Siracusa. Si è spento Nuccio Castagnino, fu consigliere, assessore e presidente Aias

Lutto nel mondo della politica. Si è spento nella notte Albino (Nuccio) Castagnino,  esponente della Dc, per due volte consigliere comunale negli anni ’90 e assessore alle Politiche Sociali. Castagnino, 71 anni, fu anche presidente dell’Aias. Dedicò il suo impegno alla città, in un momento di cambiamenti importanti. Colpito da poliomielite all’età di 8 anni, si occupò sempre dei più deboli.  I funerali si terranno domani nella parrocchia del Sacro Cuore (orario ancora da comunicare).




Covid, Cassibile chiede report specifici: "Necessario, siamo a 15 km dalla città"

“Cassibile dovrebbe poter avere un resoconto specifico dell’andamento dei contagi da Covid-19”. Il circolo Implatini di Fratelli d’Italia, tramite l’ex presidente della circoscrizione, Paolo Romano, si rivolge all’Asp, al prefetto, Giusi Scaduto, al sindaco, Francesco Italia. “In questi giorni- spiega Romano. molti cittadini, ci chiedono quanti positivi ci sono attualmente a Cassibile Fontane Bianche. Si sa cosa succede a Siracusa, cosa a Floridia, Avola, mentre non si sa nulla di Cassibile e Fontane Bianche, nonostante siano distanti 15 chilometri da Siracusa e non si può, pertanto, considerarli semplicemente dei quartieri”. Preoccupazione nella frazione, viste le indiscrezioni che circolano, non confermate da dati ufficiali. La richiesta è quella di poter avere “ogni giorno dati sull’andamento dei contagi in questa fetta del territorio, i cui cittadini hanno il diritto di sapere come stanno le cose nel luogo in cui risiedono”. Un problema analogo si pone anche per Belvedere. I cittadini hanno la “sensazione” che ci sia una situazione preoccupante. Nulla, tuttavia, che possa essere confermato da numeri certi.




Covid-19, plasma iperimmune per guarire: nessun centro raccolta a Siracusa?

E’ iniziata da qualche ora, in Sicilia, con una partecipazione significativa, secondo i primi dati, la raccolta di plasma iperimmune. E’ quello dei volontari che, dopo aver superato il Covid-19, donano il loro plasma per poter agevolare la guarigione di altri pazienti. Nella regione, otto centri sono attivi. L’ospedale Garibaldi di  Catania avrebbe già lavorato per fornire sacche richieste dall’Asp di Siracusa. Nel primo elenco disponibile, non viene, infatti, citata Siracusa tra le province coinvolte. Figurano con certezza i centri  trasfusionali dei policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e gli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania,  autorizzati dall’assessorato alla Salute alla fine della scorsa primavera. In “zona Cesarini” si è aggiunto, poi,  il Centro Trasfusionale di Agrigento. Questo passaggio, in altre regioni italiane è stato consumato già durante la prima ondata.  La donazione è volontaria. Ognuna delle strutture individuate indica le modalità per proporre la donazione del proprio plasma, dimostrando, naturalmente, di averne i requisiti.

Il direttore del Centro Trasfusionale di Siracusa, Dario Genovese spiega  che “la raccolta del plasma iperimmune è disciplinata dal Centro Regionale Sangue e soggetta alle normative che regolano la donazione del sangue e del plasma. Solo nei casi particolarmente gravi e complessi, che non possano essere trattati diversamente, con farmaci di comprovata efficace si ricorre a questa soluzione”. Genovese parla anche di un test per individuare nel circolo sanguigno degli anticorpi neutralizzanti. Nel sangue del donatore devono anche essere effettuate ricerche per altri virus patogeni con test di amplificazione degli acidi nucleici, oltre a quelli previsti dalla vigente normativa”. Il riferimento è, in particolare, ai virus dell’aids, delle epatiti B e C e dell’epatite E, oltre al Prvovirus B19. Fin qui gli aspetti tecnici. Nessuna notizia precisa ancora, invece, sulla possibilità di raccogliere il plasma iperimmune nelle strutture della provincia di Siracusa.




Augusta. Cambio al vertice di Confcommercio: nuovi obiettivi e proposte al Comune

Nuovo direttivo ed una nuova proposta per il Comune di Augusta. Confcommercio ha rinnovato il proprio direttivo territoriale. Ieri, incontro con il sindaco, Giuseppe Di Mare e l’assessore allo Sviluppo Economico, Tania Patania.  A ricoprire il ruolo di coordinatore per la città è adesso  l’imprenditrice del settore abbigliamento, Elvira Cappelleri, eletta Presidente su proposta del Consiglio Direttivo e con pieni voti dei rappresentanti provinciali. Ad affiancarla nel compito di referente dell’associazione per il territorio augustano Nella Cannata, vice presidente, Maria Luisa Di Gaetano, Antonella Pugliares e Maria Interlandi, componenti del Consiglio Direttivo.

