Servizio Civile, due progetti della Caritas di Siracusa: domande entro il 15 febbraio

La Caritas Italiana anche quest’anno ha aderito al Bando del Servizio Civile Universale e, nello specifico, la Caritas Diocesana di Siracusa partecipa con due progetti rivolti ai giovani di età compresa tra 18 e i 28 anni, dal titolo “Una Voce amica” e “Vogliamo Studiare!”.
Il primo progetto persegue l’obiettivo generale di contrastare qualsiasi forma di povertà economica e sociale puntando al miglioramento dei servizi offerti dal Centro di ascolto diocesano. Il secondo progetto delinea percorsi di accompagnamento formativo per gli studenti, suscettibili di abbandono scolastico e che fanno parte di famiglie disagiate, attraverso attività di supporto scolastico ed animazione culturale.
“In questo periodo di difficoltà, dovuta alla mancanza di relazioni, causata anche dalle normative a contenimento della pandemia da Covid, è bello pensare ai giovani che si mettono al servizio dei più fragili e desiderosi di vivere un’esperienza assai formativa dal punto di vista umano” ha spiegato il direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Caritas Diocesana all’indirizzo www.caritassiracusa.com oppure è possibile contattare la segreteria all’email centroascolto@caritassiracusa.com
La scadenza delle domande è per giorno 15 febbraio.




Siracusa. Maiali si avventano sui rifiuti abbandonati e si cibano di spazzatura: IL VIDEO

L’immagine non lascia spazio ai dubbi. Un gruppo di maiali, alcuni neri, altri rosa, si cibano famelicamente di rifiuti abbandonati per strada. Succede in pieno centro urbano, alle spalle di un supermercato di via Algeri. Nella zona di Grottasanta, da diversi giorni è partito il servizio di raccolta differenziata “porta a  porta”, con la rimozione dei vecchi cassonetti dell’indifferenziata. Un cambiamento ampiamente preannunciato e che è arrivato dopo un analogo percorso in tutte le altre zone del territorio comunale. Eppure sembra che la regola della differenziata non sia stata ben compresa o, piuttosto, accettata di buon grado. Il risultato, oltre all’abbandono di rifiuti, con le conseguenze igienico-sanitarie e di decoro ben evidenti, è anche questa. Non è la prima volta che gruppi di animali, probabilmente di proprietà di qualche “allevatore” improvvisato che vive nell’area alta della città, si incontrano in giro, mentre pascolano nelle aree incolte o semplicemente a ridosso di aiuole incolte. In questo caso, i suini si cibano dei rifiuti. Un’alimentazione, peraltro, che in questo modo sfugge ad ogni controllo, con le possibili conseguenze in termini sanitari che questo può comportare. E’ vero che alcuni anni fa in Inghilterra era stata lanciata la cosiddetta “Pig Idea”, quando un gruppo di chef aveva ipotizzato di tornare ad utilizzare i maiali per smaltire i rifiuti organici, dando loro da mangiare i resti di quanto non utilizzato per la cucina o non consumato. L’ipotesi non era piaciuta agli allevatori, preoccupati del rischio che questo avrebbe potuto comportare la diffusione di malattie. Quale che sia la verità, non facciamola più “alta” di quello che è in realtà: qui si tratta di maiali lasciati pascolare senza alcun controllo e che si cibano di chissà cosa. Di certo non si può parlare nè di sicurezza, per gli animali e per le persone, e nemmeno di tracciabilità quando, si ipotizza, i maiali saranno destinati al consumo alimentare.




Siracusa.Tari, importi alti e pioggia di proteste: il Comune cancella alcune riduzioni

Pioggia di proteste da parte degli utenti alle prese con il pagamento del conguaglio Tari. Alla base del malcontento, quanto il nuovo regolamento del Comune di Siracusa prevede, con una pressione che diventa maggiore sui cittadini. Il problema riguarda soprattutto chi possiede una seconda casa. In passato, per le abitazioni che non erano servite dal servizio di raccolta dei rifiuti e che non disponevano di un cassonetto entro un chilometro di distanza, era prevista una decurtazione dell’80 per cento. Essendo, adesso, stato avviato il “porta a porta” anche fuori dal centro urbano, questo importo è stato, invece, riportato al 100 per cento. Per poter usufruire di una scontistica, occorre indicare che si tratta di seconda casa e chiedere la stagionalità. Si può fare, certo, ma da regolamento avrà valore dal 2021 in poi. Centinaia di euro che incidono, in un periodo difficile dal punto di vista economico come quello in corso.

