Covid a Siracusa: 349 attuali positivi oggi, lieve calo ma è dato più alto da gennaio

La nuova settimana si apre per Siracusa con un numero di attuali positivi in lieve calo, rispetto a ieri: sono oggi 349. Si torna quindi sotto quota 350, dopo il picco registrato ieri quando gli attuali positivi erano 363. E’ il dato più alto da gennaio, quando il capoluogo raggiunse i 558 positivi in piena seconda ondata, nei giorni immediatamente seguenti alle festività natalizie.
Ed in effetti, anche questa volta, le feste sembrano averci messo lo zampino. I contagi nel capoluogo hanno, infatti, ripreso a correre subito dopo Pasqua e Pasquetta. Il 9 aprile il totale dei contagiati attivi era di 228 persone. Il giorno dopo primo balzo: 245 (+17). Poi una continua tendenza al rialzo fino al principale rally tra il 14 e il 15 aprile: da 291 a 338 (+47). Segnali contrastanti negli ultimi quattro giorni, altalenanti: 351 attuali positivi il 16 aprile; poi un lieve calo (345) il 17; la nuova risalita (363) il 18 e quindi un nuovo calo (349).




Sei zone rosse nel siracusano: rafforzati i controlli. "Sofferenza che avremmo evitato"

Sono attualmente 6 le zone rosse attive in provincia di Siracusa: a Solarino e Rosolini si sono purtroppo aggiunte negli ultimi giorni anche Lentini, Carlentini, Ferla e Buccheri. Controlli rafforzati in entrata ed in uscita delle cittadine citate, con pattuglie delle forze dell’ordine lungo le principali vie di collegamento.
Tutte le articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri, supportate da una squadra del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e, per il comune di Rosolini, con la collaborazione della Tenenza della Guardia di Finanza di Noto, stanno svolgendo mirati servizi di controllo. “Sorveglianza ed attività informativa fornita ai cittadini, intendono aumentare la consapevolezza del rischio poiché ognuno di noi è chiamato ad impegnarsi, anche nei piccoli gesti, per scongiurare il propagarsi della malattia”, spiegano dal Comando provinciale.
Ad oggi, nelle sei cittadine in zona rossa, i Carabinieri hanno controllato circa 150 attività commerciali e 400 persone: 48 sono state sanzionate (assenza di giustificato motivo per uscire di casa, niente mascherine, violazione del coprifuoco o del divieto di ingresso e di uscita dal proprio Comune).
A Rosolini, dal 4 aprile scorso (data di istituzione della “zona rossa”) i Carabinieri hanno sanzionato e disposto la chiusura provvisoria di due bar, i cui titolari ospitavano al loro interno alcuni avventori intenti a consumare bevande, contravvenendo alle disposizioni circa l’asporto di cibi e bevande. Per un altro bar, che ha consentito ad alcuni avventori di stazionare all’interno dell’attività, è stato richiesto un provvedimento di chiusura alla Prefettura di Siracusa.
Nei Comuni di Lentini e Carlentini, dall’istituzione della “zona rossa”, ovvero dal 17 aprile sono stati controllati 33 esercizi commerciali, 85 soggetti e sanzionate 2 persone.
I Carabinieri intensificheranno i controlli anche a Buccheri e Ferla che dalla mattinata odierna sono passati anch’essi nella fase più delicata per il contenimento della pandemia per impedire che vengano poste in essere condotte che potrebbero ritardare il ritorno alla normalità.
“La zona rossa è una sofferenza per tutta la città, un sacrificio che ognuno di noi avrebbe voluto evitare”, spiega il sindaco di Lentini, Saverio Bosco. “Zona rossa vuol dire controlli e sanzioni, ringrazio le forze dell’ordine che stanno presidiando il territorio. A nessuno piace questa condizione, ma a nessuno altresì piacerebbe avere a che fare con il virus e con le conseguenze nefaste che potrebbe causare. Buon senso, rispetto delle regole e vaccini sono le armi per cominciare ad uscire da questo incubo. Le polemiche, la caccia all’untore contribuiranno soltanto a rendere più difficile questo già complicato periodo”.




