Coronavirus, il bollettino: 1.634 nuovi positivi in Sicilia, +25 in provincia di Siracusa

Sono 1.634 i nuovi positivi in Sicilia, nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Gli attuali positivi diventano così 34.756. Negli ospedali ci sono 1.634 persone ricoverate con sintomi, di queste 242 sono in terapia intensiva. In isolamento domiciliare 32.977 persone. Registrati altri 43 decessi.
Per la provincia di Siracusa, dati in ulteriore miglioramento. nelle ultime 24 ore rilevati appena 25 nuovi contagi. Sembra prendere corpo, questa settimana, un abbozzo di trend in discesa, con il numero degli attuali positivi in calo. Alta la soglia di attenzione, alla luce della pressione sulle strutture sanitarie siracusane.
Quanto alle altre province, questi i dati: 89 a Trapani, 574 a Palermo, 82 ad Agrigento, 109 a Ragusa, 102 a Enna, 63 a Caltanissetta, 404 a Catania e 186 a Messina.




VIDEO. Negozi chiusi e no asporto la domenica, non piace l'ordinanza regionale: "follia"

A sentire i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, la nuova ordinanza regionale che chiude i negozi e le attività commerciale la domenica e nei festivi è “un fulmine a ciel sereno”. Unanime è, ad esempio, il giudizio di Cna e Confcommercio Siracusa.
“Non si capisce per quale motivo sia stato assunto un simile provvedimento, quali sono i nuovi dati che giustificano tanta violenza verso gli esercizi commerciali?”, si domanda il direttore di Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri.
Su tutti c’è, poi, il tema sull’asporto: “vietandolo, si colpisce un intero settore, ed è un errore”, spiega per Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli. “Lo abbiamo fatto presente al presidente Musumeci, oggi nel siracusano. Una nostra delegazione ha chiesto che ci sia una deroga per l’asporto. Non è banale, non è una cosa di secondo ordine. E’ una esigenza. Domicilio non lo possono far tutti”.

foto dal web




Siracusa. Posti letto occupati al covid center, "mio zio per 24 ore su una sedia"

“Grazie a Dio adesso ho un letto”. Con queste parole un siracusano di 60 anni ha salutato l’avvenuto ricovero al covid center del Trigona di Noto. Ma non è stata cosa semplice, nonostante i sintomi. Quella di seguito è la sua storia, raccontata dai familiari che lo hanno seguito costantemente via social e telefono. Per privacy, ometteremo di riportare le sue generalità.
A raccontare l’odissea passata sono i familiari, visibilmente contrariati dall’accaduto. Tutto ha inizio lo scorso mercoledì mattina, quando l’uomo viene ricoverato in ospedale a Siracusa: respira male, ha bisogno dell’ossigeno, la tac rivela una polmonite. Sono passate da poco le 12. Pochi i dubbi sulla diagnosi, confermata da tampone: positivo al covid.
Ma nell’ospedale di Siracusa, sotto pressione covid da giorni, non ci sono posti letto disponibili. “E allora lo hanno tenuto su di una sedia imbottita fino al tardo pomeriggio di giovedì”, raccontano i suoi familiari. Un confort limitato (“senza neanche una coperta”, lamentano) per un paziente con polmonite e difficoltà respiratorie.
Avrebbe chiaramente bisogno di un letto. E lo si è trovato a Noto, oltre 24 ore dopo l’ingresso in reparto a Siracusa. “Il medico che lo ha preso in cura al covid center del Trigona lo ha trovato sotto stress, nervoso. C’è stato persino bisogno di un calmante per aiutarlo a rilassarsi dopo l’incredibile vicenda. I medici fanno tutto quello che è nelle loro possibilità, lo capiamo. Ma è la nostra sanità che fa pena”, si sfogano i parenti del 60enne.
Per meglio definire i contorni della vicenda, abbiamo contattato il covid center dell’Umberto I di Siracusa. Con la consueta educazione ci è stato detto che preferiscono non commentare vicende dei singoli e lamentele dei familiari, preferendo piuttosto concentrarsi sulle terapie in corso e sugli attuali soggetti ricoverati. Una posizione comprensibile e che conferma come sia sempre febbrile l’attività nei reparti di Malattie Infettive e Pneumologia allestiti nel padiglione nord dell’Umberto I.