Un ragionamento più o meno analogo riguarda le riduzioni che spettano per altre ragioni, ad esempio quelle legate al reddito. Occorre presentare l’Isee ogni anno in questo caso per poter beneficiare della decurtazione. In ogni caso, con il regolamento adottato dal Comune, non esiste la possibilità di cumulare i benefici. Si applica solo quello con la percentuale più alta.

A stigmatizzare la scelta adottata da palazzo Vermexio, anche alcune associazioni a tutela dei consumatori. L’articolo “incriminato” è il numero 23. Nel dettaglio recita che  “qualora il contribuente abbia diritto a più riduzioni o agevolazioni, può usufruire di quella con percentuale maggiore”. L’accusa è che si possa trattare di una previsione discriminatoria. Nei precedenti regolamenti, il cumulo era consentito fino al 70 per cento del tributo dovuto.

Un problema nel problema riguarda le difficoltà, in questi gironi, per gli utenti in cerca di chiarimenti. Chiamando il centralino, non risponde nessuno.  Il contratto per il servizio di usceri e di centralinisti è scaduto e non è stato ancora rinnovato dal Comune. Occorre, compatibilmente con quanto previsto dalle norme anti-covid, recarsi dunque fisicamente agli sportelli.

Tra le segnalazioni, peraltro, anche quella del presunto malfunzionamento del sistema che, nei Ccr, garantisce la registrazione del peso di particolari tipi di rifiuti, il cui cumulo dovrebbe poi dare diritto alla decurtazione dell’importo della Tari.

Nulla che possa essere imputato alla società che gestisce i servizi di supporto. Le scelte sono scritte “nero su bianco” sul regolamento, che va poi pedissequamente applicato.




Antichi Pensieri, testimonianze e dialoghi online a cura della Fondazione Inda

La Fondazione Inda prosegue la serie di testimonianze e dialoghi del ciclo Antichi pensieri, il progetto che ha l’obiettivo di far incontrare gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico con registi, attori, studiosi, traduttori, intellettuali. Gli incontri sono introdotti e moderati da Antonio Calbi, Sovrintendente della Fondazione Inda, si tengono il venerdì alle 18 e sono trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Tutte le puntate realizzate sono disponibili sul canale YouTube della Fondazione Inda.
Venerdì 12 febbraio, l’ospite della puntata sarà Monica Capuani. Una lunga carriera come giornalista free-lance nei settori cultura, società, spettacoli e inchieste collaborando con numerose testate italiane ed estere, dall’Espresso a Marie Claire, Paris Match e Vanity Fair, Monica Capuani oggi svolge principalmente l’attività di scout, traduttrice e promotrice teatrale. Il tema della puntata sarà: Dialoghi con i classici. Incontro con Monica Capuani, scout e traduttrice di testi teatrali contemporanei.
Venerdì 19 febbraio, la studiosa e scrittrice Nadia Fusini, autrice del libro Maestre d’amore, condurrà gli allievi dell’Accademia in un viaggio dentro le opere di Shakespeare attraverso alcune delle figure iconiche del drammaturgo inglese: Giulietta, Ofelia, Desdemona, Cleopatra e le altre “maestre d’amore”. Nadia Fusini è docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, critica letteraria e traduttrice, le sue opere sono state tradotte in tutto il mondo ed è tra le più importanti esperte di Shakespeare e del teatro elisabettiano.
Venerdì 26 febbraio, Il mito nel Rinascimento sarà il tema dell’incontro con Claudio Strinati. Già Sovrintendente del Polo museale romano tra il 1991 e il 2009, Strinati, uno degli esperti d’arte più autorevoli e noti in Italia, ideatore della mostra su Caravaggio alle Scuderie del Quirinale nel 2010, ha anche condotto trasmissioni televisive sulla Storia dell’Arte e collabora con quotidiani e riviste.
Tutti i contenuti dell’Inda sono pubblicati sui profili social della Fondazione:
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Siracusa commemora Giovanni Palatucci: corona di alloro per il "Giusto tra le Nazioni"

