Pagare meno la Tari, possibile con la tariffa puntuale. Allo studio il debutto

Come fare per pagare di meno la Tari a Siracusa? C’è un sistema tecnico che si chiama “tariffazione puntuale” e che permette, a chi fa una buona differenziata, di avere un sostanzioso risparmio sulla tassa rifiuti. Questo meccanismo, seppur previsto nel capitolato, non è ancora attivo a Siracusa.
Attenzione, però. L’avvio della fase sperimentale è dietro l’angolo: settimane forse, gennaio al più tardi. Gli uffici comunali, di concerto con il gestore del servizio, stanno studiando nel dettaglio il da farsi. La fase di test riguarderà l’abitato di Cassibile, come già avvenuto con il sistema del porta a porta. Anche in questo caso, sarà la frazione del capoluogo a verificare il perfetto funzionamento del sistema. Conclusa la fase di prova, la tariffazione puntuale verrà applicata gradualmente ai vari quartieri cittadini. In un anno, tutto il territorio comunale dovrebbe essere servito dal nuovo sistema.
Un sistema che si basa su un semplice meccanismo: meglio differenzi durante la settimana, meno secco residuo conferisci. Attraverso appositi codici a barre piazzati sui mastelli e personali per ogni contribuente, l’operatore pesa l’indifferenziato al momento della raccolta. E sul dato aggregato su base annuale, si definisce la percentuale di “sconto” in bolletta. Di cui, ovviamente, non potrà disporre chi invece continuerà ad esporre mastelli e carrellati stracolmi di indifferenziato e quindi con applicazione di aliquota massima in bolletta.
Questi giorni che precedono l’avvio della sperimentazione sono dedicati alla risoluzione di alcuni dubbi. Ad esempio: dovranno essere distribuiti nuovi mastelli o basterà applicare un codice personale per ogni utenza in quelli già in possesso dei contribuenti siracusani? E poi, nel caso dei condomini, come frazionare correttamente il peso dei conferimenti? Una volta risolti questi – ed altri – quesiti, inizierà la stagione di sperimentazione dell’attesa tariffa puntuale.




Grave incidente alle porte di Siracusa, 49enne ferito. Ipotesi pirata della strada

E’ stato condotto in ospedale in codice rosso l’uomo rimasto vittima di un grave incidente stradale avvenuto questa mattina, alle porte di Siracusa. I medici si sono riservati la prognosi sulla vita. Il sinistro è accaduto lungo la Statale 124, la via per Floridia, nei pressi del distributore di carburante. Secondo una testimonianza, un mezzo non ancora rintracciato avrebbe tagliato la strada nel momento in cui stava sopraggiungendo il Qashqai con alla guida il 49enne ferito. Quella manovra imprudente avrebbe causato il sinistro. Si ipotizza un trattore, poi allontanatosi dalla scena del sinistro senza prestare soccorso. Si tratterebbe di un nuovo pirata della strada, dopo quello che sette giorni addietro aveva causato l’incidente mortale di Necropoli del Fusco.
Lo scontro è avvenuto nelle prime ore del mattino. Serrate le indagini della Municipale, alla ricerca di ogni elemento utile per ricostruire esattamente l’accaduto. Raccolte le prime testimonianze, vengono ora acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.




Siracusa non dimentica l’uomo dei record, un monumento per Enzo Maiorca

Un monumento per ricordare Enzo Maiorca. La prossima realizzazione è stata annunciata dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel giorno del settimo anniversario della morte del famoso sub e pluriprimatista mondiale di immersione in apnea.
​«È un’idea – spiega il sindaco – che accarezzo da quando mi fu suggerita dall’Associazione marinai d’Italia e, dopo avere avuto il consenso della famiglia, ho deciso di renderla pubblica in questa giornata in cui ricordiamo un siracusano illustre. Tutto il mondo ha imparato a conoscere Enzo Maiorca per le sue imprese sportive e per la rivalità con Jacques Mayol ma noi siracusani lo abbiamo apprezzato per l’amore verso la città e per le battaglie in difesa dell’ambiente. Il nostro mare è stato il suo mondo sin da bambino, lo ha conosciuto meglio di chiunque altro e ha investito la sua notorietà per farlo apprezzare e per difenderlo denunciandone l’aggressione. Il suo ambientalismo era concreto, basato sulla conoscenza e su dati obiettivi. Penso che in un monumento in suo onore rappresenti oggi un messaggio forte per la salvaguardia del nostro pianeta».
​Conclude il sindaco Italia: «In questo progetto sarà importante il coinvolgimento del consiglio comunale e di tutta la città, a cui chiederò di dare un contributo di idee per il miglior risultato possibile. E per essere inclusivi anche verso i giovani, mi piacerebbe che fossero le scuole a indicare il sito in cui collocare il monumento».




