Per sfuggire all'arresto, si nasconde nel frigorifero: i Carabinieri lo trovano "infreddolito"

Per sfuggire all’arresto, si è nascosto all’interno dello spazioso frigorifero di casa. Ma non è bastato per ingannare i Carabinieri di Noto che lo hanno trovato al termine di una perquisizione domiciliare. Infreddolito, l’uomo era rannicchiato dentro il frigo.
I carabinieri hanno così potuto dare corso al provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, arrestando il 49enne Francesco Fiaschè, appartenente all’etnia seminomade dei “caminanti”.
I militari hanno circondato l’abitazione dell’uomo, già noto per i suoi numerosi precedenti penali, in modo da assicurarsi che non si desse alla fuga. A “tradirlo”, il nervosismo mostrato dai conviventi.
Condotto presso la Casa Circondariale di Catania, dovrà scontare una pena complessiva di 3 anni e 10 mesi come cumulo pene di 3 distinte sentenze a suo carico, per reati che vanno dal possesso di armi alla rapina, dal furto aggravato alla truffa, emesse dai Tribunali di Siracusa e Messina.




Due cannoni in ferro affidati da MariSicilia al Museo della Piazzaforte di Augusta

(cs) Questa mattina il comandante marittimo Sicilia contrammiraglio Andrea Cottini, alla presenza del sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha affidato al direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta, Antonello Forestiere, due colubrine (cannoni in ferro) del XVII secolo.
Scoperte nel 2008 da due subacquei sportivi nelle acque antistanti lo Sbarcatore dei turchi vicino al Faro Santa Croce (Augusta), sono stati sottoposti all’attenzione della Sovrintendenza del Mare della Regione Sicilia, che ha coordinando congiuntamente al Comando Marittimo Sicilia l’attività di recupero, restauro e successiva conservazione.
Il Recupero delle colubrine avvenuto nel maggio del 2015 è stato realizzato dal Nucleo S.D.A.I. (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta, con il coordinamento e l’alta vigilanza del Comando Marittimo Sicilia. Le due colubrine di lavorazione arcaica in ferro fucinato probabilmente erano utilizzate su imbarcazioni di epoca risalente al periodo della dominazione Spagnola.
Il trasferimento delle due colubrine al Museo, autorizzato dalla Sovrintendenza del Mare della Regione Sicilia, oltre a trovare la giusta collocazione delle stesse, renderà i due manufatti visibili ai visitatori del museo.
Presenti al momento della consegna il Comandante del Nucleo SDAI di Augusta, il signor Sicuso e il signor Di Mauro che nel 2008 ritrovarono durante una immersione i reperti, gli assessori Tringali e Carrabino e il signor Giamblanco in rappresentanza del locale Rotary che ha donato i supporti per le due colubrine.




Siracusa. Casi Covid in diversi uffici postali, la Cgil chiede tamponi a tutti i dipendenti

Uno screening volontario dei dipendenti di Poste Italiane per effettuare gratuitamente tamponi rapidi. La richiesta è di Alessandro Plumeri della Slc Cgil di Siracusa. Una richiesta che, in realtà, era già stata lanciata a marzo del 2020, durante la prima ondata della pandemia. Nei giorni scorsi, i casi di positivi al Covid-19 in alcuni uffici postali del territorio provinciale, ha ulteriormente acceso i riflettori sulla questione. “La seconda ondata di contagio -spiega il segretario della sigla di categoria – ha evidenziato come in questa provincia le lavoratori e i lavoratori postali (portalettere e sportellisti) sono soggetti a questa pandemia. Diversi di episodi che hanno condotto alla chiusura di uffici postali in provincia per positività al Coronavirus:  Siracusa succursale 10, Siracusa succursale 3, Augusta succursale Augusta 1, Francofonte succursale di Francofonte, Priolo succursale di Priolo e attigua sala portalettere, Pachino sala portalettere.

I lavoratori degli uffici postali in provincia sono 600. “Le maestranze entrano i contatto con tutti gli abitanti del territorio, i portalettere li incontrano a domicilio per la consegna della corrispondenza, in altri casi sono gli utenti a recarsi presso gli sportelli. Auspichiamo -conclude Plumeri- che questo ulteriore sollecito sia risolutivo per l’attuazione di quanto richiesto”.




Quattro anni fa ci lasciava Enzo Maiorca, l'omaggio dei social per la leggenda siracusana

Quattro anni fa, il 13 novembre del 2016, ci lasciava Enzo Maiorca. Il signore degli abissi aveva 85 anni, in gran parte spesi in straordinaria simbiosi con il mare. Una vita leggendaria la sua, con record su record nelle immersioni in apnea, superando quei limiti che la scienza dell’epoca reputava invalicabili per un uomo.
Tra i tanti riconoscimenti, la Medaglia d’Oro al valore atletico del Presidente della Repubblica, il Tridente d’Oro di Ustica, la Stella d’Oro al merito sportivo sempre del Coni.
Ambientalista convinto, si è sempre battuto per la difesa del mare, insieme alle figlie. Grazie al suo impegno, Sea Shephard ha lanciato la ormai famosa campagna Siracusa per la tutela del Plemmirio, difeso dalla pesca di frodo.
“C’è un volto che rimarrà sempre impresso nelle acque del mare di Siracusa: quello di Enzo Maiorca. A quattro anni dalla sua scomparsa, la città lo ricorda con affetto e profonda gratitudine”, ha scritto sui suoi canali social il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. E nelle decine di commenti, l’omaggio dei siracusani all’immortale Enzo Maiorca.
“Per conoscere davvero il mare, bisogna prima conoscere la propria anima e il proprio cuore”, è una delle tante frasi celebri di Enzo Maiorca.




