Siracusa-Catania, necessaria riapertura ai mezzi ADR. Cna Fita chiede tavolo interterritoriale

“La riapertura dell’A18 ai mezzi ADR è una priorità per la logistica e la competitività del territorio”. A dirlo è la Cna Fita che chiede di attivare un tavolo interterritoriale in grado di coinvolgere, oltre alla Cna FITA, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Libero Consorzio Comunale di Siracusa e la Città Metropolitana di Catania.
Questo è stato il tema centrale dell’incontro tra i rappresentanti della Cna FITA Ragusa – Vincenzo Spatola, responsabile Cna Fita Territoriale di Ragusa, Giovanni Sallemi, presidente territoriale Cna Fita Ragusa, Giorgio Stracquadanio, coordinatore Cna Fita Sicilia – e la Presidente del Libero Consorzio di Ragusa, prof.ssa Maria Rita Schembari. Durante il confronto, è stato ribadito come logistica e infrastrutture siano fattori chiave per lo sviluppo economico.
“Bloccare l’accesso all’A18 ai mezzi ADR, come avviene da oltre dieci anni sul tratto Siracusa-Catania, significa danneggiare l’economia siciliana e limitare la competitività delle imprese di autotrasporto, con ripercussioni negative anche su soccorsi e cittadini”.
Inoltre, i dirigenti della Cna FITA hanno evidenziato l’insostenibilità del dirottamento di questi mezzi sulla SS114, una strada sempre più insicura e congestionata.
La Presidente Schembari, riconoscendo la gravità della situazione, si è impegnata a istituire al più presto il tavolo tecnico, coordinando le istituzioni territoriali coinvolte.
“La Cna FITA Sicilia continuerà a monitorare la situazione, sollecitando interventi rapidi e concreti per ripristinare la percorribilità dell’A18 e garantire mobilità, sicurezza e sviluppo per le imprese del settore”, conclude.




Scuola, ecco il giro di walzer fra i dirigenti in provincia di Siracusa

L’anno scolastico 2025/2026, nonostante ci si trovi in piena estate, è ormai alle porte e porterà con sé diverse novità. Nei giorni scorsi, l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia ha comunicato il provvedimento relativo alle operazioni di attribuzione degli incarichi per i Dirigenti scolastici della provincia di Siracusa.
Egizia Sipala, proveniente dal “Filadelfo Insolera”, passerà all’istituto “Luigi Einaudi” per prendere il posto di Teresella Celesti, che andrà in pensione.
Valentina Grande, dall’istituto comprensivo “Santa Lucia”, sarà trasferita al “Corbino” in sostituzione di Lilly Fronte, anche lei prossima alla pensione.
Desirée Coco, invece, lascerà il “Maiore” di Noto per assumere l’incarico presso l’istituto “Santa Lucia” di Siracusa.
In provincia, Alaimo Calogera lascerà il “Majorana” di Avola per trasferirsi all’istituto “Silvio Pellico” di Pachino.
Teresa Ferlito, attualmente al comprensivo “Alighieri” di Francofonte, si sposterà a Catania presso il comprensivo “XX Settembre”. Al suo posto arriverà Mariella Cocuzza, proveniente dal “Moncada” di Lentini.
Fabrizia Ferrante passerà dal comprensivo “Pirandello” di Carlentini al “Megara” di Augusta, mentre Gianluca Rapisarda si trasferirà a Catania, al liceo statale “Lombardo Radice”.




Iniziati i lavori di relamping al Nicola De Simone, prosegue l’adeguamento dello stadio

Sono iniziati nella giornata di ieri, lunedì 21 luglio, i lavori di relamping allo stadio Nicola De Simone. Il primo passo ha riguardato lo smontaggio dei corpi illuminanti di una delle quattro torri faro.
Il 29 luglio arriveranno i nuovi fari a LED AEC da 1640 W ciascuno. Sulle due torri più vicine alla tribuna Siringo verranno installati 13 fari per torre; su quelle lato gradinata ne verranno montati 15 per torre. Inoltre, 9 fari saranno installati sulla punta della pensilina.
Intanto, questa mattina gli operai sono al lavoro sulla seconda torre.
Da settembre partirà anche l’installazione di circa 2600 seggiolini tra tribuna e gradinata, nonostante la Lega consenta di completare l’intervento entro fine gennaio 2026.




