Nuovo futuro per l'ex albergo scuola: aggiudicati i lavori per 40 alloggi social housing

Concluse le procedure di gara, sono stati aggiudicati i lavori per la rifunzionalizzazione dell’ex albergo scuola di Siracusa, tra via Crispi e corso Umberto. Storica incompiuta, promette ora di conoscere una nuova vita, grazie al progetto dello Iacp. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, saluta con soddisfazione il passo avanti. “Con l’aggiudicazione della gara per la riqualificazione dell’ex Albergo scuola di Siracusa, raggiungiamo un importante risultato nel quadro del nostro programma di risanamento urbano dell’Isola attraverso la leva delle politiche abitative. Da un immobile in abbandono da decenni, emblema di degrado e inefficienza, ricaveremo quasi quaranta moderni alloggi Iacp per le famiglie che ne avranno diritto, oltre a restituire il decoro voluto dai cittadini a un’area strategica del capoluogo aretuseo”.
Anche gli assessore regionali Marco Falcone (Infrastrutture) ed Edy Bandiera (Agricoltura) sottolineano il valore del recupero di una incompiuta storica. “E tutto grazie al progetto di housing sociale CoAbitare Siracusa messo a punto dall’Istituto autonomo case popolari. A questa svolta sul piano delle politiche abitative, impegno mantenuto dal Governo Musumeci, si accompagnerà la rigenerazione del quartiere a ridosso della stazione ferroviaria di Siracusa, attraverso la creazione di spazi per il verde e le attività commerciali contestualmente alla ristrutturazione, adeguamento sismico ed energetico dell’ex albergo scuola”.




Siracusa. Ex scuola albergo, ecco come diventerà: alloggi, servizi e spazi associativi

Un progetto da circa 11 milioni di euro. L’ex scuola albergo ospiterà 40 alloggi di social housing ma in programma c’è anche un’ampia azione di riqualificazione di un’area nevralgica, quella tra via Crispi e via Rubino, che fino ad oggi ha pagato anche a causa di quell’incompiute e dei vari iter ipotizzati e poi mai concretizzati circa la sua riqualificazione e destinazione. Con l’affidamento dei lavori, si dovrebbe aprire invece una nuova fase. Oltre agli alloggi di edilizia sociali, destinati a nuclei familiari con i relativi requisiti, nel fabbricato saranno realizzati diversi servizi: infopoint turistico, ticket office, sala d’attesa, punto ristoro, palestra, cortile, spazi associativi, destinati sia ad attività riservate degli abitanti dello stabile, ma anche alla vita pubblica di istituzioni e associazioni. Previsti anche interventi di miglioramento nella parte adiacente al terminal dei bus, con la realizzazione di panchine, pensiline ed elementi di arredo urbano.

Il progetto è stato presentato la scorsa estate. Si mette anche fine all’utilizzo dello stabile come pericoloso ricovero di fortuna per senzatetto, e teatro purtroppo, in passato, di episodi di cronaca, in alcuni casi anche gravi. L’operazione ha registrato la collaborazione di diversi enti coinvolti nel progetto. La conferenza dei servizi, composta da Comune, Genio Civile, Asp, Soprintendenza, ha lavorato con l’Iacp. Seguite le prescrizioni emanate dalla Regione Sicilia in materia di gestione dei fondi europei del PO FESR.




L'acqua di Noto torna idonea al consumo umano e alimentare: nuova ordinanza del sindaco Bonfanti

L’acqua dell’acquedotto comunale torna idonea al consumo umano. Il divieto imposto dal sindaco, Corrado Bonfanti nelle scorse settimane, per via dell’aspetto particolarmente torbido dell’acqua, dopo un’ondata di maltempo, è stato adesso rimosso. L’acqua può essere, quindi, utilizzata anche per il consumo umano, potabile e alimentare. La nuova ordinanza è stata firmata questa mattina e revoca le precedenti. E’ stata Aspecon, l’azienda speciale del Comune di Noto, a richiedere ieri la revoca delle ordinanze, sottolineando come “l’esito delle prove, ricevute in data odierna, evidenzia il rientro nella norma dei parametri e quindi le acque sono idonee al consumo, potabile e alimentare”.

 




Siracusa. Auto distrutta dalle fiamme in via Cassia, incendio nella notte

Sono ancora da accertare le cause dell’incendio che ha distrutto nella notte un’auto parcheggiata in via Luigi Cassia, a Siracusa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Al loro arrivo, hanno trovato la vettura completamente avvolta dalle fiamme. Nel giro di alcuni minuti, hanno domato il rogo. Della vettura era però rimasto solo la carcassa. Indagini in corso, affidate alla Polizia.