Il programma di Confcommercio ad Augusta parte dalla richiesta di rivitalizzare il cuore commerciale. Il sindaco si è dichiarato disponibile a dialogare . Si deve ripartire, per l’associazione, dalla formazione, “per migliorare le prestazioni ed accrescere le competenze delle attività commerciali che sono pronte a candidarsi a raccogliere le sfide del futuro, in questo momento sempre più minato dalle difficoltà che la crisi Covid sta imponendo”. Ma l’obiettivo più ambizioso è quello di costituire un Duc, “distretto urbano commerciale” della provincia , inteso come area territoriale omogenea e gruppo di persone, istituzioni e aziende, uniti per la riqualificazione del commercio e dei servizi al cittadino.




Smonta scooter rubato: "L'ho comprato da un conoscente", 18enne denunciato

E’ stato sorpreso dalla polizia nei pressi della propria abitazione, mentre era intento a smontare uno scooter Honda SH risultato rubato. Gli agenti del commissariato di Avola hanno denunciato un giovane di 18. Alle richieste di spiegazioni da parte dei poliziotti, il giovane avrebbe risposto di aver acquistato il veicolo da un conoscente ad un costo di 150 euro.




Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 1.461 nuovi positivi, +79 in provincia di Siracusa

Sono 1.461 i nuovi positivi in Sicilia, rilevati nelle ultime 24 ore. Diventano così 29.765 gli attuali positivi nell’isola. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute. Per 32 persone è stato necessario il ricorso al ricovero in ospedale. In totale sono 1.725 le persone nei covid center siciliani. Sono stati 7 i nuovi ingressi in terapia intensiva, rispetto ad ieri. Sono 224 i posti di terapia intensiva “occupati” da casi di covid. Il dato dei guariti è pari a 467 persone. Trentasei i decessi. I tamponi molecolari processati sono stati 8151.
In provincia di Siracusa registrati 79 nuovi contagi. Quanto alle altre province: Agrigento 26, Caltanissetta 79, Catania 328, Enna 49, Messina 110, Palermo 445, Ragusa 218, Trapani 127.




Covid: altra vittima a Francofonte, il sindaco chiude le scuole fino al 30 novembre

Il covid miete un’altra vittima a Francofonte. A tre giorni di distanza dal precedente decesso, la cittadina siracusana piange una seconda morte. “E’ una notizia dolorosa che mai avremmo voluto dare, una vera e propria tragedia che travolge tutti perchè Francofonte perde un altro cittadino a causa del covid. Il Sindaco, anche a nome dell’amministrazione e della cittadinanza, si stringe al dolore dei familiari ai quali rivolge un simbolico abbraccio”, si legge sulla pagina facebook del Comune di Francofonte.
Nelle ore scorse, il sindaco Lentini aveva disposto la sospensione cautelativa delle attività didattiche in presenza della scuola materna, primaria e secondaria di I grado del Comprensivo “Dante Alighieri” e della scuola materna comunale “Regina Elena”. “La salute dei piccoli studenti francofontesi prima di tutto”, ha spiegato. Scuole chiuse fino alla fine del mese. Lo scopo è quello di permettere una minore diffusione del virus all’interno della popolazione scolastica e permettere il recupero delle attività di tracciamento.
“Considerando l’evolversi della situazione epidemiologica e il conseguente incremento dei casi anche nel nostro paese, diventa necessario assumere ogni misura di contrasto e di contenimento del virus”, spiega ancora il sindaco.

foto dal web




Troppi assembramenti e zero mascherine, linea dura: divieto di sosta e fermata a San Focà

Per evitare il continuo formarsi di assembramenti, in particolare di giovani e giovanissimi, il Comune di Priolo Gargallo ha disposto il divieto di sosta e fermata a San Focà. Per farla breve, non si può “ciondolare” lungo quei viali, senza una meta o solo per il piacere di stare a zonzo. Il provvedimento, spiegano fonti municipali della cittadina siracusana, si è reso necessario dopo che nel pomeriggio di ieri è dovuta intervenire la Polizia, insieme ad agenti della Municipale, per riportare ordine a San Focà, preso d’assalto da decine di gruppi di ragazzi, con poco o nullo rispetto per le attuali prescrizioni sanitarie. Niente mascherina, niente distanziamento. Purtroppo, anche poca educazione nel rapportarsi con le forze dell’ordine, rivelano alcuni testimoni oculari.