Ancora un incidente in via Mussomeli,rotatoria pericolosa e tombino scoperto”: l’ira di un residente

“Da mesi chiediamo la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Mussomeli e via Marianopoli, senza alcun riscontro. Oggi, l’ennesimo incidente stradale. Quel punto è troppo pericoloso”.
A parlare è un residente, che si fa portavoce dei cittadini che vivono nella zona, e che torna a chiedere con forza l’adozione di alcune misure che possano mitigare il rischio di sinistri stradali in un’area priva di illuminazione e con diverse condizioni che ne comprometterebbero la sicurezza.
“Questa mattina- racconta – abbiamo assistito all’ennesimo schianto, sempre lì. Abbiamo richiesto più volte l’installazione di uno specchio stradale e interventi strutturali ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta, né un minimo segnale d’attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Mi chiedo dove vivano i suoi rappresentanti”. Nel dettaglio, la richiesta riguarda la messa in sicurezza dell’incrocio, la rimozione delle rotatorie provvisorie e la chiusura del tombino scoperto che da mesi, in via Gela, è “abbandonato”. I residenti si dicono “stanchi di rischiare ogni giorno la vita in strade buie e pericolose”.
La rotatoria provvisoria, all’ingresso della strada, sarebbe realizzata con “una pedana di legno all’interno- sostiene il residente – che rende la strada ancor più pericolosa. Diversi giorni fa siamo tornati a chiedere quantomeno l’invio di una squadra per verificare il problema. Vano ogni tentativo di ottenere risposte dall’amministrazione- conclude – ed altrettanto rivolgersi allo Sportello del Cittadino e a tutti gli assessori, ricevendo come risposta solo messaggi automatici”.




Controlli straordinari del territorio a Priolo: sanzioni a chi usava il cellulare alla guida

Proseguono i controlli straordinari del territorio in provincia. La polizia, secondo quanto disposto dal questore, Roberto Pellicone, ha avviato servizi rafforzati in occasione del periodo estivo. Nel fine settimana, lente d’ingrandimento puntata su Priolo, dove gli agenti del commissariato ed il Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale di Catania, hanno identificato complessivamente 115 persone e controllato 74 veicoli. Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto delle norme del Codice della Strada. Sono state elevate, a questo proposito, 5 sanzioni amministrative per l’utilizzo del cellulare alla guida, per guida senza casco e per omessa revisione del mezzo. Servizi analoghi saranno effettuati anche nei prossimi giorni in tutta la provincia.




Il rimpasto, la visione e la politica: Cafeo, “Siracusa torni ad essere il capoluogo”

