Siracusa. Fiera del Mercoledì e covid, un taglio ai venditori: autorizzati solo gli alimentari

Un taglio al numero dei venditori ambulanti autorizzati a montare la loro bancarella in occasione della fiera del Mercoledì. Lo ha deciso il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, alla luce dell’aumento dei contagi nel capoluogo ed in tutta la provincia. Domani in piazzale Sgarlata e nella vicina area di San Metodio, saranno autorizzati alla vendita solo i venditori del settore alimentare. Niente abbigliamento, casalinghi, tessuti ed altro. Da oltre 300, i venditori scenderanno così vertiginosamente di numero. Gli alimentari sono circa 50.
A dare la comunicazione ufficiale è stato lo stesso primo cittadino di Siracusa, che ha anticipato la notizia collegato in diretta dal drive in dei tamponi dell’ex Onp con FMITALIA.
“Abbiamo fatto il possibile per garantire un minimo di servizio alla collettività. Non vogliamo penalizzare i venditori ambulanti ma il dato sanitario ci impone valutazioni e provvedimenti, prima che la situazione degeneri ulteriormente”, dice l’assessore alle attività produttive, Cosimo Burti. “Da adesso lavoriamo per monitorare dato sanitario ed eventuale ripartenza dei mercati”.




Siracusa. Infermieri e operatori sanitari a rinforzo dell'area covid: chiude Rsa del Rizza

L’emergenza covid-19 sta costringendo l’Asp di Siracusa a “spostare” il personale infermieristico disponibile, mettendolo a supporto dei reparti in maggiore stress. E’ successo con il Dipartimento di Salute Mentale nei giorni scorsi e adesso la situazione si sta ripetendo con il personale della Rsa del presidio ospedaliero Rizza.
La comunicazione è arrivata nelle ore scorse: entro la settimana si chiude. Nessun caso di positivo in reparto, semplicemente servono le forze infermieristiche e gli operatori sanitari per destinarli alle aree oggi in maggiore stato di pressione. Ci sono delle resistenze interne, l’attività svolta dalla Rsa del Rizza è valutata come ottima e alcune rimostranze arrivate ai piani alti dell’Asp hanno portato a qualche altro giorno di valutazione. Giovedì la decisione finale ma difficilmente sarà diversa da quanto già oggi trapela. Fonti mediche ospedaliere e sindaclai confermano la ricostruzione dei fatti.
I pazienti attualmente ricoverati in Rsa verranno trasferiti in strutture private in convenzione con la Asp. I casi meno gravi, invece, verranno invitati a tornare a casa attraverso dimissioni. I circa dieci tra infermieri, medici e operatori sanitari attendono di conoscere il loro destino lavorativo. Già nei mesi del primo lockdown avevano prestato servizio a supporto dei reparti covid con la residenza sanitaria per anziani al primo piano del Rizza chiusa per qualcosa come 3 mesi.




Covid a Pachino, sale la curva del contagio: chiusa la scuola Rubera, appello alle famiglie

Anche a Pachino l’andamento della curva del contagio ha determinato la necessità di decisioni forti. La commissione straordinaria che gestisce il Comune ha chiuso da oggi e per tre giorni il plesso scolastico Rubera “in considerazione dell’elevato numero di soggetti esposti al rischio di contagio, e ulteriore propagazione, tra il personale scolastico, genitori e alunni”. Due insegnanti sono risultate positive al covid e si stanno ricostruendo e verificando in queste ore i contatti. Un giro ampio che, in un caso almeno, chiamerebbe in causa non meno di 80 persone.
A Pachino il numero dei positivi negli ultimi giorni è cresciuto in maniera esponenziale. L’ultimo aggiornamento disponibile, quello di ieri, parla di 32 attuali contagiati “ed un numero cospicuo di soggetti in quarantena”. Una situazione che spinge la Commissione Straordinaria a richiamare “l’attenzione dell’intera cittadinanza affinché ciascuno diventi più responsabile e tutte le misure necessarie per tutelare noi stessi e gli altri vengano adottate nella piena consapevolezza che tutti siamo chiamati ad una prova di responsabilità”.
Appello particolare viene rivolto alle famiglie. “Convincete i vostri figli a restare a casa, è indispensabile per tutelare la salute di tutti perché tornando a casa potrebbero rappresentare un potenziale veicolo di contagio del virus, con inevitabili conseguenze per tutti i componenti del nucleo familiare e per tutti i soggetti a diretto contatto con costoro per motivi vari. Solo così possiamo scongiurare il rischio di un lockdown generalizzato”.

