Scuole chiuse a Priolo e Carlentini, ordinanza dei sindaci

Da lunedì riparte la scuola in presenza fino alla prima media ma non in due comuni della provincia di Siracusa. A Priolo e a Carlentini i sindaci hanno firmato ordinanze di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado.
“Nonostante il presidente della Regione, con l’ordinanza firmata ieri sera, abbia deciso di far rimanere aperti asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e prima media – ha detto il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – ho ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado, per tutelare la salute dei più giovani e di tutti i cittadini. Purtroppo anche nel nostro paese abbiamo registrato un incremento dei casi positivi al COVID, +120% da venerdì della scorsa settimana a ieri, ed è per questo necessario adottare misure ancora più restrittive per evitare ulteriori contagi”.
A Carlentini, dopo le comunicazioni dell’Asp, il sindaco Giuseppe Stefio ha emesso ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole, compresa l’infanzia”. Provvedimento valido fino al 22 gennaio.




Siracusa. Chiede soldi all'ex per risarcirlo dell'interruzione del rapporto e sfonda la porta di casa

Al culmine della rabbia, avrebbe sfondato la porta di casa della sua ex. Arrestato Antonio Nicosia, siracusano di 29 anni, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno e con numerosi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Il giovane sarebbe uscito di casa di notte, per raggiungere la sua ex compagna e convivente, con cui aveva intenzione di intavolare una disputa, chiedendole del denaro a titolo di risarcimento per avere interrotto la relazione e averne intrapresa una nuova. Ne è scaturita un’accesa discussione, con urla e minacce indirizzate alla donna.
I vicini hanno allertato i Carabinieri, che sono intervenuti  mentre la questione stava degenerando: l’uomo, dopo aver sfondato la porta dell’abitazione, stava inveendo contro la donna. Due le pattuglie intervenute. Per fermare Nicosia è stato necessario ammanettarlo per allontanarlo, visto che nonostante l’arrivo dei militari, avrebbe continuato a minacciare di morte la vittima, visibilmente impaurita. E’ stato arrestato per atti persecutori, tentata estorsione e resistenza pubblico ufficiale.E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Mucche al pascolo a Punta Izzo, sito contaminato da metalli pesanti: esposto al Nictas e alla Soprintendenza

Mucche pascolano liberamente a ridosso del poligono di tiro di Punta Izzo. La denuncia parte da Natura Sicula e Punta Izzo Possibile. Il terreno in questione , nel luglio 2017 è stato interessato da indagini dei militari del Centro Tecnico Logistico Interforze (CETLI NBC), che hanno certificato la presenza di metalli pesanti, e in particolare di piombo e rame, in concentrazioni fino a 70 volte superiori ai limiti consentiti dalla legge per le aree verdi a uso pubblico. Una contaminazione provocata dall’elevata  presenza di bossoli e proiettili abbandonati lungo la costa nel corso di decenni di esercitazioni militari a fuoco.

Facile intuire come, per la catena alimentare, sia rischioso lasciare che le mucche pascolino proprio all’interno di quell’area.
“Al riguardo -aggiungono le due associazioni- occorre ricordare che si è ancora in attesa della caratterizzazione del sito e che, in ogni caso, l’indagine ambientale non è stata finora estesa al perimetro esterno al fabbricato, dove potrebbero trovarsi tracce di munizionamento e conseguente contaminazione da metalli pesanti. Ciò in quanto, almeno fino al 1977, le esercitazioni militari di tiro a Punta Izzo si svolgevano da terra verso il mare, con conseguente caduta dei bossoli sparati sul litorale e nello specchio marino antistante la scogliera”.
Esposto alla Soprintendenza e al Nictas presso la Procura della Repubblica, dunque, da parte delle due associazioni affinchè si disponga “l’immediata cessazione dell’attività di pascolo all’interno del comprensorio costiero, al fine di scongiurare i pericoli di pregiudizio alla salute pubblica e al bene paesaggistico e ambientale”. Intervento richiesto anche al sindaco, Giuseppe Di Mare, affinchè disponga il divieto di pascolo a Punta Izzo”




Priolo. Via Delle Palme torna "verde": piantumate decine di Washington

Torna il verde in via Delle Palme, a Priolo. Decine di palme della specie Washington sono state piantate in questi giorni.
“Abbiamo ritenuto giusto e opportuno – ha detto l’Assessore al Verde Pubblico, Tonino Margagliotti – ripiantare le palme lungo la strada che porta questo nome. Abbiamo così ridato decoro al centro urbano, ripristinando le condizioni di un tempo. Negli anni scorsi sono state estirpate tutte le piante e adesso è stata scelta questa specie in quanto non attaccabile dal punteruolo rosso”.
“Un’altra importante attività – ha commentato il Sindaco Pippo Gianni – che prosegue sulla scia del ripristino del verde urbano a Priolo. Abbiamo riqualificato la zona della Pineta, piantando non a caso delle palme, alberi tanto cari a noi tutti”.




