Tratto di contrada Carrozziere senza rete idrica: “Da anni manca collettore, ora l’acqua scarseggia”

Da almeno 15 anni chiedono che le loro abitazioni siano allacciate alla rete di Pubblico Acquedotto, ad oggi invano. In contrada Carrozziere vivono 35 famiglie che usufruiscono di un’unica grande trivella. La falda, tuttavia, appare sempre meno ‘generosa’ e capita spesso che l’acqua si mischi al fango e che sia quindi necessario ricorrere ad accorgimenti per dare modo al motore di tornare a funzionare bene, magari attraverso distacchi temporanei di energia elettrica. “In questo modo- spiega Antonio, uno dei residenti della zona- riusciamo a ripulire la falda e a poter utilizzare l’acqua. Non è però di certo una soluzione adeguata, né tantomeno definitiva, visto che il tema della siccità è sempre più attuale, in alcune aree della Sicilia, emergenziale. Non ne siamo esenti” . L’ostacolo principale sarebbe legato all’assenza di un collettore che possa raggiungere la zona e consentire, quindi, gli allacci. “Nel 2009- racconta Antonio- ad una mia istanza specifica, l’allora Sai 8 rispose che la zona non risultava servita dal servizio di acquedotto pubblico e che sarebbe stato necessario realizzare un collettore di circa 700 metri lineari. La mia istanza- mi veniva comunicato – sarebbe stata presa in esame successivamente all’eventuale realizzazione di tale collettore ed alle richieste analoghe di altre utenze limitrofe”.

Il tempo è trascorso senza che nulla accadesse. Nel 2017 , un nuovo tentativo, questa volta attraverso il consiglio di circoscrizione Neapolis e, nel dettaglio, l’allora consigliere Daniele Ciurcina. Questa volta il gestore era quello attuale, Siam. Anche in questo caso, la risposta alla richiesta di allaccio è stata negativa, sempre per lo stesso motivo: manca il collettore e “si potrà prendere in esame l’istanza nel caso in cui pervenisse un cospicuo numero di istanze di allacciamento”. Il numero di residenti disposti a sobbarcarsi, eventualmente, spese ingenti non sarebbe tale, quindi, da far partire l’iter. “Viviamo in contrada Carrozziere da 30 anni-  spiega Antonio- Per l’allaccio alla fognatura non abbiamo avuto problemi. Pagando, all’epoca, circa un milione di lire, le nostre abitazioni sono state collegate adeguatamente. Vorrei essere un cittadino come gli altri, usufruire dei servizi ordinari, garantiti agli altri utenti, in altre zone. La mia abitazione è perfettamente in regola con qualsiasi adempimento. Non trovo giusto dover essere ugualmente penalizzato. Possibile- si chiede Antonio- che per convincere le istituzioni ad occuparsi di noi, dobbiamo sforzarci di diventare in tanti per poter essere considerati cittadini come gli altri? Noi paghiamo le tasse ed i tributi locali, siamo ligi a qualunque obbligo, eppure rimaniamo cittadini di serie b”. Il timore, peraltro, è anche legato ai prossimi anni. “La questione siccità preoccupa sempre più- si chiede Antonio- Chi ci aiuterà quando la falda non ci garantirà più l’acqua di cui decine di famiglie necessitano? Mentre si discute della futura gestione del servizio idrico in provincia- conclude- tra le varie tematiche sul tappeto e le beghe politiche di cui leggo, vorrei che qualcuno si facesse carico  di questo problema, che è concreto, quotidiano, importante”




Ortigia Resistente, nuovo attacco all’amministrazione: “Non risponde ai cittadini”

Il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente lancia un nuovo atto d’accusa contro l’amministrazione comunale di Siracusa. In una nota, il comitato parla apertamente di un “silenzio istituzionale sistematico” che tradirebbe disinteresse verso i bisogni reali dei cittadini.
“Negli ultimi mesi abbiamo inviato 48 pec al Comune su temi cruciali, dalla gestione della ZTL al decoro urbano, dalla sicurezza ai rifiuti. Solo 17 hanno ricevuto risposte, molte delle quali vaghe o fuori tema”, lamenta il portavoce Davide Biondini. “L’assenza del sindaco al Consiglio comunale aperto del 27 marzo e la mancata risposta a una petizione firmata da 70 cittadini, inviata lo stesso giorno per chiedere maggiore trasparenza, sono altri episodi emblematici di una deriva istituzionale”.
Il Comitato ha allora presentato tre esposti all’Anac, un ricorso al Tar per silenzio inadempimento e una diffida formale al Settore Mobilità per la mancata trasparenza sul piano ZTL. Proprio su quest’ultimo punto, si contesta l’assenza di dati tecnici a supporto delle nuove restrizioni previste dal PUMS.
“Ortigia non è una cartolina con i filtri di Instagram – scrive il portavoce Davide Biondini – ma un luogo complesso, vissuto, che chiede ascolto e buon governo”.




