Siracusa. Rubato il defibrillatore pubblico piazzato al Monumento ai Caduti

Sembra segnato, purtroppo, il destino dei defibrillatori semiautomatici piazzati in luoghi pubblici a Siracusa. Ignoti hanno rubato il dispositivo salvavita che si trovava nell’area del Monumento ai Caduti. Indisturbati e certi di farla franca, hanno aperto la cassetta che ospitava il defibrillatore per poi asportarlo, con l’obiettivo presumibile di rivenderlo.
Stessa sorta era toccata, tempo addietro, al defibrillatore di largo XXV Luglio, altra zona centrale di Siracusa. Ed anche quella volta, nessun responsabile individuato. Dei tre originari, donati nel 2016 dai Rotary nell’ambito del progetto “Le colonne della vita”, rimane solo il defibrillatore di piazza Duomo.




Siracusa. Controllo straordinario del territorio: sanzioni per 5 mila euro, denunce e segnalazioni

Servizio straordinario del territorio. L’hanno condotto i carabinieri  della Compagnia di Siracusa nei primi giorni di questa settimana. Un’attività finalizzata a garantire la pubblica sicurezza ed in particolare il rispetto delle restrizioni anti-COVID attualmente in vigore.
Nel corso delle attività, che hanno visto l’impiego di numerose pattuglie sulle strade del territorio di competenza, i militari hanno controllato un totale di 143 soggetti e 119 veicoli di vario tipo, elevando sanzioni nei confronti di 10 soggetti sorpresi a circolare fuori dal comune di residenza o durante gli orari del coprifuoco, per un totale di circa 5000 euro. Tre soggetti sono stati anche segnalati alla Prefettura – UTG quali assuntori di sostanze stupefacenti essendo stati trovati in possesso di un totale di circa 6 grammi, suddivisi in dosi, di cocaina e hashish.
Il servizio ha portato inoltre al deferimento in stato di libertà di sette persone in circostanze diverse:
Un siracusano di 36 anni ed un 48enne, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, per aver perpetrato in concorso tra loro un furto aggravato in un supermercato. I due infatti, dopo aver sottratto merce di varia natura all’interno dell’esercizio commerciale, hanno tentato di allontanarsi velocemente ma sono stati poco dopo fermati dai Carabinieri, che erano stati avvisati del furto dal personale di vigilanza. Dopo la denuncia la refurtiva è stata restituita all’esercizio commerciale;
Una siracusana incensurata di 28 anni, incensurata, per avere allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica la sua abitazione. Il personale della società elettrica che ne gestisce l’utilizzo ha verificato che il contatore era stato manomesso per sottrarre così indebitamente l’energia elettrica ed azzerare la rilevazione dei consumi; Un 31enne siracusano è stato sorpreso sula pubblica via in possesso di un coltello a serramanico. L’arma da taglio è stata sequestrata. Un netino di 18 anni, incensurato è stato denunciato per ricettazione. E’ stato trovato in possesso di due cellulari risultati rubati e che successivamente sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Infine denunciato per evasione un siracusano di 38 anni, sorpreso dai carabinieri fuori casa nonostante sottoposti ai domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti.




Covid, i numeri: 33 nuovi positivi in provincia di Siracusa, un solo caso nel capoluogo

Sono 33 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. E’ il nuovo dato riportato nell’aggiornamento regionale quotidiano. Nel capoluogo, un solo caso di contagio rispetto a ieri. Sono 372 gli attuali positivi, in calo rispetto alla scorsa settimana. A Rosolini primo giorno con 0 nuovi contagi (a fronte di 165 positivi attuali).
In Sicilia sono 980 i nuovi positivi a fronte di 30.150 tamponi processati. Incidenza del 3,2%. I guariti sono 1.663, 30 i decessi. Gli attuali positivi sono 25.372 (-713).
Quanto alle altre province: Catania 441 casi, Palermo 184, Agrigento 90, Ragusa 82, Caltanissetta 68, Messina 50, Trapani 25, Enna 7.




Odissea al Cup del Rizza, dopo le proteste l'Asp corre ai ripari: più sportelli, più giorni