Conflitto israelo-palestinese, critiche a Granata che replica: “maldestra disinformazione”

Polemiche dopo il convegno sulla situazione in Medio Oriente che ha visto la partecipazione a Siracusa dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dell’assessore alla cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata. Per il senatore Antonio Nicita (Pd), “alcuni interventi hanno indugiato in narrazioni fatte di ricostruzioni parziali e uso di alcuni termini che, indipendentemente dalle intenzioni di chi le ha pronunciate, possono finire per alimentare la ‘coltura’ dell’odio e dell’antisemitismo”. Nicita – che è componente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza –
si dice colpito “dall’accostamento degli appelli di Papa Francesco alla pace da un lato, con termini inaccettabili come ‘genocidio’ o ‘soluzione finale’, dall’altro”. Per il senatore siracusano del Partito Democratico “nel momento stesso in cui si confondono ragioni di un popolo e atti terroristici nella medesima argomentazione, si finisce infatti per sostenere narrazioni a senso unico di vicende complesse e tormentate, con tesi anni luce lontane dalla posizione di ascolto, di equilibrio e di contributo alla costruzione di due popoli e due stati che da sempre ha visto impegnata l’Italia e che è stata confermata di recente in alcune mozioni approvate unitariamente in Parlamento”. Nicita invita il sindaco Francesco Italia a prendere le distanze dalle tesi sostenute nel convegno a cui ha partecipato il suo assessore alla cultura, “ribadendo, come Primo Cittadino di Siracusa, il contrasto ad ogni forma di disinformazione e di espressioni d’odio, la condanna di ogni rigurgito di antisemitismo e razzismo, la necessità di lavorare per una tregua e per la costruzione della pace, nel rispetto del diritto all’esistenza dei due popoli e dei due stati”.
Intanto anche Gianfranco Damico, Giancarlo Garozzo, Rino Piscitello ed Elio Tocco prendono posizione contro le tesi sostenute nel convegno. “L’assessore alla cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, ha assunto una nettissima posizione contro Israele che, a causa del suo ruolo istituzionale, rischia di coinvolgere l’intera città. Le parole d’odio utilizzate dall’assessore potrebbero essere lette come un, ci auguriamo involontario, episodio di antisemitismo”. E parlano anche di tentativo “di giustificare il terrorismo”. Per questo marcano una decisa presa di distanza: “Come cittadini di Siracusa, intendiamo prendere le distanze e condannare con forza le parole e i toni d’odio utilizzati da Fabio Granata. Speriamo che lo stesso assessore trovi il coraggio di riflettere sulle sue parole e si scusi”.
Con una nota, Fabio Granata risponde alle accuse. “In relazione alla iniziativa pubblica e partecipata ‘Due popoli Due Stati’ con oggetto la tragedia in atto in Palestina, dalla strage di civili israeliani del 7 ottobre al massacro sistematico di bambini, donne e uomini palestinesi con bombardamenti intensivi su case, ospedali, campi profughi, ambulanze a Gaza, non sono mai state usate parole d’odio contro Israele”, precisa. “Le nostre e le mie parole sono state le stesse di Papa Francesco: fermare il massacro in atto e liberare contestualmente tutti gli ostaggi, promuovendo, come l’ Onu e il Vaticano richiedono, un immediato cessate il fuoco”. Quanto al riferimento al genocidio e alla soluzione finale nei confronti della popolazione palestinese, “nel corso della Manifestazione, sono state utilizzate come ‘rischio da stroncare sul nascere’, riportando il pensiero folle dei settori più estremi del Governo israeliano. Parole, a iniziare dalla evocazione dell’utilizzo della bomba nucleare o relativa alla proposta del completo esodo forzato di milioni di Palestinesi nel deserto, folli che hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica mondiale e della gran parte delle comunità ebraiche diffuse nel mondo e in Israele. Se qualcuno, infine, crede di poter fermare o condizionare la libertà d’espressione sul massacro in corso commette un grande errore di valutazione oltrechè un atto di disinformazione maldestro e arrogante”.




