Coronavirus, il bollettino: 995 nuovi positivi in Sicilia, +42 in provincia di Siracusa

Sono 995 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Tornano a salire i tamponi processati, sono stati 8.807. Comunque un numero inferiore rispetto alle prime settimane di dicembre.
Gli attuali positivi sono 33.409. Aumentano i ricoveri ordinari (+65) nei nei reparti covid, scendono quelli in terapia intensiva (-4). I guariti sono 806. I decessi in Sicilia nelle ultime 24 ore sono stati 26.
Quanto alla provincia di Siracusa, in lieve calo i contagi. Nelle ultime 24 ore sono stati 42 i nuovi contati. I numeri delle altre province: Messina 287, Palermo 225, Catania 185, Trapani 105, Caltanissetta 57, Enna 35, Ragusa 33, Agrigento 26.




L'industria e la paura della crisi, Bivona (Confindustria): "patto per raffinazione decisivo"

“Grazie ad un grande lavoro di squadra che ha visto insieme l’assessore regionale alla Sanità, l’Asp di Siracusa, i Sindacati e la sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, siamo riusciti a raggiungere uno straordinario risultato, che consente di mantenere un presidio sanitario fisso per salvaguardare la salute dei lavoratori del polo industriale dalla pandemia Covid”. Così il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona.
“Una grande dimostrazione che, quando si lavora insieme per obiettivi condivisibili e non contro qualcuno, qualsiasi attività imprenditoriale diventa socialmente responsabile a vantaggio dell’intera collettività”, aggiunge subito dopo.
Il presidente degli industriali siracusani guarda poi ad un’altra iniziativa promossa da Confindustria Siracusa, “in cui pochi credevano”, sottolinea. “Parliamo del Patto Stato Raffinazione, che è stato incardinato nella legge di Bilancio alla Camera e che adesso dovrà vedere l’impegno delle forze di Governo e dell’opposizione per trovare concreta attuazione. Si tratta di un significativo passo verso la realizzazione di importanti investimenti nella direzione della transizione energetica e delle riduzioni delle emissioni, in un momento in cui nel polo industriale siracusano, una volta ultimate le grandi manutenzioni degli impianti, vi è grande preoccupazione per la mancanza di investimenti significativi che consentano, quanto meno, di mantenere l’attuale livello occupazionale.
Anche in questo caso, occorre una grande coesione ed un impegno di tutte le forze politiche siciliane affinché nei prossimi 90 giorni, previsti dalla legge, il Ministro per lo Sviluppo Economico attivi la procedura per la stipula di un accordo con il settore della raffinazione che sblocchi i fondi per il settore, oggi in gravissima crisi”.




Siracusa. Roccaforti dello spaccio, rimossi cancelli nei market della droga

Non è il primo intervento di questo genere. Nella mattinata di ieri, agenti della Squadra Mobile, delle Volanti e del Nucleo Cinofili della Questura di Catania, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno rimosso e sequestrato dei cancelli e dei portoni in metallo apposti abusivamente dinanzi ad alcuni accessi condominiali di due complessi popolari siti in via Italia 103 ed in via Erano stati collocati a presidio dell’attività di spaccio effettuata in quelle zone. Nei mesi scorsi sono stati numerosi i sequestri di stupefacenti eseguiti in quell’area dalle forze dell’ordine. Costanti i controlli della polizia. In questo caso,  gli agenti, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di cancelli, portoni e grate in metallo, collocati in corrispondenza di androni condominiali adibiti a vere e proprie roccaforti dello spaccio, collocati nei complessi popolari della zona di via Italia 103 e di via Santi Amato.

Entrambi i siti sono stati oggetto in passato di numerosissimi interventi di polizia e nei mesi scorsi i poliziotti delle Volanti e della Squadra Mobile sono riusciti sempre a recuperare lo stupefacente solo grazie al loro acume ed alla loro perseveranza in quanto, grazie alle difese passive erette dagli spacciatori, questi ultimi, successivamente arrestati o denunciati, avevano ogni volta tentato di disfarsi della droga e di scappare dai terrazzi condominiali.
Per rimuovere i cancelli e ridare piena libertà di movimento anche ai residenti della zona, sono intervenuti, in ausilio agli investigatori, anche i Vigili del Fuoco di Siracusa.