La Sicilia in zona rossa, da domenica restrizioni per spostamenti e negozi

Il governo ha accolto la richesta del presidente della Regione e da domenica la Sicilia sarà zona rossa.
Scatteranno quindi forti limitazioni per gli spostamenti. Chiusure per i negozi con poche deroghe. In Sicilia, con ordinanza del presidente della Regione, non ci sarà la possibilità di raggiungere una abitazione privata per trovare amici e parenti, una sola volta al giorno e in due (oltre ai minori di 14 anni) e solo all’interno del proprio comune. Una restrizione ulteriore, rispetto al provvedimento nazionale, per azzerare le possibilità di socializzazione.
Per il resto, si può uscire di casa solo per comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute e per ritornare al domicilio e alla residenza. 
Bar e ristoranti saranno chiusi, ma potranno praticare asporto e consegna domicilio. Nel nuovo dpcm confermato però il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18.
Restano chiusi i negozi, che possono però effettuare consegne a domicilio. Aperti supermercati, edicole, farmaciene parafarmacie oltre ad un elenco di altre attività indicate nell’allegato 23 all’attuale provvedimento.
Quanto alla scuola, confermata da lunedì la ripresa in presenza delle lezioni di scuola elementare e media, ma solo fino alla prima media.




Festa in ludoteca per il compleanno, nonostante il covid: arrivano le forze dell'ordine

Nonostante le restrizioni, il difficile momento pandemico ed i reiterati appelli al buon senso avevano comunque deciso di organizzare una vera festa per il compleanno della figlia. Una situazione “affollata” in una ludoteca di Floridia e che non è passata inosservata, ieri sera.
Forse dietro segnalazione o forse insospettiti durante un giro di controllo, hanno bussato alla porta della ludoteca i finanzieri. Non erano soli perchè anche Polizia e Carabinieri hanno collaborato alla identificazione dei presenti ed alle sanzioni.
Undici persone sono state multate (400 euro), compresa la titolare. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine c’erano nel locale 15 bambini.
“Purtroppo si continua a riscontrare un disinvolto comportamento da parte di alcuni utenti nell’utilizzo delle precauzioni e delle direttive finalizzate al contenimento della pandemia in atto”, l’amaro commento dei responsabili dell’ordine pubblico.




Agguato nella zona di Santa Panagia, gambizzato un venditore ambulante

Un venditore ambulante di frutta e verdura è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, nella zona di viale Santa Panagia, a Siracusa. Ferito, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. E’ stato dimesso con una prognosi di diversi giorni.
Le indagini sono affidate alla Mobile di Siracusa. Gli investigatori starebbero già per chiudere il cerchio su quello che ha tutte le sembianze di un agguato. Nelle immediatezze dei fatti, avvenuti nella giornata di ieri, hanno ascoltato la versione della vittima e visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Ad ore attesa una svolta.




Un centro vaccinale per Siracusa, l'ex hotel del Santuario candidato ideale

Sui social sono decine ogni giorno le foto di medici siracusani che immortalano il momento della loro vaccinazione contro il covid. La campagna procede bene, buona è la risposta degli operatori sanitari e non solo quelli ospedalieri. C’è da perfezionare però un aspetto: dotarsi di un adeguato centro di vaccinazione, in particolare per la popolazione.
Gli spazi disponibili all’Umberto I di Siracusa sono stretti e spesso in “coabitazione”, creando anche in queste prime settimane di campagna vaccinale, più di una occasione di assembramento. E sappiamo quanto possa essere controproducente in un momento di emergenza sanitaria, come quello che stiamo vivendo.
Per risolvere il problema, potrebbe tornare in pista l’ex hotel del Santuario. Prima candidato a divenire covid hotel per il capoluogo e poi scartato per l’impossibilità di dividere i percorsi sporco-pulito, avrebbe invece le caratteristiche perfette per divenire il centro vaccinale di Siracusa. E questo soprattutto quando arriverà il momento di aprire la campagna di vaccinazione anche ai normali cittadini.
E’ vicino all’ospedale ed al deposito dei vaccini, con le giuste garanzie per il mantenimento di una corretta catena del freddo. E poi gli spazi disponibili permetterebbero di creare anche le richieste sale di monitoraggio, dove i vaccinati dovrebbero sostare sotto osservazione per almeno 10/15 minuti. Disponendo di almeno due piani, il rischio di creare code e assembramenti appare fortemente ridotto.
Il Comune di Siracusa ha confermato la disponibilità a concedere la struttura all’Asp, anche per trasformarla in centro vaccinale. Pure l’ente Santuario Madonna delle Lacrime – in qualche misura coinvolto nella gestione dell’immobile – non ostacolerebbe il progetto. Nei giorni scorsi, il rettore don Aurelio Russo ha anzi partecipato ad un sopralluogo congiunto con i tecnici della Soprintendenza. L’idea pare aver fatto breccia, ma c’è l’incognita dei tempi.




