Siracusa. Grigliata e musica per la festa sul terrazzo, nonostante il covid: sanzionati in 6

Continuano incessanti i controlli anti covid predisposti dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. In campo tutte le forze dell’ordine. Curioso quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Siracusa, nella zona di via Bainsizza. Poco prima delle 18 era stata segnalata una festa con una ventina di partecipanti e tanto di grigliata sul terrazzo di un condominio. Musica e karaoke per allietare ulteriormente l’atmosfera.
Sul posto è arrivata la Polzia. Sono state identificate 6 persone, appartenenti a diversi nuclei familiari, tutte sanzionate per aver violato la normativa anti-covid. La multa è di 400 euro.
Sono state multata anche altre tre persone che stazionavano davanti ad un centro scommesse di largo Empedocle: nonostante la sala scommesse fosse chiusa al pubblico, visionavano dall’esterno i risultati delle giocate, violando le norme anti covid.




Con un coltello si infligge diverse ferite, pensionato di Solarino soccorso in elicottero

E’ stato trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania il 70enne che questa mattina si è inferto alcune ferite con un coltello, a Solarino. Secondo quanto si apprende, avrebbe perso molto sangue ma i medici sarebbero riusciti a stabilizzarlo e non sarebbe in pericolo di vita pur in un quadro clinico definito “serio”.
E’ accaduto tutto questa mattina, poco dopo le 9. L’uomo era nella sua abitazione, all’ingresso di Solarino, nei pressi del cenacolo domenicano. Alcuni vicini si sono fortunatamente accorti di quanto stava accadendo ed hanno allertato i soccorsi. In pochi minuti hanno raggiunto la zona Carabinieri e Polizia Municipale e subito anche l’ambulanza del 118 e lo stesso elicottero, arrivato in pochissimi istanti.
Non sono chiari i motivi del gesto. Secondo quanto affermato da alcuni testimoni, l’uomo sarebbe risultato positivo al covid nelle settimane scorse e seguito il previsto isolamento. Ma quel brutto momento potrebbe aver forse lasciato un pesante strascico, culminato questa mattina. E’ una delle ipotesi su cui si concentrano anche gli investigatori.




Bomba contro la casa di un dipendente comunale, 29enne arrestato dalla Polizia di Augusta

E’ stato posto ai domiciliari il 29enne Alessandro Filippo Grasso, 29 anni. Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a piazzare un ordigno rudimentale nei pressi dell’abitazione di un dipendente comunale di Augusta. E’ accusato di detenzione di materiale esplodente ed danneggiamento, aggravato dall’aver commesso l’atto intimidatorio di natura ritorsiva commessa ai danni di un dipendente pubblico.
Lo scorso 30 dicembre, Polizia e Vigili del Fuoco erano dovuti intervenire in seguito ad una forte esplosione.
Una bomba carta di grosse dimensioni, piazzata sul pianerottolo di un’abitazione privata, aveva causato il danneggiamento della porta blindata dell’appartamento e la rottura dei vetri di tutte le finestre condominiali.
Le primissime indagini, coordinate dal sostituto procuratore Carlo Enea Parodi, hanno passato al setaccio l’attività professionale della vittima, che svolge delicate mansioni all’interno degli Uffici Comunali.
Mediante attività di intercettazione, è stato ricostruito un importante quadro indiziario a carico dell’arrestato che, successivamente, ha trovato riscontro nelle testimonianze delle persone informate sui fatti.
Ricostruito il movente, riconducibile all’attività lavorativa svolta dal dipendente comunale. Su delega del Tribunale dei Minori, aveva portato al collocamento in una comunità di una giovane ritenuta la fidanzata dell’odierno arrestato. Da qui il “piano” di vendetta.
Grasso è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, su decisione del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Siracusa.
Alessandro Filippo Grasso è noto agli uffici di Polizia per via dei suoi precedenti legati a comportamenti violenti in occasione di un incontro sportivo che gli erano costati un Daspo da parte del Questore di Catania.




Manifesto della campagna Pro-Vita, le associazioni: "è discriminatorio, si rimuova"