Truffa ai danni di un gioielliere: quattro avvisi di conclusione indagini nel Siracusano

Avviso di conclusione indagini preliminare per quattro persone, due uomini e una donna per truffa e un altro uomo per simulazione di reato. Gli agenti del commissariato di Noto, al termine di indagini di polizia giudiziaria, hanno notificato il provvedimento ai quattro. Secondo quanto appurato, il 28 settembre scorso,  i tre presunti truffatori, due dei quali netini ed uno originario di Ispica, si sarebbero presentati in una gioielleria del centro storico di Noto, mostrandosi interessati all’acquisto di oggetti di valore (due teste di moro e un centrotavola in ceramica di Caltagirone, una collana in acciaio, una collana in oro e un orologio di marca, per un valore complessivo di 2.500 euro, che i tre avrebbero saldato con un assegno.
All’atto dell’incasso presso la banca, il cassiere ha trattenuto il titolo bancario poiché falso. Nei giorni successivi, il gioielliere, ritenendosi truffato, si è rivolto agli agenti del Commissariato che, esperite immediate indagini, anche grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza, installate in corrispondenza dell’esercizio commerciale, sono risaliti all’identità dei responsabili, persone già conosciute alle forze di polizia. Redatta l’informativa di reato, veniva richiesta alla Procura della Repubblica di Siracusa l’emissione di un decreto di perquisizione personale e locale per recuperare i beni . Una volta eseguita, la perquisizione ha consentito di rinvenire i beni, opportunamente posti in sequestro penale, per poi essere restituiti al gioielliere su disposizione della Procura.
Nei riguardi del quarto soggetto contestata la simulazione di reato poiché, al fine di far conseguire l’impunità dei truffatori, avrebbe denunciato falsamente presso un Ufficio di Polizia di aver smarrito 15 assegni bancari in bianco, tratti dai suoi conti correnti tra cui anche l’assegno in questione.




Dpcm di Natale, le Faq del governo su spostamenti, visite, turismo: cosa fare e cosa no

Sono state pubblicate sul sito del governo le faq per spiegare nel dettaglio come interpretare le restrizioni previste per il periodo 21 dicembre-6 gennaio ed introdotte con il Dpcm del 3 dicembre scorso. Chi vuole spostarsi per l’Italia potrà farlo prima del 20 dicembre o dopo il 7 gennaio. Previste alcune deroghe e solo per casi specifici, assistenza a persone non autosufficienti, separati che incontrino i figli minori, i ricongiungimenti familiari presso la casa abituale.
Il dpcm del 3 dicembre 2020 prevede che, nonostante i divieti, dal 21 dicembre al 6 gennaio si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Cosa si intende con questi tre termini?
La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.
In alcuni casi è possibile spostarsi nella seconda casa, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. “Premesso che dalle 22 alle 5 (e fino alle 7, il 1° gennaio 2021) è vietato ogni spostamento, se non per motivi di lavoro, salute o necessità”, in area arancione (come la Sicilia) “se la seconda casa si trova nello stesso comune, ci si potrà sempre andare (negli orari già precisati)”, spiegano le faq del governo.
Altra domanda: il mio coniuge/partner si trasferirà nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Potrò raggiungerlo/a tra il 21 dicembre e il 6 gennaio? E nel caso in cui con lui/lei si spostassero nella seconda casa anche i nostri figli minori, potrei raggiungerli? La risposta è “no” per entrambe le domande. Il dpcm prevede il divieto di recarsi nelle seconde case in un’altra regione dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Il divieto vale anche per le seconde case che si trovino in un altro comune, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021. Pertanto, nell’esempio indicato (seconda casa in una regione diversa), se si intende trascorrere insieme le feste sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020.
Naturalmente, lo spostamento verso la seconda casa fuori in una regione diversa da quella di residenza o abituale domicilio è consentito soltanto a condizione che la seconda casa non si trovi in regioni, che, alla data del 20 dicembre, si trovino in zona arancione o rossa. In questi casi, infatti, permangono i divieti di entrate nei territori regionali (articoli 2 e 3 dpcm 3 dicembre).
Io e la mia famiglia ci trasferiremo nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Io dovrò tornare al lavoro, nella regione di provenienza, per alcuni giorni. Potrò tornare da loro entro il 6 gennaio?
No. Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono consentiti soltanto entro il 20 dicembre e dopo il 7 gennaio e comunque esclusivamente se il luogo di partenza e quello di destinazione si trovano entrambi in area gialla (come la Sicilia).
Pertanto, nel caso specifico, lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo.
I miei genitori, anziani ma in buona salute, vivono in una regione diversa dalla mia. Posso andare a trovarli per le feste?
Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere per qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre 2020 e a partire dal 7 gennaio 2021.
Nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla (come la Sicilia, ndr), solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune.
In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute.
I genitori separati/affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore?
Sì, come già precisato, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare.
Ho dei parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli, in un altro comune/regione, e ai quali periodicamente do assistenza. Potrò continuare a farlo anche dal 21 dicembre al 6 gennaio? Potranno venire con me anche il mio coniuge/partner e i nostri figli?
Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione.
Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste.
In base al nuovo dpcm è consentito andare in un altro comune o in un’altra regione per turismo?
Gli spostamenti per turismo all’interno del territorio nazionale sono consentiti, e comunque esclusivamente con partenza e destinazione in area gialla, se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Non sono consentiti spostamenti extraregionali per turismo in Italia tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.
Posso andare a trovare un parente che, pur essendo autosufficiente, vive da solo, per alleviare la sua solitudine durante le feste, in deroga alle limitazioni di spostamento previste dal dpcm?
No. Di norma, lo stato di necessità si configura solo rispetto a persone non autosufficienti che, perciò, hanno bisogno di essere continuativamente assistite. In generale, dunque, non integra una situazione di necessità quella di alleviare la solitudine di persone sole, ma autosufficienti.
Più in generale va chiarito che la valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.




