Aretusacque, Cafeo (Lega): “Errore escludere le minoranze dal Consiglio di Sorveglianza”

“La costituzione della società Aretusacque per la gestione del servizio idrico integrato è un evento storico e un momento delicatissimo per la vita dei cittadini della nostra provincia. La gestione di un bene essenziale come l’acqua, risorsa sempre più preziosa e limitata, richiede la massima condivisione e trasparenza. Purtroppo, dobbiamo registrare una partenza segnata da un grave errore politico: la scelta di un sistema elettorale maggioritario per il Consiglio di Sorveglianza che esclude di fatto qualsiasi forma di rappresentanza per le minoranze”. Così Giovanni Cafeo, responsabile per i Dipartimenti Regionali della Lega Sicilia, commenta la recente nomina dei cinque componenti dell’organismo di controllo della nuova società mista.
“La Lega non ha sindaci in provincia di Siracusa e, pertanto, non ha avuto alcun ruolo, né diretto né indiretto, nella scelta dei membri del Consiglio di Sorveglianza”, precisa Cafeo. “Nessun sindaco a noi vicino ha discusso con i nostri consiglieri i nomi da indicare, né abbiamo partecipato ad alcuna discussione sulla vicenda. Nonostante il nostro sostegno, in occasione delle elezioni provinciali, a un tavolo che includeva diverse forze civiche e partiti, siamo stati tenuti completamente all’oscuro delle decisioni relative alla governance di Aretusacque”, lamenta poi l’ex deputato regionale.
“Se fossimo stati interpellati – prosegue l’esponente della Lega – avremmo espresso una posizione chiara. Premesso che il principio di rappresentatività, nell’ambito di una società come quella in esame, è a garanzia degli utenti di tutti i comuni, l’errore tecnico, ma pure politico, è stato proprio l’aver espresso un consiglio eletto a maggioranza. L’applicazione del sistema proporzionale, come peraltro lo Statuto stesso prevede, avrebbe consentito al 100% dei soci pubblici, e quindi a tutti i comuni della provincia, di essere rappresentati”.
La logica di Cafeo è che “almeno un componente andava riconosciuto a quel 30% dei soci che è rimasto invece orfano della propria voce e dei propri occhi”. La maggioranza, secondo l’esponente leghista, non ne avrebbe risentito “ma avrebbe senza dubbio contribuito a rassicurare tutti. Un posto in più vale il far nascere la nuova società tra le polemiche e con il sospetto che qualcuno vuole utilizzarlo solo come strumento di lotta politica?”.




Aretusacque, Scerra e Gilistro (M5S): “Parte male la gestione idrica mista pubblico-privata”

“Non abbiamo proposto nomi e non abbiamo l’abitudine di partecipare ad alcuna lottizzazione, men che meno sulla nuova gestione del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa. Abbiamo però molti dubbi su questa partenza di Aretusacque, a partire dall’accelerata improvvisa di questi giorni ed alla luce delle tensioni emerse tra gli stessi sindaci. Un consenso a maggioranza, per quanto ampio, non è certo paragonabile all’unanimità che avrebbe dovuto accompagnare la nascita della società che per trent’anni si occuperà di gestire l’acqua dei siracusani, in un affidamento da 1,2 miliardi di euro”. Così il parlamentare e Questore della Camera Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro, esponenti del Movimento 5 Stelle, commentano la vicenda Aretusacque e la recente nomina dei cinque componenti dell’organismo di controllo della nuova società mista.
“La confusione politica siracusana ha pesantemente contaminato la nascita di Aretusacque. E’ mancata una linea unica su di un tema centrale per l’intera popolazione provinciale. Ieri erano pronti i commissari pur di procedere comunque. Non sono segnali incoraggianti”, sottolineano Scerra e Gilistro.
“Il tempo non sarebbe mancato. E però in tutti questi mesi non si è discusso dei problemi delle reti e dei promessi investimenti per oltre 360 milioni di euro. La provincia di Siracusa, a causa dei ritardi Ati, ha già perso la grande occasione del Pnrr rimanendo desolatamente a bocca asciutta di fronte a milioni di euro pure disponibili per metter mano ad acquedotti e fognature. Ed ora che c’è un soggetto unico, subito si divide e si spacca seguendo la vecchia logica del campanile pur di mantenere piccolo consenso. E mancano ancora informazioni sulle tariffe, con il rischio che in molti comuni della provincia si verifichino aumenti importanti. Non solo – proseguono Scerra e Gilistro – restano nebulosi i tempi di avvio servizio, con consegne impianti a scaglioni e quindi Comuni che resteranno indietro nella gestione, rallentando ogni eventuale programma di investimento per migliorie infrastrutturali a fronte di una percentuale di dispersione idrica che ogni indagine segnala tra le più elevate d’Italia. Su questi punti chiediamo allora ai nuovi organi societari un confronto pubblico e chiarificatore. L’ultima esperienza di gestione provinciale del servizio idrico, purtroppo, non è stata esattamente fortunata ed a rimetterci sono stati i cittadini della provincia di Siracusa. Un altro buon motivo per tenere da subito gli occhi ben aperti, a difesa dell’acqua bene pubblico e dell’interesse dei siracusani che non sono destinatari a cui recapitare bollette”, concludono Filippo Scerra e Carlo Gilistro.