Servizi ASACOM e SIAM per studenti disabili, avviate le procedure per l’anno scolastico 2025/2026

Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa ha disposto l’avvio delle procedure amministrative per l’erogazione dei servizi di assistenza per l’autonomia e la comunicazione (ASACOM), dei servizi di convitto e semiconvitto, nonché dei servizi integrativi, migliorativi ed aggiuntivi (SIAM) destinati agli studenti con disabilità gravi frequentanti gli istituti di istruzione superiore e le università del territorio provinciale.
L’adozione del provvedimento rientra tra le funzioni attribuite ai Liberi Consorzi Comunali dalla normativa regionale e si inserisce nell’ambito delle attività volte a garantire il diritto allo studio e l’inclusione scolastica e universitaria degli alunni con disabilità, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione Siciliana.
“L’approvazione della delibera – dice il Presidente Michelangelo Giansiracusa – consente di dare tempestivo avvio all’organizzazione di un servizio essenziale che tocca i diritti fondamentali degli studenti e delle loro famiglie. La piena accessibilità al percorso formativo è un principio che l’Ente intende salvaguardare con puntualità e responsabilità. Un ringraziamento va al consigliere delegato alle Politiche Sociali, Giuseppe Vinci, per l’impegno condiviso nell’indirizzo per la definizione degli atti propedeutici e nella costante interlocuzione con gli uffici e i soggetti del territorio coinvolti nella programmazione dei servizi”, conclude.




Gaza, Italia condanna il genocidio: momento distensivo con il Comitato per la Palestina

E’ apparso un momento parzialmente distensivo tra il Comitato Siracusa per la Palestina ed il sindaco, Francesco Italia quello di ieri sera. I manifestanti, dopo l’iniziativa della sera precedente, quando in Largo XXV Luglio hanno dato vita all’iniziativa “Fai rumore per la Palestina”, hanno atteso l’uscita del primo cittadino da Palazzo Vermexio, dove si era svolta la seduta aperta del consiglio comunale dedicato al tema della sicurezza. Gli hanno dato un microfono, chiedendogli di prendere posizione sulla causa palestinese. Italia ha letto una dichiarazione, con cui ha espresso condivisione per le iniziative avviate per chiedere di fermare il genocidio di Gaza. “Condanno- ha detto-  il silenzio davanti i a migliaia di vittime civili, alla sofferenza di un popolo intero, e alla negazione sistematica di diritti fondamentali da parte dello scellerato governo Netanyhau non può più essere accettato. Lo faccio, però, con la stessa forza con cui prendo le distanze da Hamas e da ogni forma di terrorismo, di fanatismo e di violenza. Difendere la pace significa anche difendere la vita di tutti, a ogni latitudine. Oggi più che mai -conclude Italia- è necessario alzare la voce per affermare il diritto alla dignità, alla libertà e alla convivenza pacifica. E per chiedere con urgenza un cessate il fuoco, corridoi umanitari e una soluzione giusta e duratura fondata sul dialogo”. Quanto dichiarato pubblicamente da Italia è stato in parte accolto con soddisfazione dal comitato. Carlo Gradenigo ha sottolineato che “il sindaco di Siracusa,  dopo mesi di assenza, ha finalmente rotto il silenzio sulla causa Palestinese e lo ha fatto al cospetto di quelle stesse persone e associazioni da lui tristemente definite antisemite e pro Hamas. Perché lo abbia detto a suo tempo disertando ogni iniziativa fin qui intrapresa sulla questione palestinese dovrà renderlo alla propria coscienza. Noi non possiamo che registrare con entusiasmo questo piccolo grande passo avanti auspicando l’esposizione della bandiera Palestinese dal balcone di palazzo Vermexio per colmare questo vuoto e poterci sentire nuovamente parte della stessa comunità unita nella condanna del genocidio in corso a Gaza”.




