Siracusa. Fiera del Mercoledì: domani aperta ma solo per la parte alimentare

La Fiera del Mercoledì si svolgerà anche nel giorno dell’Epifania, domani, ma limitatamente alla parte alimentare e ai beni di prima necessità. La conferma arriva dall’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti, che questa mattina è intervenuto in diretta su FMITALIA.

Il mercato si svolgerà, dunque, nella parte di San Metodio, mentre piazzale Sgarlata, con le altre categorie merceologiche, rimarrà deserto. E’ la conseguenza di quanto stabilito dal Governo a proposito della gestione del periodo delle attività festive. Domani l’Italia torna interamente in zona rossa, ultimo giorno, per il momento, in attesa delle nuove disposizioni, attese probabilmente in settimana.

“In realtà- racconta Burti- avevamo proposto lo slittamento dell’appuntamento a giovedì, quando torneremo ad una gestione ordinaria delle attività, sempre in linea con le norme anti-covid. In questo modo avremmo potuto consentire lo svolgimento della fiera per intero. Nonostante la soddisfazione espressa dai sindacati per questa disponibilità manifestata dall’amministrazione comunale, gli operatori ambulanti hanno preferito rinunciare, avendo altri appuntamenti settimanali in provincia e fuori, secondo il loro fitto calendario”.

Gli acquirenti, pertanto, domani troveranno una cinquantina di operatori a fronte degli oltre 300 autorizzati quando tutto si svolge in maniera “tradizionale”.

La situazione dovrebbe tornare alla normalità mercoledì 13 gennaio, sempre con la variabile di quanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri stabilità in queste giornate.

Restano valide le regole per gli altri mercati rionali. Intanto, con uno sguardo puntato verso il futuro, non è tramontata l’idea di realizzare a Siracusa un mercato coperto. Un iter che ha subito un rallentamento ma che resta un’obiettivo dell’assessore Burti: realizzare nel capoluogo un mercato coperto. Dovrebbe sorgere in via Sant’Orsola, nella zona di viale dei Comuni, su un’area di competenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari, con cui l’interlocuzione sarebbe in corso.




Siracusa. Fuori casa nonostante i domiciliari ma lascia un biglietto al cancello: denunciato

Sottoposto ai domiciliari, non era in casa, ma per essere rintracciato facilmente aveva lasciato sul cancello un biglietto con il proprio nome, cognome e numero di telefono. Gli agenti delle Volanti, che la notte scorsa, intorno alle 2,24 stavano verificando il rispetto della misura restrittiva, si sono accorti del foglio, posto in corrispondenza del citofono. Hanno provato a telefonare, ma l’utenza risultava spenta. L’uomo è stato denunciato.




Condizioni igieniche carenti,abusi edilizi e carenze amministrative: sospesa attività commerciale

Locali privi di servizi igienici. Per questo l’Asp ha emesso un provvedimento di sospensione per un’attività commerciale di Avola. I controlli condotti con i carabinieri avevano già fatto emergere condizioni igienico sanitarie non idonee e carenze amministrative, per le quali il giovane di 19 anni titolare dell’attività, dovrà pagare 4 mila euro. L’esercizio commerciale era del padre, ormai deceduto. Alle verifiche hanno preso parte anche i tecnici dell’Ufficio Urbanistica del Comune. E’ anche emerso , con una celere attività investigativa,che il primo piano dello stabile che ospita l’attività commerciale era stato realizzato senza le necessarie autorizzazioni. Identificato il realizzatore dell’opera, questi veniva denunciato per la violazione delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.




Siracusa. Parcheggio di Fontane Bianche, affidati i lavori: messa in sicurezza dopo i distacchi dal solaio

Aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del parcheggio di via dei Lidi, a Fontane Bianche. La struttura ha subito la scorsa estate diversi cedimenti e i sopralluoghi dei tecnici del Comune hanno messo in evidenza una situazione strutturale piuttosto complessa, tanto da comportare la chiusura del parcheggio.

Lo ha disposto un’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti , retto dall’assessore Maura Fontana, lo scorso ottobre. Il problema è legato ad alcune parti del parcheggio, con distacchi di materiali dall’intradosso del solaio. A questo si aggiunge il dissesto localizzato della pavimentazione. Dopo i primi distacchi, la scorsa estate, alcuni interventi sono stati effettuati nell’immediato. Nulla, tuttavia, che abbia arginato in maniera sufficiente il problema strutturale , evidentemente abbastanza importante.

