Carta d'identità contraffatta: arrestato tunisino, indagini per risalire al produttore

Una carta d’identità falsa,  riportante la cittadinanza italiana e la validità per l’espatrio. I carabinieri di Pachino l’hanno trovata in possesso di Rafik Taleb, tunisino di 44 anni, bloccato nell’ambito degli quotidiani servizi di prevenzione e repressione dei reati contro la persona ed il patrimonio.
L’uomo, sottoposto a controllo, ha esibito ai Carabinieri il falso documento d’identità. Evidente che folse contraffatto. Non era nemmeno conforme al modello previsto. Accertata la falsità del documento, è scattato l’arresto per possesso di documenti falsi.
Accertamenti sono in corso da parte dei Carabinieri per risalire al produttore del falso documentale.




Controlli sulle autostrade,122 sanzioni con la campagna europea Seatbelt della Polstrada

Controlli a tappeto, per una settimana, sui tratti autostradali Siracusa-Catania e Siracusa-Rosolini. Li ha condotti la Polizia Stradale di Siracusa nell’ambito del progetto europeo RoadPol, European Roads Policing Network, con la campagna “Seatbelt”, prevista dall’8 al 14 marzo. Servizi mirati, volti a contrastare il fenomeno del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.
In provincia di Siracusa, sono stati complessivamente controllati 260 veicoli, 122 dei quali sono stati sanzionati. Sono state contestate 195 infrazioni al codice della strada, 126 delle quali per mancato uso delle cinture di sicurezza; 572 i punti decurtati; 4 le carte di circolazione ritirate e 6 le patenti ritirate.

ROADPOL è una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono tutti i Paesi Membri, tranne la Grecia e la Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia, la Turchia ed in qualità di osservatore la Polizia dell’Emirato di Dubai (Emirati Arabi Uniti). L’Italia è rappresentata dal Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno.
L’Organizzazione sviluppa una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021-2030. Tale attività si sviluppa attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutto il Continente, all’interno di specifiche aree strategiche.
La finalità della campagna “Seatbelt” è di operare un’intensificazione dei controlli effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa, dei veicoli a motore per verificare il rispetto del corretto utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta da parte dei conducenti e occupanti dei veicoli a motore, con particolare riguardo ai seggiolini per bambini. Quest’azione combinata a livello europeo ha, infatti, la finalità di sviluppare la coscienza e la consapevolezza da parte di tutti i conducenti e utenti della strada che nello stesso momento tutte le forze di Polizia Stradale dell’Unione Europea stanno operando con le medesime modalità, strumenti omogenei e un obiettivo comune: l’incolumità dei cittadini.




Covid, ancora su il contatore dei contagi: +65 in provincia di Siracusa. Allerta Melilli

Sono 666 i nuovi positivi al covid in Sicilia a fronte di 15.977 tamponi processati. Un numero molto ridotto rispetto alla media delle ultime settimane, dato che fa scattare verso l’alto l’incidenza: 4,1%. I guariti sono 219, 21 le vittime. Il numero degli attuali positivi è di 16.618 (+426 rispetto a ieri).
In provincia di Siracusa ancora su il contatore dei contagi. Sono 65 i nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore. Augusta sale sopra i 180 positivi attuali ma anche Melilli ora rischia la zona rossa con altri 12 positivi nelle ultime 24 ore. A Priolo sabato prossimo drive in dei tamponi per la popolazione scolastica mentre si moltiplicano anche nel capoluogo le scuole chiuse per sanificazione o il numero delle classi in quarantena per contatto con un positivo.
Nelle altre province: Palermo 291 casi, Catania 100, Messina 52, Trapani 7, Ragusa 43, Caltanissetta 30, Agrigento 45, Enna 33.




Siracusa. Asili privati convenzionati: "Il Comune acquisti i posti, accordi disattesi"

L’applicazione della Convenzione stipulata dal Comune di Siracusa a gennaio 2020 con quattro cooperative che gestiscono asili nido privati convenzionati per l’acquisto di posti, “privilegiando le strutture delle frazioni di Cassibile, Belvedere e zone limitrofe accreditate all’Albo Regionale”. E’ quanto chiedono i responsabili degli asili in questione, dopo lo “stop” imposto a marzo 2020 dall’emergenza Covid, a cui non è mai seguito il riavvio del percorso. I fondi utilizzati sono regionali, i cosiddetti fondi Sezione Primavera e coprirebbero il periodo fino al prossimo dicembre. Secondo quanto spiegato dai gestori delle strutture, tuttavia, il Comune avrebbe deciso di non procedere con l’acquisto di posti fino al riempimento degli asili nido comunali.
Scelta che non avrebbe nulla a che fare, secondo le cooperative che gestiscono gli asili nido privati convenzionati, con quanto previsto dai fondi regionali che, se non utilizzati, tornerebbero indietro. Per ragioni territoriali, in realtà, alcuni posti sono stati acquistati, nello specifico a Cassibile.
Ad entrare nel dettaglio della vicenda, per la quale chiedono una marcia indietro del Comune, sono i rappresentanti e le dipendenti di tali asili privati, che esprimono le loro preoccupazioni.




