Sala scommesse aperta col "trucco", la chiudono i Carabinieri: multe per i presenti

Una ricevitoria di scommesse è stata trovata aperta dai Carabinieri a Siracusa. Una violazione delle norme anticovid, sanzionata dalle forze dell’ordine. Il titolare – spiegano gli investigatori – aveva pensato di potere “aggirare” i precetti anti-contagio tenendo apparentemente chiuso il locale, con la serranda abbassata. Ma di fatto, secondo quanto riscontrato dai Carabinieri, avrebbe continuato a ricevere le giocate degli scommettitori attraverso “pizzini” di carta “infilate” grata metallica abbassata.
Il via-vai non è però passato inosservato ed i Carabinieri sono intervenuti elevando verbali anche a carico degli irriducibili scommettitori. Alle sanzioni si è aggiunta la chiusura provvisoria dell’attività – che avrà efficacia quando termineranno gli attuali obblighi di chiusura – e l’invio di tutti gli atti all’Autorità Prefettizia, che applicherà la sanzione accessoria della sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Nelle ultime ore, sono state 86 le persone sottoposte a controllo a Siracusa dai Carabinieri e 58 i veicoli. Le multe levate per le violazioni delle norme di contenimento della pandemia ammontano a circa 9.000 euro.
La violazione più rilevata, che ha dato luogo a verbali per 15 persone e 2 attività commerciali, è stata quella del consumo all’interno di bar o locali di ristorazione o nelle loro prossimità.




Cara Tari anche per il 2021: non ci sono margini per ridurre le aliquote. Ecco perchè

I contribuenti siracusani hanno ricevuto negli ultimi giorni il saldo della Tari 2020. In forte ritardo sulla scadenza, a causa di problematiche interne all’ufficio tributi, si interrogano davanti all’importo da pagare: quando finalmente diminuirà il costo della Tari a Siracusa? Secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe di CittadinanzAttiva, il costo medio per famiglia nel capoluogo aretuseo è di 442 euro: è la settima tariffa più cara d’Italia.
Inutile nutrire particolari speranze per il 2021. L’aumento della percentuale di raccolta differenziata ed i risparmi ottenuti dal Comune di Siracusa non basteranno per ragionare di una revisione delle aliquote e del costo per gli utenti. Come spiega l’assessore Andrea Buccheri, “i problemi con il conferimento dell’organico per via della saturazione degli impianti ci hanno costretto a cercare soluzioni di emergenza. Soluzioni che finiscono per bruciare il risparmio che accumuliamo con la crescita della differenziata”. Nella ultima parte del 2020, ricorderete, ritiro a singhiozzo della frazione organica proprio per l’impossibilità di conferire negli impianti autorizzati dalla Regione. “Dovendo cercare altri impianti, aumentano i costi a tonnellata. E così ci giochiamo le economie che avremmo potuto invece destinare alla riduzione della tassa”. E in qualche modo, allora, i ritardi cronici della Regione in materia di rifiuti finiscono per pesare, indirettamente, sulla bolletta dei siracusani. “E purtroppo è dietro l’angolo l’ennesima emergenza: ad aprile è prevista la saturazione della discarica di Grotta San Giorgio”. E poi c’è l’altro cronico problema: una evasione ed una elusione altissime e faticosamente contrastate.
La realizzazione di termovalorizzazione o inceneritori rimane solo alla stato di conversazione. “Gli impianti non si fanno dall’oggi al domani. Serve programmazione della Regione che, ad oggi, è mancata anche solo per le semplici discariche. E’ un dato di fatto che negli ultimi 15 anni non c’è stata alcuna costruzione di questo passaggio di sviluppo”, commenta ancora Buccheri che non si mostra particolarmente favorevole verso impianti di questo tipo. “Tutto dipende dalla quantità di immissioni in atmosfera. Con una differenziata funzionale, molto meglio una discarica che non immette nulla in aria”.

foto dal web




Scuole aperte o chiuse? Decisione per Noto nel fine settimana: divisi insegnanti e dirigenti

Il quesito è da giorni al centro di discussioni infinite: scuole aperte o da chiudere in zona rossa? Le famiglie e molti insegnanti sarebbero per la prosecuzione della dad, i dirigenti scolastici invece parlano di scuole sicure. Una posizione che trova il conforto dell’assessore regionale Lagalla che, con un video sui social, ha spiegato come ad oggi non ci siano le condizioni per tornare a chiudere le scuole in Sicilia. Non esclude, però, che -in caso di peggioramento della curva del contagio – si possa decidere di rivedere quella che è la linea adottata al momento. Lo aveva anticipato il presidente Musumeci, anche lui si è detto pronto a chiudere le scuole se – alla data del 31 gennaio – i numeri del covid rimarranno sulla soglia di allarme.

