Tamponi e ritardi negli esiti, Ternullo (FI): "grave e spiacevole, rischi per la salute pubblica"

“È inaudito che per una provincia come quella di Siracusa, si debba parlare ancora di mancanza dei reagenti per le analisi dei tamponi. È un fatto grave e spiacevole, per il quale devono essere presi urgenti provvedimenti. Non basta per ovviare, che dallo scorso 31 marzo i tamponi siano spediti sia a Catania che a Palermo, perché così i tempi si dilatano, rendendo impossibile rilasciare l’esito entro le canoniche 48 ore previste per legge. Ciò espone la cittadinanza a notevoli rischi perché lasciati in una sorta di limbo sanitario per via delle incertezze. Penso a chi è più esposto, come i dipendenti dei supermercati o di altre attività a diretto contatto con il pubblico. Non sapendo se e quando mettersi in isolamento, pregiudicano l’organizzazione lavorativa e amplificano i rischi per la salute collettiva. Intendo andare sino in fondo a tale spiacevole vicenda”. Parole nette che suonano come un atto di accusa verso il sistema regionale e provinciale di gestione dell’emergenza covid, pronunciate dalla deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo.
In realtà a mancare in questi giorni sono stati i materiali plastici, le cosiddette piastrine. Nelle ultime ore, l’Azienda Sanitaria si è ulteriormente attivata, acquistandone stock in proprio per bypassare le attuali difficoltà con il sistema di fornitura centralizzato. Problemi simili riscontrati in quasi tutte le province siciliane. Ma in questo caso difficile sostenere mal comune, mezzo gaudio…
Le comunicazioni regionali relative agli aggiornamenti epidemiologici, intanto, restano al centro delle attenzioni. Anche da Catania voci critiche e polemiche per episodi molto simili a quelli visti, e commentati, nei giorni scorsi nel siracusano.




Variante inglese, approfondimenti a Solarino. E il sindaco querela gli haters social

Nella zona rossa dichiarata per Solarino ci ha messo lo zampino anche il sospetto di diffusione della cosiddetta variante inglese. Alcuni casi di contagio riguardano giovani e giovanissimi, in età scolare, o cluster familiari che rendono verosimile una associazione con la variante che corre veloce. Anche per questo è arrivato il provvedimento di lockdown per Solarino, fino al 14 aprile.
“Diversi casi riguardano bimbi, siamo alle prese con cluster scolastici e familiari riconducibili alla variante inglese”, conferma il sindaco Seby Scorpo in diretta su FMITALIA. “L’Asp sta facendo approfondimenti proprio perchè esiste questa sospetta riconducibilità alla variante inglese. Ed a maggior ragione è stata chiesta la zona rossa”, aggiunge.
Ha provato a spiegarlo anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, con lunghe dirette sui canali social ufficiali del Comune di Solarino. Le reazione, nei commenti, generano un esercito di haters con una serie di pesanti insulti lanciati all’indirizzo del primo cittadino. Amareggiato, Scorpo annuncia che “saranno tutti querelati, uno per uno”. Parole troppo pesanti sono state scagliate come sassi, oltre il diritto di critica. “Ho fatto di tutto per dare quante più informazioni possibili ai miei concittadini. Sono stato al Comune nelle giornate di sabato e di Pasqua, mi sono dedicato alla mia comunità. Ho spiegato per filo e per segno quello che era successo. In particolare, due persone non residenti a Solarino hanno fatto commenti poco decorosi verso l’onorabilità di un pubblico ufficiale quale è il sindaco. Ne risponderanno personalmente. Stiamo valutando tutti gli altri provvedimenti da assumere nei confronti degli altri haters”.




Priolo in zona rossa: salgono ancora i contagi. E tra i positivi aumentano gli under 11

Da venerdì in zona rossa, a Priolo non accennano per ora a diminuire i contagi covid. Nelle ultime ore, registrati altri 6 casi. Passano così a 66 gli attuali positivi nella cittadina industriale in lockdown fino al 14 aprile, per ordinanza regionale. Le statistiche segnalano che tra i contagiati priolesi, 12 sono bambini al di sotto degli 11 anni. Anche in questo caso, il dato lascia presuppore che spossa trattare di un segnale della presenza nel territorio della variante inglese, più contagiosa specie verso i giovani. Gli isolamenti fiduciari sono invece scesi da 104 a 63.
Dalla Protezione Civile comunale rinnovato l’invito a rispettare le misure previste dall’ordinanza regionale che ha istituito la zona rossa per Priolo. Non si esce di casa se non per necessità. Mascherina sempre necessaria all’esterno, divieto di assembramenti e rigoroso rispetto della distanza interpersonale.




