Siracusa. Ristoratori ed esercenti in piazza: "no untori, siamo professionisti. Più rispetto"

Ristoratori ed esercenti siracusani hanno dato vita, ieri sera, ad un nuovo momento di protesta contro le limitazioni imposte dall’ultimo Dpcm. A decine si sono ritrovati in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura di Siracusa. La manifestazione, aperta alla cittadinanza, era stata regolarmente autorizzata.
Hanno illustrato la loro posizioni dando lettura di una lettera aperta indirizzata al prefetto Giusi Scaduto, al presidente della Regione Nello Musumeci ed al sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Sentiamo la necessità di esprimere le nostre preoccupazioni e riflessioni rispetto agli scenari” che l’ultimo provvedimento governativo implica. Respinta sdegnosamente l’etichetta di “untori” per via della movida, un termine che “non mette in luce il know-how dei lavoratori di settore e non rende giustizia al suo ruolo di catalizzatore economico”.
Ristoranti, alberghi, pub, cocktail bar chiedono un rinnovato clima di fiducia e rispetto e non indici puntati e provvedimenti che suonano come punitivi. “Questa seconda ondata di emergenza riscrive le regole del gioco, rendendo chiara l’inaffidabilità del precedente sistema di aiuti economici basati fondamentalmente su un meccanismo di indebitamento delle attività. Allo stesso tempo la formula di accesso al ristoro, inteso come credito d’imposta, ha tempistiche attuative slegate e incoerenti con l’attuale emergenza economica delle imprese”, scrivono i manifestanti. Ma su questo punto va detto che i ristori prevedono – specie per queste categorie – contributi a fondo perduto maggiorati, pari a diverse migliaia di euro per singolo esercente e senza limiti di fatturato.
Poi un passaggio dedicato alle chiusure alle 18. “L’emergenza è globale ma le misure adottate e/o adottabili per il suo contenimento possono essere studiate ad hoc, in base a specifiche territoriali, vista la differente incidenza dei contagi e della diffusione a livello regionale. La chiusura delle 18:00 rende impraticabile qualsiasi tipo di attività di somministrazione ed è chiaro e palese che la deroga oraria concessa ai servizi di delivery e take away è assolutamente effimera e inconsistente, oltre ad essere completamente inadeguata rispetto alla natura commerciale di una sostanziosa parte delle attività coinvolte. Le nuove restrizioni adottate si traducono nella realtà in un lock-down di fatto delle nostre attività”. Non viene però suggerito un metodo alternativo o altro percorso da seguire.
Lodevole la chiusura delle nota consegnata alla Prefettura di Siracusa. “Tutto il settore – si legge – si impegna a mantenere e rafforzare il rispetto dei protocolli anti-covid e a collaborare sempre più alla tracciabilità dell’utenza”.




Anziano azzannato nel suo orto da un maiale thailandese: LE IMMAGINI

Chiamarla disavventura è probabilmente riduttivo. A distanza di qualche giorno è ancora scosso il 72enne, pensionato, che in contrada Chiappa, a Pachino, è stato aggredito e azzannato da un maiale thailandese, inizialmente scambiato per un cinghiale. L’uomo si trovava nel proprio orto, dove si stava occupando delle sue piante. Improvvisamente è stato travolto e azzannato dall’animale, riportando ferite alle gambe e una frattura al braccio. Dolori diffusi, che lo tengono ancora a letto. Tanta la paura, resa ancor più intensa da un effetto sorpresa che per qualche secondo non ha nemmeno consentito  all’uomo di rendersi conto di cosa stesse accadendo. Sarebbe stato aggredito alle spalle dal grosso animale. In realtà, ha raccontato l’uomo, in un primo momento non ha avuto paura. Non immaginava, tuttavia, che l’animale si sarebbe avventato contro di lui, azzannandolo. Con tutte le forze che è riuscito a recuperare, dopo essere rovinato al suolo, è riuscito a fuggire dentro casa con quanta velocità ha potuto. Ha chiamato il 118 e un amico, che è stato colui il quale , in auto, l’ha poi trasportato verso la guardia medica piu’ vicina. Il cinghiale , prima che l’auto con l’amico partisse, avrebbe tentato nuovamente un  attacco. Il 72enne ha riportato una ferita che ha reso necessari venti punti di sutura.

Una volta presentata denuncia, le forze dell’ordine hanno dapprima rintracciato l’animale, inizialmente scambiato per un cinghiale, risalendo poi al proprietario. All’Asp è stato segnalato l’accaduto. Il proprietario del suino è stato invece denunciato.




