Noto. Revolver e pistola semi-automatica in casa, denunciato un 71enne

Un uomo di 71 anni è stato denunciato a Noto perché trovato in possesso, illegalmente, di un revolver e di una pistola semi-automatica.
Gli investigatori del Commissariato hanno trovato le due armi e 33 cartucce al termine di una mirata perquisizione domiciliare.
La Beretta semi–automatica, si è chiartio, era appartenuta al defunto padre e, successivamente, detenuta abusivamente dal figlio. Riguardo alla rivoltella, l’uomo non avrebbe saputo fornire alcuna spiegazione circa la provenienza della stessa.




Siracusa. Asili nido comunali, il Cga respinge la sospensiva richiesta dalle cooperative

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha respinto la richiesta di sospensiva dell’affidamento del servizio di gestione degli asili nido del Comune di Siracusa. I giudici amministrativi non hanno ritenuto di dover accogliere quanto prospettato da tre cooperative sociali che si sono rivolte al Cga dopo che il Tar di Catania aveva, in primo grado, dato via libera all’affidamento.
Si entrerà comunque nel merito della vicenda con apposita udienza fissata per il 5 maggio 2021. Una data che sembra mettere al riparo il servizio di asili nido comunali, faticosamente in ripartenza, da eventuali stop in corsa.
Le cooperative sociali dovranno però rimborsare al Comune di Siracusa le spese di questa prima fase giudiziale, fissate in 1.000 euro.




Caravaggio, contesa infinita. Dracma querela il direttore dell'Istituto Centrale del Restauro

La battaglia per il Caravaggio non è ancora conclusa. Nonostante il dipinto sia in mostra al Mart di Rovereto, il percorso autorizzativo che ha portato al trasferimento ed al prestito rimane sotto la lente delle associazioni siracusane riunitesi nel Patto civico per la tutela del Caravaggio.
Una delle principali anime, il presidente di Dracma, Giovanni Di Lorenzo, ha prodotto una dettaglia richiesta di accesso agli atti, a più livelli. Ma la collaborazione di risposta non sarebbe stata quella che considerava lecita. Ecco allora che ha presentato una denuncia nei confronti del direttore dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, per rifiuto in atti d’ufficio. Di Lorenzo lo ha rivelato nel corso di una conferenza stampa in remoto. “L’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata una mail ordinaria, neanche tramite posta certificata, con la quale ci veniva chiesto di spiegare il nostro interesse nella vicenda. Ho il dubbio che si sia trattato di mossa dilatatoria e peraltro quando erano già scaduti i termini”, ha spiegato Di Lorenzo mentre mostrava l’atto di querela.
Intanto, il critico Demetrio Paparoni ha firmato ieri un editoriale sulla vicenda del Caravaggio siracusano su Il Domani, nuovo quotidiano di De Benedetti. Un attacco a quello che viene definito da Paparoni il “metodo” Sgarbi. Nel titolo si parla anche di politica che piega l’arte ai suoi interessi. Un pezzo che non è andato giù in Trentino e che ha scatenato più di una reazione.

in foto: a sinistra Di Lorenzo, a destra il Caravaggio in mostra al Mart di Rovereto




Seppellimento di Santa Lucia, l'originale e le copie: ecco come sono realizzate

Parlando di Caravaggio e del Seppellimento di Santa Lucia, nelle ultime giornate sono stati continui i riferimenti alla copia di alta qualità realizzata a scopo conservativo e di studio. Per la verità, le copie sono due. Una in mostra al Mart di Rovereto, accanto all’originale, e l’altra prossimamente a Siracusa, destinazione Santa Lucia alla Badia.
A realizzarle, la Factum Arte (Factum Foundation) ovvero una società specializzata internazionale con sede a Madrid. I suoi tecnici hanno “seguito” il dipinto prima a Siracusa (con una attività di scansione digitale) e poi a Roma, presso i laboratori Icr, per la copia cosiddetta “fedele” ovvero quella comprensiva anche del touch up eseguito dagli operatori dell’Istituto Centrale del Restauro.
Un lavoro di altissima qualità digitale, come ben spiegato sul sito della stessa Factum Foundation in una sezione dedicata alla realizzazione del facsimile del dipinto siracusano. Per ricreare materialmente l’effetto di trovarsi di fronte ad un dipinto, con il processo di stampa sono stati realizzati dei rilievi in ​​strati da 5 micron che replicano la superficie esatta del quadro. Per riuscirci, è stato utilizzato del silicone liquido “versato sulla stampa in rilievo per creare uno stampo della sua superficie”. Dallo stampo è stato poi realizzato un calco, “utilizzando una miscela di gesso acrilico appositamente preparata. Questa ‘pelle’, che forma la superficie di base del facsimile finale, è stata fissata a una tela di supporto in un processo simile al rivestimento di un dipinto”. Il colore e il rilievo “sono perfettamente allineati, assicurando che l’aspetto del facsimile sia del tutto fedele all’originale. Più strati di sovrastampa garantiscono che il tono e la tonalità di ogni colore corrispondano esattamente al colore dell’originale. La fase finale è la verniciatura e la rifinitura a mano”. Ad indicare che non si tratta del dipinto originale, una targhetta appositamente fissata.
Anche sul facsimile (anche se sarebbero due quelli realizzati), non si sono risparmiate polemiche. In questo caso, ci siamo voluti limitare a raccontare il processo di realizzazione e l’alto valore qualitativo del prodotto finito.

