Cade l'ultimo tabù: Cassaro non è più covid free e rischia subito la zona rossa rafforzata

Dall’inizio della pandemia un solo comune siracusano ha fatto da “spettatore”, ed è Cassaro. La piccola comunità montana ha vissuto l’incubo del virus in tv e osservando quello che accadeva tutto attorno ma senza mai averne un contatto diretto. Covid free dall’inizio della pandemia, ora rischia addirittura la zona rossa rafforzata.
Cosa è successo? Test eseguiti con i tamponi rapidi hanno portato alla scoperta di due sospetti positivi. “Si comunica che a seguito di test rapidi due concittadini sono risultati positivi al Covid-19. Si attende, tuttavia, l’ufficialità del tampone molecolare”, ha comunicato sui social il sindaco Mirella Garro. Attesa, allora, per il responso, che dovrebbe arrivare tra 24/48 ore.
Nell’attesa, a Cassaro si fa di conto: 2 positivi basterebbero per superare la soglia settimanale di vigilanza e ritrovarsi in zona rossa? Per la matematica si: con 780 abitanti, lo 0,25% di nuovi positivi in una settimane è pari (arrotondato per eccesso) proprio a 2 (1,95).
“Non mi preoccupa la zona rossa. Mi spaventa che possa eventualmente correre veloce il contagio in una comunità dove tanti sono gli anziani”, spiega il sindaco Garro. “Frequentiamo tutto lo stesso supermercato, lo stesso bar, lo stesso panificio…insomma se il covid è realmente arrivato anche a Cassaro la priorità è bloccarne subito una eventuale diffusione”. La speranza è affidata ai molecolari: se anche solo uno dei due positivi al rapido dovesse poi risultare negativo al molecolare, non solo si eviterebbe la zona rossa ma si allontanerebbero anche le paure che, al momento, affiorano e circolano in una comunità dove le voci e le dicerie hanno preso presto a circolare.
La situazione reale al momento è chiara: 2 positivi al rapido, in attesa di conferma con il molecolare. Qualora venissero confermati entrambi i casi, l’Asp comunicherebbe al sindaco di Cassaro lo sforamento della soglia di tolleranza, prevista per decreto. E il primo cittadino si vedrebbe costretto ad informare la Regione dello sforamento avvenuto, con proclamazione di zona rossa con ordinanza del presidente Musumeci.




Solarino Zona Rossa: chiuse anche le scuole ma i pendolari possono andare a lezione

Ulteriore provvedimento restrittivo  per Solarino. Una nuova ordinanza emessa ieri sera dalla Regione predispone la chiusura delle scuole, nel Comune, di ogni ordine e grado da questa mattina e fino al 17 aprile. La situazione relativa ai contagi a Solarino non sembra, quindi, al momento migliorare. Dopo l’istituzione della Zona Rossa, come per altre zone siciliane nella stessa condizione, l’assessorato alla Salute ha ritenuto opportuno interrompere anche le lezioni scolastiche in presenza, intanto per dieci giorni, in attesa che la curva dei contagi scenda. Attualmente Solarino è praticamente in lockdown. Una scelta che non dipende dall’amministrazione comunale, ma che viene assunta direttamente dal governo regionale in base ai numeri, da protocollo.

Chiuse le scuole, si pone il problema degli studenti pendolari, che raggiungono di solito il proprio istituto scolastico in altri comuni, che sia la vicina Floridia o Siracusa. Le loro scuole sono aperte. Teoricamente gli studenti possono quindi frequentare le lezioni in presenza. In realtà la decisione sarebbe a discrezione della scuola. Molti gli istituti scolastici che stanno, infatti, chiedendo agli studenti della zona rossa di non presentarsi a scuola, dando loro la possibilità di seguire le lezioni in Dad, didattica a distanza.




