruscica ed Angela Barbagallo: "amore, libertà e coraggio"

“Oggi ho unito civilmente due donne il cui amore non è soltanto una bellissima storia che riguarda le loro esistenze, ma è un cammino di libertà e coraggio che hanno donato a ciascuno di noi”. Con queste parole sui social, il sindaco di Siracusa ha salutato l’unione civile di Agata Ruscica ed Angela Barbagallo, storiche attiviste ante-litteram. La cerimonia civile è stata celebrata proprio dal primo cittadino, nella sala verde di Palazzo Vermexio ovvero l’ufficio di rappresentanza del sindaco.
Mai sopra le righe, sempre attente ed impegnate nel portare avanti battaglie sui diritti e le libertà civili. Come quando nel 1997 avviarono una azione legale contro il Comune di Siracusa per ottenere il riconoscimento dello status di famiglia anagrafica.
Agata Ruscica è stata dal 1998 al 2000 assessore provinciale alle Politiche Sociali, Pari Opportunità e Protezione Civile. È stata nominata componente della Commissione diritti e libertà presso il Consiglio dei ministri Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità con i ministri Laura Balbo e Katia Bellillo, dal 1999 al 2001.




Corsa clandestina di cavalli, da un video alla denuncia: identificato "fantino" 17enne

Un 17enne è stato denunciato dalla Polizia a Noto per il reato di competizioni clandestine di cavalli. Le indagini condotte dal commissario diretto da Paolo Arena hanno permesso in pochi giorni di individuare il minorenne. Lo scorso 20 aprile, era comparso su di un noto social network un filmato che ritraeva due cavalli, con rispettivi conduttori, lanciati al galoppo e seguiti da uno stuolo di persone a bordo di ciclomotori. Le immagini in questione, riprese con un telefonino, documentavano le fasi di una corsa clandestina, svoltasi nella prima mattinata. La gara, che si svolgeva per alcune centinaia di metri, metteva in serio pericolo la sicurezza dei cavalli e di coloro che li conducevano.
Le indagini, sulla base delle informazioni acquisite e dei sopralluoghi di polizia giudiziaria e scientifica effettuati, hanno permesso di ricostruire gli eventi e la data esatta in cui si era svolta la corsa, ovvero il 18 aprile scorso.
La Polizia è anche riuscita a scoprire l’esatta ubicazione del luogo di custodia di uno dei cavalli che aveva preso parte alla competizione, in contrada Niura. Identificato anche uno dei fantini, un minore di 17 anni.
Insieme a personale dell’Asp, gli inquirenti hanno raggiunto i luoghi dove sono stati rinvenuti tre cavalli. Eseguiti prelievi del sangue degli animali per una serie di test.
Il 17enne è stato denunciato per il reato di competizioni non autorizzate di animali e suo padre sanzionato per un totale di oltre 7.000 euro, perché i tre cavalli erano tutti sprovvisti di microchip e di registrazione del codice di identificazione aziendale.




Coppia aggredita selvaggiamente, denunciate quattro persone a Lentini

Gli agenti del commissariato di Lentini hanno denunciato un 47enne, un 19enne e due minorenni (di 16 e 17 anni) per il reato di lesioni aggravate dall’utilizzo di strumenti atti ad offendere. Secondo quanto riportato dagli investigatori, i 4 denunciati ieri pomeriggio avrebbero organizzato una spedizione “punitiva” ai danni di un giovane di 20 anni e della sua convivente. Armati di spranghe e tirapugni, hanno picchiato violentemente la coppia che ha riportato ferite guaribili rispettivamente in 30 giorni (la donna) ed in 5 giorni (l’uomo).
A far scatenare l’aggressione sarebbe stato un diverbio che i due avrebbero avuto nei giorni scorsi con uno dei due minorenni, per motivi futili, forse uno “sguardo” di troppo.
La successive indagini, con l’ausilio di immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di identificare i 4 come gli autori della violenta aggressione. Una perquisizione a casa del 47enne ha permesso di rinvenire e sequestrare una spranga di ferro, un manganello telescopico, un tira pugni in metallo, un “nunchaku” (tipica arma orientale composta da due bastoni in legno uniti da una catena) e 10 piante di marijuana, collocate in una serra artigianale, con relativa lampada alogena.