Siracusa. Persona priva di sensi al sesto piano, soccorsa da Vigili del fuoco e 118

Spettacolare intervento dei Vigili del fuoco di Siracusa a supporto del 118. Con l’ausilio dell’autoscala, hanno soccorso una persona priva di sensi, al sesto piano della sua abitazione, lungo via Italia.
Applicando in via precauzionale le procedure anti covid e muniti dei previsti dpi, dopo avere immobilizzato la persona da soccorrere su di una barella, l’hanno calata sino al livello del terreno, consentendo l’intervento dei sanitari ed il trasporto in ospedale.




Passeggiare accanto alla tomba di Archimede ed all'Ara di Ierone: presto possibile

Il più noto è certamente il teatro greco. Ma l’area archeologica della Neapolis è uno scrigno di tesori. Alcuni, purtroppo, non sempre visitabili. Ma grazie all’utilizzo dei fondi inviati dal Mibact per compensare il mancato sbigliettamento 2020, causa pandemia, tornano a volare i progetti del parco archeologico di Siracusa. La prima anticipazione è arrivata dai social, con il video che ufficializza la riapertura della Grotta dei Cordari chiusa da quasi 40 anni.
Il direttore del parco, Carlo Staffile, svela le altre novità. Intanto, l’avvenuta “pulitura della Latomia del Paradiso. Sono stati potati alberi, eliminati rovi e sterpi per rendere finalmente fruibile un’area che meritava”. E chissà che non possa ospitare una qualche struttura destinata a spettacoli ed incontri culturali. Ma suonerà ancora più interessante, per molti, la riapertura del sentiero che conduce sino alla cosiddetta Tomba di Archimede. Era stato soprannominato il sentiero di Augusto, ebbe un discreto successo grazie alla “riscoperta” nel 2014 in occasione delle giornate di Primavera del Fai. Un successo tale da convincere l’allora soprintendente Beatrice Basile a rendere stabili le visite lungo quel sentiero che, però, dopo sei mesi venne nuovamente chiuso. Ora la volontà dichiarata di tornare ad aprire quel cammino che attrvarso un tratto imponente dell’area archeologica. “Stiamo mettendo in ordine i percorsi”, conferma il direttore Carlo Staffile. “Un altro percorso a cui stiamo lavorando è quello che conduce all’ara di Ierone, oggi ammirabile a distanza”. E invece è un monumento che va apprezzato nella sua imponenza, camminandovi quasi accanto. “I tempi sono ristretti ed i finanziamenti arrivano a singhiozzo. Ma ci stiamo impegnando per essere pronti alla riapertura che, ci auguriamo tutti, sia possibile quanto prima. In zona gialla saremmo pronti anche con percorsi differenziati e ingressi contingentati”, spiega Staffile. Tra i progetti in fase di realizzazione, i nuovi servizi igienici, la nuova biglietterie ed una nuova area per il bookshop interno.




Siracusa. Dopo 38 di chiusura, riapre la Grotta dei Cordari: l'annuncio in un video

Dopo 38 anni di chiusura al pubblico, alla riapertura del parco archeologico di Siracusa riapre a turisti e visitatori anche la Grotta dei Cordari. Dal 1983 era sospeso ogni ingresso nella caratteristica cava, situata all’interno dell’area monumentale della Latomia del Paradiso, poco distante dall’orecchio di Dioniso. A dare l’annuncio è stata Aditus Culture, la società che si occupa di svariati servizi a supporto dell’attività del parco archeologico. Un video apparso questa mattina sui social offre le prima immagini della “ritrovata” Grotta dei Cordari, chiamata così perché lì, a partire dal XVII secolo, “gli artigiani lavoravano le fibre naturali e realizzavano, secondo vecchie tradizioni, corde di ogni tipo, favoriti dalla naturale umidità del luogo”, si legge sul sito ufficiale del Parco Archeologico di Siracusa.
Ma questa è solo una delle tante novità che sorprenderanno i visitatori della grande area archeologica siracusana, sottoposta in queste settimane di stop forzato ad una serie di interventi che ne miglioreranno la godibilità da parte dei turisti.