La paura del contagio: il funerale diventa un sospetto focolaio. "Nessuna correlazione"

In una piccola comunità come quella di Buccheri, è quasi caccia all’untore. O almeno al momento in cui il covid è “sfuggito” di mano nella cittadina montana che oggi si ritrova in zona rossa rafforzata. Sono 15 gli attuali positivi, 3 in età scolastica. Dopo un primo cluster di 8 contagi, in 72 ore la velocissima evoluzione ed il superamento della soglia di allerta, con relativo provvedimento regionale di indizione della zona rossa.
E tra i “pare” ed i “si dice” finisce al centro delle attenzioni anche un recente funerale, ampiamente partecipato. “E’ quello che ha generato l’ultimo focolaio”, ripetono in paese. Ma il sindaco, Alessandro Caiazzo, dà un’altra versione. “Al di là delle tane persone presenti, non credo che quel funerale sia stato focolaio di contagi. Lo dico sulla scorta dei dati: i soggetti contagiati non hanno alcuna correlazione diretta con quel rito”, spiega il primo cittadino di Buccheri. “Gli 8 casi originari sono stati registrati ben prima del funerale in questione. Il defunto era un carissimo concittadino, molto conosciuto. Siamo un piccolo paese, quando qualcuno va via la comunità si stringe alla famiglia. Anche io ero presente e posso dire che i dispositivi di sicurezza ed i protocolli sono stati rispettati all’interno della chiesa. Peraltro ho chiesto al parroco di non procedere come abitudine con la benedizione all’esterno, in piazza Matrice. Così il deflusso è stato regolare e senza assembramenti”.
Come, allora, si è diffuso il contagio a Buccheri? Il sindaco Caiazzo offre una interpretazione. “Considerando come colpiti siano nuclei familiari a sè stanti e con la presenza di tre positivi in età scolare, credo che il virus abbia fatto un piccolo giro attraverso l’istituzione scolastica”.

15 positivi (800 su 100.000)




Vaccini anti-covid: oltre 33mila dosi di Moderna in Sicilia, 2.100 per Siracusa

Altre 33.400 dosi di Moderna sono in consegna in Sicilia. La nuova dotazione viene distribuita tra le farmacie ospedaliere dal corriere espresso Sda di Poste Italiane che si occupa delle consegne dei vaccini anti-covid in Sicilia. A Siracusa assegnate 2.100 dosi, dopo le 1.100 di AstraZeneca della scorsa settimana. Le altre dosi sono diretta a Giarre (7.000), Palermo (8.200), Milazzo (5.400), Enna (1.900), Erice Casa Santa (2.500), Ragusa (1.900), Agrigento (2.500), e Caltanissetta (1.900).




Covid a scuola, la scelta di prudenza della Raiti e le due classi in quarantena alla Costanzo

Non ancora una vera quarantena è piuttosto una scelta di “prudenza” adottata dalla stessa scuola. Due classi del comprensivo Raiti di Siracusa passano in didattica a distanza fino a data da destinarsi, “in attesa di comunicazioni specifiche da parte dell’Asp”, come recita la comunicazione inviata dalla dirigenza scolastica alle famiglie.
Un caso di positività è stato accertato e riguarda un genitori di alunni che frequentano una classe di scuola dell’infanzia e una di scuola elementare. L’istituto motiva la scelta di anticipare le decisioni dell’Asp “onde evitare il rischio di eventuali contagi”.
Due classi in quarantena, invece, al comprensivo Costanzo di Siracusa. Sono emersi altrettanti casi di contagio che riguardano, questa volta, due studenti di scuola elementare. L’Asp ha adottato il provvedimento consequenziale, disponendo la quarantena e la ricostruzione a ritroso della catena dei contatti. Le lezioni per le due classi proseguiranno in didattica a distanza. I due positivi stanno bene e si trovano in isolamento domiciliare con pochi o lievi sintomi.