Assembramenti, lunghe attese e viaggi a volte a vuoto paiono essere ormai la normalità al Cup di Siracusa, nella cittadella della salute di viale Epipoli. Il martedì soprattutto è il giorno “nero”. L’Asp prova a correre ai ripari ed ha disposto l’incremento degli operatori di sportello e, dalla prossima settimana, disporrà l’ampliamento delle giornate di apertura. Attualmente avvengono il lunedì, martedì e mercoledì per il rilascio esenzione per patologia, il martedì e mercoledì per l’esenzione ticket per reddito, dal lunedì al venerdì per il rilascio di Piani terapeutici per presidi e ausili, il giovedì e venerdi per le tessere sanitarie. L’elenco completo è consultabile nel sito internet aziendale.
Il notevole afflusso di utenti di questi giorni agli sportelli sarebbe stato causato anche dalla straordinarietà di richieste di rilascio esenzione per patologia per accedere alla vaccinazione anticovid come “estremamente vulnerabili”.
Le persone di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria a “elevata fragilità” per sottoporsi alla vaccinazione anticovid anche senza prenotazione, non hanno però necessità di richiedere con urgenza l’esenzione per patologia, spiega una nota dell’Asp. “Agli stessi basterà recarsi al Centro vaccinale ed esibire un certificato rilasciato dallo specialista o dal medico di medicina generale comprovante la propria condizione di salute. La Direzione del Dipartimento ADISS sta provvedendo ad informare i medici di medicina generale e i coordinatori dei centri vaccinali di tale opportunità come da disposizioni regionali”.
L’esenzione ticket per reddito, intanto, è stata prorogata al 30 giugno 2021 e che, in assenza di modifiche delle proprie condizioni reddituali, il rinnovo è automatico e visibile al medico di famiglia.




I siracusani ed AstraZeneca, nei numeri la rottura del rapporto di fiducia: ieri solo 25 dosi

La campagna vaccinale in Sicilia stenta a decollare, nonostante il continuo ricorso agli open days aperti anche ai non prenotati e comunque appartenenti alle categorie target abilitate. Tra i problemi, la rottura del rapporto di fiducia tra gli utenti ed il prodotto noto originariamente come AstraZeneca.
I noti fatti di cronaca, le indagini ed i sequestri hanno causato una (naturale) reazione di diffidenza, che trova una plastica dimostrazione anche nei numeri del principale hub provinciale di Siracusa, quello di via Malta. Prendiamo ad esempio la giornata di ieri: su 979 dosi inoculate, sono state appena 25 le somministrazioni di AstraZeneca, ovvero appena il 2,5% del totale. E considerando come quel prodotto sarebbe quello destinato alla fascia più ampia di popolazione (60-79 anni), si comprende anche il motivo per cui i numeri stentino a decollare in Sicilia.
La settimana scorsa, porte aperte senza prenotazione da giovedì a domenica: ed anche in quella occasione, nonostante la buona risposta generale (quasi 5mila inoculazioni solo a Siracusa), il vaccino anglosvedese ha totalizzato 388 somministrazioni (9,2%). Poco, molto poco specie se si pensa che il 18 aprile, dopo uno dei primi open weekend del vaccino, erano state in tre giorni circa mille le dosi di AstraZeneca utilizzate all’hub di Siracusa.
Preferito di gran lunga il Pfizer, destinato però ad over 80 e soggetti fragili. Da questo punto di vista, è curiosa la ricerca di patologie da parte di alcuni utenti, desiderosi di vaccinarsi con il prodotto a Rmna e non con AstraZeneca. Spasmodica consultazione dei codici ammessi e ricerca in esami e certificati medici di sintomi assimilabili, dietro consulto con il medico di famiglia o specialista, non sembrano essere leggenda metropolitana.
Ricordiamo che da oggi potranno essere somministrate dosi di vaccino anche ai non prenotati in tutti gli hub e centri vaccinali della regione. In provincia di Siracusa sono 7, con l’hub di via Malta nel capoluogo capofila, in attesa anche del secondo hub a Portopalo.
Non tutti, ovviamente, potranno presentarsi per la vaccinazione. Vale sempre la divisione per età e categorie per cui potranno ricevere il vaccino tutti i cittadini con più di 60 anni (classe 1961 compresa) e i soggetti di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria a “elevata fragilità” (così come indicato dal Piano vaccinale nazionale). Per questi ultimi, in particolare, basterà esibire un certificato rilasciato dallo specialista o dal medico di medicina generale comprovante la propria condizione di salute.
Per cercare di ridurre al minimo i disagi all’esterno, gli hub vaccinali saranno organizzati con corsie dedicate di prefiltraggio: oltre a quelle riservate ai cittadini già prenotati, verranno infatti allestiti dei corridoi proprio per i soggetti over 60 e per le persone con patologie a elevata fragilità. Proprio come accaduto durante le ultime giornate “open” del vaccino.




