Pesca di frodo in notturna, sei catanesi pizzicati al Plemmirio nascosti tra gli scogli

Operazione contro la pesca di frodo, insieme Questura e Guardia Costiera di Siracusa. Durante la programmata attività di vigilanza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, una motovedetta della Capitaneria di Portoha notato sulla terraferma, all’altezza del varco 27 prospiciente via degli Zaffiri, alcuni fasci luminosi ed alcuni individui in movimento i quali, alla vista dell’unità in pattugliamento, si sono nascosti dietro la scogliera spegnendo le torce.
A causa dell’impossibilità per il personale a bordo della motovedetta di raggiungere la costa, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa ha richiesto il supporto della Questura che, in brevissimo tempo, è intervenuta via terra con due volanti.
Individuate due auto nascoste tra i rovi e, poi, nascosti tra gli scogli, 6 individui. Tre di loro avevano ancora indosso la muta da sub bagnata. Tra gli scogli anche 3 fucili da sub e 3 torce, 1 G.A.V. (Giubbotto ad Assetto Variabile), nonché una grossa rete contenente ancora il pescato di frodo.
Tutti i soggetti, catanesi, sono stati condotti in Guardia Costiera e multati per violazione della normativa vigente in materia di pesca sportiva, ricreativa e subacquea; per aver effettuato pesca subacquea in orario notturno con l’ausilio di autorespiratori, con relativo sequestro degli attrezzi e del pescato; per aver violato le norme relative alle misure restrittive in materia anti Covid 19 e del Codice della Strada.
I circa 6 kg di prodotto ittico pescato sono stati giudicati idonei al consumo umano e donati in beneficenza.




"Sosteniamo la battaglia per la vita", Palazzolo si mobilita per Giuseppe: la sua storia

“Giuseppe vuole vivere, Giuseppe ha bisogno di aiuto”. Inizia così l’appello pubblico lanciato dal sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo. Giuseppe Cannatella è un brillante ingegnere cinquantenne a cui è stata diagnostica nei mesi scorsi una forma particolarmente aggressiva di Sla. E’ lui stesso a raccontare la sua storia. “Nel febbraio 2020 ho iniziato ad accusare dei problemi fisici, giorno dopo giorno la mia salute anziché migliorare peggiorava. Ad aprile, dopo il primo lockdown, gli accertamenti clinici e la diagnosi: Sla in forma aggressiva, una malattia neurodegenerativa insidiosa e fatale che progredisce con la perdita selettiva delle cellule, motoneuroni, del corno anteriore della colonna vertebrale. Una diagnosi che ti toglie il respiro, che ti lascia basito, alla quale non puoi né vuoi credere”.
Da quel momento, inizia la ricerca di centri specializzati. Prima a Torino, poi a San Giovanni Rotondo. “Sto vivendo sulla mia pelle l’incapacità del sistema sanitario nazionale a dare risposte rapide ed innovative a noi malati particolari che ci sentiamo di fatto abbandonati al nostro destino. In quest’ultimo anno – continua Giuseppe – io e la mia famiglia abbiamo impegnato tutte le nostre risorse economiche per pagare l’assistenza e le terapie di cui abbisogno giornalmente. Oggi la mia speranza è rappresentata da una cura sperimentale a base di cellule staminali condotta in Svizzera, la clinica Swiss Medica Switzerland, alla quale potrei sottopormi nel prossimo mese di aprile qualora riesca a far fronte ai relativi costi”.
Ecco, i costi: 70mila euro per due cicli di trapianto, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro. “Sono a chiedere a tutte le persone di buon cuore di aiutare me e la mia famiglia ad alimentare questa speranza, sostenendo la mia battaglia per la vita, facendo una donazione e pregando per noi”.
In sei giorni sono stati raccolti quasi 4mila euro attraverso una raccolta fondi su GoFundMe. Qui il link per la pagina di donazione.
“Una goccia ciascuno e riusciremo a raccogliere in breve tempo i 70.000 euro che servono per dare una speranza al nostro concittadino”, incita il sindaco di Palazzolo, Gallo. Giuseppe è in verità originario di Modica, ma da anni risiede a Palazzolo, città della moglie. “E’ un esempio di amicizia, rispetto e solidarietà”, lo descrive ancora il primo cittadino. Per le donazioni, è attivo anche un conto bancoposta intestato a Giuseppe Cannatella (Iban IT79Q0760117100001053648190, Codice bic-swift: BPP II T RR XXX, causale: Donazione per cura con cellule staminali).