I lavori sono stati affidati alla Aegi Spadaro, un’impresa edile di Rosolini. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 150 mila euro. Per l’affidamento degli interventi si è proceduto con una gara telematica, il cui verbale è datato 29 dicembre 2020. L’aggiudicazione è definitiva. Dopo i tempi burocratici, si potrà quindi procedere alla consegna e all’apertura del cantiere, perchè la struttura possa tornare utilizzabile prima dell’inizio della nuova stagione balneare.

“I lavori – spiega l’assessore Fontana- sono finanziati con il ristoro sulla tassa di soggiorno dato ai comuni dal relativo decreto . Occorre ricordare che non sarebbe stato possibile godere di tali somme se la giunta non avesse reinserito la tassa che era stata sospesa. L’atto tanto criticato ha in realta’ condotto ad entrate economiche e relativi investimenti sui servizi a scopo turistico-fa notare l’esponente della giunta Italia-  E a beneficiarne saranno perlopiù le zone balneari, con l’intervento sul parcheggio e diversi altri per i quali tutti, uffici e amministratori, ci siamo spesi tantissimo negli ultimi giorni dell’anno non appena e’stata chiara la somma su cui si potesse contare”.




Terribile incidente stradale: tre vittime sulla Pachino-Rosolini, scontro auto-tir

E’ pesantissimo il bilancio del drammatico incidente stradale avvenuto lungo la Pachino-Rosolini, la provinciale 26. Tre morti a seguito del terribile impatto tra una Nissan Primera Station Wagon ed un camion che stava muovendosi in direzione Rosolini. Non è ancora stata chiarita la dinamica del sinistro. Il conducente dell’auto avrebbe perso il controllo del mezzo.
Per le operazioni di soccorso, il tratto della strada interessato dall’incidente è stato chiuso al traffico. Massiccia la mobilitazione con Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Municipale e 118.
Secondo quanto si apprende, le vittime viaggiavano a bordo della station wagon. Erano di Pachino. Sotto shock il conducente del tir.




Coronavirus, il bollettino: 1.391 nuovi positivi in Sicilia +197 in provincia di Siracusa

Sono 1.391 i nuovi positivi al covid in Sicilia, nelle ultime 24 ore. Sono stati 7.597 i tamponi processati. Crescono i ricoveri (+44 ordinari, +2 terapia intensiva). I guariti sono 370. Ci sono purtroppo altri 36 decessi.
In provincia di Siracusa brusca impennata dei contagi. Non è ancora terza ondata ma i temuti effetti delle feste iniziano a pesare sui numeri. Nelle ultime 24 ore rilevati altri 197 nuovi casi di contagio. Aumenti in tutti i centri della provincia, dalla piccola Buccheri al capoluogo passando per Avola dove gli attuali positivi sono 242. Quanto alle altre province: Catania 396 casi, Palermo 295, Messina 210, Ragusa 69, Trapani 76, Caltanissetta 56, Agrigento 44, Enna 48.




Dottoressa positiva dopo il vaccino: "caso sfortunato ma classico. Non è un fallimento"

