Siracusa. Bimbo smarrito in Ortigia, un'ora e mezza di ricerche: ritrovato dalla polizia municipale

Momenti di paura ieri pomeriggio in Ortigia. Il centro storico era particolarmente affollato ed una famiglia, che passeggiava per le vie dell’isolotto, ad un certo punto ha perso di vista il figlio, un bambino di 10 anni. Dopo i primi tentativi di cercarlo nei dintorni, chiamandolo, senza ricevere risposta e senza che ci fosse alcuna traccia del bambino, i genitori, disperati hanno chiesto aiuto agli agenti di polizia municipale. Ricerche che si sono protratte per un’ora e mezzo. I due agenti della pattuglia hanno passato al setaccio la zona, non lasciando nulla di intentate. Uno dei due, peraltro, conosceva il bambino personalmente. Il piccolo è stato, infine, fortunatamente ritrovato. Nel suo percorso, preoccupato, aveva incontrato un anziano che lo aveva accompagnato in prefettura. Lì l’agente ha riconosciuto il bambino e avvertito il padre. Pianto liberatorio, infine, tra le braccia di mamma e papà.




Buscemi. Bloccato bus di studenti, conducente senza mascherina: multato

I ragazzi, pendolari diretti verso le scuole superiori di appartenenza indossavano tutti la mascherina. Il conducente, no. I carabinieri della Compagnia di Noto, oltre alle ispezioni negli esercizi pubblici e i controlli alla circolazione veicolare stanno concentrando la propria attenzione anche sui trasporti pubblici, anche in considerazione del fatto che nella zona montana di competenza della compagnia di Noto , negli ultimi giorni si è registrato un preoccupante aumento di casi di positivi al virus.
Così, durante un posto di controllo effettuato lungo la strada statale124 dai Carabinieri di Buscemi, i militari hanno fermato un bus di linea che trasportava 26 studenti pendolari.
Tutti i ragazzi a bordo indossavano regolarmente la mascherina chirurgica in rispetto della normativa anticovid vigente mentre il conducente, che stava oltretutto svolgendo la sua attività professionale, non la indossava.
I Carabinieri hanno così sanzionato amministrativamente il conducente dell’autobus e sensibilizzato gli studenti a bordo a non abbassare la guardia indossando sempre la mascherina e mantenendo il distanziamento sociale per limitare il rischio di contagio.




Canicattini. Al via le vaccinazioni al personale scolastico e alla polizia municipale

Sono state oltre un centinaio le vaccinazioni anti Covid somministrate questa mattina a Canicattini Bagni al personale scolastico cittadino, anche dei centri vicini, insieme al personale della Polizia Municipale, da parte dell’Asp di Siracusa.

Le vaccinazioni si sono svolte presso il Centro Vaccinale istituito con la collaborazione del Comune a Palazzo Cianci, nella sede concessa all’Avis, e ad eseguirle è stata una squadra di sanitari composta dal medico vaccinatore Paolo Bordonaro, assistito dalle infermiere Alessandra Petrolito e Alessandra Accaputo, con la preziosa collaborazione nell’assistenza ai vaccinati da parte degli operatori e dei vertici dell’Avis cittadina e del Gruppo comunale di Protezione Civile.

«Le vaccinazioni di questa mattina – hanno dichiarato il Sindaco Marilena Miceli e l’Assessore alla Sanità, Mariangela Scirpo – segnano un importante passo in avanti nel restringere il campo dei pos-sibili contagi nella nostra comunità, fortunatamente ancora Covid Free da qualche settimana. Il pia-no vaccinale prevede adesso il proseguo con altre fasce di cittadini, in particolare i più fragili, e vo-gliamo augurare che in tempi brevi tutta la comunità sia vaccinata. Ringraziamo l’Asp per aver isti-tuito il Centro Vaccinale direttamente a Canicattini Bagni, l’Avis e il Gruppo comunale di Protezione Civile per l’importante collaborazione garantita durante tutta l’operazione».