Siracusa. Vaccini, che polemica dopo le frasi di Granata. Il sindaco: "io pro vaccini"

“Fabio Granata non è un no-vax. Ha espresso dei dubbi sui vaccini che tanti altri cittadini hanno ed ha chiarito il suo pensiero con un ampio post sui social. Io personalmente ritengo che sia giusto ed opportuno vaccinarsi e farlo al più presto. Questo non rappresenta alcun problema di coabitazione in giunta, perchè la mia squadra di governo parla a pezzi diversi della città senza imporre un pensiero unico. Spiace però che ci sia sempre qualcuno che provi a gettare fumo negli occhi dei cittadini per fare campagna elettorale”. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, rintuzza gli attacchi e prova a chiudere il caso nato a colpi di post sui social network e che ha improvvisamente acceso la domenica dei siracusani. A distanza di ore, c’è ancora sorpresa per le parole di Fabio Granata, assessore della giunta Italia non nuovo a finire nell’occhio del ciclone. Mario Bonomo (Mpa) ne ha chiesto le dimissioni. “Le sue sono dichiarazioni inaccettabili: si dimetta o venga immediatamente rimosso dalla carica istituzionale che ricopre. Chi è investito di importanti cariche pubbliche deve avere come primo obiettivo la tutela della salute delle persone e di quelle più fragili in particolare. È inammissibile che, a fronte di un impegno delle istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, per uscire da questa pandemia con l’unica arma a nostra disposizione, i vaccini, e per sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo, uno dei nostri amministratori vada nella direzione opposta. Non solo: esprimendo anche un discutibile parere sui ricercatori italiani, dimentica che è anche grazie al loro fondamentale contributo che abbiamo imparato a conoscere e combattere questo virus”.
Granata non è rimasto in silenzio. Per il momento nessuna dichiarazione pubblica ma è tornato a scrivere sui social per chiarire il suo pensiero. E certo alimenterà ancora discussioni. “La maggioranza sostiene con entusiasmo messianico la vulgata della scienza ufficiale e crede come Vangelo alle assicurazioni degli scienziati e delle case farmaceutiche. Io no, nutro dei dubbi. E vorrei poterlo fare senza essere insultato o bollato come negazionista.
Ho avuto la grave perdita di Calogero Rizzuto e non mi sogno di pensare che il covid non esista o che non sia insidioso. Ma non chiudo gli occhi di fronte alla realtà che vedo e a ciò che succede. Il vaccino anti Covid è un vaccino doppiamente sperimentale poiché nuovo è il virus da combattere e nuova la tecnica a base genetica utilizzata. Questi due fattori dovrebbero indurre le industrie del farmaco e gli Enti di controllo ad agire con estrema cautela. Invece (…) hanno preferito correre e bruciare le tappe”. Granata riconosce il valore della scienza medica nel progresso dell’umanità ma “posso voler approfondire le questioni relative ad alcuni vaccini antiCovid a base genetica e capirne il meccanismo di funzionamento senza essere insultato?”.
Parole che, però, finiscono in fretta per sollevare un nuovo vespaio. Il tema è delicato e, dalle istituzioni, ci si attenderebbe – magari per politically correct – maggiore prudenza. “Una parola scritta sui social viene poi ripresa fuori contesto e piegata a fini polemici”, taglia corto però il sindaco Italia. “Io credo che l’assessore abbia chiarito il suo pensiero con un post. La mia giunta parla a pezzi molto diversi della città e non rappresentiamo una parte o l’altra, ma tutti i cittadini. C’è chi ha posizioni vicine alle mie e chi a quelle di Granata. Il mondo social è insidioso e complicato”. E forse proprio questo dovrebbe suggerirne un uso più mirato.
Le spiegazioni non convincono comunque Mario Bonomo. “Nel comprensibile disorientamento diffuso tra le persone, trovo assolutamente inaccettabili le considerazioni che si possono definire ‘dubitazioniste’ o quasi negazioniste dell’assessore alla legalità e alle risorse umane del Comune di Siracusa, Fabio Granata. Lo ritengo inadatto al ruolo pubblico che ricopre”.
All’origine di tutta la polemica, c’è sempre un post di commento dell’assessore Granata ad una notizia nazionale di balli e festeggiamenti di gruppo “alla faccia del Covid”. Con tanto di screenshot, Bonomo mostra quell’ “avete fatto benissimo a ballare e continuare a vivere” che ha creato i primi imbarazzi in giunta. E su questo punto, con estremo tatto, il sindaco corregge però il suo assessore. “Per le feste e per i balli, aspettiamo tempi migliori e ci mancherebbe altro. Da sempre facciamo il possibile per sensibilizzare tutti sulle misure di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine”.
Intanto, Italia Viva prende ancora una volta le distanze dalla giunta siracusana (di cui pure fa parte, ndr). Vera Corso, componente dell’assemblea nazionale di IV, si domanda “cosa intenda fare il sindaco Italia nei confronti di un assessore che esterna i propri dubbi sulla campagna vaccinale e pretende di ‘essere lasciato in pace’ perché parlare di Covid lo nausea”.




