Siracusa Pride 2025, tutto pronto per il corteo finale con Big Mama: appuntamento il 19 luglio

Siracusa Pride 2025: il 19 luglio la città si tinge d’arcobaleno
Siracusa si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi dell’estate: il Siracusa Pride 2025, in programma per sabato 19 luglio. Una manifestazione di visibilità, partecipazione e attivismo che riempirà le strade con i colori e le voci della comunità LGBTQIA+.
A guidare l’evento sarà Big Mama, rapper, artista e attivista simbolo della nuova generazione. La sua presenza rappresenta un messaggio potente di orgoglio, resistenza e vicinanza a chi ogni giorno affronta discriminazioni e invisibilità.
“Essere presente per me è fondamentale. Lottare per dei diritti che io ritengo giusti e doverosi è una cosa che continuerò a fare. Farlo a Siracusa è importante, perché la Sicilia è un territorio che ha sofferto molto e e continua a farlo. I siciliani, negli anni, mi hanno sempre supportato molto, quindi credo sia giusto restituire questo affetto”, ha dichiarato Big Mama.
Il raduno è previsto alle 18:30 in Piazza Euripide, da cui partirà il corteo che attraverserà il centro cittadino lungo via Agatocle, Largo Caliperi, via Catania, piazzale Marconi, Corso Umberto, Ponte Umbertino, via dei Mille, via Chindemi, Corso Matteotti e si concluderà in Piazza Archimede, tra musica, messaggi di lotta e speranza, con l’obiettivo di costruire una società più giusta e inclusiva.
Dalle 23:00, il party finale si terrà al Plemmiria Reserve.
“È per me un grande onore firmare per la prima volta la direzione artistica del Pride aretuseo. Portare avanti un evento così carico di significato, in una città come Siracusa, è una responsabilità che vivo con orgoglio e gratitudine”, ha dichiarato Diego Di Flora, direttore artistico dell’evento.
“Orgoglio è resistenza, è comunità, è anche festa. Siracusa Pride è tutto questo e molto di più, soprattutto in un momento storico segnato da crescente omofobia e repressione, come dimostrano i fatti recenti in Ungheria – e non solo”, afferma il coordinamento del Siracusa Pride 2025, composto da numerose realtà associative e sindacali del territorio.
Il coordinamento ha redatto un documento politico che tocca temi cruciali e rilancia la richiesta di diritti e uguaglianza.
“Unitevi al corteo con i vostri colori, la vostra voce e la voglia di cambiare le cose. I diritti non si chiedono: si prendono. E si difendono, insieme”, conclude il coordinamento.




Ordigno bellico alla Marchesa, rinvenuto da un bagnante: in azione il nucleo SDAI

Presunto ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale alla Marchesa.
E’ stato rinvenuto ieri nello specchio acqueo prospiciente la “Pineta del Gelsomineto” ad una profondità di circa 1,2 metri e ad una distanza di un paio di metri dalla scogliera.
La segnalazione è partita da un bagnante che, notando l’oggetto, ha allertato la Guardia Costiera.
La Capitaneria di Porto ha, dunque, fatto scattare il protocollo previsto in casi come questo, richiedendo innanzitutto alla Prefettura l’attivazione della procedura per l’intervento di personale artificiere specializzato, a cui sono affidate le verifiche correlate alla segnalazione. In azione, come previsto, gli uomini del nucelo SDAI, Sminamento Difesa Mezzi Insidiosi.
Emanato, al contempo, un avviso urgente ai naviganti, contenente misure a salvaguardia della pubblica incolumità e della sicurezza della navigazione. Immediata l’interdizione alla navigazione ed alla balneazione dell’area interessata, fino al termine delle operazioni di bonifica. Nel dettaglio,l’ordinanza riguarda il: divieto di navigare, ancorare, sostare ed effettuare manovra di ormeggio e disormeggio per qualunque unità navale, sia da diporto che ad uso professionale.