"Cari uomini, abbiamo un problema",Noto aderisce all'appello contro la violenza

“Firmiamo tutti insieme l’appello contro la violenza sulle donne collegandoci al sito www.abbiamounproblema.it. E’ un modo per metterci la faccia, con consapevolezza e responsabilità: rompiamo il silenzio della nostra società su un tema che non deve continuare a passare inosservato”. Lo dice il sindaco Corrado Bonfanti, aderendo con convinzione all’appello contro la violenza sulle donne proprio in occasione dell’8 marzo. Appello lanciato su scala nazionale e sostenuto come primi firmatari in provincia di Siracusa da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.
“La violenza sulle donne va contrastata – prosegue Bonfanti – ciascuno secondo le proprie competenze, ma tutti con il massimo dell’impegno e del sostegno a chi, purtroppo, queste situazioni le vive, spesso in silenzio e sempre nella paura. Nei dieci anni da sindaco posso dire che molto è stato fatto, ma ancora siamo lontani dal poter dire di aver superato indifferenza ed altro ancora. Penso al grande lavoro svolto dalle Forze dell’ordine, penso all’associazionismo ed alle azioni di sostegno portate avanti da Diocesi e Distretto Socio Sanitario. Penso alle attività con le scuole. Penso sia la conferma di una società che vuole impegnarsi a cambiare, in meglio. E basta simbolismo: la presenza nella mia Giunta di 3 donne è un fatto concreto, di valore e capacità. Quando si parla di questi valori non si può ancora fare distinzione tra uomini e donne”.




Villaggio immigrati di Cassibile: ritardi e polemiche

La questione lavoratori stagionali di Cassibile resta al centro dell’attenzione a Siracusa. In seno alla giunta comunale, retta da Francesco Italia, si registrano in queste ore le prese di posizione degli assessori Fabio Granata e Carlo Gradenigo.
Granata, assessore alla Cultura e alla Legalità è convinto che “emerga in questa vicenda uno scontro tra egoismi demagocici e solidarietà pelosa. Solo l’amministrazione Comunale, Francesco Italia in testa, si è assunta apertamente la sua quota importante di responsabilità.Siamo stati chiari, impegnandoci a costruire alloggi degni di esseri umani per ospitare la quota degli stagionali regolari di pertinenza del Comune di Siracusa, pretendendo parallelamente il massimo del rigore verso tutti gli accampamenti e le occupazioni abusive di spazi pubblici.Questo abbiamo fatto, così come era giusto fare. E questo ci ha messo contro un po’ tutti”. Secondo Granata, “adesso bisogna verificare la regolarità contrattuale e il luogo di lavoro di tutti gli “sgombrati” per chiamare alle loro responsabilità di ogni genere gli imprenditori agricoli che li utilizzano e per espellere chi regolare non è e non ha contratto.Solo così si potrà avviare un processo di legalità e trasparenza senza darla vinta ai “caporali”, senza determinare guerre tra poveri e senza lasciare spazi alle contrapposte demagogie”.
Gradenigo ritiene fondamentale tenere in considerazione “il necessario coinvolgimento dei produttori nella fornitura di un alloggio dignitoso per i propri lavoratori stagionali; l’emergenza sociale che a mani nude la società civile, associazioni, sindacati e volontari stanno affrontando fornendo un ricovero di fortuna per togliere dalla strada questi ragazzi; la gestione di un campo di accoglienza, i cui ritardi nella consegna dei lavori previsti, necessita di una soluzione alternativa immediata, almeno per quegli stessi posti che sarebbero dovuti essere pronti al 1 Marzo e che non lo saranno prima di Aprile, a campagna di raccolta già iniziata”.
Per l’assessore della giunta Italia “occorre fare squadra per avviare a soluzione immediata questi aspetti con il contributo di ogni singolo attore, anche dei lavoratori stagionali che vanno informati della situazione e coinvolti attivamente nella partita”. Indice puntato contro la prefettura e una sollecitazione “vada oltre il semplice comunicato stampa rivolto ai Sindaci e convochi d’urgenza un tavolo tecnico sul tema Cassibile, facendo il punto anche sulle risorse disponibili e necessarie”.




