Retribuzioni, la provincia di Siracusa 75esima in Italia e seconda in Sicilia ma…

La provincia di Siracusa 75esima in Italia quanto a retribuzioni. Lo dice il report relativo al 2020 dell’Osservatorio Job Pricing in collaborazione con Spring Professional, che ogni anno analizza la situazione retributiva in Italia. Secondo quanto contenuto nell’indagine, la Rga media, retribuzioni globali annue,  in provincia di Siracusa si aggira intorno ai 27.293 mila euro. Rispetto allo scorso anno si registra, in provincia, un decremento di tre posizioni. Nel 2019, infatti, la provincia si piazzava al 72esimo posto della classifica stilata.

Rispetto alle altre siciliane, però, sempre secondo il report sembra andare piuttosto bene.  Siracusa è seconda, seguita da Caltanissetta, in posizione 76, Catania all’82esima posizione, Enna all’85esimo gradino, Trapani (93), Agrigento (96), Ragusa (103), dato che in parte sorprende. Prima di Siracusa, solo il capoluogo di Regione. Palermo registra una Rga media di 28.080 euro ed è, nella classifica nazionale, la 56esima provincia quanto a retribuzioni annue. Anche in questo caso, con un peggioramento nel 2020 e una discesa di due gradini rispetto al 2019. La rga media in Sicilia è pari a 27.072 euro.

Nonostante Siracusa sia più in alto di Catania e Trapani, questi due territori registrano un aumento significativo rispetto al passato, mentre la provincia siracusana, scende.

Lo studio si basa su 450 mila profili retributivi relativi a lavoratori dipendenti di aziende private. Il periodo considerato parte dal 2014 e arriva all’anno in corso. Chi viene intervistato, risponde in forma anonima. I dati di quest’anno sono evidentemente influenzati dalle conseguenze della pandemia. In Italia, secondo i dati Istat, tra febbraio e settembre 2020 gli occupati sono diminuiti di 330 mila unità. Unità per gli analisti, persone nella vita reale.

Tornando ai “numeri” sulle retribuzioni, il dato va certamente letto e decodificato. Resta, purtroppo, da considerare che, rispetto a quanto inserito in busta paga, un certo numero di dipendenti percepisce nella realtà una cifra inferiore, con i ritardi nei pagamenti, gli acconti ed una qualità della vita, dunque, più bassa rispetto a quanto dovrebbe essere se gli stipendi fossero pagati regolarmente. Un dato che in alcune circostanze riguarda perfino il settore pubblico, un tempo assolutamente escluso da tali dinamiche.

Altri espedienti rientrano nell’ambito dell’illecito, a fronte di documentazioni impeccabili. In diverse occasioni le forze dell’ordine hanno smascherato imprese responsabili di irregolarità varie ai danni dei dipendenti e dello Stato.

 




Trent'anni fa il terremoto del '90, Musumeci: "La Sicilia ancora tra le regioni più esposte al rischio sismico"

Fare della Sicilia un esempio di volontariato. Il presidente della Regione, Nello Musumeci ricorda il Terremoto di Santa Lucia, che nel 1990 “causò morti e rovine. La Sicilia -dice il governatore-  rimane tra le regioni d’Italia più esposte al rischio sismico. Resta ancora tanto da fare sul piano infrastrutturale, ma oggi sappiamo almeno di disporre nella nostra Isola di una struttura di intervento molto più organizzata ed efficiente”.

Un’occasione per parlare del Dipartimento di Protezione Civile e del parco mezzi a disposizione e per ricordare il sistema di volontariato formato da 600 associazioni, !al cui interno esistono tutte le professionalità utili ad affrontare emergenze grandi e piccole. A tutti loro, su qualsiasi fronte impegnati, va il mio apprezzamento per il lavoro-prosegue Mucumeci-  che compiono con professionalità e serietà in tutte le situazioni di emergenza, a cominciare dalla drammatica pandemia che ha colpito l’umanità. Dobbiamo fare della Sicilia un esempio nazionale di volontariato, preparato ed efficiente. E siamo già sulla buona strada”.




