Siracusa. Lunedì da allerta meteo arancione, previste piogge e vento

Allerta meteo arancione domani, lunedi, per la provincia di Siracusa. Secondo le previsioni, si intensifica il maltempo con alto rischio di precipitazioni intense ed a carattere temporalesco.
Il livello arancione indica una condizione di preallarme ed è il terzo grado su quattro nella scala delle allerte meteo. A diramare l’alert è il dipartimento regionale di Protezione Civile.
Diversi sindaci della provincia di Siracusa hanno rilanciato il bollettino con l’allerta meteo, accompagnandolo con un messaggio per la popolazione: “si invita alla massima prudenza e a limitare gli spostamenti solo per casi urgenti”.




Siracusa. Convocati dall'Asp per il tampone ma nessuno apre i cancelli dell'ex Onp

A decine si erano recati questa mattina all’ex Onp di contrada Pizzuta per sottoporsi al tampone con il sistema del drive in. Avevano ricevuto mail di convocazione dall’Asp e così, sin dalle prime ore del mattino, si erano messi in fila con le loro auto, lungo viale Scala Greca.
Ma i cancelli dei locali Asp erano chiusi. Nessuna traccia del personale sanitario che avrebbe dovuto eseguire il tampone. Nessuna comunicazione affissa ed anche gli agenti della Municipale, intervenuti per cercare di riportare ordine, non hanno saputo spiegare l’accaduto. Forse il maltempo ha fatto saltare la sessione di drive through. Fatto sta però che nessuno sembrerebbe aver avvisato le persone che, in precedenza, erano state convocate dalla stessa Asp. Per cercare di capire, la nostra redazione ha contattato l’ufficio stampa dell’Azienda. E si resta in attesa di risposta.
Compresibilmente imbufaliti quanti hanno atteso invano per ore di poter eseguire il tampone. “È un fatto grave. Come è potuto succedere? Si poteva scrivere un cartello o inviare una email informativa di avviso agli utenti interessati, in merito al rinvio del test per altre cause a loro non riconducibili”, spiegano a decine, a più voci, contattando la nostra redazione.




Covid, infermieri contro la gestione Asp: "Inadeguatezza, ritardi e superficialità"

“Nonostante si sia parlato in questi mesi dell’incremento del
numero di posti letto di Terapia intensiva destinati ad i pazienti covid della provincia, a distanza
di quasi nove mesi dall’inizio dell’emergenza i posti attualmente attivi restano solo 8 su tutto
il territorio provinciale e ad oggi quasi totalmente occupati”. Anche l’Ordine degli infermieri della provincia di Siracusa lancia l’allarme e punta il dito contro i ritardi cronici nella sanità. In una lunga nota, il presidente Nuccio Zappulla torna a chiedere anche un adeguamento delle dotazioni organiche con, inoltre, il rispetto del rapporto infermiere-pazienti 1 a 5 nei reparti covid non intensivi. Sollecitata l’attivazione delle figure dell’infermiere di famiglia e dell’infermiere pediatrico.
Ma è sul contact tracing che il consiglio direttivo dell’Ordine provinciale degli infermieri riscontra una delle criticità maggiori. “Ad oggi il Dipartimento di Prevenzione Medico non ritiene necessario né uno screening dei soggetti conviventi di un paziente positivo al Covid19, né dei contatti stretti di esso e dei familiari, riducendo la definizione di contatti stretti definita dal
Ministero della Salute ai soli conviventi nella stessa abitazione. I soggetti conviventi asintomatici vengono isolati senza indagare sulla loro reale negatività. Si è verificato in
diversi casi la grave omissione del tracciamento di contatti stretti (colleghi di lavoro, parenti che
frequentano abitualmente il domicilio) anche laddove venivano esplicitamente comunicati dall’utente già risultato positivo con test diagnostico di tampone molecolare. Il Dipartimento di Prevenzione non ritiene necessario il tracciamento di bambini di età scolare (scuola materna e asili nido) sostenendo che la lieve sintomatologia o la totale asintomaticità dei bambini di quella
fascia di età, non costituisce motivo di preoccupazione per la loro condizione. Non vengono effettuati tamponi a bambini che frequentano asili nido o scuole materne anche in caso di conclamata positività di uno dei genitori.
Questo atteggiamento denota assoluta inadeguatezza a svolgere il ruolo intrinseco di un Dipartimento deputato alla prevenzione e, soprattutto, rischia di permettere che soggetti potenzialmente contagiati e asintomatici generino veri e propri focolai di contagio”. È questa la durissima accusa degli infermieri che puntano l’indice contro il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Siracusa.
“L’inadeguatezza nel gestire l’emergenza Covid 19, il ritardo nella tempestività delle comunicazioni con gli utenti, la difficoltà a processare velocemente un numero più elevato di tamponi sono criticità assolutamente prevedibili non più giustificabili dal fatto che questo fenomeno ci sta prendendo di sorpresa, evidenziando piuttosto gravi omissioni e superficialità da parte degli organi territoriali ed ospedalieri deputati all’attuazione di strategie a tutela della salute pubblica”, la conclusione degli Infermieri.