Inoltre, i poliziotti, operando in via Italia, grazie al fiuto del cane antidroga “Maui”, hanno rinvenuto, all’interno di un’auto parcheggiatacirca 93 grammi di hashish e 80 grammi di cocaina.
Il soggetto che aveva in uso l’autovettura, identificato in  Antonio Aggraziato, siracusano di 21 anni, deteneva anche  2.500 euro, probabile frutto dell’attività di spaccio.
Gli investigatori, nella considerazione di quanto rinvenuto, ovvero del cospicuo quantitativo di sostanze stupefacenti del valore commerciale di circa 4000 euro per l’hascisc e di 8000 euro per la cocaina, hanno tratto in arresto il giovane per detenzione ai fini dello spaccio di droga e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, lo hanno posto ai domiciliari.

Infine, gli agenti, nel corso dei servizi svolti in via Santi Amato, tentavano di accedere in un androne condominiale ove più volte era stata constatata, in precedenza, l’esistenza di una piazza di spaccio.
In tale contesto operativo, gli investigatori, al fine di prevenire eventuali fughe, si appostavano anche in corrispondenza delle terrazze condominiali. Proprio tale accorgimento permetteva ai poliziotti di imbattersi in Scattamagna Attilio, siracusano di 36 anni il quale, sicuramente allarmato dai poliziotti e dai Vigili del Fuoco che stavano scardinando i cancelli, tentava di fuggire raggiungendo i tetti del palazzo. I Poliziotti, bloccato l’uomo, grazie al fiuto del Cane Poliziotto “Maui”, rinvenivano nel terrazzo un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, in particolare circa 40 grammi di marijuana e 60 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, che Scattamagna aveva tentato invano di occultare. Inoltre, addosso al pusher venivano rinvenute tutte le chiavi di quel complicato sistema di difese passive posto a presidio dell’attività di spaccio. La droga rinvenuta avrebbe fruttato 6 mila euro per la cocaina e 500 euro per la marijuana.
Il giovane è stato arrestato e posto ai domiciliari.




Saldi invernali in Sicilia rinviati al 7 gennaio: sconti al via "fuori" dalla zona rossa

I saldi invernali in Sicilia partiranno il 7 gennaio. Slitta di qualche giorno il via alle svendite di fine stagione che così non risentiranno delle attuali restrizioni in vigore. Lo dispone il decreto firmato dall’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Mimmo Turano. Inizialmente, la data indicata per l’avvio degli sconti era stata quella del 2 gennaio.
Il governo Musumeci ha accolto la richiesta delle associazioni di categoria di spostare di qualche giorno l’avvio dei saldi, viste le limitazioni ed i divieti all’esercizio per buona parte delle attività imprenditoriali e commerciali, oltre che per gli spostamenti individuali, imposti per le festività di fine anno dall’emergenza sanitaria in atto.

foto dal web




Dal reparto covid al vaccino, l'infermiera Federica scherza: "fatto e non mi sono trasformata"

Federica Ferla è una giovane infermiera di Palazzolo Acreide. Dalla cittadina siracusana raggiunge ogni giorno Ragusa, dove lavora in ospedale, all’interno del Pronto Soccorso covid. In questi mesi di pandemia ne ha viste e vissute di emozioni, sotto la visiera e con la mascherina indosso, bardata come i sanitari sono costretti a fare da mesi. “Lavorare in un reparto covid è sfiancante e fortemente stressante…”, confida.
Non appena si è presentata la possibilità del vaccino, non ci ha pensato due volte. “Quando il primario del reparto ha chiesto chi fosse disponibile, ho subito accettato. Lavoro con passione e questo vaccino è un primo passo per andare avanti, un nuovo inizio per la scienza medica”, racconta in diretta su FMITALIA.
Il vaccino le è stato inoculato ieri, a Palermo. “E’ una esperienza che dobbiamo fare tutti, per il bene della comunità. Finalmente abbiamo una prima arma per combattere questa guerra contro un nemico invisibile. La mia emozione è stata forte, un momento indimenticabile”.
Ventiquattro ore dopo la prima dose, “sto benissimo e non mi è successo niente” scherza con riferimento alle perplessità che circolano attorno al vaccino, realizzato in tempi brevissimi. “Non mi sono trasformata”, sorride Federica. “Ho un piccolo dolore al braccio. Una cosa normalissima, succede con tutti i vaccini. Ma nessuna reazione”, torna seria. E riprende mascherina e visiera, pronta per una nuova e dura giornata di lavoro.




