Le condizioni del Lungomare di Levante: "un progetto approvato esiste da 17 anni"

Le condizioni del lungomare di Levante lasciano a desiderare. Da tempo si parla di lavori di restauro e consolidamento dei muraglioni, dei marciapiedi a sbalzo e delle ringhiere totalmente corrose e impresentabili. “Il progetto risale al 2004 ed era stato finanziato con 3,6 milioni di euro. Ma ad oggi di quelle somme non esiste un centesimo perchè non è mai stato chiesto il rifinanziamento del progetto esistente ed approvato”, ricorda oggi Enzo Vinciullo, all’epoca assessore alla ricostruzione.
“A questa amministrazione distratta, impegnata a consegnare solo targhe per essere immortalata e nascondere così la totale incapacità ad amministrare, ricordo che esiste un progetto di restauro e di consolidamento, approvato da tutte le istituzioni competenti, prima fra tutte la Soprintendenza. Quindi – prosegue Vinciullo – perché spendere i soldi dei cittadini siracusani per dare l’ennesimo incarico su un progetto già esistente?”.
“L’assessore al Centro Storico, il 18 aprile 2019 e il 21 maggio 2019, rispondendo ad una mia richiesta, dichiarò sulla stampa che esistevano i progetti e che i lavori erano pronti a partire. Adesso scopriamo che, dopo due anni, devono ancora assegnare la progettazione. Una progettazione che però esiste da ben 17 anni”.




Siracusa. La casa di un'anziana ricoverata usata come deposito di droga

Ancora un intervento antidroga della Squadra Mobile di Siracusa, insieme ai Cinofili di Catania. Ieri, nel corso di specifici servizi, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare in un’abitazione di via Algeri, rinvenendo e sequestrando 8 grammi di cocaina e 2,50 grammi di hashish, già suddivisi in dosi pronte per lo spaccio.
L’appartamento, oggetto della perquisizione, risulta essere di proprietà di una donna da tempo ricoverata in ospedale, e gli agenti operanti sono stati insospettiti dalla circostanza che la porta d’ingresso della casa era stranamente scardinata.
L’ipotesi investigativa porta a dedurre che, ignoti, approfittando dell’assenza della proprietaria, abbiano utilizzato l’immobile come un deposito per la droga.




Da domani in treno da Siracusa a Fontanarossa, la proposta: "Usare anche la stazione di Targia"

Usare anche la stazione di Targia nel percorso che da domani consentirà di raggiungere da Siracusa, l’aeroporto di Catania Fontanarossa in treno. La proposta arriva da un gruppo di ex consiglieri comunali di Progetto Siracusa: Cetty Vinci, Sergio Bonafede e Salvo Sorbello. La nuova, attesa, tratta, sarà operativa da domani con biglietti in vendita da diversi giorni al costo medio di 7,60 euro per un tragitto di circa un’ora.
Secondo gli ex consiglieri , usare anche la stazione di Targia consentirebbe di rendere il servizio più efficiente: “I residenti della zona alta-suggeriscono- potrebbero disporre di una valida alternativa, anche negli orari, rispetto ai bus. Si tratta di una stazione costata ai contribuenti decine di migliaia di euro, dotata di biglietteria con marmi e impianto microfonico, ampio piazzale per il parcheggio, passerelle coperte. Quando fu realizzata-aggiunge il gruppo di Progetto Siracusa- parecchi anni fa, si pensò giustamente di munirla di impianto elevatore per renderla accessibile alle persone con disabilità motoria o in carrozzina, che possono così raggiungere l’aeroporto in maniera pressoché autonoma”.




Era la "Banda dei Garage": sette soggetti dediti a furti anche in appartamenti

Sarebbero i componenti della cosiddetta “Banda dei Garage”. Gli agenti del commissariato di Lentini hanno notificato a sette persone la misura di prevenzione personale dell’avviso orale, a conclusione di indagini preliminari che hanno condotto all’identificazione di sette soggetti, sospettati di essere dediti a furti nei garage e negli appartamenti di Lentini.
Il gruppo, secondo quanto ricostruito, avrebbe fatto parte di un’organizzazione criminale operante a Lentini, Carlentini e Scordia, dedita alla commissione di furti di attrezzi agricoli, edili, di biciclette e di altri beni di prima necessità, nonché alla ricettazione degli stessi.




