Coronavirus, il bollettino: 996 nuovi positivi in Sicilia, +97 in provincia di Siracusa

Sono 996 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 29.270 tamponi processati. L’incidenza scende al 3,4% e la regione resta anche oggi sesta in Italia per contagi. Diminuiscono i ricoveri per coronavirus negli ospedali siciliani (-11) mentre lieve aumento per gli ingressi in terapia intensiva (+3). I guariti sono 1.407. Registrati anche altri 38 decessi.
In provincia di Siracusa sono 97 i nuovi casi di coronavirus rilevati nelle ultime 24 ore. Di questi, 4 nel capoluogo dove fa discutere il caso del comprensivo Chindemi, con 7 positivi tra studenti, docenti e collaboratori.
Nelle altre province, questi i casi: Palermo 270, Catania 230, Messina 192, Trapani 87, Caltanissetta 52, Agrigento 36, Enna 17, Ragusa 15. I dati sono contenuti nel bollettino del Ministero della Salute.




Siracusa. Covid all'istituto comprensivo Chindemi: sette i casi confermati

Situazione delicata quella che si è venuta a creare all’istituto comprensivo “Salvatore Chindemi” di Siracusa. Sono sette, infatti, i positivi al Covid-19 confermati a seguito di tampone a cui l’Asp li ha sottoposti. La maggior parte dei contagiati appartiene al personale scolastico. Uno, invece,il contagio che riguarda alunni ( nello specifico della scuola dell’Infanzia). La dirigenza scolastica attende indicazioni da parte dell’Asp.




VIDEO. Giornata della Memoria, cerimonie a Siracusa: "contro la discriminazione, sempre"

Celebrata anche a Siracusa la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah. Nell’aula magna dell’istituto Fermi l’appuntamento organizzato dalla Prefettura, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, della Consulta degli studenti e della sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa.
Nel corso della cerimonia, sono stati presentati i lavori degli studenti del “Fermi” sul tema dell’Olocausto ed è stata consegnata da Patrick Catania e Vlad Ionut Privighitorita una medaglia d’onore ad Angelo Santoro, figlio di Concetto, militare siracusano deportato in Germania durante la guerra per essersi opposto al nazismo. Il prefetto Giusy Scaduto ed il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, hanno partecipato al momento celebrativo.

Altro appuntamento dedicato alla Memoria nella sede del Cirs di Siracusa. E’ stato dedicato un piccolo blocco rettangolare di pietra tunisina a Salvatore Cortese, nato a Siracusa il 28 gennaio del 1907 e deceduto a Hersbruck il 14 gennaio del 1945.




Ecomostro Talete: per Reale è da abbattere e Giansiracusa riprende l'idea terzo ponte

Il parcheggio Talete, brutto casermone in cemento per nulla inserito nel contesto di Ortigia, è tornato al centro del dibattito cittadino. L’annunciato progetto di maquillage per mitigarne l’impatto visivo ha riacceso i riflettori sul parcheggio utile e al tempo stesso vituperato.
Ezechia Paolo Reale, ex assessore e leader di Progetto Siracusa, si iscrive al partito dei favorevoli alla sua demolizione. “Ci vuole solo un poco di coraggio. Sedersi al tavolo delle burocrazie e spiegare che avere sprecato in passato soldi pubblici non è un buon motivo per perpetuare danni e aggravarli ulteriormente. Se esiste una responsabilità contabile per la demolizione del parcheggio, deve esistere anche quella per la sua mancata demolizione, che ha costi anche maggiori”, scrive sui social rispondendo implicitamente all’assessore Fabio Granata. Quest’ultimo, intervenuto nei giorni scorsi su FMITALIA, aveva spiegato che una eventuale demolizione avrebbe potuto dare avvio ad un procedimento della Corte dei Conti per danno erariale. “Ma quell’opera avrebbe dovuto costituire l’accesso al tunnel sottomarino che avrebbe collegato Ortigia alla terraferma”, ricorda ancora Reale. “Liberi di non crederci, era quella l’opera pubblica finanziata e poi mai realizzata anche per vicende giudiziarie allora molto note e oggi dimenticate. Non vedo motivo di lagnanza delle burocrazie regionali e nazionali se si elimina quella inutile e orrenda porzione di opera pubblica non realizzata e mai realizzabile. Sarebbe anzi doveroso. Questa è la mia posizione. Netta e chiara”.
Lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa non boccia l’idea dell’abbellimento (“miglioriamo il prospetto perchè brutto è sana proposta”) ma boccia il parcheggio Talete. “Stiamo parlando di una struttura azzoppata, nata male. Doveva servire per un’opera di protezione civile: in quel punto andava costruita una via di fuga con un collegamento con la terraferma, verso l’altra sponda del porto piccolo. Ma poi il dibattito politico produsse quel parcheggio brutto, anche nella sua funzione di area di sosta. Oggi si deve tornare a parlare di terzo ponte”, l’invito di Giansiracusa. “Il terzo ponte è da ricostruire”, dice netto. “Altrove e con altra forma rispetto a quello dei Calafatari. Ortigia ha 4mila abitanti circa, serrati dentro l’isola. In caso di calamità, come fuggire? Tutti solo in una unica direzione?”. Insomma, anche per Giansiracusa il Talete dovrebbe andar via, spostando i parcheggi fuori dal centro storico (via Elorina?) per “restituire ai siracusani la vecchia Marinella”.