Siracusa. "Mio padre era appena morto, quella dottoressa non mi ha lasciata sola": la sanità delle persone sensibili

Ci sono storie di dolore, in cui qualcuno riesce a trovare dei motivi di gratitudine. Riesce a farlo chi ha una sensibilità spiccata, un cuore grande.
Nella tragedia, c’è una nota positiva da mettere in risalto. E la giornalista Alessia Zeferino lo fa questa mattina, con una lettera di ringraziamento a chi, negli ultimi istanti della vita del pare, Nino Zeferino, ex campione di lancio del giavellotto, ha saputo usare parole e compiere gesti di estrema delicatezza. Erano i soccorritori, poi, una volta in ospedale, in particolar modo un medico, la dottoressa Valeria Ficara.
La collega Alessia racconta una giornata di tanta paura, seguita dal dolore. Ma anche della tenerezza e dell’attenzione ai sentimenti dei familiari di chi, in pochi istanti, è andato via. Ecco la lettera di Alessia Zeferino.
“Mi chiamo Alessia Zeferino, sono una giornalista e sono abituata a scrivere di queste cose.
Solitamente pubblichiamo comunicati o lettere di ringraziamento da parte degli utenti a medici e sanitari.
Questa volta, però, a scrivere sono io, in prima persona. Nelle prime ore di giorno 11 dicembre ricevevo una telefonata, l’ultima, di mio padre che mi pregava di scappare da lui e di chiamare il 118. Ho eseguito gli ordini ed in pieno stato confusionale sono arrivata a casa sua. Poco dopo arrivava anche il personale del 118 che, bardato per via del Covid, praticava gli accertamenti e portava subito mio padre presso il pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Prima di chiudere la porta di casa mi sono tremate le gambe, mi sono poggiata sulla spalliera del divano e una dottoressa, di cui non conosco il volto, si è subito resa conto che ero in preda ad un attacco di panico. Poi la corsa in ospedale dietro l’ambulanza, e l’attesa. Quando io e mio marito siamo stati chiamati ad attenderci c’erano la dottoressa ed altre due persone. Io so benissimo che quando si tratta di dare una brutta notizia di solito il medico non si presenta da solo, così ho subito capito cosa fosse successo. Mio padre, purtroppo, nonostante sia stato fatto ogni tentativo di salvarlo, è morto. Sono crollata a terra e quella dottoressa, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, non mi ha lasciata sola neanche un secondo. La sua voce risuona ancora nella mia testa. Ricordo solo di averle chiesto il nome. ‘Mi chiamo Valeria’. Quella donna bardata e con gli occhiali non era tenuta a starmi vicina parlandomi, eppure lo ha fatto. Lo ha fatto con una delicatezza ed una dolcezza che ho riscontrato poche volte in altri. Qualche giorno dopo ho chiesto informazioni su di lei per poterle dire almeno grazie. Lei è la dottoressa Valeria Ficara. Una donna valida, professionale e di grande umanità. Credo fermamente che quando si ha la fortuna, nonostante il dramma, di incontrare persone belle come la dottoressa Ficara, ci sia l’obbligo di dirlo. Perché non è tutto brutto e cattivo. Perché io, durante la notte più brutta della mia vita, ricorderò per sempre la sua dolcezza e il suo starmi accanto. Grazie ancora alla dottoressa Ficara e allo staff che la notte di giorno 11 dicembre ha cercato di salvare mio padre. Grazie perché avete fatto caso alle fragilità dell’essere umano”.
Questa la lettera. E poi la firma: Alessia Zeferino, giornalista – vice segretario Assostampa Siracusa




Siracusa. Mense per i poveri, contributo di 7.500 euro dal Comune, "segnale di vicinanza"

Un contributo di 7.500 euro è stato destinato dal settore Politiche sociali del Comune di Siracusa, a favore delle mense che danno assistenza ai poveri: Comunità San Martino di Tour per la mensa Santa Maria del Gesù, l’Arcidiocesi per Casa Sara e Abramo e Ronda notturna, alla mensa del Pantheon e a quella della Chiesa di San Paolo in Ortigia.
“Un segnale di vicinanza e un forte sentimento di ringraziamento verso quanti si spendono quotidianamente, con tenacia, costanza e generosità, a favore delle persone più bisognose”, le parole del sindaco, Francesco Italia e dell’assessore al ramo, Maura Fontana.