Siracusa. Santa Lucia, il sindaco Italia: "Affido la città alla Patrona per sanare le ferite della pandemia"

È il giorno dedicato a Santa Lucia. Manca, però, l’atmosfera di sempre, la città in movimento per i preparativi, la gioia di poterci essere, Piazza Duomo gremita, la voce degli urlatori, i fedeli che rispondono, in un boato di commozione, i brividi all’uscita  del simulacro e la processione che riporta “a casa” il simulacro argenteo.

Il sindaco,Francesco Italia scrive alla città questa mattina e la affida a Santa Lucia per “sanare le ferite della pandemia”. Un messaggio diffuso nelle prime ore di questa mattina, in cui ricorda come  Covid-19, che nessuno avrebbe immaginato lo scorso anno, abbia stravolto tutto. Non manca un riferimento a chi lotta contro la pandemia in prima linea e non manca il ringraziamento a chi sacrifica affetti e riposo.

Ecco il testo della lettera alla città del sindaco,Francesco Italia:

” Il 13 dicembre 2019 nessuno di noi avrebbe immaginato quel vortice di dolore e incertezza che ha investito l’umanità dall’inizio di quest’anno.
Un’atmosfera surreale circonda i tradizionali festeggiamenti in onore della nostra patrona, santa Lucia, ripensati in una modalità più sicura e coerente con le misure adottate a protezione della salute di ciascuno.
Oggi, tutti noi, da fedeli della Santa siracusana, rinnoveremo la nostra vocazione nell’intimità delle nostre case, condividendo le ragioni profonde della festa con i nostri affetti più cari, nella certezza che la devozione dei Siracusani non si piega alle difficoltà, dalle quali, invece, trae forza e vigore.
Lucia è per tutti i devoti, faro di umiltà e coraggio, di eccezionale altruismo e fede incrollabile: salda come una roccia, nella sua fragile umanità, davanti alle avversità e alla prova del martirio.
Come primo cittadino e in rappresentanza di tutte le istituzioni che nel corso di questo anno hanno dovuto affrontare difficoltà inedite, affido la Città, oggi come una volta, alla protezione e alla guida di santa Lucia per sanare le ferite che inevitabilmente la pandemia ha lasciato nel nostro tessuto sociale ed economico.
Che la protezione della nostra Patrona possa confortare quegli uomini e quelle donne che da marzo non hanno mai smesso di servire la nostra comunità nei reparti ospedalieri, negli ambulatori medici, nei presidi sanitari, nelle attività commerciali, nelle parrocchie, tra la forze dell’ordine, le forze armate e i vigili del fuoco, negli uffici pubblici, nelle associazioni di volontariato, tra i banchi di scuola. Donne e uomini che hanno servito e continuano a servire senza sosta la nostra comunità, donando a ciascuno di noi il proprio tempo e le proprie competenze, sacrificando spesso la loro vita privata, vivendo lontani dagli affetti più cari, lavorando a testa bassa e in silenzio per salvare vite umane.
Desidero, inoltre, ricordare il generoso sacrificio di tantissime attività economiche e imprenditoriali della città che, coinvolte nei lockdown primaverile ed autunnale, hanno dovuto fermarsi per limitare il diffondersi del contagio.
La Città di Siracusa vi ringrazia e vi rimane accanto.
A tutti i miei concittadini auguro di rimanere saldi in quei valori che ci rendono devoti a Lucia e di trasferire virtualmente quell’abbraccio di comunità che quest’anno non possiamo donarci per le vie cittadine in processione accanto al simulacro della nostra Patrona, nelle vostre case, ai vostri amici, ai vicini e a tutti coloro che vivono il disagio di questo momento”.




A fari spenti nella notte, bloccato 53enne dopo la fuga a piedi: arresto e sanzione

Procedeva a fari spenti, forse per non essere notato, nella notte, mentre a bordo della propria auto si aggirava nei pressi di via Immordini. Intorno alle 3,20, gli agenti delle Volanti hanno notato la presenza dell’uomo, a cui gli agenti hanno intimato l’Alt. Il conducente del veicolo avrebbe, tuttavia, tentato la fuga. Breve inseguimento a piedi prima di braccare Francesco Pugliara, 53 anni, siracusano già noto alle forze dell’ordine.