Campagna vaccinale, raddoppiare gli hub: per il secondo a Siracusa si guarda a Mazzarona

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiamato a raccolta i manager della sanità siciliana provincia per provincia. Appuntamento per tutti al PalaRegione di Catania per discutere, in primo luogo, della campagna di vaccinazione in atto. Bisogna accelerare ed è stato chiaro quando, al chiuso del grande salone, sono stati analizzati i numeri e gli obiettivi di inoculazione di ogni azienda sanitaria provinciale e centro vaccinale. Per Siracusa c’era il dg dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra.
Al di là della cronica mancanza di forniture adeguate di vaccini, si deve inseguire l’obiettivo delle 50mila inoculazioni al giorno. E per riuscirci serve più impegno anzitutto sui territori e poi nuovi centri vaccinali, oltre agli hub già realizzati, uno per provincia.
Nei giorni scorsi sono stati condotti sopralluoghi, anche a Siracusa. I nuovi centri – è l’indicazione regionale – devono essere individuati per minimizzare gli spostamenti della popolazione. Ma è chiaro che, pensando solo ad un secondo hub sempre a Siracusa, si continuerebbe a chiedere però a tutta la provincia di spostarsi da e per il capoluogo in occasione del vaccino. Motivo per cui si starebbe facendo strada una soluzione alternativa.
Ma procediamo con ordine. Se occorrerà realizzare un secondo hub oltre a quello attivo in via Bixio, il candidato ideale a Siracusa è il centro anziani di Grottasanta, alla Mazzarona. Scartate per difficoltà varie, anche burocratiche, altre ipotesi come il palazzetto dello sport, l’ex hotel del Santuario ed i locali della parrocchia di San Metodio. Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile avrebbe valutato favorevolmente l’individuazione del centro anziani, su segnalazione di Palazzo Vermexio. La collaborazione, in tutta la Regione, avviene infatti tra due pezzi di amministrazioni pubbliche: Comuni ed Asp.
L’altra strada da percorrere punterebbe ad ottimizzare l’hub di via Bixio, spinto fino a 1.200 inoculazioni al giorno, su 12 ore di attività, attivando nuovi mini-centri in provincia (zona nord, zona sud, zona montana). Ma su questo fronte, però, ci sono da vincere alcune perplessità ed in primis l’indicazione regionale secondo cui i nuovi centri non possono scendere sotto dimensioni minime concordate, per non perdere di efficacia nella implementazione della campagna di vaccinazione.
Oggi, intanto, previste oltre 700 somministrazioni nel centro di via Bixio, a Siracusa: 500 seconde dosi, circa 200 astrazeneca, più alcuni recuperi dei giorni scorsi.




Siracusa. Al bar in pieno coprifuoco: multati 5 avventori e attività chiusa per 5 giorni

In un primo momento, i Carabinieri avevano pensato ad un furto in atto. D’altronde, come si potevano spiegare altrimenti quei rumori e le luci soffuse che provenivano dall’interno di un bar di via Epicarmo, poco dopo le 2 di notte ed in pieno coprifuoco?
Grande è stata la sorpresa quando, dopo aver alzato la saracinesca ed aver fatto accesso all’interno del bar, vi hanno trovato il titolare dell’attività e ben 5 avventori intenti a consumare cibi e bevande: una sorta di ritrovo privato, insomma.
I militari hanno proceduto a sanzionare tutti e 5 gli avventori ed il titolare del bar, per un totale di 2.400 euro, elevando inoltre specifiche sanzioni all’attività commerciale ed al suo gestore per un importo complessivo di ulteriori 3.000 euro. Il bar è stato chiuso provvisoriamente per 5 giorni, in attesa delle ulteriori determinazione della Prefettura di Siracusa, subito informata.

foto archivio CC Siracusa




Vaccini per i pazienti psichiatrici, l'Asp chiarisce: "si attendono disposizioni specifiche"