Omicidio Greco, c'è un terzo arrestato: avrebbe fornito le armi agli assassini

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa e militari della compagnia di Augusta hanno tratto in arresto tre lentinesi. Alfio Caramella (48 anni), Antonino Valerio Milone (37 anni) e Shasa Antony Bosco (29) sono i destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura.
Sono accusati di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco (da guerra e comuni da sparo), nonché di munizionamento di vario calibro. Milone e Bosco erano stati già arrestati nell’ottobre scorso perchè ritenuti gli esecutori in concorso dell’omicidio di Sebastiano Greco, ferito mortalmente sotto gli occhi del figlioletto. Secondo gli investigatori, Caramella avrebbe custodito nella sua abitazioni le armi. E quella mattina ne avrebbe consegnato alcune ai due presunti killer.
Già nelle prime ore successive all’omicidio, i Carabinieri avevano parzialmente ricostruito gli spostamenti dei due malviventi che, dopo il delitto, armati di una pistola mitragliatrice skorpion, per guadagnare la fuga avevano anche ferito un passante e trafugato un’autovettura nei pressi dell’ufficio postale di Lentini.
Durante le prime concitate fasi dell’indagine, nascoste in un cespuglio erano state ritrovate due pistole (una Beretta calibro 22 e una calibro 9 modello P38), poco distante da un garage di proprietà di Caramella, legato a Milone da quelli che vengono definiti dagli investigatori rapporti di “parentela”.
I due sospetti assassini sono stati arrestati nell’arco di pochi giorni. Ma le attività dei Carabinieri non si sono interrotte, arrivando a chiudere il cerchio sulla provenienza di tutte le armi coinvolte nella vicenda.
Una serie di elementi, ha spinto i Carabinieri sulle tracce di Caramella, nel cui garage è stato individuato – durante una perquisizione – quello che sarebbe stato l’anfratto in cui le armi erano state verosimilmente occultate.
Una serie di accertamenti tecnici hanno permesso di accertare poi che la pistola Beretta calibro 22 era stata rubata a Francofonte nel novembre del 2015; la matricola della mitraglietta, invece, era stata abrasa impedendo al momento di addivenire alla sua provenienza. Il garage dell’uomo è stato al momento posto sotto sequestro e le indagini proseguiranno in tal senso.
Caramella è stato condotto in carcere a Siracusa, mentre su Milone e Bosco, già ristretti rispettivamente a Piazza Lanza e a Cavadonna con l’accusa di omicidio in concorso, ora pendono le ulteriori accuse mosse oggi dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Siracusa. Ammodernamento del Teatro Comunale, arrivano 215mila euro dalla Regione

E’ stato pubblicato il decreto di finanziamento del progetto per l’ammodernamento del teatro comunale di Siracusa. Il lavoro predisposto dagli uffici di Palazzo Vermexio è stato “premiato” dalla Regione con 215mila euro circa.
Nel dettaglio, il progetto prevede importanti interventi per la riqualificazione e il potenziamento degli impianti acustici e delle luci di scena, e per gli arredi della scenografia.
Soddisfatto il sindaco, Francesco Italia, che sui suoi canali social istituzionali rilancia la notizia accompagnandola con l’hashtag #tuttiateatro.




Siracusa. Isola spartitraffico di piazza Adda: il Comune pianta Brachychiton, gli alberi bottiglia

Affidati i lavori per la rigenerazione verde dell’isola spartitraffico di piazza Adda. Frutto della collaborazione tra gli uffici degli assessorati al Verde pubblico e Reti e Infrastrutture del Comune, è stato Redatto in poco più di un mese e prevede l’aumento della superficie a verde con la ricollocazione di 6 alberi della specie “Brachychiton”. Nota anche come “Albero bottiglia” o “Albero fiamma” per la sua appariscente fioritura primaverile di colore rosso-violacea, questa essenza non presenta radici tortuose superficiali come i pini, motivo che ne aveva causato il taglio.

“L’aumento della superficie a verde dell’area, oltre a favorire la crescita delle piante non più costrette in 1 metro quadrato di terra, aumenta il drenaggio urbano e ha permesso di abbattere di circa 50mila euro il costo dell’opera”: lo dichiara l’assessore Carlo Gradenigo che aggiunge: “Tra le ulteriori migliorie previste vi è la rimozione integrale della cartellonistica pubblicitaria presente, la realizzazione di una passerella pedonale centrale di oltre 2,5 metri, e di due rampe che ne permetteranno l’attraversamento e la salita da parte delle persone diversamente abili, creando un corridoio preferenziale in linea con l’ingresso del parco”.