Condotto in questura, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per guida senza patente,oltre alla sanzione per la violazione delle norme anticovid.




Doggy Park attrezzato per i cani di Priolo, Biamonte spiega l'idea

A Priolo un’area cani attrezzati. Dopo le 37 cucce acquistate dal Comune per i randagi che vivono nei diversi quartieri, cani e gatti di proprietà comunale, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Biamonte annuncia un’altra attività legata al benessere degli animali. “La civiltà di un paese – premette Biamonte – si misura dal modo in cui si trattano gli animali. Anche questa iniziative si sposa con le altre proposte: dall’acquisto delle cucce, al regolamento “Adotta un cane”, passando per la sterilizzazione dei cani privati. Il Dog park dovrebbe essere realizzato su un ampio terreno recintato, attrezzato con fontanelle a disposizione dei cani, liberi in quella zona. Previsto l’acquisto di piscinette per cane con palline galleggianti, sempre secondo l’idea lanciata da Biamonte, che ipotizza la creazione di tunnel, ostacoli da saltare, pedane saliscendi, percorsi slalom, palline da utilizzare per il gioco con il proprio amico a quattro zampe. Si dovrebbe, inoltre, creare, una zona dedicata a proprietari o dog sitter, con panchine e tavolino, zone che agevolino anche la socializzazione. L’area dovrebbe essere custodita. Il consiglio comunale sarebbe pronto a mettere mano al regolamento da approvare.

La proposta di Biamonte è quella di affidare il parco ai privati, “così da garantirne una corretta gestione”.




Incidente nella notte, perde la vita un 18enne sulla Francofonte-Pedagaggi

È un ragazzo di appena 18 anni la vittima dell’incidente stradale avvenuto sulla Francofonte-Pedagaggi. In tarda serata era salito per un passaggio a bordo dell’auto di un 45enne polacco ma residente a Francofonte, secondo una prima ricostruzione. Per motivi non ancora chiari, la vettura è finita contro un guard-rail.
Per il 18enne non c’è stato nulla da fare, mentre l’uomo alla guida ha riportato diverse ferite. È stato trasferito in ospedale a Lentini.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro dell’auto.
La vittima è Giovanni Lo Pilo, 18enne di Pedagaggo, frazione di Carlentini.

Foto dal web




Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 1.016 nuovi positivi, +50 in provincia di Siracusa

I nuovi positivi al covid in Sicilia nelle ultime 24 ore sono 1.016. Continua la lenta discesa dei ricoveri in ospedale, con un decremento di altre 38 unità. Nelle terapie intensive siciliane si trovano 196 persone, una meno rispetto a ieri.
Il dato dei guariti è pari a 1.642 persone. Ventitre i decessi. I tamponi molecolari processati sono stati 9.059.
Quanto all provincia di Siracusa, sono 50 i nuovi casi di positività al covis rilevati nelle ultime 24 ore. Quanto alle altre province, questi i numeri dei contagi. Agrigento 47, Caltanissetta 22, Catania 402, Enna 22, Messina 168, Palermo 189, Ragusa 35, Trapani 81.




Siracusa. Rientri per le festività, quattro drive in dell'Asp in provincia: le regole

Saranno quattro le postazioni drive-in tamponi messe a disposizione dell’Asp di Siracusa in linea con l’ordinanza del presidente della Regione per tenere sotto controllo i contagi di Covid-19 in occasione delle festività natalizie. Saranno operative da lunedì 14 dicembre e fino  al 7 gennaio 2021, esclusi il 25-26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.

I drive-in saranno allestiti all’ospedale Trigona di Noto, in piazza Aldo Moro a Lentini, a Punta Izzo, per Augusta e, nel capoluogo, all’ex Onp della Pizzuta.

Chi torna nel territorio regionale fino al 7 gennaio prossimo, per ragioni connesse alle festività, dovrà registrarsi su www.siciliacoronavirus.it (sono esclusi i pendolari oppure coloro che si siano allontanati dal territorio regionale nei giorni immediatamente antecedenti e per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni). Dare atto nel “FORM” di registrazione di avere effettuato il tampone molecolare entro le 48 ore antecedenti all’arrivo in Sicilia. Chi non ha effettuato il molecolare, in alternativa può scegliere di recarsi presso un drive in per il tampone rapino e, se negativo, ripeterlo dopo cinque giorni. In questo intervallo  bisognerà utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali onde evitare di avere contatti stretti con chiunque.