Smaltimento, raccolta e trasporto illecito di rifiuti: denunce e sequestri ad Augusta

Ad Augusta, la Guardia Costiera sta conducendo serrati controlli sula filiera dei rifiuti, ed in particolare modo dei rottami ferrosi. Nelle ultime ore, hanno appurato che un esercizio commerciale ha proceduto allo smaltimento illecito di rifiuti Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche) avvalendosi di un soggetto non autorizzato, che ha poi gettato indebitamente parte di questi rifiuti in cassonetti comunali di raccolta.
Il camion utilizzato per il trasporto dei rifiuti, compresi rottami ferrosi, ed i cassonetti, sono stati sottoposti a sequestro penale.
Il titolare dell’esercizio commerciale ed il proprietario del camion sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.




Gestione del servizio idrico, l'Ati Siracusa vota all'unanimità per la forma pubblica

I sindaci della provincia di Siracusa si sono espressi all’unanimità. Riuniti ieri in assemblea Ati, hanno scelto la forma di gestione pubblica del servizio idrico integrato. Si tratta di una scelta in linea con gli indirizzi di legge e con l’esito del referendum e di un risultato che, da un lato conferma l’uniformità e trasversalità di vedute dei sindaci siracusani, dall’altro dà l’avvio ad una vera e propria rivoluzione in termini di gestione per il futuro.
L’assemblea, svolta in video conferenza, è stata seguita anche dal commissario regionale per l’aggiornamento del piano d’ambito, Giorgio Azzarello e, in qualità di uditori, da due rappresentanti del Forum siciliano delle associazioni per l’acqua e i beni comuni.
Il presidente Ati, Francesco Italia, ha subito focalizzato gli obiettivi. “Lo stato delle infrastrutture e i necessari investimenti, l’alta percentuale di dispersione idrica e la reale capacità di rendere sostenibile la nascente società consortile, sono le sfide più importanti a cui l’Ati di Siracusa sarà chiamata a dare risposta”.
Nel futuro, il servizio idrico integrato dovrà quindi essere gestito da una azienda consortile pubblica. Per Federconsumatori Sicilia, che tramite il Forum Siciliano per l’Acqua Bene Comune chiede questa scelta da anni, si tratta di un successo. “E’ la cosa migliore – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – perché da una parte tutela i diritti dei cittadini-consumatori e dall’altra è l’unica opzione realmente rispettosa della normativa regionale vigente. Adesso vigileremo affinché la società pubblica gestisca in modo efficiente l’acqua in Provincia di Siracusa e garantisca elevati livelli di qualità del servizio e costi per metro cubo ragionevoli”.
Dal Forum siciliano dei movimenti per l’acqua ed i beni comuni, espresse felicitazioni “per l’importante atto di indirizzo politico ed amministrativo che il direttivo dell’Ati, il Commissario e tutti i sindaci hanno saputo esprimere”. E poi ancora, “la scelta della gestione interamente pubblica di Siracusa, che segue quella dell’Ati di Agrigento, esprime una visione strategica che sottrae alla finalità lucrativa il bene comune per eccellenza, che guarda al futuro sostenibile ed al bene delle comunità”.




I Rotary donano 145 pulsossimetri ai medici di base di Siracusa, Noto e Palazzolo

Più di 140 pulsossimetri sono stati consegnati all’Ordine dei Medici di Siracusa dai rappresentanti del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, Noto Terra di Eloro, Palazzolo Acreide Valle dell’Anapo e Rotary Foundation. Il progetto prevede che i saturimetri siano ora distribuiti nei territori dei tre club sponsor dell’iniziativa, direttamente ai medici di base che, a loro volta, li daranno in uso temporaneo a pazienti covid paucisintomatici o a soggetti fragili a rischio, per rilevare i parametri vitali direttamente dal domicilio e in sicurezza.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Rosalia Raiata, presidente del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, Cirino Guido Bruno e Raffaele Randazzo, rispettivamente in rappresentanza del Rotary Club di Noto e del Rotary Club di Palazzolo Acreide; e poi il direttore dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu, il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Madonia, ed ancora il dottore Giovanni Barone e il dottore Riccardo Lo Monaco, presidente e segretario della FIMMG provinciale di Siracusa.
Il direttore Madonia si è complimentato col Rotary. I 145 pulsossimetri dovrebbero infatti permette di ridurre il ricorso al ricovero ospedaliero perché, sino a quando non segnala un abbassamento della saturazione di ossigeno, il paziente monitorato non ha bisogno di terapie ospedaliere.
In collegamento streaming è intervenuto anche Alfio Di Costa, governatore del distretto rotary 2110 Sicilia e Malta, che ha sottolineato come il Rotary non si fermi neanche in questi difficili momenti, dando in concreto vita alle sue finalità, intervenendo nel territorio con le proprie risorse e le alte professionalità dei suoi soci.