Servizio idrico, il centrosinistra attacca: “Aretusacque, pagina triste sulla nomina dei vertici”

“Durante l’assemblea dei sindaci, tenutasi ieri presso palazzo Vermexio, è emersa una profonda spaccatura politica in seno alla comunità dei sindaci siracusani. Questa ha registrato il forte dissenso del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, che ha abbandonato i lavori in segno di protesta”. A parlare sono Piergiorgio Gerratana, Giuseppe Mirabella, Seby Zappulla e Carlo Gradenigo. Gli esponenti del PD, Movimento 5 Stelle, AVS e Lealtà & Condivisione, dopo aver sollevato dubbi nei giorni scorsi sulla gestione del servizio idrico integrato in provincia, tornano ad alzare la voce sul tema in seguito alla nomina dei cinque componenti dell’organismo di controllo della nuova società mista.
“Con il precedente comunicato avevamo espresso la nostra preoccupazione per il clima politico che si respirava attorno alla vicenda del servizio idrico integrato e per la fretta e l’opacità che hanno caratterizzato le prime fasi della nascita di Aretusacque S.p.A., la nuova società chiamata a gestire il servizio idrico integrato per 19 comuni della provincia di Siracusa. Possiamo dire che avevamo ragione! – sottolineano – Allo scontro politico, tutto interno al centro destra, è seguita la volontà, unanimemente espressa tra i sindaci presenti, di impedire ai rappresentanti degli utenti di essere indicati nell’organismo di verifica e controllo dell’azienda così come aveva proposto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, proponendo l’elezione di Alessandro Acquaviva nella qualità di portavoce del Forum provinciale per l’acqua pubblica. Indicazione che noi abbiamo raccolto e condiviso. – continuano – Oggi, dopo aver preso atto della definizione ufficiale della governance, che a parere nostro delude su più livelli, teniamo a ribadire con forza che la nostra attenzione sarà massima. Il servizio idrico, infatti, è un bene primario affidato a una società che gestirà, per conto nostro, oltre un miliardo di euro nei prossimi trent’anni.
Vigileremo costantemente sulle decisioni dei due organi, monitoreremo l’attuazione dei piani industriali e finanziari, pretenderemo trasparenza totale su ogni investimento, ap-palto e intervento e coinvolgeremo i cittadini informandoli e raccogliendo segnalazioni, affinché la gestione dell’acqua resti un bene sotto il controllo della collettività”.




Molestie su minore, condanna per 56enne siracusano agente della Polizia Municipale

La Cassazione ha confermato la condanna a 2 anni e 6 mesi a carico di un siracusano di 56 anni. L’uomo, agente in servizio alla Polizia Municipale, era accusato di molestie su minore. Si trova adesso in carcere.
La vicenda risale all’agosto del 2015. La vittima, che all’epoca aveva 12 anni, era andata al mare ad Ognina con il padre ed il 56enne. Poi il genitore si era allontanato per fare un bagno ed è allora che l’uomo – secondo l’accusa – avrebbe molestato la ragazzina. Una scena a cui avrebbero assistito alcuni bagnanti. In tre hanno testimoniato durante il procedimento. Dopo la condanna in primo grado, in appello la condanna venne ridotta a 2 anni e 6 mesi. Pena confermata in Cassazione. Anche se le dichiarazioni dei testimoni non sono sempre risultate pienamente concordi tra loro su alcuni passaggi, l’impianto accusatorio ha retto nei tre gradi di giudizio. Il 56enne si è sempre dichiarato totalmente estraneo alle accuse.




Avviate le attività di bonifica e manutenzione straordinaria lungo la strada provinciale SB2

Il Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, e il Vicepresidente con delega all’Ambiente e alla Viabilità, Diego Giarratana hanno comunicato l’avvio delle attività di bonifica e manutenzione straordinaria lungo la strada provinciale SB2, nel territorio di Carlentini, con interventi mirati alla rimozione dei rifiuti, al diserbo delle banchine e al rifacimento del manto stradale nei tratti più ammalorati (per un totale di 1,6 km) e della segnaletica verticale e orizzontale.
All’avvio dei lavori era presente anche il Sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, che è anche consigliere del Libero Consorzio, a testimonianza della piena sinergia istituzionale tra Comuni e Provincia. L’intervento si inserisce nell’ambito dei protocolli d’intesa sottoscritti per la gestione congiunta della bonifica di aree invase da rifiuti abbandonati lungo le strade provinciali.
“Questa attività – spiegano Giansiracusa e Giarratana – rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra enti.
Inoltre, l’attività di manutenzione straordinaria sulla viabilità si inserisce nella pianificazione avviata nei mesi scorsi dal Libero Consorzio, con priorità alle situazioni di maggiore emergenza. Abbandonare i rifiuti – concludono – è un gesto incivile che viola le regole, danneggia l’ambiente e frena le opportunità di sviluppo del territorio. Chiediamo la massima collaborazione da parte dei cittadini.”