Zona industriale, presidio ad oltranza degli esuberi Bng: "intervenga la Prefettura"

Nuovo presidio ad oltranza in zona industriale. Davanti alle portinerie di Eni Versalis protestano da questa mattina gli ex Bng. Il 19 marzo sono scaduti i contratti di 21 dei 29 operai impegnati nel cantiere Eni Versalis, alle dipendenze della società Bng Spa che è la titolare del contratto quadro di manutenzione generica edile, acquisito nel luglio 2020 per 3 anni, con una opzione per i successivi 2, a causa dell’uscita anticipata della precedente impresa che occupava circa il 30% in più di manodopera.
Il problema occupazionale, che era temporaneamente rientrato in febbraio, adesso, riesplode. “E senza nessun confronto”, lamentano i sindacati. “Abbiamo registrato quello che avevamo denunciato, da tempo, come un probabile ostacolo sulla strada della normalizzazione della vertenza: il pericolo del subappalto. In presenza di una vertenza ancora indefinita, l’impresa ha assegnato due attività del proprio contratto ad altre imprese (gestione amianto e ponteggi). Nessun segnale, ovviamente, da parte della Bng che non è mai stata particolarmente incline al dialogo in questi lunghi nove mesi”, lamentano i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
Chiare le richieste del sindacato: tavolo coordinato dalla Prefettura di Siracusa con tutti i soggetti interessati e stabilizzazione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori.
“La vertenza, ovviamente, si inserisce all’interno dell’annosa problematica legata alla gestione degli appalti. Serve che anche la politica prenda una posizione chiara su questo capitolo che produce principalmente precarietà e disoccupazione”, sottolinea Salvo Carnevale (Fillea).




Covid a scuola: chiusi il Fermi e il plesso Temistocle. La Raiti è sempre più un caso

Il covid continua a condizionare la normale vita delle scuole siracusane. Da questa mattina chiuso, fino a data da destinarsi, l’istituto tecnico Fermi di Siracusa. “Per ottemperare alle operazioni di pulizia e disinfezione straordinaria dei locali di via Torino 137, stabilita dall’ASP di Siracusa, da giorno 22 Marzo 2021 fino a diversa comunicazione del dirigente, tutte le classi dell’Istituto sono esonerate dalle attività didattiche in presenza e le stesse svolgeranno le attività didattiche a distanza”. Così si legge nel provvedimento predisposto dalla scuola e comunicato ai genitori degli studenti. Al momento dad ad oltranza, in attesa delle nuove comunicazioni dell’Autorità Sanitaria.
Da questa mattina chiuso precauzionalmente anche il plesso di via Temistocle del comprensivo Chindemi di Siracusa. Un sospetto caso covid ha spinto la stessa dirigenza scolastica a richiedere intanto la sanificazione dei locali, in attesa di eventuali sviluppi o comunicazioni da parte dell’Asp. Vince, insomma, la cautela e la responsabilità della scuola.
Dovrebbero riprendere, invece, domani le lezioni in presenza per quasi tutti gli alunni del comprensivo Wojtyla, sempre di Siracusa. Oggi attesa la decisione del consiglio d’istituto. Alcune classi dovranno comunque osservare il prescritto (dall’Asp) periodo di quarantena.
Riaprirà invece mercoledì 24 il comprensivo Raiti di Siracusa, per le sezioni infanzia ed elementari. Le classi di scuola media, invece, non rientreranno prima del 26 marzo a causa dell’elevato numero di docenti posti in quarantena dall’Asp. “Il rientro in presenza delle classi di scuola secondaria di primo grado è subordinato al completamento della quarantena alla quale sono sottoposti docenti e personale Ata”.
Oggi attese disposizioni circa lo screening con tampone suggerito prima del rientro in classe, in particolare per scuola dell’infanzia e scuola primaria. “In considerazione dei casi di positività appurata e di quelli con insorgenza di sintomi comunque potenzialmente riconducibili al covid 19, si ritiene importante subordinare il rientro a tampone di controllo da parte di tutti: docenti, personale Ata e Asacom. Tutto questo al fine di ridurre al minimo il rischio di esplosione e diffusione dei contagi all’interno dell’istituto”.