I sindaci da giorni vengono compulsati da mille richieste ed hanno il loro bel daffare nello spiegare perchè non spetta alla loro autonomia decisionale ogni valutazione in merito. A Noto, dove in questa prima settimana di ripresa della didattica a distanza non sono mancate le polemiche e le classi vuote per scelta delle famiglie, il primo cittadino Corrado Bonfanti ha fatto sapere che riceverà dall’Asp, sabato, una analisi dettagliata della situazione. “Una ulteriore verifica sui dati settimanali, per comprendere se le scuole a Noto possono stare aperte o servono provvedimenti restrittivi. A quella decisione mi atterrò”. Gli insegnanti hanno chiesto al sindaco di valutare la chiusura (così come i genitori, ndr), i dirigenti scolastici invece ritengono le scuole sicure. Ogni decisione rimandata alle indicazioni del Dipartimento di Prevenzione.
Settimana prossima, poi, sarà nuovamente allestito a Noto il drive in dei tamponi rapidi, per una giornata di screening sulla popolazione scolastica.




Dal veglione sotto le feste ai contagi oggi triplicati: Villasmundo osservata speciale

Come nei giorni del lockdown della scorsa primavera, a Villasmundo sono tornati in strada i mezzi per la sanificazione. Spruzzi di prodotti igienizzanti in giro per le vie della frazione di Melilli, dove il coronavirus continua a circolare con eccessiva libertà.
Gli attuali positivi sono 49, a fronte di poco meno di 4.000 residenti. Ma erano appena 15 solo 10 giorni fa. Numeri più quasi triplicati nel giro di una manciata di giornate. Per fare un altro raffronto, a Melilli centor sono appena 6 i positivi. Il sindaco, Giuseppe Carta, ha rivolto un appello ai genitori di giovani e giovanissimi abitanti di Villasmundo. “Si avverte l’esigenza di una maggiore attenzione. Vigilate sui ragazzi che devono capire che diventano veicolo di contagio se non rispettano le norme anti-Covid”.
L’impennata dei contagi è da collegare con ogni probabilità a degli eccessi di socialità durante le feste natalizie. Villasmundo ha fatto notizia per il “veglione” con una trentina di partecipanti e 10 positivi al tampone rapido. “L’ho scoperto da un laboratorio privato di Villasmundo”, ha rivelato Carta nei giorni scorsi. “C’erano improvvisamente 30 persone in fila per fare il tampone. I primi dieci escono positivi all’esame del tampone rapido. Mi sono attivato per fare monitorare tutti”. Da lì, poi, una escalation di contagi che non lascia tranquillo il primo cittadino ibleo.




Siracusa. Lo spartitraffico di piazza Adda diventa area verde: via anche i cartelloni pubblicitari

Circa 27 mila euro per cambiare il volto dell’are di piazza Adda in cui ancora oggi si trova l’isola spartitraffico, privata dallo scorso luglio dei pini che, con le loro radici, hanno, nel tempo, deformato l’asfalto al punto da rappresentare un rischio per l’incolumità pubblica. L’idea del Comune è quella di creare una grande aiuola verde, a sinistra dell’edicola, con due attraversamenti pedonali. Al posto dei 15 pini rimossi saranno piantumati altri alberi, evidentemente di specie diversa, per non ritrovarsi, nel tempo, a dover affrontare lo stesso problema. Come ha spiegato nelle scorse settimane l’assessore al Verde, Carlo Gradenigo, a colorare di rosso quell’area ci saranno Brachychiton, i cosiddetti “Alberi bottiglia” o “Alberi Fiamma”, vista l’appariscente fioritura primaverile. La scelta è ricaduta su questa specie anche per lo sviluppo radicale non importante e superficiale. L’area a verde sarà più ampia, così da garantire anche un drenaggio migliore rispetto a prima. Saranno eliminate le strutture per la cartellonistica pubblicitaria. Prevista, inoltre, una passerella centrale di circa due metri e mezzo oltre alle due rampe per l’attraversamento da parte delle persone diversamente abili, corridoio in linea con l’ingresso al parco, per facilitare, pertanto, l’accesso al giardino intitolato al giornalista siracusano Corrado Cartia. Il progetto è stato approvato il mese scorso.