Nasce il gruppo della Democrazia Cristiana a Floridia

Si è tenuta ieri sera la prima riunione del nascente gruppo della Democrazia Cristiana a Floridia, che ha visto la partecipazione di cittadini, simpatizzanti e nuovi volti pronti a contribuire alla rinascita del partito nel territorio. A guidare l’incontro, il deputato regionale Carlo Auteri, promotore del ritorno della DC e figura centrale di un progetto politico fondato su valori, concretezza e partecipazione. “C’è entusiasmo, c’è voglia di fare. C’è soprattutto la volontà di rimettere al centro la buona politica, quella che ascolta, costruisce e coinvolge – le parole di Auteri –. A Floridia ripartiamo da qui, da un gruppo che vuole crescere, dialogare con la città e portare avanti una proposta politica seria, coerente e radicata nei valori cristiani e democratici”. L’incontro ha rappresentato un primo momento di aggregazione che, nelle prossime settimane, sarà seguito da passaggi organizzativi concreti, tra cui la nomina del commissario cittadino e la strutturazione del gruppo territoriale. “Siamo solo all’inizio, ma già si respira una bella energia – ancora Auteri – Continueremo a lavorare per rafforzare la presenza della DC nei territori e costruire una rete sempre più ampia di persone pronte a contribuire a una nuova stagione di impegno e responsabilità”.




Lutto nella magistratura, è scomparso il procuratore Dolcino Favi

Si è spento Dolcino Favi, magistrato siracusano di antica tradizione e forte incarnazione dell’impegno antimafia in provincia. Nato a Modica ma siracusano d’adozione, Favi ha dedicato la carriera alla lotta alla criminalità organizzata, affrontando anche alcune intimidazioni, negli anni Ottanta.
Fu noto per essere stato sostituto procuratore a Siracusa negli anni della crescente presenza mafiosa sul territorio, esprimendo con determinazione la convinzione che “la mafia non sarebbe potuta arrivare in città senza il radicarsi di una cultura mafiosa”. In seguito fu chiamato a Catanzaro come procuratore generale facente funzione, dove assunse l’inchiesta “Why Not” originariamente coordinata da Luigi De Magistris.
I funerali si svolgeranno domani, martedì 29 luglio 2025, alle 17:30 nella chiesa di Santa Rita, a Siracusa. Una cerimonia che sarà occasione per ricordare un uomo instancabile nella difesa dei valori della legalità e della giustizia.
Ai familiari ed agli figlio Francesco, avvocato già presidente dell’Ordine degli Avvocati, il cordoglio delle redazioni di SiracusaOggi.it e FMITALIA.
“Nel corso della sua lunga carriera, è stato un punto di riferimento per gli Avvocati di tutto il Foro”, si legge nel ricordo della Camera Penale Pier Luigi Romano di Siracusa. Il presidente Giuseppe Gurrieri ricorda il “rigore, equilibrio e profondo senso delle Istituzioni” di Dolcino Favi. “La sua umanità, la sua cortesia e la sua disponibilità al dialogo, hanno lasciato un segno indelebile in chi ha avuto l’onore di conoscerlo e collaborare con lui”.




Rete ospedaliera regionale, ok dalla Conferenza permanente sanità. “Più integrazione”

La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria ha espresso, a maggioranza, parere favorevole sulla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. L’organismo si è riunito, questa mattina, nella sede dell’assessorato della Salute a Palermo. A fronte delle osservazioni avanzate dall’Anci sulla necessità di una maggiore integrazione con il territorio, l’assessore Daniela Faraoni ha assicurato che proprio le strutture intermedie avranno un ruolo di primo piano.
“Nel corso dell’articolato incontro di oggi – dice Faraoni – ho ribadito che, come governo Schifani, porteremo ancora avanti quel percorso, già avviato, che si fonda su un sempre più stretto collegamento tra la rete ospedaliera e il territorio. Strutture come le case di comunità possono infatti facilitare, nel perimetro delle funzioni per le quali sono state pensate, l’accesso alle cure e, allo stesso tempo, ottimizzare le attività dei pronto soccorso evitando il ricorso a questi presidi quando è possibile soddisfare i bisogni a livello territoriale”.
Al termine dell’incontro, l’assessore, che per legge presiede la Conferenza, ha espresso la volontà di valorizzare ancora di più il ruolo dell’organismo collegiale nell’ambito della programmazione sanitaria.
Anci Sicilia aveva lamentato come grave limite della rete ospedaliera l’assenza di un reale collegamento con le strutture e i servizi della sanità territoriale, che il decreto ministeriale 77/2022 individua come elemento essenziale per garantire prossimità, continuità delle cure e appropriatezza dell’assistenza. Poca integrazione, insomma, con Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità e servizi domiciliari in un contesto regionale caratterizzato da invecchiamento della popolazione e dalla diffusione delle patologie croniche.




