Covid, Luca Cannata: "150 morti da ottobre a gennaio in provincia di Siracusa"

“Tra ottobre scorso e gennaio, si sono registrati 150 decessi in provincia di Siracusa”: il sindaco di Avola, Luca Cannata, piazza il dato (“secondo dati dell’Asp”) nel corso di un suo video sui canali social istituzionali del Comune di Avola.
“Ci sono stati dei morti nella nostra città, ma non sappiamo con esattezza quanti. Sulla scorta di un calcolo statistico potrebbero essere tra i 10 ed i 15. In ogni caso, ho chiesto all’Asp di avere un numero esatto. Alle famiglie va il nostro cordoglio. Dobbiamo rispettare le regole per il contenimento dell’emergenza sanitaria: distanziamento e mascherine. Dobbiamo tutelarci e salvaguardare da un lato la nostra salute e dall’altro quella delle attività economiche del nostro territorio”, ha detto ancora Cannata.
Quanto alla situazione attuale ad Avola, gli ultimi aggiornamenti parlano di contagi in discesa: sono ora 344 i positivi, cinque in meno rispetto alle 24 ore precedenti. Erano 506 lo scorso 18 gennaio. “Scendono i contagi perchè stanno passando i famosi 15 giorni dal picco legato alle feste natalizie. Statisticamente, il 3% dei positivi finisce anche ricoverato. E’ virus letale e di covid si muore. Per questo ci sono richiesti comportamenti per bloccare il contagio. Facciamo squadra, siate collaborativi e niente sciacallaggio. Così supereremo questa difficile fase”.




Siracusa. Angeli custodi in divisa: agenti della Municipale soccorrono una 75enne

“L’umanità esiste ancora e gli ispettori Bellistri e Inturri ne sono la testimonianza vivente”. Con queste parole, indirizzate al comandante della Polizia municipale Enzo Miccoli, il primario di Geriatria dell’Umberto I, Alfio Cimino, ha voluto elogiare l’impegno di due agenti nel dare soccorso e assistenza, “largamente al di là dei loro doveri istituzionali”, a un’anziana sola e con gravi problemi di demenza senile e di diabete.
Nadia Bellistri e Paola Inturri, ispettrici del Nucleo anti-randagismo, alcuni giorni fa erano in servizio nella zona di corso Gelone e sono state avvicinate da due donne preoccupate del fatto che una loro amica, una settantacinquenne che vive da sola, non rispondesse da giorni al telefono. Le due agenti, dopo avere telefonato e avere verificato che veniva attivata la chiamata ma la persona all’altro capo stava in silenzio, si sono recate a casa dell’anziana riuscendo a farsi aprire la porta. La donna è stata trovata in stato confusionale e in cattive condizioni igieniche, così come la casa nella quale viveva con un gatto di pochi mesi.
Bellistri e Inturri, allora, hanno chiamato il 118 e, mentre l’anziana veniva curata al pronto soccorso dell’Umberto I, si sono attivate per un trattamento sanitario obbligatorio che però non è stato subito accordato. Nel corso della notte, le due agenti sono state poi avvertite che la paziente era stata trasferita in una clinica specializzata per accertamenti psichiatrici ma l’indomani, quando si sono recate sul posto per aggiornarsi sullo stato di salute, sono state informate che era riuscita a scappare.
Rintracciata a casa, le ispettrici hanno rinnovato la richiesta di Tso, che è stata concessa con successivo ricovero in Geriatria. Per una settimana, nel corso della quale la paziente è riuscita a fuggire una seconda volta tornando a casa, le due agenti si sono recate più volte in ospedale diventando così il punto di riferimento del primario del reparto per tutte le necessità del caso, fino all’individuazione, una volta venuta meno l’esigenza del ricovero in ospedale, di una casa di riposo che adesso si sta prendendo cura dell’anziana.
Le ispettrici Bellistri e Inturri, intanto, si sono occupate anche del gatto, facendolo sterilizzare a proprie spese e adoperandosi per affidarlo a una famiglia.
“Ho trovato – scrive nella lettera il dottore Cimino – due angeli custodi che hanno sempre mostrato umanità, garbo e disponibilità totale nei confronti della paziente, agendo in sinergia col servizio sociale del Comune”.




