Investe un agente della Municipale perché vuol multarlo: denunciato un uomo

Agenti della Polizia Municipale di Noto hanno deferito all’autorità Giudiziaria un uomo per i reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 
I fatti contestati risalgono al pomeriggio di venerdì 16 ottobre, quando una pattuglia della Municipale, durante un controllo in via La Rosa, ha invitato un automobilista a non lasciare il veicolo in sosta sul marciapiede.
Invito ignorato dall’uomo che ha replicato con offese e minacce, per poi allontanarsi a piedi decidendo ugualmente di parcheggiare l’automobile sul marciapiede.
Al suo ritorno, gli agenti gli hanno chiesto di fornire le sue generalità per procedere alla contestazione dell’infrazione. Ancora una volta si sono visti rispondere con ingiurie e minacce di morte. Quando uno dei due agenti di Polizia Municipale ha cominciato a compilare il preavviso di accertamento, l’uomo è salito repentinamente sull’automobile, travolgendolo e scaraventandolo a terra, per poi darsi alla fuga a piedi.
L’agente di Polizia Municipale è stato poi trasportato in ospedale dove gli sono state riscontrate una serie di lesioni con prognosi di 30 giorni.
L’automobilista è stato identificato e successivamente deferito all’autorità Giudiziaria per minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.




Siracusa. Furti in garage, occhio a bici e scooter: in via Monti interviene la Polizia

Ladri in azione nei garage delle abitazioni. Nonostante recenti operazioni della Polizia, condotte proprio per contrastare una simile fattispecie, restano attuali gli episodi di furti commessi dopo aver forzato le saracinesche dei box condominiali. Le più “richieste” sono le bici, quelle elettriche in particolare, ma i malviventi non disdegnano neanche gli scooter.
Uno degli ultimi episodi denunciati è accaduto ieri sera in via Luigi Monti, alla Pizzuta, area residenziale di Siracusa. Ignoti si sono introdotti in un garage, poco dopo le 21, per poi allontanarsi a bordo di una Vespa 50 trafugata all’interno. Il mezzo, però, non si è presentato perfettamente funzionante e così è stato abbandonato in una campagna poco distante dalla sede stradale. Gli autori del furto si sono dileguati. Sul posto è arrivata una pattuglia delle Volanti della Questura di Siracusa che ha riconsegnato lo scooter al proprietario.




Siracusa. Fiera in piazzale Sgarlata, ritornano le mascherine tra ambulanti e clienti

C’era attesa per il principale appuntamento mercatale della provincia, nella settimana del nuovo dpcm anti-covid. Occhi puntati sulla fiera del mercoledì di Siracusa, tra piazzale Sgarlata e San Metodio, con i suoi oltre 350 banchi vendita e numeri a tre cifre quanto a visitatori nell’arco della giornata.
Tra gli ambulanti già ieri era scattato il passaparola: indossare sempre la mascherina, mantenere il distanziamento, invitare a non toccare la merce esposta. Tre concetti ripetuti allo stremo per evitare sorprese, come quella della sospensione della fiera per assembramenti o altre violazioni delle norme anti-covid.

“Sappiamo che c’è il rischio di chiusura, per questo dobbiamo essere responsabili”, spiega in diretta su FMITALIA il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Ambulanti, Seby Morale. “Se qualcuno si avvicina al mio banco senza mascherina, lo invito ad indossarla o andare via. Non ci sono molti controlli, quindi è il caso che facciamo da noi”, taglia corto Morale che non manca comunque di ringraziare gli agenti della Municipale presenti per il solito lavoro svolto. “Sono pochi, fanno quello che possono. E noi cerchiamo di aiutarli. Certo, ci sono anche tra di noi alcuni che sembrano fregarsene delle norme e della situazione. Siamo tanti e non possiamo garantire per tutti. L’attenzione però c’è ed è massima”, aggiunge. Dei controlli rinforzati annunciati alla vigilia, poca traccia nella prima parte della mattinata. Ed anche la clientela appare più “lenta” rispetto al solito. Forse colpa di rinnovate paure e preoccupazioni.
Intanto, incontro a Palazzo Vermexio tra l’amministrazione comunale ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Ambulanti. Con il presidente Morale c’era anche il segretario Matteo Melfi. Si è discusso di esenzione del versamento della Tosap/Cosap anno 2020 fino al 15 ottobre; del rinnovo delle concessioni a partire dal 1 gennaio 2021; della pulizia e del controllo dei mercati. Confermato dal sindaco Italia e dall’assessore Burti la volontà di non sospendere i mercati cittadini ma hanno caldamente raccomandato il rispetto delle misure di contrasto per contrastare l’avanzata del covid-19. Massima collaborazione assicurata dall’associazione degli ambulanti.