Pediatria di Lentini, la replica del commissario Asp: “Nessun rischio per il reparto”

Nessun rischio di chiusura del reparto di Pediatria dell’ospedale di Lentini. “Non ci sono elementi che inducano a temere per la piena operatività del reparto”, assicura il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra che replica così al deputato regionale Carlo Gilistro, che aveva sollevato il caso.
“L’organico del reparto di Pediatria dell’ospedale di Lentini, in controtendenza rispetto a tutte le altre Unità operative sanitarie, è coperto al cento per cento, avendo in servizio un direttore di struttura complessa (già primario) e nove medici su nove in organico, rispetto, invece, alle Unità operative di Pronto soccorso e di Anestesia che a stento superano il 50 per cento per la ben nota carenza di medici a livello regionale e nazionale”, puntualizza il commissario. Poi, piccato, punge Gilistro: “salvo che lo stesso onorevole non faccia approvare una legge per aumentare il numero di personale in organico, ad oggi l’Asp di Siracusa su Lentini è in linea con le indicazioni regionali. La notizia diffusa – conclude – non risulta corretta”.
Anche il Dipartimento per le Attività Sanitarie della Regione aveva chiesto una relazione al commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, circa la situazione del reparto dell’ospedale di Lentini.




Nuova economia e posti di lavoro, siglata l’intesa tra Solarino e la holding Pelligra

E’ stato firmato questa mattina a Solarino il protocollo di intesa tra la “Pelligra Italia Holding” e il Comune siracusano. Una intesa che guarda allo sviluppo di produzioni tipiche locali con vista sui mercati internazionali e l’export che ha incasso anche il placet del governo, rappresentato a Solarino dal Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli e del deputato nazionale Saverio Romano.
In collegamento video è intervenuto il patron della holding internazionale, Ross Pelligra che ha detto di essere felice di investire a Solarino con l’obbiettivo di creare economia nuovo e posti di lavoro per la cittadina che ha dato i natali al nonno ed al papà di Ross Pelligra.
A firmare il protocollo con il primo cittadino di Solarino è stato l’amministratore delegato della holding, Giovanni Caniglia, visibilmente felice per l’inizio di questa nuova avventura.
Il protocollo prelude, tra gli altri, ad un impegno tangibile nel realizzare diversi opifici nella “zona artigianale” di Solarino da adibire a laboratori per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti tipici locali.




Causa un incidente e fugge, bloccato dopo un inseguimento

Causa un incidente stradale nella zona della Targia, poi fugge a bordo di un furgoncino.
Un uomo di origini marocchine è stato arrestato dagli uomini delle Volanti, agli ordini della dirigente Giulia Guarino, al termine di un complesso inseguimento tra le vie cittadine.
Manovre pericolose quelle che l’uomo, in stato di ebbrezza alcolica, ha posto in essere nella speranza di sfuggire ai poliziotti. Durante la folle corsa, avrebbe rischiato di investire anche due giovani che viaggiavano su uno scooter. Una volta bloccato, l’uomo avrebbe opposto resistenza.
In fase di verifica, intanto, la dinamica dell’incidente, che si è, comunque, verificato in territorio di Melilli.
L’uomo, regolarmente residente in Italia, dovrà rispondere anche di ricettazione. Il furgoncino su cui viaggiava, infatti, è risultato essere stato rubato in mattinata al suo datore di lavoro.