Ha fatto il giro del mondo la notizia della dottoressa siracusana Antonella Franco, positiva al covid sei giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer. Non è un caso isolato, in precedenza anche un infermiere statunitense ha contratto il virus a pochi di distanza dalla prima inoculazione. Per quel caso, la casa farmaceutica ha spiegato che il suo farmaco “offre una certa protezione entro circa dieci giorni dalla prima dose e si rafforza significativamente dopo la seconda”. Dal 50% di copertura al 95%. L’infermiere, pertanto, potrebbe aver contratto la malattia prima o subito dopo la vaccinazione. Una spiegazione che parrebbe benissimo adattarsi anche alla vicenda che ha come protagonista la dottoressa Franco, responsabi reparto di Malattie Infettive all’Umberto I di Siracusa. “Vi assicuro che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione”, ha detto nelle ore scorse confermando la ricostruzione secondo cui, nonostante i ciclici controlli a cui i sanitari sono sottoposti, il virus si trovasse in incubazione.
L’ipotesi convince l’infettivologo Gaetano Scifo, che ha preceduto proprio la dottoressa Franco alla guida del reparto di Malattie Infettive dell’Umberto I.  “E’ stata protagonista di un caso sfortunato ma classico- commenta- Partiamo dal presupposto che la piena immunità arriva due settimane dopo la somministrazione della seconda dose, che viene inoculata tre settimane dopo la prima. Solo a quel punto il titolo anticorpale protegge in maniera efficace il paziente. Nel caso della dottoressa Franco – secondo l’ipotesi di Scifo – potrebbe avere avuto l’infezione in incubazione o essere asintomatica. Le auguro un’ottima e veloce ripresa”.
Parlando di vaccino, secondo Gaetano Scifo inizieremo a vivere in una situazione più “tranquillizzante” solo quando il 70% della popolazione avrà completato l’inoculazione del farmaco anti-covid. Chi non avrà fatto il vaccino, a quel punto, potrà contare su una protezione relativa, con una riduzione del rischio di infettarsi.
Intanto in Sicilia sembra accelerare il processo in atto, dopo una partenza lenta. Nelle ultime 48 ore la Regione ha somministrato il 25 per cento delle dosi disponibili. In provincia di Siracusa si prosegue oggi con le vaccinazioni -destinate agli operatori sanitari – nel capoluogo ed a Noto, con un totale di 15 flaconi, ciascuno dei quali dovrebbe coprire cinque o sei dosi.
“Siamo in ogni caso all’inizio della terza ondata. Lo dicono i numeri e in Sicilia aumentano le infezioni da coronavirus”. Ne è convinto Scifo, che collega tutto alle festività natalizie, lo shopping e gli assembramenti. Anche se molto – fa notare- “va valutato in rapporto al numero di tamponi effettuato. Nella regione si registrano comunque 30 0mila pazienti con infezione attiva, più del Piemonte”.

foto: altri momenti di vaccinazione a Siracusa




Autostrada: Rosolini-Ispica, sopralluogo di Falcone: "burocrazia non rallenti collaudo"

“Ormai ci siamo. Il primo lotto del nuovo tratto autostradale della Siracusa-Gela è in via di completamento. Abbiamo constatato l’ottimo sviluppo dell’opera, fra Rosolini e Ispica, grazie all’impegno a pieno regime di imprese, tecnici e maestranze malgrado l’emergenza covid-19. Intanto è già cominciata in parallelo un’altra corsa: quella contro la burocrazia degli iter di collaudo e di tutti gli adempimenti necessari all’apertura al traffico dell’arteria. Abbiamo chiesto ai tecnici dell’imprese appaltatrice e delle Autostrade Siciliane di fare il massimo, ma non vorremmo correre il rischio di trovarci con un’opera inutilizzabile anche se completa. Anche a Roma, cui fa riferimento la commissione di collaudo della Rosolini-Ispica scelta dal Ministero delle Infrastrutture, occorre che ingranino la marcia nell’interesse del territorio del Sud-est e dell’intera Sicilia a poter fruire di un’infrastruttura attesa da decenni”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, nel corso del sopralluogo odierno al cantiere della tratta Rosolini-Modica dell’autostrada Siracusa-Gela. Presenti le deputate regionali Rossana Cannata e Daniela Ternullo, i vertici e i tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane e delle imprese a lavoro.
Rossana Cannata (Fratelli d’Italia) ha evidenziato i “progressi nel completamento delle barriere, nella posa dell’asfalto e anche nella collocazione della cartellonistica”.




Siracusa. Buoni Spesa, 3.880 le richieste totali: 2.155 lavorate, in attesa altre 1.725

