La morte di Renzo Formosa, appello della mamma a pochi giorni dal processo

Il 19 settembre è il giorno della prima udienza del processo per la morte di Renzo Formosa. A due settimane dall’appuntamento in aula, la mamma dello sfortunato 15enne lancia un appello. Parole accorate, rivolte al nuovo procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino. “Da mamma e da donna, chiedo più attenzione verso questo processo. Non parliamo di caramelle, io ho perso un figlio di 15 anni”, alcune delle sue parole.
In precedenza, erano stati presentati tre patteggiamenti respinti dal gip perchè non giudicati congruità alla gravità dei fatti.
Renzo Formosa perse la vita nell’aprile di due anni fa in seguito ad un drammatico incidente in via Bartolomeo Cannizzo. Mentre rientrava a casa da scuola, il suo scooter venne centrato da una Panda. Alla guida dell’auto c’era Santo Salerno, oggi 24enne, accusato di omicidio stradale.
Del caso si sono occupate trasmissioni nazionali come Le Iene e Chi l’ha visto?, concentratesi in particolare sulle fasi dei rilievi e presunte omissioni.




Corse clandestine di cavalli nel siracusano, indagini in corso. Esposto in Procura di Ihp

L’associazione italiana di protezione del cavallo “Ihp” ha presentato un esposto alla Procura di Siracusa per maltrattamento di animali. “Grazie a un articolo del giornalista Paolo Borrometi siamo venuti a conoscenza dell’ennesima corsa clandestina sulla pelle dei cavalli in un luogo non meglio precisato del Siracusano”, spiegano con una nota.
Esiste anche un video della corsa clandestina, finito sui social e pubblicato su laspia.it. Nelle immagini si vedono due cavalli condotti alla “partenza” su un rettilineo di una strada a scorrimento veloce, circondati e seguiti da moto e scooter. Attaccati ai cavalli, due sulky, carrettino a due ruote, normalmente utilizzate nelle corse di trotto. “La folle corsa sull’asfalto dura quasi due minuti: i cavalli vengono spronati con le redini, col frustino, ma soprattutto con urla forsennate e colpi di clacson”, spiegano allarmati gli autori dell’esposto.
La cosa non era comunque passata inosservata. I Carabinieri del comando provinciale hanno avviato delle indagini per ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili.
Il codice penale punisce infatti chi promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica. La pena è aumentata se le predette attività sono promosse utilizzando videoriproduzioni o materiale di qualsiasi tipo contenente scene o immagini dei combattimenti
o delle competizioni e se il colpevole cura la ripresa o la registrazione in qualsiasi forma dei combattimenti o delle competizioni. Inoltre punisce le scommesse: non è raro, infatti, che vi siano puntate in denaro sui partecipanti a corse clandestine.

foto: un frame del video incriminato




Siracusa. Arrestato ladro seriale, sarebbe autore di 13 furti in abitazioni e negozi

Le prove raccolte non lascerebbero molti dubbi. Sarebbe proprio lui, il 40enne Sebastiano Garofalo, indagato per svariati furti, alcuni anche solo tentati. I Carabinieri della Stazione Ortigia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico, emessa dal Tribunale di Siracusa, su richiesta del pm Gaetano Bono.
“Gravi, precisi e concordanti” vengono definiti gli elementi di prova raccolti circa la responsabilità dell’uomo nella commissione di ben 13 furti. Presi di mira esercizi commerciali e abitazioni di Ortigia, tra dicembre 2018 e agosto 2019.
Il modus operandi criminoso di Sebastiano Garofalo, detto “u cavaleri”, era sempre lo stesso: agiva nottetempo incurante delle telecamere presenti in zona, a volto scoperto. Scassinava le porte d’ingresso di negozi del centro storico e abitazioni private, alcune anche locate a turisti, utilizzando, in una occasione anche un’autovettura come ariete. Una volta all’interno, trafuga il denaro all’interno dei registratori di cassa o dei portafogli delle persone, e poi qualsiasi altro oggetto ritenuto di valore: occhiali da sole, foulards, bottiglie di superalcolici, e apparecchiature elettroniche di vario tipo tra le quali termometri digitali, sigarette elettroniche, un apparecchio aerosol, computer portatili.
Le indagini hanno preso avvio nel dicembre del 2018, a seguito delle prime denunce di furto subito dai titolari degli esercizi commerciali del centro storico. Le immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nelle aree colpite dai furti hanno fornito un contributo determinante, permettendo di riconoscere Garofalo, pluripregiudicato. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.