Ma quante persone lavorano all'hub vaccinale? Non solo medici e infermieri: ecco i numeri

Quante persone lavorano ogni giorno all’hub vaccinale di Siracusa? La risposta a questa domanda da la misura della complessità della macchina messa in moto e che da oggi torna a vaccinare anche i non prenotati nelle categorie over 80, over 60 e fragili.
Iniziamo dai volontari in servizio all’esterno e in funzione di accoglienza. Sono 5 le organizzazioni di volontariato a supporto e garantiscono mediamente un totale di 18 volontari, nelle ore di apertura del centro di via Malta.
Capitolo medici. Per l’anamnesi che viene svolta all’interno, attraverso l’esame dei certificati e il confronto con il paziente, lavorano 10 camici bianchi. Gli infermieri para-medici, centrali per il buon funzionamento di tutto il processo, sono invece 19. Le postazioni vaccinali vere e proprie sono 11. A queste persone si devono poi aggiungere i 18 amministrativi Asp, distribuiti tra accoglienza e le 8 postazioni pc con stampante all’interno dell’hub.
Intanto, l’ultima verifica tecnica ha “promosso” lo stato manutentivo e funzionale dei 10 gazebo esterni, dal tunnel accoglienza al prefiltraggio; verificata anche la tenuta delle 5 panchine per l’utenza e soprattutto la funzionalità dei 3 frigoriferi 7006 dove vengono conservati i vaccini, nel rigoroso rispetto della catena del freddo. A garantire la continua erogazione di energia elettrica, anche due gruppi elettrogeni pronti ad entrare in funzione qualora ve ne fosse la necessità.




La zona rossa è prorogata a Lentini dopo errori veri o presunti. Balletto di cifre, ma è lockdown

La zona rossa prorogata a Lentini è un clamoroso errore di calcolo o di comunicazione oppure no? La vicenda diventa un giallo, arricchito di ora in ora di nuovi dettagli. Prima una nota con cui l’Asp ammette l’errore nei dati relativi all’incidenza, con tanto di scuse e quindi invita a chiedere la revoca della proroga della zona rossa. Poche ore, un’altra comunicazione dove in realtà si confermerebbe il dato precedente con incidenza quindi sopra al parametro dei 250 positivi per 100.000 abitanti che a Lentini, questa settimana, si sarebbe attestato a 303. Il che significa conferma della zona rossa. L’errore, viene spiegato dopo le verifiche, sarebbe in realtà stato “banale”: alla richiesta di conferma dei numeri da parte del sindaco di Lentini, Saverio Bosco, sarebbe stato comunicato il dato di Carlentini. Tecnicamente una svista e non, pertanto, quell’errore di calcolo di cui si parlava nella precedente nota inviata via pec al Comune di Lentini.
A questo punto, resta confermata la zona rossa per la cittadina della zona nord della provincia siracusana, in un balletto nelle ultime ore che ha visto alternarsi umori e reazioni. Come quella del primo cittadino che ha duramente criticato “la superficialità con cui viene affrontato il tema”, puntando il dito su quella che ha definito sui social “mera ignoranza aritmetica dei singoli funzionari”.
In una prima fase, la stessa Asp aveva parlato di un errore nel flusso partito dal data manager aziendale. Cosa che avrebbe causato l’indicazione errato del tasso di incidenza, “di molto superiore a quello reale”. Ma poche ore dopo questa comunicazione, l’ulteriore verifica ha portato alla conferma dei dati precedentemente inviati allo stesso sindaco. Insomma, Lentini resta in zona rossa. La vicenda, invece, si rivela un pastrocchio che può trovare un parziale alibi nella complessità del momento. Restano le scuse.




Via alla riqualificazione di piazza Euripide, cambia la circolazione: ecco il nuovo volto dell'area

Cambia, fino al 31 luglio, la circolazione veicolare nell’area di piazza Euripide, Largo Gilippo e Sbarcadero, interessata da lavori di riqualificazione funzionale. L’ordinanza di modifica sarà in vigore dalle 7 di lunedì 3 maggio e fino alle 18 del 31 luglio. Si tratta di una mini rivoluzione del traffico, anche se temporanea e finalizzata allo svolgimento degli interventi.  Nel dettaglio, sono stati disposti il divieto di sosta con rimozione coatta su tutta la piazza; il divieto di transito nel tratto interposto tra via Epicarmo e via Agatocle; il divieto di sosta con rimozione coatta nell’area interposta tra la piazza e largo Gilippo; il divieto di sosta con rimozione coatta 0-24 ambo i lati, in largo Gilippo, nel tratto interposto tra viale Diaz e via Agatocle.
I veicoli provenienti da viale Cadorna, per raggiungere largo Gilippo, dovranno proseguire per via Epicarmo, svoltare a sinistra per via Ierone II, immettersi in via Agatocle e svoltare a sinistra per largo Gilippo. Anche i bus effettueranno per tutto questo periodo dei percorsi alternativi, come comunicato dall’Ast, l’azienda siciliana trasporti.

