Covid, i numeri: 159 nuovi positivi in provincia di Siracusa

Sono 1.229 i nuovi positivi al covid in Sicilia, a fronte di 26.229 tamponi processati. Incidenza stabile al 4,7%. I guariti sono 777, il totale degli attuali positivi è di 22.191 (+776). Registrati altri 14 decessi.
Le vittime nelle ultime 24 ore sono 14 e portano il totale a 5.029. Il numero degli attuali positivi è di 22.191 con un incremento di 439 rispetto a ieri; i guariti sono 776.
Restano alti i numeri del contagio in provincia di Siracusa: 159 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Nel capoluogo, gli attuali positivi sono poco meno di 220, dato cresciuto negli ultimi giorno e da tenere sotto controllo su base settimanale, per evitare provvedimenti da zona rossa. Sul fronte vaccini, altra giornata importante per l’hub di via Bixio dove sono oltre 800 le somministrazioni odierne.
Quanto alle altre province: Palermo 433 nuovi positivi, Catania 205, Messina 114, Trapani 53, Ragusa 51, Caltanissetta 80, Agrigento 114, Enna 20.




Siracusa. La protesta, apre ristorante a clienti palloncini: "siamo allo stremo"

Niente eccessi in piazza ma anche a Siracusa cresce la tensione tra i ristoratori. Il lungo stop dovuto alla pandemia ha messo a rischio la stessa sopravvivenza di diverse attività di ristorazione. Negli ultimi giorno, sui social siracusani sono diventato virali alcuni video realizzati da ristoratori. Messaggio di stanchezza, indirizzato al governo e dove l’ironia utilizzata nasconde a malapena la strisciante tensione.
Il ristoratore Fabrizio Messana ha “aperto” il suo locale nei pressi di piazzale Marconi per una cena particolare. Ai tavoli solo sagome di clienti, con i volti disegnati su palloncini bianchi. Messana scherza, presenta i suoi clienti e le loro storie. Ma il tono scanzonato lascia presto il posto alla cruda realtà.

Guarda qui il video

“Da 8 mesi siamo chiusi, questo vuol dire niente incassi, per cui non siamo in grado di onorare i nostri impegni”, racconta nel suo video. “Siamo stati lasciati soli in questo momento difficile per il Paese. Comprendiamo l’emergenza sanitaria ma non capiamo perché solo noi dobbiamo pagarne le conseguenze”, prosegue Messana.
“Possiamo rinunciare a tante cose ma non alla dignità e al diritto al lavoro che, in questo momento, ci viene negato. Ci viene chiesto di fare trattative per riprenderci il nostro diritto. Ci auguriamo che questa emergenza sanitaria finisca presto, perché non siamo più in grado di proseguire in queste condizioni. Siamo allo stremo e non saremo nelle condizioni di far ripartire questo Paese”.




"Barricata in casa da 17 giorni, il mio tampone è stato smarrito", la piccola odissea di una giovane siracusana

Una piccola odissea, che non si è ancora conclusa, nonostante 17 giorni di attesa. E’ la storia di una giovane siracusana, collaboratrice scolastica, risultata positiva al Covid-19 un paio di settimane dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Non è questo, tuttavia, il nocciolo della questione. Il problema vero riguarda un tampone molecolare “smarrito”, il suo. Un ritardo che comporta per la giovane siracusana l’obbligo di restare in casa, in isolamento, fino a nuovo provvedimento dell’Asp.

Proprio l’Asp, tuttavia, avrebbe comunicato alla donna di avere perso il tampone molecolare a cui si è sottoposta dopo alcuni giorni dal primo, quello che confermava l’esito positivo del primo tampone, rapido in tal caso, che la donna aveva deciso di effettuare visto un leggero mal di gola.

“La mia storia inizia il 24 marzo scorso- racconta Ida (questo il nome della giovane)- Avvertendo dei lievi sintomi influenzali, ho deciso, vivendo con due genitori anziani, di sottopormi a tampone privatamente. L’esito positivo mi ha sorpresa, avendo ricevuto, il 9 marzo scorso, la prima dose del vaccino AstraZeneca in quanto appartenente al personale scolastico. Inizialmente- racconta- l’Asp è stata solerte. Mi ha subito sottoposta a tampone molecolare e in 24 ore ho ottenuto l’esito di conferma della mia positività”. I giorni passano. Osserva l’isolamento, barricata in camera visto che convive con i genitori. Fortunatamente i sintomi spariscono in un breve lasso di tempo. L’attesa è tutta per il secondo molecolare, da cui dipende la possibilità di mettere fine alla sua quarantena.

