Siracusa. "Finalmente" licenziati i dipendenti Bpis: possibili assunzioni in Coemi

Per i dipendenti Bpis arriva il licenziamento collettivo. Paradossalmente si tratta di una buona notizia, visto che dopo il fallimento dell’azienda, i lavoratori sono rimasti fino ad alcuni giorni fa in un limbo fatto di assenza di provvedimenti ufficiali, lasciandoli pertanto fuori anche da eventuali ammortizzatori. Dopo un intenso “tira e molla”, i dipendenti hanno potuto avviare le pratiche relative alla Naspi e iscriversi presso l’ufficio per l’impiego. Previsto un nuovo incontro, fissato in Confindustria per l’8 febbraio pomeriggio . La committente Sonatrach  incontrerà  COEMI e sindacati. In discussione la possibilità di assumere quanti più ex dipendenti Bpis possibile.




Siracusa. Controlli delle Volanti: denunciati due giovani ai domiciliari, violazioni e gente in casa

Si intratteneva in casa propria con persone estranee al nucleo familiare. Denunciato giovane di 26 anni, sottoposto agli arresti domiciliari. La violazione è emersa durante un controllo condotto dagli agenti delle Volanti.

Un altro giovane, di 22 anni, è stato, denunciato perchè non trovato in casa al momento del controllo.




Coronavirus, il bollettino: 616 nuovi positivi in Sicilia, +47 in provincia di Siracusa

Sono 616 i nuovi positivi al covid in Sicilia, nelle ultime 24 ore. I tamponi processati sono stati 25.206 tamponi, con il dato dell’incidenza poco sotto il 2,5%. I guariti sono 1685, registrate altre 31 vittime. Scendono i contagi e continuano a diminuire anche i ricoveri ordinari (-47) negli ospedali siciliani e gli accessi in terapia intensiva (-5).
In provincia di Siracusa sono 47 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore. Da oggi in corso lo screening dedicato alle scuole superiori mentre nel capoluogo un comprensivo (Santa Lucia) è stato chiuso per due presunti casi di covid.
Quanto alle altre province, questi i numeri: Palermo 226, Catania 151,Trapani 74, Messina 53, Agrigento 25, Caltanissetta 20, Ragusa 12, Enna 8.




VIDEO. C'è l'impegno per la Marina di Siracusa, "sarà riqualificata entro l'estate"

La passeggiata della Marina, a Siracusa, “sarà riqualificata entro l’estate”. A dare la precisa indicazione temporale è l’assessore ai beni ed alle attività culturali, Fabio Granata. D’intesa con la Regione – il tratto in questione è demaniale – si procederà per riportare ad uno stato dignitoso uno dei luoghi più frequentati di Ortigia, a Siracusa. L’intervento prevederà la posa di nuove basole e non il ricorso ad asfalto per rattoppare
Ieri su SiracusaOggi.it era stato pubblicato un video che, senza filtri, ha mostrato l’attuale stato di degrado della Marina.




Sversamento di gasolio in mare ad Augusta, bonifiche in corso. Denunciati i responsabili

Sono ancora in corso le operazioni di bonifica di una parte della rada del porto di Augusta, dopo lo sversamento di gasolio avvenuto lo scorso mercoledì. Il prodotto è finito in mare durante le operazioni di discarica da una motocisterna ad una società terminalista industriale.
A coordinare l’intervento è la Capitaneria di Porto di Augusta, che sta vigilando costantemente sull’andamento delle opere di raccolta da parte delle società portuali preposte alle attività di disinquinamento.
E’ stata sequestrata l’attrezzatura utilizzata durante le attività di discarica, denunciando all’Autorità Giudiziaria i responsabili.
Domani verrà effettuato un sorvolo da parte di un aeromobile della Guardia Costiera, munito di apposita apparecchiatura per appurare l’entità dell’inquinamento e lo stato della bonifica, su disposizione della Direzione Marittima della Guardia Costiera di Catania e del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.