Può altrimenti ricorrere ad un laboratorio privato per il molecolare, a proprie spese. Ultima possibilità: quarantena per 10 giorni nel proprio domicilio, comunicandolo al proprio medico di medicina generale, pediatra o Asp.




Siracusa. Vaccini anti-covid: entro metà gennaio le prime 700 confezioni

Entro metà gennaio anche a Siracusa pronte le prime dosi di vaccini anti-Covid. Come spiega il quotidiano Repubblica, l’ospedale del capoluogo dovrebbe ricevere dopo le festività natalizie, le prime 700 confezioni, quantità che può essere custodite nelle celle frigorifere a -80 gradi, temperatura necessaria per la conservazione del vaccino.

Ogni presidio in Sicilia dovrà vaccinare almeno 2 mila persone in due settimane. Nell’isola arriveranno 223 mila dosi. Si inizierà dunque con circa 112 mila persone.  I primi ad essere vaccinati saranno  gli operatori sanitari (per il 40 per cento), poi  ospiti e dipendenti delle Rsa, su base volontaria. A stabilire la quota assegnata alla Sicilia è stato il commissario per l’emergenza nazionale, Domenico Arcuri. La Sicilia avrà l’8 per cento del totale nazionale.

Restano da sciogliere alcuni nodi. Le squadre saranno composte da un medico e 4 infermieri , un amministrativo e due operatori socio-sanitari. Partiranno a breve i bandi per il reclutamento del personale, con scadenza il 4 gennaio prossimo. Potranno partecipare anche specializzandi. Alla Regione spetterà selezionare personale sociosanitario e amministrativo.

 




Rientri in Sicilia, da lunedì screening all'aeroporto di Catania: ecco come funzionerà

Attivi da  lunedì 14 dicembre gli screening per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Catania. La Sac, la società che gestisce l’aerostazione, si adegua a quanto disposto dall’ordinanza del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci per contrastare eventuali conseguenze, in termini di contagi da Covid-19, in occasione dei rientri per le festività natalizie.

Entrando nel dettaglio, il piano di intervento messo a punto dal commissario straordinario per l’emergenza, Pino Liberti,  prevede che la “Covid area” si trovi all’interno del Terminal C, dove SAC ha allestito circa 20 postazioni per i tamponi che saranno effettuati dall’Asp. Saranno in tutto 80 i medici dedicati agli screening in aeroporto, suddivisi per turni e distribuiti in base ai voli in arrivo.
(I tamponi saranno eseguiti quindi fino all’arrivo dell’ultimo volo della giornata).
Quanti  decideranno di sottoporsi al tampone presso lo scalo, potranno recarsi nel Terminal C, muniti di carta d’imbarco, seguendo la segnaletica o chiedendo informazioni al personale della protezione civile che sarà presente agli arrivi.
I passeggeri provenienti da voli internazionali rimangono soggetti alle norme stabilite dal DPCM del 3 dicembre 2020.
I passeggeri che risulteranno positivi al test antigenico saranno isolati in un’apposita stanza e sottoposti a tampone molecolare, il cui esito sarà comunicato nel giro di poco tempo. In caso di positività confermata, il passeggero sarà preso in carico dall’Asp.
Per eseguire il test in aeroporto non è necessaria alcuna prenotazione, né modulo da compilare. Si ricorda però che tutti i passeggeri in arrivo all’Aeroporto di Catania hanno l’obbligo di registrarsi al portale della regione www.siciliacoronavirus.it
Chi avrà effettuato il tampone nelle 48 ore precedenti all’arrivo a Catania, dovrà semplicemente mostrare il risultato del test al personale di protezione civile presente agli arrivi.

La scelta del Terminal C  come area per effettuare i tamponi ai passeggeri in arrivo -spiegano dalla società- dipende dalle dimensioni del locale, di circa 3 mila metri quadrati e facilmente aggiungibile, ma separato dall’area operativa dello scalo.