Siracusa. Sospensione parziale delle attività per il Comune: l'annuncio di Ideal Service

Sospensione parziale delle prestazioni dei lavoratori Ideal Service. L’annuncio è della cooperativa, attraverso una comunicazione indirizzata tanto al Comune quanto ai sindacati. A tenere ancora  in sospeso i lavoratori dei servizi a supporto di palazzo Vermexio continua ad essere una vicenda complessa a cui si aggiungerebbe adesso la mancanza di una firma, quella che il commissario dovrebbe apporre per far partire (o ripartire) i servizi residuali. La cooperativa ripercorre il percorso burocratico fin qui compiuto e la situazione attuale. Sono 62 in totale i lavoratori da impiegare. Solo 12, tuttavia,  in servizio.  Alla cooperativa, da ottobre, è stato affidato per due mesi  il servizio di portierato del palazzo municipale e consegna di documenti analogici. Ad oggi, secondo quanto contesta Ideal Service, tuttavia, non si è dato seguito a quanto necessario per far partire i servizi residuali.

Foto: repertorio, una protesta dei lavoratori Ideal Service in piazza Duomo (Siracusa)




Siracusa. Volontari a raccolta, Gradenigo: "puliamo insieme il Monumento ai Caduti"

Una mattinata d’impegno e pulizia del territorio. A lanciare l’idea è l’assessore all’Ambiente, Carlo Gradenigo. Un appuntamento che fissa per sabato 7 novembre al Monumento ai Caduti dalle 9,30 in poi e a cui tutti possono partecipare, “muniti di guanti, forbici e ovviamente mascherine”. Il punto di partenza è che “la città è di tutti”. L’hashtag che Gradenigo usa è, dunque, #prendiamocenecura. Sarà necessario rispettare tutte le regole anti-covid, a partire dal distanziamento. Nei giorni scorsi, l’assessore Gradenigo aveva espresso rammarico  per l’atto vandalico  commesso nella scuola materna Eroi di Nassirya di via Algeri, appena montate. Il parco è stato, comunque, ripulito mentre si attende che i lavori sull’edificio siano ultimati.




Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 1.024 nuovi positivi, Siracusa boom (+174)

Siracusa è la quarta provincia siciliana per contagi nelle ultime 24 ore. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nella provincia aretusea sono stati rilevati 174 nuovi positivi. Fanno peggio Catania (258), Ragusa (249) e Palermo (209).
I nuovi casi di contagio in Sicilia sono stati 1.024 nelle ultime 24 ore. Aumentano i ricoveri (+36) con un significativo aumento nelle terapie intensive (+10). Il dato dei guariti è pari a 266 persone. Diciotto (18) i decessi. I tamponi processati sono stati 8.034.
Questo il report dei contagi nelle province: 8 Agrigento, 19 Caltanissetta, 258 Catania, // Enna, 92 Messina, 209 Palermo, 249 Ragusa, 174 Siracusa, 15 Trapani.




Siracusa, corrono i contagi: sono 209 gli attuali positivi, 3 guariti

Sono 209 gli attuali positivi a Siracusa. Raddoppiati nel giro di una settimana i contagi. Nella giornata di ieri, 10 nuovi casi registrati con 3 guariti e 263 tamponi processati. I dati sono stati pubblicati dal sindaco di Siracusa, attraverso i suoi canali social istituzionali. Fonte è il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa.
Gli attuali positivi in provincia sono 671.




Siracusa. Presunto Caso Covid al Comune: dipendente dell'Ufficio Urbanistica

Presunto caso Covid-19 all’Ufficio Urbanistica. Tampone positivo per una persona, dipendente dell’Ufficio che ha sede in via Brenta. Il sindaco, Francesco Italia starebbe attendendo, come previsto,  informazioni dettagliate e indicazioni precise da parte dell’Asp.
A titolo cautelativo, intanto, questa mattina i lavoratori che sono stati a contatto con la persona in questione sarebbero tornati a casa. Locali saranno sottoposti a sanificazione. Ulteriori dettagli in mattinata.




Siracusa. Covid al 118, positivi tre operatori di due equipaggi di primo soccorso

Tre operatori del 118 in servizio a Siracusa sono risultati positivi al covid-19. Si teme un mini-focolaio nella postazione unificata di Ortigia, dove da settimane “convivono” gli equipaggi del servizio di emergenza/urgenza. I tre si trovano a casa, in isolamento domiciliare. Avrebbero sintomi contenuti e tali da non richiedere il ricovero. Per gli altri 7 componenti degli equipaggi di primo soccorso è stato disposto il test sierologico da parte dell’Asp di Siracusa. Alcuni si sono sottoposti privatamente al sierologico che avrebbe dato esito negativo, ma per garantire la necessaria sicurezza è bene procedere con il più preciso test molecolare.
Renzo Spada, segretario provinciale Fsi-Usae, scuote la testa. “Si poteva evitare”, ripete ricordando come più volte il sindacato aveva chiesto all’azienda di ripristinare più corrette modalità di lavoro.
Nei giorni scorsi, il deputato regionale siracusano Giorgio Pasqua (M5s) aveva sollecitato il governo sulla necessità di tamponi obbligatori anche per il personale del 118. “E invece dobbiamo sempre inseguire il problema”, lamenta Spada.
E Siracusa rischia di dovere farei conti con una imprevista urgenza: carenza di personale per le ambulanze del 118.




