La provincia di Siracusa è la più calda della Sicilia, registrati 41,8 °C a Francofonte

La provincia di Siracusa è la più calda della Sicilia. Lo confermano i dati del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS). Secondo l’ultimo aggiornamento delle ore 14:26 di oggi, lunedì 21 luglio, la temperatura più elevata dell’Isola è stata registrata dalla stazione SIAS di Francofonte con 41,8 °C, un primato condiviso con Mezzojuso, nel palermitano.
Nel frattempo, nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’aria calda sahariana: le giornate di martedì e mercoledì saranno le più roventi. Nel resto della provincia di Siracusa si registrano le seguenti temperature: 40,2 °C a Lentini, 39,6 °C a Siracusa e 36,4 °C a Noto.




Emergenza caldo,attivo il Piano per le ondate di Calore dell’Asp: ecco come funziona

Uno strumento per fronteggiare, con il coinvolgimento di istituzioni e associazioni di volontariato, l’emergenza caldo di queste giornate, con temperature che nelle prossime ore dovrebbero superare abbondantemente i 40 gradi nell’area Siracusa-Catania. L’attivazione dei Rifugi Climatici rientra nell’ambito di un più ampio piano, attivo da alcune settimane. E’ il Piano Operativo per le Ondate di calore dell’Asp di Siracusa, che si avvale anche delle Guardie mediche turistiche nei luoghi a maggiore affluenza turistica della provincia. Il Piano operativo locale per l’emergenza climatica è stato elaborato secondo le linee guida dell’Assessorato regionale della Salute. Fino al prossimo 15 settembre, inoltre, restano aperte le Guardie mediche turistiche con postazioni, nel territorio, a Fontane Bianche, Brucoli, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Noto Marina e Avola Antica. Proprio la Guardia Medica di Fontane Bianche è stata presa di mira nelle scorse ore da vandali che hanno danneggiato l’ambulanza parcheggiata all’ingresso, subito dopo ripristinata.
Il Piano operativo locale per l’emergenza climatica, di cui è referente l’Unità operativa Educazione alla Salute con il coordinamento della Direzione dell’Asp di Siracusa, traccia le linee di indirizzo per la realizzazione di iniziative di prevenzione e di intervento per fronteggiare l’impatto delle alte temperature, in particolare sulle persone più fragili, con il coinvolgimento dei Distretti sanitari, degli ospedali, del P.T.E – 118, dei medici di medicina generale e dei pediatri, delle Amministrazioni comunali, della Protezione civile e delle associazioni di volontariato che operano sul territorio provinciale.
Intanto, per queste giornate di temperature alte, che dovrebbero superare i 40 gradi sulla base delle previsioni meteo, la Protezione Civile del Comune di Siracusa – di concerto con le Politiche Sociali, la Polizia Municipale, la Croce Rossa e le associazioni di Volontariato – ha predisposto dei “Rifugi Climatici” destinati alla popolazione più fragile. attivi a partire da lunedì 21 dalle ore 11.00 fino alle 18.00 assicurando locali climatizzati e assistenza per i soggetti più fragili. I presidi che saranno attivi fino al perdurare delle condizioni di allerta meteo per temperature elevate, sono: Piazza Archimede: Sarà presente la Croce Rossa con un’ambulanza; Urban Center in Via Nino Bixio; Circoscrizione Belvedere in Piazza Eurialo 18; Centro Diurno Anziani in Via Luigi Foti 38; Circoscrizione Akradina in Via Italia 105;Circoscrizione Cassibile Via delle Margherite 2
Le postazioni delle Guardie mediche turistiche, invece, si trovano, appunto, a Fontane Bianche, in viale dei Lidi 479 (tel. 0931-790973/335-7731415), aperta dalle ore 14 alle ore 20; Nel Distretto di Noto, a Marzamemi in via Nuova 2 (tel. 0931-841245/335-7731115)ed è aperta dalle ore 8 alle ore 14; a Portopalo in via Don Luigi Sturzo 27 (tel. 0931-842510/335-7030899), attiva dalle ore 14 alle ore 20; ad Avola Antica in. Piazza Santa Venera (tel. 335-1270931) dalle ore 8 alle ore 14; a Noto Marina in via C. di Lorenzo Borgia (tel. 335-7574278) aperta dalle ore 8 alle ore 20. Nel Distretto di Augusta, infine, a Brucoli, aperta tutti i giorni 24 ore su 24. Le postazioni sono anche dotate di telefoni cellulari per consentire con facilità agli utenti il reperimento del medico di turno.
Per le prestazioni sanitarie rese dalle Guardie mediche turistiche (così prevede la normativa in vigore) è previsto il pagamento, da parte dei cittadini residenti fuori provincia, di 20 euro per la visita ambulatoriale e di 35 euro per la visita domiciliare.
Sul sito dell’Asp di Siracusa si trova il link Piano Operativo Ondate di Calore. Accedendo si può consultare materiale indormativo per i cittadini e per gli operatori, nonché il vademecum per i cantieri edili predisposto dall’Unità operativa Spresal per la sicurezza nei luoghi di lavoro e i link dei portali del Ministero della Salute e del Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana per la consultazione giornaliera dei bollettini di allarme.