Ritardi nei vaccini per pazienti psichiatrici, dopo la lettera pubblica di denuncia dell’associazione “Si può fare per il lavoro di comunità” arriva la risposta dell’Asp di Siracusa. “L’attenzione dell’Azienda nei confronti dei pazienti affetti da patologia psichiatrica è massima, al pari di tutti gli altri pazienti”, si legge in una nota dell’Azienda Sanitaria.
Chiarito che il personale delle comunità terapeutiche assistite è stato vaccinato “nei tempi dovuti”. Quanto agli ospiti delle stesse strutture, “sono stati vaccinati coloro che vi rientrano. I restanti saranno immediatamente vaccinati non appena saranno emanate disposizioni specifiche ferme restando le misure anticovid”.
Era stato lamentato il ricorso agli infermieri del reparto di psichiatria per andare a rafforzare reparti covid nelle strutture sanitarie della provincia, Noto e Avola in primis. “Tutti gli infermieri dell’Azienda stanno partecipando all’emergenza, non solo quelli di psichiatria. L’emergenza covid -19 è una emergenza che coinvolge tutto il sistema sanitario ed è ovvio che al rientro dell’emergenza tutti i reparti, non soltanto la psichiatria, torneranno alla normalità”.




Siracusa-Gela, avanti pianissimo e Ficara (M5s) attacca: "Regione capace solo di annunci"

Il tratto Rosolini-Ispica della Siracusa-Gela non è ancora aperto al traffico. Eppure più volte era stata anticipata la prossima inaugurazione del primo tratto ragusano di una delle più discusse infrastrutture siciliane. Il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, il siracusano Paolo Ficara (M5s), sbotta. “Oltre ad essere una incompiuta regionale storica, la Siracusa-Gela è oramai vittima di annuncite cronica. Non si contano i sopralluoghi dell’assessore alle infrastrutture, Marco Falcone, e le promesse di completamento ed apertura del tratto da Rosolini ad Ispica. Ogni data indicata è poi trascorsa ed è stata rimpiazzata da un nuovo annuncio, al termine della solita visita in cantiere. Ovviamente è sempre colpa di qualcun altro e non mi aspetto che sarà diverso questa volta – scrive in una nota – spero sinceramente che il tratto fino ad Ispica venga presto inaugurato, anche perchè qualche mese fa non mancarono le critiche al governo nazionale e al viceministro Cancelleri circa la riapertura del viadotto Himera sulla Catania-Palermo. Con annesse annunciate dimissioni in caso di riapertura entro la data annunciata. Fa davvero sorridere che, ad oggi, l’unica apertura che il governo Musumeci possa vantare sulla Siracusa-Gela sia uno svincolo, quello di Rosolini, in realtà aperto già da sette anni”, continua Ficara.
“Al responsabile delle Infrastrutture, chiedo poi che fine abbia fatto il bando per i lavori di pavimentazione della tratta Noto-Rosolini. Un anno fa era stato pubblicato il bando di gara per un importo di 11,4 milioni di euro. Nonostante le proroghe dovute alla pandemia, l’ultimo verbale di gara risale allo scorso ottobre e ad oggi non sono ancora stati aggiudicati i lavori, nonostante sia stata stilata una graduatoria”, insiste il parlamentare pentastellato. “Riqualificare quel tratto di autostrada è fondamentale prima di tutto per garantire la sicurezza dei cittadini anche in vista della stagione estiva”, conclude Paolo Ficara.

foto archivio, Ficara (in camicia al centro) in un cantiere




Siracusa. Esenzione ticket sanitario per reddito, nuova proroga al 30 giugno 2021

E’ stato ulteriormente prorogato il rinnovo dell’esenzione ticket per reddito. Come da provvedimento regionale, la nuova scadenza è stata fissata al 30 giugno 2021.
Il provvedimento riguarda gli attestati di esenzione per condizione economica relativi alle categorie E01, E02, E03 ed E04 rilasciati a seguito di autocertificazione. Erano validi sino al 31 marzo 2020 ma per effetto della pandemia sono stati prorogati prima al 30 giugno 2020, poi al 31 ottobre e quindi al 31 marzo 2021. Ora, l’ulteriore proroga, limitatamente agli assistiti per i quali permangono le condizioni di status e reddito autocertificate.
Qualora siano cambiate nel frattempo le condizioni reddituali o di stato civile, non più tali da comportare l’esenzione, è fatto obbligo di non “sfruttare” l’esenzione prorogata. “Un eventuale utilizzo improprio comporta l’applicazione delle relative sanzioni previste dalla normativa vigente”, ricorda l’Asp di Siracusa.