Foto dal web




Siracusa. Assembramenti, niente mascherine e zero distanziamento: via ai controlli

A partire dai prossimi giorni saranno intensificati in tutta la provincia di Siracusa i controlli sul rispetto delle norme anti-covid. I vertici territoriali delle forze dell’ordine, d’intesa con la Prefettura ed i sindaci, hanno definito il piano di intervento.
I luoghi di ritrovo dei giovani, in particolare le piazze cittadine, saranno oggetto di accurate verifiche. Decine le segnalazioni giunte al numero unico per le emergenze nelle ultime giornate. I Carabinieri, proprio ieri, sono intervenuti con una pattuglia nella zona di piazza Adda, dove un folto gruppo di ragazzini si era incontrato per chiacchierare. Nessuno indossava la mascherina e nessuno rispettava il distanziamento. Una situazione che espone non solo al rischio contagio diretto ma anche al temibile effetto di propagazione attraverso veicoli di infezione inconsapevoli.
I ragazzini sono stati redarguiti. I Carabinieri hanno riportato la situazione nell’ambito della correttezza. “Il contenimento del virus passa innanzitutto attraverso il rigore personale”, ricordano dal comando provinciale dell’Arma.

foto da utente Facebook




Il Caravaggio di Siracusa a Rovereto: "no al prestito prolungato, anzi torni prima causa covid"

(cs) Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) risponde alla nuova provocazione di Vittorio Sgarbi. Il presidente del Mart di Rovereto non ha nascosto la volontà di trattenere il Caravaggio di Siracusa oltre la data stabilita per la fine del prestito. Una sorta di “sine die” perchè il covid cancella la possibilità di festeggiare in piazza la Patrona della città aretusea e, pertanto, verrebbe meno l’obbligo – ritiene Sgarbi – di riconsegnare il dipinto per tempo alla devozione dei siracusani. “Facciamo invece che Sgarbi il quadro ce lo restituisce prima, visto che quella area del nord Italia è ad alto rischio covid e sta andando verso la proclamazione della zona rossa. D’altronde i musei sono già chiusi e allora tanto vale far rientrare prima il Caravaggio nella sua Siracusa, piuttosto che lasciarlo dentro ad un museo bello ma chiuso”.
Anche il parlamentare Paolo Ficara (M5s) dice no ai piani di Sgarbi. “Ci sono degli accordi e vanno rispettati. Non si può procedere solo sull’onda del capriccio. Il 13 dicembre, se non addirittura prima, il Seppellimento di Santa Lucia deve essere di rientro a Siracusa. Così è stato stabilito con il Fec, proprietario dell’opera, e questa intesa va onorata”. Poi una tirata d’orecchie al presidente del Mart. “Il covid cancellerà la festa di piazza ma non la devozione e la festività religiosa che nei siracusani rimangono più che mai vive e sentite, specie in questa fase di preoccupazioni diffuse. Sgarbi non faccia il furbo e mostri rispetto verso la città di Siracusa e verso la devozione luciana dei siracusani. Ma soprattutto, mostri rispetto per gli accordi presi”.




Siracusa. Riapre via Crispi, dopo 17 mesi terminati i lavori di riqualificazione

Via Crispi riapre al transito veicolare dopo i lavori di rifacimento. Nuovo sottofondo stradale, nuove basole, marciapiedi e sistemazione dell’area della parte alta della zona Umbertina. “La riapertura al transito di via Crispi ridà decoro e funzionalità ad una delle principali strade della città”, dichiara il sindaco, Francesco Italia.
I lavori, costati circa 800mila euro, erano cominciati a giugno dello scorso anno, e sono andati avanti tra diversi intoppi che hanno ritardato la loro conclusione. Gli interventi hanno riguardato il rifacimento del sottofondo stradale, la posa di basole in pietra che rispetto alle precedenti sono squadrate da tutti i lati che offrono un sistema di posa e di appoggio migliorato per evitare avvallamenti, rialzamenti e distacchi; ed ancora la sistemazione dei marciapiedi e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione.
Dall’apposizione della nuova segnaletica, quindi, si ripristina la circolazione veicolare di via Crispi e dell’intersezione compresa tra corso Umberto 1° ed il piazzale della Stazione Centrale; riaprono alla circolazione veicolare le vie Pellico e Generale Carini; in corso Umberto 1°, nel tratto interposto tra piazzale della Stazione Centrale ed il piazzale Marconi ritorna il senso unico di marcia con direzione quest’ultimo; in via Rubino viene istituito il senso unico di marcia con direzione viale Ermocrate e il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati, fatta eccezione per i bus urbani dell’A.S.T. che potranno sostare sul lato sinistro del senso di marcia (capolinea senza passeggeri); nel viale Ermocrate, nel tratto interposto tra le vie Rubino e Columba previsto il senso unico di marcia con direzione quest’ultima.
“Un’opera attesa da anni e che torna a rendere via Crispi parte integrante del centro storico. In questi mesi abbiamo incontrato diversi ostacoli che hanno ritardato il suo completamento e creato qualche disagio ai residenti e agli operatori economici dell’area. La scoperta dell’importante l’insediamento archeologico all’intersezione tra corso Umberto e via Crispi ed il lockdown erano chiaramente eventi non prevedibili ma che sono stati superati restituendo via Crispi alla sua piena e sicura fruizione. Il nostro impegno- conclude il sindaco- è quello di aprire nei prossimi tre anni altri cantieri per ridare dignità e decoro ad altre strade e quartieri della città”.
Dichiara l’assessore alla Mobilità Maura Fontana: “Con la riapertura di via Crispi la città si riappropria di un tratto viario importante da troppo tempo in sofferenza per via delle condizioni del manto stradale e la cui chiusura ha determinato non pochi problemi. A questi problemi abbiamo cercato di fare fronte nei diversi momenti di avanzamento dei lavori, ma adesso la cosà più importante è avere restituito alla città una strada riqualificata. Questi mesi ed i vari cambiamenti nella circolazione, ci hanno fornito anche molti spunti di riflessione sul tema della viabilità nell’area”.