Buscemi zona rossa, il sindaco non ci sta: "chiusi in casa, situazione non lo richiedeva"

“Sono arrabbiata, come lo sono i miei concittadini. Buscemi si ritrova in lockdown per una situazione che non lo richiedeva. Va bene i numeri e i parametri ma le scelte devono essere commisurate anche alla situazione reale”. Il sindaco della piccola cittadina montana, Rossella La Pira, cerca di mantenere la calma ma la doccia fredda arrivata sotto Pasqua, con l’ordinanza regionale che ha indetto la zona rossa rafforzata per Buscemi, ha creato parecchio subbuglio. “Oggi scriverò al presidente Musumeci chiedendogli di rivedere la scelta. Gli illustrerò nel dettaglio la situazione…”, anticipa in diretta su FMITALIA.
Una situazione oggi “poco piacevole, quasi invivibile” con Buscemi ridotta a “cittadina spettrale, tutti chiusi a casa” per quattro attuali positivi. Contagi tutti in famiglia, una sola famiglia, ma bastano per far scattare il provvedimento. “Eppure non abbiamo altri isolamenti, se non questa famiglia che sfortunatamente è entrata in contatto con il virus. Vi lascio immaginare il nostro stato d’animo. E parliamo di persone che responsabilmente sono già in casa dal 22 marzo, senza contatti con nessuno”, racconta ancora Rossella La Pira. Per il momento, la Regione si trincera dietro i parametri previsti per decreto. “Mi hanno risposto che la normativa è quella. Scriverò oggi al presidente della Regione, perchè per le piccole comunità i numeri contano ma fino ad un certo punto. Si deve tenere conto della specifica situazione delle cittadine”.




Augusta. Sclerosi multipla, nuovo sistema di gestione in cloud per i pazienti dimessi dal centro del Muscatello

Nuovo sistema di gestione domiciliare del pazienti. Il Centro sclerosi multipla dell’ospedale di Augusta ha introdotto delle nuove modalità per i pazienti dimessi, attraverso una piattaforma telematica in cloud di comunicazione medico-paziente. Ad annunciarlo è l’Asp di Siracusa.
L’adozione di sistemi di medicina digitale rappresenta una importante opportunità anche per affrontare le criticità legate alla pandemia di Covid-19 che limita fortemente l’incontro fisico e richiede nuove modalità e nuovi approcci di gestione del paziente. Lo sviluppo della piattaforma ha visto il Centro Sclerosi Multipla dell’ospedale Muscatello come primo Centro sperimentatore ed ha coinvolto diversi altri Centri di rilevanza nazionale sul territorio italiano.
“La pandemia da COVID-19 ha accelerato un bisogno già presente da tempo di “modernizzare” il rapporto tra paziente affetto da patologie neurologiche croniche come la sclerosi multipla e personale del Centro Clinico attraverso l’utilizzo di innovative modalità – spiega il responsabile del Centro SM Sebastiano Bucello -. Il Centro Clinico per la diagnosi e cura della SM è dotato di un’equipe multidisciplinare formata adeguatamente per rispondere alle molteplici esigenze, dalle fasi dell’esordio e diagnosi alle fasi progressive ad elevata disabilità, rappresentando un riferimento importante durante tutto il percorso della malattia. Organizzare una gestione dei flussi delle prestazioni che si effettuano all’interno del Centro in maniera ottimale, considerando l’elevata affluenza, la periodicità delle visite, le somministrazioni di farmaci sempre più complessi ed i numerosi controlli non programmabili per la valutazione della progressione della patologia, delle ricadute cliniche e della gestione di eventi avversi ai farmaci, costituisce una sfida dell’era digitale”.
I pazienti potranno essere seguiti a distanza ed essere monitorati nella patologia e nella terapia, anche in considerazione della disabilità spesso presentata e dalla distanza che il più delle volte intercorre tra il domicilio del paziente e il Centro presso cui è in cura.
Il flusso di gestione prevede di integrare il paziente nel processo diagnostico e terapeutico della sua patologia, dotandolo di strumenti digitali, facilmente accessibili da pc o mobile, atti ad abilitare l’interazione con il personale sanitario del Centro (segreteria, infermieri, medici) ed a ridurre l’impatto, anche sulla propria attività lavorativa, di visite, valutazioni o semplici spostamenti superflui.
Attraverso l’uso della piattaforma il paziente ha la possibilità di creare apposite richieste selezionando la tipologia di necessità dal menù (ad es. Richiedi informazione, Prenota visita, Modifica appuntamento, ecc.); visionare i propri appuntamenti passati e futuri; ricevere documentazione e richieste da parte del Centro; caricare esiti di esami, referti, documentazione medica ricevuti da altre strutture e richiesti dal Centro, sia come semplice archiviazione sia con la possibilità di richiederne visione da parte del personale del Centro in caso di esami urgenti; ricevere notifiche e indicazioni riferite ad appuntamenti futuri; contattare direttamente il medico, nel momento in cui ritiene di avvisare il personale sanitario in caso di una sospetta ricaduta clinica o evento avverso al farmaco, o semplicemente per richiesta informazioni.
La piattaforma sarà integrata con altri moduli per ampliarne il perimetro in ottica di telemedicina (remote control con dispositivi indossabili, televisita, valutazioni neuropsicologiche in remoto, ecc).
La piattaforma risponde a tutti i requisiti richiesti sulla protezione dei dati personali secondo quanto disposto dalle linee guida nazionali ed europee in materia.