Anche a Siracusa sono comparsi i manifesti della campagna delle associazioni pro-vita e contro l’aborto. Una donna sorridente mostra un cartello con su scritto: “il corpo di mio figlio non è il mio corpo, sopprimerlo non è la mia scelta” e poi l’hashtag stopaborto.
“Cartelloni denigratori e irrispettosi nei confronti delle donne e della loro dignità”, insorgono oggi diverse associazioni siracusane. “Ci opponiamo con forza alle narrazioni discriminatorie portate avanti da movimenti retrogradi e patriarcali che pensano di poter dire ciò che vogliono sui corpi delle donne e sul loro diritto di autodeterminazione, sancito peraltro da una legge dello Stato. Chiediamo pertanto all’amministrazione comunale per rimuovere quei cartelloni”. Una richiesta a cui hanno aderito Accoglierete, Arcigay Siracusa, ANGOLO Siracusa, Arci Siracusa, Arciragazzi Siracusa 2.0, Astrea in memoria di Stefano Biondo, AVO Siracusa, Centro Antiviolenza Ipazia, CIAO (Centro Interculturale di Aiuto e Orientamento), COBAS Scuola Siracusa, CGIL Siracusa, Femminismi e Libertà, La Brigata Rosa, Lo Scrigno di Aretusa, Mareluce Onlus, REA – Rete Empowerment Attiva, Rete Degli Studenti, Stonewall, Unione Degli Studenti, Zuimama Arciragazzi.




Il rientro in classe delle superiori, gli studenti proclamano sciopero: 8 febbraio in dad

Stavolta sono gli studenti delle scuole superiori siciliane a dire “no” al ritorno alle lezioni in presenza lunedì 8 febbraio. Dopo l’ultimo rinvio deciso dalla Regione, arriva lo sciopero proclamato dalla Rete degli Studenti Medi siciliani. Per protesta, gli studenti accederanno alle lezioni in dad a casa e non, come previsto, in classe.
L’organizzazione studentesca riassume i motivi della scelta richiamando “le condizioni in cui gli studenti in Sicilia hanno avuto accesso al diritto allo studio in questi mesi”. Una dichiarazione di principio vasta e varia, sotto cui trovano posto “le note carenze strutturali degli istituti” ed i trasporti. “Il nostro parere sull’operato del governo su tali temi è negativo: manca una visione, una pianificazione adeguata e continuità territoriale.
Tuttavia, non è questo che ci muove ad agire. Rientrare a scuola è, per certe categorie di studenti in particolare, un’urgenza formativa”, si legge nel documento con cui viene annunciata la protesta per l’8 febbraio. “Sarebbe stato necessario organizzare uno screening periodico della popolazione studentesca, e non una tantum che peraltro in alcuni territori non ha nemmeno avuto luogo. Sarebbe servito organizzare il distanziamento nelle scuole e organizzarsi, lì dove questo era più urgente che altrove, nello studio di soluzioni specifiche, che il territorio potrebbe anche offrire. Sarebbe servito dotare gli istituti, in deroga all’autonomia scolastica, di strumenti di gestione, così da non mettere gli studenti di fronte a informazioni assolutamente parziali e insufficienti circa le modalità di rientro. Ciò, almeno, avrebbe sollevato il governo regionale dall’imbarazzo di dover rispondere del mancato adempimento di quanto sarebbe stato possibile”, scrive ancora l’organizzazione studentesca.
“Alla luce della situazione attuale sentiamo di essere costretti, quindi, a prendere posizione e avanzare una critica sostanziale anche verso l’azione di governo. Pur non privi di delusione, avendo voluto tenere, come ci è sinora parso opportuno, un contegno di tacita fiducia verso il senso di responsabilità istituzionale, questo rilievo ci muove alla proclamazione dello sciopero degli studenti per la data unica dell’8 febbraio”.




Siracusa. Finanziamenti per opere pubbliche, jackpot da 12 mln. La sfida della realizzazione