Pillirina, parla Di Gresy: “La sentenza del Tar? Non cambia i piani per la riqualificazione”

La recente sentenza del Tar di Catania non cambia i piani di Elemata Maddalena. La società del marchese Emanuele di Grésy conferma infatti la volontà di procedere con un progetto di valorizzazione sostenibile per il territorio. E passa al contrattacco. “Contrariamente a quanto strumentalmente affermato, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale è da considerarsi ampiamente satisfattiva per la nostra iniziativa, come sottolineato dal nostro legale, l’avvocato Andrea Scuderi. Il Tar ha, infatti, respinto nella loro totalità i punti essenziali del ricorso presentato da Legambiente, confermando la piena legittimità del nostro operato su aspetti cruciali come la corretta qualificazione dell’intervento come ristrutturazione di immobili vetusti; la legittima destinazione d’uso prevista; l’assenza dei presunti difetti di istruttoria lamentati dai ricorrenti”, spiega proprio Di Gresy.
“L’unico aspetto parzialmente accolto riguarda un vizio procedurale sulla Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), ma anche in questo caso il Tribunale ha chiarito un punto fondamentale: la competenza è del Comune di Siracusa e non della Regione. Il Tar ha semplicemente richiesto un’integrazione formale della motivazione, ossia l’esplicitazione del parere alla Vinca che erroneamente era stato dato in modo implicito. Un adempimento che il comune dovrà dunque fornire, senza inficiare la sostanza e la validità del progetto”.
“Per oltre 15 anni – sostiene ancora il marchese – un’area edificabile dal 1973, acquistata regolarmente all’asta dallo Stato, è tenuta in ostaggio da un ostruzionismo sterile che ha già causato la fuga di investitori internazionali per 300 milioni di euro, tra cui Four Seasons e Carlyle. Tutto questo in nome di un ambientalismo ideologico che non ha mai prodotto una singola proposta alternativa, ma ha solo paralizzato ogni ipotesi di crescita”.
La società Elemata Maddalena rispedisce poi al mittente “illazioni e notizie false periodicamente diffuse sulla persona del Marchese di Grésy”. Confermato che il procedimento penale svizzero si è concluso da mesi con il risarcimento delle parti civili, le quali hanno rinunciato a ogni ulteriore pretesa. “Ho sempre agito con la massima trasparenza, mettendoci il mio nome, la mia faccia e i miei capitali,” conclude Di Gresy. “Il nostro obiettivo non è mai cambiato: realizzare un modello di sviluppo moderno, aperto e sostenibile che porti valore a Siracusa. Continueremo a lavorare con ancora maggiore determinazione per dimostrare che un altro futuro è possibile, nonostante chi, per difendere posizioni di retroguardia o interessi opachi, ha fatto del ‘no a tutto’ il suo unico programma”.




Sanità, tagli ora e aumenti al futuro: il piano regionale per gli ospedali non convince i sindaci

Fumata grigia al termine della riunione della conferenza dei sindaci dedicata all’esame della bozza di nuova rete regionale ospedaliera. Al Salone Borsellino di Palazzo Vermexio, oltre ai 21 primi cittadini del siracusano, c’erano anche i vertici dell’Asp di Siracusa (il dg Caltagirone e il ds Madonia) e il direttore della pianificazione strategica dell’assessorato regionale, Iacolino. Proprio quest’ultimo ha sottolineato il carattere irrituale di simili incontri, voluti però per bon ton istituzionale pur non essendo previsti per legge nell’iter che condurrà a breve alla nuova rete ospedaliera regionale.
La proposta di Palermo partiva da un aumento di posti letto per la provincia di Siracusa. Un dato, però, rimandato al futuro visto che era collegato sin da oggi alla presenza del nuovo ospedale ancora da costruire. E qualora anche partissero domani i lavori, servirebbero realisticamente almeno 5 o 6 anni prima di poter avere quella struttura operativa. Bene, invece, l’indicazione chiara sin da subito della qualifica di Dea di II livello del nuovo nosocomio. Tecnicamente, quindi, il nuovo piano porterebbe ad un taglio di posti letto in provincia di Siracusa, circa 12. Su questo aspetto, la Conferenza dei sindaci non ha tentennato: così il piano non è accettabile. Pertanto, entro lunedì sarà prodotto un documento che giovedì prossimo arriverà in Commissione Salute dell’Ars per la sua trattazione. I sindaci del siracusano chiedono che sia cristallizzata la situazione attuale, con 803 posti letto confermati. Ogni ulteriore variazione è, invece, da rimandarsi a quando sarà effettivamente attivo il nuovo ospedale di Siracusa a cui, però, deve essere confermata la già considerata qualifica di Dea di II Livello ovvero il massimo dell’offerta sanitaria pubblica regionale possibile. In sostanza, la Conferenza dei sindaci ha sposato la proposta che l’Asp di Siracusa aveva avanzato nei mesi scorsi, in apertura del discussioni sulla nuova rete ospedaliera regionale.