Siracusa. Piccolo Panda, Burti : "Vicenda aperta, servizio svolto senza alcun titolo"

Replica dell’assessore alla Tutela degli animali e fauna urbana, Cosimo Burti all’associazione che gestisce il rifugio Piccolo Panda, dissequestrato il 2 novembre scorso. Burti fa presenti alcuni aspetti di una vicenda ancora aperta. Parte dalla contestazione mossa al Comune, secondo cui l’amministrazione comunale non pagherebbe per lo svolgimento del servizio da circa 20 mesi. “Va chiarito- spiega l’assessore – che la mancata regolarizzazione amministrativa dei rapporti tra le parti è la evidente conseguenza del comportamento tenuto dall’Associazione, che ha continuato a mantenere il servizio senza alcun titolo. Ciò ha impedito all’Amministrazione di tenere una regolare gestione, non avendo potuto assumere alcun onere senza un legittimo vincolo contrattuale, come peraltro confermato dal giudice ordinario nel contenzioso civile tuttora in corso”.

Dopo un esposto-denuncia del Comune per interruzione di pubblico servizio, il canile venne posto sotto sequestro giudiziario “in quanto il gestore dell’epoca non aveva consentito un regolare passaggio di consegne a un altro soggetto individuato dal Comune con ordinanza sindacale, provocando un oggettivo turbamento della indifferibile funzione di pubblico interesse perseguita dall’Ente-ricorda Burti-  Mentre non conosciamo ancora le motivazioni tecniche del dissequestro, non ancora recapitato all’Amministrazione, appare quantomeno eccessiva la soddisfazione espressa dall’associazione ‘Amici per la natura’, che nel suo comunicato non ha dato altrettanto risalto al decreto di citazione a giudizio emanato dalla Procura della Repubblica, il 5 giugno scorso. Con esso, il pubblico ministero rinviava gli atti al tribunale penale con l’imputazione a carico del rappresentante legale di ‘Amici per la natura’ per turbativa della regolarità del servizio e occupazione indebita del canile. Sarà quindi ancora l’autorità giudiziaria, nei prossimi mesi-conclude l’assessore alla Protezione degli animali- ad esprimersi in via definitiva sulle eventuali responsabilità nella vicenda, rispetto alla quale il Comune è certamente estraneo”.




Coronavirus, il bollettino: 1.692 nuovi positivi in Sicilia, +114 in provincia di Siracusa

Sono 1.692 i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia, rilevati nelle ultime 24 ore. Di questi, 114 nuovi casi interessano la provincia di Siracusa. Tornano quindi a 3 cifre i numeri del contagio anche nel siracusano, dopo alcuni giorni di appiattimento della curva di crescita.
In Sicilia, gli attuali positivi salgono a 224.914. In ospedale, ricoverati con sintomi ci sono 1.391 persone, 205 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare 23.318 positivi. Registrati nelle ultime 24 ore purtroppo anche 40 decessi. I dati sono contenuti nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.
“Il report di oggi per la Sicilia, rilevato nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, risente inevitabilmente anche dell’azione di ricerca attiva del Coronavirus avviata in molti comuni dell’Isola attraverso i cosiddetti drive-in. Si tratta di un dato di cui teniamo sempre conto, che monitoriamo costantemente, per valutare ogni sviluppo possibile nel contrasto alla pandemia. Ai cittadini rinnoviamo ogni invito utile alla prudenza e a quei comportamenti noti ormai a tutti ed utili ad evitare il propagarsi del virus”: è la specifica sui dati odierni fornita dall’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute.




Il covid center di Noto ampliato: da 35 a 60 posti letto. Gli attuali ricoverati sono 26

A partire dalla prossima settimana, saranno incrementati i posti letto nel reparto covid dell’ospedale Trigona di Noto. Dagli attuali 35 si sale fino a 60, come da disposizione regionale. A confermare la notizia è anche il sindaco, Corrado Bonfanti. Il reparto allestito a Noto è destinato ai sintomatici più lievi e/o in fase di dimissione. Diventa così possibile liberare “preziosi” posti letto per i ricoveri all’Umberto I di Siracusa, già sotto stress covid. A Noto attualmente sono ricoverati 26 pazienti e di questi appena 4 sono netini. Il piano regionale prevede poi l’attivazione anche di 2 posti di terapia intensiva.
Intanto, oggi arriva una parziale buona notizia per la cittadina barocca. Gli attuali positivi scendono sotto quota 100: sono 86, 9 in meno rispetto al precedente dato disponibile. “Nella prima casa di riposo divenuta suo malgrado focolaio, è in programmazione l’attività di sanificazione per potere tornare quanto prima alla normalità. A tutti i miei concittadini – dice Bonfanti – ricordo l’importanza della consapevolezza. Il nostro comportamento personale incide sulla serenità e sulla salute di tutti”.