Coronavirus, il bollettino: 731 nuovi positivi in Sicilia, +41 in provincia di Siracusa

Sono 731 i nuovi positivi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Si rimane ampiamente sotto quota 1.000, segno che le ultime restrizioni continuano a produrre effetti di contenimento. Gli attuali positivi nell’Isola scendono a 33.865 (-823 rispetto a ieri). Scendono ancora i ricoveri ordinari nei reparti covid degli ospedali siciliani (-40), aumentano i ricoveri in terapia intensiva (+3). Ci sono stati anche 22 decessi. I guariti sono 1.532.
In provincia di Siracusa rilevati 41 nuovi positivi nelle ultime 24 ore. Dato in linea con le ultime giornate, in attesa dell’ultima decisa discesa dei numeri del contagio.
Quanto alle altre province: Catania 356, Palermo 116, Messina 89, Ragusa 41, Trapani 29, Agrigento 27, Enna 17, Caltanissetta 15.
I dati sono contenuti nel report quotidiano del Ministero della Salute.




Incidente sulla Siracusa-Rosolini: auto sbanda e si ribalta, tre feriti in ospedale

Sono ancora al vaglio della Polizia stradale le cause dell’incidente avvenuto nel pomeriggio lungo la Siracusa-Rosolini, poco prima proprio dell’ultimo svincolo in esercizio. Si tratta di un incidente autonomo, nei pressi della galleria Cozzo Inferno, in direzione sud.
Per cause non ancora chiare, forse un guasto meccanico, l’uomo alla guida di una Opel Corsa ha perduto il controllo dell’auto. La vettura ha sbandato, finendo per ribaltarsi.
A bordo dell’auto si trovavano 4 persone. Per tre di loro è stato necessario il trasporto in ospedale al Di Maria di Avola. Qualche graffio per il conducente, mentre paiono in condizioni più serie – ma non in pericolo di vita – altri due occupanti. Illesa la quarta persona che si trovava dentro l’auto.




Siracusa. Rafforzati i controlli anti-contagio: occhio agli assembramenti e su la mascherina

Sabato e domenica controlli anti-covid rafforzati. Lo ha deciso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, riunito in Prefettura. Più uomini, più mezzi e più attenzioni concentrate sul rispetto delle norme anti contagio sotto le feste.
Nel corso dell’incontro guidato dal prefetto Giusy Scaduto, insieme ai rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, è stata valutata la situazione e come affrontarla, relativamente alla provincia di Siracusa.
“Particolare attenzione sarà posta sull’uso delle protezioni individuali e sul rispetto del divieto di assembramento, che per i luoghi con maggiori criticità potrebbe essere disciplinato con apposita ordinanza sindacale”, spiegano dalla Prefettura di Siracusa.
Il prefetto Scaduto spiega che le misure “sono rivolte a garantire il giusto e indispensabile equilibrio tra la tutela della salute pubblica, da un lato, e il diritto alla mobilità dall’altro. Ma serve responsabilità”.




Storia dell'orrore: sequestrato, ammanettato e picchiato. La Polizia arresta un 33enne

I poliziotti lo hanno trovato ancora con le manette ai polsi. Il volto tumefatto parlava di recenti violenze. Si aggirava in un fondo agricolo di traversa Santannera, poco fuori Siracusa. Subito soccorso, dai primi racconti del 24enne è emersa una storia dell’orrore.
E’ stato sequestrato e malmenato dal cognato. Rinchiuso in uno sgabuzzino, è riuscito a scappare trovando poi l’aiuto di una pattuglia in servizio di perlustrazione del territorio.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Mobile aretusea, il giovane sarebbe stato costretto a salire sull’auto del cognato – un 33enne – in via Immordini. Condotto in casa, sarebbe stato ammanettato e picchiato usando anche un bastone. La vittima è riuscita a liberarsi prendendo a calci la porta dello sgabuzzino ed a fuggire scavalcando la recinzione.
Interrogato dagli agenti, il 33enne ha dichiarato di aver compiuto tale gesto perché esasperato dai comportamenti del cognato tossicodipendente. Nei giorni precedenti avrebbe rubato un collier del valore di circa 6.000 euro e avrebbe anche tentato di incendiare il chioschetto di cui l’arrestato è proprietario.
Il 33enne è stato arrestato e dovrà rispondere di sequestro di persona e lesioni personali aggravate. E’ stato posto agli arresti domiciliari.