Da lunedì riaprono le scuole a Priolo: contagi sotto controllo, c'è il via libera

Lunedì a Priolo riapriranno le scuole, rimaste chiuse questa settimana con ordinanza del sindaco dopo il parere dell’Asp di Siracusa. E’ arrivato il via libera per la riapertura dopo il calo dei contagi nel territorio comunale.
Il primo cittadino ha disposto anche l’effettuazione di tamponi rapidi per il personale scolastico, docente e non docente, e la sanificazione di tutte le scuole, che avverrà già a partire da oggi.
“Vogliamo che i nostri bambini – ha commentato il sindaco Pippo Gianni – possano recarsi a scuola in tutta tranquillità e sicurezza. Venerdì scorso, per tutelare la salute di tutti, ho deciso di chiudere i plessi ancora una settimana, dietro suggerimento dell’Asp, in quanto, nonostante la zona rossa e le lezioni in presenza già sospese, avevamo registrato un incremento dei casi di oltre il 350% nelle ultime due settimane, con ben 22 bambini contagiati. Alla data odierna – ha continuato il primo cittadino – i contagi sono in netto calo ci auguriamo che la situazione migliori sempre più. Oltre all’effettuazione dei tamponi per tutto il personale scolastico – ha concluso il Sindaco Gianni – ho dato disposizione di sanificare tutti gli ambienti con un prodotto innovativo e altamente efficace, approvato di recente dal Ministero della Sanità”.




Tariffa regionale imposta ai laboratori di analisi per i test rapidi bocciata dal Tar

Il Tar di Palermo ha annullato i provvedimenti di determinazione delle tariffa dei tamponi rapidi che era stata fissata in 15 euro con circolare dell’assessorato regionale della Salute. Accolto il ricorso presentato da alcuni laboratori privati rappresentati dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. Secondo quanto sostenuto dai legali, il prezzo imposto sarebbe stato assolutamente inadeguato e diseconomico. La tariffa sarebbe stata determinata in assenza di qualsivoglia istruttoria volta, se non ad una concertazione con le associazioni di categoria dei laboratori di analisi, quanto meno ad una audizione o consultazione delle stesse.
Inoltre, con il ricorso è stato rilevato come la tariffa sarebbe stata determinata in assenza di un’apposita analisi volta ad individuare i dati di costo e i prezzi di mercato.
Al riguardo, lo stesso Ordine Nazionale dei Biologi ha chiarito che la tariffa di 15 euro è insostenibile giacché il “test viene venduto, dai fornitori ai laboratori di analisi, a circa 10 euro. Un costo a cui vanno poi aggiunte anche tutte le altre spese sostenute nei laboratori ed indispensabili per la obbligatoria messa in sicurezza e sanificazione dei locali a esclusivo interesse del personale e degli stessi pazienti”
Conclusioni condivise anche dai giudici amministrativi palermitani secondo cui il provvedimento di determinazione delle tariffe risulta viziato in quanto adottato “in assenza di una norma attributiva del potere” e ha rilevato l’illegittimità di una “tariffa regionale imposta” da una semplice “direttiva” o circolare dell’Assessorato della Salute.
Con la sentenza, il Giudice Amministrativo ha, inoltre, sottolineato che la tariffa fissata dall’Assessorato della Salute è stata determinata sulla base dei prezzi (particolarmente bassi) offerti da taluni produttori alla Regione per quantitativi enormi (milioni di tamponi) anzichè sulla base dei prezzi applicati “a singole strutture private e per quantità ovviamente di molto inferiori e dimensionate alla realtà del singolo laboratorio”. E’ stato, al riguardo sottolineato come da taluni dei preventivi prodotti in giudizio si ricavi “che il prezzo applicato per acquisti medio piccoli era in un caso pari a 18 euro e nell’altro pari a 30 euro”.
Il Tar ha, altresì, evidenziato come la “determinazione della tariffa regionale non è stata preceduta: da un’apposita indagine di mercato volta ad individuare i prezzi applicati dalle ditte produttrici ai laboratori privati; da una reale valutazione dei costi relativi ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) necessari per l’esecuzione in sicurezza dei test rapidi; da un effettivo esame dei costi connessi al personale necessario per effettuare, processare e refertare i test nonché per registrarne l’esito sull’apposito sito informatico regionale; da una valutazione dei costi di smaltimento dei rifiuti speciali (DPI e test utilizzati).”
Per effetto della sentenza del Tar Palermo viene, dunque, meno l’obbligo per i laboratori privati di applicare ai tamponi rapidi una tariffa pari a 15 euro.
Da parte sua, la Regione – come chiarito dal Tar – ove volesse adottare nuove misure in materia di contrasto al virus Sars-Cov-2 , dovrà in futuro adeguatamente bilanciare “gli altri interessi pubblici e privati contrapposti, in coerenza con il quadro normativo indicato e con l’evoluzione della situazione emergenziale”, non potendo penalizzare irragionevolmente i soggetti privati.