Rapporto Inail sui contagi covid sul posto di lavoro: in provincia di Siracusa 273 casi

Secondo il rapporto di Inail, i contagi da coronavirus sul posto di lavoro a livello nazionale hanno ormai superato la soglia dei 131.000 casi. La Sicilia con 3.051 casi rappresenta il 2,7% dei casi sul totale nazionale. Di questi 1.649 sono donne (47,1%), mentre 1.852 (52,9%) sono uomini. Palermo, Catania e Messina le province più colpite. In provincia di Siracusa si registrano 273 casi, con un’incidenza del 7,8% sul dato regionale. Nel dettaglio della rilevazione dell’Inail, in Sicilia le denunce di infortunio causa Covid-19 sono per il 28,7% dei casi localizzate nella provincia di Palermo con 1.004 infortuni, seguita da Catania con 774 casi (22.1%), Messina con 537 (15,3%), Enna con 273 casi (7,8%) insieme a Siracusa con 273 casi (7,8%), quindi Ragusa con 220 casi (6,3%), Caltanisetta con 187 casi (5,3%), Trapani con 118 casi (3,4%) e infine Agrigento con 115 casi (3,3%) – SE&O
Una lettura del report, e del suo trend crescente, viene fornita dagli esperti legali che osservano come nel rapporto azienda e lavoratore in materia di Covid vi sia un aspetto di criticità nel rapporto con le ATS, Agenzia di Tutela della Salute: “L’impasse – spiega l’avvocato Irene Pudda di Rödl & Partner, esperta in privacy & labour compliance – è dovuta al fatto che il datore di lavoro non è autorizzato a comunicare ai colleghi il nominativo di un dipendente risultato positivo. L’azienda è tenuta a fornire all’ATS le informazioni necessarie perché quest’ultima possa assolvere ai compiti previsti dalla normativa emergenziale e, contemporaneamente, ha facoltà di domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, ma è l’ATS che ha la potestà di contattare i lavoratori per poi applicare le opportune misure di quarantena.”
Il rischio, così facendo, è che le aziende lascino operativi interi reparti o uffici con il pericolo di diffusione del virus, non solo tra i dipendenti che sono stati a contatto diretto con il soggetto contagiato, ma anche tra i loro famigliari e i conoscenti.
“Tuttavia non si può fare diversamente – chiarisce l’avvocato Pudda di Rödl & Partner – La procedura è volta a tutelare la privacy del lavoratore risultato positivo al coronavirus. Certo, come è facile immaginare, procedere alla disinfezione della postazione di lavoro, delle attrezzature utilizzate e degli spazi comuni frequentati dal dipendente, domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, nonché isolare o chiudere gli uffici in cui il dipendente ha lavorato garantendone allo stesso tempo la totale riservatezza è di difficile applicazione.”




Costruzione centro commerciale di Epipoli, Comune condannato: da restituire 238mila euro

La Prima Sezione del Tar di Catania ha condannato il Comune di Siracusa al pagamento di 238.185,33 euro alla Emmea srl, la società che si è occupata della costruzione del centro commerciale Fiera del Sud. Accolto dai giudici amministrativi il ricorso della società che chiedeva la restituzione di parte di quanto pagato al Comune di Siracusa come oneri di urbanizzazione e costi di costruzione.
Un nuovo sviluppo che si inserisce in una vicenda intricata e complessa, in certi suoi passaggi oggetto anche di attenzioni della magistratura ordinaria che – nei mesi scorsi – aveva posto sotto sequestro quello stesso centro commerciale. Inoltre, sul fronte Open Land/Fiera del Sud il Comune di Siracusa vanta un credito di 2,8 milioni di euro di cui attende ancora la restituzione. Non è improbabile, allora, che il credito ora riconosciuto alla Emmea srl possa rimanere solo sulla “carta”.
Il Tar ha stabilito che la società ha pagato più di quanto andava effettivamente computato, a titolo di oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. “Il calcolo non andava commisurato all’intera opera ma solo alla porzione di variante”, hanno sentenziato i giudici amministrativi.