Nuova rete ospedaliera, dopo il vertice a Siracusa le reazioni della politica

La Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa si è riunita stamattina nel Salone Borsellino di Palazzo Vermexio per esaminare la bozza della nuova rete ospedaliera predisposta dall’Assessorato regionale alla Salute. Al termine dell’incontro è emerso chiaramente che il piano regionale per gli ospedali non convince i 21 primi cittadini del siracusano.
Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni e presidente di Anci Sicilia, ha parlato di “un incontro costruttivo”. “Nel confronto con la Regione – ha poi aggiunto – purtroppo prendiamo atto che i sindaci non erano in possesso della documentazione a causa di un errore delle segreterie. Tuttavia, abbiamo concordato che stileremo un documento unitario per arrivare a una proposta del territorio, che eviti qualsiasi taglio attuale e, in premessa, confermi la richiesta per l’ospedale Dea di II livello, con una prospettiva di riorganizzazione del sistema della rete ospedaliera siracusana, aggiungendo i posti previsti per il Dea di II livello, perché sono previste specializzazioni diverse rispetto all’attuale rete ospedaliera. Entro il 2026 si aprirà la possibilità di integrare gli 803 posti letto attuali, che dovrebbero essere confermati dalla commissione sanità giovedì prossimo, e si integreranno i posti letto delle case di comunità e, soprattutto, degli ospedali di comunità”.
“Il territorio di Siracusa rischia di essere ulteriormente mortificato dal nuovo Piano Ospedaliero. Il rischio concreto è che, oltre alle necessità dettate dalla mancanza di personale medico e infermieristico, aumentino le difficoltà nei reparti di urgenza e nei pronto soccorso. Ho chiesto e ottenuto la possibilità di discutere un nuovo documento, giovedì 24 luglio, in Commissione Regionale Salute, Servizi Sociali e Sanitari”. Tiziano Spada, sindaco di Solarino e deputato regionale del Partito Democratico, ha parlato così a margine della conferenza dei sindaci siracusani che si è svolta nella mattinata di oggi alla presenza del direttore generale Salvatore Iacolino e del direttore dell’Asp Siracusa Alessandro Caltagirone.
“Dalla Regione Siciliana è pervenuta la disponibilità a rivedere e modificare il nuovo Piano Ospedaliero, per quello che riguarda i posti letto nei nosocomi ma non solo. Ho proposto la discussione di un nuovo documento in VI Commissione Regionale perchè è quest’ultima l’organo che decide”.
Sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, l’on. Tiziano Spada aggiunge: “Attendiamo il nuovo ospedale da oltre vent’anni e, nonostante le risorse stanziate, ancora oggi siamo chiamati a confrontarci con una situazione molto difficile che ricade sui cittadini. Da sindaco e da deputato mi sento in dovere di sottolineare come il territorio di Siracusa non debba essere ulteriormente danneggiato. La carenza di medici e infermieri nelle strutture sanitarie non solo rallenta i processi ma impone alle stesse strutture di lavorare costantemente in emergenza. L’aggiornamento della Rete Ospedaliera deve essere un’opportunità per tutti i centri della provincia siracusano e non un’ulteriore mortificazione del territorio”.
“Difenderò la sanità: no ai tagli. Mi opporrò con determinazione per tutelare i cittadini”. Il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha partecipato oggi al Comitato dei sindaci convocato per la presentazione della nuova rete ospedaliera ed è stata chiara. “Se queste ipotesi fossero confermate – sottolinea – le contestiamo con decisione, perché penalizzano gravemente il DEA di I livello Avola-Noto, presidio che serve oltre 111.000 cittadini dell’area sud della provincia di Siracusa, da Rosolini a Portopalo, da Pachino a Noto e Avola che durante il periodo estivo accoglie, oltre ai turisti, anche una forte utenza da Cassibile, Fontane Bianche e dalla zona sud di Siracusa”. Nella bozza si ipotizzano tagli ai posti letto in medicina, chirurgia, ortopedia, ginecologia e pronto soccorso, che mettono seriamente a rischio l’efficienza e la sicurezza dell’assistenza in un’area ad alta fragilità sanitaria e con popolazione in crescita.