Questa mattina il Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, alla presenza del prefetto, Giusy Scaduto, ha commemorato Giovanni Palatucci. Sobria cerimonia, nell’omonimo largo dedicato all’ex Questore di Fiume che, nel 1990, è stato insignito dell’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”. Deposta una corona di alloro.
Palatucci nasce a Montella, provincia di Avellino, il 31 maggio del 1909. Svolge il servizio militare a Moncalieri come allievo ufficiale di complemento, iscritto al partito nazionale fascista. Nel 1932 consegue la laurea in giurisprudenza a Torino. Nel 1936 giura come volontario vice commissario di pubblica sicurezza. Nel 1937 viene trasferito alla Questura di Fiume come responsabile dell’Ufficio Stranieri e poi come Commissario e Questore reggente. Nella sua posizione di funzionario dello Stato ha modo di conoscere l’impatto che le leggi razziali hanno sulla popolazione ebraica. In quel contesto, tenta di fare quello che la sua posizione gli permette e in una lettera ai genitori scrive: “Ho la possibilità di fare un po’ di bene, e i beneficiati da me sono assai riconoscenti. Nel complesso riscontro molte simpatie. Di me non ho altro di speciale da comunicare”.
Potendo aiutare gli ebrei a salvarsi dalle persecuzioni, si rifiuta di lasciare il proprio posto anche di fronte a quella che sarebbe una promozione a Caserta. Nel marzo del 1939 un primo contingente di 800 ebrei, prossimo ad essere consegnato alla Gestapo, viene fatto rifugiare nel vescovado di Abbazia grazie alla tempestività con cui Palatucci avvisa il gruppo del pericolo che lo minacciava.
Nel novembre del 1943 Fiume entra a far parte della Repubblica Sociale Italiana e Palatucci, pur avvisato del pericolo che corre, decide di rimanere al suo posto e fa scomparire gli archivi contenenti informazioni sugli ebrei fiumani e, in tal modo, salva più persone possibili. In seguito, contattati i partigiani italiani, cerca di coordinare una soluzione politica post-bellica per il territorio di confine fiumano, proponendo l’istituzione di uno “Stato Libero di Fiume”, onde evitare la cessione di questo territorio dall’Italia alla Jugoslavia (cosa che, comunque, successe). Per contrastare ulteriormente l’azione dell’amministrazione nazista, vieta il rilascio di certificati a quelle autorità se non su esplicita autorizzazione, così da poter avere notizia anticipata dei rastrellamenti e poterne dar avviso. Inoltre, invia relazioni ufficiali al Governo della Repubblica Sociale Italiana, dalla quale formalmente Fiume dipende, pur essendo occupata e controllata direttamente dalle truppe naziste, per segnalare le continue vessazioni, le limitazioni nello svolgere le proprie attività a cui i Poliziotti italiani della Questura di Fiume sono assoggettati dai tedeschi, ottenendo tuttavia uno scarso sostegno, perché tale governo è sotto il diretto controllo tedesco.
Il 13 settembre 1944, Palatucci viene arrestato da Herbert Kappler, tenente colonello delle SS, e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre viene trasferito nel campo di sterminio di Dachau dove muore pochi giorni prima della liberazione, il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni.
Il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante tutta la sua permanenza a Fiume è di circa 5.000. Nel 1995 lo stato Italiano gli ha conferito la Medaglia d’oro al merito civile. Papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX secolo. Nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione ed è stato proclamato “Servo di Dio”.




Siracusa. Pedone investito sul Ponte Santa Lucia: l'impatto questa mattina

Incidente questa mattina sul Ponte Santa Lucia, all’ingresso di Ortigia. Investito un pedone. Ancora da verificare l’esatta dinamica. L’impatto non avrebbe avuto conseguenze particolarmente gravi. Ad investire il pedone, un’auto che transitava sul ponte, una Fiat Panda, giunta quasi al termine del ponte, nei pressi di via dei Mille.




Siracusa. 118 Cassibile: postazione ancora chiusa, la protesta di Vinciullo

“La postazione del 118 di Cassibile – Fontane Bianche continua a rimanere chiusa da mesi, eccetto che per una breve apertura di soli 3 giorni”. Torna a protestare Vincenzo Vinciullo.
“La chiusura della postazione del 118 di Cassibile – Fontane Bianche è ormai diventata un’abitudine insopportabile- tuona- figlia dell’accordo scellerato firmato, anche dall’Amministrazione Comunale di Siracusa, nel 2018 che trasformava postazione di Cassibile da H24 ad operativa H12 diurna.
In questa drammatica e triste vicenda- prosegue  Vinciullo- non dobbiamo trascurare il fatto che la chiusura della postazione avviene in piena emergenza pandemica, quando i servizi dovrebbero essere aumentati ed invece, come in questo caso, vengono addirittura eliminati, incuranti delle richieste dei cittadini di avere maggiori servizi e maggiore sicurezza anche dal punto di vista sanitario”. Il leader di Siracusa Protagonista invita il Comune a “far valere i propri poteri in materia sanitaria, così come previsto dal TUEL. Il silenzio del sindaco- dice ancora Vinciullo-  è insopportabile”.