Insegnante positiva al covid, chiude due giorni il plesso Rubera

Chiuso precauzionalmente a partire da domani il plesso Rubera a Pachino. Due giorni di stop all’attività didattica per due giorni.
Lo ha deciso la Commissione Straordinaria d’intesa con i dirigenti dei due istituti scolastici che utilizzani il plesso, il Silvio Pellico e il Brancati. Una docente è risultata positiva al recente drive in dei tamponi effettuato a Pachino. Il molecolare ha confermato il contagio.
“Si tratta di una decisione assunta nell’esclusivo interesse di tutelare la salute pubblica, specie le fasce più deboli”, spiega la Commissione in una nota. “La diffusione del virus dipende molto dai nostri comportamenti quotidiani”, si legge ancora nel messaggio rivolto alla popolazione.




Revocato il divieto di dimora, Giuseppe Carta riprende le funzioni di sindaco di Melilli

Riprende le funzioni di sindaco, a Melilli, Giuseppe Carta. Revocata dal tribunale di Siracusa la misura cautelare cui era sottoposto. Non vige più a suo carico il divieto di dimora a Melilli e quindi può tornare alla guida dell’amminisitrazione melillese.
Atteso nella giornata di domani il provvedimento della Prefettura di Siracusa con cui verrà revocata la precedente sospensione, prevista secondo la legge Severino.
Con un post sui social, lo stesso Carta non ha nascosto la sua soddisfazione.”Adesso è arrivato il momento di andare avanti, lo devo alla mia gente, alla mia famiglia, alla mia città. Torno a Melilli, ritorno a casa, un’altra volta al mio posto”.




Maltrattamenti in famiglia, arrestato dai Carabinieri un 47enne

Arresto in flagranza di reato per un 47enne catanese già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.
I Carabinieri, a seguito di segnalazione telefonica giunta al numero unico 112, sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, che in evidente stato di ebrezza stava ancora inveendo contro la convivente.
L’intervento dei Carabinieri ha di fatto posto fine alla lite, durante la quale l’uomo, per futili motivi, avrebbe percosso la malcapitata, minacciandola di morte.
Riportata la situazione alla calma, i Carabinieri hanno appreso dalla donna che quello appena avvenuto non era che l’ultimo di una lunga serie di episodi, tutti caratterizzati da violenze domestiche e minacce. In passato l’uomo, per vincere la resistenza della donna a farlo entrare in casa, avrebbe anche forzato la porta d’ingresso colpendola con una bombola del gas, a mo’ di ariete.
Vista la pericolosità dell’uomo, i militari lo hanno arrestato e portato via dall’abitazione, conducendolo presso la Casa Circondariale di Siracusa Cavadonna dove è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




Coronavirus, il bollettino: 1.838 nuovi positivi in Sicilia, +126 in provincia di Siracusa

Sono 1.838 i nuovi positivi in Sicilia nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino del Ministero della Salute. Sono 31 i pazienti ricoverati oggi per covid negli ospedali dell’Isola. Il dato dei ricoveri comprende anche le terapie intensive che, nello specifico, oggi non vede alcun incremento rispetto a ieri. Il dato dei guariti è pari a 310 persone. Quarantatre i decessi. I tamponi molecolari processati sono stati 9.836.
In provincia di Siracusa tornano a crescere i contagi dopo giornate dai numeri contenuti: sono stati 126 nelle ultime 24 ore.
Questo il report dei contagi nelle province: 107 Agrigento, 70 Caltanissetta, 625 Catania, 55 Enna, 145 Messina, 583 Palermo, 56 Ragusa, 71 Trapani.