Siracusa. Asacom, firmato il contratto per il servizio di assistenza agli studenti disabili

E’ stato firmato questo pomeriggio il contratto che consentirà la ripartenza del servizio di assistenza agli studenti disabili (oltre 200) alla ripresa dell’anno scolastico. Si tratta del noto servizio Asacom. Sono 19 le cooperative sociali e le associazioni coinvolte per assicurare l’assistenza agli 200 studenti diversamente abili che frequentano le scuole superiori della provincia.
Si tratta di contratti relativi al servizio di trasporto e assistenza all’autonomia e alla comunicazione. La firma del contratto arriva dopo la delibera approvata dal Commissario straordinario del Libero Consorzio (ex Provincia), Carmela Floreno. Le cooperative e le associazioni sono state scelte dalle famiglie degli studenti tra gli enti accreditati.




Sversamento di sostanze oleose nella rada di Augusta, è giallo sulla natura e la fonte

La segnalazione risale alla giornata di domenica, con una nota della Capitaneria di Porto di Augusta: sversamento di idrocarburi in rada, dal pontile Nato. Attivate le procedure di contenimento in mare. Informate dell’accaduto le autorità competenti.
“Lo scorso 1 settembre, durante un’attività di controllo periodico presso il Pontile Marina Militare di Augusta (detto pontile Nato), il personale di sorveglianza ha notato la presenza di sostanze oleose nello specchio acqueo antistante la radice del molo. La superficie interessata è stata prontamente circoscritta e, successivamente, le sostanze oleose rimosse attraverso panne assorbenti e con l’ausilio di mezzi navali e terrestri della locale Capitaneria di Porto e della ditta SNAD”, recita la nota ufficiale della Marina Militare.
Al momento sono in corso le analisi dei campioni della sostanza oleosa per individuarne la natura e la fonte. Da una prima analisi, “si escluderebbe la presenza di falle nella condotta per la quale comunque è stata disposta una verifica dello stato di integrità. La condotta, precauzionalmente, è stata chiusa alle operazioni di rifornimento combustibili ed è stata ridotta la pressione interna”.
Continua il monitoraggio dello specchio acqueo interessato al fine di verificare eventuali ulteriori fuoriuscite.




Resort sull’isola di Capo Passero, Legambiente: “ci opporremo ad ogni costo”

Il progetto del resort sull’isola di Capo Passero a Portopalo andrà avanti: il Tar ha annullato il decreto della Regione. “È un’altra perla del tribunale amministrativo che si aggiunge a quelle degli anni passati. Sia chiaro a tutti che impediremo a tutti i costi la realizzazione del resort sull’Isola di Capo Passero”. Cosi Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente. “Già nel 2017 abbiamo contrastato la realizzazione del progetto presentando un ricorso gerarchico alla Regione che aveva, quindi, annullato il parere favorevole condizionato rilasciato dalla Soprintendenza di Siracusa. Intanto chiamiamo nuovamente la Regione alle sue responsabilità e ci appelliamo immediatamente al Cga”.