Siracusa. Nuove ciclabili Panagia-Ozanam, il Comune cerca progettisti: fondi di Agenda Urbana

Percorsi ciclabili da viale Santa Panagia a via Ozanam. Si passa alla progettazione. In questo caso si tratta delle piste “vere e proprie”, non delle corsie di emergenza finanziate dal Governo a seguito della prima ondata di Covid-19. Un progetto che viene finanziato nell’ambito di Agenda Urbana e che, per la prima fase, prevede un costo di mezzo milione di euro. Il Comune, con il settore Mobilità e Trasporti guidato dall’assessore Maura Fontana,  ha pubblicato un avviso per la manifestazione di interesse, finalizzata all’individuazione di professionisti che possano occuparsi del progetto definitivo, per circa 15 mila euro. Quello di fattibilità tecnica ed economica è già stato approvato lo scorso aprile. Si tratta dell’implementazione dei percorsi ciclabili da corso Gelone a Santa Panagia-Pista Gelone Sud. Tempi brevi quelli previsti per arrivare alla definizione della progettazione esecutiva dell’intervento per poter poi affidare materialmente i lavori. Il settore Mobilità e Trasporti non disporrebbe di tecnici in numero sufficiente.  Si rischierebbe di perdere il finanziamento già concesso. Pubblicata, pertanto, un’indagine di mercato “finalizzata all’individuazione di manifestazione di interesse da parte di professionisti o gruppi temporanei di professionisti qualificati, eventualmente da consultare per il conferimento dell’incarico” .Tutti i soggetti interessati, in possesso dei requisiti previsti nel presente avviso, possono presentare comunicazione di manifestazione di interesse per l’affidamento delle prestazioni in oggetto. Nessuna proposta, per questa fase, solo la manifestazione d’interesse. La Pista di Sistema, per lo step indicato, prevede, dunque, il tratto Santa Panagia-via Ozanam. Ci sono 180 giorni di tempo per farsi presenti. Dopo l’affidamento dell’incarico, 45 giorni per arrivare al progetto esecutivo da consegnare al Comune. “Entriamo finalmente nel vivo della progettualita’ esecutiva -commenta l’assessore Fontana-  utilizzare contributi e finanziamenti non comunali per il miglioramento della città  è sempre motivo di vanto anche perchè, in un momento storico come questo, significa incrementare le economie e infine, ma non ultimo, incentivare le professionalità”.




Canicattini. Droga e una pistola giocattolo senza tappo rosso: ai domiciliari 32enne

Nel corso del pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di arma clandestina  Stefano Savasta, 32 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. Nell’ambito della quotidiana attività info – investigativa sul territorio, i Carabinieri avevano infatti acquisito informazioni che indicavano che l’uomo era in possesso di droga e che la spacciasse al dettaglio. I militari hanno pertanto effettuato una perquisizione dell’abitazione dell’interessato, rinvenendo nella sua disponibilità circa  16 grammi di marijuana nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento delle dosi. L’uomo era anche in possesso di una pistola giocattolo cal.8, modificata artigianalmente in modo tale da renderla a tutti gli effetti funzionante come un’arma comune da sparo, ed infatti completa di 1 proiettile.
Al sequestro dell’arma e del munizionamento rinvenuto nell’abitazione è immediatamente seguito l’arresto , domiciliari presso la sua abitazione.




Siracusa piange la scomparsa di Renato Pintaldi: fu atleta, dirigente e medico sportivo

Siracusa piange la scomparsa di un altro dei suoi figli illustri. E’ venuto a mancare Renato Pintaldi, 82 anni, noto e apprezzato medico sportivo. Ma è difficile racchiuderlo in una unica categoria. Pintaldi è stato infatti atleta, dirigente sportivo, divulgatore della cultura dello sport e autore di diversi saggi. Fu tra i “valletti” di Concetto Lo Bello quando la fiamma olimpica dei giochi del 1968 passò anche da Siracusa. Nel 2018 il Coni lo premiò nella sezione “Una vita per lo sport”.
Negli anni ’60 e ’70 ha eseguito la formazione atletica di giovani divenuti campioni e ha avuto buona parte di merito nel premio Coni assegnato all’Akradina per l’attività svolta a favore della gioventù. Dirigente sanitario dell’Enpdep e presso l’allora Usl di Siracusa, è stato responsabile del Centro Medicina Sportiva. Nominato medico nazionale della Federazione Nuoto, componente del Consiglio Nazionale della Federazione e anche come medico sociale della squadra di calcio di Siracusa dal ’74 al ’92. E’ stato consigliere regionale della Federazione Italiana Medici Sportivi, Responsabile Sanitario della Federazione Nazionale Pallamano, responsabile della Feder. Da medico sportivo si è impegnato nella ricerca, sperimentando tecniche innovative basate sulla frequenza cardiaca. Il Coni gli ha conferito la “Stella d’Argento” al merito sportivo.
Il delegato Coni di Siracusa, Liddo Schiavo, lo ricorda con emozione. “Un altro amico ci ha lasciati, un vero signore dello sport e della comunità cittadina. A nome mio e della Delegazione del CONI di Siracusa, esprimo il nostro cordoglio per la scomparsa di un grande uomo ed un sincero amico. Che la terra ti sia lieve caro Renato”.
Sono decine i ricordi ed i messaggi di cordoglio comparsi nelle ultime ore sui social. Significativo il messaggio di Peppe Vinci, coach dell’Albatro di pallamano. “Ci ha lasciati Renato Pintaldi, per tutti il Medico sportivo, il medico del Siracusa calcio. Ricordo quando soccorreva i calciatori con il suo scatto inconfondibile, abitava di fronte casa mia, sempre impeccabile, elegante, con la sua fiammante Bmw, un uomo educato, sempre garbato. Lo ricordo anche nella pallamano, uomo di fiducia dell’on. Lo Bello. Un uomo d’altri tempi. Ci mancherai Renato!”.