Drive in dei tamponi rapidi ad Avola, Lentini e Pachino: 2.106 test, 22 positivi

Continua in provincia di Siracusa la campagna di screening per Covid 19 sulla popolazione scolastica, promossa dall’assessorato regionale della Salute con Anci Sicilia. Oggi il programma ha riguardato i comuni di Pachino, Portopalo, Avola e Lentini dove complessivamente sono stati eseguiti 2.106 tamponi rapidi rinofaringei a studenti, i loro familiari, personale docente e non docente delle scuole medie inferiori e superiori.
Complessivamente 22 sono risultati positivi e si è proceduto immediatamente all’esecuzione del tampone molecolare, come previsto dai protocolli.
A Lentini, nell’area del Polivalente con il metodo drive in sono stati eseguiti 600 tamponi rapidi di cui 2 sono risultati positivi; ad Avola, nel piazzale dell’istituto Ettore Maiorana sono stati eseguiti 864 tamponi, di cui 14 hanno dato esito positivo; per gli studenti di Pachino/Portopalo il drive point è stato organizzato nell’area della struttura sanitaria di Pachino, in via Quasimodo, e sono stati eseguiti 642 tamponi di cui 6 hanno dato positività. Il programma, organizzato dall’Asp di Siracusa in collaborazione con i sindaci e i dirigenti scolastici, ha visto impegnato personale del Dipartimento di Prevenzione Medico, dei Distretti sanitari di Siracusa, Lentini e Noto, Croce Rossa, Protezione civile, Polizia municipale.
Domani, 22 novembre, il programma prosegue per una seconda giornata a Lentini, sempre nell’area del Polivalente e a Francofonte dalle ore 9 alle 17 nel piazzale dello Stadio Comunale.
Si ricorda che è possibile prenotarsi per essere sottoposti a tampone rapido nei comuni in cui è organizzata l’iniziativa con il metodo drive in accedendo alla piattaforma on line www.siciliacoronavirus.it attivata per semplificare la procedura.




Il crollo nella scuola di Cassibile: "inaccettabile, c'è chi deve chiedere scusa"

“E’ inaccettabile ciò che si è verificato a Cassibile”. Il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, insieme al responsabie della Flc, Paolo Italia, commentano così quanto accaduto all’interno del plesso della scuola di via Nazionale. “Non possiamo attendere che i soffitti delle scuole crollino senza che vi siano degli accertamenti risolutivi che garantiscano la sicurezza di tutti gli edifici scolastici. Ancor più grave se questo avviene dopo le verifiche dell’amministrazione comunale che, in seguito alle segnalazioni del dirigente scolastico, ha effettuato interventi parziali e non risolutivi.
E ora di cambiare passo. Non bisogna mai compromettere o rischiare di compromettere la vita dei bambini, degli insegnanti, del personale Ata e dei genitori. Dentro gli edifici scolastici di Siracusa i recenti lavori effettuati, grazie alle somme stanziate dal ministero dell’istruzione per gli adeguamenti Covid, non sono stati sufficienti per garantire la sicurezza. Si trovino altre risorse, anche in altri capitoli”, chiede il sindacato.
“Quello accaduto a Cassibile è un evento increscioso e allo stesso tempo fortunato, solo perché il cedimento è avvenuto di notte. È se tale crollo fosse accaduto di giorno? Nella migliore delle ipotesi certamente vi sarebbero stati dei feriti. Perchè all’indomani di un fatto così grave nessuno si espone pubblicamente e spiega ciò che è successo? I fatti accaduti nella scuola di Cassibile meritano un approfondimento. Perchè i lavori completati poche settimane prima in un edificio che ha oltre 70 anni non sono bastati ad evitare il crollo del soffitto? Non possiamo permetterci tutto questo ed è doveroso da parte dell’amministrazione locale provvedere seriamente alla messa in sicurezza di tutte le scuole aretusee”.




VIDEO. Carrellati della differenziata svuotati in un'unica vasca: "Colpa di chi li usa come cassonetti"

Il video è stato girato un paio di giorni fa, nel cuore di Ortigia. La rabbia di chi lo ha realizzato, inizialmente indirizzata nei confronti dell’operatore incaricato della raccolta. Le immagini mostrano l’operaio della ditta svuotare nello stesso mezzo, senza alcuna differenziazione, i rifiuti contenuti nei carrellati, teoricamente ognuno destinato ad una tipologia specifica di rifiuti. Una scena che non ha tardato a destare scandalo e anche ira tra i cittadini, che hanno iniziato a chiedersi che senso abbia impegnarsi nella differenziata se alla fine tutti i rifiuti vengono trattati alla stessa maniera. Ed invece, su questo episodio, emerge una spiegazione differente, ma che provoca ugualmente fastidio, anche se a un’indirizzo diverso. Secondo quanto appurato dall’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri, infatti, i carrellati in questione sono quelli assegnati ad un bar, che tuttavia non è attualmente in attività. Bar chiuso, rifiuti non prodotti dall’esercizio pubblico in questione. “A questo punto è fin troppo evidente- spiega Buccheri- che qualcuno fa un uso improprio di quei carrellati, gettandovi all’interno rifiuti senza alcun tipo di selezione. Questo, del resto, emerge chiaramente da un’osservazione attenta del video e del contenuto degli stessi carrellati. Un esempio lampante è quello del carrellato del vetro. C’è tutto, fuorchè vetro”. Un’azione illecita, dunque, ma che viene compiuta da cittadini o operatori commerciali della zona (come emergerebbe da alcune tipologie di rifiuti rinvenuti all’interno). “L’operatore- spiega Buccheri- non ha altra scelta che mettere tutto insieme. Il problema si ripropone da un po’. Stiamo lavorando alla soluzione”.