Drive in dei tamponi a Noto e Carlentini: 949 test eseguiti, 2 positivi

Sono stati complessivamente 949 i tamponi rapidi rinofaringei per Covid-19 eseguiti oggi a Noto e a Carlentini, con il risultato di 2 positivi (a Noto) sottoposti immediatamente a tampone molecolare. Altra giornata della campagna di screening sulla popolazione scolastica promossa dall’Assessorato regionale della Salute d’intesa con Anci Sicilia.
A Noto, il drive in si è svolto al Lungomare del Lido ed ha visto impegnati operatori sanitari del Distretto di Noto, Usca, Dipartimento di Prevenzione Medico dell’Asp di Siracusa, della Croce Rossa italiana, ad eseguire 638 tamponi rinofaringei rapidi a studenti, familiari personale docente e ATA delle scuole medie inferiori e superiori.
A Carlentini, dalle 9 alle 17 sono stati eseguiti dal personale sanitario del Distretto di Lentini, del Dipartimento di Prevenzione e della Sanità penitenziaria del Distretto di Siracusa 311 tamponi rapidi risultati tutti negativi.
Il programma è stato organizzato dall’Asp di Siracusa con la proficua collaborazione dei sindaci e dei dirigenti scolastici. Al buon esito dei drive in ha contribuito anche personale della Protezione civile locale e della Polizia Municipale.
Sabato 21 novembre dalle ore 9 alle 16 sarà la volta di Lentini nell’area del Polivalente, Pachino e Portopalo nell’area esterna alla struttura sanitaria di Pachino in via Quasimodo 1 e Avola nel piazzale dell’Istituto Ettore Maiorana; domenica si ripete a Lentini e appuntamento anche a Francofonte in piazzale Stadio comunale.
L’Asp ricorda che è possibile prenotarsi per essere sottoposti a tampone rapido nei comuni della propria residenza in cui è organizzata l’iniziativa con il metodo Drive in accedendo alla piattaforma on line www.siciliacoronavirus.it attivata per semplificare la procedura. Infatti, una volta fatto l’accesso al portale sarà sufficiente cliccare sul bottone “tampone rapido Covid19” e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma indicherà la fascia oraria che verrà generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite.




VIDEO. Anche a Siracusa è possibile donare plasma iperimmune per curare il covid

Si parla molto in questi giorni di plasma iperimmune anche in Sicilia, per la cura del covid. Il centro trasfusionale dell’Umberto I di Siracusa è pronto. Il primario, Dario Genovese, spiega a SiracusaOggi.it chi può donare il plasma iperimmune e come può essere utilizzato, in collaborazione con i reparti covid del padiglione nord dell’ospedale siracusano e le associazioni come Avis e Fratres.




Tamponi in carcere ad Augusta, la replica dell'Asp: "nessun ritardo, screening a tappeto"

“L’Asp di Siracusa, di concerto con la direzione del Carcere di Augusta e con il coordinatore dell’Area sanitaria CR Augusta, si è prontamente premurata di disporre l’esecuzione dei tamponi rapidi ai soggetti venuti a contatto con gli agenti positivi. Nei giorni scorsi, inoltre, si è provveduto all’esecuzione dei tamponi a tappeto a tutto il personale di Polizia Penitenziaria, a tutti i detenuti e al personale afferente alla casa di reclusione di Augusta. Tale screening di massa è stato effettuato secondo un calendario stabilito dalla Direzione dell’Istituto e non ha risentito di alcun ritardo”. Il direttore dell’Unità operativa Sanita penitenziaria dell’Asp di Siracusa, Antonino Micale, risponde così al presunto ritardo lamentato dal sindacato Sippe dopo un nuovo caso di agente risultato positivo al covid.
La notizia di un terzo contagio tra gli agenti in servizio ad Augusta, aveva portato il dirigente nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria, a parlare di “brusco rallentamento perchè non c’è personale infermieristico sufficiente”. Una circostanza ora smentita con le spiegazioni del caso dal direttore Micale.




Siracusa. Raccolta dell'organico, confermato calendario emergenza fino al 28 novembre

Prorogato il calendario di emergenza per la raccolta dell’organico a Siracusa. Ormai noti i problemi relativi alla quantità di rifiuto che può essere conferita nell’apposita piattaforma, difficilmente la situazione migliorerà prima della fine dell’anno.
Confermati i due turni di raccolta settimanali anzichè tre, anche dal 23 al 28 novembre. Confermata anche la divisione in zone del capoluogo, con alcune differenze.
Nel dettaglio, il calendario provvisorio prevede per lunedì la raccolta dell’organico in Ortigia, zona Umbertina, Grottasanta, Neapoli, Tiche, Epipoli, Belvedere, Cassibile, Tivoli, Case sparse Floridia, Muraglia di Mele.
Mercoledì turno di raccolta in Ortigia, zona Umbertina, Akradina, Santa Lucia, Tiche, Belvedere, Case sparse Ippodromo e Zone marine.
Venerdì, infine, toccherà a Grottasanta, Neapolis, ancora Akradina e Santa Lucia, Epipoli, Cassibile, Tivoli, Case sparse Floridia, Muraglia di Mele, Case Sparse Ippodromo, Zone marine.