Zona industriale in crisi, ora i sindacati aprono al dialogo: chiesto tavolo in Prefettura

Il piano industriale per il 2021 presentato da Isab-Lukoil spaventa i sindacati. Ferie a rotazione, cassa integrazione e prospettive di ripresa incerte. Il management del colosso petrolifero, contattato da FMITALIA, ha assicurato che al momento non si parla di smobilitare. Ma il segnale ha allarmato tutti, svegliando improvvisamente su di un tema assente da troppi anni nel dibattito pubblico siracusano: il futuro.
“Un piano aziendale 2021 che non ci aspettavamo e che non possiamo accettare. Un annus horribilis, questo 2020, che non aveva sicuramente bisogno di quest’ultimo annuncio. Lukoil si confronti con il sindacato provinciale e spieghi i motivi di queste scelte. In Prefettura un tavolo tra forze sociali e azienda”, questa la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di Siracusa attraverso le segreterie provinciali.
Da spiegare, a quanto pare, c’è però poco. Perdite milionarie, domanda in calo per il gruppo industriale non c’è alternativa al piano di sopravvivenza. A meno di non voler considerare ipotesi catastrofiche come quelle dei licenziamenti.
“Siamo ben consapevoli che la pandemia sta creando problemi enormi sui mercati internazionali e sulle produzioni – aggiungono dai sindacati – ma questo annuncio improvviso accresce preoccupazioni sul futuro occupazionale nella nostra provincia. Quanto preannunciato da Lukoil tocca l’anima della zona industriale. Da molti anni non veniva messo in discussione lo stesso futuro dei lavoratori diretti. Non vorremmo che dopo il ricorso alle ferie, in attesa del prossimo 31 marzo, data di scadenza degli ammortizzatori sociali concessi dal Governo per il Covid, l’azienda pensi di avviare un periodo di cassa integrazione ordinaria per i propri dipendenti. Uno scenario che deve allarmare tutti pensando alla catena che comprende un indotto importante nella zona industriale. Il sindacato siracusano è pronto a confrontarsi con Lukoil per condividere i passaggi necessari a scongiurare sviluppi peggiori. A Sua Eccellenza il Prefetto chiediamo la disponibilità a convocare un tavolo urgente per mettere insieme le organizzazioni sindacali e l’azienda. Siamo di fronte ad una vicenda dai notevoli, possibili, sviluppi sociali e abbiamo il dovere di trovare soluzioni condivise utili a governare questo difficile momento”.
Un primo momento di confronto tra azienda e sindacati avverrà in assemblea regionale siciliana, in commissione Attività Produttive. Le segreterie provinciali, responsabilmente, aprono al confronto – pur con dei paletti – sconfessando la linea dei segretaria aziendali che avevano invece annunciato la rottura di ogni relazione con l’azienda.




Siracusa. Scuola, si programma il rientro in classe per le superiori: tutte le novità in Prefettura

Di ripresa dell’anno scolastico in presenza per le superiori e trasporto studenti si è discusso in Prefettura questa mattina. Due riunioni, presiedute dal prefetto Giusi Scaduto, in collegamento con il gruppo di lavoro ristretto, coordinato dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siracusa e la partecipazione di rappresentanti del Comune capoluogo, del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, delle società di trasporto AST e Interbus e dei presidi aretusei.
Si va delineando un modello organizzativo che consentirà il necessario raccordo, in provincia, tra le scuole e i trasporti. In particolare, limitatamente agli istituti secondari del Comune capoluogo, è stata prevista l’istituzione di una doppia fascia oraria, articolata su sei giorni settimanali, in ingresso (7.50/9.30) e in uscita (12.20/13.30).
La prima fascia oraria verrebbe riservata agli istituti tecnici e professionali (con un numero maggiore di ore curriculari), la seconda ai licei. Inoltre, al fine di evitare eccessivi disagi agli studenti pendolari, è stato ipotizzato di ridurre, per i primi, la durata delle lezioni a 45 minuti e di recuperare il monte ore non prestato in presenza (tra le 3 e le 8 ore settimanali) in DDI.
L’approvazione definitiva del documento operativo previsto dal DPCM del 3 dicembre 2020 spetterà al prossimo tavolo di coordinamento, di cui sono altresì componenti il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli Assessorati regionali dell’istruzione e della formazione professionale e delle infrastrutture e della mobilità, nonché una rappresentanza dei Sindaci della provincia.




Siracusa. Recuperati dai fondali marini due fusti metallici, analisi e indagini della Procura

Operazione di controllo dei fondali della rada di Santa Panagia, nei pressi di Magnisi, all’interno del cosiddetto sito Sin di Priolo. Un articolato intervento coordinato dalla Procura di Siracusa che ha visto intervenire anche Arpa, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco con i loro tecnici ed i reparti specializzati.
L’intervento di verifica è consistito nel prelievo e nella caratterizzazione di alcuni fusti metallici geolocalizzati sul fondale, dove si trovavano presumibilmente da diversi decenni. Personale e mezzi tecnici di una società specializzata di Augusta hanno reso possibile il complesso recupero, finanziato dalla Direzione Generale per il Risanamento Ambientale del Ministero dell’Ambiente (Reparto Ambientale Marino).
Nei mesi scorsi, effettuate anche verifiche subacquee dal III Nucleo della Guardia Costiera di Messina. Il procuratore Fabio Scavone ed il sostituto Tommaso Pagano hanno seguito da vicino le varie fasi d’indagine e prelievo.
Tra le verifiche preliminari, quella circa l’eventuale presenza o propagazione di fonti radioattive provenienti dagli stessi rifiuti. Esito negativo e via libera al recupero. Con l’ausilio di uno specifico rimorchiatore sono stati tirati su dal fondo del mare 2 involucri metallici concrezionati, “esteriormente ed internamente caratterizzati dalla presenza di calcestruzzo, che da un primo esame visivo oramai risultavano essere completamente corrosi e usurati dalla lunga permanenza sul fondale, mantenendo nella loro interezza la forma cilindrica tipica del fusto metallico, molto probabilmente utilizzati come corpi morti per l’ormeggio”. Sin qui il rapporto di analisi visiva.
I tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente hanno eseguito una serie campionamenti richiesti dai magistrati siracusani: contenuto dei fusti recuperati, sedimenti del fondale sui quali erano adagiati, vegetazione superficiale e patina che avvolgeva gli involucri metallici. Attesa ora per gli esiti delle analisi di
laboratorio, propedeutiche ad ogni eventuale e successiva valutazione degli inquirenti.




