I palombari dello Sdai a difesa dell'ambiente marino: rimossa pericolosa rete da pesca

I palombari del Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta hanno completato un’operazione di rimozione reti da pesca dai fondali marini, nelle acque del golfo Xifonio. Pericolose per la fauna ittica, la loro presenza era stata segnalata dal personale di Comando Marittimo di Sicilia che, avvalendosi della collaborazione dei Palombari, ha potuto eliminare circa 2.000 metri quadrati di rete con maglia di pochi centimetri ad una profondità di 25 metri ed a una distanza dalla costa di circa 500 metri.
La rete giaceva parzialmente poggiata sul fondale, con delle parti sorrette dai galleggianti nella zona in cui la sabbia si affiancava ad un costone di roccia, creando una trappola per i pesci che nuotando in quella zona si venivano a trovare all’interno di un passaggio che non gli lasciava via di scampo. I Palombari del Comsubin hanno rimosso il pericolo impiegando dei palloni di sollevamento, eliminando dal mare questo pericoloso rifiuto che, altrimenti, avrebbe continuato a catturare in modo indiscriminato la fauna marina, ristabilendo così il naturale equilibrio dell’ecosistema di questo tratto di mare.
“Siamo felici di poter intervenire per la tutela dell’ecosistema marino, che merita maggior rispetto da parte di tutti i fruitori. Le operazioni di rimozione della rete sono risultate complesse a causa della grande estensione della stessa su un fondale caratterizzato da un costone di roccia con uno scalino naturale di circa 2 metri che risultava fatale per la fauna che ne veniva a contatto. Tale scenario era una pericolosa insidia anche per gli esperti Palombari impegnati nelle operazioni di rimozione”, ha spiegato al termine dell’operazione il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti.




Ferla esempio di Green Economy, ribalta nazionale per il Borgo degli Iblei

Ferla l’esempio scelto per parlare di economia Green. Il Comune della zona montana, uno dei Borghi più belli d’Italia, ma anche “Comune riciclone”, “Comune rinnovabile”, con una collezione di premi europei per i progetti di democrazia partecipativa. La stampa nazionale ne parla oggi con un ampio articolo pubblicato su Repubblica, a firma di Gioacchino Amato. All’interno si ricorda il Villaggio del compost del Sud Italia, premiato a Vienna e poi i numeri: quel 75 per cento di indice di raccolta differenziata, che vuol dire un risparmio di 40 milioni di euro l’anno per i costi di discarica, oltre ai 30 milioni per gli impianti fotovoltaici comunali. Il “piccolo paese dell’estremo Sud Italiano, che in nove anni si è trasformato in un borgo “green”,  dove arrivano non solo esperti stranieri, francesi in testa, per studiare questa esperienza” è quindi balzato al centro dell’attenzione nazionale e non solo come esempio virtuoso. Un approccio che diventa anche economia, che diventa turismo. Il sindaco, Michelangelo Giansiracusa ricorda il 2011, anno del suo insediamento, con un bilancio di meno di 3 milioni di euro, ingessato per tre voci. personale , energia elettrica e gestione dei rifiuti”. Un’esigenza, all’epoca, trovare vie d’uscita. Tutto questo è poi diventato Dna. “Il Comune gestisce direttamente servizi che altri enti locali esternalizzano, con i suoi circa 40 dipendenti: mensa scolastica, pulizia e il verde pubblico , servizio idrico e raccolta differenziata”. Tra i progetti per il futuro, non troppo lontano, Giansiracusa ha annunciato la parete che depurerà l’acqua di scarico della scuola elementare attraverso la fitodepurazione. Un edificio comunale diventerà invece ostello ma anche centro per il coworking  e lo smartworking . Su Repubblica, Giansiracusa ha anche parlato del Comune di Siracusa, di cui è capo di gabinetto. I risultati in termini di differenziata non sono paragonabili ma nel capoluogo l’indice è arrivato al 40 per cento.




Siracusa. Controlli su strada e anti-assembramento, sanzioni per quasi 3.400 euro

Controlli dei Carabinieri su strada ed anche con pattuglie a piedi, con particolare attenzione ai luoghi di possibili assembramenti, come l’isola di Ortigia e Fontane Bianche. Sono stati 71 i veicoli controllati e 90 le persone controllate. Elevate sanzioni per complessivi 3.400 euro.
Nell’arco del servizio sono stati segnalati alla Prefettura, come assuntori, 8 soggetti trovati in possesso di modiche quantità di marijuana e hashish per uso personale.
Denunciati in stato di liberà due siracusani: il primo classe 1990 disoccupato e con precedenti di polizia, per il reato di inosservanza del provvedimento della Autorità Giudiziaria, in quanto trovato all’interno della propria abitazione con soggetti non autorizzati, in violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto.
Il secondo, per il reato di evasione, in quanto seppur colpito da regime di arresti domiciliari, non è stato trovato presso la sua abitazione nel corso di un controllo.