Sanità, l'eurodeputata Tardino (Lega) in visita negli ospedali del siracusano

L’agrigentina Annalisa Tardino, europarlamentare leghista e componente della Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare domani e dopodomani visiterà gli ospedali della provincia di Siracusa. Tappe al Generale di Lentini, poi il Muscatello di Augusta, quindi l’Umberto I di Siracusa e gli ospedali riuniti Avola-Noto. Con lei anche Vincenzo Vinciullo, responsabile provinciale della Lega Sicilia. In programma incontri con gli operatori sanitari dei cinque nosocomi siracusani. “Sarà l’occasione anche per parlare del Nuovo Ospedale di Siracusa, delle risorse necessarie per il suo finanziamento ma, nello stesso tempo, per rilanciare tutti gli altri ospedali e il territorio che spesso, inspiegabilmente, viene trascurato”, spiega alla vigilia Enzo Vinciullo.




Covid: 3 nuovi positivi in provincia di Siracusa. Nel capoluogo sono 197 gli attuali

Sono 783 i nuovi positivi al covid in Sicilia, a fronte di 11.769 tamponi processati. L’incidenza scende al 6,6% in proporzione all’aumento del numero dei test eseguiti. I guariti sono 23, 13 le vittime. Attuali positivi in Sicilia 24.452.
In provincia di Siracusa sono 3 i nuovi positivi indicati nella comunicazione regionale trasmessa all’Iss. Il numero basso dopo giornate di altalena tornerà ad alimentare dubbi e perplessità, in attesa dell’arrivo delle piastre reagenti. Intanto, secondo i dati disponibili, nel solo capoluogo sono stati rilevati 22 nuovi casi di contagio dall’1 al 5 aprile. A Siracusa città i positivi attuali tornano a salire, sono ora 197.
Quanto alle altre province: Palermo 352 nuovi casi, Catania 197, Messina 124, Ragusa 46, Caltanissetta 43, Enna 11, Agrigento 4, Trapani 3.




Siracusa. Ripartita la campagna vaccinale dopo la pausa di Pasqua: oggi circa 500 somministrazioni

Dopo la pausa di Domenica e Lunedi di Pasqua, è ripartita oggi la campagna vaccinale nel capoluogo. All’Urban Center sono in corso le somministrazione, come di consueto suddivise in diversi turni, per fascia oraria. Nella giornata di oggi saranno somministrate 360 dosi, ultimo turno nella fascia oraria 14:00-15:00. Saranno, inoltre, recuperate 100 inoculazioni relative a soggetti ritenuti inidonei al vaccino AstraZeneca.

Attesa, intanto, per l’arrivo del nuovo carico di vaccini. Alle forniture di AstraZeneca, Pfizer e Moderna dovrebbero aggiungersi nei prossimi giorni anche i primi carichi del nuovo vaccino Johnson&Johnson, che secondo quanto emerso potrebbe essere ideale anche per la fascia d’età tra i 30 e i 65 anni.

Intanto dall’8 aprile sarà nuovamente possibile prenotare i vaccini per le categorie fragili attraverso la piattaforma della Regione e che nei giorni scorsi indicava, invece, come impossibile effettuare la prenotazione in provincia per l’indisponibilità di dosi.

Si è, inoltre, recuperato terreno per le prenotazioni AstraZeneca. Se nei giorni scorsi si poteva avere come prima data utile Maggio, adesso si torna a poterne usufruire già nelle ore immediatamente successive all’accesso alla piattaforma.