Abusivi al tempio d’Apollo, la Municipale sequestra 379 articoli contraffatti

La Polizia Municipale di Siracusa ha sequestrato scarpe ed altri oggetti contraffatti, posti in vendita su improvvisate bancarelle in largo XXV Luglio. Otto “venditori” si sono dati alla fuga, mentre un nono è stato bloccato e denunciato come previsto dal codice penale.
Sono stati sequestrati in totale 379 articoli, riportanti noti brand contraffatti: 130 paia di scarpe; 53 cappelli; 44 cinture; 34 giacche; 5 maglioni; 6 borselli; 37 portafogli; 6 sciarpe; 5 fermabanconote; 21 cd e 38 scarpe singole.
L’assessore alla Municipale, Giuseppe Gibilisco, si è complimentato con gli agenti per l’azione a tutela della legalità nel commercio ed a tutela dei consumatori. “Chiederemo al magistrato di potere donare ad istituti caritatevoli alcuni articoli di vestiario sequestrati”, anticipa. In questi casi, però, non è scontato che possa arrivare il nulla osta del magistrato competente. La mancanza di tracciabilità degli oggetti e dei materiali utilizzati per confezionarli non li rende, infatti, perfettamente “sicuri” per l’utilizzatore finale. In questi casi, viene solitamente disposta la distruzione.




Proiettili, ogive ed inneschi nascosti nei muretti a secco, denunciato 54enne

I Carabinieri di Buccheri hanno denunciato un 54enne per detenzione abusiva di munizioni. Coadiuvati da personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, hanno perquisito l’azienda agricola del 54enne e hanno rinvenuto 11 munizioni calibro 12, bossoli, ogive ed inneschi per l’assemblaggio di munizionamento. Il tutto era accuratamente occultato in sacchetti di plastica nelle cavità dei muri a secco della vasta area aziendale. Il materiale è stato sequestrato e l’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea.




Questo Siracusa fa innamorare, squadra vera dal cuore (azzurro) grande

Se c’è un’immagine che più di altre descrive e racconta l’entusiasmo attorno al Siracusa, non è l’esultanza di Alma o quella di Biccio Arcidiacono che con i loro gol hanno steso il Sant’Agata, riportando i leoni in vetta alla classifica. L’immagine più bella è quella marea azzurra che riempie e colora piazza Cuella, all’uscita del vecchio De Simone.
Tifosi veri e sani che fanno festa con la squadra, al termine di una partita che vale la decima vittoria consecutiva (undici contando anche Lamezia, ndr) e certifica lo stato di salute di Benassi e compagni.
Nelle ultime due partite giocate al De Simone, sono stati poco più di settemila gli spettatori paganti, abbonati inclusi. Numeri che da anni non si registravano a Siracusa.
Certo, vincere aiuta e il primato pure. Ma la verità è anche un’altra: questa squadra ha fatto tornare la passione. Perchè se giochi sempre col cuore – una volta si diceva “per la maglia” – i tifosi se ne accorgono e “corrono” insieme alla squadra. Cacciola ha i suoi meriti: ha dato un’impronta offensiva alla squadra, una manovra tra le le più efficaci del girone. Carattere e mentalità vincente – intesa come volontà di provare sempre a vincere, che accada o meno – fanno il resto. Il 3-2 con il Licata, d’altronde, dice bene di come questa squadra abbia un cuore che sostiene le gambe, quando anche sono molle.
Domenica c’è la trasferta di Ragusa, ennesimo crocevia di una stagione in cui il Siracusa è diventato protagonista prima del previsto. Il Trapani viaggia con i favori del pronostico e la Vibonese non la si scopre certo oggi. Tra le due big annunciate, il Siracusa è autentica sorpresa che però a pieno titolo, adesso, insidia i sonni che le due protagoniste annunciate ritenevano più tranquilli. Ecco, tra due settimane c’è lo scontro diretto tra gli azzurri ed il Trapani. Si giocherà al De Simone e mentre da sponda azzurra cresca la voglia di confrontarsi con la corazzata del presidente Antonini, a Trapani sembra emergere un certo nervosismo. Le risposte scomposte all’intervista del presidente della Vibonese, gli acquisti compulsivi per arricchire un organico già ricco di suo come fosse una collezione di figurine, il dirigente “esonerato”. Una squadra “serena” e convinta dei suoi mezzi si muove, solitamente, in modo diverso.
Il peso del dovere vincere a tutti i costi stanca ed è un boomerang di cui, per fortuna, il Siracusa del presidente Ricci non è destinatario. Gli azzurri non si vogliono mangiare tutti: giocano, si divertono e fanno innamorare i tifosi. Poi, a fine stagione, si faranno i conti. Intano correre, cuore sempre. Meglio se azzurro.