Scuole superiori verso la ripartenza, screening con tamponi rapidi prima della campanella

Da lunedì torneranno in classe anche gli studenti siracusani degli istituti superiori. Riparte la didattica in presenza, dopo quasi un intero quadrimestre in dad (da ottobre, ndr). Le linee del Ministero dispongono un rientro limitato in una prima fase al 50% degli studenti di un istituto, con un meccanismo di alternanza (giornaliera o settimanale) dad/presenza deciso dai singoli istituti. Nel breve volgere di qualche settimana, la percentuale arriverà al 70%.
Sul fronte dei trasporti, vale sempre quanto definito nelle settimane scorse attraverso la cabina di regia in Prefettura. Quindi, 10 linee di bus rinforzate per evitare di trasformare i pullman di pendolari e studenti in pollai a rischio contagio. Diversi comuni della provincia hanno chiesto alle scuole i nominativi degli alunni per definire ancora meglio i trasporti.
“Speriamo sia la volta buona”, confidano diversi dirigenti scolastici degli istituti del capoluogo. E’ la terza ripartenza in poco meno di un anno. Prima della data di lunedì, la Regione assicura che ci sarà una nuova campagna di screening degli alunni dai 14 anni in su, dei docenti e di tutto il personale scolastico. Il sistema, anche in provincia di Siracusa, sarà sempre quello del drive-in. In tempi record, l’Asp di Siracusa dovrebbe fornire date e appuntamenti, nel capoluogo ed in provincia, per i tamponi rapidi su base volontaria dedicati alle scuole superiori. Il monitoraggio negli istituti dovrebbe poi essere garantito con le apposite Usca scolastiche.
“Le scuole sono sicure, ma non possiamo garantire per quello che succede prima e dopo essere entrati in classe”, confida la dirigente scolastica Lilly Fronte.




Riparte il reparto di Cardiologia dell'ospedale di Lentini: lo stop per casi covid

Da domani saranno riattivati quattro posti letto, due di Terapia intensiva coronarica e due di Cardiologia, all’ospedale di Lentini. Il provvedimento è stato adottato, su autorizzazione della Direzione sanitaria aziendale, dopo la sospensione delle attività non urgenti, a seguito di alcuni casi di positività al covid 19 tra operatori sanitari. La riapertura sarà parziale a causa della temporanea presenza ridotta di medici in servizio che svolgeranno turni di guardia di dodici ore per garantire comunque una idonea assistenza ai pazienti cardiopatici del territorio di Lentini.
“Successivamente si provvederà in maniera graduale, al rientro in sevizio del personale al momento assente, alla riapertura totale del reparto e degli ambulatori”, spiegano in una nota il direttore sanitario dell’ospedale di Lentini Eugenio Vinci e il responsabile di Cardiologia e UTIC Vincenzo Crisci.




Una "fattoria" abusiva costruita su un terreno pubblico: denunciato un 44enne a Noto

Un terreno pubblico destinato alle scuole era invece utilizzato da un privato che vi aveva costruito pollai ed allevamenti di bestiame. Sono stati i Carabinieri di Noto ad accorgersi della strana situazione.
Con il supporto degli uomini della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, i militari hanno accertato lo stato e la regolarità della realizzazione di un manufatto in cemento di circa 45mq su di un terreno di pubblico dominio, di proprietà della ex Provincia Regionale di Siracusa e ricadente in zona “AS”, quindi area dedicata per l’istruzione dell’obbligo ed infatti attiguo all’Istituto Superiore Raeli, di via Pitagora.
Il manufatto, che era facilmente accessibile anche agli studenti con tutti gli intuibili pericoli del caso, era stato realizzato abusivamente. “Sorprendente la situazione riscontrata”, spiegano i Carabinieri. “Al suo interno vi era infatti un deposito di attrezzi e nelle vicinanze erano state realizzate da ignoti delle baracche adibite ad allevamento di animali. All’interno di queste ultime, 35 animali, fra galline, ovini e caprini, su cui sono in corso gli accertamenti delle Autorità Sanitarie competenti; un coltello a serramanico, con lama di ben 60 cm e 25 grammi di marjiuana.
Non è stato difficile rintracciare l’utilizzatore di fatto della struttura in cemento: un 44enne di Noto appartenente alla comunità dei “Caminanti”. Appena notata la presenza dei militari nel “suo” garage si è fatto subito avanti per asserirne vanamente la regolarità, ma è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa per i reati di invasione di terreno pubblico ed abusivismo edilizio. L’intero manufatto è stato posto sotto sequestro. Quanto alla piccola “fattoria”, gli animali sono stati affidati ad allevatori locali.




Sottoposta a quarantena, va in commissariato per rinnovare il permesso di soggiorno: denunciata

Sottoposta a quarantena, è ugualmente uscita da casa per raggiungere il commissariato di Avola, chiedendo, una volta arrivata, il rinnovo del permesso di soggiorno. Protagonista, una donna di 33 anni, marocchina. Gli agenti si sono visti raggiungere in ufficio dalla donna, che candidamente chiedeva di espletare le pratiche propedeutiche al rinnovo del suo permesso di soggiorno, in piena violazione delle norma anti-covid. La 33enne è stata denunciata.