Il covid team inviato all'ospedale di Lentini. Riapre intanto il reparto di Chirurgia

E’ ripresa con regolarità l’attività chirurgica ordinaria all’ospedale di Lentini. Nei giorni scorsi, a causa della positività di alcuni operatori sanitari, erano stati “chiusi” i reparti di Chirurgia e Cardiologia. Una sospensione temporanea dell’attività in elezione, mentre sono rimaste garantite le emergenze. All’esito del controllo effettuato sul personale sanitario e sui degenti, nonché dopo la sanificazione dei locali, la direzione medica di presidio ha disposto la ripresa anche dell’attività ordinaria del reparto di Chirurgia.
“Il reparto di Cardiologia, in attesa del completamento del controllo dei tamponi sul personale – spiega il direttore medico di presidio, Eugenio Vinci – garantisce a tutt’oggi l’attività di urgenza”.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha inviato all’ospedale di Lentini il Covid team aziendale composto da Giuseppe Capodieci, Antonino Bucolo e Rosario Di Lorenzo per coadiuvare la dirigenza ospedaliera nel potenziare le azioni già poste in essere sull’organizzazione dei percorsi. Il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Madonia, ha incontrato i direttori di tutte le Unità operative per valutare eventuali ulteriori accorgimenti da porre in essere per fronteggiare l’attuale stato di emergenza.
“L’ospedale – dichiara Madonia – continua a garantire in tutti i reparti ogni attività nonostante le azioni temporanee che sono state intraprese e prontamente superate nelle due Unità operative coinvolte dalla positività di alcuni operatori. L’ospedale di Lentini continua a rappresentare un fiore all’occhiello di questa Azienda a garanzia della tutela della salute della popolazione del comprensorio”.
Il dg, Salvatore Lucio Ficarra, spiega che “si è trattato di un provvedimento temporaneo di sospensione delle attività di due reparti, responsabilmente disposto dalla Direzione sanitaria ospedaliera per garantire la sicurezza di operatori e pazienti in un ospedale dove già il personale sanitario si è sottoposto a vaccinazione”. Invito alla cautela reiterato alla popolazione. “Il virus non si muove da solo ma cammina sulle nostre gambe ed è indispensabile che ognuno di noi continui ad assumere responsabilmente comportamenti corretti a tutela della propria salute e di quella degli altri, mentre l’Azienda è impegnata al massimo nella campagna di vaccinazione anticovid con la somministrazione del vaccino prioritariamente già al personale sanitario e non operante presso le strutture ospedaliere, Case di riposo ed RSA per cui si sta procedendo”.




Guarita dal covid Antonina Franco, direttrice di Malattie Infettive. "Esperienza dolorosa"

Di lei ha parlato tutta Italia, dopo la positività al covid sopraggiunta pochi giorni dopo esser stato il primo medico della provincia di Siracusa vaccinata. Ma adesso, dopo 13 giorni di ricovero nel suo stesso reparto di Malattie Infettive, l’infettivologa Antonina Franco è guarita dal covid-19 e da ogni sintomo. Con tampone negativo, torna a casa.
“Questa esperienza dolorosa – racconta – ha avuto per me una doppia valenza: la prima cristiana perché essendo un ministro dell’eucarestia sono sempre in cammino con lo sguardo al mio Signore che mi indica la strada da seguire, la seconda scientifica perché essendo una infettivologa non potevo non essere aperta alla scienza che è proprio quella che in questo momento ci sta aiutando, grazie al vaccino, a fermare l’avanzare del coronavirus e che in futuro ci permetterà di ritornare ad una vita normale. Grazie al vaccino che avevo praticato non ho lasciato indisturbato il virus che stavo incubando impedendogli di moltiplicarsi e di arrecare altro danno. Farò il richiamo dopo essermi sottoposta al sierologico.
La terapia che ho praticato – prosegue la dottoressa Franco nella sua testimonianza – è la stessa che faccio ai miei pazienti, che ha consentito di ridurre la mortalità come risulta da tanti studi scientifici già pubblicati e ai quali noi abbiamo partecipato come Asp Siracusa essendo stati classificati il dodicesimo Centro su settecento Centri italiani. Questo mi ha permesso di attaccare il virus sul fronte della cascata citochimica inibendola e riducendo la flogosi e sul virus stesso con l’antivirale, cercando di non lasciare spazio. Oggi si è aggiunto anche il vaccino. Il ricovero va fatto ai primi segni di dispnea e di saturazione a 91-92 per potere aiutare il paziente ed evitare il peggio perché se la polmonite diventa massiva tutto diventa più faticoso. Voglio tornare a dare forza e coraggio e terapia ai miei pazienti. Ringrazio i colleghi di reparto che forniscono una assistenza speciale a tutti i pazienti ricoverati. Ma ringrazio soprattutto la scienza che ha fatto passi da gigante con la scoperta di un vaccino che potrebbe mettere a tacere il virus nei prossimi mesi lasciando solo un brutto ricordo”.