VIDEO. Furti d'auto, da Francofonte a Siracusa: la Polizia arresta due uomini

Secondo la Polizia di Siracusa sarebbero “ladri professionisti” di autovetture. Con l’ausilio di sofisticati congegni elettronici, come centraline di avviamento motore e chiavi per l’apertura delle portiere, avrebbero messo a segno alcuni colpi. Ma la loro carriera criminale è stata stroncata dagli investigatori della Squadra Mobile che erano da tempo sulle tracce di Giovanni Bonavita (38 anni) e Giuseppe Basso (51 anni), entrambi di Francofonte e già conosciuti alle forze di polizia. Sono stati arrestati e posti ai domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La svolta nelle indagini è arrivata quando i due sono stati individuati insieme sul luogo dei furti, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza e individuati dalle celle che trasmettevano il loro segnale. Da Francofonte si recavano a Siracusa per commettere i furti: accertati almeno tre casi (due Fiat Punto ed una Fiat Panda).
Il loro modus operandi seguiva un rituale preciso, come dimostrato dall’indagine. Una volta rubate le autovetture, le facevano seguire da quella in loro uso, ovvero un’Alfa Romeo 147. In particolare, alla fine di giugno 2020 il mezzo dei due, come immortalato dalle immagini estrapolate dai circuiti di video sorveglianza, transitava in una delle vie cittadine seguendo una Fiat Panda da poco rubata.
Significativo è pure il video che ritrae uno degli indagati mentre ruba un’autovettura parcheggiata, avviandone il motore con l’utilizzo delle apparecchiature elettroniche. Tutti gli attrezzi utilizzati dai ladri sono stati sequestrati.




Siracusa, Floridia e Priolo: controlli su strada, elevate sanzioni per oltre 4.000 euro

Sono state circa un centinaio le persone identificate dai Carabinieri impegnati ieri in un servizio straordinario di controllo del territorio. Una robusta attività di prevenzione alla commissione dei reati predatori che ha garantito un attento controllo del traffico veicolare lungo le vie principali di Siracusa, Floridia e Priolo Gargallo.
Sono stati 80 i veicoli controllati e per le svariate infrazioni al codice della strada riscontrate sono state elevate contravvenzioni per un ammontare totale di oltre 4.000 euro. In via amministrativa sono stati inoltre segnalati alla Prefettura, quali assuntori di sostanze stupefacenti, 8 soggetti sorpresi in possesso di modica quantità di cocaina, marijuana e hashish per uso personale.