Riaperture dal 26 aprile: ristorazione e turismo, piovono perplessità. "E' una boutade"

Riaperture dal 26 aprile, ma solo in zona gialla. L’annuncio già divide il mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi siciliano: la regione, purtroppo, non ha indicatori tali da passare in giallo nel giro di una settimana. Ma è soprattutto la sostanza del provvedimento a non piacere: “è una boutade”, spiegano più voci avanzando il sospetto che sia solo una mossa politica che libererebbe, peraltro, il governo dal “problema” ristori.
L’idea di Roma è di ripartire dal 26 aprile nelle regioni gialle, con la ristorazione all’aperto consentita a pranzo e cena. Per l’utilizzo dei posti a sede all’interno dei locali è previsto lo stop almeno fino all’uno di giugno.
“Non è accettabile la previsione di aprire subito all’aperto e solo in zona gialla. Il comparto può e deve ripartire, ma occorre da subito prevedere protocolli per la riapertura in tutte le zone anche con ulteriori restrizioni. Ma se si riapre non si può richiudere se si torna in arancione o rosso”, è la posizione di Cna sintetizzata dal siracusano Gianpaolo Miceli. “A questo si aggiunga che è necessario gradualmente aprire anche al chiuso, con presenze ridotte e ulteriori precauzioni ma non a giugno”.
E c’è poi il tema della strategia: aprire per far che? Quale è l’offerta turistica di Siracusa e della Sicilia? Cosa e come viene piazzata sul mercato internazionale dall’Italia che cerca di ricominciare a vivere?

Di questi temi ne abbiamo parlato con Giovanni Guarneri:




La Pillirina riaccende il mondo ambientalista: "Abitazioni? Incompatibili con la tutela"

E’ sufficiente il parere positivo della Soprintendenza al progetto di ristrutturazione di Elemata, alla Pillirina, per riaccendere il mondo ambientalista siracusano. Le principali associazioni, riunite nel cartello Sos Siracusa, mostrano tutta la loro perplessità e si preparano ad una nuova “battaglia”.
La società proprietaria dei terreni alla Pillirina ha chiesto autorizzazione per ristrutturare i caseggiati della batteria costiera di punta della Mola. Quelle casematte diventeranno abitazioni residenziali, incompatibile per ora anche la semplice “conversione” a case vacanze. “Ma come può essere compatibile l’uso residenziale dei caseggiati con il valore storico della batteria militare costiera ma soprattutto con le norme di salvaguardia del vigente Piano Paesaggistico e della Zona Speciale di Conservazione?”, si domandano da Sos Siracusa. “Quegli strumenti impediscono la realizzazione di nuove strutture, strade, piste o scavi, proprio per impedire un maggiore carico urbanistico su un territorio per il quale è stata previsto il massimo livello di tutela”. Ad onor del vero, nel suo parere la Soprintendenza ricorda il divieto di costruire nuovi volumi ed altre opere che vadano oltre il recupero dell’esistente. Vietati anche scavi e movimentazione terra di ogni tipo.
Per Sos Siracusa deve intervenire ora l’amministrazione comunale “per tutelare l’interesse pubblico su un’area diventata ormai Patrimonio autentico della Città, al pari di Ortigia e dell’Area Archeologica della Neapolis, riconosciuta ed apprezzata dai turisti di tutto il mondo”.
Per la Pillirina da alcuni anni si parla anche di riserva terrestre da istituire. Una richiesta che viene rilanciata a più voci dal mondo ambientalista, per “metterla al riparo da qualunque tentativo di urbanizzazione e donarla al bene comune e al godimento pubblico delle future generazioni”.
Ma prima di ragionare di riserva, bisognerebbe spendere due parole anche per il dissesto idrogeologico in atto su quella falesia. Oggi quegli stessi accessi al mare, inclusa la zona della batteria costiera, sono inibiti proprio per il rischio di cedimenti e crolli. E questo non pare far notizia.
Sul fronte politico, Lealtà&Condivisione non nasconde grandi perplessità e rispolvera l’idea che si voglia comunque creare un residence esclusivo. “Non è conciliabile con la tutela archeologica, paesaggistica ed ambientale del sito. E sbaglieremmo, come amministrazione comunale, presto chiamata a pronunciarsi, se non prendessimo nella giusta considerazione tutti questi elementi e, soprattutto, l’interesse primario della collettività in quello che non è un tratto di costa qualunque, da privatizzare come (purtroppo) molti altri, ma è un bene comune. Per la sua storia, che è la nostra, e per la sua bellezza, che è di tutti”. Forza di maggioranza, L&C parte in pressing sul sindaco Italia.