Siracusa. Il recupero dell'ex Scuola Albergo, tra soddisfazione e rivendicazioni di paternità

L’aggiudicazione dei lavori per la riqualificazione dell’ex Scuola Albergo di Siracusa al centro delle reazioni di diversi esponenti politici. Da una parte, la soddisfazione per una storica incompiuta che presto potrebbe non esserlo più; dall’altra, la rivendicazione della paternità dell’iniziativa.

Per la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo è “l’emblema di un nuovo corso impresso dall’attuale coalizione di Governo: ricostruire dopo le macerie del passato. Nello specifico- fa notare la parlamentare dell’Ars- recuperando tale spazio urbano e convertirlo in moderni alloggi Iacp, si garantirà una concreta azione di inclusione sociale, che specie in questo frangente storico, è di stretta attualità. Mi congratulo con il Governo e nella fattispecie con l’assessore al ramo, Marco Falcone, perché nell’ottica di una pianificazione urbana, saranno create anche attività commerciali-conclude Ternullo-  e aree verdi nel quartiere a ridosso della stazione ferroviaria”.

La soddisfazione per la conclusione della parte burocratica del percorso è anche dell’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, che tuttavia mette alcuni puntini sulle “i” in merito alla paternità dell’opera. “Finalmente- dice l’esponente di Siracusa Protagonista- L’edificio è  ormai ridotto in totale stato di abbandono e di degrado. Il merito del recupero dell’opera va sicuramente condiviso tra l’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa, che ha avuto la brillante idea e il coraggio amministrativo di recuperare l’opera, acquistandola, e l’attività legislativa svolta nella scorsa Legislatura, quando il Parlamento Siciliano ha approvato la linea di intervento necessaria al recupero dell’opera ed ha impegnato le risorse necessarie per “combattere la fragilità e sperimentare modelli innovativi sociali ed abitativi”. Vinciullo parla di “maldestro tentaitvo di prendersi i meriti da parte degli esponenti dell’attuale Governo regionale, che votarono contro il provvedimento legislativo”. Le somme per recuperare il bene, ricorda l’ex deputato regionale, sono state inserite nell’Azione 9.4.1 dell’Asse 9 del PO FESR 2014-2020, per ridurre il disagio abitativo e sociale, con l’obiettivo di “incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali, interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi. Tutto questo- conclude- nella scorsa legislatura”.




Due presepi dell'artista Sergio Carpinteri nella sua Canicattini: esposizione in Chiesa Madre e via Regina Elena

I presepi di Sergio Carpinteri in Chiesa Madre e nella vetrina di via Regina Elena. Le due rappresentazioni della Natività del poliedrico artista canicattinese sono il frutto di una serie di ispirazioni. Il primo presepe è dedicato al neo Arcivescovo di Siracusa, Mons.  Francesco Lomanto. L’artista canicattinese è stato ispirato dalle parole pronunciate in occasione dell’ordinazione episcopale al Santuario della Madonna delle Lacrime da Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, indicando il consacrato come trasportatore di lacrime del suo popolo, da presentare alla Vergine che le trasformerà in perle. Altro motivo di ispirazione, le linee guida attuali della Chiesa: «Anche il Papa, consiglia di chiedere in questo momento di pandemia, di mettersi sotto il “manto” della Madonna. Annunciando, altresì, l’anno dedicato a San Giuseppe».