Foto: generata con Ia




Immigrazione, tre milioni per i comuni di frontiera: Augusta e Portopalo nel siracusano

L’assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica Andrea Messina ha firmato il decreto che assegna 3 milioni ai comuni siciliani che si trovano in prima linea nella gestione del fenomeno migratorio. Il contributo straordinario, previsto dall’articolo 6 della legge regionale 1 del 9 gennaio 2025, punta a rafforzare la capacità operativa dei territori coinvolti, migliorare i servizi essenziali e favorire un sistema di accoglienza più equo e sostenibile.
Lo stanziamento complessivo è stato assegnato per il 50% in parti uguali tra tutti i comuni beneficiari e per il restante 50% in proporzione al numero di arrivi registrati come primo approdo nel corso del 2024; un criterio che mira a garantire equità, bilanciando l’esigenza di un sostegno minimo per tutti con il riconoscimento del maggiore impatto sostenuto da alcuni territori.
Nel dettaglio, i contributi assegnati sono così ripartiti:

Agrigento: Lampedusa e Linosa – primo presidio del Mediterraneo – ricevono 1.427.136,40 euro; Porto Empedocle 132.446,00 euro; Siculiana 125.200,50 euro.
Catania: centro metropolitano con funzione logistica e assistenziale, 141.553,10 euro.
Ragusa: Modica 125.000,00 euro; Pozzallo 194.162,00 euro; Ragusa, punto di raccordo per i flussi interni, 125.000,00 euro.
Siracusa: Augusta 146.278,40 euro; Portopalo di Capo Passero, estrema punta meridionale dell’isola, 128.007,00 euro.
Trapani: Favignana 131.443,70 euro; Pantelleria 188.176,60 euro; Trapani 135.596,30 euro.

«Con questo provvedimento – dice l’assessore Messina – il governo Schifani intende ribadire un principio fondamentale: i comuni siciliani non devono essere lasciati soli. Le isole, i porti e le città che ogni giorno accolgono donne, uomini e bambini in fuga da guerre, fame e persecuzioni rappresentano la prima risposta umana e istituzionale dell’Europa. Le isole minori della Sicilia e i comuni di frontiera, spesso affrontano in solitudine oneri enormi, sia in termini economici che organizzativi. Il contributo di tre milioni di euro che oggi assegniamo è un segnale concreto di attenzione, vicinanza e responsabilità da parte della Regione».




Una pistola nascosta nella scatola delle scarpe, denunciato un 67enne a Siracusa

Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Siracusa hanno denunciato in stato di libertà un 67enne, per detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione. All’interno di un container in uso all’uomo, in via Elorina, i militari hanno rinvenuto una pistola calibro 38 con matricola abrasa e 38 cartucce. Erano nascoste in una scatola di scarpe. L’arma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad accertamenti balistici.