Fiamme nei pressi della centrale Anapo, tre fronti impegnano i Vigili del Fuoco

Un vasto incendio si è sviluppato nella notte scorsa nei pressi della centrale Anapo, lungo la Priolo-Sortino. Tre i fronti del fuoco, a poca distanza uno dall’altro, all’altezza della diga inferiore. Pochi i dubbi sull’origine dolosa del rogo. Ci sono volute diverse ore di lavoro prima che i Vigili del Fuoco di Siracusa riuscissero a domare le fiamme. Sul posto è intervenuta anche la Protezione Civile di Priolo Gargallo, Carabinieri e Polizia.




Coronavirus, il bollettino: 708 nuovi positivi in Sicilia, +42 in provincia di Siracusa

Sono 708 i nuovi positivi in Sicilia, nelle ultime 24 ore. Il dato è riportato nel bollettino del Ministero della Salute che ogni giorno aggiorna sull’andamento dell’epidemia. Aumentano i ricoveri (+68) ed aumentano le persone in terapia intensiva (+8). Ci sono anche 244 persone guarite. Undici i decessi.
Quanto alla provincia di Siracusa, registrati 42 nuovi casi. Nelle altre province: 80 Agrigento, 9 Caltanissetta, 173 Catania, 24 Messina, 228 Palermo, 99 Ragusa, 53 Trapani. Non disponibili i dati di Enna. I tamponi processati sono stati 7499.

Il report siciliano completo:




Il caso delle mascherine "farlocche": distribuite dalla Protezione Civile, i sindaci non le vogliono

Centinaia di migliaia di mascherine sono state distribuite in queste ore ai Comuni della provincia di Siracusa. Erano “rimaste” in un magazzino della Protezione Civile Regionale che le aveva ricevute dal Dipartimento Nazionale. Erano destinate in primo luogo alla popolazione scolastica, saranno adesso messe a disposizione anche dei cittadini.
In realtà, però, diversi sindaci del siracusano hanno reagito in maniera stizzita di fronte alle migliaia di mascherine consegnate. La qualità, la forma e le caratteristiche non appaiono infatti tali da assicurare il necessario standard di sicurezza in fase pandemica. Al punto da rischiare di finire diritte nella pattumiera. Tra i primi a gridare allo scandalo c’è il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvo Gallo. “Oggi sono arrivate 21.423 di questa specie di mascherine dalla Protezione Civile Nazionale. Mi rifiuto di consegnarle ai cittadini”. Non solo la discutibile qualità ma anche i decori (ananas, anguria, fenicotteri, cocktail) ne mostrerebbero la scarsa aderenza con il difficile momento. “Che vergogna, di sicuro queste mascherine non sono un dispositivo medico e neanche”.
Ma non è stato l’unico. Anche il sindaco di Buscemi, Rossella La Pira, si è detta non disponibile a distribuirle alla popolazione. Anche da Buccheri dicono no grazie alle mascherine appena arrivate. Il sindaco, Alessandro Caiazzo, polemicamente ha deciso di metterle a disposizione di chi le vorrà. Da Solarino, recentemente focolaio di contagi, si levano voci di protesta da palazzo di città. E non manca chi sottolinea anche come le mascherine di comunità non siano le più sicure in questo momento. Meglio distribuire mascherine chirurgiche certificate, allora.
Ed infatti la Protezione Civile Regionale è pronta a correre ai ripari e tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima distribuirà ai Comuni altre mascherine, confacenti al loro scopo ed alle necessità del momento.