Droga alle case parcheggio di Siracusa, arrestato un 22enne dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza lo ha sorpreso con 47 dosi di marijuana nella nota piazza di spaccio delle case parcheggio, a Siracusa. Un 22enne è stato posto ai domiciliari mentre un 25enne che si trovava in sua compagnia è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di stupefacenti.
Anche l’abitazione del più giovane dei due è stata sottoposta a perquisizione, con l’ausilio del cane antidroga Hold. I baschi verdi hanno rinvenuto e sequestrato così diverse dosi di cocaina e marijuana, per un peso complessivo di circa 37 grammi, oltre a 200 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita.
Nei giorni scorsi, un’attenta ricognizione della stessa zona, aveva permesso ai Finanzieri di rinvenire 6 dosi di crack abilmente occultate all’interno di un’intercapedine del muro perimetrale di una palazzina.
Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per cercare di individuare i canali di approvvigionamento del pusher.




Un nuovo parco delle sculture per Siracusa, il Comune cerca un direttore artistico

Dopo il non entusiasmante risultato di Rebuilding the future, il parco delle sculture lungo la pista ciclabile Maiorca, il Comune di Siracusa ci riprova. E’ in pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente l’Avviso pubblico per la selezione, per titoli, per il conferimento dell’incarico di direttore artistico di un nuovo “Parco delle sculture”. Sorgerà nell’area del Mura Dionigiane e fa parte, come sub intervento, del progetto integrato per la “Riqualificazione sociale e culturale dell’area urbana degradata della Mazzarrona” nell’ambito dell’iniziativa “Siracusa e le nuove centralità urbane” che si inserisce nel filone della riqualificazione urbana e la messa in sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo lanciata nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tra i compiti del direttore artistico, la “individuazione del tema specifico del progetto e la selezione dei quattro artisti emergenti per la realizzazione delle previste 4 sculture”. La scelta avverrà con procedura comparativa pubblica attraverso l’esame dei titoli e dei curricula presentati. Tra i requisiti richiesti una “comprovata esperienza, almeno triennale anche non continuativa, nella direzione artistica di rassegne culturali o di spettacolo con budget, per ogni evento, di almeno 50mila euro; o di direzione artistica di mostre o rassegne d’arte contemporanea di rilevanza nazionale o internazionale”; “una rete di relazioni nazionali ed internazionali nei settori dell’arte, della cultura e dello spettacolo”.
Gli interessati avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione dell’Avviso sul sito istituzionale dell’Ente per presentare le domande con Raccomandata A/R, con pec o direttamente presso il protocollo del Comune.

foto: quello che resta di una delle opere di Rebuilding the Future alla ciclabile Maiorca




La Corte d'Appello rigetta l'istanza dell'ex Provincia, tempo pieno per 5 lavoratori

La sezione lavoro della Corte d’Appello di Catania ha rigettato l’istanza di sospensione presentata dal Libero Consorzio Comunale nei confronti di 5 dipendenti. Il giudice ha ritenuto di confermare quanto già disposto dal Tribunale di Siracusa che aveva condannato l’amministrazione provinciale a riconoscere il diritto al consolidamento orario a 36 ore settimanali, oltre al pagamento delle maggiori retributive in favore dei cinque lavoratori, assistiti dagli avvocati Daniel Amato e Giancarlo Giuliano.
I 5 dipendenti, in forza di un avviso pubblico di selezione, nel 2011 erano stati inseriti nell’Infopoint Turistico ed uno, successivamente, tra le guardie giurate dell’Ente con un orario di lavoro a 36 ore.
“L’amministrazione provinciale preferisce spendere denaro pubblico in appelli piuttosto che riconoscere il nostro diritto e dare esecuzione alla sentenza del Tribunale di Siracusa che era ed è tutt’oggi esecutiva”, spiegano ad una voce i cinque lavoratori che si auspicano adesso un intervento degli organi di controllo. “Ci ridiano la nostra dignità lavorativa”.