“Il sindaco ha fatto le sue scelte e quindi non possiamo, per il bene della città, che fare un in bocca al lupo a questa nuova giunta e al primo cittadino. C’è stata parecchia confusione, soprattutto molti assessori costretti a lavorare senza avere certezze: rimango, vado via. Mi auguro ora tornino centrali questioni cruciali ma finite paradossalmente in secondo piano”. Così Giovanni Cafeo, referente provinciale della Lega, sul recente rimpasto di giunta a Siracusa. La sensazione è che questo sia stato un rimpasto fatto guardando invece solo al Consiglio comunale. E se gli assessori diventano solamente un prezzo da pagare ai consiglieri comunali, poi non ti puoi lamentare se l’azione politica non è brillante”, aggiunge. Quanto al gruppo consiliare di Insieme, vicini proprio a Cafeo, la posizione non cambia: “Noi restiamo disponibili al dialogo, non abbiamo votato Francesco Italia ma Ferdinando Messina. Quando poi abbiamo visto che erano tutti col piattino, compresi quelli di Forza Italia, beh diciamo che questa cosa ti condiziona…”. Parole che non mancheranno di suscitare reazioni.
Come quelle su Siracusa che dovrebbe tornare ad essere capoluogo a tutti gli effetti, anche determinando le dinamiche politiche provinciali invece che subirle. “Francesco Italia condivide delle linee politiche con dei deputati regionali e dei sindaci di altri comuni, anche se la sensazione che si dà all’esterno è che siano altri sindaci e altri deputati che condizionano la politica cittadina. Ma questa è una sua scelta”, è un altro passaggio della lunga intervista di Giovanni Cafeo su FMITALIA.
A proposito del sindaco di Siracusa, con l’ultimo rimpasto sono aumentate le deleghe che ha mantenuto ad interim e non assegnato ai nuovi assessori. “Evidentemente è una scelta su materie strategiche che vuole eseguire direttamente lui. Lo vedremo dai risultati amministrativi o se un progetto risulta lungimirante o meno. Perché secondo me è questa visione che manca ancora a Siracusa”, commenta al riguardo Giovanni Cafeo.
Naturale allora chiedere se potrebbe essere lui uno dei prossimi candidati per la guida della città capoluogo. “No, io ritengo che non sia giusto partire dal nome. Ci sono prima le elezioni regionali e le nazionali che condizioneranno il quadro. Intanto ci sono tre anni di attività amministrativa in cui spero che il sindaco Italia faccia il meglio possibile per Siracusa. Però ci sono alcuni dati statistici che secondo me fanno riflettere: il turismo in calo, la sensazione di mancanza di sicurezza dell’Ortigia, la qualità dei servizi che diminuisce. Questi sono i nodi da cui ripartire dopo la pausa estiva”.




Concitazione in via Specchi, fuga di gas e strada chiusa. Individuata e riparata la perdita

Fuga di gas in via Alessandro Specchi, a Siracusa. E’ accaduto poco dopo le 17.30 quando un commerciante della zona ha avvertito il caratteristico odore, allertando subito il numero per le emergenze. In pochi minuti, sono arrivati sul posto i Vigili del Fuoco che hanno individuato la copiosa perdita, lungo un muro di cinta e poco distante da un contatore. Con alcune, prime manovre i pompieri sono riusciti a tamponare la perdita, riducendo l’emissione.
Per precauzione, il tratto di strada in direzione Bosco Minniti è stato chiuso al traffico con la Polizia Municipale sul posto. Con l’arrivo dei tecnici dell’azienda del gas è stato possibile completare l’intervento in sicurezza e riaprire, attorno alle 18, alla circolazione.
Secondo una prima ricostruzione, è probabile che il danneggiamento che ha portato alla perdita sia stato causato da una manovra errata di un’auto in sosta.




Rete ospedaliera regionale, i sindaci del siracusano fanno muro: “non adeguata alle esigenze”