Siracusa. Il Tar "congela" la nomina della neo direttrice dell'Amp Plemmirio

La seconda sezione del Tard di Catania ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento di nomina del nuovo direttore dell’Amp Plemmirio di Siracusa. La discussione nel merito fissata per il 6 ottobre 2021, in udienza pubblica. Intanto, però, il Consorzio Plemmirio è stato condannato al pagamento delle spese pari a 750 euro.
Con l’accoglimento del ricorso, viene “congelata” la nomina di Giulia Visconti che ad ottobre scorso aveva firmato il contratto di nomina.
A questo proposito, i giudici amministrativi hanno rilevato “il difetto del requisito previsto nel bando, consistente nell’esperienza almeno triennale in incarichi di responsabilità nel settore, atteso che le attività dalla stessa indicate e che possono legittimamente essere prese in considerazione si concentrano, sovrapponendosi, nel periodo ottobre 2017- maggio 2020, non raggiungendo, in ogni caso, la soglia temporale richiesta”
Non solo, valutano come “insussistente” il titolo di abilitazione professionale, “tale non potendosi considerare il dottorato di ricerca, già valutato dalla Commissione in sede di assegnazione dei punteggi
per i titoli di studio”.
A presentare ricorso era stato il secondo classificato nella graduatoria per la nomina a direttore dell’Area Marina Protetta del Plemmirio.

foto: Giulia Visconti (a destra) insieme alla presidente del Consorzio Amp Plemmirio, Patrizia Maiorca




Siracusa. "Stop sversamenti nel Porto Grande e migliore qualità dell'acqua potabile", le priorità di Gradenigo

L’eliminazione dello sversamento nel Porto Grande priorità. A indicarla, mentre si discute del Piano d’Ambito, è l’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo. “Occorre migliorare la qualità dell’acqua potabile-aggiunge – e i due punti indicati sono  sono obiettivi strategici. L’acqua “insalinata” che viene fuori dai rubinetti – fa notare l’assessore- genera un danno fisico, economico e ambientale di proporzioni gigantesche. Tonnellate di bottiglie di plastica, migliaia di euro spesi da ogni singola famiglia o impresa per l’acquisto e la manutenzione di addolcitori (uno per ogni attrezzatura come lavastoviglie, macchine del ghiaccio, macchine da caffè), difficoltà per piccole medie imprese di produzione che utilizzano l’acqua (ad esempio i birrifici) di operare a Siracusa, danni incalcolabili su ogni tipo di attrezzature, rubinetti, lavatrici, scaldabagni, distrutti dai sali di calcio dell’acqua. A questi costi -va avanti l’esponente della giunta Italia- -si aggiungono quelli ambientali legati allo sversamento nel bacino chiuso del Porto Grande dei 6.000.000 mc di reflui depurati di Siracusa, Floridia, Solarino e zone balneari che ogni anno da giugno a settembre trasformano l’intera superficie del secondo fiordo più grande d’Europa in una pozza marrone asfittica a causa dell’eutrofizzazione delle acque, con la successiva periodica moria di pesci che come un orologio scandisce il passare delle stagioni. Di fronte a tutto ciò il “Piano d’Ambito” in discussione in questi giorni, rappresenta non certo la soluzione immediata ma una speranza. Mettere tutto nero su bianco in uno strumento di programmazione che interessa non più Siracusa, ma tutti i Comuni della provincia, l’ambito territoriale, è oggi per la città un’occasione di riscatto che non possiamo farci sfuggire né rimandare”.