Goletta Verde in Sicilia, i dati del monitoraggio: 44% dei campioni oltre i limiti

Il 44% dei campioni analizzati da Goletta Verde lungo le coste siciliane è risultato oltre i limiti di legge. Il dato è emerso durante la conferenza stampa organizzata ad Agrigento, con la partecipazione di Daniele Gucciardo (Presidente Legambiente Rabat Agrigento), Alice De Marco (portavoce Goletta Verde), Maurizio Arcidiacono (responsabile Coordinamento dell’Area 1 – CONOU), Vanessa Rosano (direttrice Legambiente Sicilia), Giusy Savarino (assessore Regionale Territorio e Ambiente Regione Sicilia) e Tommaso Castronovo (presidente Legambiente Sicilia).
Il monitoraggio della costa della Sicilia quest’anno si è svolto tra la fine del mese di giugno e gli inizi di luglio. In tutto sono stati campionati 25 punti, di cui 16 a mare e 9 in situazioni critiche di scarico, foci di fiumi o torrenti. Su 25 punti campionati, 14 sono risultati entro i limiti di legge e i restanti 11 hanno evidenziato criticità per una scarsa inefficiente depurazione. In particolare, 2 punti sono risultati inquinati e 9 fortemente inquinati.
Un solo punto campionato in provincia di Siracusa, nel mare presso la scogliera del faro su via S. Elena a Capo Santa Croce. E’ risultato entro i limiti.
Nella provincia di Agrigento sono 3 i punti campionati: 2 foci risultano inquinate e uno entro i limiti. Il punto alla foce del torrente Cansalamone a Sciacca è risultato fortemente inquinato, mentre il punto alla foce del fiume Akragas ad Agrigento inquinato ed il punto a Licata, la foce del fiume Salso è risultato entro i limiti.
Due i punti campionati nella provincia di Caltanissetta, entrambi campionati a mare in prossimità di punti critici sono risultati entro i limiti: la spiaggia fronte il torrente Rizzuto a Marina di Butera e la spiaggia presso la foce del fiume Gattano.
In provincia di Catania sono stati campionati 3 punti, 2 di questi sono risultati fortemente inquinati. Nello specifico si tratta della foce presso via Kennedy play in contrada Pantano d’Arci a Catania ed il punto sul lungomare Galatea ad Aci Trezza, campionati a mare. L’unico punto risultato entro i limiti è la spiaggia presso la foce del torrente Macchia in località Sant’Anna di Risposto.
Tre i punti campionati nella provincia di Messina, tutti prelevati a mare e risultati entro i limiti: tratto di mare presso il Depuratore di Milazzo /Spiaggia di Ponente a Milazzo, Mare presso Depuratore Milazzo / Spiaggia di Ponente nella località di San Giovanni e il campione prelevato presso la foce della foce Saia Archi.
Otto i punti campionati nella provincia di Palermo, 5 campionati a mare e 3 nelle foci. Tutti i punti a mare sono risultati entro i limiti: spiaggia a sinistra della pompa di sollevamento fronte via Barcarello, il mare presso la foce del torrente Chiachea a Carini, la spiaggia della Praiola a Terrasini, spiaggia fronte canale presso piazza Marina a Cefalù e la spiaggia Ciammarita a Trappeto. Per quanto riguarda questi ultimi due punti si segnala che i valori sono risultati molto vicini al superamento dei limiti di legge. Le tre foci sono risultate tutte fortemente inquinate, nel dettaglio la foce del fiume Eleuterio a Bagheria, lo sbocco dello scarico a Palermo e la foce del fiume Nocella in contrada San Cataldo, tra il comune di Terrasini e di Trappeto.
Solo un punto campionato nella provincia di Ragusa, la foce del fiume Irminio a Scicli, è risultata inquinata.
Quattro i punti nella provincia di Trapani. Tre quelli risultati fortemente inquinati, di cui due a mare e uno prelevato alla foce: la spiaggia sul lungo mare Dante Alighieri presso il pennello di fronte all’isola ecologica a Trapani, il mare presso lo scarico del depuratore a Marinella di Selinunte a Castelvetrano e la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo, è risultata fortemente inquinata. Solo un punto risulta essere entro i limiti, quello prelevato presso la spiaggia vicino ex tonnara a San Cusumano – Erice.
“Anche quest’anno i dati del monitoraggio di Goletta Verde evidenziano una situazione preoccupante nelle foci dei fiumi, che rispecchiano una carente attività di depurazione”, dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. “Abbiamo bisogno che le amministrazioni diano dei segnali forti e precisi, ed inizino a mettere l’efficientamento del sistema di depurazione tra le loro priorità. Sono anni che con Goletta Verde denunciamo le criticità di punti che, in alcuni casi, sono diventate croniche. Continueremo a monitorare questi punti, che possono diventare un pericolo per la salute dei cittadini, visto anche che nel 60% dei punti campionati presso le foci, i tecnici di Legambiente non hanno trovato cartelli di divieto di balneazione”.




Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa saluta il prefetto Giovanni Signer: andrà a Macerata

Questa mattina, presso la Sala degli Stemmi del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il Presidente Michelangelo Giansiracusa, insieme a tutti i Sindaci della provincia, ha rivolto un saluto istituzionale al Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, in occasione del suo trasferimento alla guida della Prefettura di Macerata.
L’incontro si è svolto in un clima di condivisione e riconoscimento reciproco, nel quale i Sindaci hanno voluto esprimere gratitudine per il percorso svolto insieme. “Il Prefetto Signer si è distinto per pragmaticità, capacità di ascolto e spirito operativo, dimostrando sempre attenzione concreta verso i bisogni dei territori e delle comunità locali. A lui, gli auguri più sinceri da parte della “famiglia dei Sindaci” e di tutta la provincia di Siracusa, certi che saprà interpretare con eguale dedizione il nuovo incarico presso la Prefettura di Macerata”.
Anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, ha voluto salutare il prefetto Signer: “Desidero rivolgere un rispettoso saluto al Prefetto Giovanni Signer che, nelle prossime settimane, lascerà Siracusa per assumere il nuovo incarico a Macerata. Nel corso della sua permanenza, seppur breve, ha dimostrato disponibilità al confronto e al dialogo con una costante attenzione sui temi rilevanti per il territorio, verso i quali si è sempre posto in maniera equilibrata”.
Intanto, Chiara Armenia è stata designata quale nuovo prefetto di Siracusa. “Alla dottoressa Armenia – aggiunge Scerra – porgo un augurio di buon lavoro, con l’auspicio di una proficua collaborazione istituzionale al servizio della nostra comunità”.




Turista innamorato della Sicilia e di Ortigia ma deluso: “Prezzi fuori mercato e operatori poco motivati”

“I prezzi sono assolutamente fuori mercato, sia per quanto riguarda il food and beverage che per i servizi di balneazione. Lo stesso vale per i servizi alberghieri e similari. Sembra quasi che l’obiettivo degli imprenditori non sia fidelizzare i clienti, ma procurarsi un immediato guadagno senza investire sul domani”. È così che scrive un turista alla redazione di SiracusaOggi.it. Si chiama Giovanni ed è appena rientrato da una vacanza a Ortigia. L’uomo racconta di essere innamorato della Sicilia per la sua storia, la cultura, il territorio, il clima, la cucina e l’enologia. Negli ultimi sei anni, infatti, per Giovanni è stata la quindicesima volta sull’isola.
Ma non sono solo parole al miele, perché c’è spazio anche per la critica – forse anche costruttiva – sulla pulizia della città.
Giovanni racconta di essere stato un manager nel settore turistico, avendo lavorato per alcune grandi realtà dell’alto Adriatico. Il senso delle sue parole tocca il tema che da giorni tiene alta l’attenzione a Siracusa: il calo turistico nel 2025.
E così arrivano anche dei suggerimenti: “Il turismo è un’industria a tutti gli effetti e va gestita con spirito imprenditoriale e non improvvisato. Il personale va formato con percorsi specifici, affinché acquisisca competenze. Troppi operatori sono palesemente poco motivati, sembrano quasi subire il lavoro. Parecchi non sono italiani e non parlano la lingua, altri hanno una conoscenza modesta dell’inglese”.
“Chi, come me, affronta un viaggio di 1.500 chilometri sostiene anche altre spese, come l’aereo e l’auto a noleggio. Vi posso assicurare che la mia vacanza è costata più di un’analoga in Costa Azzurra. Avete potenzialità enormi, ma gli ostacoli non si superano dando sempre la colpa agli altri. Bisogna riflettere insieme sul percorso da seguire. Ci vuole molto tempo per conquistare un cliente, ma – credetemi – pochissimo per perderlo”.