Siracusa. Droga: sequestri e un arresto delle Volanti nella zona di via Immordini

Controlli delle principali piazze di spaccio. Gli uomini delle volanti, dopo un controllo operato su strada, nei pressi di Via Immordini, hanno arrestato Dylan Conselmo, siracusano di 26 anni, trovato in possesso di 34 dosi di cocaina e 100 euro in contanti, probabile provento dell’attività dispaccio posta in essere dal giovane. Durante la stessa attività, un giovane di 24 anni è stato segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore perchè sorpreso in via Santi Amato a fare uso di stupefacenti.




Siracusa. Mezzi vetusti per i portalettere: "E i tricicli nuovi fermi in deposito"

Un parco vecchio e deteriorato a disposizione dei portalettere della provincia di Siracusa, eppure ci sarebbero tricicli nuovi, fermi da settimane, che non sostituiscono ancora i vecchi perchè non si riesce a programmare il corso di guida diretto ai portalettere.

Una situazione paradossale quella che descrive la Slc Cgil Siracusa attraverso il segretario Alessandro Plumeri, alla luce di numerose proteste che gli operatori fanno presenti all’organizzazione sindacale.

“Le manutenzioni, ordinarie e straordinarie-tuona Plumeri- a nostro avviso, non riescono a
mantenere, un livello di sicurezza adeguato, all’attività quotidiana svolta. Le campagne pubblicitarie per il rinnovo del parco auto e motomezzi in poste italiane S.p.A. sono manifeste, ma ancor più evidente, è il fatto, che in diversi centri di recapito di questa provincia (Priolo, Floridia, Augusta e Noto), quei nuovi mezzi sono inutilizzati, seppur certamente più sicuri”.

Plumeri definisce “esasperante” la lentezza dell’iter che dovrebbe portare all’utilizzo dei nuovi tricicli. Occorre riflettere “che un infortunio potrebbe non accadere, adoperando sin da subito questo
nuovo strumento di trasporto, la dice lunga(probabilmente) sulla volontà aziendale di
ridurre velocemente gli incidenti sul posto di lavoro”. Il sindacato annuncia, pertanto, che , in questo periodo di stallo, qualsiasi incidente sarà prontamente evidenziato “da Slc Cgil ai responsabili”.




Siracusa. Ex Provincia, dipendenti senza Tredicesima: timori per lo stipendio di Marzo

I dipendenti del Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia, ancora in attesa della Tredicesima 2020. Insorge la Fp Cisl, attraverso il segretario Daniele Passanisi, che tira in ballo il commissario a cui chiede di spiegare le ragioni del mancato pagamento, facendo chiarezza anche sull’eventualità chei lavoratori possano non percepire la mensilità di marzo.

Il sindacato ha chiesto un confronto, che non ha avuto alcun riscontro.

“Le richieste della Cisl Fp relative alla mancata erogazione della tredicesima mensilità del 2020 – ha spiegato Passanisi – non sono state prese in considerazione dal commissario straordinario, se è vero che dopo oltre dieci giorni non abbiamo avuto alcuna risposta. A questo aggiungiamo la preoccupazione relativa al rischio per i dipendenti dell’ex Provincia di non avere certezza degli stipendi futuri, visto che quello di marzo è già in bilico, dal momento che l’art.8 della legge regionale 36/2020, che stabiliva lo stanziamento di 1 milione 500 mila euro per l’ex Provincia, è stato impugnato dallo Stato, con inevitabili difficoltà che andranno a ricadere sul personale dell’Ente”.
Per questo motivo il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, ha lanciato un appello alla deputazione nazionale e regionale siracusana, affinché garantisca la copertura delle risorse necessarie al pagamento degli stipendi. “Non comprendiamo le ragioni per le quali questa vicenda, che rischia di precipitare ancora una volta – ha sottolineato Passanisi – sia passata in sordina, e ad oggi, dopo che il provvedimento legislativo regionale è stato impugnato dallo Stato, debba essere sempre il Sindacato a lanciare il grido di allarme mentre la Politica, quella che può prendere le decisioni, continua a cadere tra le braccia di Morfeo rischiando di lasciare per l’ennesima volta senza stipendio il personale dell’ex Provincia di Siracusa che, nonostante tutto, garantisce con professionalità ed abnegazione tutti i servizi e le funzioni dell’Ente. Il personale non ha mancato di rappresentare le proprie preoccupazioni alla Cisl Fp e noi facciamo appello ai parlamentari nazionali e regionali siracusani affinché sia trovata una soluzione pragmatica in tempi rapidi per le centinaia di famiglie e per la continuità dei servizi da garantire ai cittadini, evitando tensioni sociali in una fase già molto critica”.