Notte di fuoco in largo Luciano Russo, incendio distrugge auto e moto in sosta

Poco dopo le 23 di ieri sera, sirene in largo Luciano Russo a Siracusa. Le prime telefonate al centralino dei Vigili del Fuoco segnalavano un’auto in fiamme. Ma quando i primi soccorritori sono arrivati sul posto, l’incendio era decisamente più esteso, coinvolgendo più mezzi: quattro auto e 4 scooter e moto. Sono allora stati chiesti rinforzi con una squadra da Priolo ed una seconda autobotte, con 12 vigili del Fuoco in campo per contrastare le fiamme Sul posto anche la Polizia, per i rilievi e le indagini del caso.
Il rogo lambiva anche le palazzine del popoloso rione, con diverse persone scese in strada per capire cosa stesse succedendo. “Ho sentito come dei botti”, raccontavano alcuni. Disagi per il fumo che ha invaso alcune delle abitazioni, specie nei piani più alti. Impossibile tenere le finestre aperte. Non è stato, però, necessario procedere con evacuazioni.




Bocconi avvelenati a Floridia? Il sindaco Carianni affigge cartelli nella zona di piazza Santa Lucia

“Stamattina, in via precauzionale, ho fatto affiggere dei cartelli di presenza sospetta di bocconi avvelenati nella zona di piazza Santa Lucia, sulla scorta di alcune informazioni che sono giunte all’amministrazione ed al comando circa il possibile avvelenamento di un cane nella zona medesima”. Lo ha dichiarato il sindaco di Floridia, Marco Carianni.
Nelle ultime ore, tra i cittadini e su alcuni gruppi social, sono circolate segnalazioni riguardo a presunte polpette avvelenate nei pressi di via Torino. Un cane avrebbe anche perso la vita dopo averne ingerita una. Il prossimo passo, come annunciato dallo stesso primo cittadino, sarà accertare se la morte dell’animale sia riconducibile al boccone sospetto.
“Se la causa del decesso dovesse essere confermata dalla clinica, si tratterebbe di un gesto di una inaudita cattiveria, per il quale opereremo tutti gli sforzi necessari al fine di individuare il responsabile e denunciarlo all’autorità giudiziaria. – aggiunge Carianni – Da Sindaco mi riterrei profondamente deluso dell’atteggiamento di alcuni miei concittadini che dovessero avere avuto il barbaro coraggio di spingersi a compiere un gesto così crudele.
Se tutto fosse confermato, riterrei che l’umanità stesse rischiando di raggiungere un grado di schifezza senza precedenti.”




Trasporti, 32 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali: siglato accordo

Trentadue milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali siciliane. È la cifra stanziata con l’accordo operativo che è stato siglato ieri, nella sede dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, tra la Regione Siciliana, le Città metropolitane di Palermo e Catania e i Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Le risorse, provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, sono destinate a interventi di manutenzione straordinaria per garantire maggiore sicurezza e la modernizzazione della rete viaria. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno e dovranno essere completati entro il 2026.
«Si tratta di risultati concreti – afferma l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò – che testimoniano la volontà del governo Schifani di intervenire in maniera efficace e tempestiva per migliorare la mobilità e i collegamenti tra i territori siciliani. Per anni queste strade sono state oggetto di scarsa manutenzione, evidenziando a volte carenze strutturali. Questo accordo rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del mio assessorato. Grazie alla collaborazione diretta con gli enti territoriali, infatti, siamo riusciti ad accelerare le procedure e garantiremo maggiore sicurezza sulle strade dell’Isola. Il nostro impegno per una Sicilia più connessa, più sicura e più moderna, prosegue, al servizio dei cittadini e del territorio regionale».




Tragico incidente domestico ad Augusta, donna cade dal balcone e muore

È una comunità sotto shock quella di Augusta. Ieri mattina, intorno alle 7:30, una donna di 48 anni, è precipitata dal balcone di casa. La dinamica dell’accaduto non è ancora chiara, ma dalle prime informazioni sembra si tratti di un tragico incidente. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 che, nonostante i disperati tentativi, ha potuto soltanto constatare il decesso della donna. Presenti anche i Carabinieri, che hanno avviato i rilievi per ricostruire con precisione quanto accaduto.




Smantellata una piantagione di cannabis ad Augusta, arrestati due uomini

Smantellata una piantagione di cannabis ad Augusta. Domenica mattina, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Augusta, insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nel corso di un servizio di controllo del territorio nelle campagne di Lentini, hanno arrestato in flagranza di reato due uomini per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Un 37enne di Scordia, con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, e un bracciante agricolo 53enne di Lentini.
I due sono stati sorpresi all’interno di un terreno in contrada Sabuci, mentre innaffiavano una piantagione di marijuana composta da 320 piante, alcune delle quali alte oltre due metri. Il terreno, recintato, è risultato essere in uso al 53enne.
Durante la perquisizione, all’interno di una grotta situata nel fondo agricolo, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 16 piante messe ad essiccare, oltre a materiale vario per la coltivazione outdoor dello stupefacente, tra cui concimi e impianti di irrigazione.