Una petizione per Garpez, cane senza una zampa. Alessia: "lasciatemelo adottare"

Più di 700 firme raccolte in tre giorni per la petizione lanciata su Change.org da Alessia Aleppo per chiedere al sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, di concederle di adottare Garpez. Garpez è un cane abbandonato in strada e che si trova in pessime condizioni di salute. “Attualmente il cane mi è stato solo dato in affidamento”, spiega la promotrice della campagna.
“Garpez ha perso una zampa sulla strada e lì è stato lasciato, a se stesso senza un arto”, si legge nel testo che accompagna la petizione su Change.org. “Veniva solo alimentato dagli abitanti del luogo, vivendo tra campi, sotto le intemperie, al caldo cocente estivo, trascinandosi quello che rimane della sua zampa sinistra.”
Una situazione che ha convinto la Aleppo a farsi carico dell’animale quando “un giorno, per caso”, l’ha incontrato. Quel giorno, “gli ho promesso che sarei tornata a riprenderlo”, spiega.
E non nasconde le difficoltà che ha incontrato da quel momento per poter portare in salvo il cane: “Mi sono scontrata con muri di gomma, con la reticenza di un sistema, richieste email, protocolli e intanto il cane era lì, lasciato a se stesso”, si legge nel testo dell’appello. “Dopo le ultime segnalazioni che raccontavano di un cane ancora più sofferente ho coinvolto i carabinieri e a loro volta loro l’Asp e siamo riusciti a portarlo via dalla strada.”
Le condizioni di salute in cui l’affidataria ha trovato Garpez sono gravi: “parassiti a miliardi, ipotermia ed erlichia.” Eppure, prosegue la Aleppo, “il cane descritto come diffidente e inavvicinabile in solo 24 ore è diventato membro della mia famiglia, sereno e affettuoso”. Oggi Alessia chiede che “in via eccezionale il sindaco di Noto tramuti l’affido concesso in immediata adozione”.
Da Palazzo Ducezio pare che nulla osti alla felice conclusione della vicenda. E dovrebbe essere lo stesso sindaco Bonfanti ad ufficializzare, nelle prossime ore, l’avvenuta adozione.

LINK ALLA PETIZIONE




Siracusa. Covid-19, incidenza dello 0,15% negli istituti comprensivi della provincia

Situazione migliore rispetto allo scorso novembre, nelle scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di primo grado in Sicilia in tema di contagi Covid-19. L’Ufficio Scolastico provinciale ha pubblicato i dati relativi al numero di positivi, aggiornato al 25 gennaio scorso, dopo il rientro dalle vacanze di Natale, più lunghe del previsto per ragioni di contenimento della pandemia.

Partendo dal dato regionale, si tratta di un  -43%  rispetto ai  dati del 19 novembre scorso quello che si registra. Nel dettaglio, i rilievi hanno riguardato 557 scuole, pari al 95 per cento. Nelle scuole dell’Infanzia, 128 gli alunni positivi; nella primaria il 25 gennaio erano 595, mentre alle scuole medie 445. In percentuale, vuol dire, nel caso dell’Infanzia, 0,13 per cento. Per la primaria, 0,29%, alla secondaria di primo grado, 0,32%. Il totale è  di 1168 alunni positivi in Sicilia.

Passando al dato provinciale, gli alunni che risultavano positivi lo scorso 25 gennaio erano, per gli istituti comprensivi 55 in totale. Nello specifico:  8 alla scuola dell’Infanzia, 22 alla primaria, 25 alle scuole medie. Complessivamente si tratta dello 0,15%.

Come dimostra il grafico elaborato dall’Ufficio Scolastico Provinciale, si registra un’incidenza dello 0,10% nelle scuole dell’Infanzia, dello 0,13% nelle scuole primarie, dello 0,23% nelle scuole secondarie di primo grado. In tal caso, sono state 47 le scuole prese in considerazione, pari a circa il 96% degli istituti del territorio.




Augusta. Pesca irregolare in area militare: 1.000 euro di multa e rete da posta sequestrata

Erano intenti in una battuta di pesca irregolare nei pressi di una zona militare. La loro piccola imbarcazione non è passata inosservata ed è stata intercettata dalla Guardia Costiera di Augusta. Per l’infrazione, è scattata una sanzione amministrativa pari a circa 1.000 euro. Sequestrata una rete da posta di circa 250 metri: è un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale.
La Guardia Costiera ricorda che l’attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, “perchè si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri”.