I Sindaci della provincia di Siracusa, riuniti in un incontro istituzionale, hanno approvato all’unanimità un documento congiunto in cui esprimono una ferma opposizione alla proposta di revisione della rete ospedaliera regionale, avanzata dalla Regione Siciliana. In qualità di autorità sanitarie locali, i primi cittadini contestano il piano regionale ritenendolo inadeguato rispetto alle esigenze del territorio e carente nel confronto con le autonomie locali.
Nel documento, i Sindaci manifestano una netta contrarietà al progetto regionale, definendolo non coerente con i bisogni reali della popolazione siracusana e lamentano l’assenza di un dialogo costruttivo con gli enti locali, fondamentali nella definizione di un sistema sanitario efficace e vicino ai cittadini.
Il documento è stato trasmesso all’Assessorato alla Salute, al Dipartimento per la Pianificazione Strategica ed alla Commissione Sanità dell’Ars oltre che all’Asp di Siracusa ed alla Prefettura.
Tra i punti centrali, la richiesta formale del riconoscimento della qualifica di Dea di II livello per il nuovo ospedale di Siracusa, da considerarsi il naturale polo di riferimento provinciale per le alte specialità. I Sindaci chiedono l’attivazione completa delle strutture complesse previste dalla normativa vigente, sottolineando l’urgenza di garantire alla provincia un presidio in grado di offrire prestazioni sanitarie in linea con i parametri regionali e nazionali.
Il documento unitario mette inoltre in evidenza la necessità di una revisione integrata della rete ospedaliera, che tenga conto anche dei servizi territoriali, distrettuali e domiciliari. L’obiettivo è costruire un sistema sanitario più equilibrato, fondato su una presa in carico globale del paziente e su una continuità assistenziale che vada oltre il solo momento dell’ospedalizzazione.
Infine, i Sindaci ribadiscono con forza il proprio ruolo centrale nella pianificazione sanitaria territoriale, chiedendo alla Regione Siciliana un pieno coinvolgimento in ogni fase della definizione della rete ospedaliera e dei servizi di prossimità.




Siracusa città senza ombra, il gran caldo e l’urgenza di una nuova visione del verde urbano

Proprio nei giorni in cui tornano a salire le temperature, pericolosamente vicine ai 40°C, Siracusa si scopre come una unica, grande isola di calore urbano. Le temperature, soprattutto nei quartieri così densamente costruiti e con scarsa vegetazione, possono superare di 4-5°C quelle delle zone rurali circostanti. Una differenza che non è solo percepita con fastidio dal cittadino ma che soprattutto ha impatti concreti sul consumo energetico, sulla qualità della vita e sulla salute degli abitanti.
Il fenomeno delle isole di calore è causato principalmente dalla presenza di asfalto, cemento, edifici compatti senza vegetazione attorno, alberi in particolare. Come si impara già alle elementari, gli alberi assorbono e trattengono il calore solare durante il giorno, rilasciandolo lentamente durante la notte. In assenza di ombra e traspirazione vegetale, la città diventa invece un “accumulatore di calore” pericoloso, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione: anziani, bambini, persone con patologie cardiovascolari.
Secondo numerosi studi internazionali, una delle soluzioni più efficaci, semplici e sostenibili per mitigare queste isole di calore è l’incremento degli alberi nelle strade e nei parchi. Un solo albero maturo può abbassare la temperatura del suolo circostante persino di 5-10°C grazie all’ombreggiatura ed alla traspirazione fogliare.
A Siracusa, tuttavia, questa consapevolezza sembra ancora marginale nelle scelte di pianificazione urbana. Anche le più recenti riqualificazioni paiono non sposare le nuove necessità climatiche. Molti dei viali principali, da corso Gelone a viale Scala Greca, da Santa Panagia fino a via Tisia, sono caratterizzati da arbusti ornamentali come oleandri, aranci amari, palme o siepi. Piante esteticamente gradevoli, certo, ma totalmente inadeguate a offrire ombra o abbattere le temperature superficiali. Solo in alcune aree della Pizzuta sono state adottate pianificazioni diverse.
Il tema è esploso proprio in occasione della recente riqualificazione del viale Tisia, dove l’intervento sul verde pubblico ha suscitato un acceso dibattito cittadino. Alla fine sono stati piantumati alcuni alberi, al momento ancora piccoli e poco frondosi oltre che troppo distanti tra loro per immaginare, anche nel medio termine, una reale ombreggiatura continua e funzionale per far respirare la città. E’ stata un’occasione parzialmente persa? Forse si.
E’ urgente, allora, che cambi la percezione generale. Gli alberi non sono solo arredo urbano, degli elementi decorativi da inserire qua e là tra un’aiuola e un marciapiede. Questa è una visione ormai superata. Gli alberi in città, specie in città roventi d’estate come Siracusa, devono essere considerati infrastrutture ambientali fondamentali, al pari di una fognatura o di una linea elettrica.
Un viale alberato correttamente riduce la temperatura percepita grazie all’ombra, migliora la qualità dell’aria assorbendo CO₂ e polveri sottili, riduce il rischio idrogeologico favorendo l’infiltrazione dell’acqua piovana, aumenta il benessere psicologico e l’attrattività dello spazio pubblico.
E’ evidente, dunque, l’importanza per Siracusa di una visione strategica del verde urbano come risposta strutturale alla crisi climatica. Ogni progetto futuro, da oggi in avanti, dovrebbe intanto privilegiare alberature vere rispetto ad arbusti ornamentali; prediligere specie autoctone o adattate al clima mediterraneo, con alta capacità di ombreggiatura e resistenza alla siccità; garantire distanze minime corrette per la formazione di chiome continue e con effetto “galleria verde”; coinvolgere esperti di forestazione urbana fin dalle fasi di progettazione.
E’ necessaria una nuova maturità, culturale e politica, nella gestione del verde urbano. Non bastano piccoli alberelli ogni venti metri, serve un progetto organico che trasformi lo spazio pubblico in un ecosistema urbano vivibile, più fresco e più sano. Il verde urbano non è lusso, ma una necessità di sopravvivenza.