Siracusa. Bomba carta in una palazzina popolare di via Algeri: c'è un ferito

Uno boato sordo nella tarda serata di ieri in via Algeri, alla Mazzarona. A turbare la quiete del grande rione, un ordigno rudimentale esploso poco dopo le 23. Secondo le prime informazioni, la bomba carta sarebbe stata fatta esplodere davanti alla porta di una palazzina popolare. C’è un ferito, lieve. Si tratterebbe di uno dei condomini.
Sul caso lavorano gli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa, intervenuti sul posto insieme alla Scientifica.
Notizia in aggiornamento

foto archivio




Volano i contagi in provincia di Siracusa ma tra i giovani c'è solo voglia di "normalità"

Ancora una volta, stridono le immagini della cosiddetta movida con i numeri del covid. Mentre in Italia si discute di un nuovo lockdown o di un generico coprifuoco dal tardo pomeriggio, niente sembra frenare la voglia di “normalità” dei giovani siracusani. Desiderio legittimo ma che cozza fortemente con il momento storico attraversato anche dalla provincia siracusana.
Dal punto di vista sanitario, al covid center dell’Umberto I di Siracusa si è affiancato il Trigona di Noto e si prepara il Muscatello di Augusta, come da scenario (peggiore) del piano sanitario regionale. I dati del contagio, aggiornati al pomeriggio di ieri, segnalano un +100 mai visto prima nel territorio siracusano.
I ristoratori ed i pubblici esercenti hanno giustamente protestato per le restrizioni imposte settimana scorsa. In diversi casi, però, hanno messo in fretta da parte preoccupazioni e paure, quasi “giustificando” il mancato rispetto delle regole da parte dei giovani avventori. Da Marzamemi a Brucoli, passando per Siracusa, le scene sono identiche: locali pieni (e questo è bene) ma poco rispetto di distanziamento e del corretto uso di mascherine (e questo è male). E poi le foto delle scampagnate e delle feste tra amici e parenti. Insomma, quasi tutto quello che è stato caldamente raccomandato di non fare.
Centinaia gli scatti finiti sui social per “denunciare” i mancati controlli, con corredo di commenti infuriati e caccia all’untore. Le foto sono arrivate anche in Questura e sul tavolo del prefetto di Siracusa. E non sono mancati pure sindaci che hanno invocato più controlli nel prossimo fine settimana, di fronte alla poca presa dei semplici appelli e delle raccomandazioni anti-pandemia. In attesa dei provvedimenti del governo che potrebbero chiudere in anticipo la “partita”.




Siracusa. Cocaina e hashish rinvenuti al Parco Robinson, giovane fugge e abbandona la droga

Cocaina suddivisa in 14 dosi e hashish (23 dosi). Gli uomini delle Volanti hanno rinvenuto lo stupefacente al Parco Robinson. Ieri, nel tardo pomeriggio, gli agenti hanno notato un giovane che, alla vista della polizia, è fuggito, facendo perdere le proprie tracce e abbandonando lo stupefacente. Nell’ambito dei medesimi servizi, gli agenti  hanno notato, in via Italia 103, una probabile attività di spaccio e hanno bloccato un giovane di 18 anni che, spontaneamente, ha consegnato loro una modica quantità di cocaina. Per lui, segnalazione all’autorità amministrativa quale assuntore. In difesa del giovane, un altro ragazzo,a bordo di un motociclo. La moto, ha Honda SH 300, già sottoposta a sequestro amministrativo, è stata sequestrata.




Piano anti-covid in Tribunale: mascherine, udienze per fascia oraria e "massima puntualità"

Misure straordinarie per evitare la diffusione dei contagi all’interno del palazzo di giustizia di Siracusa. Dal 4 novembre entra in vigore il protocollo firmato dal presidente facente funzioni, Antonio Alì.
Per accedere al Tribunale ed ai suoi uffici “è obbligatorio l’uso delle mascherine protettive”. Quanto agli addetti alla vigilanza, “impediranno l’accesso a quanti fossero sprovvisti” del previsto dpi e “sottoporranno tutti coloro che accedono a1 controllo della temperatura corporea. Se dovesse risultare superiore a 37,5 gradi, non sarà comunque consentito l’accesso”. Non solo, non potrà accedere a Palazzo di Giustizia chi “negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’Oms”.
Nuove regola anche per le udienze. “Al fine di evitare assembramenti – si legge nel provvedimento – nelle aule e nelle stanze di udienza, nonché nei corridoi antistanti alle stesse, i giudici, sia civili che penali, mantengono la suddivisione dell’udienza per fasce orarie, contenenti ciascuna un adeguato e non sovrabbondante numero di processi da trattare, anche in relazione alle attività processuali da compiere (per esempio, la escussione testi, da limitare tendenzialmente a non più di due per udienza, o le discussioni degli avvocati nel1’u1tima fascia della mattina). E’ preferibile, se la materia lo consente, la fissazione delle udienze ad horas”.
Raccomandata massima puntualità e concisione (per magistrati e avvocati, ndr) “nella trattazione dei procedimenti, per consentire i1 rispetto degli orari previsti. In tal modo le parti interessate potranno attendere il loro turno senza affollare inutilmente i corridoi prima della trattazione del processo di interesse”.
Ai giudici delle sezioni penali viene ricordato che “il dibattimento può essere svolto a porte chiuse quando la pubblicità possa nuocere alla pubblica igiene”.