“Si arriva al 6 di Aprile- prosegue Ida- L’Asp mi ha assicurato che il fatto di essere risultata positiva non dipende in alcun modo dal vaccino e che probabilmente avevo già contratto il virus prima ancora della prima inoculazione. In realtà questo non mi preoccupa poi tanto. Mi interessa, invece, sapere se mi sono negativizzata. Dopo il secondo tampone, passano 57 ore prima di ricevere la telefonata dell’Asp. Un sospiro di sollievo, quando ho risposto al telefono. Ma è durato un solo attimo, seguito da un nuovo momento di sconforto: il mio tampone- mi comunicano- è andato smarrito”. Necessario, a quel punto, andare nuovamente al drive in dell’ex Onp alla Pizzuta per l’ennesimo tampone. 

“Mi sono sottoposta all’ultimo tampone in ordine di tempo ieri. Le prime 24 ore sono trascorse senza alcuna notizia circa l’esito e non è escluso che, vista la carenza di reagenti, debba trascorrere ancora qualche giorno. Un’attesa snervante- aggiunge- anche se mi rendo conto che rispetto a chi si trova alle prese con sintomi più importanti, sono comunque fortunata. Pretendo, tuttavia, che dopo un anno di Covid,non ci sia più una disorganizzazione di questo tipo. Sono a casa da 17 giorni, mi ritengo una cittadina educata e paziente, ma adesso ho diritto ad una soluzione” .

Intanto, trascorsi 21 giorni, dovrebbe essere possibile tornare a uscire, a prescindere dall’esito del tampone. L’auspicio è in ogni caso quello che prima di quella data arrivi il tampone e che magari sia negativo, come quello dei genitori della donna, mai risultati positivi.




Siracusa. "Il campo scuola preso d'assalto, assembramenti ogni giorno": vietato l'ingresso agli accompagnatori

“Un numero spropositato di persone all’interno del campo scuola Pippo Di Natale, regolarmente preso d’assalto, con assembramenti testimoniati, non solo dalle foto scattate all’interno, ma anche dal numero di auto parcheggiate nei pressi dell’ingresso e fino al Teatro Greco”. A protestare sono alcuni cittadini, genitori di ragazzi che, iscritti a corsi di atletica con società sportive, si ritrovano alle prese con una situazione che definiscono “ingestibile e inaccettabile”.

Oltre a chi frequenta corsi, all’interno dell’area sportiva, si ritrovano tutti coloro i quali vogliono fare attività all’aperto e, fino a pochi giorni fa, anche numerosi accompagnatori.

L’assessore allo Sport, Andrea Buccheri ricorda che ” in zona arancione, l’attività motoria e quella sportiva di base restano consentite in centri e circoli sportivi esclusivamente all’aperto, previo rispetto del distanziamento e delle altre precauzioni previste dai protocolli indicati dalla normativa. Il campo scuola è un’area di 19.000 metri quadrati. Per porre un argine alla situazione- spiega l’assessore- abbiamo vietato l’ingresso agli accompagnatori. Capitava che per ogni bambino ci fossero nuclei familiari al seguito. Abbiamo allora deciso di consentire l’accesso ad un solo accompagnatore per i minorenni. I maggiorenni entrano, invece, da soli”.

A rendere note le disposizioni è un cartello posto all’ingresso del campo scuola. Secondo diverse segnalazioni, tuttavia, non sarebbe particolarmente rispettato, visto che non sarebbero previsti controlli all’ingresso.




"Troppe feste a Noto, così rischiamo la Zona Rossa": il sindaco chiede accortezza

Contagi in aumento a Noto. Il sindaco, Corrado Bonfanti contesta il comportamento di cittadini che hanno organizzato feste in casa, ritenendole presunta causa dell’incremento del numero di positivi. 45 nelle scorse ore. Secondo il primo cittadino i party con bambini e le attività ricreative organizzate avrebbero portato Noto ad un passo dalla Zona Rossa. L’appello del sindaco ai suoi concittadini è quello di assumere comportamenti responsabili al massimo, come nelle scorse settimane, quando la situazione è stata tenuta sotto controllo. Il rischio di chiusure ulteriori sarebbe- ha fatto notare Bonfanti- una tegola ulteriore sull’economia locale.

Intanto Priolo e Buscemi hanno terminato il loro periodo di Zona Rossa. Ieri in provincia di Siracusa sono stati registrati 110 casi in più rispetto alle 24 ore precedenti.




Beni Culturali, nuovo soprintendente per Siracusa: l'architetto Salvatore Martinez

Il nuovo soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa è l’architetto Salvatore “Savi” Martinez. Firmato dal dirigente generale del Dipartimento regionale il decreto di nomina. Prende il posto di Donatella Aprile, anche lei architetto, passata a guidare la Soprintendenza di Catania, mantenendo sino ad oggi l’interim a Siracusa.
Siracusano, Martinez è dal 2017 0p00residente della commissione Urega di Siracusa.




