Droga e smartphone in carcere ad Augusta, operazione della Polizia Penitenziaria

Droga e telefoni intercettati in carcere, grazie ad una operazione di Polizia Penitenziaria. E’ successo ad Augusta, con un blitz da parte degli agenti in servizio nella mattinata di ieri. Sono così riusciti ad intercettare e sequestrare alcuni smartphone e sostanze stupefacenti che in un primo tempo avevano eluso i controlli di routine.
I reati contestati sono detenzione di stupefacenti e detenzione cellulari in carcere, punito dalla legge con 1 o 4 anni di reclusione. “Nonostante la grave carenza organica del Penitenziario di Augusta, questa è stata egregiamente colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, agli ordini di comandante e vicecomandante che hanno coordinato brillantemente questa operazione”, commenta il segretario provinciale del Sappe, Salvatore Gagliani.
Secondo quanto si apprende, cellulari e stupefacente erano stati abilmente celati, anche in posti definiti “impensabili”.




Maltempo, lunga crepa sull'asfalto di viale Teracati: sede stradale rialzata e deformata

Le precipitazioni intense delle ultime ore hanno messo a dura prova anche le strade del capoluogo. Soliti allagamenti, in particolare nella zona di Epipoli, ma è in viale Teracati che si è registrata una delle situazioni che desta adesso qualche preoccupazione. Il manto d’asfalto si è deformato, rialzandosi, con una crepa longitudinale tra le corsie di marcia.
A segnalare la criticità su strada, nella notte, una squadra dell’Avcs in servizio di controllo. L’area è stata circoscritta in attesa di necessari accertamenti e di quelli che saranno gli interventi da effettuare. Segnalati rallentamenti nel traffico in uno dei crocevia più trafficati, laddove su viale Teracati si innestano via Necropoli Grotticelle e via Costanza Bruno.




Siracusa. Donne: stalking in aumento, violenza in diminuzione in provincia

Aumentano gli atti persecutori in provincia di Siracusa. Da gennaio a settembre 2020 sono aumentati da 144 a 163, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Sono dati che fornisce la questura questa mattina, in un bilancio che coincide con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Diminuiscono, invece, i maltrattamenti,  che da 196 passano a 145 e le violenze sessuali, da 20 passate a 13. La Sicilia è la seconda regione italiana con più denunce per questo fenomeno, preceduta dalla Lombardia e seguita dalla Campania.  “La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia”. Con queste parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, mercoledì 25 novembre.
L’obiettivo è quello di fornire un’analisi specifica dei dati disponibili provenienti da tutte le forze di polizia perché “ogni strategia complessa, che risente peraltro di retaggi culturali completamente superati, di stereotipi e pregiudizi, deve fondarsi su di un’approfondita conoscenza delle problematiche, basata su di un solido patrimonio informativo”, sottolinea Vittorio Rizzi, alla guida della Direzione centrale della polizia criminale che ha preparato la pubblicazione.
I dati sono anzitutto quelli relativi ad un primo bilancio ad un anno dall’entrata in vigore, avvenuta il 9 agosto 2019, del cosiddetto “Codice Rosso”, legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis cpp) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (282-ter cpp) o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (ar. 384-bis cpp). Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.
11 reati in un anno relativi al delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis cp), altra figura introdotta dalla legge 69/2019 e volta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine: il 36% delle vittime è risultato minorenne.
Il reato di deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di nuova introduzione (art. 583-quinquies cp) prevede l’ergastolo se dal fatto consegua un omicidio. Dei 56 casi denunciati, il 76% hanno riguardato vittime di sesso maschile e gli autori sono al 92% uomini: segno che tali fattispecie si riferiscono ad ipotesi di reato prima inquadrate nel delitto di lesioni personali gravissime di cui all’art. 583, comma 2, n.4 (abrogato dalla l. 69/2019) e non riconducibili alle dinamiche uomo/donna.
Ultimo reato introdotto dalla l. 69/2019 è la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie.




Siracusa. Dalla parte delle donne: nel 2020, 17 arresti dei Carabinieri per violenza di genere