Foto di Christian Chiari.




Versalis, i vertici nazionali a Siracusa per la riconversione. I sindacati chiedono incontro

Sindacati contrariati per l’atteggiamento dei vertici Eni Versalis. “Abbiamo appreso che si trovano sul territorio, per incontri in Confindustria con le imprese appaltatrici. Hanno poi raggiunto lo stabilimento di Priolo, per un sopralluogo. Non hanno però ritenuto necessario un confronto con il sindacato”, lamentano i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa (Fiorenzo Amato, Alessandro Tripoli e Giuseppe Di Natale).
“In un momento particolarmente delicato, segnato dalla fermata di tutti gli impianti e dall’avvio del percorso di riconversione industriale, sarebbe stato fondamentale un incontro tra l’azienda ai massimi livelli e il sindacato. Tale confronto avrebbe rappresentato un segnale importante e rassicurante per i lavoratori e per l’intero territorio”, aggiungono i sindacalisti che si augurano possano esserci spiragli per recuperare a quello che definiscono “un passo falso”.
Al momento, nessun commento da parte dell’azienda.




Sindacati fuori dall’incontro Eni Versalis, Carta: “Serve un confronto trasparente che coinvolga tutti”

L’on. Giuseppe Carta interviene in merito alla denuncia dei sindacati Filctem, Femca e Uiltec di Siracusa, che hanno criticato l’esclusione dal recente incontro tra Eni-Versalis e imprenditori locali presso la sede di Confindustria. L’on. Carta sottolinea la necessità di garantire il loro coinvolgimento in ogni fase del confronto sul futuro del sito industriale. In un momento così delicato per l’intero polo petrolchimico, segnato dalla fermata degli impianti e da prospettive di riconversione, escludere i sindacati equivale a ignorare una parte essenziale del dialogo. “Non è accettabile – dichiara l’on. Giuseppe Carta – che i rappresentanti dei lavoratori e dei territori vengano esclusi dai momenti decisivi di confronto con l’azienda. Il dialogo sociale è una risorsa per gestire le transizioni industriali in modo equilibrato e responsabile.” La partecipazione delle organizzazioni sindacali è indispensabile per affrontare con serietà le sfide occupazionali, ambientali e produttive che attendono il territorio. Ogni percorso di riorganizzazione deve avvenire in modo trasparente, attraverso un confronto aperto con tutti gli attori sociali. Per questo l’on. Carta chiede che Eni-Versalis convochi quanto prima un tavolo con le sigle sindacali locali, per condividere strategie, tempistiche e impatti delle decisioni industriali, nel pieno rispetto del ruolo dei lavoratori e del tessuto economico di Siracusa.




Troppe evasioni dai domiciliari, 51enne lentinese arrestato e condotto in carcere

I Carabinieri di Lentini hanno arrestato e condotto in carcere a “Cavadonna” un 51enne, con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Eseguita un’ordinanza della Corte di Appello di Catania che ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, sostituendo gli arresti domiciliari con il carcere.
L’uomo, arrestato nel mese di ottobre 2023 per detenzione abusiva di armi clandestine e stupefacenti, da aprile dello scorso anno era sottoposto ai domiciliari. Le continue violazioni alle prescrizioni imposte sono state rilevate dai Carabinieri di Lentini e l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento di aggravamento.