Incendio in una abitazione di Priolo, fiamme sul balcone: forse colpa del barbecue

Un incendio si è sviluppato questo pomeriggio in una abitazione di via Pirandello, a Priolo. Tanta comprensibile paura ma per fortuna nessun danno per le persone che si trovavano in casa o per l’immobile. In pochi minuti sono arrivati sul posto i Vigili del Fuoco che hanno avuto in fretta la meglio sulle fiamme, concentrate in particolare sul balconcino dell’abitazione, al primo piano di uno stabile. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, all’origine dell’incendio potrebbe esserci della carbonella o della cenere che risaliva al barbecue di Pasquetta. Sotto la cenere, è l’ipotesi, covava ancora della brace.




Siracusa. Spariscono le chiome dei ficus dei Villini: "Non è capitozzatura"

Non si tratta di capitozzatura. I Ficus dei “Villini” sono stati potati nei giorni scorsi. Intervento ben visibile, che ha scatenato proprio per questo qualche polemica e la preoccupazione che si continui, nel capoluogo, ad operare in maniera troppo aggressiva sulla vegetazione.

In realtà non è nulla di tutto questo, come su FMITALIA ha spiegato l’assessore al Verde Pubblico, Carlo Gradenigo, che del resto nei mesi scorsi ha fatto presente il divieto di capitozzatura, con salate sanzioni, anche a carico dei privati che consentono tale tipo di pratica ai giardinieri a cui si affidano.

“Nel caso dei Villini- precisa l’assessore Gradenigo- si tratta di una potatura di contenimento della chioma di questi giganti verdi. Un’ operazione davvero impegnativa che non si faceva da parecchi anni e che sta portando via oltre un mese di lavoro alla ditta e qualche limitato disagio alla viabilità della zona. La nudità temporanea con la quale si presentano oggi gli alberi è dovuta al particolare portamento delle foglie presenti solo nei piccoli rami terminali della chioma e non al centro come in altre specie.L’avere mantenuto intatte le branche principali-spiega ancora l’assessore-  senza capitozzature, permetterà alle piante di ricacciare e riprendere l’originale forma della chioma in pochissimo tempo con la bella stagione”. E’ prevista una diagnosi strumentale su alcune piante particolarmente ammalorate per valutarne stato, mezzi e metodi di trattamento.