Siracusa. Modifiche regolamento Tari, tagliate alcune agevolazioni: "Mortificante"

Senza Consiglio comunale, decaduto, a Siracusa ne fa le veci il commissario straordinario Giuseppe Di Gaudio. Con una sua recente delibera commissariale, la numero 52 del 30 settembre 2020, ha fatto indispettire gli ex consiglieri di area Forza Italia. Ferdinando Messina, Gianni Boscarino, Federica Barbagallo, Alessandro Di Mauro e Franco Zappalà parlano di “un colpo di spugna”, con modifiche al regolamento della tassa sui rifiuti (TARI) che cancellano “le agevolazioni e le riduzioni introdotte dai consiglieri comunali di Siracusa”.
Per gli azzurri si tratta di una “ulteriore mortificazione alle fasce deboli della comunità siracusana” oltre che di “scortesia istituzionale verso un consiglio comunale che ha introdotto delle misure di premialità verso i cittadini virtuosi”.
Nel dettaglio, con la modifica dell’art.22 del regolamento Tari sono state abrogate le ipotesi di esenzione a persone assistite totalmente dal comune;di esenzione ad associazioni, istituti destinati al ricovero di persone bisognose dal punto di vista economico; e ancora abrogata la riduzione del 5% abitazioni ricadenti nel quartiere di Cassibile; la riduzione del 10% abitazioni ubicate all’esterno del perimetro urbano di Siracusa, Cassibile e Belvedere sprovviste del servizio di spazzamento; riduzione del 20% ai nuclei familiari in cui è presente un minore in affido; riduzione del 20% alle imprese giovanili.
“Colpisce il silenzio assordante di chi, senza Consiglio comunale, dovrebbe vigilare”, chiosano gli azzurri pungolando indirettamente l’amministrazione.




Siracusa. Le scuole superiori non apriranno alle nove: il chiarimento del ministero

Resta invariato, almeno per il momento, l’orario di ingresso e uscita delle scuole superiori della provincia. Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte stabilisce l’inizio delle lezioni, per gli istituti superiori, non prima delle nove. Questa previsione, tuttavia, non riguarderebbe il territorio siracusano, così come non riguarderebbe molte altre zone italiane. Si concentra, piuttosto, sulle aree metropolitane e su quelle zone in cui i mezzi pubblici, proprio a partire dalle metropolitane, sono normalmente utilizzate sia per raggiungere il posto di lavoro, sia per raggiungere gli istituti scolastici. E’ lì che occorre diversificare le fase orarie: una per chi deve andare a lavorare, una per chi deve andare a scuola, così da decongestionare i mezzi pubblici, luogo di assembramenti molto più che evidenti.

Tornando alla provincia di Siracusa, invece, spostare gli orari, peraltro in maniera non coordinata, rappresenterebbe soltanto un problema, stando a quanto diversi dirigenti scolastici hanno osservato. I bus per i pendolari, nel territorio, effettuano, infatti, il cosiddetto “giro scuole”. Se un singolo istituto modificasse l’orario di inizio delle lezioni, la scelta si tradurrebbe in un serio problema per gli studenti, che non avrebbero più a disposizione il mezzo pubblico per raggiungere la propria scuola o, piuttosto, rimarrebbero semplicemente fuori dalla scuola per un’ora. Anche questo significherebbe rischio di assembramenti, del resto.

Eventuali modifiche andrebbero, invece, secondo un chiarimento fornito dal ministero, concertati a livello territoriale. Un accordo complessivo, insomma, attraverso un tavolo territoriale che al momento non sembra debba essere convocato e costituito.