Influencer siracusana denunciata per istigazione al suicidio: sui social challenge estrema

Una “influencer” siracusana, di Lentini, è stata denunciata per istigazione al suicidio. Gli account social della 48enne, su richiesta della Procura di Firenze, sono stati sequestrati. Disposte anche perquisizioni. Ad eseguire i provvedimenti, la Polizia Postale di Catania.
Riconducibile al suo profilo, un video con una sfida estrema. Dopo i drammatici casi dei giorni scorsi, sorprendono ancora una volta gli eccessi del mondo social. Le immagini sono state pubblicate su Tiktok e si vedono un uomo e una donna intenti a coprirsi totalmente il video con del nastro adesivo trasparente. Una sfida all’ultimo respiro, nel vero senso della parola, pericolosa tanto quanto insensata. E capace di generare nuova emulazione, specie tra i più giovani.

foto dal web




I deputati regionali: "Impianto Isab-Lukoil è essenziale per il sistema elettrico"

Firmato da tutti i deputati regionali siracusani, è stato approvato come raccomandazione all’ARS l’ordine del giorno inerente le “Iniziative a tutela della continuità produttiva e dell’occupazione dell’impianto di raffinazione Lukoil di Priolo Gargallo”.
Il testo è stato redatto da Giovanni Cafeo (IV) e condiviso da Rossana Cannata (FdI), Daniela Ternullo (FI), Giorgio Pasqua (M5s) e Stefano Zito (M5s). Piena condivisione nel chiedere al governo regionale di intervenire “nei confronti dei competenti organismi a livello nazionale affinché possa essere rivalutata l’esclusione dell’impianto di produzione elettrica presente nel complesso ISAB-Lukoil di Priolo Gargallo dall’elenco di quelli classificati come ‘essenziali per la sicurezza del sistema elettrico’. Quella limitazione oggi comporta per il gestore pesanti oneri che si ripercuotono anche sulle tariffe ai consumatori, “considerando che l’impianto, oggetto di recenti interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, produce tra il 10% e il 20% dell’intero fabbisogno regionale”, aggiunge Cafeo.
“Si tratta di un primo piccolo ma significativo intervento riguardante il settore, certamente non risolutivo – conclude Cafeo – sulle cui prospettive future né il Governo regionale né quello nazionale possono continuare con l’attuale atteggiamento di immobilismo e indifferenza; è chiaro che metteremo in campo ogni azione nelle nostre possibilità affinché la zona industriale di Siracusa non soltanto sopravviva all’attuale crisi ma diventi già nel prossimo futuro un asset sempre più strategico per la Sicilia”.




Tamponi in zona industriale, chiesta la proroga del presidio Usca-I per i tamponi rapidi

Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, ha scritto alla Direzione provinciale dell’Asp e all’Assessorato regionale alla Salute per chiedere che il presidio sanitario USca-I (Unità Speciale di Continuità Assistenziale Industriale)venga prorogato al 30 giugno. Questo per consentire a tutti i lavoratori della zona industriale di fruire del servizio di tamponi rapidi al fine di monitorare e contenere la diffusione epidemiologica da Covid-19. Il presidio si trova all’interno del dopolavoro Isab-Lukoil di viale Garrone.
Ad oggi, sono stati effettuati circa 300 tamponi antigenici e 40 tamponi molecolari fra i lavoratori, cosi come rilevato dal Comitato Tecnico Salute di Confindustria Siracusa, che coordina l’attività.
La convenzione prevede la data terminale del presidio al 31 gennaio, originariamente coincidente con la fine della “fermata di manutenzione” di Isab-Lukoil.
“La disponibilità dimostrata dall’Assessore Razza e dal Direttore generale dell’Asp Ficara – dice Diego Bivona – in occasione della visita fatta al presidio a dicembre insieme all’onorevole Prestigiacomo, ci fa ben sperare che l’attività della USCAI possa proseguire per tutti i lavoratori delle aziende della zona industriale fino al 30 giugno”.
Un presidio strategico, spiegano da Confindustria. “Importate che tale preziosa attività continui ad assicurare assistenza e monitoraggio ai lavoratori e che possa inoltre l’USCAI, grazie al qualificato apporto dei medici dell’ASP, essere utilizzato per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19”.