Marijuana ed hashish in casa, arrestata 21enne di Augusta dai Carabinieri

Una perquisizione in casa di una giovane incensurata di Augusta ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare dello stupefacente. La 21enne aveva nel suo appartamento 56 grammi di marijuana, 32 grammi di hashish, un bilancino di precisione nonché materiale atto al confezionamento dello stupefacente. I Carabinieri hanno anche posto sotto sequestro 1.070 euro in contanti, ritenuti versomile provento dello spaccio.
La giovane augustana è stata dichiarata in stato di arresto e posta a disposizione del pm di turno.




Siracusa. Vaccinazione antinfluenzale negli ospedali, la Cisl Fp: "Su base volontaria"

Su base volontaria la vaccinazione antinfluenzale per i sanitari. La posizione della Fp Cisl parte da un presupposto .“Attivare da parte dell’Asp la campagna antinfluenzale fra i dipendenti su base volontaria e prestabilendo un contingente massimo per ogni Unità Operativa-dice il segretario territoriale Daniele Passanisi, che parla insieme al responsabile del Dipartimento Sanità Pubblica, Mauro Bonarrigo. –  Siamo fiduciosi nella pronta risposta della Direzione Aziendale rispetto ad una consapevole rimodulazione della campagna di immunizzazione interna, considerando il tema dell’obbligatorietà della vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario oggi alla ribalta in tutta Italia”.
Alcune Regioni hanno già imposto la vaccinazione ai dipendenti della Sanità, determinando ricorsi agli organi di giustizia amministrativa fondati sulla violazione del riparto di competenze fra Stato e Regioni e già il TAR della Calabria si è espresso negativamente in merito, annullando l’ordinanza del Governo regionale.
Anche l’ASP di Siracusa ha sollecitato nei giorni scorsi il personale a sottoporsi al vaccino antinfluenzale, richiamando come obbligatorie le previsioni del Decreto assessoriale 743 del 2020 dell’Assessorato della Salute. “Abbiamo provveduto con una nota indirizzata al Direttore Generale, Al Direttore Sanitario ed al Responsabile della Comunicazione – hanno specificato Passanisi e Bonarrigo – ad esplicitare la mancanza di perentorietà che però emerge dalla lettura del decreto assessoriale, che declara, invece, l’offerta attiva della vaccinazione antinfluenzale sia al personale scolastico quanto, e con particolare riguardo, al personale sanitario e parasanitario delle strutture regionali, pubbliche e private, con l’obiettivo di una massiva adesione degli operatori scolastici e sanitari, tanto che la stessa ASP, citando il medesimo decreto, invita la Direzione Scolastica Provinciale a promuovere la vaccinazione a docenti e non docenti attraverso una campagna di sensibilizzazione nell’ambito dei rapporti di collaborazione istituzionale ed organizzativa finalizzata alla materiale somministrazione dei vaccini. In mancanza di norme cogenti, siamo dell’avviso che anche le persone che lavorano in sanità debbano poter decidere in autonomia se sottoporsi o meno alla inoculazione vaccinale e, pertanto, riteniamo contraddittorio fare appello alla morale ed all’etica dei dipendenti in assenza della libertà di scelta, a cui sono legate da vincolo indissolubile”.




Tentato omicidio, proiettili contro l'auto di due coniugi: ferito il marito

Erano a bordo della loro auto in via Platone, a Noto, quando sono stati raggiunti da alcuni proiettili. Per la coppia di coniugi di 52 e 51 anni è stato necessario ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Di Maria di Avola. L’uomo, raggiunto dai proiettili al collo, all’addome ed alla gamba è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Non sarebbe in pericolo di vita. La donna è rimasta ferita da schegge di vetro.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri che devono ricostruite tutti i pezzi dell’agguato ed individuare movente ed autore.
Familiari e parenti dei coniugi sono stati ascoltati dagli investigatori, intenti a fare piena luce sul tentato omicidio.




Coronavirus, il bollettino:163 nuovi positivi in Sicilia, 24 in provincia di Siracusa

Impennata nei contagi in provincia di Siracusa. Dopo due giorni con zero nuovi positivi, sono 24 quelli registrati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Il numero non deve però creare allarme: si tratta, infatti, dei casi (già noti) di positività riscontrati a bordo di nave Margottini, fino a pochi giorni fa in porto ad Augusta. In Sicilia i nuovi positivi sono 163, confermato il trend di crescita che ha spinto il governo ad introdurre nuove e più rigide misure.
Quanto alla distribuzione dei contagi nelle altre province, 12 i nuovi casi a Trapani, 92 a Palermo, 1 ciascuno ad Agrigento e Ragusa, 4 a Caltanissetta, 24 a Catania e 5 a Messina.
Sono 2.787 così gli attuali positivi in Sicilia. Per 293 necessario il ricovero in ospedale, altri 16 in terapia intensiva e 2.478 in isolamento domiciliare.