Cassibile. Lo sgombero dei migranti dal borgo, Accoglierete: "Subito tende per loro"

“La notizia del brutale sgombero di una trentina di lavoratori migranti stagionali dalle
fatiscenti casette del borgo di Cassibile che avevano occupato in vista dell’inizio della stagione di raccolta, ci lascia sgomenti e indignati, per l’accanimento nei confronti di persone che vivono in condizioni di estrema precarietà e che arrivano sul ns territorio con l’unico obiettivo di lavorare nei campi, e per il fatto che non sia stata prevista, da parte delle istituzioni che hanno messo in atto lo sgombero, una sistemazione alternativa alle persone rimaste senza riparo”. Così Accoglierete commenta la vicenda e chiede “un’adeguata soluzione con la massima urgenza”.
“Per l’ennesima volta – è l’opinione della presidente, Carla Frenguelli- le associazioni di volontariato, il sindacato e tante persone di buona volontà hanno sopperito all’inadeguatezza degli enti preposti, riuscendo a garantire un tetto sulla testa e un pasto caldo ai lavoratori migranti. La realizzazione, da parte del Comune e della Prefettura, del campo che dovrebbe garantire alloggio ai lavoratori stagionali, pur con i suoi limiti ed inadeguatezze aggravati dall’emergenza pandemica in corso, è il frutto di un faticoso percorso che comunque per la prima volta dopo venticinque anni di “emergenza” propone una soluzione all’esigenza alloggiativa dei lavoratori stagionali e, pur se certamente migliorabile nel futuro, costituisce al momento l’unico positivo tentativo di dare soluzione ad un problema che si ripropone ogni anno con maggiore violenza”.
Ai cittadini di Cassibile che protestano, Accoglierete suggerisce di fare “prima i conti con il
il fatto che i datori di lavoro agricoli della zona che necessitano, utilizzano e sfruttano la mano d’opera di questi lavoratori e che avrebbero l’obbligo contrattuale di provvedere anche alla loro sistemazione logistica, fanno finta di non essere parte, anzi causa del problema”.
Il campo comunque non sarà utilizzabile prima di aprile. “Nell’attesa- questa la richiesta dell’associazione- servono tende della Protezione Civile o della Croce Rossa- per garantire adeguata sistemazione ai lavoratori migranti stagionali di Cassibile”




Siracusa. Discariche nel Triangolo Agrumicolo: secco "no" del Pd

Preoccupazione per l’ipotesi di ampliamento della discarica di Grotte San Giorno e di realizzazione della discarica in contrada Scalpello.Il Partito Democratico prende posizione. Lo fa attraverso una nota delle Segreteria Provinciale e dei circoli di Lentini, Carlentini e Francofonte.
“Questi progetti-si legge nel documento a firma del segretario provinciale Salvo Adorno e dei segretari dei circoli, Nuccio Carnazzo, Italo Giordano, Francesco La Rocca- sono l’evidenza del fallimento dell’attuale gestione del ciclo dei rifiuti che ha prodotto un giro di affari milionario basato sull’inquinamento e la corruzione intrecciato con interessi mafiosi”. Secondo il Partito Democratico, “in relazione all’OK del CGA del piano rifiuti, conformato alla Direttiva Europea 2018, i due progetti di ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio e di realizzazione della nuova discarica di Contrada Scalpello, con l’abbancamento di quasi 14 milioni di metri
cubi di rifiuti, contraddicono palesemente con il primo comma della stessa direttiva in quanto non sono compatibili con una gestione sostenibile dei materiali per salvaguardare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente”.
Indice puntato contro il governo di Nello Musumeci, che starebbe “avallando tutto questo in contrasto, quindi, con il piano rifiuti da lui stesso approvato riducendo Lentini a pattumiera di oltre 250 comuni”.
L’annuncio di saturazione dell’attuale impianto di Grotte San Giorgio,secondo il Partito Democratico- “è un’evidente pressione affinché si perpetui
un’industrializzazione abusiva e mortifera che consuma il suolo compromettendo irreversibilmente i valori paesaggistici, culturali ed economici del territorio”.
Una petizione contro le discariche a Lentini ha raccolto, intanto, 4 mila firme. Iniziativa del Comitato Unitario di Salute Pubblica. L’invito è ad una presa di “coscienza decisa e fattiva della nostra comunità. Il Governo e la politica regionale mettano in atto un serio piano rifiuti-tuonano Adorno e i segretari dei circoli di Lentini, Carlentini e Francofonte- che permetta alla Sicilia di uscire dall’emergenza nel segno della sostenibilità ambientale”.