Il covid non ferma l'Infiorata di Noto, la 42.a edizione omaggia Dante

Confermata anche quest’anno l’Infiorata di Noto, giunta alla 42.a edizione. Si svolgerà dal 14 al 16 maggio, nel massimo rispetto delle normative anticontagio, privilegiando ancora una volta il messaggio di forza, speranza e resilienza che Noto vuole inviare all’esterno, come già successo con l’edizione 2020 dal tema “La Bellezza è più Forte della Paura”. Quest’anno scelto come tema un omaggio a Dante Alighieri.
L’assessore al Turismo, Giusi Solerte, ha incontrato i rappresentati delle associazioni di Infioratori di Noto, condividendo i primi dettagli organizzativi legati, soprattutto, alla realizzazione dei quadri infiorati. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di non interrompere la tradizione, mettendo in primissimo piano il rispetto delle normative antiCovid-19 per permettere la realizzazione dei bozzetti su via Nicolaci e poter, per la 42^ volta, salutare la Primavera con l’elegante ed affascinante tappeto di fiori incastonato tra i dettagli del Barocco netino.
“Ci riagganciamo al messaggio virale dell’anno scorso – spiega proprio la Solerte – facendoci interpreti di una forte e comune voglia di ripartenza e speranza. Lasciamoci, dunque, alle spalle le tenebre della pandemia che ha inaspettatamente stravolto le nostre e vite e, con responsabile determinazione e passionale resilienza, apriamoci alla luce di speranza ed ai colori della vita”.

L’idea è già stata condivisa con le associazioni Maestri Infioratori di Noto, Petali d’Arte, Opificio 4, CulturArte, Istituzione Musicale Città di Noto, Perla del Sud, Musici e Sbandieratori Città di Noto e con il Liceo Artistico dell’istituto superiore Matteo Raeli. Sarà un’edizione rivisitata, dunque, alla luce delle evoluzioni normative ed epidemiologiche. I dettagli saranno definiti solo nelle prossime settimane e successivamente comunicati.




Differenziata, brillano sei comuni siracusani: a loro un contributo extra della Regione

Sono 6 i Comuni del siracusano che si sono visti riconoscere dalla Regione un contributo per aver superato, nel 2019, la percentuale del 65% di raccolta differenziata. Sortino fa la parte del leone, assicurandosi quasi 41mila euro; a ruota Solarino con 38mila euro; poi Portopalo a cui vanno 28mila euro; Ferla 25mila euro; Buccheri quasi 24mila euro; Buscemi 21mila.
Siracusa, comune capoluogo, è ancora lontano dal 65% di raccolta differenziata. Gli ultimi dati disponibili (2020) parlano di una percentuale al 41,2% (+13% rispetto all’anno precedente). Intanto buone indicazioni arrivano dalla Mazzarona, dove si sta chiudendo il cerchio del porta a porta. “Siamo davvero soddisfatti dell’andamento della raccolta differenziata nel rione Mazzarona e nelle altre zone del quartiere Grottasanta in cui recentemente sono stati eliminati i cassonetti stradali”, dice l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, analizzando i primi effetti da quando è stato ulteriormente esteso il sistema porta a porta.
“Osserviamo – aggiunge il sindaco Italia – il pieno rispetto delle giornate e degli orari di conferimento e non c’è stato, a differenza di altri casi, il fenomeno dell’abbandono dei sacchetti di rifiuti lì dove c’erano prima i cassonetti verdi. Ci siamo presi un po’ più di tempo per mettere tutti nelle condizioni migliori per affrontare il passaggio dalla raccolta tradizionale a quella porta a porta, ma i risultati ci stanno dando ragione”.
I primi dati del 2021 dicono che, dalle ultime rimozioni di cassonetti stradali, la raccolta differenziata in città tende ad avvicinarsi al 5 %.