Nel secondo Presepe, in via Regina Elena 67, Carpinteri dedica, infatti, la scena del Natale a San Giuseppe, prendendo altresì spunto dalle parole del Cardinal Gianfranco Ravasi: “È questo il nostro Natale, il rinascere dello spirito!”. «Lo stile delle rappresentazioni presepiali sono i tendaggi – spiega Sergio Carpinteri – che coprono e scoprono, rivelano il mister Divino e l’idea di armadio (arma.Dio) indicando così l’atteggiamento di Dio, in questo momento. L’apparente chiusura dell’armadio, diventa trasparenza per un diverso futuro a questa apocalisse sanitaria. Nel Presepe, non nell’albero, è il segno cristiano per eccellenza. Lo dico da artista-cristiano. Nel Natale-Covid, ristretto e chiuso nelle mura di casa, un segno che da consolazione … senza viaggi, cenoni, veglioni nella propria città. La bellezza e la natura, saranno le cose da desiderare, quando saremo liberi da questo virus».

 




Siracusa. Riaprono le biblioteche, per l'ingresso serve però l'appuntamento

Da venerdì 11 dicembre riprenderà il servizio di apertura al pubblico della Biblioteca centrale di via dei Santi Coronati, a Siracusa, e di quelle di circoscrizione.
La riapertura avverrà in ottemperanza alle nuove misure di contrasto e contenimento dell’emergenza da COVID-19 previste dal Dpcm del 4 dicembre 2020. L’ingresso degli utenti nei locali delle biblioteche avverrà previo appuntamento.

foto dal web




Trent'anni fa il terremoto di Santa Lucia: Ingegneri e Geologi ne parlano sul web

Sono passati 30 anni dalla notte del 13 dicembre del 1990, quando la terra tremò, causando morte e distruzione nella Sicilia sudorientale. L’area maggiormente colpita dal sisma fu quella di Siracusa, a Carlentini persero la vita 12 persone, sommerse dalle macerie, altre sei furono strappate alla vita per la paura.
L’Ordine degli Ingegneri di Siracusa ha organizzato, insieme all’Ordine regionale dei geologi Sicilia, un evento dal titolo “Il Terremoto di Santa Lucia, trent’anni dopo: memoria, fragilità e vulnerabilità del nostro territorio” che si terrà il 16 dicembre dalle 15,30 alle 18,30 sulla piattaforma Zoom (nella locandina in allegato in basso a destra è indicato il link per la registrazione all’evento).
Al seminario, moderato dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, ingegnere Sebastiano Floridia, saranno presenti: Ing. Salvatore Cocina, Dipartimento Protezione Civile Regione Siciliana; Ing. Tullio Martella, Ing. Capo Genio Civile di Siracusa all’epoca dell’evento; Ing. Felice Monaco, Consigliere nazionale CNI Responsabile emergenze e protezione civile del CNI; Prof. Ing. Ivo Caliò, Dipartimento Ingegneria strutturale Università di Catania; Dott. Geologo Gaetano Bordone; Geom. Alfio Cottone, Presidente Associazione “Tavolo Tecnico Permanente di Protezione Civile”; Dott. Silvio Breci, giornalista; Ing. Lucio Circo; Ing. Mario Roggio.
“Il 13 Dicembre di 30 anni fa, la terra – spiega il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, ingegnere Sebastiano Floridia – tremava in provincia di Siracusa, Ragusa e Catania. Magnitudo di 5,68, con una durata di circa 45 secondi. A Carlentini, il centro può colpito, Ci furono 12 vittime sotto le macerie e 6 morirono di paura. Una pagina durissima nella storia della nostra Terra. La comunità degli Ingegneri di Siracusa, ha voluto ricordare questo evento, con i testimoni, professionisti del tempo, capire cosa si è fatto in questi 30 anni per migliorare la vulnerabilità sismica del nostro territorio, cosa si sta facendo adesso e cosa si sta pianificando. L’evento, online su piattaforma zoom, è aperto a tutti, limitatamente alla capienza di 500 posti”.