Tre progetti del Comune di Siracusa, destinati alla valorizzazione e alla fruizione sostenibile del patrimonio naturalistico e storico sono stati ammessi al finanziamento per un totale di quasi 12 milioni di euro.
La parte principale è per un progetto di ciclovia che parte dal recupero della pista “Rossana Maiorca”, la mette a sistema con le corsie ciclabili cittadine per spingersi fino alla Marina e da lì verso il tempio di Giove e capo Murro di Porco. Il secondo intervento è l’attesa valorizzazione del water front del Porto piccolo, per una totale di 2,6 milioni; il terzo, per 900 mila euro, consisterà nella realizzazione di un parco naturalistico alla penisola Maddalena attraverso interventi di tutela e valorizzazione dell’ex feudo Santa Lucia.
“La ciclovia e il parco della Maddalena – afferma il sindaco Francesco Italia – sono progetti voluti dalla nostra amministrazione e sono fondamentali per la nostra visione della città e del suo sviluppo. L’idea di una lunga via ciclabile che da Targia, intercettando alcune perle del Parco archeologico e Ortigia, sempre costeggiando il mare, si spinge fino alla Maddalena dove abbiamo già un’area marina protetta e avremo un parco naturalistico, credo che non abbia eguali. La valorizzazione dell’ambiente marino e la sua integrazione con il patrimonio storico e architettonico sono punti fermi della nostra azione. Il mare è una risorsa unica per Siracusa e per questo continuiamo a batterci per la bonifica del Porto grande, per la smilitarizzazione della base dell’Aeronautica di via Elorina e guardiamo con interesse alle iniziative private come quella per il recupero dell’area ex Spero”.
Finanziata con il Piano di azione e coesione dal ministero delle Infrastrutture e progettata dal settore Mobilità e trasporti retto dall’assessore Maura Fontana, la ciclovia sarà un sistema integrato col trasporto via mare. Prevede la pavimentazione della pista “Rossana Maiorca”, impianti di illuminazione e aree di sosta attrezzate secondo temi naturalistici, dotate di punti ombra e servizi per i ciclisti. Sfruttando le ciclabili cittadine, il tracciato arriverà al molo Zanagora dove partirà un collegamento marittimo fino a uno degli approdi di via Lido Sacramento e da lì si potrà poi andare in due direzioni: verso il tempio di Giove oppure verso capo Murro di Porco.
“Questo progetto – afferma l’assessore Fontana – è parte del più ampio programma di mobilità dolce, e la bontà dell’idea, che a molti potrebbe sembrare visionaria, è dimostrata dal superamento della prima e più importante selezione per l’ammissione al finanziamento. La valorizzazione dei luoghi naturalistici si sta dimostrando vincente in quanto consente al cittadino di riappropriarsi di spazi aperti. Contestualmente, rendere la mobilità dolce sempre più agevole e strutturata, modificherà le abitudini e faciliterà l’inclusione di luoghi spesso inaccessibili ma di alto valore turistico, naturalistico e archeologico”.
Lungo il percorso della ciclovia e costeggiando il mare, si incrocerà il parco della Maddalena, questo finanziato, attraverso la Regione, con il Fondo europeo sviluppo regionale e progettato dall’Ufficio tecnico comunale. Sarà un intervento di recupero dal patrimonio naturalistico esistente nell’ex feudo Santa Lucia con la creazione di spazi per la fruizione e l’aggregazione.
Il terzo intervento riguarda la riqualificazione dell’area dello sbarcadero Santa Lucia che, integrandosi meglio con la città, diventerà un nuovo fronte-mare riqualificato e fruibile, a vantaggio soprattutto della Borgata. Lungo tutto l’arco costiero del Porto piccolo, nasceranno una piazza e un lungomare collegati, senza soluzione di continuità, con la pista “Rossana Maiorca”, il complesso dei Cappuccini e con Ortigia. Curato dal settore Relazioni con la città e politiche comunitarie, anche questo progetto è finanziato con fondi Pac attraverso il ministero delle Infrastrutture e trasporti.
La sfida, adesso, è riuscire a trasformare i finanziamenti in cantieri prima ed opere concrete poi, in un iter burocratico-amministrativo ancora non completato.




Siracusa. Una tenda per contatti in sicurezza nella Rsa del Rizza

Nella RSA di Siracusa, all’interno del presidio ospedaliero Rizza di viale Epipoli, gli anziani ospitati in struttura, a causa della pandemia, fino a ieri hanno potuto comunicare a distanza con i propri familiari attraverso le videochiamate. Da oggi possono tornare a riabbracciare i loro cari grazie ad una tenda trasparente che consente il contatto nel rispetto delle norme anticovid. La struttura è stata realizzata grazie alla donazione della famiglia Caschetto.
 “Uno degli effetti collaterali di questa pandemia è la solitudine, soprattutto per gli anziani residenti nelle RSA – spiega la responsabile Concetta Serravalle – che non possono ricevere la visita dei loro cari. La solitudine negli anziani ha spesso esiti drammatici sulla loro salute fisica e mentale con rischio di depressione. Di fronte a questa perdita di affetti, di contatto umano, diventa necessario cercare un modo per ritrovarsi. Abbiamo accolto con grande emozione questa particolare donazione da parte della famiglia Caschetto, che ci ha autorizzati a citarli e che ringraziamo, e abbiamo provveduto immediatamente al suo allestimento. C’è stata grande emozione tra gli operatori della RSA davanti all’abbraccio di un figlio con la madre, distanti da mesi, vicini finalmente anche se separati da un sottile, impercettibile avvolgente cellophane”.
Una iniziativa lodevole che il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, nel ringraziare la famiglia donatrice e gli operatori per la sensibilità dimostrata, ha proposto di attuare, laddove possibile, anche in altre strutture sanitarie dell’Azienda.
 
 




Siracusa. Poiana in difficoltà salvata da un poliziotto libero dal servizio

Un poliziotto libero dal servizio ha soccorso e salvato una poiana. Il rapace era ferito e circondato da due cani randagi, in un appezzamento di terreno di contrada Cuba, nei pressi di Ognina.
Non senza difficoltà, l’agente è riuscito ad allontanare i cani e trarre in salvo la poiana che è stata portata nella sede della Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia. Da qui sarà trasferita, nel pomeriggio, al centro recupero rapaci di Messina, per ricevere le cure necessarie.