In occasione della “Giornata contro la violenza sulle donne”, i Carabinieri partecipano alla campagna “Orange the World” del Soroptimist International d’Italia.
Nella provincia di Siracusa sono stati illuminati di arancione i prospetti degli edifici del Comando Provinciale di Siracusa e della Compagnia di Noto, dove dal 2016 sono presenti apposite stanze realizzate per accogliere le donne che si rivolgono ai Carabinieri per denunciare violenze e soprusi.
Il 25 novembre del 2019, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Giovanni Nistri e la Presidente nazionale del Soroptimist Mariolina Coppola hanno sottoscritto un formale protocollo finalizzato a disciplinare l’attività di collaborazione nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, contenente le linee guida per l’arredamento delle stanze che deve tener conto della psicologia dei colori e delle immagini.
Le stanze sono state realizzate per creare un ambiente in cui la donna vittima di violenze possa sentirsi a proprio agio nel raccontare le emozioni negative vissute, venendo accolta in un luogo dedicato da personale specializzato.
Ogni stanza è infatti dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima di sottoporsi a molteplici e traumatici momenti di testimonianza e che può servire per la successiva fase processuale.
In ogni caserma, dove lo spazio lo ha consentito, è stato inoltre previsto un angolo per l’accoglienza o lo svago dei bambini che accompagnano le mamme, che potrebbero essere stati oggetto di violenza diretta o aver assistito a violenze in ambito domestico.
Nel corso del 2020, in provincia di Siracusa, le stanze sono state impiegate per raccogliere le denunce di più di 30 donne vittime di questo genere di reati, ospitando anche minori. Il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giovanni Tamborrino evidenzia che “si tratta di reati odiosi ma purtroppo frequenti, se si considera che finora, nel solo 2020, i comandi Carabinieri presenti nella provincia di Siracusa hanno tratto in arresto in flagranza di reato per reati di maltrattamenti ed atti persecutori (stalking) ben 17 persone e denunciate 11, sempre sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa che ha dedicato anche sessioni specifiche in favore delle forze di polizia. È un dato rilevante che comunque conferma il vivo impegno che l’Arma pone nell’azione di contrasto al fenomeno, il cui rilevante disvalore, con il crescere della coscienza civica e della consapevolezza da parte delle vittime dovrà essere definitivamente debellato”.
I Carabinieri ricordano che le vittime di maltrattamenti, abusi o atti persecutori possono contattare il più vicino presidio dell’Arma per chiedere aiuto o assistenza, senza alcuna paura.




Tari, quanto mi costi: Siracusa tra le 10 città più care, si pagano in media 442 euro

Siracusa rimane – purtroppo – nella poco lusinghiera top ten della città italiane con la tariffa rifiuti più alta. L’Osservatorio prezzi e tariffe di CittadinanzAttiva ha pubblicato il report 2020 e il capoluogo aretuseo, con una spesa media di 442 euro, è il settimo più caro d’Italia. Nel 2019 era in ottava posizione, pur avendo un identico costo medio.
La città con la tari più alta in assoluto è un’altra siciliana: Catania (504 euro). Quella più economica è Potenza, con 121 euro a famiglia.
La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (€193), dove si registra un incremento del 1,4% rispetto all’anno precedente. Al contrario, la regione con la spesa più elevata resta la Campania (€ 419, -0,4% rispetto al 2019). In un panorama nazionale in cui la tariffa resta invariata, a livello territoriale si registra un incremento in dieci regioni: Molise (+4,3%), Calabria (+3,4%), Umbria (+2,8%), Liguria (+2%), Lazio (+1,9%), Marche (+1,7%), FVG (+1,6%), Trentino Alto Adige (+1,4%), Toscana (+0,8%), Piemonte (+0,7%); tariffe in diminuzione in sei: Abruzzo (-2,8%), Veneto (-2,2%), Sardegna (-1,5%), Sicilia (-1,4%), Puglia (-0,8%) e Campania (-0,4%). La spesa resta invariata in quattro regioni: Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta.
L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2020 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. La rilevazione è realizzata nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico.
Nei prossimi giorni, intanto, i contribuenti siracusani si vedranno recapitare il saldo della Tari 2020.

foto dal web




Siracusa. Anti-covid, quattro classi del Paolo Orsi traslocano nelle aule di via Tevere

Quattro classi di scuola elementare dell’istituto comprensivo “Paolo Orsi” da oggi fanno lezione nei locali annessi alla chiesa Santa Rita ma con accesso da via Tevere. Questa mattina, subito dopo l’ingresso degli alunni, si è tenuta una breve cerimonia di inaugurazione con il sindaco, Francesco Italia, il parroco della chiesa, don Giuseppe Sudano (che ha anche benedetto gli spazi), la dirigente scolastica, Lucy Pistritto, e una rappresentanza del corpo insegnante.
Il plesso, nell’ambito delle misure anti-covid, è stato concesso in comodato d’uso sulla base di un accordo nazionale che ha portato alla sottoscrizioni di protocolli d’intesa con le curie locali; queste hanno messo a disposizione dei Comuni strutture di loro proprietà così che le scuole possono costituire delle classi con il distanziamento necessario previsto dalla norme per la prevenzione dalla pandemia.
Le 4 aule sono a piano terra, dove si trovano anche i servizi igienici, ed hanno la via di fuga sul cortile della parrocchia. Il Comune, utilizzando i fondi specifici per la lotta a covid-19 messi a disposizione del governo nazionale, si è occupato del recupero dell’immobile e si farà carico delle utenze.
“L’Amministrazione – ha detto il sindaco Italia – è riuscita a soddisfare tutte le richieste giunte dalle scuole per fronteggiare la pandemia e lo ha fatto in tempi brevissimi. Nel caso del Paolo Orsi, il risultato è stato raggiunto grazie a un lavoro corale che ha visto impegnati l’assessore all’Istruzione, Pierpaolo Coppa, i nostri funzionari, la scuola e la parrocchia, per una spesa che comunque, finita l’emergenza, lascerà dei locali alla collettività e al quartiere. In queste aule – ha concluso il sindaco – io ho iniziato da bambino il mio percorso scolastico e vederli rianimare dagli alunni rende particolarmente contenti”.
Soddisfatta si è detta anche la dirigente Pistritto, che ha ringraziato l’Amministrazione e il parroco e ha evidenziato il lavoro svolto da tutto il personale della scuola per aprire nel più breve tempo possibile. I nuovi locali ospiteranno 81 alunni, una quarta classe e 3 quinte classi, alleggerendo così la presenza nel plesso centrale di piazza della Repubblica dove i ragazzi potranno tornare a utilizzare i laboratori.
Dall’inizio delle lezioni, nell’ambito delle misure anti-covid, il Comune ha già consegnato dei locali in via Tintoretto all’istituto “Karol Wojtyla” (proprietà di un privato e, dunque, presi in affitto) e all’istituto “Santa Lucia” l’immobile dell’ex scuola rurale di contrada Longarini. Alla “Giuseppe Lombardo Radice”, sempre con il sistema del comodato d’uso, a breve andranno degli spazi messi a disposizione dal santuario della Madonna delle Lacrime e dalla chiesa di San Salvatore.