Particolarmente grave è la penalizzazione dell’Ortopedia-Traumatologia, un reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volume e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno, un tasso di occupazione del 107% e una mobilità attiva in aumento, rappresenta un modello virtuoso che andrebbe rafforzato, non depotenziato. “Togliere 5 posti letto significherebbe di fatto smantellare l’intera unità operativa, cancellando un presidio essenziale per tutto il territorio – sottolinea il sindaco di Avola – Anche a Noto si registra una scelta incomprensibile: la soppressione di 8 posti letto di lungodegenza, pari al 30% del totale, è una decisione totalmente illogica. L’attivazione, in loro sostituzione, di attività di Day Hospital prive del necessario supporto ospedaliero per acuti, contrasta con quanto previsto dal DM 70/2015 e dalle indicazioni AGENAS, che impongono una netta separazione tra attività per acuti e post-acuti. Si tratta di un’impostazione non consentita, che come rappresentato più volte dai medici e dal personale e messo per iscritto crea rischi gestionali per medici e personale e non tutela in alcun modo la sicurezza dei pazienti. È nostro dovere opporsi con fermezza a questa proposta iniqua e insostenibile”. Per questo il primo cittadino ha chiesto oggi, con determinazione, al direttore Asp Caltagirone di rivedere ogni taglio e riduzione proposta contro le normative vigenti. Il direttore regionale Iacolino, che conosce bene il nostro territorio e che da direttore dell’Asp ha avuto un ruolo nella programmazione della rete, ha assicurato che verranno apportati correttivi. “Da parte nostra – conclude Cannata – chiediamo sin da subito l’applicazione della rete ospedaliera attuale, senza penalizzazioni arbitrarie che ledono il diritto alla salute delle nostre comunità. Verrà redatto un documento unitario da parte di tutti i sindaci coinvolti, ed è questo il contenuto che rappresenterò ufficialmente”.
“Sin da ora anticipo il mio sostegno in Commissione Sanità dell’Ars al documento dei sindaci della provincia di Siracusa. Condivido e concordo sulla necessità di cristallizzare la situazione attuale, senza ulteriori tagli. Pertanto i posti letto in provincia di Siracusa sono e devono restare 803. Questa è una provincia verso cui la Regione è in ampio debito, specie sul fronte della sanità pubblica. Non si possono nascondere tagli dietro ai numeri di un nuovo ospedale che ancora non c’e. Del futuro parleremo quando sarà attuale. Ma oggi dobbiamo ragionare al presente e non indorare la pillola al futuro. Per cui ribadisco che non sono accettabili tagli di posti letto in provincia di Siracusa”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro al termine della odierna conferenza dei sindaci, a Palazzo Vermexio.
Quanto alla qualifica del nuovo ospedale, “significativo che nel piano figuri correttamente come Dea di II Livello. Continueremo a monitorare l’iter, in modo che non ci sia spazio per sorprese in danno della sanità siracusana”.
“La proposta di riallocazione dei posti letto, che penalizza gravemente gli ospedali di Lentini e di Avola-Noto, così come Augusta con Oncologia, è inaccettabile. FdI si oppone con determinazione a qualsiasi piano che riduca ulteriormente i servizi ospedalieri sul nostro territorio, già messo a dura prova. Chiediamo con urgenza la sospensione del parere alla rete ospedaliera, in attesa che l’amministrazione regionale fornisca chiarezza su come vengono articolate le strutture tra complesse e semplici, come previsto dal D.M. 70”. Luca Cannata, deputato nazionale di Fratelli d’Italia, interviene con fermezza sulla proposta di riallocazione dei posti letto in provincia di Siracusa, chiedendo la sospensione immediata della proposta e criticando duramente la gestione dell’Asp di Siracusa del dg Alessandro Caltagirone e del dirigente regionale del Dipartimento pianificazione strategica Salvatore Iacolino.
“La proposta oggi presentata è carente e non rispetta il principio di trasparenza. Non è possibile prendere decisioni su un piano così incompleto, soprattutto quando riguarda un tema delicato come la salute dei cittadini – aggiunge Cannata -. Non accettiamo che vengano sottratti posti letto agli ospedali di provincia pensando di giustificarli con l’aumento di quelli del nuovo ospedale di Siracusa che sto seguendo nella sua realizzazione e che ovviamente non nascerà se non con i tempi tecnici previsti e non certo per diminuire adesso e dopo i servizi agli altri nosocomi”. Il deputato nazionale di FdI non risparmia critiche ai dirigenti dell’Asp e di Iacolino: “Non è possibile che il territorio venga ignorato da chi ha il dovere di rappresentarlo e tutelarlo – conclude – È necessario un confronto serio e aperto con i sindaci, che devono poter essere parte attiva nelle decisioni che li riguardano. Noi, come Fratelli d’Italia, faremo la nostra parte come già fatto. Ma la Regione deve agire tenendo conto della salute dei cittadini con quello che abbiamo oggi e nei prossimi anni. Ne parlerò anche al Ministero della Salute per fermare questa proposta che rischia di ridurre la qualità dei servizi sanitari in provincia di Siracusa”.