Siracusa. Sistema “Nose”, Confindustria promuove l’app anti-miasmi

“Utile l’App Nose per segnalare odori molesti” . Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona si inserisce così nel dibattito che ha fatto seguito a quanto stabilito nell’ambito del tavolo prefettizio e difende l’iniziativa dell’Assessorato Regionale, dell’Arpa e del CNR , che “va -chiarisce Bivona- nella direzione auspicata dalle aziende del polo industriale. Riteniamo ottimo il lavoro fin qui compiuto dal tavolo Prefettizio, di cui fa parte la Regione con l’Assessorato Territorio e Ambiente, l’Arpa Sicilia, le autorità provinciali competenti in materia e il CNR, che sta promuovendo una metodologia che consentirà di conoscere, con sufficiente tempestività e certezza, le origini e le cause dei fenomeni olfattivi, avvertiti non solo a Siracusa, ma anche in altri Comuni-puntualizza il rappresentante degli industriali –  Il problema degli odori molesti che le popolazioni avvertono va infatti affrontato con la necessaria competenza e senso di responsabilità per evitare di creare confusione ed allarme nella popolazione. Riteniamo molto importante che si faccia chiarezza sulle origini e le cause dei fenomeni olfattivi: abbiamo infatti sempre sostenuto che nella nostra area non sono solo le industrie a generare emissioni in atmosfera, siamo circondati da discariche a cielo aperto di liquami vari che gli automobilisti siracusani conoscono bene, depositi di idrocarburi costieri, impianti di depurazione dei reflui civili o industriali, traffico mercantile etc., che in alcuni casi possono essere responsabili dei fenomeni in questione”.
Il sistema messo a punto dal CNR prevede il prelievo dei campioni di aria non al camino ma direttamente laddove il cittadino avverte l’odore. “Questo- continua Bivona-  ci sembra sia molto più rilevante per la salvaguardia dello stesso. La geo-localizzazione del fenomeno, associato alle analisi dell’Arpa e alla direzione del vento, consentirà di intervenire tempestivamente alla fonte reale ed interrompere il disagio dei cittadini”. Bivona ricorda infine che “da tempo le industrie sono dotate di analizzatori continui su tutti i camini con registrazione cartacea che tutti possono verificare in qualsiasi momento, come le più note telecamere e che l’area industriale siracusana in tema di monitoraggio di immissione al suolo delle più rilevanti sostanze inquinanti è riconosciuta essere all’avanguardia in campo nazionale, grazie al CIPA , fondato e gestito dai privati, che continuamente viene arricchito con nuove e più sofisticate tecnologie”.




Il prefetto Luigi Pizzi va in quiescenza, attesa una nuova nomina per Siracusa

Il prefetto Luigi Pizzi lascia Siracusa e va in quiescenza. In attesa della nomina del nuovo prefetto da parte del governo, le funzioni verranno svolte dal vice Filippo Romano.
Pizzi si era insediato a metà dicembre del 2018. Tra i provvedimenti che più hanno fatto discutere, l’ordinanza che ha vietato fino al 30 settembre i blocchi nelle portinerie della zona industriale siracusana. Particolarmente acceso sul tema lo scontro con il mondo sindacale e la Cgil in particolare.




Siracusa. Consegna di droga in via Abate, due presunti pusher arrestati dalla Polizia

Due presunti pusher arrestati a Siracusa. Il 45enne Umberto Pane e il 39enne Antonino Frittitta sono stati bloccati da agenti della Mobile per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nei pressi di via San Guglielmo Abate, gli agenti hanno notato una consegna di droga (due panetti di hashish) tra Frittitta e Pane. Intervenuti, hanno arrestato i due ed hanno effettuato una ricognizione delle campagne adiacenti rinvenendo e sequestrando 7 panetti e 15 ovuli della stessa sostanza stupefacente.
Pane è stato condotto in carcere, domiciliari per Frittitta.




Siracusa. In corso operazioni di pulizia delle caditoie, troppi “tappi” lungo le strade

Il settore Reti e infrastrutture dell’Ufficio tecnico ha programmato già ad agosto una prima serie di interventi di pulizia dei canali di scolo delle acque bianche, misura contro gli allagamenti che si verificano in occasione delle prime e abbondanti piogge autunnali. Sono circa 20 le zone interessate secondo un calendario che prevede la conclusione delle operazione il 3 ottobre.
Per molte caditoie in attesa di pulizia, la situazione è come nelle foto nel collage sopra. Rifiuti vari finiscono per occludere le feritoie e l’acqua piovana rimane sull’asfalto, stagnando. Le foto si riferiscono a via Filisto, peraltro recentemente oggetto di un importante restyling. Segnalata mancata pulizia dei canali di scolo anche nella zona di Epipoli. Il villaggio Miano è area tra le più soggette ad allagamenti.