Vaccini anti-covid, campagna di adesione al via: prima fase per gli operatori sanitari

Buona la partenza delle pre-registrazioni per la prossima campagna di vaccinazione anti-covid in Sicilia. Dalle 18 di ieri, è possibile utilizzare la sezione dedicata del siciliacoronavirus.it per esprimere la propria volontà di vaccinarsi. La prima fase della campagna è destinata agli operatori sanitari siciliani a cui sono stati destinati 282 mila dosi.
“In poche ore, cioè da quando il form è andato online, si sono registrate oltre 1.400 persone! Stamattina sono complessivamente circa 2.500! Ringrazio quanti hanno raccolto subito l’appello: è un segnale di straordinaria lungimiranza. È l’inizio di una nuova stagione”, scrive sulla sua pagina Facebook l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, commentando i primi dati. Ieri sera aveva illustrato il piano di vaccinazione in regione, auspicando una alta adesione da parte del personale sanitario siciliano. Centinaia di registrazioni anche dalla provincia di Siracusa, segnale di una attenzione particolare sul tema.
Sulla scorta delle priorità stabilite dal piano nazionale del Ministero della Salute, la prima fase delle vaccinazioni (gennaio-marzo 2021) è destinata ai professionisti della sanità ed al personale che gravita nell’ambito ospedaliero e delle Rsa. Solo dopo saranno rese note le modalità di vaccinazione del resto della popolazione. Ma il primo passaggio studiato è quello di una sanità covid-free.




Covid a scuola: chiusa la Lombardo-Radice per sanificazione, un caso anche alla Raiti

Mattinata con sorpresa covid per l’istituto comprensivo Raiti di Siracusa. Quando questa mattina i genitori hanno accompagnato i propri figli a scuola, hanno appreso di una accertata positività tra gli alunni di una classe. Tutti sono stati invitati, quindi, a tornare a casa. Sentita l’autorità sanitaria, verrà disposta nelle prossime ore la sanificazione straordinaria. Attesa anche per il provvedimento di quarantena della classe frequentata dal caso positivo.
Intanto, anche un altro istituto comprensivo del capoluogo è alle prese con il covid. Si tratta del Lombardo-Radice, oggi chiuso con provvedimento del dirigente scolastico. Nel plesso di via Archia sanificazione straordinaria dopo il riscontro di un caso positivo al coronavirus.




Incredibile parapiglia, dal bar al pronto soccorso: inseguimenti, botte e danneggiamenti

Una banale lite tra famiglie sarebbe alla base dell’incredibile subbuglio di un paio di sere fa a Pachino. A chiarire il caso sono stati i Carabinieri che hanno arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni personali ed interruzione pubblico servizio in concorso tre persone. Si tratta di Giuseppe, Natale e Claudio Sipione rispettivamente di 50, 19 e 46 anni.
Per futili motivi, riconducibili alla perdita di un mazzo di chiavi e ad una distorta intenzione di tutelare la loro onorabilità, hanno selvaggiamente aggredito tre persone all’interno di un bar della periferia pachinese causando loro numerose lesioni.
La loro furia non si è placata neanche quando le loro vittime si sono allontanate per raggiungere il Presidio territoriale di emergenza per le cure del caso. I tre infatti, in evidente stato di alterazione psico-fisica da abuso di alcool, seguiti i malcapitati fino al pronto soccorso, come in un film vi hanno fatto irruzione penetrando all’ingresso con la propria autovettura, causando grossi danni. Ne è seguito un pericoloso parapiglia, con Carabinieri e Polizia che, prontamente intervenuti, hanno cercato di bloccare e contenere la furia dei tre, i quali, armati di bastone, cercavano di continuare a percuotere le loro vittime.
Uno dei tre aggressori si è accanito sulla vettura di uno dei malcapitati, alla quale ha squarciato le gomme con un coltellino ed ha addirittura cercato di appiccare fuoco, incendio prontamente spento dai militari dell’Arma.
Carabinieri e Polizia sono infine riusciti a sedare gli animi, permettendo alle vittime di ricevere le cure del caso, che per il più grave non hanno superato i 15gg di prognosi.
Ricostruita la vicenda nella sua interezza, e superati i tentativi di elusione degli arrestati, i tre sono stati tratti in arresto e tradotti presso le loro abitazioni, in regime di arresti domiciliari, dove ora permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.