foto da factumfoundation.org




Siracusa. Commercianti, fra rischio lockdown e rispetto delle regole

“Il massimo rigore, il massimo rispetto delle regole per non arrivare alla chiusura delle attività e ad un nuovo lockdown che non possiamo permetterci”. Il direttore di Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri parla chiaro. In linea con la campagna di sensibilizzazione avviata a livello nazionale, il messaggio parte dal territorio ed è diretta agli operatori del commercio locale”.

Alfieri parla chiaro. “Il problema risiede principalmente nella correttezza e nel senso di responsabilità che le persone devono avere- premette- La percentuale tra la quantità di tamponi effettuati e chi non è ammalato ci potrebbe consentire di essere più rilassati. La chiusura, cioè, potrebbe essere evitata. E’ pertanto necessario che proprio noi, con un comportamento rigoroso, facciamo in modo di non arrivare ad un lockdown che sarebbe ancora più devastante rispetto al primo”.

In realtà, secondo il direttore di Confcommercio, attività come quelle della ristorazione si troverebbero in una condizione tale da non avere alcun problema, se ci si attiene alle regole e alle conoscenze che si hanno già. “I ristoratori effettuano corsi Hccp, ad esempio- ricorda Alfieri- Conoscono i principi di igiene e sicurezza. Sanificando i locali e indossando le mascherine il rischio di contagio viene notevolmente abbassato. Basta questo per scongiurare il rischio di chiusura. Non è giusto che chi non rispetta le regole debba causare una insostenibile ripercussione su tutti gli altri”.

I dati relativi alle chiusure di attività locali sono emblematici. “Proprio per questo dobbiamo essere rigidi e non trasgredire le regole. L’esempio delle ludoteche è significativo. Registriamo circa il 40 per cento di chiusure. Per i servizi turistici, che si rivolgono ad una clientela anche estera e strutturata, nel 35 per cento dei casi non ci sono state riaperture. Speriamo riaprano l’anno prossimo. A loro sono collegate tante attività dell’indotto. Questi numeri devono aiutarci a riflettere adesso, per non danneggiare la nostra economia locale”.

Per Alfieri occorre “un’inversione di paradigma. Le città si sostanziano con i negozi di vicinato. Dobbiamo sostenere loro, sono le attività di vicinato che illuminano le nostre città. I grandi colossi non possono di certo sostituirci”.

 




Siracusa. Omotransibifobia e misoginia, verso una nuova legge: iniziative a supporto sul territorio

“Una legge efficace contro gli atti di discriminazione e violenza per motivi legati all’orientamento sessuale, al genere e all’identità di genere”. Arcigay Siracusa e Stonewall si uniscono al gruppo di associazioni che fanno pressing su questo tema, a pochi giorni dalla discussione, prevista per il 20 ottobre, della proposta di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, di cui è relatore il parlamentare Alessandro Zan. Si tratta della sintesi di cinque proposte di legge (Boldrini, Zan, Scalfarotto, Perantoni, Bartolozzi) unificate in un testo.

Con Arcigay e Stonewall anche Amnesty International – Gruppo Italia 85, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Ass. Culturale A Bedda Sicilia, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Centro Antiviolenza Ipazia, CGIL, COBAS SCUOLA Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio – Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio, R.E.A. – Rete Emporwerment Attiva, Rete Degli Studenti medi, UIL, Unione Degli Studenti Siracusa, Zuimama Arciragazzi.