Norme anti-contagio, i controlli della Polizia: 9 persone sanzionate

Verso la Pasqua blindata in zona rossa, proseguono i controlli anti-covid a Siracusa. Gli agenti delle Volanti, insieme a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno identificato 205 persone e controllato 3.100 veicoli, anche con l’ausilio di strumenti elettronici.
Sono stati 9 gli esercizi pubblici controllati e 5 i luoghi di assembramento monitorati. Sanzionate per il mancato rispetto della normativa per contenere i contagi 9 persone.




Siracusa. Covid, alla Raiti si torna in classe ma tanti assenti: domani tamponi a scuola

L’istituto comprensivo Raiti prova a tornare alla normalità. Da questa mattina, dopo una decina di giorni di chiusura a causa dei casi Covid-19 registrati (cinque, tra personale scolastico e alunni), la dirigente scolastica, Angela Cucinotta ha predisposto il riavvio delle lezioni in presenza. Restano, tuttavia, gli strascichi di questo periodo di Dad (didattica a distanza)  e restano le preoccupazioni dei genitori dei bambini. Nonostante la riapertura, infatti, in tanti, questa mattina, hanno preferito tenere ancora a casa i propri figli.

Per domani è previsto uno screening tamponi all’interno dell’istituto. Una richiesta che la scuola avrebbe avanzato all’Asp per “restituire serenità alle famiglie e al personale”.

In realtà, i tempi di chiusura si sarebbero protratti, secondo fonti scolastiche, per ragioni precauzionali. Dopo avere appurato i cinque casi Covid, infatti, si attendeva l’esito dei tamponi molecolari a cui diversi altri docenti, collaboratori e personale Ata si sono sottoposti. Una volta appurato che in ognuno di questi casi il risultato è stato negativo, la dirigenza scolastica ha ritenuto opportuno ripartire.

Pare, comunque, che la richiesta avanzata dalla scuola all’Asp fosse stata quella di poter effettuare lo screening tamponi il giorno stesso del rientro, cioè oggi. La prima data utile, tuttavia, per l’azienda sanitaria provinciale, era (ed è) quella di domani.

Il consenso sarebbe stato fornito da circa il 50 per cento delle famiglie. Un numero più alto rispetto alle percentuali che si registrano di solito nelle scuole. L’adesione è in genere particolarmente bassa. In questo caso, tuttavia, è subentrata la necessità, per le famiglie, di sentirsi più serene, dopo le giornate di chiusura, che hanno alimentato timori e preoccupazioni. Resta evidente la reticenza dei genitori ad autorizzare l’effettuazione dei tamponi ai bambini, che si svolgono nelle scuole in assenza di un parente.

In molti, tornando al caso Raiti, hanno deciso di far riprendere ai propri figli le lezioni in presenza non prima di lunedì.




Prosegue ad oltranza il presidio degli ex Bng: "vertenza simbolo, rivedere sistema appalti"

Prosegue il presidio ad oltranza dei lavoratori della vertenza Bng, nella zona industriale di Siracusa. Il 19 marzo sono scaduti i contratti di 21 dei 29 operai impegnati nel cantiere Eni Versalis affidato alla società Bng Spa di Matera, titolare del contratto quadro di manutenzione generica edile. Era stato acquisito nel luglio 2020 per 3 anni, con una opzione per i successivi 2, a causa dell’uscita anticipata della precedente impresa che occupava circa il 30% in più di manodopera.
I sindacati lamentano l’assenza di dialogo e confronto con l’azienda ed hanno chiesto l’intervento della Prefettura. Qualche segnale è arrivato proprio dagli uffici del palazzo di governo a lavoro per un incontro tra le parti. “Non può essere considerata una vertenza che riguarda solo 21 lavoratori, è una vertenza simbolo del fallimento della gestione appalti per i lavoratori”, spiega Salvo Carnevale (Fillea Cgil). Dallo scorso lunedì raggiunge i lavoratori in presidio. “Abbiamo ricevuto una considerevole quantità di attestati di solidarietà da parte della politica. E anche di questo non si può tenere conto. Questo diventare il momento per parlare di appalti e cambio appalti nella zona industriale e delle condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori”, aggiunge ancora Carnevale.