Settimana a 40°C, arriva l’aria calda sahariana. L’esperto: “Grande afa, picchi di 43°C”

Le province di Siracusa e Catania si preparano per l’intensa e severa ondata di caldo che, secondo le previsioni, farà schizzare la colonnina di mercurio oltre i 40°C. Abbiamo chiesto ad Antonio Cucchiara, del Centro Meteorologico Siciliano, a cosa è dovuto questo brusco innalzamento delle temperature. “E’ in arrivo un’intensa avvezione di aria calda di origine sub-tropicale continentale, proveniente dall’arroventato entroterra sahariano.
Questa massa d’aria in origine calda e secca, una volta attraversato il mar Mediterraneo per giungere da noi si caricherà di umidità, rendendo il caldo molto afoso lungo le aree costiere e quindi si avvertirà una forte sensazione di disagio, mentre lungo le aree interne o in quelle aree costiere dove saranno presenti dei venti di caduta, si farà i conti con temperature molto elevate anche oltre i +40°C ma, in questo caso si tratterà di caldo torrido ossia secco, e comunque non si arriverà ai fatidici 50°C” come alcune previsioni finite anche sui media nazionali lasciavano intendere.
Martedì e mercoledì saranno i giorni più caldi. “In quelle ore toccheremo l’apice per poi lasciare il posto all’arrivo di correnti più fresche di origine atlantica, attraverso una tesa ventilazione di maestrale che accompagnerà il passaggio di una saccatura atlantica lungo le regioni centro settentrionali e la fine di questa ondata di calore”.
Vediamo in dettaglio cosa attenderci nelle prossime ore. “Oggi, lunedì 21 luglio, condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, anche se il cielo rischierà di mostrarsi un pò lattiginoso per il possibile arrivo di particelle di pulviscolo sahariano in sospensione. Le temperature subiranno un deciso aumento, con punte intorno ai 42/43°C, addirittura anche 44°C lungo le aree interne del Catanese e Siracusano in caso prevalgano i venti di caduta provenienti dall’entroterra”, spiegano gli esperti del Centro Meteorologico Siciliano.
Anche per la giornata di martedì permarranno le stesse condizioni. “Temperature stazionarie o in ulteriore aumento lungo le aree interne della Sicilia centro orientale, dove localmente si potranno raggiungere punte di 44/45°C”, dice Antonio Cucchiara.
Da mercoledì atteso un primo, lieve calo delle temperature con le massime che rimarranno attorno ai 40°C (“punte di 41/42°C lungo il settore centro orientale dell’isola”).

grafica: Centro Meteorologico Siciliano