Per evitare gli assembramenti di studenti pendolari in provincia, insomma, l’unica strada resta quella di tentare di aumentare il numero di autobus a disposizione, così da evitare che a bordo di un singolo mezzo possano salire numerosi studenti.




Studenti pendolari, (quasi) nessuno usa i soldi stanziati per rafforzare il servizio di trasporto

Maggiore attenzione deve essere concentrata sul trasporto degli studenti pendolari. Esistono risorse e strumenti subito disponibili per rafforzare il servizio anche nel siracusano e limitare così i rischi di contagio. Dal governo centrale sono stati ripartiti i primi 150 milioni di euro per il trasporto scolastico, stanziati con il decreto agosto, risorse che consentiranno ad esempio di stipulare convenzioni con operatori turistici a sostegno del trasporto pubblico locale. Ma i presidenti di Regione e gli enti locali devono intervenire con le richieste ed i progetti, per aumentare così i mezzi a disposizione e le corse. “Comuni e Regioni possono già operare stipulando convenzioni e progetti. Saranno rimborsati con fondi governativi”, così spiega tra l’altro il parlamentare siracusano, Paolo Ficara (M5s) nell’intervista di seguito.




"Movida" anche di giorno, prima di entrare nelle controllatissime scuole: chi verifica?

Non c’è voglia di criminalizzare una categoria ed in particolare i giovani. Ma certe scene, oggi, sono davvero sorprendenti. In piena ripresa dell’emergenza covid, con i contagi che galoppano anche dalle nostre parti e lo spauracchio di un coprifuoco generalizzato sullo sfondo, ci sono studenti che paiono vivere in una realtà parallela. Controllati a scuola, sotto rigidi protocolli, ma assembrati al bar prima della campanella.
Succede in una zona centrale del capoluogo, viale Zecchino. Nei pressi, diversi istituti superiori. Scene simili segnalata un pò dappertutto, nei pressi degli istituti superiori. Prima di entrare in classe, attraverso percorsi separati e con la mascherina indossata, capita di trovare studenti a gruppetti al bar, senza distanziamento e con poca attenzione alle norme che poi, a scuola, sono invece costretti ad osservare pedissequamente.
La lotta alla movida introdotta con il nuovo Dpcm non c’è. Controlli pochi o assenti e sin dal mattino è già
campionario di violazioni. Si avvicina il fine settimana e nulla lascia presagire che verranno adottati dai sindaci siracusani, a livello condiviso e provinciale, delle misure particolari di contenimento come la chiusura di strade o piazze troppo frequentate.




Siracusa. Lacune sanitarie a Cavadonna, l'Asp promette un'Unità Radiologica Mobile

L’invio di un’Unità Radiologica Mobile a Cavadonna. La garanzia è arrivata al termine di un incontro tra il direttore sanitario dell’Asp e il Garante dei Diritti dei Detenuti.  In tal modo potranno essere accorciati i tempi, adesso eccessivamente lunghi, per poter sottoporre chi ne ha necessità a tale tipo di esame diagnostico. Diverse le richieste avanzate ai rappresentanti dell’azienda sanitaria provinciale. Nel dettaglio: una maggior frequenza di visite psicologiche e psichiatriche. Al momento viene erogata una visita settimanale e il Garante chiede che ne vengano erogate almeno tre, per permettere ai detenuti che soffrono problemi psicologici e psichiatrici di ricevere le cure adeguate ma soprattutto la dotazione di dispositivi sanitari nell’infermeria . La dotazione sarebbe al momento vetusta, sia in termini accessori e sia di arredi. Da migliorare, infine, la comunicazione tra l’Asp e la struttura carceraria. Il nuovo dirigente sanitario, Salvatore Madonia ha garantito impegno. Soddisfatto il Garante dei Detenuti, Giovanni Villari. All’incontro ha preso parte anche la responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, Adalgisa Cucè.