Siracusa. Brutta sorpresa, tornano i "visitatori" col carrello al parco Robinson di via Algeri

Ancora vandali in azione all’interno del parco Robinson di via Algeri, a Siracusa. La brutta sorpresa questa mattina. Ad effettuarla, personale della scuola dell’infanzia che ha sede proprio all’interno del parco. Approfittando delle giornate di festa, ignoti hanno “visitato” l’area razziando cose di poco valore – ferraglie e cavi di energia elettrica – ma purtroppo causando una serie di danni non da poco. Per motivi incomprensibili, sono stati vandalizzati anche alcuni dei giochi per bimbi presenti nel parco. Asportato il citofono dalla cancellata e diverse piastre elettriche. Un carrello di un vicino supermercato lasciato nel parco con all’interno qualche “pezzo” asportato, la dice lunga anche su come si siano mossi i malintenzionati all’interno. Ancora in fase di quantificazione i danni esatti.
Poco prima dell’avvio dell’anno scolastico, episodio simile. Allora, Lucia Azzolina – all’epoca ministro della pubblica istruzione – si interessò personalmente del caso, chiamando la dirigente scolastica e mettendo a disposizione le somme necessarie per le riparazioni e far riaprire regolarmente la scuola.
A novembre dello scorso anno, proprio per scoraggiare i vandali, il Comune di Siracusa aveva deciso di consegnare ai genitori di 50 piccoli residenti della zona altrettante chiavi per aprire il lucchetto con cui è chiuso il parco. Una iniziativa che non pare aver purtroppo inciso.
Nelle settimane scorse, il parco era stato “occupato” dai maiali che scorrazzano da tempo in via Algeri.




Le storie e i protagonisti del dramma antico, quattro incontri in streaming con Fondazione Inda

La Fondazione Inda e il comitato di redazione della rivista Dioniso hanno organizzato quattro incontri sui testi e i protagonisti del dramma antico. “La scena Inda 2021” è il titolo dell’iniziativa in programma dal 15 aprile al 27 maggio, ogni giovedì alle 17, in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Inda.
Il comitato di redazione della rivista Dioniso, pubblicata dalla Fondazione sin dal 1931 e diretta oggi dal professor Guido Paduano, ha coinvolto un gruppo di studiosi italiani e internazionali che interverranno in diretta sulle storie e sui temi dei principali testi del teatro classico, come Coefore ed Eumenidi, le due parti della trilogia eschilea Orestea, Le Baccanti di Euripide e Le Nuvole di Aristofane. A curare l’organizzazione dell’iniziativa è Caterina Mordeglia dell’Università di Trento.
Giovedì 15 aprile, Walter Lapini, docente dell’Università di Genova interverrà su Coefore. Un ritorno e una vendetta. A introdurre la relazione sarà Elena Fabbro dell’Università di Udine.
Giovedì 29 aprile, Maria Pia Pattoni dell’Università Cattolica di Bresca introdurrà l’intervento di Massimo Fusillo, docente dell’Università dell’Aquila. Il tema è: Eumenidi. Gli dei in scena.
Giovedì 13 maggio Baccanti. Un rompicapo teatrale è il tema dell’incontro con Guido Paduano dell’Università di Pisa; a introdurre Paduano sarà Francesco Morosi, anche lui dell’Università di Pisa.
A chiudere gli incontri, giovedì 27 maggio, sarà il professor Jeremy Lefkowitz del Swarthmore College, Philadelphia sul tema Nuvole. Filosofi, educazione, cultura, introdotto da Alessandro Grilli dell’Università di Pisa.
Le registrazioni di tutti gli incontri saranno disponibili anche sul canale YouTube e sul sito della Fondazione Inda, www.indafondazione.org




Posto ai domiciliari va a trovare un amico nella stessa situazione: condotto a Cavadonna

Sottoposto ai domiciliari, aveva comunque raggiunto un altro pregiudicato nella sua abitazione. Arrestato Mario Emidio, 52 anni. I carabinieri della stazione di Augusta hanno notificato il provvedimento all’uomo, dopo quanto disposto dall’Ufficio di Sorveglianza di Siracusa. L’uomo qualche giorno fa era stato autorizzato a recarsi autonomamente a Lentini per sbrigare alcune urgenti incombenze di natura personale. Tuttavia, terminato il disbrigo, anziché fare direttamente rientro ad Augusta, ha approfittato del momento di “libertà” per far visita ad un pregiudicato lentinese sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. La sua presenza nell’abitazione è stata però presto rilevata dai Carabinieri, sopraggiunti a casa del lentinese nel corso di uno dei numerosi controlli giornalmente effettuati alle persone sottoposte a misure restrittive.
L’uomo è stato nuovamente arrestato e questa volta condotto nel carcere di “Cavadonna”.