Cedimento del solaio della scuola di Cassibile, lavori di somma urgenza per ripararlo

Un “braccio di ferro” tra la dirigenza scolastica del plesso di via Nazionale dell’istituto comprensivo di Cassibile e l’amministrazione comunale. Pressing da parte della preside e, infine, il “via libera” del Comune ai lavori per la messa in sicurezza dei locali, interessati, nei mesi scorsi, da problemi strutturali che avevano anche destato forti preoccupazioni nelle famiglie degli alunni che frequentano la scuola della frazione siracusana. Cedimenti dal soffitto che per fortuna non avevano causato alcun danno a persone, nonostante il rischio ci fosse. Così, almeno, emerge dai sopralluoghi e dalle verifiche effettuate dai tecnici incaricati da Palazzo Vermexio. Il problema, risolvibile con poco piu’ di 13 mila euro, riguarda diversi punti del solaio, a vari livelli di criticità, che causano, secondo quanto dedotto dall’amministrazione comunale, “potenziale pericolo di sfondellamento”. Nulla, insomma, che lasci tranquilli, tanto da far partire lavori di somma urgenza. Uno di questi punti a rischio corrisponde con i servizi igienici posti al piano terra dell’edificio. L’impossibilità di utilizzare i servizi igienici avrebbe come immediata conseguenza l’impossibilità di frequentare la scuola, quindi l’interruzione delle lezioni da parte della dirigente scolastica, che questo aspetto lo avrebbe fatto ben presente al Comune. La questione dovrebbe, dunque, essere risolta nel giro di qualche settimana. L’iter burocratico è partito alla fine di dicembre, quando la scuola era chiusa per via delle vacanze di Natale, pausa che è durata più del previsto, com’è noto, per via dell’emergenza Covid.




Controlli anticovid in provincia: sanzionate 9 persone e chiuso un esercizio commerciale

Sono stati eseguiti in tutta la provincia controlli finalizzati al rispetto delle normative anti covid. A Siracusa sono state attenzionate le zone a maggiore “rischio” di assembramenti e sono state sanzionale 3 persone. Sono stati 39 invece gli esercizi pubblici controllati.
A Lentini, gli uomini del Commissariato di P.S., insieme a Militari dell’Arma e della Guardia di Finanza, hanno sanzionato 6 persone per il mancato rispetto delle norme anti covid e tra le 15 attività commerciali controllate una è stata sanzionata e chiusa per 5 giorni.




Furto di agrumi nelle campagna di Lentini, arrestati 3 catanesi dopo inseguimento

Agenti del Commissariato di Lentini, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del furto di agrumi nelle campagne, hanno arrestato i catanesi Gino Fiducia (38 anni), Alfio Trovato (56)e Rosario Sciuto (68), per i reati di furto aggravato di arance e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli uomini del Commissariato di Lentini, da tempo controllano le campagne della zona per scongiurare l’odioso furto di agrumi che, oltre a danneggiare economicamente gli agricoltori, devasta irrimediabilmente, per le maldestre modalità di raccolta, le piante coltivate.
In Contrada Mercadante hanno sorpreso, nella giornata di ieri, all’interno di un agrumeto, 6 ladri che, alla vista della Polizia, hanno tentato di fuggire a bordo di tre diversi veicoli.
Due, che fungevano da palo, in una delle tre auto, sono stati immediatamente bloccati. Una delle altre due vetture è stata raggiunta nei pressi della Statale 194 e uno dei due occupanti è stato bloccato e tratto in arresto. Il complice riusciva a fuggire, come la terza autovettura.
I tre sono stati posti ai domiciliari. Sono stati anche sanzionati per le violazioni della normativa anti covid.