Coronavirus, il bollettino: 695 nuovi positivi in Sicilia, +38 in provincia di Siracusa

Sono 695 i nuovi positivi al covid in Sicilia nelle ultime 24 ore. Processati 22.360 tamponi, in lieve calo l’incidenza: 3,1%. I guariti sono 1.600, 29 i decessi. Continuano a diminuire, intanto, i ricoveri negli ospedali: sono 1.278 (-59); anche in terapia intensiva meno accessi: -6 rispetto a ieri.
In provincia di Siracusa sempre più evidente la frenata del contagio: sono 38 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore.
Quanto alle altre province: Palermo 218 casi, Catania 197, Messina 93, Agrigento 58, Trapani 33, Ragusa 23, Caltanissetta 22, Enna 13.
La politica spinge a Palermo perchè la Sicilia possa diventare zona gialla sin da domenica. Ma nonostante la flessione dei numeri, al momento vince la prudenza. Lo stesso governatore Musumeci ha spiegato nelle ore scorse che non è così scontato che la regione venga declassata, dopo due settimane di zona arancione.




I commercianti siracusani vogliono la zona gialla. Confcommercio: "riaperture sicure"

“La Regione Siciliana, insieme al Governo Nazionale, ha il dovere morale e politico di gestire, in sicurezza, le riaperture di tutte le attività nella nostra isola, basta minacciare ulteriori giorni di chiusura, dovuti più ad una incapacità gestionale, che ai dati reali sulla pandemia, ormai in netto miglioramento”, lo afferma senza troppi giri di parole Elio Piscitello, presidente provinciale di Confcommercio Siracusa.
I dati attuali indicano, in Sicilia, un RT pari allo 0,73, fra i migliori in Italia. La media nazionale è di 0,84. Anche il tasso dei posti occupati in terapia intensiva è in netto miglioramento, ed è attualmente pari al 21%, inferiore al quel 30% che fa scattare la soglia di rischio, con una media nazionale del 24%. Mentre il rapporto fra tamponi processati e casi positivi è del 3,4% con una media italiana pari al 3,8%.
“Tutti questi dati ci collocano fra le regioni a rischio basso – continua Piscitello – quindi la zona gialla non solo deve essere una priorità, ma dobbiamo iniziare a lavorare affinché tutte le attività commerciali e produttive possano finalmente operare in totale tranquillità senza la paura di ulteriori chiusure imminenti. Le aziende hanno bisogno di stabilità – sostiene il numero uno dell’associazione dei commercianti -, le forniture, le materie prime, vanno approvvigionate in tempo utile ed è impensabile continuare a vivere con questa sorta di avvii ad intermittenza. Si acceleri, piuttosto, la vaccinazione delle fasce deboli della popolazione, si rafforzi la medicina territoriale e i sistemi di tracciamento che hanno mostrato in questi mesi forti limiti, affinché le imprese non debbano più chiudere”.
E poi, ancora più chiaro: “non siamo più disposti ad accettare silenziosamente l’inefficienza della politica – conclude il presidente di Confcommercio -. Aspettiamo, invece, che la politica sappia fare, finalmente, programmazione, utilizzi tutti i fondi disponibili per migliorare la sanità pubblica e si schieri, una volta per tutte, a favore delle imprese, organizzando anche un severo ed efficace sistema di monitoraggio e controllo nei confronti di chi non si attiene ai protocolli di sicurezza”.

foto dal web




Siracusa. Stop alla raccolta dell'organico, venerdì niente servizio: serve soluzione d'emergenza

Si ferma ancora una volta la raccolta dell’organico a Siracusa. Il problema è noto ed è sempre legato alle problematiche di capienza presso le piattaforme convenzionate e presenti nel territorio. Venerdì 12 febbraio verrà sospesa la raccolta della frazione umida per le utenze domestiche; per le utenze non domestiche, oltre a venerdì, non si procederà alla raccolta anche nella giornata di sabato 13 febbraio.
L’Ufficio Igiene del Comune di Siracusa, che ha già predisposto l’avviso pubblico per la ricerca di altre piattaforme disponibili ad accogliere l’organico prodotto, sta lavorando ad un affidamento provvisorio per limitare al minimo i disagi per l’utenza.