Siracusa. Presunti casi Covid al "Santa Lucia": scuola chiusa e sanificazione dei locali

Due presunti casi Covid all’istituto comprensivo Santa Lucia. La dirigente scolastica, Valentina Grande, ha disposto la sanificazione del plesso di viale Teocrito, a scopo precauzionale. Secondo quanto appreso, non si tratterebbe di una situazione preoccupante. In attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’Asp e dell’esito del tampone molecolare per due alunni (uno della scuola primaria, l’altro della scuola dell’Infanzia) , la scelta è stata quella di igienizzare l’intero plesso. Didattica a distanza, dunque, questa mattina, per gli alunni e per i docenti del plesso. Resta regolare, invece, la didattica- dunque in presenza- della secondaria di primo grado, il cui plesso si trova lungo la stessa strada.




L'incendio di due auto in strada, assolto dopo 8 anni e l'arresto 26enne di Portopalo

Il giudice monocratico del Tribunale di Siracusa ha dichiarato l’assoluzione del 26enne portopalese Alessandro Mallia. Era accusato di incendio doloso. Era stato arrestato nel gennaio del 2013 perchè ritenuto l’autore dell’incendio di due autovetture parcheggiate in strada. La visione di alcune immagini di videosorveglianza da parte dei Carabinieri, aveva permesso di individuare nella zona il 26enne. Nel filmato si vedrebbe Mallia sopraggiungere nei pressi delle due autovetture, scendere dal mezzo dove si trovava per farvi poi ritorno dopo appena 21 secondi. Secondo l’accusa, in quel frangente avrebbe appiccato l’incendio.
Adesso, dopo 8 anni, la chiusura del processo con l’emissione della sentenza di assoluzione per non avere commesso il fatto. Accolta la richiesta dell’avvocato difensore, Giuseppe Gurrieri. “Rimane l’amarezza di avere dovuto attendere così tanto tempo per vedere riconosciuto una ovvietà e cioè che in appena 21 secondi è umanamente impossibile per chiunque percorrere a piedi un tratto di strada lungo quasi sessanta metri all’andata e altrettanti al ritorno e nel medesimo frangente appiccare il fuoco a due autovetture, per poi risalire a bordo del proprio ciclomotore e recarsi in un vicino pub”, commenta Gurrieri. “Oggi finalmente è stata restituita l’onorabilità ad un giovane che per tutti questi anni ha dovuto subire il sospetto di essere l’autore di un incendio ai danni di due autovetture di proprietà di un suo concittadino”, continua il legale. “Sin da subito anche un congiunto del proprietario delle auto si era spontaneamente reso disponibile e aveva reso dichiarazioni al difensore, affermando che il Mallia si trovava con lui al bar mentre le due auto venivano incendiate e che se era stato immortalato dalle telecamere era perchè, avendo visto le fiamme, si era prodigato a chiedere soccorso, quando già il fuoco era divampato”.




Barbecue in strada: 2.400 euro di multa per assembramento e denuncia per sei a Noto

Sei persone sono state denunciate a Noto dalla Polizia per accensioni pericolose in concorso e rifiuto di indicazioni sull’identità personale. Tutti già noti alle forze dell’ordine, sono appartenenti alla comunità nomade dei caminati.
Lo scorso 3 febbraio, in Pitagora, nei pressi dell’ingresso di un istituto scolastico, avevano acceso della legna per una sorta di barbecue all’aperto ed allestito un tavolo imbandito. Una pattuglia impegnata in servizio di controllo sul rispetto delle norme anti-covid è intervenuta sul posto anche sanzionando i sei per assembramento (2.400 euro di multe complessive).