Siracusa. Ideal Service, "Odissea nell'appalto" : i sindacati preannunciano una nuova mobilitazione

“Si preannuncia un 2021 di precarietà e lotte sindacali per quanto riguarda i 15 lavoratori e lavoratrici dell’appalto attualmente affidato ad Ideal service che svolgono attività di front office, portierato e protocollo”. Questo quanto temono Filcams Cgil e Uiltucs Siracusa, dopo “l’ennesima scadenza non prorogata”.   I sindacati di categoria annunciano una mobilitazione nelle prossime ore e ricordano come si tratti di “attività indispensabili per il Comune che garantiscono l’apertura delle sedi, il corretto contingentamento ed il servizio di protocollo all’anagrafe ed allo stato civile. Una situazione che da mesi i sindacati denunciano rincorrendo una politica ed una dirigenza che non ha mai cominciato seriamente a programmare in base allo spacchettamento che ha voluto attuare ( il servizio prima era incluso nell’unico appalto di supporto all’amministrazione)”. Evidente la delusione, insieme alla rabbia delle sigle di categoria. “A dicembre -spiegano in una nota congiunta- avevamo già mobiliato i lavoratori per ottenere la proroga del servizio, proroga che oggi invece non è possibile fare perché manca ancora la pubblicazione della gara. Una gara che non deve in nessun modo demansionare e mortificare lavoratori e lavoratrici che prestano il proprio servizio al comune da oltre 10 anni. Si intervenga subito – la sollecitazione che parte da Filcams e Uiltucs – con gli strumenti idonei per evitare a questi lavoratori l’incertezza della Cassa integrazione e l’amarezza di una precarietà che non conosce sosta. L’amministrazione già a Giugno dello scorso anno per via dell’assessore Coppa, aveva assicurato che le gare erano facili da scrivere e che molte già fossero intavolate. Adesso ci chiediamo come si possa sempre giungere al termine delle scadenze per poi cercare di capire cosa fare. Non è un atteggiamento serio e rispettoso non solo nei confronti dei lavoratori, ma della cittadinanza tutta e rivolgiamo il nostro accorato appello al primo cittadino chiedendo di occuparsene in prima persona. Il rischio in un contesto storico del genere, è che passi un messaggio di abbandono.”
Queste le dichiarazioni di Alessandro Vasquez(Seg Gen) Filcams ed Anna Floridia (Seg Gen) Uiltucs che annunciano la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici nelle prossime ore.

Foto: una protesta dei lavoratori organizzata nei mesi scorsi




Colpi di piccone contro un'auto, identificato e denunciato l'autore a Noto

E’ stato identificato dai Carabinieri l’uomo che, ad ottobre dello scorso anno, prese a picconate un’auto in sosta in via Mandalà, a Noto. Il folle gesto venne ripreso da alcuni passanti ed il video ha fatto il giro del web. I Carabinieri sono riusciti a ricostruire i motivi di quella scellerata azione.
Dopo un dissidio con un parente, proprietario della vettura, l’uomo ripreso nel video ha ben pensato di sfogare la rabbia contro l’auto. Identificato e denunciato dai militari, sarà a breve processato per danneggiamento aggravato. L’episodio ha avuto come cornice, spiegano gli investigatori, la comunità dei caminanti.
Uno dei fenomeni che ha più impegnato i Carabinieri di Noto è stato quello del massivo rientro di moltissimi concittadini appartenenti a quella comunità, a causa del lockdown e delle restrizioni anti-covid.
“Lasciati quindi nei box camper e roulotte hanno rioccupato le loro residenze, che insistono prevalentemente nella zona bassa di Noto, dando linfa ad una rinnovata e intensa vita di comunità che ha generato diverse criticità”, spiega una nota ufficiale dei Carabinieri.
Tra gli ultimi episodi si può ricordare la sparatoria avvenuta il 29 settembre 2020, a seguito della quale sei persone (tuttora sottoposte a misure di privazione della libertà personale) sono state colpite da fermo di indiziato di delitto; e poi il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio di un uomo che, nella mattinata di sabato 9 gennaio, con un fucile, ha sparato diversi colpi contro un’abitazione a Noto.
Degna di nota è stata peraltro anche la recente attività svolta dai Carabinieri sul terreno adiacente all’istituto scolastico Raeli, dove un caminante aveva costruito abusivamente un garage ed altri, ignoti, avevano eretto delle baracche per allevare pollame e bestiame vario.