VIDEO. Maxi discarica abusiva alle porte di Siracusa sequestrata dalla Polizia Provinciale

La Polizia Provinciale ha posto sotto sequestro un’area di 4000 mq adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Il vasto terreno, chiuso da un cancello, si trova in contrada Curanna, in territorio di Siracusa, poco distante dallo svincolo per Canicattini Bagni della A18.
All’interno dell’area ripetutamente sono stati smaltiti ingenti cumuli di rifiuti speciali pericolosi di diversa tipologia come: lastre di onduline in amianto, resi friabili dall’usura del tempo o frantumati, (pertanto ancora più pericolosi per il rilascio in atmosfera di particelle di amianto, sostanza oramai conclamata come fonte di malattia cancerogena che per inalazione causa “l’asbestosi” grave malattia del sistema respiratorio con complicazioni cardiocircolatorie), diversi fusti metallici da 200 litri e cisterne industriali con gabbia in metallo da 1000 litri, contenenti oli esausti, parti di ricambi di officina meccanica e prodotti chimici utilizzati per l’agricoltura.
Nella discarica abusiva, inoltre, rinvenute considerevoli quantità di rifiuti urbani e speciali non pericolosi di diverse dimensioni, come scarti di calcinacci e intonaco, miscugli o scorie di cemento e cartongesso, mattoni e piastrelle , materiale lapideo, tondini in ferro, residui di tubi corrugati, tubi passacavi elettrici rigidi in pvc, polistirolo, guaina e onduline per edilizia, vetro, plastica, porte ed infissi in legno, sedie, materassi, carcasse di frigoriferi, computer e televisori.
L’indagine della Polizia Provinciale ha consentito di risalire ad alcuni autori degli abbandoni dei rifiuti. Privati cittadini sono stati multati mentre i titolari di alcune imprese sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.




Raddoppiati in due giorni i contagiati in provincia di Siracusa: erano 1.091, oggi 2.153

Sono oltre 2mila i positivi al covid in provincia di Siracusa. Un dato che non era stato registrato neanche durante i difficili mesi della prima ondata. Continuano a salire i contagi, mentre la popolazione provinciale pare non aver compreso la complessità del momento e la necessità di adottare corretti comportamenti individuali come prima mossa di difesa. Sono nel dettaglio 2153 i contagiati in provincia. Un aumento da allerta. Ad ufficializzare il dato è stato il sindaco di Avola, Luca Cannata, informato dall’Asp di Siracusa. Appena due giorni fa, i positivi in provincia di Siracusa erano 1.091: in due giorni praticamente numeri raddoppiati. Una crescita esponenziale che preoccupa.
“Usiamo la mascherina e manteniamo il distanziamento rispettando sempre le prescrizioni sanitarie” dice il sindaco di Avola. La cittadina non è esente dalla nuova ondata: sono 110 i positivi avolesi.
A Floridia, è scoppiato un focolaio in una casa di riposo per anziani con 19 positivi tra gli ospiti e 6 tra gli operatori. Renzo Spada, segretario del sindaco Fsi-Usae ha invitato i floridiani che accusano sintomi a rivolgersi al medico curante. A Priolo, il sindaco, Pippo Gianni, per stroncare gli assembramenti ha disposto dei controlli. “Saranno attenzionati i luoghi di ritrovo dei più giovani e saranno elevate multe nei confronti di chi non rispetta le disposizioni”.
A Rosolini, due di pendenti comunali sono risultati positivi al coronavirus. Il sindaco, Pippo Incatasciato, ha disposto la sanificazione dei locali. Gli attuali contagiati salgono a 35, erano 28.
A Francofonte, il sindaco ha prorogato la chiusura di 2 plessi scolastici, in cui si sono registrati alcuni casi positivi, ed il mercato settimanale. “Alla luce degli ultimi aggiornamenti ufficializzati dall’Asp, informo – dice il sindaco di Francofonte, Nunzio Daniele Lentini – che ad oggi i casi accertati di cittadini positivi al covid-19 sono in aumento e precisamente 40. Si raccomanda fortemente di rimanere cauti, attenersi scrupolosamente alle prescrizioni regionali e nazionali, usare le mascherine e igienizzare spesso le mani. Si raccomanda di uscire di casa per esigenze strettamente necessarie ed evitare assembramenti, tenendo conto del fatto che il numero dei positivi probabilmente sarà in aumento”.
A Buccheri, a causa degli assembramenti, il sindaco Caiazzo ha imposto il divieto di stazionamento, dalle ore 05.00 alle ore 22.00, nella centrale piazza Roma e nelle vie limitrofe. Vietato sostare nelle immediate adiacenze delle attività commerciali, se non per il transito, e per il tempo strettamente limitato ad effettuare eventuali acquisti o per prelevare cibi o bevande da asporto.
Scendono da 104 a 98 i positivi a Noto. “Stiamo regredendo per la prima volta da questa seconda ondata di epidemia da Covid19”, dice il sindaco Bonfanti.
Crescono invece i contagi a Canicattini Bagni. Sono 15 i positivi e 27 gli isolamenti domiciliari. L’amministrazione comunale ha disposto degli “annunci in strada con auto munita di altoparlanti”, per invitare le persone ad evitare gli spostamenti non necessari.