Fondi per l'edilizia scolastica, il M5S: “700 milioni a Comuni per asili nido e infanzia"

“È già attiva la procedura per accedere ai fondi stanziati per l’edilizia scolastica, con particolare attenzione a quei comuni svantaggiati e alle periferie urbane per colmare il divario esistente”, annunciano i parlamentari siracusani Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani, Maria Marzana del Movimento 5 Stelle.
“È per tali ragioni che l’avviso pubblico stanzia 700 milioni di euro per l’edilizia scolastica, emanato qualche giorno fa dal ministero dell’Istruzione e dal ministero dell’Interno, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia. In particolare, queste risorse saranno assegnate ai Comuni per realizzare progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Questi i comuni che possono partecipare: Siracusa, Francofonte, Pachino, Avola, Floridia, Canicattini, Lentini, Rosolini, Solarino, Priolo, Portopalo, Carlentini, Melilli”, proseguono.
“È fondamentale dare una priorità alle strutture localizzate nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti, dando così nuove opportunità ai ragazzi in difficoltà e alle loro famiglie, come ha sottolineato la senatrice Barbara Floridia, sottosegretario all’Istruzione”.
L’avviso consentirà di distribuire le risorse stanziate nel 2019, con la Legge di bilancio per il 2020, disponibili a decorrere dal 2021. Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, entro il 21 maggio 2021 sul sito del ministero dell’Istruzione, accedendo alla pagina dedicata all’edilizia scolastica.
“Il 60% delle risorse di ciascuno di questi capitoli sarà destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti. I 700 milioni sono così ripartiti: 280 milioni riguarderanno gli asili nido; 175 le scuole dell’infanzia; 105 i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati”.
Inoltre il ministero dell’Istruzione ha comunicato in questi giorni la proroga per la conclusione dei progetti relativi alla realizzazione di smart class per le scuole del secondo ciclo, che a causa dei numerosi ritardi segnalati in merito alla consegna delle forniture acquistate non riusciranno a completare i progetti entro il 31 marzo. Per questi istituti scolastici sarà possibile completare gli interventi entro il 30 giugno (https://www.miur.gov.it/documents/20182/5431336/prot7974-23-03-2021.pdf/7a5702ca-1a03-58d2-5510-d3e2ac2e41af?t=1616500980600”), concludono Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana e Pino Pisani.




Covid, Augusta sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri: sanzioni per 9 mila euro

L’attenzione dei carabinieri puntata su Augusta, vista la delicata situazione legata ai numeri del Covid, che ha anche comportato l’adozione di misure piu’ stringenti e la chiusura delle scuole. I militari stanno passando al setaccio il territorio: controlli e ispezioni, non solo lungo le arterie stradali cittadine ed extraurbane, ma anche per la verifica del rispetto delle norme da parte di chi gestisce attività. Controllati bar ed attività di somministrazione (aventi l’obbligo di chiusura alle  18,00) e 393 soggetti, di cui 23 sono stati sanzionati, per un importo totale di oltre 9.000 euro, poiché non rispettavano i vari divieti in vigore: di spostamento dal territorio comunale di residenza in assenza di comprovate esigenze, di circolazione tra le 22:00 e le 05:00 senza giustificato motivo; di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico; ovvero infine perché non portavano con sé i previsti dispositivi di protezione individuale.
Durante i servizi di controllo e vigilanza, i Carabinieri hanno, su strada, controllato 272 veicoli contestando diverse violazioni al Codice della Strada, tra cui il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la guida con telefono cellulare, la guida di ciclomotore senza indossare il casco protettivo, la mancanza di copertura assicurativa RCA, la guida di veicolo senza revisione periodica.
In una circostanza, altresì, è stato segnalato alla Prefettura di Siracusa un cittadino megarese poiché aveva apposto sul veicolo su cui era alla guida una targa diversa da quella assegnata al mezzo.
Ritirati 4 documenti di circolazione e sottratti complessivamente oltre 30 punti dalle patenti di guida.

Foto: repertorio




Palazzolo. Dagli arresti domiciliari alla detenzione in carcere: 34enne a Cavadonna

Dai domiciliari al carcere. I Carabinieri di Palazzolo Acreide, nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione e repressione dei reati contro la persona ed il patrimonio,  hanno eseguito un ordine di esecuzione pena emesso dall’Autorità Giudiziaria a carico di Giuseppe Falbo, palazzolese di 34 anni . L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.