Braccianti stagionali: la Prefettura striglia gli imprenditori ed indica il modello Siracusa

Caporalato e problema abitativo. Torna attuale il tema della condizione dei braccianti extracomunitari che ogni anno si riservano su Cassibile, crocevia della manodopera stagionale per tutta la provincia. Dalla Prefettura di Siracusa è partita nelle ore scorse una nota diretta alle associazioni datoriali, ai sindaci ed alle forze dell’ordine. Una sferzata soprattutto per le imprese agricole del territorio e per i primi cittadini, questi ultimi invitati caldamente a seguire l’esempio di Siracusa e Lentini.
Nel dettaglio, la Prefettura è chiara quando richiama gli imprenditori del settore al rispetto delle norme esistenti. “Ciascun imprenditore assicuri il puntuale rispetto delle previsioni legislative” secondo cui “il contratto di soggiorno per lavoro subordinato dei cittadini extracomunitari deve prevedere la garanzia da parte del datore di lavoro della disponibilità di un alloggio per il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
E visto che molti di questi lavoratori stagionali trovano impiego in aziende dell’intero territorio provinciale, e non solo del circondario di Cassibile, la Prefettura di Siracusa ha chiesto a tutti i sindaci di “adottare urgenti iniziative” come quelle che “allo stato risultano poste in essere solo dai Comuni di Lentini e Siracusa”. Riferimento ai progetti di accoglienza abitativa, realizzati per la manodopera straniera in possesso di permesso di soggiorno e contratto di lavoro. “Restiamo in attesa di conoscere gli esiti delle iniziative adottate”, scrive il prefetto Giusy Scaduto, togliendo ogni alibi a quanti devono attivarsi – a vario titolo – per la soluzione della delicata tematica.




Notte in agriturismo per i 30 extracomunitari sgomberati, "accolti" dalla Cgil di Siracusa

Hanno passato la notte in un agriturismo i 30 extracomunitari sgomberati ieri dal borgo vecchio di Cassibile, dove avevano occupato abusivamente le fatiscenti costruzioni. E’ stata la Cgil di Siracusa a trovare la soluzione, grazie alla disponibilità del proprietario della struttura che ha accolto gratuitamente l’invito del sindacato. “Una città che risponde ad un problema sociale con l’intervento repressivo delle forze dell’ordine è una città che ha smarrito il valore supremo dell’umanità e dell’accoglienza”, dice il segretario provinciale, Roberto Alosi. “Ora ci si attivi tutti, recuperando senso di responsabilità istituzionale e sociale. Il prefetto, già da tempo ampiamente sollecitato in questa direzione, chieda immediatamente l’intervento della Protezione Civile regionale e della Croce Rossa. Il sindaco da parte sua, sostenga la richiesta mettendo in atto tutti i suoi poteri da primo cittadino e da corresponsabile dell’ordine sociale, sanitario e del buon funzionamento delle istituzioni”.




Cassibile, dentro le case occupate dai braccianti stranieri: ecco come vivevano

Erano una trentina gli uomini che avevano occupato abusivamente le costruzioni fatiscenti del borgo vecchio di Cassibile. Tutti extracomunitari, presumibilmente impegnati nelle campagne della provincia in occasione della stagione della raccolta. Dove siano andati dopo lo sgombero operato ieri mattina, nessuno pare saperlo. Hanno preso i loro pochi oggetti personali, abbandonando tutto il resto. Gli accessi ai caseggiati sono stati murati.
Le foto scattate nelle prime fasi dello sgombero mostrano come vivevano queste persone. Condizioni al limite per ogni essere umano. Niente luce, niente riscaldamento. Teloni sul pavimento o sulle pareti per dividere gli ambienti o provare a difendersi da freddo e umido. Materassi recuperati in maniera fortunosa e sistemati direttamente sul pavimento. Cassette per la frutta in plastica adattate a comodini o tavolini. Taniche per l’acqua, qualche sedia e tanto disordine. Condizioni igieniche al minimo.