Chiusa indagine sull’incidente aereo del 2020 nel siracusano: “non individuata la causa”

L’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo ha pubblicato la relazione relativa all’incidente occorso all’aereo Tecnam P-2002JF, precipitato il 12 febbraio del 2020 nelle campagne di Carlentini. Nello schianto persero la vita l’istruttore Stefano Baldo, di 53 anni, e l’allievo dell’istituto aeronautico di Catania, Gioele Bravo, di 20 anni, originario della Valle d’Aosta. Il Tecnam P2002 si schiantò al suolo una trentina di minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Catania Fontanarossa. Nell’impatto, prese fuoco.
Nelle quaranta pagine del report, gli esperti dell’ANSV descrivono l’evento nei particolari tecnici ed esprimono alcune raccomandazioni raccolte dall’Enac circa alcune misure per l’esecuzione di determinate manovre. Quanto alle conclusioni, però, “l’inchiesta non è riuscita ad individuare in modo incontrovertibile la causa dell’evento”, scrivono i tecnici. “Nei limiti delle evidenze disponibili, questo è stato verosimilmente innescato della perdita di controllo dell’aeromobile nell’effettuazione di una missione addestrativa finalizzata al recupero dalla condizione di vite incipiente mediante l’esecuzione di stalli, e la simulazione di emergenza trim tutto a picchiare e a cabrare”.
“Alla perdita di controllo – scrive inoltre l’Ansv – non è seguita una rimessa in assetto e ciò ha condotto verosimilmente allo sviluppo di una vite e, poi, all’incidente”. Tra le ipotesi, “un’altezza di esecuzione dell’addestramento tale da non garantire in tutte le fasi sufficienti margini di sicurezza”.




Cattedrale “ingabbiata” dal Pnrr, il cantiere che nasconde la facciata ed i tempi imposti

Impalcature sulla facciata della Cattedrale, in pieno luglio. Ha sorpreso tanti, visitatori e turisti inclusi, l’avvio dei lavori sul prospetto esterno proprio in questo periodo dell’anno. E persino alcune coppie di sposi promessi hanno voluto rifare i conti con la loro organizzazione nuziale.
E’ il caso di spiegare che non si è certo trattato di un capriccio dell’Arcidiocesi. I lavori di consolidamento antisismico del prospetto e della cupola della Chiesa Cattedrale sono finanziati con fondi del Pnrr e nonostante la pratica sia stata istruita già due anni fa, solo nelle ultime settimane ha trovato esito positivo, al netto di alcuni ritardi determinati dagli adempimenti imposti dalla legge e da alcuni disservizi. La Curia siracusana si muove come stazione appaltante e dovendo rispettare i tempi del Pnrr, con conclusione lavori entro dicembre 2025, non c’era altra finestra temporale possibile. Anche perchè dicembre è il mese di Santa Lucia e per quella data la Cattedrale deve presentarsi libera da ogni impedimento.
I lavori si sono resi necessari in quanto si sono verificati negli ultimi anni alcuni distacchi di frammenti degli elementi lapidei della facciata che, insieme al prospetto su piazza Minerva, è stata costantemente monitorata. Nel tempo sono stati messi in sicurezza i capitelli con una particolare rete che non ha alterato l’aspetto del monumento risultando non visibile a distanza. I lavori avviati interessano anche la cupola danneggiata da un fulmine durante un temporale tre anni fa.
Sono cinque in totale le chiese nella Diocesi di Siracusa che saranno oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria grazie ai fondi del Pnrr per un totale di tre milioni di euro: Cattedrale, Spirito Santo e San Giovanni Battista (meglio conosciuta come San Giovannello) a Siracusa; e due chiese ad Augusta: Maria Ss. Assunta (Chiesa Madre) e San Sebastiano.