"Sospetti positivi a scuola ma l'Asp non fa i tamponi": la paura delle mamme di Belvedere

“Una situazione secondo noi fuori controllo, che ci tiene nell’ansia, per i nostri figli e per le nostre famiglie”. I genitori dell’istituto comprensivo di Belvedere sono pronti a protestare. “Diversi bambini e familiari si sono sottoposti, per svariate ragioni, a tamponi a pagamento, risultando positivi- spiega una mamma- Passano i giorni e l’Asp continua a non chiamarli per effettuare i tamponi molecolari necessari per avere la conferma dei casi e poter adottare eventuali misure. Questi ritardi- osservano le mamme- si traducono nell’impossibilità di proteggerci. La classe non può essere posta in quarantena, perchè la dirigente scolastica agisce secondo indicazioni dell’azienda sanitaria provinciale; non è possibile tenere a lungo i bambini a casa, perchè si tratta di assenze, che vanno poi giustificate. Continuare normalmente le lezioni, invece, significa consentire al virus di continuare il proprio percorso di contagi. Un cane che si morde la coda- protestano le mamme- e noi ci sentiamo impotenti, arrabbiati, seriamente preoccupati”. I rappresentanti di classe ipotizzano una protesta eclatante, con  la richiesta al sindaco, Francesco Italia di un intervento di forte pressing. L’idea sarebbe quella di un sit-in.

L’ex presidente della Circoscrizione, Enzo Pantano non sembra stupito dalle parole dei genitori degli alunni della scuola. “Ritengo sia lo specchio di quanto sta accadendo in tutto il territorio- commenta- Non è una situazione esclusivamente legata a Belvedere. Che l’Asp purtroppo abbia tempi lunghi, a volte davvero troppo, è un dato che emerge da più parti e non è di certo un dato che ci lascia tranquilli”.




Rifiuti, il problema è serio: organico-indifferenziata, serve piano di emergenza

Servirà un calendario di emergenza per riuscire a contenere il problema rifiuti legato alla frazione dell’organico. Spazi contingentanti in piattaforma ed il Comune di Siracusa ha dovuto, giocoforza, “sacrificare” la raccolta in diversi quartieri.
Il problema parte da lontano e certo sta nella lentezza con cui la Regione sta affrontando il necessario cambiamento nel sistema della gestione dei rifiuti. Ritardo amplificato dall’assenza, in provincia di Siracusa, di utili piattaforme di conferimento per l’organico, ad esempio. C’è un progetto su Melilli che attende le autorizzazioni del caso. Ma per il resto null’altro. E forse l’emergenza dovrebbe convincere Palazzo Vermexio a mettere in piedi un percorso burocratico-amministrativo che nel giro di pochi anni possa “blindare” la situazione rifiuti del capoluogo e di qualche comune vicino. Le piattaforme possono, infatti, essere pubbliche. magari in consorzio con altri comuni vicini.
Intanto, da oggi raccolta ridotta. Ferma addirittura ad Akradina, Santa Lucia, nelle contrade marinare e nelle cosiddette case sparse. Il Comune sta lavorando ad un nuovo calendario: si potrebbe tornare alla differenziazione per quartiere, con la riduzione dei turni di organico dai 3 attuali a 2, fi no alla fine dell’anno. Ma dall’altro lato, ciò comporterebbe l’aumento della quantità di indifferenziato prodotto, con la discarica di Lentini già sotto pressione dopo la chiusura dell’impianto di Alcamo. Insomma, non sembra se ne possa venire fuori in fretta. L’alternativa – costosa – è l’invio fuori regione dei rifiuti. La termovalorizzazione non è ancora una vera opzione per la politica regionale.
E così, a Siracusa non resta che avviare la ricerca di una nuova piattaforma di conferimento per l’organico, non importa quanto distante. I costi, però, aumentano con l’aumentare dei chilometri. Ed i benefici che la differenziata doveva produrre per le tasche dei siracusani vengono così bruciati. Di riduzioni della tassa neanche a parlarne. A pochi giorni dalla rata a saldo della Tari, i contribuenti aretusei tornano a masticare amaro. “Anche noi siamo vittime di questa situazione”, dice l’assessore all’igiene urbana, Andrea Buccheri, alla spasmodica ricerca di una soluzione.

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