Le attività che avrebbero dovuto svolgersi in piazza a supporto dell’iniziativa “Dalla parte dei diritti” si svolgono, invece, sul web per ragioni legate all’emergenza sanitaria.

“In un periodo storico in cui discriminazione e violenza nei confronti della comunità LGBTI+ – dichiara la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala – non accennano a diminuire, il sito web dell’iniziativa “Dalla Parte Dei Diritti” pubblica uno studio condotto dall’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle persone LGBTI+ in Italia. Ciò che ne emerge è un quadro della comunità LGBTI+ che si sente profondamente minacciata nel compiere azioni che dovrebbero essere spontanee. Perché la discriminazione fa questo: va a minare il proprio senso di tranquillità, mette in dubbio quelli che sono i propri diritti fino a limitare la libertà individuale. Per tutti questi motivi – dice Lucia Scala – ritengo che la legge contro l’omotransfobia e la misoginia proposta dal deputato Zan continui a fare il suo percorso in Parlamento, e che la stessa venga approvata in tempi brevissimi, senza alcuna modifica. Ogni piccola parte di questa proposta di legge che verrà cancellata o alterata rappresenterà una piccola vittoria per gli omofobi e una grande sconfitta per la comunità LGBTI+”. Dello stesso avviso il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro: “La paura- dice- non è mai amica della vita e della libertà di amare”.




Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 399 nuovi positivi, 19 in provincia di Siracusa

Sono 399 i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia, nelle ultime 24 ore. In provincia di Siracusa, 19 nuovi contagi. Quanto alle altre province: Palermo154, Catania 126, 22 a Messina, 21 a Caltanissetta, 19 a Trapani, 15 a Ragusa e 14 ad Enna.
Gli attuali positivi salgono così a 5.487 in Sicilia. I pazienti ricoverati con sintomi sono 408, altri 52 in terapia intensiva, 4.967 in isolamento. Ci sono stati anche 7 decessi riconducibili al coronavirus. Ci sono state anche 92 guarigioni. I tamponi eseguiti sono stati 7444.




Covid a Rosolini, salgono a 3 i positivi. Il sindaco: "indossate la mascherina"

Salgono a 3 i positivi a Rosolini e sono venti circa le persone in quarantena. I numeri di aggiornamento sono stati forniti dal sindaco della cittadina, Pippo Incatasciato.
Nel corso di un video pubblicato sui suoi canali social istituzionali, il primo cittadino ha spiegato che anche i nuovi positivi stanno bene e si trovano in isolamento domiciliare.
Incatasciato ha poi richiamato i rosolinesi all’uso della mascherina appena fuori casa. Ed ha rivelato di aver mandato pattuglie della Municipale nelle piazze frequentate dai più giovani, nonostante il divieto di assembramento.




Siracusa. Covid-19, alunno del Liceo Gargallo positivo: classe in quarantena

Caso di Covid-19 al  Gargallo. Un alunno del liceo è risultato positivo, dopo essere stato sottoposto a tampone. Come da protocollo, la sua classe  è stata posta in isolamento. L’attività didattica sarà comunque garantita da domani a distanza. Per i docenti non è stato necessario alcun provvedimento. Sono, dunque, regolarmente a scuola. A disporlo, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp . In corso le verifiche per ricostruire la catena dei contatti. In Sicilia si sono registrati nelle ultime 24 ore 366 nuovi positivi al Covid-19. Diversi i casi nelle scuole della provincia.

 

 

 




Covid a scuola, tampone rapido per gli alunni con sintomi. Ecco le nuove regole

Nuove regole per la gestione di presunti casi Covid nelle scuole. Le ha predisposte la Regione Sicilia e prevedono l’utilizzo di tamponi veloci che possano dare nel giro di dieci minuti un quadro della situazione. Nel dettaglio, le procedure vengono, pertanto, modificate rispetto a quanto fatto fino ad oggi. In caso di sintomatologia influenzale o febbre, la scuola attivi la procedura che prevede che la famiglia venga avvertita e contestualmente si allerti l’Usca, la squadra di continuità assistenziale appositamente predisposta dall’Asp. Saranno gli operatori dell’azienda sanitaria provinciale a sottoporre l’alunno a tampone veloce, previo consenso scritto dei genitori presenti. L’esito arriverà in dieci minuti. In mancanza di consenso , i genitori porteranno a casa il figlio e lo affideranno alle cure del pediatra. Solo con certificato medico sarà consentito il rientro in classe.