Rete ospedaliera, le preoccupazioni della politica: “No allo smantellamento della sanità”

“Giù le mani dagli ospedali di Lentini e Noto”. Nel giorno della conferenza dei sindaci, sul dimensionamento della rete ospedaliera siciliana, il deputato regionale Giuseppe Carta, sindaco di Melilli, interviene con forza sul tema e ribadisce la necessità di una sanità che “rispetti e valorizzi i territori. Oggi-annuncia- nella mia doppia veste di sindaco e di parlamentare regionale – dichiara Carta – durante la conferenza dei sindaci che si terrà alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni, ribadirò con fermezza una posizione chiara. La rete ospedaliera deve essere pensata per offrire servizi capillari e accessibili, non per creare deserti sanitari nei territori.» Carta sottolinea come la nuova proposta di dimensionamento preveda l’istituzione del DEA di II livello a Siracusa, «una scelta condivisibile, ma solo dopo l’effettivo avvio dell’ospedale». «I 60 posti letto previsti per Siracusa – prosegue – sono stati sottratti alla provincia: 27 letti in meno tra gli ospedali di Noto, Avola e Lentini. Una decisione impattante, soprattutto se consideriamo che l’ospedale di Siracusa verrà completato, verosimilmente, non prima di dieci anni. Cosa accadrà nel frattempo ai cittadini che vivono fuori dal capoluogo?» L’onorevole Carta chiede una sanità più giusta ed efficiente, che tenga conto delle esigenze dei cittadini della provincia: «Dico sì a un ospedale di riferimento per l’intera area, ma NO allo smantellamento silenzioso dei presidi territoriali. La rete ospedaliera deve essere una rete di servizi e non una somma di tagli. È in gioco il diritto alla salute di migliaia di persone.»
Il deputato regionale Carlo Auteri spiega di avere incontrato lunedì scorso il direttore generale, da cui avrebbe avuto rassicurazioni rispetto al fatto che “si tratta solo di una bozza, ma concepita in un momento storico sbagliato: si ipotizza il potenziamento di Siracusa come Dea di II livello, ma in realtà il nuovo ospedale nella migliore delle ipotesi verrà realizzato nella successiva rimodulazione. Il territorio -afferma Auteri- non può essere mortificato e non si può pensare allo smantellamento di alcuni posti letto tra Lentini e Noto”. Alcuni sindaci hanno già annunciato la propria contrarietà, che sarà espressa oggi in sede di conferenza. L’ha fatto ad esempio il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, che contesta la riduzione dei posti letto a Lentini ed il mancato riconoscimento del presidio come Dea di I livello. “Sono dalla parte dei sindaci e dei cittadini – chiosa Auteri – la provincia di Siracusa non merita solo un Dea di II livello con il nuovo ospedale (nella successiva rideterminazione) ma necessita fin da subito di un investimento sui reparti e non di una mortificazione”.




Turismo in calo a Siracusa, la CNA lancia un’iniziativa: “A fine stagione gli Stati Generali del settore”