Urta e ferisce un 18enne in moto e va via senza prestare soccorso, indagini in corso

Un’auto ha provocato un incidente, senza fermarsi a prestare soccorso. È quanto denunciano i familiari di un 18enne siracusano. E’ successo tutto nella tarda serata di sabato 26 luglio, intorno alle 23:50, in via Elorina, nei pressi dell’incrocio con viale Ermocrate. Il ragazzo, a bordo del suo motociclo, è rimasto ferito riportando il distacco dell’apice della spina tibiale, con una prognosi di 30 giorni.
Secondo quanto riportato, il 18enne stava percorrendo via Elorina in direzione Isola quando, all’altezza dell’incrocio, una vettura di colore scuro – proveniente in senso opposto, contromano e senza indicare la svolta – lo avrebbe urtato alla gamba sinistra. Nonostante il tentativo iniziale di restare in equilibrio, il dolore lo ha costretto a perdere il controllo del mezzo, finendo contro il guardrail poco più avanti.
Alcuni passanti sono subito intervenuti per prestargli soccorso, allertando il 118. L’ambulanza ha trasportato il ferito all’ospedale Umberto I di Siracusa. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Municipale per i rilievi del caso.
“Aiutatemi a trovare il responsabile”, è l’appello dalla sorella del giovane che ha denunciato l’accaduto in Questura. Le indagini sono ora affidate alla Polizia, che sta lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e risalire all’identità dell’automobilista che non si è fermato per le prestare soccorso.




Primo giorno da Prefetto di Siracusa per Chiara Armenia, oggi l’insediamento

Questa mattina si è insediata ufficialmente il nuovo prefetto di Siracusa, Chiara Armenia. Subentra a Giovanni Signer, ora alla guida della Prefettura di Macerata. Si tratta di un ritorno nella città di Archimede, dove era già stata nel 2010 per svolgere l’incarico di dirigente dell’Area Enti Locali e Consultazioni Elettorali, e una seconda volta dal gennaio 2015 al dicembre 2020 per presiedere la Commissione Territoriale di Siracusa per il Riconoscimento della Protezione Internazionale.
Originaria di Modica, Chiara Armenia è stata immessa nei ruoli dell’amministrazione civile dell’Interno nel 1990 ed assegnata alla Prefettura di Ragusa dall’aprile 1991, dove ha prestato servizio presso l’Ufficio di Gabinetto, dal 1997 con l’incarico di vice capo di Gabinetto e dal 2003 con l’incarico di capo di Gabinetto.
In quegli anni, ha svolto anche il delicato compito di responsabile dell’Ufficio Emergenza Rifiuti istituito presso la Prefettura di Ragusa per il Coordinamento della Protezione Civile relativamente alla situazione di emergenza determinatasi nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nella Regione Siciliana.
Promossa viceprefetto a novembre 2008. Ha svolto le funzioni di vice Prefetto vicario presso le Prefetture di Lecco (dal 2011 al 2014) e di Perugia (dal 2020 al 2021), sino ad essere nominata Prefetto di Caltanissetta a marzo 2021.
Nel suo primo giorno il prefetto Armenia ha fatto visita all’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, per un primo saluto istituzionale, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione tra istituzioni civili e religiose a servizio della comunità.
Seguiranno durante tutta la settimana gli incontri con i vertici delle Forze dell’Ordine, il presidente del Libero Consorzio Comunale, il sindaco del Comune di Siracusa e i vertici degli organi giudiziari.




La bandiera della Palestina sventolata sulla chiesa di San Paolo, in Ortigia

Una bandiera della Palestina sventolava ieri sera sulla chiesa di San Paolo, in Ortigia. A mostrarla ai manifestanti pro-Gaza che si erano dati appuntamento nel vicino largo XXV Luglio è stato uno dei parrocchiani. Con il consenso del parroco, padre Rosario Lo Bello. “Non è una scelta ideologica, non sposiamo la causa palestinese e neanche prendiamo posizione sulla opportunità di riconoscere o meno uno stato palestinese. Semplicemente, non ci voltiamo dall’altra parte davanti a bambini che muoiono sotto le bombe o per fame”, spiega il parroco raggiunto da SiracusaOggi.it.
La scelta di mostrare quella bandiera in chiesa è stata applaudita dai manifestanti ed apprezzata dai parrocchiani. “ho ricevuto diverse telefonate questa mattina e tutti hanno condiviso la scelta”, rivela padre Lo Bello. “Non so se svegliamo qualche coscienza o facciamo discutere. Ma è importante dare un segnale a chi sta vivendo in condizioni disumane. Possono sapere che c’è una chiesa in una città della Sicilia che non si è voltata dall’altra parte”.
Ieri sera, gli attivisti pro-Pal si erano dati appuntamento alle 22 in largo XXV Luglio. Avevano coperchi delle pentole ed altri oggetti per “fare rumore”. L’invito era rivolto anche alle campane delle chiese ed ai clacson delle auto, fischietti e sirene in modo da – spiegano – “disertare il silenzio che avvolge il genocidio di Gaza”.