Siracusa. Tornano di moda gli orti sociali, tutti assegnati i lotti. "Eviteremo l'incuria"

Con gli 8 orti sociali assegnati questa mattina, tornano ad essere tutte occupate le 140 “caselle” a disposizione del Comune di Siracusa. Nel terreno di viale Scala Greca sono stati ricavati piccoli lotti di terreno, affidati ai cittadini che ne hanno fatto richiesta nei modi previsti, su cui possono coltivare per il proprio diletto o consumo verdure, ortaggi ed essenze.
Dopo una fase di oblio, l’aggiudicazione odierna certifica il pieno ritorno in attività degli orti urbani. Per evitare di tornare ad un passato recente di incuria ed abbandoni, il Comune promette controlli ciclici per verificare lo stato dei singoli orti. Gli assegnatari di quelli in evidente abbandono potrebbero persino vedersi recapitare una secca revoca.
Rimane una nota dolente: la parte di terreno di proprietà della ex Provincia Regionale è in evidente abbandono. “Abbiamo chiesto all’ente di procedere alla pulizia o magari di affidare a noi la gestione anche di quel lotto intercluso, in modo da poter ampliare peraltro il numero di orti urbani disponibili”, spiega l’assessore Cosimo Burti. “Purtroppo le nostre richieste non hanno ricevuto risposta”.




Siracusa. Auto prende fuoco mentre è in marcia: è accaduto a Santa Teresa Longarini

Un’auto ha preso fuoco questa mattina mentre si trovava in marcia lungo la Statale 115. Il fumo ed i primi segnali di incendio hanno subito invitato chi era alla guida a fermare la corsa ed allontanarsi. Allertati, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a domare le fiamme con l’auto ferma sulla carreggiata. Le operazioni di spegnimento e le successive fasi di rimozione del mezzo hanno causato un forte rallentamento del traffico in direzione Siracusa. I fatti sono accaduti attorno alle 8 di questa mattina, all’altezza del passaggio a livello di Santa Teresa di Longarini.




Un mega centro-congressi per Siracusa? Noi Albergatori dice no, "si apra il Verga"

“Non è certo la giusta soluzione quella di realizzare il nuovo centro congressi a Siracusa di spropositate dimensioni”. Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, non usa troppi giri di parole per esprimere tutto il proprio disappunto nei confronti di un’idea che sarebbe stata ripresa in occasione di un confronto tra il presidente della Camera di Commercio Siracusa-Ragusa-Catania, Pietro Agen, e un gruppo di imprenditori.
“E’ impensabile l’idea di una struttura così grande in una città come Siracusa che non avrebbe nemmeno i posti letto per accogliere il numero di ospiti attirati da un centro congressi simile. Non solo. La città più in generale non ha i numeri, e forse nemmeno la vocazione, per appuntamenti simili. Quello a cui guarda Siracusa è infatti un turismo lento di qualità, misurato alla potenzialità della città, della stessa Ortigia, incapace di accogliere grossi numeri. Non siamo a Rimini o Riccione”.
Il presidente di Noi albergatori Siracusa chiede di mettere in funzione prima possibile il Verga, “un contenitore già esistente che potrebbe per esempio essere affidato a chi nella nostra città ha già un’ampia e consolidata esperienza nell’organizzazione e nella gestione nel settore congressuale”.




Controlli anti Covid: chiuso bar a Floridia, sanzionati promoter "porta a porta" a Siracusa

Dopo la festa di compleanno “clandestina” in una ludoteca, un altro caso di violazioni delle norme anti-covid scoperto a Floridia dai carabinieri. I militari della locale Tenenza hanno sorpreso  7 persone all’interno di un bar/tabacchi , intente a consumare cibo e bevande ed ad attendere l’estrazione del “10eLotto”. Sanzioni per gli avventori e per il gestore dell’attività, chiusa per cinque giorni, con possibili ulteriori sanzioni decisse dalla prefettura. .
In zona Ortigia invece 4 operatori di un gestore di energia elettrica, raggiungevano le abitazioni per proporre contratti “porta a porta”.

I carabinieri di Noto hanno comminato 13 sanzioni.




Ruba un'auto, poi se ne pente e si costituisce pochi minuti dopo: denunciato

Ha fatto tutto da solo il 45enne, originario di Scicli, che si è presentato ieri sera alla stazione dei Carabinieri di Rosolini, confessando di avere rubato, poco prima, un’auto a Scicli. L’uomo, già noto alla giustizia, si è presentato in caserma, raccontando ai militari che, mentre camminava per strada, nel suo comune di residenza, era stato attratto da una Toyota Rav4 parcheggiata con le chiavi inserite nel quadro d’accensione. L’occasione è gli era apparsa tanto ghiotta da non riuscire a trattenere l’impeto di impossessarsene. Si sarebbe messo alla guida del mezzo, raggiungendo Rosolini. Durante il tragitto, tuttavia, avrebbe notato che l’auto era monitorata da antifurto satellitare. Si sarebbe pentito del gesto e avrebbe deciso di costituirsi. 
I Carabinieri hanno restituito il mezzo al legittimo proprietario e hanno deferito in stato di libertà il ladro pentito. Accusa di furto aggravato.