Covid, ad Augusta numeri ancora in aumento: il timore Zona Rossa si fa concreto

Continua  a salire il numero di positivi al Covid-19 ad Augusta. Questa mattina il dato aggiornato parla di 178 contagiati, dieci in più di ieri. Il giorno prima ancora erano 151. In due giorni, quindi, un incremento di 27 persone con Coronavirus in un Comune in cui il sindaco, Giuseppe Di Mare è già stato costretto ad assumere dei provvedimenti restrittivi per porre un argine ad un andamento che non promette, se non corrette, nulla di buono. La Spada di Damocle della Zona Rossa non rappresenta un’ipotesi remota. Il primo cittadino spera che le misure adottate possano dare nei prossimi giorni i primi risultati, potendo scongiurare un rischio che metterebbe a dura prova l’economia e la vita sociale della cittadina della zona industriale.

In realtà i numeri potrebbero già essere da Zona Rossa e teoricamente il presidente della Regione, Nello Musumeci potrebbe già fare questa valutazione,anche senza che sia l’amministrazione comunale a richiedere il provvedimento,  com’è , invece, accaduto, per fare un esempio ,nel caso di Portopalo.

“Ci diamo qualche giorno ancora per capire se si registra o meno lo sperato rallentamento- spiega Di Mare- Del resto i nostri provvedimenti sono in vigore da venerdì e non ci sarebbe ancora la possibilità  di vedere già dei passi avanti. L’analisi potrà essere fatta in maniera più concreta e con più elementi a disposizione prima della fine di questa settimana. Ci auguriamo che non sia necessario stringere ulteriormente, questo è normale. Ma ritengo che la soglia psicologica possa essere indicata nel numero 200”.




Melilli sulla soglia della zona rossa: altri 12 positivi nelle ultime 24 ore

Anche Melilli viaggia sulla soglia della zona rossa. Numeri in costante crescita legati al covid e la cittadina iblea deve ora fare i conti con forti misure di contenimento. Nelle ultime 24 ore sono stati 12 i nuovi positivi: 8 confermati con il molecolare dopo il drive in dei tamponi di ieri ed altri 4 routinari. Il totale si avvia a superare gli 80 casi attuali.
Da oggi chiuse tutte le scuole, su decisione della Regione. Chi frequenta istituti superiori fuori Melilli non può raggiungere la scuola di pertinenza ma richiedere l’attivazione della didattica a distanza per tutto il periodo del provvedimento regionale. Nessuna discriminazione, solo il tentativo di limitare la propagazione del contagio.
I cimiteri di Melilli, Città Giardino e Villasmundo restano chiusi. Una decisione assunta per eliminare uno degli alibi più comodi per giustificare spostamenti in lungo e in largo per il territorio comunale o delle frazioni.
L’amministrazione comunale non nasconde la complessità della situazione e conferma una media alta come non mai di positivi in rapporto alla popolazione di Melilli centro. Anche i numeri di Villasmundo (20 positivi) iniziano a preoccupare. L’invito, di fronte ad un dato sconfortante. è quello di continuare a seguire le raccomandazioni ed evitare luoghi affollati.




Si fa spedire droga per posta, arrestato dai Carabinieri alla consegna del pacco

E’ stato arrestato dai Carabinieri perchè si è fatto spedire via posta tre panetti di hashish. Il contenuto del plico, partito dalla Spagna, non è sfuggito ai vari controlli della filiera internazionale di spedizione. I Carabinieri hanno allora atteso la consegna per intervenire e arrestare in flagranza il 21enne siracusano Antonino Concetto Mericio, residente a Floridia.
La “tecnica” della spedizione via posta dello stupefacente non è nuova. Anzi, la pandemia e la limitazioni negli spostamenti ha spinto il ricorso a questo sistema. Il 21enne si era fatto spedire dalla Spagna tre panetti di hashish da 100 grammi l’uno, per un peso complessivo di 300 grammi, ben celati all’interno di un pacco spedito col sistema postale.