Militare morto dopo il vaccino, la Procura indaga per omicidio colposo

La Procura di Siracusa ha iscritto almeno una decina di persone nel registro degli indagati per la morte di Stefano Paternò. Il 43enne sottoufficiale della Marina, in servizio ad Augusta, ha perduto la vita nella sua abitazione poche ore dopo la somministrazione del vaccino. Al momento si parla di arresto cardiaco.
Ma per fugare ogni dubbio, i magistrati siracusani hanno avviato indagini sulla filiera di distribuzione dell’Astrazeneca e sul presidio sanitario dove è avvenuta l’inoculazione.
La Procura si muove per la fattispecie di omicidio colposo. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e quanto accaduto. Le indagini mirano a chiarire anche questo aspetto.
Anche il ministero della Salute sta seguendo il caso da vicino. Previsto l’invio di ispettori che – secondo quanto rivelano alcune fonti – potrebbero visitare l’Asp di Siracusa per visionare il sistema di conservazione delle dosi del vaccino e il reparto medico della base militare della Marina dove è stato somministrato.
Domani pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania verrà eseguita l’autopsia. Il pm Gaetano Bono ha nominato una equipe composta da un medico legale, un infettivologo, un tossicologo e uno specialista. Secondo la famiglia, Stefano Paternò era in perfetta salute e non soffriva di patologie pregresse.




Dopo anche il caso di Augusta, sospeso da Aifa un lotto di AstraZeneca

L’Aifa ha sospeso l’inoculazione del lotto di vaccino AstraZeneca a cui sarebbero collegabili “alcuni eventi avversi gravi”. Tra questi, anche il decesso del militare in servizio ad Augusta. Gli episodi a cui fa riferimento l’Aifa nella sua nota, sono avvenuti “in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19”. Da qui la decisione di Aifa, “in via precauzionale”, di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”.
Campioni di questo lotto “verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità”, si legge ancora nella nota.




Covid, i numeri: 27 nuovi positivi in provincia di Siracusa, 5 nel capoluogo

Sono 672 i nuovi positivi al covid in Sicilia nelle ultime 24 ore a fronte di 23.638 tamponi processati. Incidenza stabile al 2,8%. I guariti sono 813, 18 i decessi. Il numero degli attuali positivi nella regione è di 13.522.
Negli ospedali i ricoverati sono 771 (-4rispetto a ieri); in terapia intensiva sono 100 (-8).
In provincia di Siracusa sono 27 i nuovi casi di contagio. Nel capoluogo sono 5 i nuovi positivi, gli attuali contagiati diventano 107. Attenzioni su Melilli che, dopo Portopalo, potrebbe diventare nuova zona rossa. Il sindaco ha richiesto il provvedimento, considerando solo i dati della città senza le frazioni Villasmundo e Città Giardino. Chiuse tutte le scuole e potenziati i controlli, estendendo il divieto di assembramento nei luoghi pubblici.
Quanto alle altre province: Palermo 263 casi, Catania 143, Agrigento 63, Messina 51, Caltanissetta 51, Trapani 39,Ragusa 32, Enna 3.