Moria di pesci nel golfo di Augusta, interrogazione al Ministro dell'Ambiente

Il parlamentare siracusano, Paolo Ficara (M5s) ha presentato una interrogazione urgente al Ministero dell’Ambiente dopo la moria di pesci e granchi nel golfo di Augusta, nei pressi di Thapos (Priolo). Le immagini riprese da alcuni pescatori mostrano la portata di un evento anomalo, per il quale sono in corso precise indagini.
“La moria di pesci nel tratto di costa antistante Augusta e Priolo Gargallo non è, purtroppo, un fenomeno del tutto nuovo in questa zona della provincia di Siracusa. Già nel gennaio 2011 era stata riscontrata un’anomala moria di granchi nel mare di Priolo Gargallo, nei pressi della centrale termoelettrica Enel”, ricorda Ficara che ha chiesto al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di “accertare le cause dell’evento, in modo da escludere ogni possibile associazione con il presunto sversamento di idrocarburi segnalato alla Guardia Costiera di Siracusa pochi giorni prima”.
Anche il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) sta seguendo con attenzione l’evoluzione della vicenda. E per fare in modo che non si abbassi la guardia, ha presentato anche un esposto in Procura a Siracusa. Il deputato regionale pentastellato aveva in precedenza fatto partire l’allarme per il presunto sversamento di idrocarburi in mare dello scorso 12 novembre, episodio precedente alla moria di pesci. Ha contattato Capitaneria di Porto, Arpa e Polizia Municipale di Melilli, segnalando lo sversamento di sostanze la cui natura è ancora da accertare, ma che coloravano di nero l’acqua proveniente dal Canale Alpina, nei pressi del pontile ASI, all’interno della rada di Santa Panagia. “Con il mio esposto chiedo se esiste una qualche relazione fra l’evento di giovedì 12, ovvero l’acqua nera uscita dal canale Alpina, e gli eventi di sabato 14 e domenica 15, rispettivamente pesci morti e granchi morti. Oltre a questo, chiedo di essere informato delle risultanze delle analisi dei campioni prelevati, prelievi ai quali ho personalmente assistito”, spiega Pasqua.




Tamponi per i lavoratori della zona industriale in fermata, ci pensano le Usca-I

Siglata l’intesa per garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati nella fermata di Isab-Lukoil, nella zona industriale siracusana, e per prevenire la diffusione del virus con screening epidemiologici e test sierologici.
Il protocollo, che si richiama a quello già siglato dagli imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa con i sindacati di categoria, prevede un presidio sanitario permanente con l’istituzione di una Usca-I (unità speciale di continuità assistenziale industriale) all’interno del sito Isab-Lukoil, con un medico, un infermiere, un operatore socio-sanitario (tutti con opportuni equipaggiamenti protettivi), con un sistema turnante, per intercettare possibili casi e sintomi sospetti. Verranno effettuati test sierologici e assicurata la prevenzione di potenziali casi di contagio. Il presidio sarà operativo fino al 31 gennaio 2021, ma suscettibile di ulteriore proroga.
“Saluto con grande piacere l’apertura della Usca-I – dice Diego Bivona, Presidente di Confindustria Siracusa – per la sensibilità delle Istituzioni Sanitarie nei confronti delle aziende del nostro polo industriale con l’auspicio che possa dare avvio ad un presidio permanente che prosegua nell’opera di prevenzione e assistenza per tutte le aziende dell’area industriale ove insistono migliaia di lavoratori”.




Siracusa. Stop alla fiera della domenica in piazza Santa Lucia, effetto dell'ordinanza regionale

Con la nuova ordinanza regionale scatta da questa domenica anche lo stop ai mercati rionali. E questo significa che a Siracusa entra in stand-by l’appuntamento con la fiera di piazza Santa Lucia che si svolge proprio la domenica, alla Borgata. Il provvedimento regionale chiude tutto la domenica e nei festivi e questo significa che non si potrà neanche operare la divisione tra settore alimentare e non alimentare perchè si chiude e basta. L’ordinanza ha vigore fino al 3 dicembre, a meno di proroghe o correttivi regionali.
Per cercare di venire incontro ai venditori ambulanti, in piena crisi con mercati e fiere settimanali sospese in quasi tutta la provincia anche durante la settimana, il Comune di Siracusa sta pensando ad un protocollo d’intesa per consentire quanto meno la fiera del mercoledì, con spazi ridotti e controlli aumentati ai varchi e tra le bancarelle. Insieme ai sindacati, il settore attività produttive ha predisposto un protocollo che deve ora essere esaminato e validato. Le posizioni in giunta non sarebbero però unanimo e, pur comprendendo la difficoltà degli ambulanti, si tende a considerare prioritaria la linea di zero rischio assembramenti e quindi niente concessioni o deroghe alle regole attualmente vigenti.

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