Il calo di presenze turistiche, con picchi fino al 25% nel territorio per la stagione in corso, rimane al centro dell’attenzione. A intervenire sul tema è la CNA Siracusa. Il calo, secondo l’analisi di CNA, è frutto di un insieme di fattori: la forte concorrenza di altre mete del Mediterraneo, un “caro voli” che non accenna a placarsi, carenze nei servizi e nei collegamenti, l’insufficiente pulizia di alcune aree naturali e un generale aumento dei prezzi legati ai rincari di materie prime e servizi. Questi elementi, sommati, rischiano di erodere l’indiscutibile fascino del patrimonio architettonico e paesaggistico siracusano e dell’intera provincia.
A farsi portavoce della posizione dell’associazione è Fabio Salonia, Presidente di CNA Turismo Siracusa, che lancia un appello a tutte le forze istituzionali ed economiche del territorio.
“I dati che registriamo ci preoccupano e non vanno sottovalutati, perché toccano un settore che è il motore della nostra economia e del suo vasto indotto”, dichiara Salonia. “Probabilmente, l’effetto ‘boom’ degli ultimi anni, legato anche a particolari condizioni geopolitiche, si sta fisiologicamente esaurendo. Questo, però, non deve essere un alibi, ma uno stimolo. Ora è il momento di non disperdere il valore creato, ma di fare tesoro della crescita passata per stabilizzare le presenze con una strategia di sistema che coinvolga tutta la provincia, puntando sulla qualità e senza divisioni”.
“La concorrenza nel Mediterraneo è forte”, prosegue il Presidente di CNA Turismo, “e non possiamo più permetterci di ignorare le nostre criticità, dal caro voli alla pulizia delle città. Il fascino della nostra terra da solo non basta più. Per questo non vogliamo generare lamentele fini a se stesse, ma essere propositivi. Sappiamo bene, ad esempio, le difficoltà che i sindaci affrontano quotidianamente nella gestione ordinaria, ed è proprio per questo che l’intero territorio ha la responsabilità di ragionare insieme, con calma, attenzione e, soprattutto, con la capacità di ascoltarsi”.
Da qui la proposta di CNA: “Come associazione, annunciamo fin da ora che, al termine di questa stagione, ci faremo promotori di una specifica giornata di Stati Generali del Turismo provinciale. Un momento di confronto e sintesi per tracciare un percorso il più possibile condiviso, chiamando a raccolta tutti gli attori: i sindaci, il Libero Consorzio, la Camera di Commercio, la società di gestione dell’aeroporto, gli operatori dei vari settori, le istituzioni culturali e tutti coloro che possono contribuire a migliorare l’offerta. La nostra provincia ha tante anime diverse, ma può e deve marciare unita per affrontare con successo le sfide del futuro”, conclude Salonia.




Potenziamento delle tratte extraurbane Melilli-Sortino-Siracusa-Catania: c’è l’accordo

Sarà potenziato il servizio di trasporto pubblico tra i Comuni di Melilli e Sortino, con particolare attenzione alle tratte verso Siracusa e Catania. È questo il risultato dell’incontro frutto dell’interlocuzione tra Giuseppe Carta, Sindaco di Melilli e Presidente della IV Commissione parlamentare “Ambiente, Territorio e Mobilità”, e il Sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, che ha visto la partecipazione del Direttore dell’esercizio Interbus, Mario Nicosia, e dei rappresentanti dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST).
Al centro del confronto, la conferma delle corse esistenti e l’introduzione di nuove tratte strategiche gestite da Interbus, finalizzate a migliorare la mobilità dei cittadini, con particolare attenzione ai pendolari, agli studenti universitari e ai lavoratori. Tra le novità più significative, il rafforzamento delle corse che collegheranno il territorio con l’Ospedale di Lentini, l’Aeroporto di Catania e il capoluogo etneo, garantendo maggiore efficienza e puntualità.
Un’occasione per definire aspetti tecnici e organizzativi fondamentali, tra cui l’adeguamento degli orari delle corse per ottimizzare i tempi di percorrenza e garantire una migliore risposta alle esigenze degli utenti.
“Questo accordo rappresenta un passo importante per la mobilità del nostro territorio”, ha dichiarato Giuseppe Carta. “Grazie alla collaborazione con Interbus e AST, stiamo costruendo un servizio più efficiente, in grado di coniugare sostenibilità e necessità quotidiane dei cittadini.”
Dello stesso tenore la dichiarazione del Sindaco di Sortino Vincenzo Parlato: “La sinergia tra Comuni e operatori del trasporto è fondamentale per rispondere alle esigenze di chi ogni giorno si sposta per studio, lavoro o salute. Continueremo a lavorare insieme per potenziare ulteriormente il servizio, ascoltando le richieste della comunità”.