Siracusa. Arrivano i nuovi banchi monoposto, appello dei presidi: "basta assembramenti"

In leggero anticipo sui tempi previsti (ottobre), arrivano i primi banchi monoposto per le scuole siracusane. Consegne in provincia e nel capoluogo: i primi istituti hanno ricevuto un blocco dei nuovi banchetti, necessari per garantire in classe il distanziamento.
Le scuole che hanno già ricevuto la prima consegna parziale, entro la fine della settimana prossima dovrebbero completare la fornitura. Intanto, sono partite le comunicazioni all’indirizzo di quegli istituti che riceveranno i primi colli nei prossimi giorni. Riparte, quindi, il fermento per ri-allestire le classi.
Con i nuovi banchi monoposto, quelle scuole dove oggi i ragazzi devono far lezione indossando le mascherine, potrebbero rivedere quell’obbligo.
Intanto, la referente provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi, Pinella Giuffrida, lancia anche un appello ai genitori. La dirigente scolastica invita a “deporre l’ansia” per i figli ed evitare assembramenti all’ingresso ed all’uscita da scuola ricordando come da domani siano vietati per ordinanza regionale.




Da mercoledì obbligo di mascherina e stretta anti-assembramento: ma chi controlla?

Da domani entra in vigore in tutta la Sicilia l’ordinanza regionale che dispone l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto (se non si è soli o con propri congiunti) e vieta gli assembramenti su piazze e pubbliche vie.
Ma se i precetti non saranno accompagnati da un dispositivo di adeguati controlli, sono destinati a rivelarsi un flop. Una norma su carta, priva di qualsiasi utilità. Perchè, come hanno segnalato anche gli esperti, la percezione del rischio covid si è molto abbassata in Sicilia ed il solo appello al buon senso ed alla responsabilità individuale rischia di risolversi in un buco nell’acqua.
Il vicepresidente di Anci Sicilia, il canicattinese Paolo Amenta, parafrasando un vecchio slogan pubblicitario, sottolinea come “prevenire è meglio che curarsi in un sistema ospedaliero siciliano molto fragile”. Però i sindaci del siracusano allargano le braccia. Le misure di prevenzione obbligatorie vengono si condivise e caldamente appoggiate ma, senza risorse, non possono essere allestire servizi di controllo ad hoc. La palla passa allora alla Prefettura che a Siracusa, come nelle altre province isolane, può coordinare questo tipo di attività, d’intesa con i vertici provinciali delle forze dell’ordine.
Confidando che tutto attorno regga anche l’obbligo di registrazione per chi arriva dall’estero, con il test rapido in porti e aeroporti.




Un piccolo prestito per ripartire dopo il lockdown, ma gli "amici" diventano "aguzzini"

Sono intervenuti i Carabinieri per porre fine all’incubo vissuto da una coppia che gestisce un bar nel centro di Augusta. In forte difficoltà economica a causa del lockdown, i due si erano rivolti a degli “amici” per ottenere un piccolo prestito, di appena 2.000 euro. Dovevano servire ad affrontare più serenamente il rilancio dell’attività. Purtroppo le cose non sono andate come speravano, il bar è rimasto in sofferenza economica e, di conseguenza, i due non sono riusciti ad onorare parte del debito entro i termini stabiliti.
A quel punto, l’uomo che prima amichevolmente si era offerto di prestare la somma si sarebbe trasformato in aguzzino iniziando, secondo quanto rivelano gli investigatori, una attività intimidatoria fatta di minacce rivolte ai due all’interno dello stesso bar, talvolta anche alla presenza di avventori.
Minacce di morte e di distruzione del locale, formulate sempre con toni molto aspri che verso la fine del mese di agosto si sono concretizzate in un grave episodio di violenza: una aggressione, all’interno del laboratorio. La vittima, il gestore del bar, pur investita con pugni e calci, nel trambusto e nel capannello di gente che si stava formando all’interno è riuscito in qualche modo a scappare a piedi con la propria compagna verso la loro attigua abitazione, dove tuttavia sono stati raggiunti dagli energumeni che hanno continuato l’aggressione anche alla presenza del piccolo figlio della coppia.
Solo dopo quella aggressione, la coppia si è rivolta ai Carabinieri. Avviate immediate indagini, sono state raccolte prove sufficienti per ottenere la misura cautelare del divieto di soggiorno ad Augusta a carico di un artigiano di 26 anni ed un disoccupato di 25. I due sono ritenuti responsabili, tra l’altro, anche di tentata estorsione.