Siracusa. I 169 anni della polizia, i numeri di un anno di Covid: 246 arresti da marzo 2020

Un anno di lavoro intenso per la polizia anche in provincia di Siracusa. In occasione della celebrazione del 169esimo anniversario della sua fondazione, in Questura ha avuto luogo una breve e contingentata cerimonia a cui ha preso, insieme al questore, Gabriella Ioppolo, anche il prefetto, Giusi Scaduto, nel cortile di viale Scala Greca.

Nel bilancio tracciato come di consueto, quest’anno emergono certamente i numeri legati al contenimento della pandemia: 500 ordinanze di servizio nell’anno. Temi caldi, l’emergenza immigrazione, appesantita dalla presenza di rada al Porto di Augusta, di almeno due “navi quarantena” (si sono registrati 91 sbarchi e accolti, quindi trattati, 7005 soggetti extracomunitari)

In tema di violenza di genere, sono stati oltre 50 i “codici rossi”, che hanno consentito alla polizia di mettere in sicurezza 21 donne vittime di violenza e i loro figli minori.

Nell’ambito delle Misure di Prevenzione, il Questore Gabriella Ioppolo ha emesso 54 avvisi orali, ed ha proposto all’Autorità Giudiziaria competente, ai fini dell’applicazione della sorveglianza speciale, 37 persone. Sempre su proposta del Questore, il Tribunale Misure di Prevenzione ha disposto, nei confronti di due affiliati al clan Trigila di Noto, in due diversi momenti, il sequestro ai fini della confisca, di patrimoni illecitamente costituiti, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.

Tra le attività condotte in tema di prevenzione e sensibilizzazione, si ricorda il progetto “Icaro”6, sponsorizzato dalla Polizia Stradale, che ha visto coinvolti, da remoto, in collegamento in diretta su FMITALIA, 11.000 studenti di  21 Istituti scolastici della provincia siracusana, è stato un vero successo in termini di entusiasmo ed apprezzamento.

Da marzo 2020 al mese scorso sono state arrestate dalla polizia in provincia 246 persone( 104 solo in materia di stupefacenti) mentre quelle denunciate in stato di libertà 1469.

 




Siracusa. Continue evasioni dai domiciliari dopo l'arresto per droga: in carcere 59enne

Si aprono le porte del carcere di “Cavadonna” per  Claudio Violante, arrestato nella notte tra i 22 e il 23 marzo scorso nell’ambito dell’operazione antidroga dei Carabinieri contro la piazza di spaccio della zona Santa Lucia. L’uomo era stato posto ai domiciliari ma in diverse occasioni era stato sorpreso a violare le restrizioni cui era prescritto. L’uomo era evaso per andare a prendere un caffè al bar come per portare in giro in cane e in diversi casi, rintracciato, aveva fornito fantasiose scuse per motivare le sue violazioni. L’autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento di aggravamento della misura cautelare. I militari hanno pertanto condotto l’uomo nella casa circondariale di Siracusa.




VIDEO. Zona industriale, tra crisi e rilancio: per la transizione energetica serve il Recovery

E’ un momento complesso per la zona industriale siracusana. Il grande polo della raffinazione a metà tra crisi e rilancio. Il settore soffre, anche per i contraccolpi del covid ed il calo dei consumi. Si parla allora di necessaria transizione energetica e decarbonizzazione, con la creazione di nuove linee di produzione. I progetti ci sono, ma serve anche il supporto di corposi finanziamenti. Quelli che il Recovery potrebbe mettere sul piatto per uno degli asset produttivi del Paese da sempre strategico. Ma ad oggi i progetti siracusani sono fuori dal Pnrr. E rimanendo fuori, si rischia il declino. Il cerino in mano lo ha la politica. Di questi temi ha parlato su FMITALIA Claudio Geraci (Isab Lukoil).




Covid: 110 nuovi positivi in provincia di Siracusa, 750 inoculazioni all'hub vaccinale

Sono 1.505 i nuovi positivi al covid in Sicilia a fronte di oltre 32mila tamponi processati. Incidenza al 4,6% con la regione al quinto posto oggi per contagi. I guariti sono stati 6.022, gli attuali positivi passano a 21.752 (-4.475). Registrati 258 decessi ma attraverso un ricalcolo complessivo.
In provincia di Siracusa sono 110 i nuovi casi di contagio finiti nel report ufficiale della Regione e comunicati all’Iss. La nota positiva da Priolo e Buscemi che non sono più, da oggi, in zona rossa rafforzata. Nel capoluogo il totale degli attuali positivi supera i 200 casi: +100% rispetto ad inizio marzo. All’hub vaccinale di via Bixio effettuate oggi circa 750 inoculazioni.
Questi i casi nelle altre province: Palermo 471 nuovi casi, Catania 238, Agrigento 181, Trapani 135, Messina 128, Caltanissetta 110, Ragusa 84, Enna 48.