Giuseppe Carta ritrova la fascia tricolore, revocata dalla Prefettura la sospensione

Giuseppe Carta torna ad essere a tutti gli effetti il sindaco di Melilli. La Prefettura di Siracusa ha disposto la cessazione degli effetti della precedente sospensione, disposta sulla base della legge Severino. La scorsa settimana il Tribunale di Siracusa ha, infatti, disposto la revoca della misura cautelare dell’obbligo di dimora precedentemente applicata nei confronti di Carta.
Con una sobria cerimonia nell’aula consiliare di Melilli, il sindaco è tornato ad indossare la fascia tricolore. “Una emozione insuperabile. Torno a servire con umiltà e passione la mia cittadina”, le parole di Giuseppe Carta.




Siracusa. L'affondo di Lealtà e Condivisione sulla sanità locale: "manca trasparenza"

Anima critica anche all’interno della stessa giunta comunale, il movimento politico Lealtà e Condivisione punta le sue attenzioni sul complesso momento attraversato dalla sanità locale. Il referente di L&C, Ezio Guglielmo, esprime “profonda preoccupazione per la situazione” e questo per via di quella che viene definita “una evidente mancanza di trasparenza e di programmazione, con conseguente ed ulteriore indebolimento di un sistema già fortemente provato da anni di malgoverno regionale”.
Il movimento politico mette in fila le criticità: posti letto covid, terapie intensive, disservizi Usca, diatribe interne all’Asp. “Tutto questo è inaccettabile, specialmente in questa fase pandemica in cui sta venendo meno il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale, con i comuni cittadini costretti a rivolgersi al pronto soccorso, a laboratori privati, a conoscenze personali, se non a mezzi di informazione e ai sindaci per ricevere la dovuta assistenza sanitaria. Chiediamo, pertanto, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa di rendere noto alle istituzioni ed alle comunità locali il cronoprogramma di attivazione dei posti letti per scenario di gravità, report giornalieri aggiornati sulla saturazione dei posti letto, e di provvedere ad una gestione efficiente ed organizzata delle USCA territoriali per limitare il sovraffollamento ospedaliero”.




Siracusa. Via alle riprese del film "Cyrano", modifiche alla mobilità in Ortigia

In vista dell’inizio delle riprese del film “Cyrano” del regista Joe Wright, il settore Mobilità del Comune di Siracusa ha emesso un’apposita ordinanza con la quale regolamenta la sosta in alcune aree di Ortigia.
In particolare da domani, giovedì 26 novembre e fino a lunedì 7 dicembre, nel tratto antistante la Facoltà di Architettura, viene istituito il divieto di sosta con rimozione coatta; analogo provvedimento in Riva Nazario Sauro per i 174 stalli interposti tra il mare e l’hotel. I titolari di abbonamento “strisce blu” di Riva Nazario Sauro potranno sostare anche all’interno del parcheggio Talete, esponendo il relativo contrassegno




Noto. Tentato furto in abitazione, denunciato catanese in trasferta: incastrato dalle telecamere

Tentato furto aggravato in abitazione. Gli agenti del commissariato hanno denunciato un uomo di 35 anni. Il 20 giugno scorso i poliziotti netini sono intervenuti in Contrada Lenzavacche dove, poco prima, veniva segnalata la presenza di un ladro.
Sul posto, gli agenti avevano verifcato che il malvivente, datosi alla fuga, era riuscito ad infrangere il vetro della porta/finestra di un’abitazione, non portando tuttavia a compimento l’azione delittuosa per il celere intervento delle forze dell’ordine. le indagini, grazie anche alle immagini estrapolate da un impianto di videosorveglianza, hanno consentito di risalire all’uomo, catanese in trasferta. Nel corso dell’anno sono stati fino ad oggi 13 i ladri catanesi sorpresi nel territorio netino a rubare. Ne sono stati arrestati otto.

Foto: repertorio, dal web