Controlli a Noto, sanzionate 5 persone per non aver rispettato norme per il contenimento

Nelle scorse giornate, agenti del Commissariato di Noto hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, nell’ambito del Progetto Trinacria, in tutto il centro storico e principalmente nel quartiere di via Platone. Nell’espletamento del servizio, soprattutto nella fascia serale, sono stati effettuati vari posti di controllo al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nel decreto anticovid.
Nel complesso sono state controllate 105 persone e 550 veicoli.
Quattro mezzi sono stati sequestrati. Sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di 5.000 euro e sono stati controllati 20 soggetti sottoposti a limitazioni della libertà personale.
Nell’ambito dei controlli, 5 persone sono state sanzionate per non aver rispettato le vigenti norme per il contenimento dell’emergenza sanitaria, in quanto si trovavano al di fuori delle proprie abitazioni in orari non consentiti e, pertanto, sono state sanzionate per un totale di 2.000 euro.
Infine, una donna di 50 anni è stata segnalata alla competente Autorità Amministrativa perché trovata in possesso di 1 grammo di marijuana per uso personale.




La protesta dei ristoratori di Palazzolo, arriva il sostegno di Cna Siracusa

“Cna Siracusa sostiene la protesta dei ristoratori di Palazzolo Acreide che hanno occupato pacificamente l’aula consiliare del Municipio per manifestare il loro dissenso contro le deboli misure di sostegno al comparto della ristorazione, adottate dallo Stato”. Lo dichiara Gianpaolo Miceli, vicesegretario provinciale di Cna.
“Pur comprendendo lo stremo dei colleghi che hanno deciso di aprire forzatamente – spiega Miceli – gli operatori siciliani hanno preferito realizzare una protesta simbolica, imbandendo una tavola al centro dell’aula consiliare del Comune, una mise en place ordinata ma inevitabilmente vuota, accanto alla quale stazionano 24 ore su 24 i ristoratori del territorio, nel pieno rispetto delle norme anti Covid”.
I ristoratori ma anche gli operatori del catering e i pubblici esercizi chiedono al Governo sostegni reali ed interventi urgenti tra cui il ristoro degli affitti, una revisione della tassazione alla luce dell’effettiva perdita economica subita, quantificabile in circa il 75-80% del fatturato nonché la riapertura al pubblico dei loro locali in completa sicurezza, visti gli accorgimenti già presi legati al rispetto del distanziamento, alla riduzione dei coperti, alla sanificazione costante dei locali nonché alla formazione del personale, dotato di tutti i dispositivi di sicurezza personale necessari.
“Il comparto della ristorazione non ha bisogno di ulteriori umiliazioni né di simboliche pacche sulle spalle – continua Gianpaolo Miceli – serve invece una proposta organica di protezione del comparto e la individuazione di misure idonee per la ripartenza, a cominciare dall’erogazione di quanto spetta alla categoria, partendo dal fondo ristorazione e verificando diverse mancate erogazioni dei ristori. Proprio sui ristori – precisa Miceli – occorre fare di più, ampliando il periodo di riferimento delle perdite all’intero 2020, occorrono misure specifiche sulle locazioni che pesano enormemente sui bilanci in profondo rosso delle aziende così come serve intervenire con urgenza sulle utenze che continuano ad arrivare nonostante l’inoperatività delle cucine; ma i nuovi provvedimenti devono necessariamente bloccare al più presto il prelievo fiscale così come le rottamazioni. Il rilancio poi non può non passare da un intervento fortissimo sulla riduzione del costo del lavoro, bene la riduzione del 30% nel Mezzogiorno ma per il settore occorre fare di più. Il rischio – spiega ancora Miceli – è una ecatombe annunciata nell’occupazione del comparto, così come rivendicato dall’Unione Agroalimentare di CNA Nazionale”.
“Quello che dobbiamo chiedere è che quanto stabilito venga erogato il più presto possibile, che la cassa integrazione, inspiegabilmente ferma a maggio tranne che per l’artigianato, riprenda la regolarità dei versamenti, che i vaccini vengano fatti rispettando i tempi – continua il vicesegretario di CNA Siracusa – il senso di responsabilità deve essere di tutti, non solo da parte di chi deve rispettare le regole, ma anche dal Governo e dalle Regioni, deve essere chiaro a tutti che bisogna accelerare al massimo i tempi per riaprire le attività ora che ci sono i vaccini. Non dobbiamo e non possiamo più tollerare ritardi – conclude Miceli – bisogna al più presto riprendere a dare i ristori alle imprese di ristorazione, fermi a dicembre, mentre possiamo tranquillamente fare a meno delle crisi di governo di cui nessuno sente il bisogno”.