Bar aperti fino alle 20 e ristoranti fino alle 22: la Regione prepara il decreto

Un disegno di legge con misure ad hoc per la Regione che, pur richiamando i Dpcm nazionali, adotti misure meno restrittive. E’ il provvedimento che il governo Musumeci si appresta ad approvare. Ad annunciarlo, nel corso del suo intervento a Sala d’Ercole, è stato il presidente Nello Musumeci, intervenuto all’Ars sulla situazione epidemiologica dell’Isola. Pur avendo profetizzato un lockdown imminente (nei giorni scorsi aveva detto che il peggio deve ancora arrivare, ndr), il governatore ha anticipato le mosse della sua giunta per non penalizzare da subito le attività commerciali.
Il governo regionale si è riunito ieri sera “per adottare un disegno di legge che richiami nella forma e nella sostanza la legge già approvata dal governo centrale. Se lo ha fatto Bolzano non capisco perché non farlo in Sicilia. Mi auguro che su questo tema si possa trovare la condivisione del parlamento”. Un messaggio forte che punta a coinvolgere tutte le forze politiche con l’obiettivo di dare respiro alle categorie produttive siciliane.
L’intervento sarà “su alcune materie, non su tutte. Penso ai Beni culturali e alcune attività legate al turismo. Il Dpcm – ha aggiunto il presidente della Regione – è stato molto restrittivo e noi abbiamo evidenziato come alcune norme di quel provvedimento, in particolare la chiusura degli esercizi commerciali alle 18, costituisse un serio problema per alcune regioni, cioè per quelle dove il dato epidemiologico non presenta una condizione di grave emergenza e dove il tessuto imprenditoriale ancora può organizzarsi nel rispetto delle linee guide della conferenza Stato-Regioni”.
Da qui la soluzione del ddl proposta dal governo Musumeci: “Lo facciamo senza alcun spirito di rivendicazionismo sterile e inutile. Solo perché su alcune materie noi possiamo intervenire meglio di come possa fare una norma generica che disciplina la realtà territoriale che solo noi conosciamo nella loro specificità”.
Nel corso del suo intervento, il presidente della Regione ha illustrato il lavoro fatto nel corso della scorsa estate per contrastare la diffusione del Covid 19. “Noi non siamo in condizione di emergenza o grave emergenza. Ma non escludiamo lo si possa arrivare con il moltiplicarsi di contagi come in Umbria che nelle ultime settimane hanno superato il 200 per cento. Ma comunque la Sicilia ha rafforzato il proprio sistema sanitario con oltre tremila operatori. Siamo tra le regioni italiane che si sono dotate per prime di tamponi e test sierologici. Abbiamo testato oltre 460mila casi singoli con test molecolari e oltre 250mila con i test sierologici”, ha detto Musumeci.
Infine il presidente della Regione ha affrontato il tema del Recovery Fund che andrà a finanziare progetti di sviluppo per l’Isola. “Sono disponibili oltre 20 miliardi di euro per la Sicilia dal Recovery Fund ma non si conoscono bene particolari e procedure. Da un confronto con il presidente della Conferenza Regioni, Stefano Bonaccini, sappiamo che gli enti locali possono fare pervenire indicazioni entro il 5 novembre. Non sappiamo ancora -ha spiegato – che tipo di progetto va presentato. Abbiamo chiesto ai grossi enti come Terna o Anas se avessero già nei cassetti dei progetti esecutivi pronti e tutti hanno risposto con buoni propositi, ma nessuno ha detto di avere progetti esecutivi pronti. Noi dobbiamo cogliere la straordinaria occasione del Recovery Fund per dare un ruolo alla Sicilia nella grande macroarea del Mediterraneo”.




Coronavirus: positivi due sanitari del Di Maria di Avola. Tamponi per altri due

Due sanitari in servizio all’ospedale Di Maria di Avola sono attualmente positivi al coronavirus. Da quanto si apprende da fonti mediche, si tratta di un medico rianimatore e di un infermiere. Sono in isolamento domiciliare ed è già scattato il tracciamento dei contatti secondo quanto previsto in questi casi dal protocollo. Nessun paziente è risultato contagiato. E non è stato necessario adottare alcun provvedimento restrittivo alla normale attività di ambulatori e reparti.
“Stanno invece per rientrare in servizio altri due operatori sanitari risultati positivi nei giorni scorsi. Sono risultati negativi al primo tampone di controllo ed oggi ripeteranno il test per poi ritornare in reparto”, spiega il direttore del presidio ospedaliero, Rosario Di Lorenzo.