Siracusa. Covid-19: "Evitare la diffusione tra i sanitari", la Cisl chiede un piano Marshall

“Una programmazione chiara ed attenta, una sorta di piano Marshall che abbia l’obiettivo di evitare una scongiurabile diffusione dell’infezione virale da Covid fra il personale sanitario e parasanitario, oltre che fra quello amministrativo e dei servizi esternalizzati, al fine di non compromettere la continuità dei servizi di assistenza e cura”. A chiederla sono stati il segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Ragusa e Siracusa, Daniele Passanisi ed il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Fp Cisl di Ragusa e Siracusa, Mauro Bonarrigo, secondo cui occorre un deciso slancio da parte dell’Asp di Siracusa per affrontare il rischio di una seconda ondata di contagi da Covid.
“Apprendiamo che l’avanzata inesorabile del Covid 19 anche nella provincia di Siracusa non ha risparmiato ancora una volta dal contagio i dipendenti dell’Asp di Siracusa – hanno sottolineato Passanisi e Bonarrigo – dopo i recenti episodi registrati fra il personale sanitario dell’Ospedale “Umberto I” e di qualche caso sporadico negli altri nosocomi provinciali e fra cui annoveriamo anche diversi dirigenti sindacali, nell’occasione attuale si tratta prevalentemente di personale addetto a mansioni amministrative, finanche a colpire lo stesso direttore generale, Ficarra. Auguriamo a tutti una pronta guarigione ed una celere ripresa delle attività, nella consapevolezza che il sicuro maggior rischio che corre nel contesto ospedaliero è giunto sino al palazzo dell’amministrazione”. Passanisi e Bonarrigo hanno quindi sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni ed il dialogo tra le forze sociali e l’Asp. Un appello dunque, che la Fp Cisl Ragusa e Siracusa, chiede che venga ascoltato. “Siamo dell’idea che nei prossimi mesi serviranno dialogo, confronto e collaborazione col sindacato – hanno ribadito Passanisi e Bonarrigo – affinchè le esperienze di tutti possano tornare utili a salvaguardare più possibile la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori e la salute dei cittadini. La storia recente ci ha insegnato che è indispensabile ascoltare la voce dei lavoratori direttamente impegnati sul campo, per adottare, e correggere all’occorrenza, le misure necessarie a limitare il pericolo di contagio che, ovviamente, è molto presente nella quotidianità lavorativa di tutti gli operatori sanitari, soprattutto di quelli impegnati nell’emergenza-urgenza. Siamo fiduciosi che in questa occasione il nostro grido di allarme non rimanga inascoltato, e speranzosi che, con il contributo ed il sacrificio di tutti, si torni il più presto possibile alla vita normale”.




Siracusa. Covid-19, territorio in sofferenza: la Cgil chiede l'intervento economico delle industrie

Donazioni sostanziosi, non solo simboliche, da destinare al territorio in un momento difficile come quello attuale. La Cgil chiede solidarietà ai grandi gruppi industriali che operano nel Petrolchimico. Il sindacato chiama in causa le aziende: “a partire dall’ENI, colosso petrolchimico a partecipazione statale. Le grandi committenti multinazionali e nazionali del polo Petrolchimico (Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol, Air Liquide) facciano con coraggio e generosità la loro parte e provino, per una volta, a contribuire – in modo significativo e con donazioni adeguate e non solamente simboliche – a tutelare e preservare lo stesso territorio dal quale per decenni hanno tratto enormi profitti”. Questo l’appello lanciato questa mattina dall’organizzazione sindacale, secondo cui  “sarebbe un bel segnale che andrebbe nella direzione, finalmente, della necessaria ricucitura del rapporto fra industria e territorio soprattutto in un momento di massima apprensione per la salute di tutta la nostra comunità. La capacità economica di Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol e Air Liquide potrebbe nel nostro territorio fare la differenza nel contrasto all’impennata dei contagi e consentire-prosegue la nota del sindacato-  con la massima rapidità l’allestimento di strutture sanitarie aggiuntive a quelle esistenti in grado di accogliere, curare e tutelare al meglio la salute di tutti. Una sensibilità ambientale e sociale richiesta all’intero apparato industriale siracusano che, accogliendola, dimostrerebbe la capacità di leggere, interpretare e rispondere alle attuali esigenze di tutela sanitaria di tutta una comunità. Si tratta di un gesto di solidarietà collettiva nell’interesse reciproco di tutti, a partire dalle stesse aziende, che testimonierebbe un cambio di passo significativo nella complessa e articolata relazione fra industria, ambiente, salute e territorio”.