L’area cambierà volto nel giro di alcuni mesi. Il contratto è stato firmato nei giorni scorsi. Importo poco meno di un milione di euro, finanziati dal bando periferie. E’ la Coger di Mussomeli ad essersi aggiudicata l’opera. Progetto redatto dall’architetto Andrea Albanese. Avvio del cantiere previsto per il 3 maggio, salvo imprevisti.
In un video ecco il dettaglio dei lavori che saranno eseguiti.




Rimosso il direttore amministrativo dell'Asp, Iacolino: "io pugnalato alle spalle". Il Pd chiede spiegazioni

Mentre si cerca di potenziare la campagna vaccinale e la sanità locale è impegnata a contrastare il covid e le sue varianti, arriva la notizia della “defenestrazione” del direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa, Salvatore Iacolino. Dopo qualche giorno di silenzio e riflessione, mentre la notizia iniziava a circolare negli ambiti politici siracusani, rompe il silenzio il diretto interessato. E lo fa con un lungo post sui social.
“Qualche giorno fa si è interrotta improvvisamente, con un provvedimento di Salvatore Lucio Ficarra (dg Asp di Siracusa, ndr) la mia esperienza professionale, durata 16 mesi, di direttore amministrativo aziendale a Siracusa. Nelle sedi competenti si valuterà il provvedimento ed i comportamenti che lo hanno preceduto”, dice subito annunciando quindi il ricorso alle vie legali. “Non è semplice difendersi quando ti pugnalano alle spalle”, scrive tra l’altro l’ex direttore amministrativo, quasi adombrando manovre o complotti ai suoi danni. “La partita, però, è appena iniziata. Ed io posso guardare in faccia chiunque”.
Salvatore Iacolino passa poi a tracciare un bilancio della sua permanenza a Siracusa, senza fare sconti – tra le righe – al manager della sanità provinciale. “La pandemia ha caratterizzato questa esperienza, in una provincia meravigliosa, che rimane intensa e ricca di soddisfazioni. Un avvio in salita per un caso Siracusa che Report, plasticamente, consegnò nella primavera 2020 all’Italia intera. Costretto a rimboccarmi le maniche per sopperire alle continue tensioni ed alle carenze registrate dai cittadini, dalla politica e dai sindacati e scolpite nella intervista di Report a Ficarra, ho messo responsabilmente le mie energie, con la collaborazione leale di tanti professionisti dell’Azienda, al servizio della comunità siracusana”, dice senza fare sconti, tra le righe, al dg della sanità siracusana. “Spero di essere riuscito a lasciare un segno nella organizzazione aziendale e nelle relazioni sindacali. I messaggi e le telefonate di solidarietà ricevute dai dirigenti, dagli operatori sanitari, dai sindacati e dai collaboratori della provincia di Siracusa mi hanno lusingato”.
Anche il Pd di Siracusa è intervenuto nella vicenda, con Marika Cirone Di Marco. “La notizia (della risoluzione del rapporto con Iacolono, ndr) ha provocato sconcerto nell’opinione pubblica siracusana, tanto più in un momento nel quale sulla sanità sono appuntati molti sguardi e riposte molte aspettative. La scelta di rescindere anzitempo il contratto rinnovato solo qualche mese fa si inserisce nella fattispecie di provvedimenti assai rari cui è nella facoltà di ricorrere in presenza di fatti gravi e solida documentazione. Doveroso per gli utenti, ma anche per il personale sanitario, porsi delle domande e ambire a spiegazioni. Ancora una volta – punta la Di Marco – si impone per il DG Ficarra il dovere di illustrare pubblicamente le motivazioni all’origine della sua determinazione, lo deve in presenza di atti amministrativi di questa portata per evitare che crescano illazioni e strumentalizzazioni e sull’Asp e sul suo funzionamento si ammassino nuove ombre e sospetti”.




Incidente sulla Maremonti, carambola tra due auto e un trattore: un ferito

Incidente nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Maremonti, in direzione Canicattini, poco prima dell’ingresso del centro abitato. Nell’impatto sono rimasti coinvolti un trattore e due auto, una Mercedes ed una Fiat 600. Ad un certo punto del percorso, secondo le prime ricostruzioni effettuate a seguito dei rilievi di una pattuglia esperta della Municipale di Siracusa,  la Mercedes avrebbe superato il trattore e l’utilitaria, colpendoli e provocando un effetto carambola. Il conducente del trattore è stato condotto al Pronto soccorso. Sul posto anche i carabinieri e la polizia provinciale. La Mecedes ed il trattore sono anche stati sequestrati in quanto privi di assicurazione. Per il rilievi e le rimozioni sono state necessarie ore di lavoro. Le operazioni sono state concluse in tarda serata, viste anche le difficoltà legate al buio sopraggiunto. Le condizioni del conducente del trattore non desterebbero particolari preoccupazioni.