Augusta. Ristori comunali per le imprese, Cna: "Un brutto pasticcio, si riprogrammino"

Un “brutto pasticcio”. Così la Cna definisce la vicenda relativa ai ristori per le imprese di Augusta, cancellati dal consiglio comunale durante l’ultima seduta. In realtà ad essere cancellato è stato il provvedimento varato dalla precedente giunta. Sul tema si registra un intervento di  Fabio Cannavà, presidente di CNA Augusta.
“Quel provvedimento – spiega ancora Cannavà – aveva delle criticità di partenza perché troppo stringente e infatti ha determinato un numero non altissimo di istanze, tuttavia rappresentava una risposta per le oltre 150 aziende che avevano avanzato richiesta; la situazione generata dalle criticità emerse nel corso degli ultimi mesi ha però chiuso loro la porta”.
“È un tempo difficile e un anno di pandemia ha inferto un colpo durissimo all’economia locale che si somma all’impatto della precedente crisi del 2008 – prosegue il presidente Cannavà – non riteniamo però oggi di voler elencare colpe e disattenzioni, preferiamo invece richiamare l’amministrazione comunale e il consiglio ad un’azione di programmazione, al fine di riprogrammare nuove risorse per le PMI del territorio”.
“Un percorso nuovo – conclude Cannavà – con il coinvolgimento attivo da parte delle rappresentanze delle imprese, in modo da condividere soluzioni semplici ma efficaci al fine di sostenere, seppur parzialmente, il peso della crisi economica”.




Siracusa. "Rilancio del settore industriale con il Recovery Plan", la proposta di Bonomo

“A leggere le ultime bozze del Recovery Plan manca un progetto organico e una realistica previsione per il rilancio del comparto che nei poli petrolchimici di Gela, Siracusa e Milazzo, dove oggi si raffina circa l’80% del greggio consumato in Italia, ha il suo perno”. L’osservazione è del coordinatore provinciale del Movimento delle Autonomie, Mario Bonomo, che avanza alcune proposte.  “Nessun accenno, nel Recovery Plan, al futuro dei poli industriali della nostra regione” – stigmatizza Bonomo – ma la nostra regione attende da troppo tempo un cambio di rotta. La Sicilia deve pretendere con forza un piano di riqualificazione industriale da programmare con le aziende del settore e le parti sindacali. Abbiamo di fronte un’occasione unica, da non sprecare, per il rilancio dell’ormai datato settore petrolchimico isolano che contempli le bonifiche dei siti, con appositi investimenti, la riconversione dei tre poli strategici e la transizione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili, da realizzare con aiuti alle aziende private tramite fondi attivabili nel Recovery Plan”.

L’auspicata svolta green è possibile, secondo Bonomo, costruendo un “innovativo sistema di produzione energetica che contempli, accanto ai tradizionali eolico, solare e geotermico, anche l’idrogeno, nuova e promettente frontiera energetica su cui già molti paesi europei stanno investendo e che per molti rappresenta il futuro. E’ di qualche mese fa -argomenta- la notizia che Alstom fornirà a Ferrovie Nord Milano, principale gruppo di trasporto e mobilità della Lombardia, sei treni a celle a combustibile a idrogeno. La Sicilia non può e non deve rimanere indietro, deve essere tra i protagonisti di questo cambiamento epocale e pretendere un piano concreto per l’innovazione dell’ormai datato sistema industriale regionale che, promuovendo il passaggio alla produzione di energie rinnovabili, ne aumenti la competitività e allinei anche il nostro territorio agli obiettivi green verso cui, ormai, è impellente procedere.”

Oltre alle positive ricadute occupazionali, la nuova frontiera energetica può realmente aprire la strada a un modello di sviluppo economico sostenibile per la nostra Sicilia, in cui finalmente ambiente, turismo e industria convivono grazie all’innovazione tecnica. “Aggiungere alle proposte che già sono state formulate dal governo siciliano un’organica rimodulazione dell’attuale sistema petrolchimico è un dovere politico. Il mio – conclude Bonomo – è un appello ai rappresentanti in parlamento: che si facciano portavoce delle istanze del nostro territorio e promotori di iniziative per progettare un nuovo futuro industriale sostenibile per la Sicilia.”