Sono 3.880 le richieste di buono spesa ricevute dagli uffici delle politiche sociali dall’avvio della piattaforma online dedicata. Numeri in linea con le attese e che parlano di una vasta platea di disagio in città. Attualmente, sono stati “liquidati” 855 buoni spesa a favore di altrettante famiglie richiedenti, per un importo di 250mila euro su circa 900mila euro finanziati dal governo.
Prima della chiusura degli uffici per le feste di fine anno, erano anche stati inviati 700 dinieghi, quasi tutti per il superamento della fascia di reddito degli aventi diritto. In alcuni casi, il “no” al buono spesa è motivato da errori comunque non chiariti dopo la chiamata delle assistenti sociali per sollecitare il completamento della richiesta inviata per via telematica.
Oggi, alla ripresa dell’attività lavorativa, sono in via di definizione altri 600 buoni spesa da inviare ad altrettanti aventi diritto. Numeri che porterebbe il totale di pratiche lavorate – tra accolte e respinte – a 2.155. Rimangono così in attesa di risposta ulteriori 1.725 istanze.
I buoni spesa vengono inviati dal Comune di Siracusa in formato digitale. Un codice via sms da mostrare alla cassa degli esercizi commerciali convenzionati al momento del pagamento. Possono essere acquistati generi alimentari, farmaci e prodotti per l’igiene. Hanno importato variabile – in base al reddito mensile ed al numero dei componenti il nucleo familiare – da 100 a 500 euro.
Cosa fare se non si è ancora ricevuto alcun cenno alla propria domanda di accesso al buono spesa? Non c’è alternativa all’attesa del riscontro da parte degli uffici. Tempestare di chiamate l’ufficio delle politiche sociali non aiuta, nessuna risposta può essere fornita attraverso quella modalità. Non resta che pazientare un’altra settimana, in attesa poi del “secondo” giro di buoni spesa finanziati – questa volta – coi 700mila euro della Regione salvati in extremis dal Comune di Siracusa.

foto dal web




Ritorno a scuola in provincia di Siracusa, sindacati perplessi: "è la cosa più sicura?"

“La fretta di un rientro subito dopo le festività è la cosa più sicura? Non scordiamoci come ci siamo lasciati il 22 dicembre in qualche istituto comprensivo della città…”. I sindacati non nascondono le loro perplessità sulla prevista riapertura delle scuole, incluse le superiori, al termine del periodo festivo. I segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Gilda Unams “apprezzano il lavoro svolto dal gruppo di lavoro ristretto” guidato dalla Prefettura di Siracusa, ma esprimo “forti dubbi, in questo particolare momento, sulla ripresa delle lezioni in presenza e sulla incolumità fisica di tutti i docenti, degli operatori della scuola, degli studenti e delle loro famiglie”.
E i dubbi principali sono fondamentalmente due. Il primo, il poco tempo a disposizione per organizzare al meglio la ripartenza, “visto che dovranno essere gli organi collegiali, in apposite sedute non ancora calendarizzate, a normare e selezionare gli allievi che dovranno frequentare in presenza e non sottovalutiamo che le attività sono sospese fino al sette gennaio come da calendario scolastico regionale”.
E poi ci sono le paure di nuovi contagi e potenziali focolai. “Siamo sicuri che dopo i giorni di sospensione delle attività didattiche in presenza, non si generi una nuova ondata di contagi derivante da qualche infelice momento conviviale, date anche le festività natalizie? Guardiamo con attenzione a quello che molti scienziati prevedono dopo il 15 gennaio, si resta perplessi anche davanti al presagio di una terza ondata ancor più aggressiva delle prime due”.
I sindacati sono favorevoli, in generale, al rientro degli studenti a scuola ma solo a fronte di precise garanzie per la tutela della salute di tutti. “Il rientro a scuola degli studenti delle superiori nella provincia di Siracusa, potrebbe segnare un’esperienza negativa nel cammino di crescita degli Istituti del nostro territorio ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità per le scelte adottate adesso e per quello che non è stato fatto prima”, la chiosa dei segretari provinciali Paolo Italia (FLC CGIL), Giovanni Migliore (Cisl Scuola), Mario Rubino (Uil Scuola), Maria Cassonello (Gilda).
Gli studenti delle scuole superiori, dopo mesi di didattica a distanza, torneranno in classe in provincia di Siracusa dal 7 al 15 gennaio nella percentuale del 50%. Successivamente, si partirà con quanto previsto dal documento operativo condiviso dal tavolo di coordinamento, presieduto dal prefetto Giusi Scaduto. Prevede che, “ferma restando l’unicità della fascia oraria in ingresso e in uscita, sarà garantita la didattica in presenza del 75% della popolazione studentesca attraverso il potenziamento, per sei giorni alla settimana, di 20 mezzi aggiuntivi per le tratte individuate (il documento è consultabile sulla home page del sito istituzionale della Prefettura)”.